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Preamplificatore Music First Classic, con trasformatori TX102mk2

Testa a testa contro il Django

[Il Music First Classic]

[English version]

Prodotto: Preamplificatore Music First Classic con trasformatori TX102mk2
Produttore: Music First - UK
Importatore Italiano: Punto Audio
Costo: 2.500 sterline (circa 2.800 euro) nella versione provata, con targhette in ottone (il prezzo può variare a seconda del paese)
Recensore: Maarten van Casteren - TNT UK
Data: Maggio 2010
Traduzione: Marco Fiorani

Possiedo il mio preamplificatore Django a trasformatori ormai da diversi anni, e ne sono sempre stato soddisfatto. Sono un forte sostenitore dei preamplificatori passivi e ritengo che il Django combini elegantemente i vantaggi di entrambe le categorie attiva e passiva. La maggior parte dei preamplificatori è attiva con uno stadio di amplificazione, a transistor o a valvole, che alimenta l'amplificatore di potenza. Ma dato che i CD hanno un segnale di uscita sufficientemente potente e gli amanti del vinile utilizzano nornalmente uno stadio phono separato, lo stadio di amplificazione non è più in realtà necessario. Sarebbero sufficienti un selettore degli ingressi e un controllo del volume. Con l'unico inconveniente è che tutto ciò può influire negativamente sull'accoppiamento fra le sorgenti e l'amplificatore finale, dato che qualsiasi sorgente gradirebbe avere una alta impedenza mentre in genere gli amplificatori gradiscono essere pilotati da una sorgente a bassa impedenza. Metterci in mezzo delle resitenze non fa altro che generare ulteriore confusione. Devo ammettere che nella maggior parte dei casi il tutto funziona bene lo stesso, ma altrettanto spesso ci possono essere dei problemi. Il risultato finale può essere una perdita delle alte frequenze o un minor controllo del basso.

Questo non succede con un preamplificatore a trasformatori. In questo caso il segnale non è attenuato facendolo passare attraverso delle resistenze, ma trasformandolo in attenuazione. Il controllo del volume è attuato tramite la selezione di uno dei vari cablaggi secondari del trasformatore. Così si ottengono tutti i vantaggi di un preamplificatore passivo: nessuna interferenza dall'alimentazione, nessun rumore, bassa distorsione e alta affidabiltà. D'altra parte non se ne hanno tutti gli svantaggi, dato che il trasformatore migliora l'accoppiamento fra la sorgente e l'amplificatore per quanto riguarda l'impedenza, poiché trasforma costantemente il segnale attenuandolo. Se il vostro sistema necessita di un preamplificatore che generi un guadagno di segnale allora l'opzione passiva non è possibile in alcun modo. Si tratta però di casi rari. Ho utilizzato il mio Django con una gran quantità di sorgenti e amplificatori e ha sempre funzionato in maniera brillante.

Alla Music First sono stati i pioneri per quanto riguarda i preamplificatori a trasformatori. Il loro preamplificatore è stato addirittura il primo e ancora è uno dei migliori in circolazione. In realtà il mio Django utilizza gli stessi trasformatori del Music First originale, che ora si chiama Music First Classic. Questi trasformatori sono prodotti dalla Stevens & Billington, di Hastings, nel Regno Unito (potete leggere la nostra visita all'azienda). Music First e S&B sono in realtà la stessa cosa. Il Django utilizza i trasformatori S&B TX102, ma Music First ha fatto progressi e ora produce dei trasformatori migliori. Sono stati introdotti inizialmente nei loro costosi preamplificatori della serie "reference", anche se ora è disponibile un modello di base con trasformatori migliorati. La differenza principale è che i nuovi trasformatori utilizzano nuclei di maggiori dimensioni.

Attualmente Music First produce 3 tipi di trasformatori: il TX102 originale, il TX102mk4 utilizzato nei modelli "Reference" e un trasformatore che si colloca a metà fra i due precedenti, il TX102mk2. Il modello mk4 ha un nucleo maggiorato del 25% e cablaggi più complessi con 46 livelli di volume. Il TX102 e il TX102mk2 hanno entrambi 24 livelli di volume e l'unica differenza fra di essi è che il mk2 ha un nucleo più grande del 25%. Di solito il mk2 è utilizzato nel preamplificatore MK2, che è inoltre dotato di telecomando. Purtroppo il preamplificatore MK2 è molto costoso e fuori dalle mie possibilità, così ho chiesto di poter provare un preamplificatore Classic dotato di un nucleo maggiorato e non c'è stato problema. Ogni modello della serie Classic può essere modificato utilizzando i trasformatori TX102mk2. In più, l'esemplare in prova era dotato delle targhette in ottone che hanno l'effetto di smorzare il contenitore.

All'arrivo del preamplificatore ho avuto due gradite sorprese. La prima è che è veramente compatto e ha un aspetto alquanto civettuolo. In secondo luogo c'era il mio nome sopra! Una delle targhette di ottone superiori porta su inciso il nome del cliente. Abbastanza fuori dal comune, ma alla fine è proprio difficile non apprezzare un preamplificatore che porta il vostro nome! Dal punto di vista funzionale è del tutto simile al Django. Ha un maggior numero di ingressi, con un totale di 4 ingressi RCA e 2 bilanciati, mentre il Django ne ha 3 RCA e solo uno bilanciato. Entrambi hanno 2 uscite: RCA e bilanciata. E entrambi hanno un interruttore che consente di ottenere un guadagno di +6dB sul segnale di uscita. Sebbene ciò dia l'impressione di flessibilità, in realtà non è consigliabile usare il preamplificatore in questa modalità dato che il fatto di generare un guadagno elimina la prerogativa dei trasformatori di costituire un accoppiamento ottimale di impedenza. L'unica differenza fra i due è che il Django consente non solo di alzare la massa fra fra la sorgente e il finale di potenza come il Music First, ma ha anche un settaggio che prevede una resistenza da 1 kOhm. Per il resto le uniche differenze sostanziali sono i trasformatori e i selettori impiegati. Il Django utilizza dei commutatori giapponesi Seiden, mentre il Music First impiega degli Elma Svizzeri. Il mio Django è inoltre cablato con cavo in argento e connettori RCA placcati in argento. TNT-Audio ha pubblicato nel 2007 una prova a confronto dei modelli Music First rame e argento.

[Il Music First Classic]

Per quanto riguarda l'utilizzo entrambe le apparecchiature sono alquanto simili. Il Django è più grande e si presenta in modo più piacevole. I selettori lavorano in maniera molto, molto scorrevole e le grandi manopole in acciaio gli conferiscono un aspetto decisamente lussuoso. Al confronto il Muisc First sembra un po' dimesso, anche se in ogni caso sobrio e affidabile. Il Music First è estremamente pratico con il suo piccolo ingombro. Ce ne possono stare comodamente due su un ripiano standard. Buona parte dei preamplificatori phono, ad esempio, gli possono essere posizionati di fianco senza problemi su di un ripiano di dimensioni normali. Devo ammettere che mi piace molto. All'interno il Music First appare pulito e ben costruito. Il pannello superiore è pesantemente smorzato mediante le targhe in ottone all'esterno e addirittura mediante una spessa placca metallica all'interno, il tutto è imbottito di materiale fonoassorbente bituminoso. Tutto ciò rende il pannello superiore molto silenzioso. Stranamente lo stesso non si può dire del pannello inferiore, che mantiene delle risonanze, ed è quello su cui sono montati i trasformatori! Il fondo poggia su dei graziosi piedini che sembrano fatti di sorbothane (polimero sintetico che combina le proprietà isolanti di gomma, silicone e altri materiali sintetici; n.d.t.) o qualcosa di simile. In conclusione la costruzione e le finiture sono piacevoli, in qualche caso un po' al risparmio, ma sicuramente abbastanza robuste.

Il Suono

Alla Music First ritengono che dei nuclei più grandi consentano "maggiore gestione del livello di volume e migliori estensione e risposta sulle basse frequenze". Ritengo che tutto ciò sia sensato. Comunque ero alquanto curioso di vedere questo miglioramento, dato che il Django è di per sè molto, molto buono. Per le mie orecchie non fa altro che attenuare il segnale, il che non lascia grande spazio per altri miglioramenti. D'altra parte, se il Music First potesse veramente suonare meglio del Django, questo resterebbe in ogni caso eccezionale. Ad essere onesti, non sapevo cosa realmente aspettarmi.

Tanto per iniziare posso semplicemente fare riferimento alla mia recensione del Django, dato che tutto quello che può essere detto del Django si applica anche al Music First. Nessuna sorpresa a questo punto, naturalmente, ma vale la pena di notare che questo preamplificatore, come il Django, è veramente superbo. Preamplificatori attivi della stessa fascia di prezzo faranno una gran fatica a raggiungere la trasparenza e la pura naturalezza di questo preamplificatore. Sembra semplicemente che ci sia ben poco di interposto fra voi e la musica, probabilmente perché effettivamente non c'è niente di più che un trasformatore e due selettori. Al confronto un preamplificatore attivo suona sia elaborato che artificiale oppure offuscato e smorzato. Inoltre vi evita qualsiasi preoccupazione relativa alla qualità della corrente e del cavo di alimentazione, dato che fa a meno di entrambi.

Per quanto riguarda le differenze di suono fra il Django e il Music First, è qui che la cosa si fa più sottile. Inizialmente pensavo che suonassero in maniera identica, ma dopo alcuni confronti più approfonditi mi sono comunque reso conto di alcune differenze. Ovviamente gli altri componenti del sistema faranno sì da determinare quale fra le differenze sia più o meno accentuata, con l'amplificatore finale che ha un effetto particolarmente forte.

Quello che ho subito notato è che il Music First ha una migliore gestione dei transienti rispetto al Django. Per questo motivo il picco dominante delle percussioni o degli strumenti quali il pianoforte suona più brillante e naturale. Anche il suono dei piatti è più fresco e naturale. Il Django ha la leggera tendenza a spalmare l'attacco delle note, abbassandone l'impatto e mascherandone leggermente i successivi sviluppo e decadimento. Questo ha inoltre la conseguenza che il Django può suonare costantemente un po' sotto stress e offuscato nei passaggi complessi, mentre il Music First resta imperturbabile e preciso. In generale il Music First risulta il preamplificatore più articolato. Nei passaggi complessi voci e strumenti sono meglio separati e si ha l'impressione di una migliore risoluzione, specialmente nelle medie frequenze. Nel confronto diretto con il Django, nonostante entrambi fossero settati allo stesso livello di attenuazione, il Music First sembrava suonare a un volume leggermente più basso. Dopo un ascolto più attento, ciò può essere attribuito al fatto che il Music First suona un po' più pulito. Quando il volume e la complessità della musica aumentano, il Django mostra qualche traccia di stress che manca al Music First. Il risultato è che il Music First suona più rilassato ma anche più aperto e preciso allo stesso tempo. Di primo acchito la macrodinamica può sembrare meno impressionante a causa della sua personalità più arretrata, ma ci si accorge presto che il Music First è più onesto e che la microdinamica è stata effettivamente migliorata.

In seguito ci si accorge del miglioramento nei bassi. Leggermente più profondi e meglio controllati. C'è naturalmente bisogno di un finale e di diffusori che siano in grado di evidenziarlo, ma il mio Usher R1.5 e i miei diffusori Dynaudio Contour 1.8mk2 non hanno fatto alcuna fatica a farlo. Il basso del Music First è meglio integrato con le frequenze medie e leggermente più veloce. L'impressione generale è quella di un suono più pieno e con una maggiore spinta.

Ad essere sincero nessuna di queste differenze è enorme, ma sommate fra loro generano un miglioramento significativo nella capacità di comunicare musica e atmosfera. Su quanto tutto questo si possa estendere al preamplificatore originale Music First Classic con i trasformatori standard TX102 posso solo fare delle congetture. Ritengo che debba suonare circa come il Django dato che utilizza gli stessi trasformatori. La differenza nelle prestazioni non può essere enorme.
In conclusione i miglioramenti apportati dalla versione oggetto di questa recensione sono coerenti con quello che ci si può aspettare da dei trasformatori con nuclei maggiorati. Mi aspetto quindi la stessa differenza di prestazioni fra le due versioni del preamplificatore Music First Classic. Se possedete un Classic con trasformatori TX102, potete fare un upgrade con 500 sterline. Ha un senso farlo alla luce delle migliori prestazioni? Non ne sono del tutto sicuro. Se veramente vi piace il vostro Music First Classic, ma avete voglia di migliorarlo ulteriormente, ritengo possano essere soldi ben spesi. Immagino che dipenda anche dal resto del vostro impianto. Se con 500 sterline potete ottenere grossi miglioramenti da altre parti vi conviene aspettare, ma se il piccolo Classic è il più economico dei vostri componenti, come potrebbe in effetti essere dato il suo eccellente valore, allora vi direi di farlo.

[Il Music First Classic]

Conclusioni

Il Django è nonostante tutto un grande preamplificatore e rimane fortemente raccomandato, ma il Music First è addirittura migliore. I nuclei maggiorati nei trasformatori fanno la differenza e migliorano, anche se di poco, la gestione di transienti, bassi, risoluzione e precisione da parte di questo preamplificatore. Presi individualmente questi miglioramenti possono essere minimi ma tutti assieme fanno una differenza palpabile. Non è a buon mercato ma ha lo stesso un buon rapporto qualità prezzo e dovrebbe riuscire a battere la maggior parte dei preamplificatori attivi su fasce di prezzo simili o superiori. L'unico problema è che ottimi preamplificatori a trasformatori possono ormai essere reperiti a prezzi molto più bassi di questo, anche se dubito possano suonare altrettanto bene e avere la stessa qualità costruttiva. Il Django ha prestazioni molto vicine, sebbene costi circa la metà. Questo gli conferisce addirittura un miglior rapporto qualità/prezzo anche se a questi livelli di costo non è una gran sorpresa che si applichi la legge dei rendimenti marginali decrescenti. Se volete per forza un telecomando dovrete spendere ancora di più per il modello MK2, ma se riuscite a sopravvivere senza questo lusso il Music First Classic rappresenta ancora uno dei migliori affari dell'audio high end. Raccomandato.

© Copyright 2010 Maarten van Casteren - www.tnt-audio.com

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