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Sonic Impact T-Amp - ampli integrato

L'opinione di un progettista high-end: Carlo Morsiani

[SI T-Amp & Morsiani]
[English version]

Prodotto: Sonic Impact T-Amp - amplificatore integrato a stato solido in classe T
Costruttore: Sonic Impact Technologies - USA
Prezzo appross.: 39 $ (trentanove)
Recensore: Carlo Morsiani, per gentile concessione
Recensito: Aprile, 2005

Per le seguenti 3 prove del T-amp con 3 diversi sistemi di ascolto ho impiegato come sorgente un lettore CD-DVD Grunkel, un prodotto economico ma decente. Se il T-amp è davvero quello che si dice, ho pensato che deve dimostrarlo anche senza ricorrere a sorgenti costose.
Poi ho voluto provare cosa può succedere a chi non disponga di una sorgente di alta classe, per cui ho per questa sessione di prove ho deliberatamente rinunciato ad usare il mio braccio e giradischi. Da questo punto di vista è come se la prova la avesse fatta un qualsiasi audiofilo, e non un costruttore di bracci e giradischi, affinchè non si dica che lo faccio per esaltare i miei prodotti.

Prima prova:Il T-amp e le Dynaco A-25.
Possiedo le Dynaco A 25 dal 1973. Per un guasto ai woofers Seas da 25 cm li ho sostituiti con due woofer Advent da 20 cm, con le sospensioni modificate da me con caucciù chirurgico, il basso così è nettamente più veloce ed articolato, il tweeter è l'originale Seas.

Nel 1973 le pilotavo con un pre e finale a stato solido Dynaco da 40 watt per canale, nel 76 li rimpiazzai con un Sugden A 48, da 45 watt per canale, con un punto di lavoro in classe A a 5 watt. Il miglioramento fu notevole, era meglio di Quad ed anche di Radford, e costava una cifra ragionevole per quei tempi. Di Sugden ho poi fatto la collezione, nell'84 presi l'A28, nel 92 l'A 21, da 25 watt per canale in classe A. Nel 2000 ho fatto un Gainclone con gli integrati LM 1875, poi arriva il T-amp e fa piazza pulita di tutto.
Ma non rimpiango niente, per il tempo in cui non c'era il T-amp i miei Sugden mi hanno servito fedelmente, era ben difficile trovare qualcosa di meglio anche spendendo di più, e non ho mai avuto guasti. Anche il 1875 mi è piaciuto per alcuni anni. E' chiaro che, data la efficenza di 87 db delle mie Dynaco-Advent, non si può pretendere un volume molto alto, ma se il T-amp non è forzato al clipping, il suono è delizioso, potente e definito, con la capacità di estrarre dettagli prima meno evidenti.
Primo test:ho scelto un DVD video degli Incognito"live at ohne filter". Il leader dell band, il famoso Bluey Maunik suona spesso la chitarra di accompagnamento, in una band piuttosto ricca di elementi, fra basso, batteria, percussioni, 3 fiati, 2 tastieristi, 4 cantanti solisti, cori ed effetti, la chitarra di Maunik ha sempre fatto fatica a saltar fuori. Con il T-amp non faccio più fatica a seguire quello che fa.
Secondo test:comprensibiltà delle parole in Inglese, in italiano le vocali abbondano e la comprensibilità è più facile, ma in Inglese le consonanti sono particolarmente difficili da capire, il T-amp rende tutto ancora più comprensibile.

Seconda prova. Il T-amp e la Cuffia Stax Sigma.
Chiamarla cuffia è riduttivo, ma non nel senso che è un catafalco, ma nel senso che il costruttore Stax preferisce chiamarla "earspeakers", ovvero altoparlanti da orecchio, i padiglioni sono grandi, ma pittosto leggeri. D'estate non è il massimo della freschezza, perchè l'aria non circola, ma se non c'è un caldo da sudare, l'ascolto è straordinario, grazie alle grandi membrane elettrostatiche la gamma bassa potente e veloce, ed il suono non è nella testa, come accade con le normali cuffie, grazie alle membrane angolate a 90 gradi rispetto all'orecchio. Anche nella efficenza di 89 db assomiglia più agli altoparlanti che alle comuni cuffie, ma essendo le membrane vicine alle orecchie, il T- amp le pilota alla grande ed anche ascoltando molto forte non c'è traccia di clipping.
Ho provato la Stax Sigma con tutti i miei ampli, le mie registrazioni fatte dal vivo con i microfoni da testa Sennheiser MKE 2002, è il mio riferimento, so bene quello che può fare. Adesso devo dire che credevo di saperlo, con il T-amp il risultato è ancora meglio, e ho ascoltato solo con il lettore DVD, l'ambienza del locale in cui è stata fatta la registrazione degli Incognito e la presenza del pubblico si sentono meglio, la chitarra di Bluey non sparisce fra gli altri strumenti, la definizione è migliorata in tutto, particolarmente le voci sono di una comprensibilità esemplare.

Terza prova: Il T- amp e i tromboni!
Fa impressione vedere il T-amp così piccolo alle prese con il mio mega-impianto a tromba. L'elemento meno efficente ha una efficenza di 105 DB per un watt. Il sistema è a 4 vie, biamplificato, con crossover elettronico a 200 hz. Per la gamma bassa due casse a tromba che misurano cm 120x90x60, con woofer Altec 421, per il medio-basso due trombe Doppenberg Oris 150 con altoparlanti IMG stage line SP 20 A, per il medio alto due trombe Electrovoice SM 120, quelle delle famose Sentry 3° del 76, per la gamma alta due supertweteers JBL 2405.
Per la gamma bassa per ora uso il Sugden A 21, ho provato il Marel HA 350 che è immensamente meglio, ma per ora non me lo posso permettere. Comunque l'A21 è pur sempre meglio di molti altri ampli commerciali che ho provato, arriva dove può, ma almeno il basso è controllato. In gamma medio alta l'ultimo ampli che ho usato è il Gainclone LM 1875. Lo ho fatto quando uscì il Final lab alimentato a pile. Anch'io ho provato l'alimentazione a batteria, ma con 3 batterie al piombo da 7 amp in serie per un totale di quasi 39volt a piena carica. Poi ho preferito la classica alimentazione a rete con trasformatore toroidale, è pur sempre più stabile delle batterie, che nei picchi si sedevano.
Dopo una serata di ascolto di 4 ore, la ricarica durava 10 ore. Il T- amp lo ho alimentato con una sola batteria da 12 volt, 7 ampere, ed un condenstore da 2200 microfarad in parallelo. Dopo una serata di ascolto la batteria si è ricaricata in 5 minuti! Abito in campagna, posso tenere alto quanto voglio. Vi garantisco che prima che si senta distorsione dall'impianto, vanno in distorsione i timpani.
Ho misurato col fonometro 90 db di pressione acustica media al punto di ascolto, oltre 100 alle casse, in casa mediamente gli audiofili possono arrivare ad 80 db medi, oltre i quali arrivano le proteste dei familiari o dei condomini. Io non ho né gli uni né gli altri.
Dieci decibel in più rendono l'effetto che si ha davanti al palco di un concerto rock, con il basso che è un pugno allo stomaco, ed il pedale della batteria una cannonata. Anche con il gainclone l'impianto suonava dannatamente forte, ma il T-amp, nonostante la minore potenza, suona altrettanto forte, in questo è aiutato dalla alta efficenza delle trombe. Inoltre il T-amp è più veloce negli attacchi, la chitarra di Maunik si segue meglio, le voci sono più comprensibili e materializzate al centro fra le casse, e la scena è più estesa in profondità, larghezza e altezza.
Se non avessi letto la prova di Lucio, non avrei mai comprato il T-amp. Grazie Lucio.

Copyright © 2005 Carlo Morsiani - cortesemente per www.tnt-audio.com

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