Audio Technology, Music, and Media - un libro di J. Ashbourn

From Sound Wave to Reproduction

[English version]

Prodotto: Audio Technology, Music, and Media -libro
Autore: J. Ashbourn - UK
Dettagli editoriali: ISBN: 978-3-030-62428-6 - Publ. 2021 da Springer
Prezzo: 57,19€ (cartaceo) - 46,00€ (eBook)
Recensore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Recensito: Giugno, 2021

[Audio Technology, Music, and Media by J. Ashbourn]

Julian Ashbourn è stato un nostro redattore diversi anni fa, e a lui dobbiamo, per esempio, la creazione della nostra campagna “We Support Real Stereo”. Julian non scrive più per TNT-Audio da tanti anni e ha deciso di condensare le sue competenze in un volume del quale sto per raccontarvi. Audio Technology, Music, and Media è un compendio di tutto ciò che è collegato alla musica e alla sua registrazione e riproduzione, a partire dagli albori dei primi V disc in uso presso le truppe americane in missione in Europa nella seconda guerra mondiale.

In realtà il libro, che si snoda in 28 capitoli di facile lettura, affronta anche altri temi legati alla musica e al suo impatto sulla società, da come la fruizione musicale da parte dei consumatori sia cambiata radicalmente durante gli ultimi 70 anni, fino a uno sguardo su ciò che potrebbe diventare il futuro dell'audio riprodotto.

A mio parere, la parte più affascinante del volume è quella storica, visto che molti di noi, per ragioni anagrafiche, si sono persi gli albori della musica riprodotta, Julian ci fa un riassunto intrigante che ci aiuta a capire il successo di certe scelte tecniche e il fallimento di altre. Poiché ho di recente acquistato un bellissimo grammofono His Master's Voice (La Voce del Padrone), esattamente questo che trovate fotografato qui insieme al libro del quale vi sto raccontando, il mio interesse per i media del passato sta aumentando. È vero che abbiamo un'intera sezione del sito dedicata al vintage denominata On an Overgrown Pathé ma è altrettanto vero che se si vuole ripercorrere tutta la storia dei supporti fonografici i primi 10 capitoli di questo libro diventano assolutamente necessari.

Naturalmente, da strenuo sostenitore del Real Stereo, Julian non poteva non dedicare un intero capitolo alla nascita della stereofonia, agli aneddoti e alla vita del suo inventore, il geniale Alan Blumlein, detentore di una quantità impressionante di brevetti. Di seguito, dal capitolo 14 in poi, l'autore ci racconta la nascita e i diversi step dell'audio digitale, la conversione A/D e D/A, fino ad arrivare agli algoritmi di compressione lossy e lossless.

Nel capitolo 21, che ho trovato particolarmente interessante, l'autore presenta diverse metodologie su come affrontare il tema della buona registrazione, partendo dalle tecniche di incisione, quelle microfoniche (nelle diverse configurazioni) fino ad arrivare al mastering. E se vi state chiedendo come mai molte incisioni degli anni '50 e '60 (di classica, in particolare) suonino meglio di molte registrazioni moderne, il capitolo 23 è quello che fa per voi, perché l'autore spiega i danni delle tecniche multi-microfoniche e multitraccia, tanto in voga (perché consentono di correggere molti errori di esecuzione).

Il libro, purtroppo, termina con una nota amara e pessimistica. Il capitolo conclusivo, intitolato “The Future: Here It Is” tratta della moderna fruizione della musica da parte delle nuove generazioni. Secondo l'autore queste non sono minimamente interessate né alla musica né alla sua riproduzione fedele. Ebbene, mi permetto di dissentire: essendo costantemente in contatto coi giovani (mia figlia, i miei studenti all'università) ho una percezione nettamente diversa: essi ascoltano tanta musica, molta di più di quanta ne ascoltavano i miei coetanei alla loro età. Il motivo? Perché una volta accedere alla musica era costoso e complicato, oggi con uno smartphone e un abbonamento Spotify, anche gratuito, si ha a disposizione una libreria pressoché infinita. Non solo, ma anche la qualità è aumentata, perché uno smartphone con una coppia di cuffiette accettabili suona incomparabilmente meglio del compatto di Selezione del Readers' Digest che avevano i più fortunati di noi quando eravamo adolescenti. I meno fortunati si dovevano accontentare di compact cassette smagnetizzate fatte suonare su improbabili registratori mono, con risposta in frequenza 200Hz-4 kHz. Oggi, infine, tanti giovani si stanno appassionando al vinile. In altre parole, si ascolta di più e meglio, spendendo persino meno, per non parlare della facilità con la quale i ragazzi di oggi possono fare musica, in band giovanili o nelle varie scuole civiche. Una volta esisteva solo il Conservatorio e per fare una band servivano i soldi per gli strumenti, che oggi sono reperibili a prezzi decisamente più bassi e alla portata di tutti o quasi.

Conclusioni

Ho trovato questo libro una lettura coinvolgente e utilissima. Lo stile dell'autore è divulgativo e consente di comprendere concetti anche complicati pur non avendo tutte le competenze tecniche del caso. Di sicuro merita un posto nella biblioteca di ogni serio appassionato di musica. Io, di sicuro, ho imparato tante cose leggendolo.

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