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Lettere alla Redazione

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  1. Insulto...
  2. Ravvivare l'impianto?
  3. Confusioni e conti della massaia sui cavi...
  4. Liberiamo la musica...?!
  5. Nuove casse
  6. Pre valvolare?
  7. A proposito di Mc Intosh
  8. Audiophile Recordings, una proposta
L'Insulto...Finale
Caro Lucio,
sono ancora io, Giacomo; in primo luogo sono rimasto favorevolmente ...esterrefatto dalla tempestività con la quale mi hai risposto (una tempistica così non l'ho mai trovata neanche nella pubblicazione di inserzioni a pagamento...).
In seconda istanza mi è piaciuto molto l'articolo sul finale...da insulto e, a tal proposito, ti segnalo l'eventuale impiego (vista la bassa potenza e visto il fatto che non tutti riescono a reperire dei vecchi televisori con audio a valvole) dei trasformatori d'uscita della O.E.P. reperibili nel catalogo RS Febbraio/Agosto 1998 (codice 210-6475); sembrano buoni (ho fatto qualche indagine) e al prezzo di circa Lit. 50.000 la coppia si resta abbondantemente al di sotto dei costi (già bassi) dello Scherzo.
Oltretutto sono variamente configurabili sia il primario che il secondario per varie impedenze di carico e di uscita (sto già pensando di farmi un ampli per cuffia...) e questo permette di provare vari diffusori e valvole finali, insomma un ottimo strumento da...palestra.
Veniamo al dunque: Ti scrivo perchè sto cercando disperatamente (senza alcun risultato, almeno finora) una copia del II CD JAZZ di Giorgia Todrani (ONE MORE GO ROUND) edito (mi pare...?) dalla Flying Records.
Mi sapresti indicare dove posso ancora trovarlo (preferibilmente in Italia e meglio se al Nord, dal momento che sono in provincia di Varese)?
Un grazie di cuore anticipato,
Giacomo Verneau - E-mail: verneaugiacomo@yahoo.com

LC
Caro Giacomo,
la tempestività è una caratteristica della posta elettronica, altrimenti meglio usare la posta normale. E' purtroppo abitudine diffusa controllarsi la propria posta una volta la settimana e rispondere la settimana successiva (o mai...)
Io leggo la posta ogni giorno almeno due volte al giorno (ah, la bolletta!) e rispondo sempre in questa rubrica a tutti i messaggi della settimana.
A molti (la maggior parte) rispondo anche prima per via privata.
Mi conforta che ti sia piaciuto l'
Insulto...Finale, era in realtà una provocazione per far capire alla gente che anche con poco si possono ottenere buoni risultati.
Che poi quest'atteggiamento dia MOLTO fastidio mi è stato ribadito anche da un rivenditore recentemente, temendo forse che queste idee incontrino il favore della gente e aiutino a far aprire gli occhi su molte delle storture e delle esagerazioni che hanno di fatto affossato questo mercato.
E' curioso osservare che prima non si sono fatti scrupoli a portare l'audiofilo all'esasperazione ed al disinteresse ed ora si scagliano come crociati contro TNT come se fosse la causa dei loro fallimenti.
Le attività falliscono quando dietro ci sono cervelli che non funzionano, principalmente incapaci di capire il mercato e di adeguarsi prima che sia troppo tardi.
Da tanto si era capito che il mercato HiFi necessitava di un ridimensionamento e di una maggiore attenzione verso la fascia medio-bassa. Invece niente, giù a testa bassa ad insistere con prodotti dal costo vergognoso facendo credere alla gente che fosse necessario un mutuo per potersi ascoltare decentemente la Musica preferita in casa.
Io non dico, non ho mai detto e non dirò mai, che con apparecchi economici si possono avere i risultati che si raggiungono con prodotti costosi.
Dico solo che per ascoltare Musica in modo decente non è necessario ne' investire un patrimonio ne' buttar via i propri soldi coi compattoni. Tutto qua, un concetto molto semplice, in fondo.
Un concetto che la gente sta cominciando a recepire molto bene.
Venendo alla tua ricerca di quel disco in questione, temo di non poterti aiutare. Ti posso consigliare di sfogliare i vari cataloghi di vendita per corrispondenza (Nannucci, Top Ten, Sweet Music ed altri) oppure CD-now.
Buona caccia!
Lucio Cadeddu

Ravvivare l'impianto?
Caro Lucio,
grazie per la pubblicazione della lettera + risposta su TNT.
Effettivamente, se avessi studiato (e ricordato) meglio l'esame di elettrotecnica, ci sarei potuto arrivare anch'io... :-)
Mi chiedi dei cavi: dopo un po' di prove, ho optato per dei Kimber sia per il segnale che per la potenza. Mi piacciono per l'estensione in basso (come se le casse ne avessero bisogno...) e per i controllo sulle alte.
Il resto dell'impianto è formato da un pre Meridian 201, che va bene anche se è un po' *smooth* (infatti vorrei cambiarlo, magari con un Classe' o un Plinius, che ne dici?
Vorrei *ravvivare* un po' il tutto:
Ho un cd player Rotel RCD975 che, sebbene non della stessa fascia di prezzo del resto, a mio avviso suona benissimo (ha sostituito un Marantz CD63SE).
La musica che ascolto è soprattutto elettronica (dall'elettroacustica alla techno), per cui quello che mi interessa è la totale fedeltà a quanto contenuto nel cd.
Sembra pleonastico, ma non esistendo un evento *naturale* da riprodurre (infatti tale musica esiste solo se riprodotta da elettroniche e altoparlanti), la dinamica e la banda passante sono essenziali.
Ti saluto e ti ringrazio.
Ing. Luca Isabella - E-mail: luca.isabella@saipem.eni.it

LC
Caro Luca,
difficile consigliarti un apparecchio che possa ravvivare il tuo impianto...senza stravolgere tutto.
Si potrebbe pensare ad un bi-amping delle TDL, ad esempio. Il pre non penso porterebbe a grandi e sostanziali stravolgimenti, dal punto di vista della dinamica e dell'estensione della risposta molto di più possono fare l'amplificazione ed i diffusori.
Hai provato altri finali? Tenuto conto delle tue esigenze, vedrei benissimo un bel Krell, ad esempio, ne hai mai provato uno nel tuo impianto?
O, stando in terra italiana, un grosso AM Audio a stato solido...puoi star sicuro che se il programma musicale richiede energia, questi finali sono in grado di dare tutta quella che serve!!!
Pensa anche ai cavi d'alimentazione (soprattutto sull'amplificazione), spesso fanno grandi differenze proprio sul piano della dinamica.
Prova e fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Confusioni e conti della massaia sui cavi...
Caro Direttore,
scrivevo qualche settimana fa delle mie prove sui cavi. Le prove sono continuate e devo dire che finalmente ho deciso di accantonare il mio cavo Nordqest flatline a favore del
Silver Tef MkII (più profondità della scena, più aria sopra e sotto anche se suona un po' meno forte).
Sono pronto per le prossime prove.

Ma il punto non è questo, bensì una (piccola) critica: perchè dopo tutte le giuste considerazioni e avvertimenti circa la possibilità di spendere bene i propri soldi, non facendoseli divorare da commercianti con pochi scrupoli (e altrettante poche conoscenze tecniche) rispondete al lettore Stefano Campori che "è meglio non scendere sotto le 300.000 lire per il cavo di segnale e le 25.000 per quello di potenza"? Ciò, perdippiù con un impianto non proprio costosissimo.
Insomma, mi sembra che ciò ingeneri un po' di confusione....non è vero che l'Hi-fi non va a chilo ma a sensazioni? Non ditemi infine che è una questione di equilibrio nei componenti (cosa dovrei spendere per il mio Puccini SE?).
Affettuosi saluti (ah, complimenti per il coraggio dimostrato nell'autocritica della prova del PM 78).
Dino Salamone - E-mail riservato

LC
Dino,
accetto la critica e cerco di spiegarti perchè, secondo me, la mia affermazione da te citata non genera in realtà alcuna confusione.
Se andate a rileggervi quella lettera noterete infatti che l'impianto di Stefano Campori è sì economico ma di prossima rivoluzione.
Ad esempio parla di un ampli da oltre due milioni da abbinare a delle casse da 1.800.000 lire. Il lettore CD è invece sotto il milione. Calcolatrice alla mano, l'impianto di Stefano diventerà, col nuovo ampli, un sistema da circa 5 milionicini che non è esattamente una cifra bassa, senza contare tavolini e stands.
Ora per un impianto da 5 milioni ce li vogliamo spendere un 10% del valore in cavi?
Di nuovo, calcolatrice alla mano, ne deduciamo che circa mezzo milione andrebbe investito sui cavi e, con le cifre da me indicate ci si accorge subito che non ci sono andato molto lontano: 300 mila il cavo di segnale ed altre 300 mila per 12 metri di cavo di potenza (a 25.000 lire a metro) supponendo la situazione più costosa cioè tre metri di cavo per cassa raddoppiato per il biwiring.
In monowiring o con spezzoni più corti si spenderebbe molto meno.
Allora mi dirai: ma chi l'ha detto che devo spendere il 10 % del valore dell'impianto nei cavi? Nessuno, hai ragione, anche se è una regola non scritta che potranno confermarti un po' tutti.
Anzi ti dirò che io sono il primo a non rispettarla, visto che i cavi nel mio impianto principale superano abbondantemente il 10% del costo totale :-)
Certo, si può spendere anche molto meno ma non vorrei creare VERE confusioni: non pensare (ed infatti non l'ho MAI scritto) che il pur convenientissimo Silver Tef mkII possa sostituire un buon cavo da 300.000 lire.
Ricordiamoci che i miracoli non riescono ancora a nessuno.
Infine è verissimo (e lo dico sempre) che l'HiFi non si vende a peso però in linea di massima prodotti più costosi (e sui cavi è ancor più vero) normalmente suonano meglio di quelli economici. Non ci sono santi (purtroppo :-) ).
Quindi, come vedi, nessuna confusione, anzi.
Quello che vi chiederei con tutto il cuore è di non leggere o estrapolare da questa rivista cose che non ci sono scritte. Quel che leggete è quello che volevamo scrivere, non una riga di più ne' una di meno.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Liberiamo la musica...?!
Egr. Sig. Cadeddu, Buondì
un po' di tempo fa le avevo scritto una lettera, che poi non ho mai spedito, riguardante la masterizzazione, purtroppo ho scoperto leggendo un'altra lettera all'interno della rubrica della posta, che non è - da quello che ho intuito, d'accordo con nessun tipo di registrazione.

Quello che vorrei fare è prendere spunto da questo per esprimere un mio giudizio ed una eventuale soluzione a questa situazione generale che penso non faccia bene, soprattutto alla conoscenza della musica, sotto tutti i suoi aspetti e forme.

Vorrei premettere, per non essere frainteso, che non è assolutamente una critica al suo pensiero ne' a quello di altri che comunque trovo fondamentamentalmente giusto.
La difesa dei diritti sulla creazione di un qualcosa di nuovo, sia esso un progetto una idea un brano musicale è una cosa importante"...Il rispetto dell'altrui persona...".
Mi stò dilungando...
Non scoprirò certo l'acqua calda dicendo che il motivo fondamentale per cui un CD o un LP da sempre sono stati registrati, è da cercarsi nel costo dei supporti.
(Come mai in edicola, anche buone registrazioni, compresa la rivista, partono da un minimo di circa 15/16.000 lire?!!!).
Quanti ragazzi o anche persone adulte con una famiglia e con la passione della musica possono investire delle cifre nell'acquisto dei dischi?!!
Ed inoltre se andiamo a spendere le 35/40.000 lire per la ns musica, quale Artista scieglieremo - al 99,9 % quello più conosciuto, quello sentito per radio o in televisione - mentre tutti gli altri, seppur in grado di esprimere tutte le emozioni di questo mondo, non potranno mai essere ascoltati (o acquistati) - almeno che, una casa discografica non creda di poterne ottenere degli "Utili" e si impegni a promuoverlo ecc.
Un esempio che esprime al meglio quello che voglio dire, è stato l'esperienza di un negozio che - "quando si poteva..." - offriva una tessera per il Pre-ascolto dei CD permettendo di poter ascoltare anche due CD al giorno - tutti i giorni - - Cosa ne scaturiva - che non dovendo pagare nulla si era liberi di provare ad ascoltare anche quell'Artista che altrimenti sarebbe rimasto sepolto negli scaffali... e questo, soprattutto, dava a questo "scellerato" che aveva osato buttarsi in questo mondo, una possibilità "SICURAMENTE IN PIU'" di poter essere acquistato -

Diciamocelo, avere un "Originale" ha sempre il suo fascino - l'importante è poter spendere del denaro per quello che ci piace e non dover rimpiangere le 40.000 lire..."... se mangiavo una pizza con la ragazza ero più felice..."
Ad esempio in Svizzera il famigerato "Noleggio" è - PERMESSO - i negozi pagano le loro tasse e diritti agli Artisti e tutto va liscio senza problemi...
Allora perchè questo non può essere fatto anche a casa nostra ?! -
Quali interessi si celano...
Con quello che è ora il costo di un CD vergine perche non aggiungere una cifra per la SIAE o altri...(è preferibile guadagnare una cifra superiore su un CD Originale con una vendita "X" o un importo di qualche migliaia di lire ma su un numero considerevole di supporti Vergini?! - sicuramente con il piacere di tutti - Artisti compresi). Certo se poi anche qui vogliamo fare quelli che ne approfittano della situazione e pretendiamo es. 20.000 L. per ogni CD vergine - cade tutto il discorso !!!

Una idea che avevo avuto al fine di superare - credo - il problema, coinvolgendo inoltre "UFFICIALMENTE" le varie case discografiche con il benestare di tutti gli Artisti, era quella di creare una Associazione "SENZA SCOPO DI LUCRO" in cui chiunque con una quota fissa di... Esempio L. 100.000 annue, poteva diventarne socio - beneficiando del diritto di ascolto di tutta la musica in possesso dell'Associazione.
- COME - secondo me doveva poi agire questa Associazione !

- Una volta trovati i locali e detratte le varie spese fisse - controllabili in qualsiasi momento da ogni singolo Socio - il capitale a disposizione dovrebbe essere usato per il solo acquisto dei dischi - In questa fase sarebbe importante il supporto delle case discografiche che volessero promuoverne l'iniziativa, sia per un loro interesse primario, vendita delle copie (una volta che il fenomeno fosse capillare potrebbero contare immediatamente su un numero fisso di copie vendute), sia per diffondere "LA MUSICA", nascita di diverse sedi (in tutto il MONDO ?! - sarebbe un sogno...)
- Questi luoghi inoltre, potrebbero essere usati, oltre che per l' ascolto diretto della musica - vedi quindi sale dedicate - (interessi anche di case che vorrebbero promuovere i loro impianti) anche come luogo di cultura musicale e non - luogo in cui anche gli autocostruttori potrebbero trovarsi, scambiare i loro pareri, portare ad ascoltare le loro creazioni, sia sotto forma di impianti che di creazioni musicali - (promuovere quindi nuovi artisti) - ed andando avanti creare tutta quella serie di situazioni che possano sicuramente fondere interessi commerciali con quelli degli utenti finali che beneficerebbero sicuramente di una situazione più reale e più vicina ai loro bisogni quotidiani.

- QUANTO - inoltre - tutto questo potrebbe fare per quei ragazzi, soprattutto di alcune zone, che vivono senza interessi, senza stimoli...

Tornando a noi.
- Acquistare direttamente dalle case a prezzi da rivenditori alcune copie dei singoli CD, così da poter disporre di un minimo di numeri al fine di consentirne a tutti l'ascolto.
- Acquisto secondo una graduatoria di preferenze proposta dai singoli Soci
- Obbligo di acquisto di Vari generi musicali,-- anche il giovane che non ascolterebbe mai un pezzo di musica Classica o Jazz o..., potrebbe provarlo a fare... non gli costerebbe nulla - chi sà forse dopo un mese, un anno, potrebbe tornare a prenderlo, forse anche provarlo a suonare direttamente - potrebbe appassionarsi, sentire che dentro di Lui esiste il desiderio di esprimersi direttamente con uno strumento o con la voce... (anche qui si potrebbe creare l'interesse in case produttrici di strumenti musicali...)
- Nel caso alcuni supporti venissero poco ascoltati (minimo due copie sempre in archivio) si potrebbe provvedere ad un'estrazione tra i soci (quelli interessati - così da essere sicuri che il brano possa andare comunque a chi lo apprezzerà - il CD non potrà essere venduto, è già di proprietà dei soci...) memorizzando il suo nominativo (Personal Computer) al fine da permettere a tutti di usufruire in futuro di questa opportunità.
- Banca dati - generale - al fine di reperire un brano"X"anche in una sede non di appartenenza, e quindi richiederne l'ascolto... (collegamento via Internet per tutte le informazioni del caso - iniziative - proposte...)
- Acquisto delle copie originali presso i normali punti vendita a prezzi inferiori per i Soci - la casa discografica potrebbe diminuire i propri ricarichi e questo non danneggerebbe i vari negozi che anzi, visto il disorso prima citato, potrebbe avere una vendita superiore di quegli artisti non conosciuti...
- Molte sedi potrebbero essere create anche all'interno dei Cral o Circoli Aziendali
- Forse le prime sedi potrebbero essere anche le - Biblioteche Comunali - infondo potrebbe essere , pensandoci ora, un gran bel sodalizio - ci sarebbero gli spazi o comunque li si potrebbero creare - e chissà in futuro si potrebbero anche avere dei finanziamenti da parte dello Stato ???!!! - e i Conservatori ?... me ne stavo dimenticando...!
- Altre azioni sempre nel rispetto della "TRASPARENZA e NO LUCRO"

Con tutto questo vorrei quindi dire che una cosa non è sicuramente fine a se stessa e se la vogliamo vedere in un'ottica più ampia molte cose in apparenza negative potrebbero forse celare - se ben condotte e amministrate...- aspetti, a mio avviso, sicuramente interessanti e che potrebbero dare anche nuova vita ad un mercato che tutti dicono "fermo, senza stimoli, in caduta libera ecc..." oltre a l'aspetto -- culturale e di conoscenza -- che secondo me resta il più importante.

Probabilmente se tutte le Istituzioni interessate lo desiderassero una via di uscita ci sarebbe - e con il consenso di tutti - in fondo siamo delle persone che hanno avuto, per loro fortuna, "il bene dell'intelletto" - bisogna solo parlare ed essere disposti ad ascoltare - mettendo forse da parte, in certe situazioni, anche nostre prese di posizione dettate da orgoglio o altre situazioni negative...

La stessa masterizzazione - ammesso di riuscire a raggiungere la stessa qualità dell'originale - sarebbe un discorso parallelo - garantendo, di fatto, il dovuto compenso agli Artisti e superando quindi, con una sola azione, qualsiasi preclusione o illegalità.

Nel concludere vorrei comunque dirLe che se da questa mia dovessero nascere degli interessi concreti per questa idea sarei lieto di partecipare attivamente incontrandoci - promuovendo questo presso le case discografiche - attivandomi, in breve, per il raggiungimento di un interesse collettivo, tempo libero permettendo.

Altresì se quest'idea (ammesso che non sia già stata precedentemente proposta da altri) fosse presa da qualche solito "Furbone" - per interessi puramente commerciali - vorrei che potesse essere considerata come "BREVETTO" la pubblicazione di questa mia.
Sperando che non me ne voglia per lo spazio che Le ho preso, la saluto con affetto.
Giuseppe Viola - E-mail: josephvi@tin.it

LC
Giuseppe,
pubblico integralmente la tua lunga missiva con solo due righe di commento.
Ribadisco la mia posizione contro la duplicazione casalinga di CD altrui e rinnovo l'invito a non chiedermi pareri (che continuo purtroppo a ricevere) su masterizzatori ed aggeggi simili.
L'argomento non mi interessa giacchè vedo scarsa applicazione nel nostro campo. E non ditemi che vi servono per masterizzare i vecchi LP perchè sareste blasfemi...trasformare in CD un vinile!!!! Se vi sentono quelli di analogue-addicts peggio per voi!!!
In definitiva la registrazione è illegale, punto e basta, è inutile discuterne. Quel che possiamo fare è invece protestare sul prezzo dei CD, come io sto facendo da oltre un anno con la raccolta di firme attraverso Internet.
Benissimo invece l'idea del noleggio che pare però non producesse particolari effetti benefici sulle vendite, visto che nel 90% dei casi il disco noleggiato veniva copiato su nastro con tanti saluti alla vendita.
Benissimo anche l'idea dell'Associazione non-profit però ti avverto che questa parolina magica suona male al 99% degli abitanti della Penisola.
Basta vedere il sospetto col quale vengono guardate operazioni non commerciali come TNT-audio, per esempio.
Non solo, ma quello che caldeggi tu è uno scenario che richiede l'impegno di molte persone ed un buon finanziamento. Dove si trovano tutte queste persone disposte, per il bene della Musica, ad impegnarsi in prima persona? Io ne vedo pochissime.

Tu però hai lanciato il sasso e, come dicono i cinesi, anche un sassolino in uno stagno genere delle piccole onde che si allargano. Vediamo se qualcuno di queste onde ce la fa a raggiungere orecchie sensibili all'argomento.

Colgo l'occasione per ricordarvi che io non ho una segretaria correggi-bozze, per cui, specie quando si tratta di missive lunghe come questa, cercate di ricontrollare gli errori di ortografia, la spaziatura e la punteggiatura. Sarebbe un lavoro enorme risparmiato (per me, ovviamente) ed un segno di rispetto e di educazione verso il servizio che cerco di offrirvi gratuitamente.
Cerchiamo di non dimenticarcelo MAI. Cominciamo da queste piccole cose.
Lucio Cadeddu

Nuove casse
Gentile Direttore,
mi congratulo, innanzitutto, con Lei e con la Sua redazione per l'ottimo servizio offerto.
Le saranno senz'altro note, le difficoltà di chi come me, pur essendo appassionato di HiFi è, tuttavia, assolutamente a digiuno di quelle nozioni tecniche che gli consentono di poter fare acquisti oculati e soprattutto in linea con il proprio budget.
Attualmente il mio sistema hifi è costituito da:

Per motivi di spazio vorrei privarmi delle attuali casse ed acquistare delle casse (preferibilmente compatibili anche con l'home cinema) da collocare in una libreria. Al riguardo Le chiedo:
  1. Cosa posso acquistare con una spesa tra le 700/1.000.000.
  2. Se è opportuno cambiare anche l'amplificatore? Ed in tal caso cosa consiglia?
Nel ringraziare per la cortese collaborazione, sperando in un sollecito riscontro, Le porgo cordiali saluti.
P.S. Dove e come potrei vendere e/a acquistare hifi usato?
Lucio Spina - E-mail: ipe@mbox.netlab.it

LC
Caro Lucio,
fa sempre un certo effetto rispondere a qualcuno col proprio nome (non essendo molto comune poi...), l'ampli in tuo possesso è tutt'altro che da sostituire, quindi rivolgi il tuo budget ai soli diffusori.
Mi dici di avere problemi di spazio non meglio definiti, quindi non so bene cosa consigliarti. Immagino vorrai dei diffusori da libreria il più piccoli possibile.
Per quella cifra trovi diverse realizzazioni di produzione nazionale, anche se non tutte col magnete schermato utile se le devi posizionare attaccate al TV (questa è la principale differenza tra un diffusore HiFi *normale* ed uno da *Home Cinema*).
Prova a vedere cosa trovi per quella fascia di prezzo nei cataloghi Opera (le Duetto, ad esempio), Chario (serie Synthar), Sonus Faber (Concertino) e Aliante/Acoustical (RS6, RS7 e Spazio).
Sono certo che anche da un punto di vista estetico ti potranno soddisfare (tutte utilizzano bellissime finiture in legno vero).
Venendo al tuo post scriptum posso anticiparti che per compro vendo usato qualcosa si sta muovendo.
Un lettore avrebbe deciso (il condizionale è d'obbligo in questi casi) di realizzare una bacheca di compro-vendo HiFi che troverete linkata come servizio esterno di TNT. Se son rose... Lucio Cadeddu

Pre valvolare?
Caro Direttore,
è da pochissimo tempo che mi sto interessando al mondo dell' hi-fi e sono capitato sul vostro sito (grazie ad Altavista) da meno di una settimana.
E' stato un momento illuminante e rassicurante per molti dubbi e perplessità che avevo in generale. Ho passato due nottate a leggermi tutto quello che avevo stampato dal vostro sito e mi sono chiarito veramente le idee.
Deciso ad ascoltare la musica in modo più decente ho iniziato l'opera di rinnovo, ovviamente un pezzo alla volta considerati i costi(ugh!!), così ho iniziato dall'amplificatore.
Trattasi di un Aura da 66W (integrato) che ho acquistato dopo un attento ascolto e confronto con altri ampli in sala ascolto e così l'ho comprato. Devo dire che sono veramente soddisfatto nonostante le casse, delle Epicure a due vie, hanno troppi anni alle spalle e verranno presto sostituite.
La domanda è molto semplice: è giusto e possibile, abbinare al mio amplificatore un pre valvolare? Se la risposta è affermativa mi piacerebbe comprare un Kit.
Quale? Non ne ho mai costruiti.
E' possibile sostituire gli elementi dei miei diffusori con qualcosa di meglio?
Grazie in anticipo per la risposta e continuate così. Bravi!!
Andrea - E-mail: andreap@dorlayer.it

LC
Ciao Andrea e grazie per i complimenti. Mi fa piacere sapere che TNT ti abbia aiutato a chiarirti delle idee, questo vorrebbe essere lo scopo principale di questa pubblicazione. Si tratta pur sempre di un punto di vista parziale e discutibile ma noi proviamo a proporre delle idee, almeno per iniziare la discussione. Niente di ciò che si legge qui deve essere preso per Vangelo.
Il come hai scelto l'ampli testimonia che la nostra filosofia è stata compresa appieno: ascoltare con le proprie orecchie, prima in negozio e poi, quando possibile (chiedete!!!) anche in casa, dopo aver operato una prima cernita di apparecchi.
Quello che mi lascia perplesso è la tua volontà di abbinare un pre valvolare al tuo integrato. Per ora lascia quell'ampli così com'è, prima di avventurarti in improbabili interfacciamenti con altri apparecchi.
Non avendo poi esperienza di autocostruizione ti sconsiglio fortemente la strada dei kit. Basta poco per sbagliare e mandare tutto in fumo.
Piuttosto, preoccupati davvero delle casse, ormai inadeguate alle tue rinnovate esigenze. Ricordati che gran parte dell'impronta timbrica di un impianto è data dalle casse.
Non vale la pena migliorarle con artifizi, tienile così come sono e cerca di venderle *originali*. Qualcosa si potrebbe ottenere ma ci vuole tempo, soldi e tanta pazienza ed esperienza. Come fai a decidere che altoparlanti mettere? Ne compri un paio di coppie e li provi? Rischi di buttar via un sacco di soldi per un risultato tutto da verificare.
Quindi largo alle cose nuove! Fai come per l'ampli: ascoltane qualche coppia (non troppe!) e poi decidi, meglio se in abbinamento col tuo ampli e la Musica che ascolti.
E fammi sapere dei tuoi progressi...
Lucio Cadeddu

A proposito di Mc Intosh
Caro Lucio,
ti scrivo stavolta per aprire un mini-dibattito su una tua risposta della settimana scorsa. Dici che Mc Intosh non vuol dire solo "suono".
Permetti che ti esprima il mio punto di vista... Chi acquista LS3/5A sa che dovrà utilizzare una stanza piccola, curare attentamente gli interfacciamenti e non pretendere pressioni sonore da discoteca, ma sa anche che potrà pretendere un dettaglio e una gamma media ancora insuperati.
Chi acquista una Harley-Davidson compra un prodotto non certo da corsa, ma costruito con grande cura, una stradista per lunghe distanze che darà forse grattacapi affidabilistici ma anche grande comodità d'uso. Insomma c'è una **funzione** dell'oggetto. Chi compra una MG d'epoca (o una *replica* moderna) fa collezionismo. Il prodotto dà un'emozione estetica e storica.
Se cercasse emozioni **funzionali** comprerebbe magari la grandissima Alfa Montreal che ancora oggi potrebbe dare la polvere a molte presunte sportive (magari a trazione anteriore, sic!) e rappresentare tuttavia un pezzo di storia dell'auto.
Quello che voglio dire è che un appassionato di **suono** compra le Quad ESL 63 perchè con tutti i loro difetti HANNO UN GRANDE SUONO e comprerebbe il Mc Intosh con tutti i suoi difetti (se ne ha) per lo stesso motivo.
L'amore di un audiofilo proviene comunque dalla qualità del prodotto, quello di un collezionista dalla storia (e magari dalla bellezza, o dalla qualità costruttiva) del prodotto stesso. Allora ti riformulo io la domanda dell'amico Ezio:
Il Mac, secondo te, è un prodotto da audiofili o da collezionisti? O forse *da audiofili che sono anche collezionisti*? Con stima e affetto
Simone Bianchi - E-mail: aaronne@etruscan.li.it

LC
Simone,
la seconda che hai detto :-)
I Mc Intosh sono apparecchi da audiofili che sono anche collezionisti.
Non si può tuttavia generalizzare il giudizio sul suono ad una gamma di prodotti così vasta. Anche nel catalogo Mc Intosh ci sono stati e ci sono apparecchi meglio riusciti di altri.
E lo stesso dicasi per tutti gli altri marchi HiFi...a chi non è capitata una *stecca*? O un prodotto baciato dalla fortuna?
Lo stesso Serblin ammette candidamente che le Minima sono un progetto che è andato ben al di là delle loro più rosee aspettative.
Quindi occhio alle generalizzazioni: non tutti i prodotti di una certa Azienda sono di qualità equivalente, alcuni sono progetti riusciti meglio, altri meno.
Lo stesso dicasi per le automobili. Chi l'avrebbe mai detto che la Mercedes sarebbe finita su tutte le prime pagine dei giornali perchè il suo nuovo ambizioso progetto avrebbe avuto una certa qual tendenza all'instabilità nella famigerata prova dell'alce?
L'avreste mai detto? Io no. Però capita a tutti.
Spero di aver chiarito a sufficienza il concetto.
Lucio Cadeddu

Audiophile Recordings, una proposta
Ciao Lucio, sono Stefano Giacovelli, e ti scrissi poche settimane fa parlando di dischi "da audiofili".
Ora, dopo la tua cortese risposta, tiro le somme:

  1. Concordiamo entrambi che bisogna anche parlare di dischi, o anche che tutti avremmo dei dischi di cui vorremmo parlare, oltre che dell'hardware
  2. Concordiamo, mi sembra, anche su uno straccio di linea editoriale
  3. Tu però non hai tempo, come io ben comprendo (anzi, non comprendo: non comprendo come tu ce la faccia a fare tutte queste cose)
  4. Io forse tra un po' il tempo ce l'avrei, ma non mi fido abbastanza del mio impianto, e i soldi per i dischi (70.000 a botta) al momento preferisco tenermeli perchè mi sto sposando e metto su casa.
    L'unica soluzione, per me, è: facciamola fare agli altri, questa rubrica!

    Mi spiego: un sito di audio professionale che seguo, http://www.harmony-central.com/Guitar/ ha un database di recensioni di strumenti musicali scritte da chi li possiede e gestito in modo automatico.
    Per esempio, io ho una Fender Telecaster mod. Vintage '52 Reissue, ne scrivo una recensione rispettando uno schema base, tipo: prezzo pagato, rivenditore, suono, qualità, ecc. e se la ricomprerei, e gliela mando; loro lo formattano un po' e lo pubblicano.
    Chiunque altro può scriverne un'altra recensione e dare un parere opposto al mio. Si potrebbe fare una scheda base, tipo: prezzo pagato: acquistato da: note: (p.es. chi l'ha consigliato, mi hanno assistito nell'acquisto) qualità artistica: (giudizio personale) qualità tecnica (con obbligatoriamente delle brevi note sul proprio impianto) voto finale: lo ricomprerei? e farla scaricabile dal tuo sito, poi uno la compila e te la manda; in questo caso ti consiglierei di crearti un nuovo e-mail, tipo Recensioni@tnt-audio.com e di farci il check mail ogni settimana.
    Il database così ottenuto resterebbe poi consultabile a tempo indeterminato.

    Se ti guardi il sito, tutto ciò ti dovrebbe essere più chiaro che solo con le mie parole.
    Se tu decidessi di fare così, io sicuramente 4 o 5 recensioni di dischi che mi sono piaciuti particolarmente non avrei problemi a fartele avere.
    Che ne dici?
    Ti saluto
    Stefano Giacovelli - E-mail: ram5456@iperbole.bologna.it

    LC
    Stefano,
    la tua proposta mi trova un po' riluttante e ti spiego perchè.
    E' il principio in base al quale si basa la rivista HiFi www.audioreview.com (no, non quella italiana, quella americana), in pratica un gran calderone di recensioni di apparecchi scritte da chiunque, con tanto di voti.
    Qual'è il rischio? Che la gente mandi recensioni estremamente positive delle proprie cose (io si che so scegliere!) e stroncature di apparecchi di amici (si sa che tra audiofili c'è sempre una sorta di idiotissima competizione a chi ce l'ha più...costoso :-) ).
    Stessa cosa potrebbe succedere per le recensioni dei dischi, col rischio di fornire una gran quantità di informazione senza alcun controllo e quindi, potenzialmente, di bassissima qualità.
    Quindi la mia risposta è no. Un progetto di questo tipo non ha secondo me nessuna speranza di diventare qualcosa di serio.
    Ciao!
    Lucio Cadeddu

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