[ Home TNT-Audio | Redazione & Editoriali | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Autocostruzione & Modifiche | Inter.Viste ]
Voi siete qui > Home > Rubrica della Posta > Lettere della settimana
ATTENZIONE!!! Leggere prima le ISTRUZIONI PER L'USO | Leggete le FAQ per le domande più generali
I volumi della posta precedente
LC
Caro Gerardo,
sul Gyrodec sono tante le cose che si potrebbero fare, TNT-Audio è stracolma di prove di modifiche migliorative per questo giradischi. Io penserei all'alimentazione soltanto dopo essermi accertato che testina e braccio siano già di ottima qualità. Un upgrade da considerare per l'alimentazione potrebbe essere quello della stessa Michell, ovvero il modello HR oppure l'alimentazione dedicata di True Point Audio. Volendo, c'è anche un facile progettino DIY qui su TNT-Audio per tutti i giradischi Michell con il motore in AC, lo trovi qui. Spendi poco, funziona bene e ti resta del margine per altri upgrade. Non aspettarti miracoli ma qualcosina dovrebbe migliorare, resto dell'impianto e orecchie permettendo.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Emilio,
mi fa particolarmente piacere che apprezzi la giusta dose di leggerezza che cerco di infondere nelle mie risposte e nelle recensioni, perché la ritengo oltremodo necessaria, gli audiofili sono quasi sempre di una pesantezza veramente insopportabile. Tutti con le proprie verità incrollabili in tasca, quasi sempre basate su pregiudizi e mai su prove concrete, o su esempi trasformati in leggi universali. La maggior parte non ha alcuna conoscenza dei suoni veri e, spesso, ha una cultura musicale semplicemente ridicola. Ciò detto, vediamo cosa si può fare per il tuo impianto. Benissimo il WiiM Ultra che, tra l'altro, puoi usare come DAC per il tuo lettore CD, evitando così una spesa che potrai rimandare a un secondo momento. Il Marantz CD 5400 ha uscite digitali, che potrai connettere agli ingressi digitali del WiiM Ultra.
Per quanto riguarda l'amplificatore, non sono sicurissimo che l'Audio Analogue Primo 70 suoni molto meglio del Rotel 820BX, che era un piccolo, eccellente amplificatore, dinamico e vivace. Prima di acquistarlo, chiedi di fare una prova a confronto a casa tua. In tutta sincerità, una volta scelti i nuovi diffusori, penserei a un'amplificazione di livello più raffinato. Relativamente alla scelta della nuova testina, visto l'impianto e il budget stanziato, starei su una buona MM, da cercare ancora nel catalogo Sumiko (es. Moonstone), Grado oppure Ortofon. Infine i diffusori. Buona scelta le Epos che hai indicato, ma in quel budget le alternative sono veramente tantissime. Ti consiglierei di prenderti tutto il tempo che serve per fare qualche ascolto attento e comparato, magari portandoti appresso le tue Elac. Potrebbero esserci delle sorprese (tradotto: le Elac 6.2 REF suonano ben al di sopra della loro fascia di prezzo).
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Alessio,
dove hai letto che il tuo Topping D90III Discrete degrada il segnale tramite la regolazione del volume? Non è così! Puoi usarlo tranquillamente come preamplificatore per gli ZeroZone, senza aggiungere la complicazione di un altro componente, che non farebbe altro che allungare il percorso del segnale e rendere obbligatorio l'utilizzo di un altro cavo di segnale, cosa che non è mai una buona idea. Tanto tempo fa le regolazioni digitali del volume - su alcuni lettori CD - potevano inserire delle perdite d'informazione sul segnale, per via di un abbassamento della risoluzione effettiva, ma ormai non è più così. Quindi tieni pure il tuo Topping sia come DAC che come pre e stai sereno. Per inserire un pre avrai tempo e modo per ragionarci ma dubito fortemente che aggiungere uno dei pre citati porti a miglioramenti, anzi. Ovviamente, sempre che il livello dell'uscita del Topping sia sufficiente a pilotare i finali ZeroZone...ma immagino di sì.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Bass reflex posteriore o anteriore?
Un articolo sulla questione del bass reflex anteriore o posteriore. Cosa ne pensa?
Tommaso - E-mail: tommasobo (at) tiscali.it
LC
Caro Tommaso,
sono anni che dico che lo sbocco reflex posteriore sia un falso problema. Bastano pochi cm di distanza dalla parete e funziona senza problemi. L'importante è che l'aria possa uscire liberamente dal condotto e che non si amplifichino le consuete turbolenze generate dal reflex. È altresì chiaro che se uno sbocco reflex, che emette frequenze molto basse (e talvolta veri e propri rumori, tipo pernacchie), quando si trova rinchiuso all'interno di una nicchia (come accade spesso nelle librerie) è altamente probabile che queste frequenze generino delle vibrazioni o delle risonanze, o vengano semplicemente amplificate, il che non è certo gradevole. Tuttavia, il problema della parete posteriore vicina non ha niente a che vedere con lo sbocco del reflex: la vicinanza di una parete o di un angolo rinforza la gamma bassa e medio-bassa di QUALUNQUE diffusore, anche NON reflex. Sarà la milionesima volta che lo scrivo. Questo effetto è di diversi ordini di grandezza superiore rispetto a quello eventualmente creato dalla posizione dello sbocco reflex. La cosa è ancor più vera se pensi che tanti diffusori hanno lo sbocco reflex verso il pavimento, a pochi centimetri da esso. Se fosse un problema, tali diffusori, anche di pregio, non esisterebbero. L'unica cosa di cui ha bisogno uno sbocco reflex è quello di essere libero da ostacoli che possano bloccare l'espulsione dell'aria, tutto qua. Infatti, se lo tappi il funzionamento del reflex è inibito e la cassa si trasforma in una specie di sospensione pneumatica. Non a caso consiglio sempre, in caso di eccessi in gamma bassa, di provare a chiudere lo sbocco reflex con della gommapiuma. E, sempre non a caso, tali tappi di gommapiuma sono spesso forniti dagli stessi costruttori di diffusori.
In definitiva: perché molti costruttori mettono lo sbocco reflex sul frontale? Semplice, per consentire di addossare i diffusori alla parete posteriore, cosa molto frequente con modelli da libreria.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Micca MB42X G2 (ex Lonpoo LP42?)
LC
LC
LC
LC
Amplificatore per Spendor sp 100 r2
LC
LC
Il nuovo album nato dalla strana collaborazione tra Mark Pritchard e Thom Yorke (Radiohead) si intitola Tall Tales. Che ne dite di ascoltarlo tutto? Già la lunga suite iniziale di oltre 8 minuti (A Fake in a Faker's World) dà un'idea dello strano universo sonoro creato da Pritchard & Yorke.
ATTENZIONE!!! Leggere prima le ISTRUZIONI PER L'USO | Leggete le FAQ per le domande più generali
Egregio Direttore,
Vi seguo con una certa attenzione per riaccesasi passione (da un
ritrovamento in garage, fino a concludere rapidamente che la vita è
troppo breve per rinunciare, in ordine sparso, all'audiofilia, al buon
vino, alle belle ragazze) e apprezzo la Vostra impostazione
assolutamente fedele nel tempo.
Di recente soffermatomi anche per utilità diretta sulle recensioni delle
varie LP42 (le -x mk1 sembrano impossibili da trovare), mi domandavo se
non potesse essere d'interesse, anche per completare la serie, un test
su queste Micca (non so comunque se resisterò alla curiosità
dell'acquisto a breve), che paiono avere molto in comune con le Lonpoo,
ma in più un vero crossover.
Grazie per l'attenzione e cordiali saluti.
Marco - E-mail riservato
Caro Marco,
anni fa contattai Micca per sapere se fossero interessati a una prova qui su TNT-Audio. Non risposero, pertanto decisi di lasciarli nell'oblio nel quale si erano auto-confinati. È sempre molto difficile capire “chi fa cosa” quando si tratta di aziende orientali: le LP42 le ha inventate Lonpoo o Micca? O quest'ultima ha preso il progetto originale di Lonpoo e lo ha migliorato/modificato? O il progettista delle LP42, che non lavora più alla Lonpoo (e si sente), è stato assunto alla Micca e ha provato a migliorare il suo progetto iniziale? Alla Lonpoo, all'epoca, mi risposero che non avevano niente in comune con questa azienda. La curiosità di provarle mi è ovviamente rimasta, ma casa mia si sta riempendo di cadaveri audio, spesso inutili, e non posso andare avanti così per molto, anche perché le aziende stesse si rifiutano di ritirare i prodotti che mandano in prova. Le stesse Lonpoo LP42M che ho appena recensito non c'è stato verso di rispedirle indietro, probabilmente gli costerebbe di più la spedizione che il costo del prodotto stesso. Pertanto, ho deciso di cannibalizzarle e provare a verificare se le mie ipotesi erano corrette, ovvero che è l'elettronica interna a fare tutti i danni che ho descritto nella recensione. A breve vi racconterò cosa è successo!
Quindi che dire? Se hai voglia di provarle, tienici pure aggiornati. Certo, sarebbe interessante capire come vanno a confronto con le LP42 passive. Ad aggiungere confusione alla confusione, le Micca MB42X hanno la X nella sigla non perché siano attive (come le Lonpoo LP42X) ma perché hanno un vero crossover (x-over, all'inglese) all'interno. O, almeno, immagino che questo sia il senso. Concludo il mio tentativo di chiarire un po' meglio tutta la fumosa faccenda dicendo che Micca è un'azienda cinese (Hong Kong, in realtà), ma la progettazione pare sia statunitense o, come scrivono loro, “Proudly designed in the USA”. Direi che gli ingredienti per un bel minestrone ci siano proprio tutti. Comunque sia, ho provato a ricontattarli, vedremo.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
Caro Gian Mario,
mi spiace per la perdita del tuo amico rivenditore. Dovesse servire un aiuto in un momento così particolare, considera che non avrei problemi a pubblicare un link al sito del negozio in liquidazione. Credo che tanti audiofili sarebbero più che felici di dare una mano d'aiuto, magari riuscendo contemporaneamente a concludere qualche buon acquisto. Per quanto riguarda la domanda che mi poni, io credo che la Rega Ania sia un passo avanti rispetto alla tua Denon DL103, che è un classico immortale ma non per questo non superabile. Ovviamente tutto va visto nella giusta prospettiva, nel senso del contesto nel quale si inserirebbe questo upgrade. Il resto dell'impianto, per esempio, è sempre un grosso limite alla percettibilità di upgrade di un singolo componente. In questo caso, oltre che diffusori e amplificazione, anche la catena analogica e lo stadio phono giocano un ruolo fondamentale. Non avendo specificato queste condizioni al contorno, viene sempre difficile fornire una risposta perfettamente centrata. Forse voi lettori immaginate che io ricordi gli impianti di chiunque mi abbia già scritto in passato ma, evidentemente, non ho questo tipo di doti paranormali. Solo la pazienza, quella sì, è paranormale ;-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Lorenzo,
un DAC - al maschile perché è acronimo di Digital Audio Converter, ovvero in italiano “convertitore di audio digitale” - può certamente fare la differenza rispetto a quello interno del tuo ampli Cambridge Audio. Con la cifra stanziata sono abbastanza sicuro che riusciresti ad ottenere qualcosa di più, fermo restando il fatto che analogico e digitale non suoneranno MAI del tutto uguali, soprattutto perché sono diverse in origine le tracce utilizzate da entrambi i supporti. Come al solito agli audiofili piace sposare una filosofia, e la conversione D/A non fa eccezione. Prima c'erano i sostenitori del multibit, poi venne il monobit (ora pure di nuovo in auge), poi ancora lo zero-oversampling e ora l'R2R. Ho ascoltato tanti DAC e lettori, ognuno utilizzante tecnologie diverse (R2R compreso) e non sono mai riuscito a collegare la tecnologia utilizzata con il tipo di suono emesso. Sai perché? Perché la conversione da digitale ad analogico ormai non ha più segreti e non fa praticamente più alcuna differenza. La partita si gioca principalmente nello stadio d'uscita, unico stadio ancora analogico, questo sì realizzato con tecnologie diverse (discreti, opamp, valvole etc.) che possono realmente suonare in maniera differente. Pertanto, potrebbe andar bene il DAC Denafrips che citi, ma qualunque altro buon DAC in quella fascia di prezzo può fare al caso tuo. Ti faccio un breve elenco di candidati possibili: Musical Fidelity M6x Dac, Copland D215 (che ha anche le valvole a te gradite), Gold Note DS 10 Evo (che fa anche da streamer), Sugden Audio Masterclass Dac-4 24/96, Nuprime Dac 9 X, DA10 o Amg Dac. Vedi se ti riesce di ascoltare qualcuno di questi nel tuo impianto. Il salto qualitativo rispetto alla situazione attuale, comunque tu scelga, credo che sarà significativo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Vincenzo,
l'ideale sarebbe portare le tue casse a casa dell'amico e confrontarle direttamente con le sue Aerius. Si tratta di due impostazioni sonore abbastanza differenti, pertanto devi capire bene cosa stai cercando tu. A me le Aerius sono sempre piaciute molto, ma certamente sono più complicate da interfacciare in ambiente rispetto alle tue Sonus Faber. Bisognerebbe capire quanto spazio di manovra hai a disposizione in ambiente. Per quanto riguarda il pilotaggio, non credo che il tuo Rotel A12 abbia alcun problema a pilotarle a dovere, non sono un carico così difficile come tante leggende metropolitane (sbagliate) affermano. L'A12 ha un buon fattore di smorzamento e una potenza di 90 watt su 8Ω che diventano 142 su 4Ω, ben superiori al dato dichiarato. Pertanto puoi stare assolutamente tranquillo. Concentrati sulle cose realmente importanti: tuo gusto personale ma, soprattutto, posizionamento in ambiente. Un diffusore elettrostatico come l'Aerius (ok, parzialmente elettrostatico perché ha un woofer dinamico tradizionale) emette suoni in maniera molto diversa rispetto a degli altoparlanti tradizionali, e l'ambiente gioca un ruolo ancor più fondamentale per trovare il giusto compromesso.
La tua ultima domanda “O esiste di meglio?” è, ovviamente, priva di significato. Esiste di meglio in assoluto? Certamente sì. Esiste di meglio in questa fascia di prezzo? Dipende principalmente da quali siano i parametri che uno predilige. Per capirci: difficilmente chi ascolta con un diffusore Klipsch nella stessa fascia di prezzo delle Aerius potrà trovarle interessanti...e viceversa.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Buongiorno Direttore,
recentemente ho acquistato nell'usato un paio di Spendor SP100 R2 e avrei bisogno di trovare un amplificatore da abbinargli, al momento suonano con un Sugden A21a ma mi piacerebbe qualcosa di più performante magari a valvole o sempre in classe a ma più potente come per esempio AM Audio o Unison Research Unico 150.
Quando alzo il volume a livelli elevati perdo dettaglio e ho la sensazione che il suono si impasti un po' soprattutto con dischi dove ci sono molti strumenti e inoltre manca un po' di controllo dei bassi. Ottimi invece il calore dei medi e gli alti, quindi per più performante intendo un altro ampli (anche pre/finale) che completi quello che mi manca dal piccolo Sugden.
La stanza di ascolto è di circa 28/30 mq e la musica che prediligo è il blues blues/rock e acustica.
Il lettore cd/dac è un Marantz sa 10 e il budget sull'usato di circa 5000 euro.
Grazie in anticipo per la risposta,
Cordiali saluti,
Francesco - E-mail: frankie6262 (at) libero.it
Caro Francesco,
i diffusori che hai acquistato sono semplicissimi da pilotare, persino da piccoli ampli a valvole, avendo una sensibilità tra 88 e 89 dB/w/m e presentando un'impedenza molto facile. Il tuo Sugden A21A ha circa 25 watt per canale su 8Ω e può pilotare i tuoi diffusori a volumi da festa da ballo. Tieni conto che già a meno di metà potenza, a un metro di distanza, le tue Spendor producono con questo amplificatore una pressione sonora di ben 98 dB, niente che sia facilmente tollerabile in un ascolto domestico standard. La prima cosa che dovresti fare, quindi, è misurare a quali pressioni sonore tu senti i difetti elencati. Basta anche un fonometro da 20€ o una app fonometro installata sul tuo smartphone. Scommettiamo che non arriverai neppure a 90 dB? Che significa tutto questo, ti chiederai. Significa che non ti serve un amplificatore più potente. Quel che senti, ossia perdita di dettaglio, impastamento e poco controllo sui bassi sono tutti sintomi ben precisi di un altro disturbo: acustica ambientale inadatta. La stanza è grande, magari un po' vuota e/o arredata in maniera poco consona all'ascolto della musica. Nessun nuovo amplificatore risolverà questo problema. Tuttavia, se ti va di buttare dalla finestra 5000€ per contraddire questa mia teoria...liberissimo di farlo :-)
Con la stessa cifra puoi sistemare al meglio l'acustica della stanza o dotarti di una correzione elettronica in tempo reale, tipo DSpeaker, Dirac etc.
Puoi anche provare a farti prestare un amplificatore più potente, per capire dove sia il problema, così non devi per forza fidarti di ciò che ti dico io. In ogni caso, un upgrade sensato sarebbe il Sugden Masterclass ANV50, che costa più o meno la cifra che pensavi di spendere, almeno non ti allontani dal suono cui sei abituato. Prima di aprire il portafoglio, però, prova a rileggere bene ciò che ho scritto.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
Caro Giacomo,
sono felice che abbia risolto con l'alimentazione per il tuo giradischi! Per quanto riguarda il pre passivo della Khozmo (occhio che ne esistono tante versioni diverse!), non è la prima volta che un lettore ce ne parla, magari ci attiviamo per provare qualcosa. E veniamo ai tuoi ZeroZone: di sicuro non sono né quelli che ho provato io né i nuovi, quelli con le scritte sul frontale, che ho preso per un amico. Ora, che i cinesi siano un popolo strano lo sappiamo, ma che arrivino a clonare i propri prodotti è veramente il colmo! Nei ZeroZone che ho recensito non c'è alcun bisogno di ventole, al massimo diventano tiepidi, niente di più. La struttura interna di questi che hai preso è molto diversa, anche se i chip sono gli stessi, di sicuro è diversa l'alimentazione. E magari anche qualche altro particolare. Certamente sembra una realizzazione molto hobbystica, che non depone molto a loro favore. È impossibile dire se siano diversi in meglio o in peggio, ma l'importante è che tu sia soddisfatto del loro suono. Che riescano a superare le prestazioni di un Naim Nait 5i è ben poco rispetto ai giganti che si sono messi in tasca con facilità. Ti ringrazio per l'utilissimo feedback!
Lucio Cadeddu
Suggerimento musicale della settimana
Archivio dei volumi di posta precedenti! Potete cercare dentro i volumi della posta precedente con Google nel form sottostante oppure sfogliare volume per volume: dal n°1 (più vecchio) al n°1114 (più recente)]
DISCLAIMER. TNT-Audio non è né un negozio, né un azienda HiFi, né un laboratorio di riparazione di componenti HiFi. Non vendiamo nulla. è una rivista di divulgazione tecnico-scientifica 100% indipendente che non accetta pubblicità, banner o richiede abbonamenti e registrazioni a pagamento ai propri lettori. Potete sostenere la nostra indipendenza tramite una piccola e volontaria donazione PayPal. Dopo la pubblicazione di una recensione, gli autori non trattengono per sé i componenti in prova, se non per una valutazione a lungo termine che includa il confronto con prodotti simili in prova a breve distanza di tempo. Di conseguenza, tutti i contenuti delle recensioni sono prodotti senza alcuna influenza né editoriale né pubblicitaria. Le recensioni, positive o negative, riflettono le opinioni indipendenti degli autori. TNT-Audio pubblica eventuali repliche delle Aziende, condizionatamente al diritto di controreplica dell'autore stesso.
© Copyright 2025 Lucio Cadeddu - direttore@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com
[ Home TNT-Audio | Redazione & Editoriali | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Autocostruzione & Modifiche | Inter.Viste ]