Consulenza HiFi - Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 19/11/2022 - 26/11/2022

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  1. Questione di...classe
  2. Impianto con 1500€ in stanza cubica
  3. Re: Aggiornamento impianto audio
  4. Upgrade Topping D50s
  5. Rosa di amplificatori classici
  6. Ristrutturo casa e spariscono i bassi - Consigli
  7. Moduli da 1000 watt
  8. Suggerimento musicale
  9. Suggerimento musicale 2
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Questione di...classe
Buongiorno Direttore, la contatto per un consiglio. A breve mi trasferirò e il mio impianto verrà posizionato in una stanza di circa 50mq, con il soffitto al suo apice a circa 6 metri che degrada fino a 4. Il mio impianto per ora consta di un giradischi Planar One e diffusori Acoustic Research AR90, devo acquistare il nuovo amplificatore che possa pilotare questi magnifici diffusori e riempire di suono il mio salone. Il mio budget è sui 1000/1500€, e mi va benissimo del buon usato. Mi piacerebbe molto un amplificatore in classe A. Come generi musicali spazio dalla classica, jazz, rock e elettronica, un po' di tutto insomma.
La ringrazio per il tempo che mi dedicherà e per i suoi preziosissimi consigli.
Buona giornata,
Alberto - E-mail: albertoindrigo87 (at) gmail.com

LC
Caro Alberto,
con questi chiari di luna, un amplificatore in Classe A è quanto di meno desiderabile ci possa essere, visti gli altissimi consumi di energia e il calore generato. In più, perché dovrebbe essere preferibilmente in Classe A? Perché fa figo? O perché suonano meglio? Nella prima ipotesi, avrei poco da aggiungere, nel secondo caso, mi piacerebbe che questa posizione fosse supportata da fatti concreti e, credimi, non lo è. Sfido CHIUNQUE (e dico chiunque) a riconoscere a occhi chiusi la classe di funzionamento di un amplificatore. Tutto ciò premesso, per sonorizzare a dovere un ambiente così grande (come metratura e come cubatura) con diffusori da 87 dB temo che servano parecchi watt, specie se si ascolta a volumi alti. Ora: Classe A + alta potenza + basso costo è un'equazione che non ha soluzione, neppure nel mercato dell'usato. In più, gli ampli integrati in Classe A si contano sulle poche dita di un falegname anziano, perciò temo dovrai rivedere al ribasso le tue aspettative. Con quella cifra acquisti un buon integrato ad alta potenza, che abbia tutta la riserva dinamica e la capacità di pilotaggio che ti servono. Qualunque buon integrato dai 50 watt per canale in poi andrà benissimo. Sto pensando, nel mercato dell'usato, a Musical Fidelity, NAD e Rotel, da selezionare tra i modelli fino a una decina d'anni fa. Nel nuovo, invece, valuta Cambridge Audio CX A 61, Audiolab 6000 A, Musical Fidelity M2si, Arcam SA10, Rotel A12 e Rega Brio R. Alcuni di questi potrebbero essere sprovvisti di ingresso phono, nel caso dovresti aggiungere un pre fono esterno.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto con 1500€ in stanza cubica
Salve direttore, le scrivo per avete alcuni consigli. Da poco ho cambiato abitazione e la stanza dove ascolto la musica è piccola, mi servirebbero dei diffusori da avvicinare alla parete per ascolto ravvicinato, budget limitato massimo € 1500. La stanza è di forma cubica 4x4. Segui la sua rubrica da 10 anni, come lei ci ha insegnato, con budget limitato conviene spendere più per i diffusori. Ascolto musica rock, progressive, strumentale, blues, rock e jazz. L'elenco dei diffusori ed elettroniche che ho selezionato sono:

Come amplificatore vorrei usare uno di classe D, se l'impostazione timbrica con i diffusori va bene. Amplificatore SMSL A300 con eventuale lettore CD: Attendo sue risposte, grazie.
Simplicio - E-mail: bagullosimplicio64 (at) gmail.com

LC
Caro Simplicio,
data la stanza non piccola, sono 16 mq!, io propenderei verso le Elac Debut REF6.2 abbinate alla coppia di elettroniche NAD. In alternativa anche la coppia "11" di Rotel andrà benissimo, se riesci a rientrarci col budget. L'ascolto ravvicinato non sarebbe un problema, la parete posteriore vicina invece sì, a prescindere dal fatto che i diffusori abbiano il reflex frontale oppure no. La parete posteriore vicina rinforza la gamma bassa e medio-bassa, e il “quanto” dipende sia dalla distanza effettiva, sia dal suono della stanza. Se acusticamente poco adatta (una 4x4, in effetti, non è il massimo) potrebbero esserci rimbombi e stazionarie fastidiose fuori controllo. Scrivi persino che è cubica, quindi anche il soffitto è 4 metri? Se così fosse, temo che qualunque impianto suonerebbe male là dentro. Mi auguro che almeno sia ben arredata ed eventualmente arredabile con qualcosa che abbia anche un minimo di funzione acustica. Senza una foto o una piantina dettagliata è difficile dare consigli più precisi, come al solito.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Aggiornamento impianto audio
Gent.mo Lucio,
riguardo i diffusori attivi che ho menzionato nella precedente mail (
Vol. 1019) devo dire che anche a me era venuto il dubbio che non fossero l'ideale, anche se risolvono un po' di problemi. Attualmente ho un budget di circa 4.000€ e volendo aggiornare l'impianto, come suggerito, inizierei dai diffusori, tenendo presente che preferisco i modelli su stand. Mi conviene spendere quasi tutto per essi e poi man mano aggiornare gli altri componenti?
La stanza di ascolto è di 20mq, la distanza tra i diffusori è di 2m con al centro il mobile porta tv, quella dalla parete posteriore è circa 0,5m anche se ho "pressioni" per ridurla; mentre come genere ascolto pop, rock e jazz.
Un grazie in anticipo per il tempo che mi potrà dedicare.
Saluti,
Vittorio - E-mail: vittorio.74 (at) alice.it

LC
Caro Vittorio,
la soluzione attiva Dynaudio continua a essere ottima, con tutti i distinguo che abbiamo fatto nella precedente mail. Qualora optassi invece per una soluzione più tradizionale, si aprono tante strade diverse, anche se quei 50 cm di distanza, pure da ridurre!, dalla parete posteriore mi preoccupano non poco. A questo punto, meglio una coppia di Larsen da pavimento, le attacchi alla parete posteriore e non ci pensi più. La moglie è contenta e tu pure. Tieni conto che si possono trovare in finiture che si adattano bene a qualunque arredo, pertanto il fattore WAF sarebbe il più elevato possibile. Diventano quasi invisibili, suonano bene e non danno tutti i problemi di due diffusori da supporto sopra a traballanti trespoli, che causano fastidi quando si fanno la pulizie, possono cascare, possono essere spostati dalla posizione ideale e così via. Le Larsen le attacchi alla parete posteriore e quando si deve pulire basta farle scivolare in avanti. Pensaci. Trovi diverse recensioni qui su TNT-Audio. A me piacciono molto e sono una soluzione di grande intelligenza. Una coppia di elettroniche monomarca (che so, Cambridge, Rotel, Arcam, NAD etc.) e hai finito. In ogni caso, con questi vincoli contrattuali, scordati di poter godere di chissà quali raffinatezze (es. tridimensionalità dell'immagine)!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

[Larsen 8]

Upgrade Topping D50s
Buongiorno Direttore, posseggo un impianto entry level, composto da:

Di recente volendo affacciarmi alla musica liquida, ho acquistato un Topping D50s con il suo alimentatore P50. Sono abbastanza soddisfatto del DAC in oggetto, a volte è un po' troppo chiaro o radiografante, avendo la possibilità di sostituire l'operazionale TI LME 49720, con Burson Audio v5i-D, oppure Muse 01, oppure altro modello...
Secondo lei su quale dovrei indirizzarmi?
La ringrazio molto, cordialmente.
Enrico - E-mail: enricog61 (at) libero.it

LC
Caro Enrico,
sicuro che il suono troppo chiaro e radiografante non sia invece da imputare ad alcuni file che ascolti? Perché se la colpa fosse del DAC, tutti i file suonerebbero così, e non sono alcuni, non ti pare? Perché continuiamo ad aspettarci che tutti i dischi e tutti i file suonino allo stesso modo? Alcuni suonano bene, altri malissimo, alcuni sono strilloni, altri cupi e ovattati. Anzi, migliore è l'impianto e più sono evidenti (e talvolta insopportabili) le differenze tra un'incisione e un'altra. Io, davvero, non capisco perché ci si aspetti che tutto suoni allo stesso modo. Non è mica questo lo scopo di un impianto HiFi, semmai è quello di mettere in evidenza, talvolta spietata, tutte le mancanze (gravi) del software. Inoltre, dubito fortemente che nel tuo impianto tu riesca a percepire la differenza tra un operazionale e un altro, si tratta di un livello di sofisticazione che in genere richiede componenti di ben altra raffinatezza e trasparenza per essere percepito. Comunque sia, se ti va di giocarci un po', credo che i Burson siano un'ottima scelta. Prova e tienici aggiornati sui risultati.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Rosa di amplificatori classici
Caro Lucio,
anzitutto grazie per avermi risposto. Non avrei approfittato ulteriormente della tua gentilezza, ma visto che mi hai invitato a sottoporti una rosa di integrati classici... Ecco, pensavo in effetti ai soliti marchi, e di tutti ho cercato nell'usato la versione più...audiofila, col miglior stage phono, ovviamente in rapporto alla fascia di prezzo che posso permettermi. Dei NAD temo, ma solo per averne letto e non per esperienza diretta, il suono un po' troppo chiuso, considerato che mi piace il dettaglio e anche per questo ho preso le Triangle Titus. D'altro canto non vorrei neppure un ampli che le facesse esagerare negli alti.
Quindi, basandomi sulla vostra recensione, mi sembrerebbe più consono il Rotel RA-931 MkII; oppure, per averne invece letto su un paio di forum, uno inglese e uno francese, il Cambridge Audio A3i “Mike Creek”. Sono entrambi un po' datati e appaiono e scompaiono nella Baia. Più facili da trovare mi sembrano gli Arcam, tra i quali non saprei scegliere quello più rispondente ai criteri di cui sopra, ma mi sembra che siano reputati tutti buoni, “inglesi” con una resa dettagliata senza che il suono risulti aspro.
Insomma, i petali di questa rosa non son tutti ben definiti e quindi mi rimetto ai tuoi preziosi consigli.
Grazie ancora,
Giovanni - E-mail: giovannicapponi (at) gmail.com

LC
Caro Giovanni,
non scartare i NAD, perché non è affatto vero che siano chiusi. Questa è solo una delle tante leggende metropolitane che circolano tra audiofili che non hanno mai ascoltato niente in vita loro. Leggiti la mia recensione del vecchio
NAD 3140 e vedrai che di chiusura in alto non v'è traccia, eppure si tratta di un progetto abbastanza vecchio. Quando parlo di timbrica non aggressiva, non intendo che manchi la gamma alta. Semmai, c'è tutta ma non è sbattuta in faccia all'ascoltatore, come talvolta si usa fare oggi. E stiamo parlando di un progetto di 40 anni fa. Mediamente, le nuove elettroniche tendono ad essere sempre più aperte e trasparenti in alto. Comunque, sia il Cambridge che il Rotel andrebbero bene, mentre vedo già peggio gli Arcam. Vedi cosa ti riesce di trovare, in buone condizioni e a un prezzo accettabile, e sentiamoci di nuovo. Non esagerare con la vetustà del progetto, onde evitare di dover ricorrere a un recapping o a una completa e fastidiosa procedura di disossidazione di tutti i potenziometri, contatti e selettori. Starei nell'intorno dei 10 anni di vita, per ottenere sia una timbrica più moderna, sia per stare al riparo da interventi d'assistenza varia.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ristrutturo casa e spariscono i bassi - Consigli
Gent.mo Direttore,
dopo anni avevo trovato (grazie a Lei) finalmente un suono "perfetto" per le mie orecchie, buona scena 3d, ottima definizione alti e bassi profondi ma mai sbavati. Eppure avevo una stanza rettangolare con punto d'ascolto vicino alla parte opposta dei diffusori, con arazzi, tappeti ecc... L'impianto è costituito da due diffusori linea PF della Aliante (nella vecchia stanza l'Ing. Prato aveva posizionato e calibrato il tutto!), ampli UNICO della Unison Research e CDE come cd della Unison Research, piatto della Pro-Ject con pre Black Cube.
Purtroppo dopo anni ci decidiamo di ristrutturare casa e la stanza d'ascolto perde il muro posteriore al punto d'ascolto, diventando un unico ambiente ad L invertita di circa 30/35 mq con parete dove sono posizionati i diffusori con insonorizzazione (il vicino era particolarmente rumoroso) e con legno per terra, non sospeso ma con massetto per riscaldamento a pavimento.
Rimonto il tutto (ancora però senza alcuni arredi, tende e tappeti ecc.) accendo e i bassi sono spariti, gli alti e i medi sono sproporzionati in alto tanto da sembrare quasi striduli con un ascolto alla lunga un po' affaticante. Ora sono giorni che non accendo più nulla e sono tentato di buttare tutto dalla finestra. A parte lo sconforto, ha qualche consiglio da darmi per riprendere il filo audiofilo della matassa? Sicuramente partirò dal completamento degli arredi, ma non credo che i bassi torneranno mai come lo erano prima. Devo cambiare impianto, devo comprare delle vere torri con woofer da 100 cm e ampli da 4000W? La prego di darmi un aiuto prima di darmi ai marshall e ipod. Grazie mille.
Pietro - E-mail: pietromor (at) gmail.com

LC
Caro Pietro,
prima di correre ai ripari pensando di acquistare componenti nuovi - sembra che ogni audiofilo aspetti solo la scusa giusta per farlo - io arrederei la stanza. Se è vuota o semivuota, è normale che l'impianto suoni male. Conclusa la parte arredi, puoi anche pensare a qualche trattamento acustico ad hoc. Le tue Aliante sono assolutamente in grado di sonorizzare decentemente 35 mq di sala d'ascolto, la mia recensione all'epoca fu fatta in una sala simile, ma dall'ottima acustica. Se la stanza non ha un'acustica adatta, cambiare diffusori ti porterà nuovi guai, perché basse frequenze più profonde e importanti solleticheranno tutte le risonanze proprie dell'ambiente. Potresti anche provare a spostare le casse in altra posizione, magari avvicinandole alla parete posteriore o riducendo l'area d'ascolto a una porzione più piccola dell'intero spazio disponibile. Anche in questo caso, tanto per cambiare, mancano foto e pianta che avrebbero aiutato a consigliare meglio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Moduli da 1000 watt
Salve se possibile vorrei sapere che trasformatore usare per la realizzazione di un amplificatore da 1000 watt su un carico di 4 o anche 2 ohm. E il valore dei condensatori di filtro. Mi sono stati regalati due moduli finali da 1000 watt ciascuno. Vorrei realizzare un finale di potenza.
Ho fatto dei calcoli secondo le vostre direttive non so se ho errato i calcoli vengono dati spropositati circa il trafo e il banco condensatori.
Grazie seguo il vostro blog con interesse.
Paolorita - E-mail: paulmooneagles (at) gmail.com

LC
Caro Paolo,
la cosa migliore da fare è cercare una scheda tecnica di questi moduli che ti hanno regalato e vedere se ci siano delle indicazioni di massima. Poi bisogna capire quale sia la reale potenza di questi moduli. Non sei tu a decidere quanti watt possono esprimere su 4 o su 2 ohm, ma la natura dei dispositivi finali utilizzati. 1000 watt su 8 ohm sono veramente tanta roba, è normale che sia necessaria un'alimentazione grossa. Per le formule puoi far riferimento al nostro
minicorso sugli alimentatori in più puntate oppure a questa pagina che spiega a grandi linee come dimensionare un alimentatore (trafo e condensatori). In entrambi i casi, trafo e condensatori dovranno essere grossi, se le potenze in gioco sono quelle citate. Si potrebbe rimediare realizzando un'alimentazione switching, che è poco ingombrante e costosa. Puoi provare a realizzarla da solo (ci sono vari tutorial in rete) oppure acquistarne una già fatta per uso HiFi, ad esempio questa della Hypex che dovrebbe garantire 1200 watt. Costa circa 240€. Alimentazioni analoghe, anche di altre marche, risolvono il problema, funzionano bene, costano poco e sono sicure. A meno che non sia molto preparato in materia, e non sembrerebbe, avere a che fare con alimentatori così potenti è abbastanza pericoloso e il rischio di farsi male o di fare danni è elevato.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale
Ciao Lucio, volevo segnalarti questo incredibile ensemble di fior di musicisti, perdipiù riuniti per uno scopo benefico senza fini di lucro.
www.whyhunger.org/drum/.
A presto,
Alberto - E-mail: al.esposito (at) email.it

LC
Caro Alberto,
grazie per la segnalazione di questa curiosa iniziativa, che non conoscevo. I musicisti hanno sempre avuto a cuore iniziative benefiche di vario genere e, per quanto io creda che si tratti sempre di una goccia nel mare, fa piacere che qualcosa si muova nella direzione giusta. Il problema vero è che i fondi per porre rimedio, in maniera forse definitiva, alle difficoltà che affliggono i meno abbienti, esistono, ma sono spesi male o, in generale, destinati ad altri usi meno...ehm...benefici. Credo che una piccola porzione del budget bellico della maggioranza delle nazioni sia più che sufficiente per creare le basi per una sorta di equilibrio mondiale basato su altri principi. È un discorso complesso che rischia di sconfinare facilmente nel qualunquismo, per cui mi fermo qui e mi godo questa versione di “Come together” dei Beatles!
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale 2
Caro Lucio,
non è proprio un'ultima uscita, e meriterebbe l'ascolto l'intero album:
Trio Bobo “Brochure”.
Ciao,
Salvo - E-mail: saf.a7.4 (at) gmail.com

LC
Caro Salvo,
grazie anche a te per la segnalazione musicale. Questo interessante trio nasce dalla sezione ritmica di Elio e le Storie Tese, ossia Faso (bassista) e Christian Meyer (batterista) in combutta con il chitarrista Alessio Menconi, già chitarrista di Paolo Conte. Il risultato è molto interessante. Al loro attivo appena tre lavori, uno nel 2006, uno nel 2016 e uno nel 2019. Speriamo che l'avventura prosegua!
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Gentile direttore,
come ogni sabato apro la sua rivista e la sfoglio con grande piacere, apprezzando la sua grandissima disponibilità e competenza associata ad una grande esperienza di ascolto di tanti impianti. La ringrazio per il suggerimento musicale odierno che mi ha fatto conoscere gli Ezra Collective e ora vengo al motivo della lettera. Ascolto musica nel mio piccolo studio utilizzando un iMac come sorgente e delle Lonpoo amplificate con un ricevitore bluetooth; la magia della musica e della registrazione è stata tale che mi ha indotto immediatamente a portare il volume al massimo e lo avrei alzato all'infinito desiderando magari degli ZeroZone con adeguati diffusori!
È la prima volta che mi succede una cosa del genere! Ma mi accontento così.
Tantissimi ringraziamenti per il suo lavoro editoriale e per tutti i suoi insegnamenti.
Cordiali saluti. Mario Nardi Mario - E-mail: dott.marionardi (at) gmail.com

LC
Caro Mario,
che dire? Va bene così! Poca spesa, tanta resa. Semmai, mi rattrista che sia questa la prima volta che tu sia così soddisfatto all'ascolto. Potresti fare uno sforzo in più ed eliminare quel ricevitore Bluetooth, realisticamente è il collo di bottiglia dell'intero sistema, per via dello standard, per forza di cose compresso. Prendi un DAC con ingresso USB e la situazione dovrebbe migliorare molto. Certo, avresti un cavo che dal computer va ai diffusori, ma il guadagno non sarebbe piccolo.
Sono felice infine ti sia piaciuto il mio suggerimento musicale della settimana scorsa, l'album nuovo dell'Ezra Collective è veramente una bomba, consiglio di ascoltarlo tutto.
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Torna Neil Young coi suoi Crazy Horse ed è subito rock'n'roll! Il nuovo album, uscito pochi giorni dopo il suo 77esimo compleanno (!!!) si intitola World Record e questa è la trascinante “Break the chain”. Produzione affidata al quel diavoletto di Rick Rubin!

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.

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