Consulenza HiFi - Lettere alla Redazione di TNT-Audio

Settimana 25/3/2023 - 1/4/2023

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  1. Il futuro dell'hifi?
  2. Lettore CD guasto e da sostituire
  3. Domanda su possibile abbinamento
  4. Amplificatore integrato entry level con Bluetooth
  5. Pre fono o no?
  6. Nuova sorgente per impianto Naim
  7. Riflessioni su recensione Argon SA1
  8. Aggiornamento e upgrade
  9. Parere su amplificazione valvolare
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Il futuro dell'hifi?
Stim.mo direttore,
si parla sempre più spesso nelle riviste di settore sia hifi che di pc (leggo abitualmente anche PC-professionale) di riproduzione di musica liquida anche ad alta risoluzione da internet prelevabile dai vari Qbuz, Prime, ecc. La cosa necessita dei dispositivi adatti (streamer) che stanno diventando l'oggetto del momento. Non so se per mia distrazione leggendovi, ma mi sembra che se ne stia parlando poco nella Sua pregevolissima rivista digitale.
Dato che le Vostre prove ed i "suggerimenti" di prodotti adatti all'hifi sono in generale molto azzeccati e competenti, perché non iniziate a rivolgere lo sguardo a tali dispositivi?
Sono sicuro sarete apprezzati.
Grazie per l'attenzione ed un saluto cordiale.
Fabrizio - E-mail: fdm.paradisi (at) alice.it

LC
Caro Fabrizio,
abbiamo recensito diversi streamer, basta inserire la parola chiave “streamer” sul motore di ricerca interno al sito. E abbiamo recensito altri sistemi adatti alla riproduzione di musica liquida, dai software ai dispositivi hardware, più abbiamo pubblicato qualche guida/tutorial su come dotare il proprio impianto di sistemi per questo genere di fruizione della musica. A breve pubblicheremo la prova di uno streamer a basso costo di Argon Audio. Sul fatto che lo streamer sia l'oggetto del momento...dissento, sia perché i supporti fisici stanno vivendo una seconda giovinezza, sia perché non sono componenti strettamente necessari per ascoltare la musica da provider online: bastano un PC, un tablet o persino uno smartphone. In ogni caso, non è che si debba scegliere una sorgente perché è la moda del momento, semmai perché se ne sente la necessità.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Lettore CD guasto e da sostituire
Gentile Direttore,
mi rivolgo a lei per avere un suo suggerimento circa il mio lettore CD che inizia a saltare lungo la lettura. L'apparecchio è un prodotto Naim, il CD5x, alimentato con Flatcap XS, da me acquistato nel 2006, è ormai fuori produzione anche se suona ancora molto bene ed è da sempre stato oggetto di grande cura. Sarei orientato verso una nuova macchina e qui sorgono, anche legittimi, i dubbi. È preferibile considerare un lettore della stessa marca dell'amplificatore, Rega Elex R o diversamente orientarsi su altro marchio, ma quale può avvicinarsi al suono del lettore in mio possesso?
Per completezza aggiungo il modello dei diffusori, Elac Carina 247.4.
Le sarei grato per un cortese riscontro.
Con i migliori saluti,
Marco - E-mail: marco.stefano.boietti (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
intanto proverei a sentire l'assistenza per l'eventuale riparabilità del tuo CD5X, magari basta regolare il fuoco del laser o sostituire la meccanica. Sono dell'idea che una buona macchina del passato debba essere salvata e non rottamata, e non solo per questioni affettive o ecologiche. Il CD5X era una buona macchina (vedi nostra
recensione del 2007) e, seppur non più recentissima, sono sicuro che possa ancora figurare benissimo all'interno di impianti raffinati e moderni. Ove ciò non fosse possibile, o troppo costoso, io penserei al CD5si sempre di Naim, da acquistare nuovo o usato recente. In questo modo non ti discosti dal suono cui sei abituato. Potresti anche valutare un Rega Apollo R, o persino un Saturn R se il budget lo consentisse.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Domanda su possibile abbinamento
Gentile Direttore, caro Lucio,
Ti ringrazio per la sincera e utile
risposta, alla luce della quale vorrei domandarti, prescindendo dal sintonizzatore FM, quali diffusori suggeriresti di abbinare agli ZeroZone in una fascia di prezzo intorno ai 1500 €, tenendo presente che ascolto prevalentemente musica classica.
Ti ringrazio per l'attenzione e saluto cordialmente.
Andrea - E-mail: adscm (at) tiscali.it

LC
Caro Andrea,
è sempre difficile dare un consiglio secco su cosa acquistare, perché il mio gusto personale non necessariamente coincide con quello di chi richiede una consulenza. In particolare, ricordo che tu ascolti con delle vecchie AR 2AX, pertanto il tuo orecchio è viziato da un'impostazione sonora anni luce distante da ciò che c'è in giro oggi. La cosa migliore da fare sarebbe quella di farsi un giro e ascoltare qualcosa, l'unico aiuto che ti posso dare è selezionare una rosa di candidati, nella fascia di prezzo da te individuata che, a mio parere, non si discosti in maniera eccessiva dalle tue abitudini e che con la musica classica potrebbe darti delle buone soddisfazioni. Avrei pensato ai seguenti modelli, pure di facile reperibilità: KEF Q750-Q950, Wharfedale Evo 4.3, Magneplanar MG-MC1, ELAC Uni-Fi 2.0 UF52 o ELAC Uni-Fi Ref UFR52, B&W 603 S2 Anniversary. Avrai notato che tra questi c'è un modello diverso dagli altri, ovvero i pannelli Magneplanar. A mio parere si tratta di una soluzione non tradizionale ma potenzialmente molto soddisfacente, a patto di avere gli spazi giusti per farli suonare a dovere. Purtroppo sia in questa lettera che nella tua precedente mancano del tutto i riferimenti all'ambiente d'ascolto e al posizionamento dei diffusori. Tenendo conto che le tue AR non sono piccole, ho indicato solo modelli da pavimento che, però, dovranno stare distanti da mobili, muri e angoli, se possibile.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Amplificatore integrato entry level con Bluetooth
Caro direttore,
sto valutando l'acquisto di un amplificatore integrato con bluetooth (la mia sorgente audio è un MacBook Pro). Nella fascia di prezzo che ho in mente ci sarebbero tre opzioni:

Il Mission dispone pure di ingresso USB, e sarebbe perciò il più interessante dei tre menzionati, almeno sotto il profilo della versatilità.
Sarei lieto di conoscere la sua autorevole opinione, anche riguardo alla coppia di diffusori da libreria in abbinamento.
La ringrazio per il tempo che vorrà dedicarmi.
Cordiali saluti,
Sergio - E-mail: sergio.lore (at) outlook.it

LC
Caro Sergio,
se ti serve anche l'ingresso USB allora l'unico adatto è il Mission, senza dubbio. In alternativa, se questa non fosse un'esigenza strettissima, valuta anche l'
Argon SA1 che ho recensito la settimana scorsa, costa la metà di quelli che hai indicato e suona bene, oltre ad avere Bluetooth e pure ingresso phono. Per quanto riguarda la coppia di diffusori da libreria, purtroppo non specifichi né dimensioni né budget a disposizione. Per andare sul sicuro valuterei la serie Elac Debut, ad esempio le 6.2 REF che abbiamo recensito molto positivamente. Le alternative, ovviamente, sono infinite, non ultimo qualche modello da scaffale della stessa Mission, qualora optassi per il loro amplificatore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Pre fono o no?
Buongiorno, mi trovo a dover nuovamente aver bisogno di un Suo consiglio. Recentemente mi è tornata la voglia di ascoltare nuovamente gli LP, dopo tanti anni. Non è una moda per me, son nato coi dischi, il primo bramatissimo impianto l'ho ottenuto da mio padre dopo estenuanti trattative e promesse che mi hanno perseguitato durante gli anni successivi. L'anno il 1982 e si trattava di un ampli Revac TA-6011, giradischi sempre Revac, son di Torino, giocavo in casa e di una coppia di Bose 301 prima serie.
Ho allora recentemente acquistato un Pro-Ject debut pro e l'ho usato con una certa soddisfazione per un po' e poi come al solito son stato preso dal morbo dell'upgrade, per cui nell'ordine: alimentatore esterno toroidale Topping P-50 (magnifico), sottopiatto in alluminio al posto di quello di plastica, mat in mousse di neoprene da 3 mm, testina Gold Note es-78, cavi e ora l'occhio m'è caduto anche sul piatto in acrilico (son tipo la volpe che entra nel pollaio, non ne ha alcun bisogno, ma finché non sgozza tutte le galline non riesce a fermarsi). Il tutto collegato al Rega Brio con il suo apprezzato fono. Il dilemma che mi tormenta, si fa sempre per dire, è questo: è sensato che pensi di prendere un pre fono dedicato? E se si quale è il livello adatto al giradischi?
Prima fascia tipo Tisbury Audio Domino? Un Lehmann Black Cube intermedio? Salire fino a cose tipo Gold Note Ph-5?
Il costo non è che mi sia indifferente, solo non vorrei creare colli di bottiglia ma nemmeno esagerare inutilmente.
Come sempre La ringrazio per la pazienza e la disponibilità.
Riccardo - E-mail: malvagiglio (at) gmail.com

LC
Caro Riccardo,
il tuo Rega Brio R ha un buon stadio phono, certamente migliorabile o con il Tisbury Domino o con, meglio, il Black Cube Statement, ma forse al momento non ne vale la pena, visto che a dar voce a tutto c'è una testina da un centinaio di euro. Io, al tuo posto, anziché spendere in ammennicoli vari sul giradischi, avrei speso tutti quei soldi in una testina di qualità superiore. La differenza vera la fa la testina, il resto è contorno. Una volta che avrai upgradato la testina si potrà parlare di un pre fono migliore. Al momento non è il pre fono interno al tuo Rega Brio R a fare da collo di bottiglia per le prestazioni del tuo sistema analogico. Quale testina prendere? C'è l'imbarazzo della scelta: da Goldring G1006 a Ortofon 2M BLUE VERSO, da Gold Note Vasari Red a Rega Elys, che timbricamente sarebbe perfetta col tuo amplificatore. Non esagererei sulla spesa per la testina perché non va dimenticato che a far suonare tutto c'è pur sempre un ProJect Debut che, seppur upgradato e turbizzato, è pur sempre un sistema base + braccio da 700€ e pertanto, a mio parere, una testina da 400/500€ sarebbe fuori luogo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuova sorgente per impianto Naim
Direttore buonasera,
Le ho già scritto in passato, ma colgo di nuovo l'occasione per rinnovarle i miei migliori complimenti per la gestione del sito TNT Audio, oramai mio personale “faro” nel mare agitato dell'hi-fi!!
Le scrivo in merito ad un quesito inerente la sorgente del mio impianto, così composto:

Il collegamento internet lo ottengo dall'hotspot del cellulare, non ho linea internet a casa. Al momento le posso dire che sono molto soddisfatto del mio impianto, però mi sto chiedendo se con uno streamer audio dedicato al posto del PC potrei sfruttare meglio l'impianto ed ottenere un miglioramento della qualità audio in generale?
Avendo Naim sarei tentato da uno dei suoi streamer, però per continuare a sfruttare l'alimentatore esterno XPS dovrei acquistare un Naim NDX2, dal prezzo decisamente impegnativo (anche nell'usato), e vendere il Naim DAC. Oppure acquistare il minore ND5XS2 e vendere Ndac e XPS, ma in questo caso dubito fortemente otterrei un miglioramento. Stanza 4,5x7,5x h 240/390 metri con tetto in legno, una libreria al centro separa la zona ascolto dalla zona living, presenti tende, quadro in tela, tappeto a pelo lungo cuscini e pouf vari, direi mediamente assorbente.
Musica ascoltata: rock nelle sue molteplici varianti, new wave, gothic, post-punk, crooner, neo-folk.
La ringrazio dell'eventuale delucidazione al mio quesito.
P.S. ho letto vostra recensione in merito al programma Fidelizer per PC Windows, sarei orientato a provarlo, visto anche il costo abbordabile.
Saluti,
Diego - E-mail: bonfante.diego (at) virgilio.it

LC
Caro Diego,
secondo me faresti bene a vendere il DAC Naim e il superalimentatore e prendere una macchina unica come il ND5XS2, potresti avere un sensibile miglioramento. Fai però bene a provare prima il
Fidelizer, dovrebbe migliorare un po' le prestazioni audio del tuo PC Windows. Potrebbe anche essere che già con il Fidelizer tu non senta più la necessità di uno streamer separato, che ha senso più per la comodità (non devi accendere il PC) che per un reale vantaggio sonoro. La soluzione streamer è semplice e pratica, ma un buon PC ottimizzato con un buon DAC potrebbe dar del filo da torcere a uno streamer di media qualità. Non riesci a fartene prestare uno per un weekend? Potresti capire se e quanto valga la pena programmarne l'acquisto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Riflessioni su recensione Argon SA1
Buongiorno Lucio, alcune riflessioni sulla tua recente recensione dell'amplificatore
Argon Audio SA1, riguardo la sezione “Argon SA1 e NAD AMP1”.
Premetto che non alcuna connessione né con Argon né con NAD e nemmeno ho motivo di difendere o attaccare questi marchi, mi preme solo la logica dei fatti.
L'immagine dal manuale NAD che riporti non è scritta in danese ma in olandese. Noterai che sul sito NAD il manuale è solo nelle due lingue olandese e inglese, e qualunque esperto traduttore ti dirà che è stato scritto in olandese e tradotto frettolosamente in inglese. Il che non significa affatto che sia stato scritto da Argon, che è danese. Tant'è che il manuale del SA1 è del tutto diverso.
Tu scrivi “Il NAD offre in più una porta Ethernet e Chromecast, e questo è tutto”. Non è vero, ha anche il WiFi. In definitiva ha evidentemente una vera e propria scheda di rete, molto probabilmente di un produttore terzo (e la pagina del manuale NAD scritta con carattere e impaginazione del tutto diversa è quella che parla della connessione in rete, assente nell'Argon). Scheda che, seppure solo attraverso lo standard Chromecast, dà all'apparecchio una funzionalità molto significativa in più rispetto all'Argon: quella di streamer. Moltissime app musicali supportano oggi il protocollo Chromecast e il fatto che il NAD abbia la connessione cablata non è banale, la maggior parte degli streamer economici ha solo il WiFi che con file ad alta risoluzione può rivelarsi insufficiente. Questa funzionalità in più vale la differenza di prezzo tra i due apparecchi? Per alcuni potrebbe.
Guarda caso, nel manuale Argon si fa un misterioso riferimento al fatto che la porta USB servirebbe “per alimentare un dispositivo Chromecast”... ma perché non una qualsiasi altra cosa? Ovviamente un residuo di quello che doveva esserci ma Argon ha deciso di togliere, per considerazioni commerciali o per un accordo di non concorrenza con NAD.
Il manuale NAD è datato 2018, quello Argon 2022... Ipotesi? Argon ha ricevuto da NAD l'incarico di progettare e forse far realizzare un apparecchio entry level, e ha chiesto la clausola di poter vendere, dopo un certo tempo di “esclusiva” per NAD, lo stesso prodotto con specifiche ridotte (ciò che ad esempio fa un sempre maggior numero di produttori orientali di elettronica).
E' rebranding? Deve meravigliare? A mio parere no. Il fatto che aziende di elettronica e molto altro commissionino un prodotto ad altre aziende più efficaci o esperte su di uno specifico segmento di mercato e poi lo rivendano è pratica industriale del tutto comune (e benefica per l'economia), soprattutto quando parliamo di prodotti di grande diffusione e bassa marginalità (nella fascia di prezzo di questi due amplificatori la concorrenza diretta dei marchi orientali è fortissima). Che dire allora di marchi altisonanti dell'Hi-End che si sono fatti progettare e realizzare amplificatori chiavi in mano da Hypex o B&O occupandosi solo del cabinet? Prodotti da migliaia di Euro?
O forse, ancora più semplicemente Argon e NAD hanno entrambi fatto la spesa dallo stesso fornitore orientale per un prodotto ready-made che NAD ha comprato con la scheda di rete e Argon senza... Anche questo deve meravigliare per un prodotto da poche centinaia di Euro? In realtà, non più. L'idea che produzione orientale significhi anche progettazione scarsa è del tutto superata. Nessuno come loro, oggi, sa progettare per il punto di prezzo, quindi difficile trovare approccio più efficace per un prodotto entry level. Che poi NAD copra l'operazione con dieci centimetri di retorica di marketing, su questo sono d'accordo, è deludente. Ma quella non a caso è per gli audiofili... le realtà industriali devono guardare alla sostanza.
Un saluto,
Luca - E-mail: info (at) lucamartini.eu

LC
Caro Luca,
ovviamente prima di scrivere la recensione ho chiesto lumi ad Argon, come puoi immaginare, non sono esattamente uno sprovveduto. E questa storia del NAD AMP1 continua a non piacermi. Quanto costa un ChromeCast a me utente finale? Facciamo 50/60€? Quanto costa a NAD implementarne uno dentro un amplificatore? Un paio di euro? Per questo non giustifico l'aumento di prezzo fino a quasi il raddoppio. Che poi ci siano fior di aziende high-end che rimarchiano e/o fanno outsourcing non giustifica che NAD, o altri, lo facciano. Non è che siccome una pratica discutibile è diffusa allora automaticamente diventa accettata o nobile. Dai creatori del 3020 io mi aspetto qualcosa di più, in tutta sincerità.
È pratica normale? Può darsi, ma a me non piace. Così come non mi piace il bla bla bla del marketing che sulla pagina del prodotto parla di tecnologie proprietarie e quant'altro. Da utente finale mi sento preso in giro e da recensore mi sento in dovere di segnalare queste cose, quando riesco a scoprirle. Infine, non ho mai detto che la progettazione orientale sia sinonimo di scarsa qualità. Quando mai! Lonpoo e ZeroZone son là a dimostrare che questi signori, quando vogliono, le cose le fanno così bene da poter mettere in ginocchio fior di aziende del settore, potendo garantire costi finali impensabili per un costruttore occidentale. Quindi: non mi spaventa il Made in China, ormai è quasi un obbligo, ed esiste Made in China pessimo e Made in China eccellente. Non mi piace chi cerca di mascherare un'operazione di marketing a basso costo con un racconto fantasioso che non ha attinenza con la realtà.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Aggiornamento e upgrade
Gentilissimo Direttore,
torno a scrivervi per la terza volta (cfr. precedenti
Vol. 844 e Vol. 902) ed innanzitutto Ti ringrazio ancora per le precedenti risposte ricevute con tanto di pubblicazione sul sito (anche delle relative foto del mio ambiente). Grazie!!
Durante il lungo periodo di tempo trascorso dalla mia ultima mail (eravamo all'indomani della pandemia) ne sono successe di cose (tra cui in particolare il cambiamento di lavoro a seguito di vittoria di concorso pubblico e l'inizio della convivenza con la mia compagna!!), ma la grande passione per l'ascolto della musica e l'HI - FI è rimasta intatta e, naturalmente, ho continuato a leggere ogni settimana con piacere ed interesse tutte le consulenze da Te elargite sulla rubrica della posta.
Riguardo all'impianto e all'ambiente d'ascolto, ho seguito il Tuo consiglio di fare esperimenti con grandi cuscini da mettere in punti strategici della stanza (vedi foto angolo destro) e, alla fine, ho deciso di soprassedere dall'applicare ulteriori trattamenti acustici, soprattutto perché l'equilibrio timbrico e la scena sonora generata dal mio impianto è migliorata tantissimo grazie all'acquisto di un set di cavi SUPRA e soprattutto del filtro di rete SUPRA Cables Netzleiste 6-fach MD06-Eu MK III, acquistati grazie ai consigli del mio rivenditore di fiducia.
Ora il suono del mio impianto gode di un'ottima chiarezza e di una dinamica veramente godibile e d'impatto con tutti i generi musicali, mantenendo al contempo tutta la neutralità necessaria a marcare le differenze di ogni diversa registrazione. L'altezza della scena sonora e delle voci in particolare (prima un po' carente) ora con mia grande soddisfazione riempie tutta la parete!!
Nel frattempo ho apportato anche dei significativi miglioramenti al mio giradischi REGA planar 1, acquistando dapprima la testina Grado Gold 3 Prestige Series (favolosa!! a dispetto del famigerato “GRADO HUM” che sì esiste quando la testina non è sul solco a fine disco, ma che non inficia assolutamente l'ascolto della musica durante il tracciamento, almeno per il mio orecchio), cinghia top di gamma di REGA, nuovo tappetino REGA di qualità superiore, cavi di segnale anche qui SUPRA e, in un secondo momento, dotandomi del pre-fono REGA Fono MM MK5, il quale ha fatto crescere ulteriormente e in maniera significativa il suono del mio set analogico.
Quindi il mio impianto attuale risulta così composto:

Ora, siccome “l'appetito vien mangiando”, sto valutando di acquistare in un futuro prossimo il lettore CD REGA Apollo, dal momento che vorrei una migliore raffinatezza e rotondità (soprattutto nelle voci) del set up digitale, e quindi Ti chiedo se con la sostituzione dell'attuale lettore CD Cambridge con il REGA Apollo riuscirei ad ottenere un significativo miglioramento in tal senso.
Inoltre, mi piacerebbe provare anche l'accoppiata mono-marca con l'amplificatore integrato REGA Brio R. Su questo punto, ti chiedo se a Tuo parere sarebbe invece sufficiente e più proporzionato rispetto al il mio set up, ed in particolare rispetto ai miei diffusori, il REGA IO? Oppure se sarebbe comunque utile acquistare il REGA BRIO, anche in previsione di un futuro upgrade dei diffusori?
L'eventuale acquisto dell'accoppiata Amplificatore REGA Brio e lettore CD REGA Apollo, può convivere serenamente con i diffusori DALI ZENSOR 5 (tra l'altro non più in produzione) o quest'ultimi diverrebbero subito un collo di bottiglia da sostituire?
Con l'occasione ti chiedo cortesemente anche un consiglio specifico sull'eventuale acquisto di nuovi diffusori (budget da 1000 a 2000 Euro o comunque anche relativamente più costosi ma pur sempre proporzionati all'impianto).
Considera che il genere musicale da me ascoltato è il rock in tutte le sue sfaccettature (alternative, psichedelia, grunge, punk, hard-core punk, progressive, elettronica, kraut rock, folk, blues, acustico etc.) purché di assoluta qualità.
Al momento sto valutando le DALI OBERON 5 (stesse dimensioni compatte delle ZENSOR che ben si abbinano alla mia intima stanza di ascolto in mansarda). Ti chiedo però se si tratterebbe di un sostanziale e non utile side-grade? E se Il BASS reflex posteriore delle OBERON potrebbe in qualche modo crearmi dei problemi che ora non ho con le ZENSOR che hanno il reflex frontale? (Attualmente il migliore equilibrio timbrico l'ho trovato posizionando i diffusori a 60cm dalla parete posteriore, ma nelle varie prove li ho ascoltati con soddisfazione anche fino ad 80cm dalla stessa, che però è anche la distanza massima possibile nel mio ambiente).
Durante questo tempo ho avuto modo di ascoltare in negozio i Q ACOUSTICS 3050I, ma li ho trovati con un basso sovrabbondante per i miei gusti. Ho inoltre ascoltato anche le TRIANGLE - Borea BR08 (bass reflex frontale) ma mi sono piaciute meno nella timbrica della gamma media rispetto alle mie DALI.
Infine, come diffusori da stand, ho ascoltato le WHARFEDALE LINTON HERITAGE 85TH ANNIVERSARIO che mi sono piaciute tantissimo, ma forse sono troppo ingombranti per il mio ambiente, visto il frontale di grandi dimensioni e il fatto di dover utilizzare degli stand. Sbaglio?
Sono ovviamente aperto a ricevere suggerimenti anche su altri marchi e modelli (preferibilmente da pavimento) che vorrai cortesemente se possibile consigliarmi.
Mi scuso per la lungaggine.
Grazie ancora Direttore se potrà rispondermi.
Un Caro saluto.
Francesco - E-mail: michelangeli.1977velvet (at) gmail.com
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Francesco,
la coppia Rega, ampli e CD, sarà un bel passo avanti rispetto alla situazione attuale, sia che scelga l'Io che il Brio, insieme al lettore CD Apollo. Probabilmente basterà il piccolo Io, che non ha molto da invidiare al fratello maggiore. A quel punto si renderà utile e anzi indispensabile la sostituzione dei diffusori. Visto che ti piace il suono Dali, non vedo alcuna controindicazione a scegliere il modello da pavimento da te indicato, senza troppe preoccupazioni per la posizione dello sbocco reflex. Come dico sempre, quest'ultimo è veramente un falso problema, a patto di non addossare i diffusori alla parete retrostante. Puoi anche decidere di salire più in alto nella gerarchia di casa Dali. Visto che parli di un budget fino a 2000€ potresti valutare anche una coppia di Opticon 6, che costano praticamente questa cifra. Anche il piccolo Io sarà in grado di pilotarle, non temere. A casa, durante il periodo ce l'ho avuto a disposizione, ha pilotato (bene) diffusori ben più grossi e impegnativi, sia come classe di appartenenza che come tipo di carico elettrico.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Parere su amplificazione valvolare
Gentile Direttore,
faccio seguito alla mia del
Vol. 988, nella quale ti chiedevo un tuo parere in merito al passaggio all'amplificazione a valvole. Nel frattempo, grazie ad entrate economiche straordinarie dovute alle mie numerose docenze nel campo della gestione e movimentazione di Beni Culturali (lavoro per un importante museo milanese), ho potuto permettermi un radicale rinnovamento del mio impianto principale che ora è così composto:

Credo di aver messo insieme un buon set-up che mi dà grandi soddisfazioni specie sul versante analogico, anche se, e qui arrivo al punto, il desiderio di provare l'amplificazione a valvole non si è sedata. Il dubbio che mi frena è sempre lo stesso, ossia che i Sonetto III siano troppo poco sensibili per essere pilotati correttamente. Devo precisare che, comunque, ascolto sempre a volumi condominiali musica classica/jazz, con il potenziometro del Nait xs3 posizionato tra le ore 20.00 e 21.00, con una pressione sonora di circa 70/75 dB media e picchi a 80/85 dB nel punto di ascolto, misurata con un fonometro scaricato su cellulare. I candidati sono più o meno gli stessi dell'ultimo mio scritto, ma sono aperto a valutare altri modelli che vorrai indicarmi. Budget intorno ai 4000 Euro Questi due potrei ascoltarli entrambi per un confronto diretto dal mio rivenditore di fiducia ma, purtroppo, non con le Sonetto III.
Se può servire, l'immagine del mio ambiente d'ascolto è contenuta nella mia ultima richiesta di consulenza Vol. 988
P.S. Colgo l'occasione di questo scritto per fare una piccola divagazione e chiederti un secondo parere: il Nait XS3 suona molto bene, l'upgrade rispetto al pur ottimo Brio è notevole, tuttavia risulta particolarmente rumoroso: una volta collegato ho subito avvertito un ronzio dai diffusori che aumenta considerevolmente selezionando lo stadio phono. Il rivenditore mi ha detto che è dovuto alla rete elettrica (loop di massa?), perché anche quello in prova in negozio presenta lo stesso inconveniente in una sala d'ascolto, ma non in altre. Mi ha suggerito di collegare un filo di massa al ground dell'amplificatore e l'altra estremità al polo centrale di una spina da inserire alla presa a muro. Tutto sommato un semplice cavo autocostruito. Devo ammettere che l'escamotage funziona, il ronzio è pressoché del tutto soppresso, anche se, devo confessare, la delusione mi è rimasta. Leggendo sui vari social, ho scoperto che questa sensibilità alle interferenze è un difetto abbastanza diffuso tra i Naim. Che ne pensi?
Ti ringrazio come sempre per il tuo prezioso supporto.
Un caro saluto,
Ezio - E-mail: ezioamuro (at) gmail.com

LC
Caro Ezio,
se hai la possibilità di confrontare questi due amplificatori, fallo senza esitare un attimo! Quel che devi fare è portarti appresso il tuo Naim Nait. In questo modo, anche non potendo utilizzare i tuoi diffusori, ti farai un'idea delle differenze tra amplificazione a valvole e a transistor. Magari te ne innamorerai, o magari no. Non preoccuparti della potenza, se i tuoi livelli d'ascolto sono quelli riportati, ti bastano un paio di watt al massimo, il resto è grasso che cola. I diffusori sono 89 dB, i tuoi picchi massimi nel punto d'ascolto son 85...secondo te quanti watt ti servono? :-)
Uno qualunque dei due amplificatori a valvole avrà riserva sufficiente per far danzare i woofer dele tue Sonus Faber, puoi stare tranquillo.
Per quanto riguarda il ronzio negli amplificatori Naim non so che dirti, io ne ho avuti diversi, di varie epoche, e non ho mai sentito alcun ronzio, ma forse il mio impianto elettrico dedicato aiuta un po' da questo punto di vista. Se il trucco consigliato dal negoziante e da te implementato funziona, che problema c'è? Rilassiamoci :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buongiorno Lucio,
consiglio questo
lavoro, fusion di iraniani in Austria. Le riprese mi sembrano buone, cantato superbamente, suonato in modo ispirato, fatto che fa perdonare qualche sbavatura dell'accompagnamento.
Cordialità,
Salvo - E-mail: safa74 (at) gmail.com

LC
Caro Salvo,
grazie anche a te per il feedback...musicale! Anziché proporlo su Tidal, che non tutti hanno, uso YouTube dove ho trovato il brano da te scelto, suonato live al Sunset Jazz Paris. Certamente sonorità interessanti, che propongo ai nostri lettori come brano della settimana. Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Questa settimana giriamo il consiglio di un nostro lettore, con il brano “Derakht” del Golnar & Mahan Trio.: sonorità con echi iraniani reinterpretati in chiave fusion.

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.

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