Burning Amp Festival 2012

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Evento: Burning Amp Festival 2012 Show
Corrispondente: Rahul Athalye - TNT USA
Località: San Francisco, California, USA
Data Reportage: Maggio 2013
Traduzione: Enzo De Sanctis

Mi ero ormai deciso su quelli che sarebbero stati i miei primi diffusori, una coppia di B&W 602s nuove di zecca, quando ho invece deciso di seguire il consiglio di Geoff Husband intraprendendo la via dell'autocostruzione con una coppia di altoparlanti Audio Nirvana (AN). Mentre cercavo delle opinioni sugli AN mi sono imbattuto in Nelson Pass che ne parlava bene su diyAudio.com. Ho pensato tra me e me "Ma chi glielo fa fare a Nelson Pass di scrivere su un forum audio come questo?", ma poi ho scoperto invece che i suoi interventi sono decisamente frequenti. Infatti, è possibile chattare con lui praticamente su qualsiasi argomento, da Stanley Kubrik al proprio amplificatore preferito. Ed è così che ha avuto inizio la mia ossessione con diyAudio!

Nel 2006 alcuni membri di diyAudio si sono riuniti e hanno organizzato la prima edizione del Burning Amp festival. Da allora gli autocostruttori di tutto il mondo si danno appuntamento per un giorno di musica e condivisione. Burning Amp, che si svolge nella cornice del Fort Mason Center di San Francisco, dà loro l'opportunità di sentirsi gratificati per le proprie creazioni, scambiare idee e anche semplicemente rilassarsi e divertirsi con gli amici. Questo del 2012 è stato il mio terzo Burning Amp, e ancora non mi basta! Si tratta solo di una giornata, ed ecco qui di seguito come si è svolta.

Arrivati e operativi!

Siamo arrivati a Fort Mason per le 10 di mattina. Le danze erano già aperte. La gente era in fermento, collegavano diffusori, dandosi da fare per avere il materiale pronto per lo show. Lo slogan per quest'anno era "Mantieni la calma e costruisci un amplificatore". C'erano quattro stanze dove gli autocostruttori presentavano il proprio materiale, ed un grande ambiente dove produttori e riviste audio avevano sistemato i loro banchi. Nello stesso ambiente si sono anche tenute le presentazioni e la lotteria alla fine della giornata.

Nelson, che su diyAudio è noto come "il Papa", è stato presente dappertutto durante la manifestazione, senza mai dar fastidio a nessuno. Lui è uno smanettone e porta con sé i suoi giocattoli per farci restare a bocca aperta. Stavolta aveva portato una coppia di dipoli (GROSSI dipoli), che avevano un woofer da 15 pollici con bocca di caricamento "a fessura" accoppiata ad un Lowther a bobina.

Il dipolo di Nelson Gli altoparlanti del dipolo di NP

Le elettroniche erano tutte della scuderia di FirstWatt: crossover B5, il nuovo SIT-2 a pilotare i Lowther e il modello F5 Turbo per i woofer.

Crossover B5 F5 Turbo

Il SIT-2 tira fuori 5 sublimi watt di potenza, che per i Lowther bastano e avanzano. Per mettere alla prova l'effetto del FirstWatt sui presenti, Nelson aveva predisposto un oscilloscopio con impostata una finestra a +-1 watt dove veniva visualizzata la potenza istantanea assorbita dai Lowther. Anche nei passaggi più forti, agli altoparlanti non andava mai più di 1 watt.

La finestra da 1 watt

C'erano altri ampli nella stanza di Nelson, sia a valvole che a stato solido. Nel pomeriggio alcuni di questi hanno preso il posto dei FirstWatt. Quello nell'immagine di destra aveva l'alimentatore assemblato in un telaio separato. All'estremo lontano del tavolo nella foto di sinistra ci sono due amplificatori che erano stati assemblati all'ultimo momento, secondo quello che è il vero spirito di Burning Amp. Purtroppo i costruttori non hanno voluto far correre rischi alle loro creature mettendoli in funzione.

Assortimento di amplificatori nella stanza di Nelson Pass Ampli con alimentatore separato

Restando sugli amplificatori ecco qui alcuni dei pezzi unici presenti al Burning Amp. Gli ampli monoblocco nella figura di sinistra hanno dei dissipatori di calore autocostruiti mettendo insieme ad una ad una le piastre di alluminio. Nella figura di destra è presente un amplificatore costruito con dei dissipatori FirstWatt originali, dono di Nelson Pass alla lotteria di un precedente Burning Amp.

Ampli SS con dissipatori autocostruiti Ampli in un telaio FirstWatt

Ora di pranzo. Hotdogs… Yummm!

Qui preparano degli hotdog superlativi! Seduto in riva alla baia, masticare un hotdog al sole mentre si parla di audio… ahhh, questa è vita! Che altro potrei desiderare?

I ragazzi del BBQ I ragazzi del BBQ
(foto per gentile concessione di Vladimir, anche noto come AR2)

Torniamo a noi. Il suono di un ambiente può essere migliorato in maniera significativa con l'uso di diffusori e assorbitori. E se avete voglia di migliorare il suono ed allo stesso tempo suscitare il gradimento del vostro/della vostra partner, questi diffusori potrebbero piacervi.

Arte sul diffusore Una viola sul diffusore

In un'altra stanza si facevano sentire queste grosse trombe. Erano costruite intorno ad un altoparlante Lowther con una piccola tromba sul frontale ed una grande dietro. Il tutto era sospeso su una struttura separata al fine di isolare le vibrazioni. La tromba frontale aveva lo scopo di spingere sui medio-bassi per compensare la tendenza del Lowther ad una risposta più enfatizzata al di sopra di 1 kHz.

Lowther con tromba sia frontale che posteriore

C'erano anche un paio di giradischi. Uno aveva il braccio unipivot ed un altro invece aveva un braccio a tracciamento tangenziale.

Giradischi autocostruito con unipivot
Giradischi Empire Braccio a tracciamento tangenziale

Questa era una coppia di diffusori ben concepiti. Non hanno l'aspetto di un due vie ordinario, ed infatti non lo sono. Il tweeter caricato a guida d'onda si accorda con la direttività del woofer col risultato di una transizione liscia tra i due. Oltre a ciò, il caricamento a tromba all'estremo basso della risposta del tweeter comporta un po' di guadagno in più che si traduce in una minore distorsione. Aggiungeteci dei woofer ScanSpeak di buona qualità e casse con spigoli arrotondati ed otterrete dei diffusori davvero ben concepiti. Ora, perché non vediamo niente del genere tra le proposte commerciali? Ecco dove l'autocostruzione può dare qualcosa in più.

Tweeter con guida d'onda grossa Tweeter con guida d'onda piccola

Classe A, Classe D e Feedback

Discorsi su opposte filosofie audio. Nella stanza grande c'erano tre seminari. Nelson ha parlato del suo nuovo amplificatore F6, che fa uso di soli JFET a canale N in uno stadio d'uscita push-pull. Il punto focale di questo particolare circuito è un trasformatore che fa sì che questi JFET siano pilotati in opposizione. La trascrizione dell'intervento di Nelson è disponibile su 6moons.com.

Nelson mentre tiene il suo seminario al Burning Amp

Jan Didden ha parlato di come il feedback migliori sempre le prestazioni di un dispositivo. Jan è l'editor della rivista Linear Audio, che presenta articoli di pura autocostruzione preparati da parecchi autori, sviscerando tutti gli aspetti dell'alta fedelta, e senza pubblicità. Da ultimo, Bruno Putzeys di Hypex Electronics ha tenuto un seminario sugli amplificatori in classe D. Hypex produce alcuni modelli di ampli in classe D di alta qualità, ben noti per suonare bene come progetti in classe A o a triodo single ended (per una recensione su TNT-audio relativa ai moduli Hypex UcD180 leggere qui). Questi interventi da soli valevano bene l'ingresso alla manifestazione.

L'intervento di Jan al Burning Amp Il seminario di Bruno!
(foto per gentile concessione di Vladimir, anche noto come AR2)

Altri Dipoli ed un paio di Line Arrays

I dipoli sono stati la moda di quest'anno. I due raffigurati qui sotto usano un doppio woofer accoppiato ad un largabanda Fostex.

Dipolo Fostex Scelta di dipoli Parecchi diffusori al Burning Amp

C'era anche un ibrido: dipolo in configurazione line array.

Dipolo in configurazione line array Dipolo in configurazione - vista posteriore

Non mi era ancora capitato di ascoltare il Constant Beamwidth Transducer (CBT) di Don Keele. Ti Kan (amb.org) ha portato al Burning Amp un paio di questi meravigliosi diffusori. I line array mantengono la stessa SPL anche su grandi distanze; il progetto CBT semplifica le richieste di EQ curvando all'indietro la cassa.

CBT di Don Keele

Di solito Linkwitz porta in fiera gli Orion, dipoli a tre vie che fanno uso di altoparlanti SEAS di alto livello. Quest'anno ha portato le LX521 (il nome ricorda il giorno in cui la loro progettazione ha avuto una svolta), che sono dei nuovi dipoli a quattro vie con componenti meno costosi. La configurazione a quattro vie permette un comportamento puntiforme su quasi tutto l'intervallo operativo perché ogni altoparlante lascia il posto al successivo prima di uscire dalla zona di funzionamento a dipolo idale.

Le nuove LX521 di Linkwitz LX521 viste da dietro

Le LX521 si sono lasciate indietro quasi tutti i diffusori che avevamo ascoltato allo RMAF (Rocky Mountain Audio Fest) un paio di settimane prima. Il suono sembrava provenire da un unico altoparlante, non da quattro. Rimango sempre stupito di come Linkwitz riesca a rendere sempre il timbro e l'intonazione corretti di voci e strumenti. Un altro aspetto dei suoi progetti è la capacità di scolpire un palcoscenico tridimensionale, dove gli strumenti occupano uno spazio reale. Oltre a ciò, suonano veramente forte senza alcuno sforzo. Ma come fa?

Non ne ho mai abbastanza.

Ogni anno le persone donano dei componenti - amplificatori, altoparlanti, cabinet, cavi e così via - che vengono poi estratti a sorte alla fine della fiera. Fa piacere vincere, e devo ammettere che più di una volta sono stato fortunato.

Gli articoli in palio nella lotteria

Ed erano arrivate le 6 di sera, ed un altro Burning Amp si era ormai concluso. Incontrare gli altri membri di diyAudio è un'esperienza semplicemente grandiosa. Se ci torni è per loro, ed ovviamente per quel che presentano - di cui una parte può tranquillamente battersela testa a testa con i migliori componenti HiFi.

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