Confronto tra testine fonografiche

Grado Gold1, Ortofon 2M Blue, Sumiko Blue Point No2, MusicHall Mojo

[English version]

Recensore: Arvind Kohli - TNT USA
Data della recensione: Giugno, 2015
Traduttore: Roberto Felletti

[Grado Gold1] [Ortofon 2M Blue] [Sumiko BluePoint no2] [MusicHall Mojo]

DATI  TECNICI  FORNITI  DAL  PRODUTTORE
Produttore Grado * Ortofon Sumiko Music Hall
Modello Gold1 2M Blue Blue Point No2 Mojo
Prezzo al pubblico (in dollari) 220 225 399 500
Tipologia progettuale Ferro mobile Magnete mobile Bobina mobile, elevato livello d'uscita Magnete mobile
Risposta in frequenza 10 Hz - 55 kHz, tolleranza non specificata 20 Hz - 25 kHz, tolleranza non specificata 15 Hz - 35 kHz, tolleranza non specificata 20 Hz - 30 kHz, +2 / -3 dB
Separazione dei canali 25 dB non disponibile 32 dB non disponibile
Bilanciamento dei canali non disponibile non disponibile 0,5 dB non disponibile
Peso di lettura 1,5 g 1,8 g 1,6 - 2 g (1,8 g consigliato) 1,25 - 1,75 g (1,5 g consigliato)
Tensione d'uscita 4 mV 5,5 mV 2,5 mV 3 mV
Impedenza di carico consigliata 47 kΩ 47 kΩ 47 kΩ non disponibile
Capacità consigliata non disponibile 150 - 300 pF non disponibile non disponibile
Cedevolezza dinamica um/mN [tra 11 e 25 è considerata moderata] 20 20 15 25
Stilo Diamante ellittico Diamante ellittico nude Diamante ellittico Diamante nude
Cantilever non disponibile non disponibile non disponibile non disponibile
Peso 6 g non disponibile 6,3 g non disponibile
* Le specifiche Grado presenti sul sito sono sbagliate. Quelle qui riportate sono state ricavate dalla documentazione tecnica inserita nella scatola.

Si dice, e la mia esperienza empirica concorda, che il suono di una testina media può cambiare significativamente dopo 1.000 ore di funzionamento, ed entro 2.000 ore (complessive) essa deve essere sostituita. E visto che il prezzo di molte testine è a quattro o cinque cifre (riferito al mercato statunitense e in dollari), per la stragrande maggioranza di noi non è possibile utilizzare tali costose testine quotidianamente. Per me non lo è sicuramente, considerando tutte le responsabilità della vita reale che gravano sulle mie tasche. A quanto pare, la conclusione a cui sono giunto è adottare alcune testine “da battaglia”, nel mio impianto, le quali devono essere esecutrici affidabili e saper trasmettere l'alta fedeltà. E inoltre, forse, anche una testina extra-valida (leggi: costosa) da utilizzare in quelle rare occasioni in cui mi siedo, da solo, e l'unica cosa che desidero veramente è immergermi nelle profondità di alcuni album. Mi sono imposto un limite di 500 dollari come “criterio di scelta” per una testina “da battaglia”.

Quindi, l'ovvia domanda successiva che il mio pensiero lineare pone è: quali sono le principali candidate in questa fascia di prezzo e come è possibile confrontarle tra loro? Cerchiamo di scoprirlo.

Le contendenti

Parlando con alcuni tra i principali produttori, la buona notizia è che sembra esserci un sufficiente numero di testine in questa fascia di prezzo. La scelta è caduta su: Grado Gold1, Ortofon 2M Blue, Sumiko Blue Point No2 e Music Hall Mojo.

La più economica del gruppo, 220 dollari, è la Grado Gold1, una testina a ferro mobile che si colloca in cima alla serie Prestige, la quale, a sua volta, è inferiore alle serie Reference e Statement. La Gold1 è esattamente identica alla Silver1, con la differenza che solo il 5% delle testine prodotte possiede le rigide specifiche tecniche per fregiarsi della denominazione Gold1; il resto viene etichettato come Silver1 e venduto a un prezzo leggermente inferiore, 190 dollari. Questa testina era già stata recensita dal nostro Todd Bromgard, la cui recensione è disponibile qui.

A seguire, in base al prezzo, 225 dollari, c'è la Ortofon 2M Blue. 2M si riferisce al progetto della testina, a magnete mobile, e la struttura del corpo, dall'aspetto sfaccettato simile a un diamante, allude allo stilo in diamante utilizzato. La Blue è la seconda, partendo dal basso, della serie 2M.

La successiva è la Sumiko Blue Point No2, il cui prezzo di vendita è 399 dollari. Questa è una testina a bobina mobile ad elevato livello d'uscita, caratterizzata da un cantilever in lega e da uno stilo ellittico in diamante.

Infine, in cima al gruppo, almeno per quanto riguarda il prezzo, c'è la Music Hall Mojo, che costa 500 dollari; anch'essa è una testina a magnete mobile.

L'ascolto

“Brisas de la Caleta” (Sabicas; Flamenco Puro; Gamma; GX 00-01)
Questo eccezionale album presenta, probabilmente, il più talentuoso chitarrista di flamenco che abbia mai ascoltato. E anche la qualità della registrazione rappresenta un ottimo punto di partenza. Questo brano, in particolare, è molto complesso ed è caratterizzato da una grande dinamica; inoltre, si trova nei solchi più interni del disco, costituendo quindi una bella sfida per le testine. Lo utilizzo per valutare la gamma alta, i transienti, il dettaglio e il tracciamento.

Grado Gold1: essendo ben fatta di suo, aveva gestito questo brano molto dinamico, posto nei solchi interni, ottimamente. In confronto all'ultrasensibile Ortofon, non definirei la Grado cupa o lenta, però era stata decisamente la più tranquilla del gruppo. Sicuramente, c'era minore separazione tra le note e i transienti erano più smussati.

Ortofon 2M Blue: paragonata alla Grado, sembrava tagliente e aveva mostrato maggiore dettaglio e vivacità (in positivo), oltre a una maggiore separazione tra le note. Era senz'altro più live e più dettagliata della Music Hall, ma non in senso negativo o affaticante. I transienti, il dettaglio e la separazione erano davvero formidabili. Era diventato impossibile non restare stupiti di fronte alla velocità, all'abilità e al virtuosismo del chitarrista, poiché ciascuno di questi aspetti traspariva dalla Ortofon in maniera decisamente evidente.

Sumiko Blue Point No2: sembrava ancora più tranquilla della Music Hall e, di conseguenza, anche l'attacco dei transienti sembrava leggermente meno tagliente. Tuttavia, paragonata alla Grado questa testina era molto più live e dettagliata.

Music Hall Mojo: sembrava un po' più naturale della Ortofon, facendo apparire quest'ultima, per contrapposizione, perfino un po' fredda, aggettivo che non avrei mai usato quando avevo ascoltato la Ortofon individualmente. Un secondo confronto con la Sumiko aveva rivelato una Music Hall davvero più live e con migliori transienti. Confermo che il suono di questa testina era naturale in modo disarmante, al punto che mi aveva fatto dimenticare l'ascolto critico per concentrarmi esclusivamente sulla piacevolezza della musica.


“Mother and child reunion” (Paul Simon; Greatest Hits; Columbia; JC35032)
Si tratta di un album piuttosto ben registrato, per appartenere al genere rock/pop. Il brano in questione presenta un coro e un certo numero di strumenti, compreso un basso elettrico.

Grado Gold1: di nuovo, questa testina sembrava manifestare un minore dettaglio e una minore separazione tra gli strumenti rispetto alle altre. Il basso elettrico pareva leggermente più pronunciato in confronto alle altre testine, e la prestazione complessiva avrebbe potuto anche essere definita un po' timida in gamma alta.

Ortofon 2M Blue: anche in questo caso, questa testina presentava una definizione maggiore e un maggiore dettaglio, con un palcoscenico più ampio e profondo rispetto alla Music Hall, sebbene questa avesse mostrato un certo insolito maggior controllo a livello di ascoltabilità.

Sumiko Blue Point No2: un'esperienza molto piacevole, ma un po' meno coinvolgente e definita rispetto alla Music Hall.

Music Hall Mojo: una prestazione solida caratterizzata da una separazione tra gli strumenti molto buona, da un suono naturale e da un risultato coinvolgente. Anche in questo caso, avevo tralasciato l'ascolto critico per apprezzare solo la musica. Senz'ombra di dubbio, queste caratteristiche erano rimaste valide confrontandola con la Sumiko.


“Aria and Corrente” (Andres Segovia - Girolamo Frescobaldi; An evening with Andres Segovia; Decca; DL9733)
Uso questo brano per analizzare il timbro di una chitarra acustica solista, con abbondante microdinamica e passaggi tranquilli. Inoltre, questa copia è molto, ma molto, usurata e la utilizzo anche per ricercare rumore superficiale durante la riproduzione.

Grado Gold1: la più tollerante del gruppo con i dischi in cattivo stato, essendoci stati molti meno pop e click a disturbare l'ascolto della musica. Ma questa testina aveva offerto anche il dettaglio minore e sarebbe stata più adatta per un ascolto di sottofondo o non impegnativo. Gli attacchi dei transienti erano meno immediati e la separazione tra le note e le risonanze era minima.

Ortofon 2M Blue: presentava molto più rumore superficiale delle altre testine, ma anche molto più dettaglio. Sicuramente, la Ortofon vinceva quanto a separazione tra note e risonanze. Inoltre, con quest'ultima il decadimento delle note era più prolungato e più pulito. In gamma alta, la separazione tra le note era migliore rispetto alla Grado. Con questo brano, la Ortofon era stata la mia preferita, grazie al maggior dettaglio e alla maggiore definizione, pagando però lo scotto di un rumore di fondo più elevato.

Sumiko Blue Point No2: rumore superficiale molto basso, simile alla Grado sotto questo aspetto. Tuttavia, la Sumiko era stata più di un po' rivelatrice rispetto alla Grado, ma un po' meno della Ortofon o della Music Hall.

Music Hall Mojo: abbastanza simile alla Ortofon in quanto a dettaglio, estensione del basso e separazione tra le note, sebbene leggermente inferiore in ciascuno degli aspetti. Ma anche più tollerante in termini di rumore superficiale, per cui più che colpire adotta un approccio equilibrato. Sono fortemente tentato di chiamare questa testina “Goldilocks[1]: non sbilanciata in eccesso, ma nemmeno in difetto... semplicemente giusta.


“Tea in the Sahara” (The Police; Synchronicity; A&M; SP-3735)
Il basso elettrico di questo brano è servito ad esaminare l'estensione e le caratteristiche di definizione nella riproduzione delle basse frequenze.

Grado Gold1: decisamente, la testina con la minore estensione tra le quattro. Comunque, la definizione del basso era abbastanza buona.

Ortofon 2M Blue: appariva legata e con un'estensione un filo maggiore della Music Hall; inoltre, sembrava essere leggermente meno definita della Sumiko.

Sumiko Blue point No2: sicuramente, era quella con le note di basso meglio definite; l'estensione era chiaramente maggiore rispetto alla Grado, ma nettamente minore in confronto alla Ortofon o alla Music Hall.

Music Hall Mojo: estensione decisamente maggiore rispetto alla Sumiko e, forse, un pizzico in meno in confronto alla Ortofon. Può darsi che l'aumento dell'estensione in gamma bassa facesse sembrare inferiore la definizione; tuttavia direi che, in questo caso, la Sumiko fosse davvero più definita.


“Test di risonanza braccio/testina” (Disco di test analogico di Hi-Fi News)

Lato 1, tracce 6/7/8/9. Queste tracce sono usate per l'impostazione del bias dell'antiskating.
Grado: molto, molto basso sulla traccia 8.
Ortofon: il canale destro aveva iniziato a distorcere sulla traccia 8.
Sumiko: il canale destro aveva iniziato a distorcere sulla traccia 8.
Music Hall: un po' di distorsione solo sulla traccia 9.

Lato 2, tracce 1/4/8. Ridondante rispetto al test sopra descritto, la combinazione tracciamento/antiskating è stata provata con questo test.
Grado: positiva ovunque con impostazione superiore a 1.
Ortofon: era presente distorsione nel canale destro, corretta con l'antiskating impostato a 2,5.
Sumiko: corretta, principalmente con impostazione a 3.
Music Hall: andava bene ovunque, tranne con impostazione a 0, in cui era presente solo una leggera distorsione.

Lato 2, traccia 2. Test per la risonanza laterale di braccio e testina. Le linee guida stabiliscono che il suo valore deve essere compreso tra 8 Hz e 15 Hz.
Grado: la risonanza avveniva tra 13 Hz e 8 Hz.
Ortofon: la risonanza avveniva tra 11 Hz e 7 Hz, con picchi intorno a 9 Hz.
Sumiko: la risonanza avveniva tra 11 Hz e 7 Hz, con picchi intorno a 9 Hz.
Music Hall: la risonanza avveniva tra 9 Hz e 5 Hz.

Lato 2, traccia 3. Test per la risonanza verticale di braccio e testina. Le linee guida sono le stesse della risonanza laterale.
Grado: bassa e di poco superiore a 10 Hz.
Ortofon: molto bassa e di poco superiore a 10 Hz.
Sumiko: molto bassa, circa 16 Hz.
Music Hall: bassa, circa 12 Hz.

Conclusioni

Nel complesso, direi di aver preferito, principalmente, la Music Hall Mojo. Dettaglio e definizione eccellenti, ma senza affaticamento; inoltre, estensione molto buona in entrambe le gamme dello spettro audio, senza apparire eccessiva a entrambi gli estremi e, forse, averla definita, precedentemente, una testina “Goldilocks[1] dice tutto. Essendo la testina più costosa tra le quattro qui esaminate, direi che la Mojo ha meritato il primo posto.

L'ottima rivelazione del gruppo è stata la Ortofon 2M Blue. Per un prezzo inferiore alla metà di quello della Music Hall, essa ha dato vita a una prestazione straordinaria. Il dettaglio e il palcoscenico sono stati insuperabili, perfino dalla Music Hall. L'estensione, in entrambe le gamme, è stata altrettanto eccellente. L'unico aspetto in cui la Music Hall ha, vagamente, prevalso sulla Ortofon è stato l'ascoltabilità... una caratteristica indistinta, su cui non sono riuscito a concentrarmi con costanza e a lungo allo scopo di recensire e annotare attributi e artefatti, ma che, invece, ha contribuito a farmi perdere nella musica.

APPARECCHIATURE  DI  RIFERIMENTO
Apparecchiatura Produttore e Modello
Lettori digitali Denon DVD-3910 con modifiche Underwood (level2 + masterclock)
• Pioneer 414
• Sony DVP-NS755V
Testine fonografiche Goldring Elite (MC)
Audio Technica OC9 MLII (MC)
Giradischi Technics/KAB SL1200 MkII, con smorzatore per il braccio
Stadio Phono Cambridge Audio 640P Azur
Preamplificatore • Promitheus Audio Reference TVC
Finali • Monarchy Audio SM-70 Pro, in configurazione monoblocco
• Carver M-1.5t
Amplificatori integrati Cayin 265Ai
• NAD 317
TBI Millenia
Diffusori Quad ESL 988
Dynaudio Contour 1.3 MkII
Triangle Electroacoustique Titus 202
Subwoofer ACI Force
• Velodyne F1500R
Amplificatore per cuffie Practical Devices XM3
Cuffie • Stax SR-40, con adattatore SRD-4
• AKG K701
• Sennheiser HD497
Cavetteria • Di vario tipo

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[1] - Nota del traduttore: il termine “Goldilocks” deriva da una storia per bambini intitolata “I tre orsi”, in cui una ragazzina, che si chiama Goldilocks, scopre una casa in cui vivono tre orsi. Ciascun orso ha le proprie preferenze in materia di cibo e letti. Dopo aver provato tutti e tre i campioni di entrambe le categorie, Goldilocks stabilisce che uno di essi è sempre troppo in eccesso (troppo caldo o troppo grande), un altro è troppo in difetto (troppo freddo o troppo piccolo) e un altro ancora è “semplicemente quello giusto”.

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