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Le mie esperienze con il formato analogico - introduzione

Il punto di vista di un neofita

[English version]

Recensore: Arvind Kohli - TNT USA
Pubblicato: Novembre, 2006
Traduzione:Roberto D'Agosta

LA DOMANDA

Quando iniziai ad interessarmi all'audiofilia il formato digitale aveva già guadagnato un indiscutibile successo commerciale e sorpassato di gran lunga come supporto sia il vinile che le cassette. Come diretta conseguenza, i formati analogici non sono mai entrati a far parte del mio impianto. Sono certo che questo è avvenuto anche a molti altri giovani appassionati di Hi-Fi.

La domanda che ripetutamente tornava a presentarsi alla mia mente era se avrei dovuto aggiungere il vinile alla mia scuderia. Una sequela di pro e contro popolava la mia mente, e quando ne parlavo con altri appassionati o leggevo qualche articolo al riguardo ricevevo una marea di opinioni e suggerimenti contrastanti. Nel corso di molti mesi ho oscillato in entrambe le direzioni e non ho trovato nessun modo semplice di prendere una decisione.

C'era un solo modo di sciogliere tutti i miei dubbi: avrei dovuto testare questo formato audio per un certo periodo! Per questo ho iniziato una valutazione del formato analogico e ho deciso di condividere con voi le mie scoperte.

Prima di tutto devo spiegarvi quali criteri userò per capire se questo formato si adatti alle mie esigenze musicali oppure no.

I CRITERI

Vedo solo quattro ragioni per cui potrei giustificare l'aggiunta del formato analogico ad un impianto audio (altre persone potrebbero trovarne di diverse). Discuterò i risultati dei miei esperimenti e le mie conclusioni rispetto a questi quattro criteri:

Se sia più economico ascoltare il vinile piuttosto che i formati digitali, assumendo che io abbia già un lettore digitale universale da 3000 dollari (cifra da capogiro, per gente che deve far quadrare i conti al centesimo, come me).

Il mio prezzo di riferimento per CD/SACD comprati a poco prezzo è di 5 dollari a disco (comprati usati o via bmgmusic.com). Per cui affinché risulti essere economicamente vantaggioso, dovrei essere in grado di comprare dischi in vinile per molto meno considerando che devo aggiungere anche il costo del giradischi e di tutti i componenti di contorno (testina, pre fono etc etc). Assumiamo che il tutto sia un modello base e usato: anche così non vedo nessun modo per cui una combinazione piatto/braccio/testina/preamplificatore possa costare meno di 500 dollari anche se, molto più realisticamente, il prezzo sarà intorno ai 1000 dollari.

Ora posso comprare dischi usati per molto poco (tra cinquanta centesimi e cinque dollari). Ma nello scenario più ottimistico dovrei comprare 111 dischi in buone condizioni a mezzo dollaro ed un sistema da 500 dollari per arrivare pareggiare l'esborso degli stessi 111 album comprati su digitale a 5 dollari al pezzo. Ma questo scenario è veramente inverosimile.

In uno scenario più realistico in cui i dischi usati costino in media 4 dollari ed il sistema ne costi 1000, il punto di equilibrio è intorno ai 1000 album. E ovviamente le qualità sonore del mio setup analogico dovrebbero almeno eguagliare quelle del setup digitale perché di certo non posso giustificare l'introduzione nel mio sistema di un formato che suoni peggio anche se più economico.

Per queste ragioni è facile concludere immediatamente che probabilmente non sarò capace di giustificare su base puramente economica l'aggiunta di un giradischi in un impianto che già includa una sorgente digitale. Terrò tuttavia questo criterio sempre sotto osservazione nel caso in cui la realtà risulti diversa dalle mie supposizioni.

Se sia più economico ascoltare il vinile che non i formati digitali, assumendo che io non abbia un lettore CD e disponga di 3000 dollari da spendere tra un lettore digitale universale ed un setup analogico. Quando si tratta di scegliere un unico formato come sorgente, è importante capire tutti gli aspetti riguardo alla musica disponibile in ciascun formato.

In media, guardando al mercato dell'usato, il vinile costa un po' meno degli altri supporti, è maggiormente disponibile in grandi città e meno nelle piccole, ed è più facile reperire vecchie registrazioni molte delle quali non sono mai state trasferite su digitale (e mai lo saranno).

Per quanto riguarda il nuovo, il vinile è molto più costoso e sicuramente gli album disponibili sono molto pochi. D'altra parte i CD sono reperibili ovunque sia nuovi che usati.

Conosco solo una persona che ha come unica sorgente il vinile. Ritengo che al giorno d'oggi sia impossibile non avere una sorgente digitale a meno che non si abbia alcun interesse sulla maggioranza delle nuove uscite. Anche se questo criterio non è completamente realistico, servirà come un utile punto di riferimento.

Se suoni meglio dei formati digitali (CD, SACD e DVD-Audio).

Se il vinile suona meglio, allora, fine dei giochi e l'analogico vince. Quindi starà ad ognuno di noi decidere se il miglior suono vale il costo dell'aggiunta di un altro formato al nostro sistema. Francamente questo è il punto che trovo maggiormente interessante, mentre i primi due sono solo puri esercizi di stile.

Se dovete avere registrazioni che non sono disponibili su supporto digitale. Questo criterio si applica agli audiofili nel senso stretto del termine. Loro, che sono amanti della musica, hanno già la risposta: è imperativo avere un giradischi analogico per poter ascoltare tutte quelle registrazioni che non sono disponibili su formati digitali.

Alla fine di questa serie di articoli, vi dirò se mi è capitato di incappare in qualcuna di quelle registrazioni e se questo criterio ha veramente un qualche senso.

Ed ora, che lo spettacolo cominci...

  1. Music Hall MMF-2.1 LE + pre fono Bellari Rolls VP129
  2. Music Hall MMF-9 + pre fono Creek OBH 15

© Copyright 2006 Arvind Kohli - www.tnt-audio.com

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