RT Audio Design Pure DSD Converter

[RT Audio Design Pure DSD Converter]

Solo riproduzione DSD?

[English version here]

Prodotto: Pure DSD Converter
Produttore: RT Audio Design - Bulgaria
Prezzo: € 1.900 - il prezzo può variare
Recensore: Mike Cox - TNT UK
Pubblicato: Dicembre, 2017
Traduttore: Roberto Felletti

Introduzione

A marzo 2015 fui abbastanza fortunato da scoprire la RT Audio Design, azienda con sede a Sofia (Bulgaria), e la sua famiglia di DAC. Ho recensito uno dei loro DAC con alimentazione a batteria, l'Orpheus mk1, apprezzandone realmente l'esperienza musicale. Da allora la tecnologia è andata avanti, e adesso la RT Audio Design ci propone un convertitore dedicato esclusivamente alla riproduzione di file audio in formato DSD. Da un punto di vista tecnico, questa apparecchiatura non è un DAC come intendiamo noi, poiché non utilizza un chip di conversione; converte direttamente il flusso di dati in un segnale audio tramite un semplice filtro passa-basso.

[RT Audio Design DSD Converter - vista posteriore]
RT Audio Design Pure DSD Converter - vista posteriore

Che cos'è un convertitore DSD?

In un normale convertitore digitale-analogico (DAC) è presente un chip, o circuito integrato, che preleva i dati digitali da un computer oppure da un lettore CD, convertendo l'informazione numerica digitale in segnale analogico. Questo chip di conversione è necessario perché il segnale analogico, in fase di codifica, viene convertito in una serie di numeri che, a loro volta, rappresentano il livello del segnale in un dato momento. Una registrazione con codifica DSD è molto diversa da una registrazione con codifica PCM (modulazione a codice di impulsi), utilizzata dai normali chip di conversione dei DAC. Con il DSD la musica viene codificata attraverso una modulazione a densità di impulsi, conosciuta anche come flusso di dati a modulazione di ampiezza di impulsi. Questo flusso di dati rappresenta la musica come una serie di impulsi di ampiezza variabile. Se volete saperne di più sull'audio DSD, vi consiglio la pagina Wikipedia Direct Stream Digital.

La tecnica di codifica DSD implica che per la sua decodifica non avrete bisogno di un normale DAC con il suo chip di conversione, bensì sarà sufficiente un semplice filtro passa-basso. I complessi filtri digitali e analogici, presenti nei normali DAC, introducono ogni sorta di effetti deleteri, tra cui ronzii, prima e dopo la conversione, che possono influire negativamente sulla qualità del suono. Il Pure DSD Converter della RT Audio Design non presenta nessuna di queste complessità; è semplicemente un filtro passa-basso analogico che alimenta trasformatori di uscita Llundahl di elevata qualità. Il convertitore dispone anche di uscite bilanciate che però io non sono stato in grado di valutare, perché il mio attuale amplificatore supporta soltanto ingressi single ended.

[RT Audio Design DSD Converter - vista interna]
RT Audio Design Pure DSD Converter - l'interno con i trasformatori Llundahl e la batteria di alimentazione

Come per gli altri DAC prodotti dalla RT Audio Design, questo dispositivo è alimentato da una batteria che ha lo scopo di isolarlo dal rumore dell'alimentazione di rete. È possibile scollegare il caricabatteria esterno, sebbene abbia riscontrato qualche significativo miglioramento quando inserito; quindi, lasciatelo sempre collegato. Per alimentare questo apparecchio avido di dati, ho iniziato con la mia sorgente abituale, un PC con Audiophile Linux, aggiornato di recente alla versione 4. Questa sorgente funziona bene e la qualità del suono è ottima; l'unico problema è dato dal livello del rumore di fondo, una conseguenza del metodo di codifica applicato e dell'utilizzo di filtri semplici.

Ho chiesto chiarimenti a Tsencov, della RT Audio Design, ed egli mi ha consigliato di utilizzare JRiver Media Centre. Ho installato JRiver sul MacBook Pro e, dopo avere configurato alcuni parametri, ho ripreso presto gli ascolti e il suono era migliore. JRiver ha delle opzioni per abilitare i filtri per i 24 kHz, i 30 kHz o i 50 kHz - 48 dB/ottava, uno dei quali è essenziale per eliminare il rumore alle alte frequenze; io ho usato quello per i 24 kHz. Sarebbe stato bello provare JRiver Media Centre su Linux, ma mi mancava il tempo. Una caratteristica di JRiver è la capacità di convertire, al volo, altri formati di file in DSD, permettendo così di riprodurre i file PCM; una funzionalità utile. Per quanto mi riguarda, non mi piace che i miei dati vengano modificati; preferisco che vengano inviati direttamente al DAC, senza modifiche. Sebbene funzioni, per la riproduzione di file non DSD continuo a preferire l'uso di un normale DAC; è solo il mio punto di vista. Voi potreste preferire che tutto venga convertito in DSD, e JRiver Media Centre fa un ottimo lavoro al riguardo.

[RT Audio Design DSD Converter - vista dall'alto]
RT Audio Design Pure DSD Converter - vista dall'alto con il logo elegantemente inciso e il ben rifinito pannello frontale

L'ascolto della musica

Ascoltando con entrambe le sorgenti, AP-Linux o JRiver, la riproduzione attraverso il Pure DSD Converter è differente da quella che si ha con un normale DAC, tipo l'Orpheus Mk1 o il Chord Hugo TT. Con il mio impianto, e nel mio ambiente, la differenza nella riproduzione di musica codificata in DSD si nota soprattutto nelle alte frequenze. Il suono sembra naturale, rilassato e delicato in confronto a quello di un comune DAC che riproduce musica codificata in PCM. Come i lettori abituali di TNT-Audio sapranno, adoro le voci femminili, da Mary Black a Alison Krauss e da Ella Fitzgerald a Diana Krall. Non possiedo molti brani in formato DSD nativo con voci femminili, ma quello che ho a disposizione suona molto aperto e, ancora una volta, naturale. La musica codificata in DSD, di qualsiasi genere e artista, sembra suonare meno elaborata artificialmente e si avvicina di più a quella della mia sorgente preferita, il nastro analogico da ¼".

Tralasciando la mia ossessione per le voci femminili, possiedo un album di Oscar Peterson che esegue composizioni di Richard Rogers. Sebbene questo album non sia mai stato registrato direttamente in DSD, è stato riversato in DSD direttamente dai master su nastro originali. La registrazione dimostra la sua età, la qualità non è delle migliori e, se ascoltata con un normale DAC, faccio fatica a concentrarmi e a godermi la musica. Ascoltato con il Pure DSD Converter, è come se l'album mi attraesse e, prima di rendermene conto, mi sono goduto l'intero disco. Questo convertitore DSD della RT Audio Design non nasconde le pecche della registrazione, ma presenta la musica in maniera tale per cui i problemi non sono importanti; ciò che conta è la musica.

Prima ho detto che non mi piace che i miei dati digitali vengano modificati, e riprodurre file codificati in PCM con il Pure DSD Converter implica una loro conversione in DSD. Fortunatamente, JRiver Media Centre effettua la conversione molto bene, così sono riuscito ad ascoltare il resto della mia collezione di musica digitale. Quando la musica è codificata in digitale, non è più possibile ripristinare ciò che è stato eliminato. Ogni conversione da un formato a un altro introdurrà degli errori. Ecco perché non voglio che i miei dati digitali vengano contaminati quando sono trasferiti al DAC o al convertitore. Ciononostante, il Pure DSD Converter, quando deve convertire in DSD dati in PCM, svolge un lavoro eccellente. La differenza tra il Pure DSD Converter, che riproduce file PCM convertiti in DSD, e il Chord Hugo TT, che riproduce direttamente file PCM, è molto esigua. Distinguere tra il DSD 128 e il PCM 24 bit - 192 kHz è difficile; per me è più importante l'integrità dei dati.

Potreste domandarvi: che differenza c'è tra la musica codificata in DSD, riprodotta da un comune DAC, e la stessa musica riprodotta dal Pure DSD Converter? Il DAC che uso di solito è il Chord Hugo TT che, a essere sinceri, mi ha deluso un po'; è un prodotto validissimo, ma non rappresenta un significativo passo in avanti rispetto all'RT Audio Design Orpheus mk1. Ciò che il Chord fa bene è gestire tutti i formati dei file, senza difficoltà; oltretutto dispone di un ingresso USB, mentre l'Orpheus ha soltanto l'ingresso coassiale SPDIF. Non mi è piaciuta granché la musica in DSD della mia collezione, perché non ho mai riscontrato quel miglioramento nel suono che mi aspettavo. La musica sembrava mancare della capacità di intrattenere; suonava piuttosto piatta e non catturava la mia attenzione. Solo se riprodotta attraverso il Pure DSD Converter la musica prendeva vita. Secondo me, sono le alte frequenze che rendono il suono in DSD più chiaro e dettagliato. Mi sono reso conto che la naturalezza del suono è dovuta, in parte, anche alla dinamica della musica. L'attacco di alcuni strumenti, quali la batteria, sembra essere più incisivo, conferendo così alla musica una maggiore dinamica.

Conclusioni

La musica codificata in DSD ha un piccolo ma fedele seguito; la disponibilità di materiale è minore rispetto alla codifica PCM, sebbene sia in costante espansione. Usate JRiver Media Centre, correttamente configurato, per inviare direttamente i file DSD al convertitore DSD, e per convertire i file PCM in DSD 128. Così facendo, potrete godere del suono superbo dell'RT Audio Design Pure DSD Converter con la musica codificata in DSD. Il resto della vostra musica non DSD continuerà a suonare molto bene, mentre voi vi rilasserete con il suono più naturale della vostra collezione in DSD.

Se non usate JRiver (o Foobar) per ascoltare la vostra musica, potrete trovare sgradevole il rumore di fondo generato da questo convertitore, sebbene esso scompaia non appena la musica inizia. Potrete anche sentire un click tra una traccia e l'altra; ciò è dovuto all'intervento di un circuito di soppressione che elimina gli inevitabili rumori presenti durante il cambio traccia.

Nel complesso ho apprezzato il tempo trascorso con l'RT Audio Design Pure DSD Converter; per le mie orecchie, la differenza che ha apportato alla riproduzione DSD è stata significativa, ed è stata la prima volta in cui ho apprezzato veramente il formato DSD. Secondo me, con musica ben registrata, il Pure DSD Converter porta il suono digitale un passo più vicino al suono definitivo, quello dei master analogici da studio su nastro.

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