Giradischi TJN Reference MKI

[Giradischi TJN Lenco MKI - vista frontale]

Il Ritorno della Puleggia

[English version here]

Prodotto: giradischi TJN Reference MKI
Produttore: TJN Analog
Prezzo: 6.250 dollari USA (Convertitore di valuta) - Il prezzo può variare
Recensore: Roger McCuaig - TNT Canada
Pubblicato: Maggio, 2021
Traduttore: Roberto Felletti

Introduzione

La trazione a cinghia ha ucciso il giradischi con trazione a puleggia. Beh, non proprio. La trazione a puleggia è diventata un capitolo chiuso nella storia dei giradischi alla fine degli anni '70, per poi essere resuscitata nel XXI secolo. Uno dei principali artefici di questo ritorno, probabilmente il catalizzatore principale, è stato Jean Nantais. Il suo post “Home Despot” su Audiogon, nel 2004, portò alla ribalta le caratteristiche intrinseche del giradischi con trazione a puleggia Lenco L-75 e descrisse le modifiche che si potevano apportare per trasformare quel progetto dimenticato in un ammazza-giganti. Il post “Home Despot” sarebbe poi diventato il post più lungo nella storia di Audiogon e avrebbe causato uno spostamento tettonico nel mondo dei giradischi. Ora Jean Nantais vende i suoi Lenco TJN in tutto il mondo, principalmente tramite passaparola e le chat via Internet. La TJN ha dei rappresentanti a Kitchener (Ontario) e a Mosca!

Allora, cosa c'è di così grandioso nella trazione a puleggia? Certe caratteristiche prestazionali sono insite nel DNA della trazione a puleggia. Essa offre PRaT (passo, ritmo e tempo), attacco e slam (qualcuno lo chiama impatto) superiori. Il rovescio della medaglia è che la trazione a puleggia è accusata dalle persone con le orecchie d'oro di produrre rumore e rimbombo elevati. La santa trinità dei giradischi con trazione a puleggia è composta dai Lenco L-75/78, dai Garrard 301/401 e dal Thorens TD-124. Il progetto di trazione a puleggia Lenco è caratterizzato da un enorme motore, un piatto molto pesante e una puleggia configurata in maniera estremamente efficace. Quello che Jean Nantais ci ha insegnato è stato che quello del Lenco era il progetto più semplice e il più tecnicamente elegante. Gli ingegneri svizzeri hanno creato un capolavoro di semplicità e prestazioni che lo rendono un candidato perfetto per modifiche che potrebbero eliminare i problemi di rumore e rimbombo che originariamente avevano ucciso il business dei giradischi con trazione a puleggia.

Il lettore avrà notato che ho diplomaticamente evitato l'intero dibattito “trazione a puleggia vs trazione a cinghia”. Come capita con tutte le cose audiofile, molte persone si convincono completamente di qualcosa e non riescono nemmeno a immaginare che c'è un'alternativa. Pertanto, per coloro che credono sia impossibile per un giradischi con trazione a puleggia offrire prestazioni uguali o migliori rispetto a un giradischi con trazione a cinghia, non c'è problema. Finché siete contenti della vostra scelta, va tutto bene.

Prima di procedere oltre, devo dichiarare di essere un convinto sostenitore dei giradischi con trazione a puleggia Lenco ricostruiti. Nel corso degli ultimi dieci anni ho posseduto e ricostruito, sia per me che per altri, almeno otto Lenco (guardate il mio archivio fotografico). Finché avrò una collezione di dischi in vinile, possiederò un giradischi con trazione a puleggia. Scrivo questa recensione con l'intento di non permettere al mio amore per i Lenco di inficiare un'esposizione oggettiva dei fatti. Lascio al lettore decidere se fidarsi o meno di me.

Così ho qui un Lenco TJN Reference MKI da recensire. Vediamo cosa hanno prodotto vent'anni di evoluzione e perfezionamento delle modifiche Lenco.

I giradischi TJN

Da quando Jean Nantais cominciò a fare esperimenti con i Lenco con trazione a puleggia, alla fine degli anni '90, i suoi giradischi sono stati in costante evoluzione. Ora egli propone tre livelli di upgrade al Lenco: Classic MKII, Reference MKI e Reference MKII. Il modello che ho ricevuto per la recensione è il Reference MKI, il cui prezzo di vendita è 6.250 dollari USA. Per poter descrivere e spiegare interamente i molti cambiamenti apportati al Lenco originale allo scopo di ottenere un giradischi TJN, servirebbero molte pagine; di conseguenza, quanto segue è un tentativo di riassumere il tutto in qualcosa che sia più digeribile.

L'obiettivo di molte modifiche TJN è l'eliminazione delle vibrazioni erratiche. Pierre Lurné lo ha detto meglio: «lo scenario ideale è eliminare, o almeno ridurre il più possibile, tutte le vibrazioni erratiche il più rapidamente possibile e il più vicino possibile alla sorgente.» Sto parafrasando qui, ma sostanzialmente questo è il messaggio di Pierre. Più a lungo la vibrazione persiste, più lontano essa si propaga attraverso i componenti del giradischi e più danni arreca alla musica. Il secondo, maggiore ambito della modifica TJN riguarda l'ottimizzazione della catena di guida. Questo comprende modifiche alla puleggia e al meccanismo di tensione della puleggia oltre che al blocco del perno.

Quello che segue è un breve elenco delle differenze tra il Lenco TJN che ho qui per la recensione e il giradischi L-75 originale. Questo è il mio elenco e non un elenco fornito da Jean Nantais. Non è pensato per essere completo e accurato, viene fornito come mezzo per comprendere meglio cosa ricevete quando acquistate un Lenco TJN. Il lettore è libero di consultare le molte pagine di informazioni presenti sul sito TJN. La foto sotto mostra il cuore del progetto TJN.

Seguendo il percorso delle vibrazioni, il progetto TJN incanala tutta l'energia vibratoria residuale nella piastra superiore, pesantemente smorzata, la quale è accoppiata saldamente (con sedici viti) al pesante plinto a strati rigidi.

[Piastra superiore del Lenco TJN MKI]

Ascolto

Nel corso degli anni ho trascorso parecchie ore ad ascoltare dei Lenco TJN. Molte di quelle ore le ho fatte con i Lenco di Arthur Salvatore. Ma in questo caso è diverso; adesso sono nella mia stanza d'ascolto, con il mio impianto, i miei dischi, il mio braccio e la mia testina (con l'eccezione della prima parte del test, effettuata con il braccio di Jean Nantais). Questa è una configurazione perfetta per capire veramente il contributo e le caratteristiche intrinseche del giradischi. Non dovrebbe essere una sorpresa per nessuno il fatto che abbia riscontrato prestazioni eccezionali da parte di questo giradischi. I risultati parlano da soli. Tutti i pregi del Lenco originale ci sono ancora e tutto il resto è stato migliorato fino al punto che è difficile trovare qualcosa da criticare. È davvero inutile elencare le caratteristiche, sono tutte grandiose. A questo punto mi sono domandato, “Cosa mi ha colpito di più?” Mi aspettavo impatto e, nessuna sorpresa, l'ho trovato. Quello che mi ha sorpreso è stato il basso: profondo, d'impatto, estremamente chiaro e preciso - saliente in quasi tutto quello che ho ascoltato. Il TJN Reference MKI è veramente un giradischi high-end.

Dire Straits - Brothers in Arms: il brano che dà il titolo all'album spicca; preciso, pulito, attacchi netti sui colpi di batteria. La parte vocale, a basso volume, è notevole grazie alla chiarezza della voce di Knopfler. Si riesce a capire ogni parola anche se è quasi un sussurro. Non penso che avrei mai potuto dirlo prima.

Donald Fagan - Nightfly: teso, svelto, attacchi netti, grande dettaglio e separazione degli strumenti. L'intero album è stato un'esperienza di ascolto grandiosa.

Saint Saëns - Sinfonia per Organo, Orchestre Symphonique de Montréal, Charles Dutoit alla direzione: questo disco ha tutto ciò che un recensore potrebbe chiedere: dinamica, velocità, impatto e naturalmente molti bassi, per la presenza dell'organo a canne. Ho assistito a concerti della OSM e riesco a visualizzare la disposizione dei gruppi di strumenti nell'orchestra. Ascoltando il disco è stato facile ricostruire quelle disposizioni. Ognuno era al proprio posto. L'Adagio è stato una rivelazione; il contrasto tra le profonde note dell'organo a canne e la melodia degli archi ha risvegliato in me un aspetto di questa composizione che finora non avevo apprezzato pienamente. È decisamente una conseguenza della chiarezza e della precisione del TJN Reference MKI. Questo disco entrerà nell'elenco dei dischi da portare su un'isola deserta, ma riuscirò a trovare dei diffusori che scendono così in basso su un'isola deserta?

Oregon - Out of the Woods: molto chiaro, basso teso, ottimo impatto, precisa messa a fuoco e strumenti separati. L'assolo di percussioni sulla traccia 2, penso si tratti di tabla, è un'esperienza di quelle che “dovete sentire”. Nel corso degli anni ho ascoltato questo album molte volte e credo di non averlo mai sentito suonare così bene; dettaglio, articolazione, immagine, basso...

Potrei continuare, ma vi sarete fatti un'idea. La prima metà del test è stata effettuata usando un braccio Funk Firm FX-R fornito da Jean Nantais e la mia testina Denon DL-160. La seconda metà è stata effettuata con il braccio Linn Akito e la testina Dynavector DV XX-2 MKII. La testina Denon ha suonato meglio e con facilità in abbinamento a questa combinazione giradischi/braccio rispetto agli altri miei giradischi, indipendentemente da quale braccio venisse usato. Come per la combinazione Linn/Dynavector, beh, era semplicemente su un altro livello. Jean mi ha fornito una base del braccio extra, che ora gli restituirò con dei fori, cosicché potessi montare il mio braccio. Spero che abbia un giradischi Linn!

[Giradischi TJN Lenco MKI - vista dall'alto]

A voler essere schizzinosi

Non c'è molto per cui essere schizzinosi. Beh, qualcosa devo trovare. Va bene: l'interruttore on/off potrebbe essere un po' più elegante, è un interruttore di stile industriale montato sotto il lato destro del plinto. Comunque funziona bene. La piastra superiore del Lenco originale presenta dei fori che devono essere chiusi e deve essere verniciata in maniera professionale. Il risultato, sulla mia unità di prova, non è perfettamente uniforme; guardando attentamente si possono vedere imperfezioni sulla superficie dove c'erano i fori. Per finire, a mia moglie non sono piaciute la combinazione di colori e le viti della base del braccio. Lei vuole viti di ottone con testa scanalata!

Conclusioni

Prima di tutto, Jean Nantais merita un grande riconoscimento per avere realizzato e compreso il potenziale intrinseco tipico degli originali Lenco con trazione a puleggia dei tardi anni '90. I giradischi con trazione a puleggia TJN sono il culmine di molti anni di ideazione, di sperimentazione e di perfezionamento di un esteso set di modifiche al giradischi con trazione a puleggia Lenco originale. Il risultato è un progetto che conserva e ottimizza le caratteristiche originali del Lenco eliminando i tratti negativi che portarono alla fine del progetto a puleggia. Alcune tra le modifiche del Lenco TJN sono oggetto di dibattiti in Internet e la fonte più importante è il sito Lenco Heaven. Amanti del fai-da-te, attenzione: i giradischi TJN sono realizzati da professionisti. Soltanto gli autocostruttori più esperti e bene attrezzati potranno aspirare a riprodurre qualcosa di simile. Anche se ci riusciste, niente può sostituire i venti e passa anni di esperienza e sviluppo. Per quei lettori che stanno pensando, “Cavolo, 6.000 dollari sono un sacco di soldi per un giradischi!”, beh, ho appena fatto una ricerca veloce e sul sito Musicdirect sono elencati 25 giradischi di prezzo superiore a 5.000 dollari. I giradischi TJN non sono dei gioielli vistosi né chiacchiere high-tech, sono un robusto prodotto dell'ingegneria svizzera ottimizzato per spremere fino all'ultima goccia di prestazioni. La conclusione è questa: un Lenco con trazione a puleggia di serie suona piuttosto bene; le prestazioni di questo giradischi TJN sono enormemente migliori. Se avessi dei soldi da parte per acquistare un nuovo giradischi, sceglierei il TJN Reference MKI senza pensarci.

Musica ascoltata

Questo è un elenco parziale della musica ascoltata per questa recensione:

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