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Scythe SDA-1100 Kama Bay Kro amp - amplificatore integrato in Classe D

Così lontani, così vicini

[Scythe Kama Bay amp in nero]
[English version]

Prodotto: Scythe SDA-1100 (kama bay amp) - amplificatore integrato in classe D con chipset Yamaha YDA 138
Costruttore: Scythe (Scythe USA) - Giappone
Prezzo approx.: 50 €
Recensore: Lucio Cadeddu - direttore@tnt-audio.com - TNT Italia
Recensito: Ottobre 2010

Premessa

Più di un anno fa scoprivo con un certo stupore il piccolo amplificatore Scythe SDA-1000, un gioiellino in Classe D basato sul chipset Yamaha YDA138. Quella recensione generò un vasto interesse verso questo componente, sino ad allora sconosciuto alla cronache audiophile, e forzò l'Azienda a interessarsi maggiormente del settore audio, visto che la produzione principale riguarda tutt'ora ventole e altri accessori per il tuning del PC. Così, a poca distanza dall'uscita del SDA-1000 la Scythe immise sul mercato il nuovo modello SDA-1100, stesse caratteristiche, stesso aspetto, stesso incredibile prezzo.

Che c'è di nuovo?

Non pensiate che il modello SDA-1100 sia un semplice facelift, un'operazione estetica e di marketing. No, il prodotto è stato completamente riprogettato all'interno, dove conta maggiormente. Tutto il circuito è stato rivoluzionato e rivisto da cima a fondo, basta osservare le foto dei due interni a confronto per rendersene conto. Il layout appare un po' più ordinato, ora il chipset è installato sulla faccia superiore del circuito stampato ed è a vista.
Cambia il potenziometro del volume, da me criticato nella versione precedente: prima era a scatti di difficile regolazione, ora è a regolazione continua, senza scatti. Il cabinet, come avevo auspicato nella mia recensione, ora è completamente nero e l'opzione silver non è più disponibile. Spariti anche i tre piedini minuscoli per lasciare il posto a tre dispositivi di buona fattura in metallo e gomma morbida.
L'alimentatore esterno ora accetta cavi d'alimentazione con spina IEC, al posto della minuscola spina Philips precedente. Questo rende l'uso di cavi d'alimentazione diversi estremamente semplice. La potenza dell'alimentatore esterno è rimasta invariata (3 A).
Per tutte le altre caratteristcihe tecniche, features e dettagli, invito a far riferimento alla recensione del modello SDA-1000.

[Scythe SDA-1100 - vista interna]
Scythe SDA-1000 (sinistra) & SDA-1100 (destra) - vista interna

Perché?

In effetti ci si potrebbe chiedere perché questo amplificatore sia stato immesso sul mercato a poca distanza dal successo del suo predecessore. Me lo sono chiesto anch'io. Di conseguenza, ho deciso di girare la domanda ai ragazzi della Scythe, più precisamente a Andreas Bunen, product manager dell'Azienda, che gentilmente ha voluto rispondere alle mie domande:

  1. LC: Puoi dirmi come è perché è maturata la decisione di modificare l'amplificatore SDA-1000?

    Generalmente tendiamo a migliorare e ottimizzare i nostri prodotti per renderli sempre migliori. È questa la nostra attitudine verso tutti i nostri prodotti.

  2. LC: Chi è stato coinvolto nel processo?

    La richiesta principale giunse dal nostro Manager Acquisti in Giappone, seccato dal fatto di dover accedere PC e ampli separatamente. Per questo motivo abbiamo pensato di tenere la possibilità di far funzionare l'amplificatore all'interno del cabinet del PC. Lo sviluppo del prodotto è seguito in particolare da un nostro progettista giapponese appassionato di HiFi.

  3. LC: Quale è stata la strada per disegnare il nuovo circuito?

    Inizialmente non c'erano piani per creare il nuovo SDA-2000, ma cominciammo a sentirne la necessità appena cominciammo a commercializzare la prima versione (SDA-1000). Cominciammo col migliorare piccole cose allontanandoci così dal circuito originale standard pensato per il chip Yamaha. In generale ogni nostro modello avrà un circuito stampato specifico per il suo utilizzo.

  4. LC: State pianificando di utilizzare chipset di più elevata potenza?

    Sì, in effetti stiamo facendo dei piani per l'utilizzo di diversi chipset di maggiore potenza. Non posso fornire i dettagli in questo momento ma potrò fornire più informazioni in futuro. Stiamo effettivamente lavorando allo sviluppo di diversi nuovi modelli.

Lo so, quanto sopra non risponde né alle mie né alle vostre domande ma non possiamo fare molto altro se non mettere alla prova questo nuovo SDA-1100, a confronto con il vecchio. La mia sensazione personale è che il circuito stampato nuovo sia stato realizzato per migliorare il funzionamento dell'amplificatore quando questo è all'interno di un PC e per riciclarlo per il nuovo modello SDA-2000, che per una decina di euro in più offre ben 4 ingressi linea, di cui un minijack, due controlli di tono e persino due VU meters blu.

[Scythe SDA-1100 - bottom view]
Scythe SDA-1100 - ecco i nuovi piedini isolanti, di forma più rassicurante

Così lontani, così vicini...

[Scythe SDA-1100 - con diffusori Kro Craft]

Ho provato a lungo questo amplificatore contro i suoi avversari naturali (piccoli ampli in classe D) e contro il suo predecessore, il modello SDA-1000. Per il confronto ho persino utilizzato i diffusori due vie Kro Craft (qui in foto) che la Scythe vende in un unico pacchetto insieme all'amplificatore SDA-1100, per circa 100 € totali. Prima che me lo chiediate ve lo dico subito: questo ampli e queste casse, per 100 €, sono un insieme dal rapporto qualità/prezzo stellare. Una recensione dei diffusori è già disponibile qui su TNT-Audio.

E confronto sia! La prima cosa che si nota è che per ottenere lo stesso volume d'ascolto è necessario ruotare la manopola del volume un bel po' in più rispetto alla precedente versione. La differenza non è piccola e, almeno con gli esemplari a mia disposizione, stiamo parlando di uno spostamento di circa 45°. Per capirci ancora meglio: per ottenere la stessa pressione sonora che l'SDA-1000 genera a metà corsa della manopola del volume, con l'SDA-1100 occorre arrivare a 3/4 di giro. Uno è dunque più potente dell'altro? Niente affatto, i due amplificatori erogano la stessa potenza, semplicemente la sensibilità d'ingresso nella nuova versione è più bassa, quindi a parità di sorgente, è necessario ruotare di più la manopola del volume. Di conseguenza il clipping SEMBRA arrivare più tardi, in realtà distorcono tutti e due alla stessa identica pressione sonora (rilevata tramite fonometro ai primi accenni di clipping).
Non fatevi dunque trarre in inganno e non traete conclusioni affrettate: gli ampli erogano esattamente la stessa potenza, solo che il vecchio modello lo fa un po' prima del nuovo. Probabilmente questa modifica è stata fatta per porre rimedio ad un problema che talvolta si verificava connettendo l'SDA-1000 a sorgenti con livello d'uscita molto alto che, in certi passaggi (pianoforte, ad es.) poteva saturare l'ingresso dell'amplificatore, producendo distorsione anche a bassissimo volume.
La seconda cosa che si nota è che qualcosa è cambiato nel bilanciamento timbrico, ora un pelino più morbido e rilassato. No, l'amplificatore non suona caldo, è semplicemente meno brillante di prima. Questo, nella maggior parte dei casi e degli abbinamenti, potrebbe essere un punto a suo favore.
La terza cosa, decisamente più sottile, è un piccolo aumento di trasparenza e di raffinatezza generale. Il chip è lo stesso, ma il contorno no ed evidentemente questo fa una certa differenza. Il suono sembra riprodotto con una cura maggiore e così parte dell'aggressività della vecchia versione sembra quasi del tutto scomparsa. I piccoli dettagli musicali vengono estratti e riprodotti con maggiore facilità e, in generale, il suono sembra armonicamente più ricco. Specie con voci e strumenti a corda ci si avvicina di più ad un approccio più corretto e audiophile.
La performance in gamma bassa è simile: appena più punch nella vecchia versione, un pelino in più di estensione e controllo nella nuova, ma si tratta davvero di differenze infinitesimali.
Riassumendo, posso dire che questo nuovo SDA-1100, almeno dal punto di vista timbrico, sembra un apparecchio con un miglior equilibrio, più sofisticata raffinatezza, sebbene abbia lasciato per strada un po' della vivacità che contraddistingueva la versione precedente.

Dinamica

La potenza d'uscita è sempre quella e non si scappa: 8 watt sono pur sempre 8 watt, non c'è da aspettarsi chissà cosa in termini di pressione sonora con diffusori poco sensibili. In particolare, coi Kro Craft (che dovrebbero essere sotto gli 85 dB) si raggiungono picchi di pressione sonora di circa 89/90 dB nel mio punto d'ascolto, posto a due metri dai piccoli diffusori. Intendiamoci, è una pressione sonora già poco condominiale, ma il clipping è sempre in agguato.
Il comportamento dinamico è viziato dalla nuova impostazione timbrica del 1100: più sornione e rilassato, a suo agio con il jazz, mentre il vecchio 1000 è più aggressivo e più a suo agio con il rock. Anche dal punto di vista dinamico ritrovo la piccola differenza di prestazioni in gamma bassa ma, di nuovo, si sta parlando di sfumature.

3D soundstage

L'immagine tridimensionale del 1100 è leggermente più larga e profonda di prima. L'altezza della scena mi pare sia rimasta immutata. Si guadagna, con certe incisioni, un certo curioso effetto surround che mancava nella precedente versione, che proponeva un palcoscenico un po' più avanzato e in faccia all'ascoltatore. L'immagine, con il 1000, appariva anche un po' più sfuocata specie con programmi musicali con tanti strumenti allo stesso momento. Neppure il 1100, comunque, è capace di eguagliare l'immagine tridimensionale del Trends Audio TA 10.1 o del NuForce Icon ma non dimentichiamoci che la differenza di prezzo con questi concorrenti non è trascurabile (50 € contro circa 200!). Ritengo abbastanza stupefacente che si possa parlare di immagine stereofonica per un coso da appena 50 €.

Qualche consiglio

Si può fare tranquillamente un copia & incolla delle raccomandazioni che diedi in occasione della recensione precedente. Preferisco non ripetermi. Della posizione della manopola del volume ho già detto, non dimenticatevi che tale posizione non ha niente a che vedere con la qualità dell'amplificatore: impariamo a considerare la manopola del volume per ciò che è: un semplice attenuatore (più si gira verso destra e meno si attenua il segnale che arriva all'amplificatore dalla sorgente).
Non ho potuto verificare se il nuovo layout circuitale possa aver migliorato l'immunità ai disturbi quando l'amplificatore è posto dentro il cabinet di un PC, perciò non posso commentare su questo punto e questo particolare utilizzo, che comunque non mi sento di consigliare (troppi i rumori e le inteferenze dentro un PC case).
Sentitevi liberi di sperimentare con diversi cavi d'alimentazione, adesso che l'unità esterna lo consente. Ho notato dei piccoli cambiamenti invertendo la posizione della spina nella presa a muro. Non è detto che il fenomeno si ripeta in ogni impianto elettrico, ma vale la pena di provare. Di nuovo, si parla di differenze al limite del percettibile.

Lamentele

Costruzione & finitura.
Rispetto alla precedente versione, già di per sè ben realizzata, avrete in più tre piedini isolanti di buona fattura, un'alimentazione che accetta anche cavi terminati IEC, un migliore potenziometro del volume e una finitura finalmente all-black come avevo auspicato. Per altre lamentele fate di nuovo riferimento alla recensione precedente.
Suono.
C'è una cosa che non riesco a capire: perché il nuovo modello sembra avere delle protezioni più sensibili del precedente? Mentre quest'ultimo distorce il segnale quando spinto troppo oltre, il nuovo modello silenzia le uscite, come se si spegnesse. Questa è una caratteristica del chipset Yamaha, ma la differenza tra le due versioni è evidente, almeno con gli esemplari a mia disposizione, stesso brano, stesso volume (misurato con il fonometro): uno distorce un pochino, l'altro si spegne. Ho persino provato a scambiare gli alimentatori, pensando si trattasse di un limite elettrico di questi ultimi. Niente, un gran bel mistero. Comunque, utilizzato entro i limiti il funzionamento è impeccabile anche con diffusori difficili.
La differenza timbrica, come già detto, c'è e si sente: più morbido e rilassato il nuovo, più brillante e vivace il primo. Non si tratta comunque di un amplificatore particolarmente caldo, in certi ambienti e con certi abbinamenti potrebbe risultare troppo brillante. Con le sue casse Kro Craft l'equilibrio mi è sembrato ottimo. Un buon abbinamento, incredibile per il prezzo, se non si pretendono volumi da festa da ballo.

Conclusioni

Questa nuova release del piccolo di casa Scythe cura un po' di problemini della versione precedente e aggiunge un tocco di raffinatezza in più che è certamente benvenuta. Non è abbastanza da giustificarne l'acquisto, se per caso siate già in possesso della vecchia versione, invece per tutti coloro che fossero sul mercato per un amplificatore dal costo irrisorio e prestazioni impensabili fino a pochi anni fa, questo SDA-1100 è un incredibile affare, commercialmente del tutto privo di significato e imbarazzante per molti amplificatori dal prezzo ben superiore. Se ci si accontenta della poca potenza e del singolo ingresso linea non c'è alcun motivo per investire 400-500 euro in un altro amplificatore.

Copyright © 2010 Lucio Cadeddu - direttore@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com

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