Tsakiridis Aeolos Super Plus

Amplificatore integrato a valvole

[Amplificatore integrato a valvole Tsakiridis Aeolos Super Plus]

Magia concreta

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Prodotto: Flamingo Audio Aeolos Super Plus
Produttore: Tsakiridis Devices - Grecia
Prezzo: 1.745 sterline (imposte incluse) più 170 sterline per l'ingresso phono migliorato per il modello recensito - (Convertitore di valuta) - (il prezzo può variare)
Recensore: Andy Norman - TNT UK
Pubblicato: Marzo, 2017
Traduttore: Roberto Felletti

Introduzione

L'Aeolos Super Plus è un amplificatore integrato, a valvole, da 50 W/canale. Sostanzialmente, si tratta di un apparecchio realizzato dall'azienda greca Tsakiridis, il cui obiettivo dichiarato è produrre dispositivi hi-fi di livello high-end ma accessibili, con alcuni componenti migliorati per il mercato britannico. In terra d'Albione i prodotti di questa azienda sono distribuiti con il marchio Flamingo Audio. Di recente, uno dei miei colleghi di TNT-Audio ha avuto l'occasione di ascoltare questo amplificatore alla mostra Hi-Fi Wigwam Show e quindi ne abbiamo chiesto in prestito un esemplare per poterlo recensire. Dalla mostra a oggi l'amplificatore è stato modificato, motivo per cui eravamo particolarmente desiderosi di averlo tra le mani. Il modello inviatoci era stato ulteriormente migliorato, sostituendo i normali connettori RCA con i pregiati WBT-0210CuM (costo dell'opzione: 170 sterline).

Prima di tutto, devo farvi una confessione: raramente ho utilizzato amplificatori valvolari nel mio impianto. I miei attuali diffusori hanno una sensibilità alquanto ridotta e gli amplificatori valvolari di alto livello (ed economicamente accessibili) erogano basse potenze. A monte di ciò, sono pigro e adoro i telecomandi, che spesso non vengono forniti con prodotti di questo tipo. Ecco perché sono rimasto fedele agli amplificatori digitali a stato solido, per ragioni sia di praticità sia economiche. Leggendo la recensione, noterete che l'Aeolos mi ha abbastanza conquistato. A 1.745 sterline non si può certo parlare di hi-fi economica, ma come amplificatore integrato l'Aeolos è competitivo se confrontato con i prodotti di alta gamma dei marchi più conosciuti e con il segmento inferiore di quel mercato che potremmo definire high-end, con prodotti più su misura. Il prezzo lo colloca in una categoria piuttosto superiore a quella a cui appartiene il mio Cambridge Audio, per cui potrebbe essere un potenziale sostituto se avessi intenzione di “salire di un gradino”. Quindi, l'Aeolos riuscirebbe a tentare qualcuno come il sottoscritto per farlo entrare nel mondo delle valvole?

Il prodotto

L'Aeolos è arrivato corredato di otto valvole: quattro 12AT7 e quattro KT120 con alle spalle una cinquantina di ore di funzionamento, per cui non è stato necessario alcun rodaggio. L'installazione è stata semplice: è stato sufficiente disimballarlo e inserire le valvole nei rispettivi zoccoli. Da subito, sono stato colpito dalla robustezza del telaio; questo amplificatore è una bestia solida e dall'aspetto vagamente industriale. La parte in metallo è resistente, funzionale e non brutta, ma non pensata per avere un'estetica lussuosa.

L'amplificatore è profondo, ma non particolarmente largo. La sezione posteriore, che contiene i trasformatori, resta sempre coperta. La parte anteriore ospita le valvole, disposte su due file di quattro elementi ciascuna, più una serie di interruttori e una coppia di VU meter. Gli interruttori permettono di scegliere se far funzionare l'amplificatore in modalità pentodo o triodo, oltre a selezionare il livello di feedback, standard oppure basso. La sezione anteriore può essere coperta, per evitare di farsi male toccandola inavvertitamente. Il coperchio si fissa agli angoli tramite viti, per avvitare le quali è necessario un cacciavite lungo, fortunatamente in dotazione.

Gli ingressi e le uscite presentano connettori di buona qualità. Ci sono quattro ingressi RCA e una coppia di robusti morsetti per i diffusori (una tra le nuove migliorie introdotte). Non è prevista un'uscita per un eventuale subwoofer.

L'amplificatore è dotato di telecomando universale preprogrammato, per regolare il volume e selezionare gli ingressi, i quali sono segnalati da una semplice colonna di spie luminose posta sul frontale, a destra. È tutt'altro che un display sofisticato, ma fa il suo lavoro.

Installazione e funzionamento

Come per molti amplificatori valvolari, occorre impostare il bias. La procedura è piuttosto semplice: basta solo regolare i potenziometri con un cacciavite mentre si controllano le tensioni con un multimetro. Tuttavia, mi ha fatto piacere che il bias dell'amplificatore fosse già stato regolato. Se vi piace smanettare con le vostre apparecchiature, questa operazione va eseguita periodicamente; viceversa, se preferite le cose semplici, lasciate tutto com'è.

Una funzione utile dell'amplificatore, facile da eseguire, è la possibilità di commutare tra modalità triodo e modalità pentodo. Nel primo caso, l'amplificatore eroga minore potenza, ma offre un suono più dolce; nel secondo caso, la dolcezza viene sacrificata per un migliore controllo dei diffusori. Qualsiasi modalità si scelga, l'Aeolos scalda abbastanza, il che potrebbe andare bene nelle giornate fredde, ma io l'ho usato nel periodo più caldo dell'anno! Comunque sia, non è un'apparecchiatura da lasciare alla portata dei bambini (nonostante il coperchio a protezione delle valvole).

Il telecomando ha risposto bene e le sue funzionalità, per quanto di livello base, sono state adeguate. Potete regolare il volume e commutare tra i quattro ingressi, ma non potete accendere/spegnere l'amplificatore da remoto e, all'accensione, la selezione degli ingressi si riposiziona sul primo e il volume è a zero.

Infine, va detto che l'amplificatore non è del tutto silenzioso quando è in funzione. A tarda notte riuscivo a percepire un debole ronzio provenire dai diffusori, anche se, quando si ascolta musica, praticamente non si nota. Probabilmente, con dei filtri di rete elettrica migliori lo si eliminerebbe completamente, ma non l'ho mai considerato un problema.

Prova d'ascolto

Dopo aver lasciato che l'amplificatore si scaldasse per alcuni minuti, mi sono tuffato nella mia collezione musicale. Il primo brano che solitamente uso è la versione di Rebecca Pidgeon di Spanish Harlem; ho subito notato che si trattava di un'amplificazione di gran classe. La disposizione degli strumenti era perfettamente chiara, ma l'aspetto più evidente era la corposità che sembrava contraddistinguere ognuno di essi. Era come se il palcoscenico fosse cresciuto per poter ospitare una rappresentazione, di dimensioni maggiori, di ciascun musicista. Ascoltando altra musica di cantautori, nella fattispecie album di Ben Howard e di George Ezra, ho potuto apprezzare una gamma media ricca e piacevole, nonché una gamma alta dolce. Sembrava quasi che l'amplificatore fosse stato realizzato appositamente per riprodurre le chitarre acustiche!

Fino a quel momento ero stato preso dall'ascolto di chitarre e avevo deciso di passare a qualcosa di un po' più elettrico. Da un po' di tempo mi piace ascoltare la versione per chitarra, di Andy Timmons, dell'album dei Beatles Sgt. Pepper; il disco è caratterizzato da una fantastica varietà di suoni di chitarra. L'Aeolos li ha riprodotti in maniera ineccepibile, pilotando i miei diffusori Usher in un modo tra i migliori che abbia mai ascoltato. Restando nel genere rock chitarristico con Joe Satriani, era parso evidente che l'amplificatore non aveva problemi nemmeno con questo tipo di musica, erogando parecchia potenza senza restare a corto di raffinatezza.

Solitamente, utilizzo un subwoofer per rinforzare le frequenze inferiori a 40 Hz, ma ho dovuto farne a meno perché l'Aeolos non ha un'uscita per il subwoofer. Ebbene, se dicessi che non ne ho sentito la mancanza sarebbe riduttivo; infatti, riuscivo ad ottenere dal solo Aeolos più bassi (alla potenza nominale di 50 W/canale) di quanti non ne me fornissero il Cambridge 851A (120 W/canale) e il subwoofer (da 200 W) insieme. Non sono sicuro di poter affermare che, in gamma bassa, questo amplificatore si comporti meglio di un omologo a stato solido di maggiore potenza; ascoltando l'album Kaya, di Bob Marley, il basso era pieno ma non così ritmico come quello a cui sono abituato. Ho anche riscontrato, sul pianoforte classico, un lieve smorzamento dei transienti principali che rende il suono leggermente più morbido di quello che conosco. Ma nel mio impianto queste differenze all'ascolto sono state facilmente messe in ombra dal miglioramento generale che l'Aeolos ha apportato alla catena, in termini complessivi di realismo e grandezza.

Ho provato a commutare tra le due modalità, pentodo e triodo. Con le Usher, in modo triodo non suonava così bene come in modo pentodo. Come triodo si aveva un minore controllo del basso, con perdita di impatto e spinta che, invece, come pentodo erano presenti. Ritengo che, semplicemente, l'amplificatore necessiti della più potente modalità di funzionamento per pilotare adeguatamente i diffusori; non è stata certo una sorpresa, data la sensibilità, relativamente bassa, dei diffusori. Tuttavia, ho potuto notare che, con diffusori di maggiore sensibilità (diciamo da 90 dB in su), il modo triodo offriva un'alternativa molto piacevole.

Ho tenuto l'Aeolos come cuore del mio impianto per un paio di mesi (confesso che non avevo alcuna fretta di restituirlo), ascoltando un'ampia varietà di musica. Ho anche collegato l'uscita del mio TV/monitor all'Aeolos, usandolo quindi anche per ascoltare l'audio dei film e la musica in streaming, oltre che l'hi-fi; ho riscontrato che la qualità delle sorgenti si equivaleva, con il leggero calore delle valvole a compensare le sorgenti meno perfette. Ma l'amplificatore ha brillato anche con musica in alta risoluzione, riproducendo superbamente le sfumature acustiche di, tanto per fare un esempio, un album live di Diana Krall, dandomi l'impressione di essere seduto tra il pubblico con il gruppo disposto chiaramente di fronte a me sul palcoscenico, al punto che sembrava quasi di poterlo toccare.

Conclusioni

Spesso capita che, quando si cambia un componente dell'impianto, ci si autoconvince di percepire dei miglioramenti, anche nel caso in cui la modifica sia di lieve entità. La prova del nove si ha quando si ritorna alla condizione normale e si notano delle differenze; tornare indietro è un sollievo oppure una delusione? Nel caso dell'Aeolos ho avuto decisamente l'impressione di aver fatto un passo indietro, una volta ritornato alla mia solita amplificazione.

Persino in quest'epoca di amplificatori digitali, per le mie tasche un grande amplificatore rimane il cuore di un impianto hi-fi di classe. L'Aeolos è un amplificatore dal suono fantastico, sufficientemente potente (in modo pentodo) da pilotare i miei diffusori a volume elevato conservando la qualità, mentre il telecomando, sebbene non perfetto, è sufficientemente comodo per un vecchio “teledipendente” come me. Non sono abbastanza esperto di amplificatori valvolari per poter stabilire se questo Aeolos sia il miglior prodotto disponibile in base al prezzo ma, basandomi sulla sua qualità sonora e sulla sua praticità, non esiterei a consigliarlo a chiunque stia pensando a un upgrade del proprio impianto.

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