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Lettere alla Redazione Vol.2

Caro Lucio,
inizio col farti i più sinceri complimenti, non solo per la competenza dimostrata nei tuoi articoli e la semplicità con cui esponi argomenti complessi, ma anche per l'ottimo utilizzo del mezzo. Quello che tu stai facendo con internet è la dimostrazione di come la *grande rete* possa cambiare, a mio avviso in meglio, le relazioni umane.
Senza l'utilizzo di internet la tua competenza e il tuo bisogno di divulgarla sarebbe probabilmente rimasta relegata ad un ristretto gruppo di amici o al servizio di qualche rivista specializzata. Mentre tramite il WWW sei in grado di avvicinarti ad una platea enormemente più vasta a costi molto contenuti (a proposito i costi che sostieni come li recuperi? Se vuoi un consiglio potresti in futuro accettare banner a pagamento di aziende di altri settori).
Bravo, hai capito esattamente come si usa la rete.

Dopo questi sinceri complimenti (che venendo da una persona che si occupa di internet per professione dovrebbero essere particolarmente graditi) vengo al mio dilemma.
Attualmente possiedo un impianto che non mi soddisa più nè dal punto di vista estetico nè da quello sonoro, composto da ampli e giradischi Technics, casse Epicure 110 e CD JVC.
Pensavo inizialmente di migliorarlo a tappe partendo dai diffusori. In un negozio molto fornito ho avuto modo di ascoltare vari diffusori e quelli che mi hanno maggiormente colpito erano i Mite della canadese Totem che mi sono piaciuti veramente tanto.
Un altro negozio mi ha invece dato la possibilità di portarmi a casa delle Opera II per provarle direttamente sul mio impianto e nella mio ambiente. E qui ho avuto la prima sorpresa, con il mio ampli erano orrende. Sono corso in ufficio a prendere un vecchio, e pesantissimo, Sansui appoggiato da qualche parte in magazzino e con questo suonavano molto meglio. Però non sono riuscite a impressionarmi, i bassi mi sono sembrati un pò invadenti e in generale mi è sembrato che questi diffusori suonassero in maniera eccellente solo a volumi elevati (troppo elevati per i miei vicini).
Come prima domanda vorrei chiederti:

Però il mio vero dilemma è un altro, ti premetto che oltre alla musica sono un cultore del design ed ero convinto che le due cose fosse impossibile da trovare abbinate.
Dal punto di vista design sono sempre stato innamorato dagli impianti Bang & Olufssen ma pensavo che suonassero male. Invece ho avuto modo di ascoltare un Beosystem 2300 e ne sono rimasto impressionato, mi sembrava suonare veramente bene.
Sicuramente per quel prezzo (oltre 4 Mln) si può acquistare un impianto che suona meglio però non mi è sembrato affatto male. Gianni Cavazza

Caro Gianni,
Rispondo con ordine:
Intanto ti ringrazio per i complimenti che mi fai, mi fanno particolarmente piacere poichè vengono da un professionista Internet.
Qualche volta mi sono state mosse delle critiche perchè TNT non sarebbe sufficientemente accattivante dal punto di vista della grafica (poche GIFs, niente suoni, poche animazioni e applets fantasiosi). Evidentemente molte persone non hanno ancora capito che la Rete non serve per gli effetti speciali, che qualunque cretino è in grado di implementare, ma per comunicare idee in modo efficiente.
Fare un sito vistoso non è difficile, ben altra cosa è riempirlo di contenuti e di proporsi come alternativa all'informazione esistente.
Quanto alle spese: TNT è sorretto interamente da me con costi annui non esattamente bassissimi.
Questo però, a fronte di un certo sacrificio economico, garantisce quell'indipendenza tanto proclamata su queste pagine.
Tieni conto che anche così, senza alcun legame commerciale, qualcuno si è permesso di dubitare di tale indipendenza...che tristezza!
Allora forse è meglio ripeterlo ancora una volta: TNT è gratuita, senza pubblicità e senza sudditanze o legami di alcun genere. I suoi costi vengono coperti dal mio portafoglio e basta.
Al più si potrebbe pensare ad una sorta di supporto libero da parte dei lettori che ritenessero l'iniziativa TNT meritevole di essere sostenuta, ma nient'altro.
Però mi dicono che non sono sano di mente, mi dicono che dovrei farci i soldi. Che squallore.

Veniamo alle altre domande:
purtroppo non posso esprimermi sui diffusori Totem da te citati perchè non li conosco a sufficienza ma posso spendere due parole sugli Opera, dei quali ho in prova il modello da pavimento Opera Terza.
Nessuna cassa, messa in condizioni non ideali, può suonar bene. Anzi, più la cassa è di qualità e più sarà difficile farla esprimere al meglio.
Il fatto stesso che già con un altro amplificatore suonavano meglio la dice lunga sulle condizioni della prova.
Tu non riferisci in che condizioni li hai ascoltati, in che posizione e su quali supporti, onde per cui non si può trarre alcuna conclusione. Se non puoi metterli nelle condizioni ideali, e questo vale per qualunque diffusore che ti porti a casa, rinuncia ad ascoltarli.
Le Opera meritavano di essere interfacciate come Dio comanda, non con quello che si ha in casa, con chissà quali supporti e posizione. Credimi, se suonavano orrende come dici tu la colpa non è loro, sono pronto a scommetterci tutto il sito :-).
A preferenza ascoltali in negozio, purchè chi vende sappia bene quel che fa.
Sull'ampli Technics non mi dici nulla per cui non posso esprimere giudizi.
Gli eventuali ampli da prendere in considerazione sono sempre gli stessi: NAD, Rotel o Arcam per stare sull'economico e meglio ancora, gli ottimi italiani Audio Analogue (vedi prova d'ascolto del
Puccini), gli Audiogram, i Monrio e compagnia.
Quanto ai B & O che dire? Vuoi un impianto HiFi o un pezzo d'arredamento?
Non dubito che suonino bene, solo che, come dici tu, per 4 milioncini si riesce ad acquistare un signor impianto che principalmente suona bene e che, magari, scegliendo accuratamente gli apparecchi è pure bello da vedere.
Tanti progettisti si sono affidati a designers di fama internazionale: basta pensare alla collaborazione della Aliante con lo studio PininFarina o alle ardite realizzazioni Pathos o Galactron. A guardarsi bene intorno ci sono tanti di quegli apparecchi e diffusori così belli da distrarre dalla loro funione principale che è quella di riprodurre Musica.
Inoltre la disposizione ed un mobiletto ad hoc possono fare molto anche dal punto di vista estetico.
LC

Ciao Lucio,
ti avevo scritto circa tre mesi fa riguardo al suono diretto e riflesso a proposito delle Bose.
Sono riuscito a provare tali diffusori e devo dire che suonano in modo assolutamente innaturale e aggiungo che non mi piacciono.
In questo periodo ho capito alcune cose. Innanzitutto che la riproduzione è migliore ottenuta tramite suono diretto. Le mie Concertino mi stupiscono sempre di più.
Sarà vero che in un concerto si sentono anche le riflessioni, ma queste devono essere riprodotte assolutamente come sono state registrate e non aggiunte dal proprio ambiente.
Un'altra cosa che ho capito e di cui sono convinto è che sia l'ambiente sia le sorgenti (CD) sia i cavi sia la solidità e immobilità degli stand hanno una influenza incredibile sul suono.

Per quel che riguarda il mio impianto direi di essere molto soddisfatto (CD player Marantz CD63 MKII, ampli Lector VFI 70L II, diffusori Sonus Faber Concertino, cavi segnale Monster Cable M350, cavi di potenza Monster Cable MCX4), ma quello che più mi ha sorpreso è questo: ho provato ad inserire un filtro sulla rete, poi uno stabilizzatore di rete di quelli vecchi per i TV a valvole di una volta.
Fatto questo tutto è cambiato (ho anche trovato una posizione ottimale della fase delle spine di rete): oltre ad essere migliorata la timbrica, anche la scena sonora è molto più realistica e naturale (migliorata forse dalla maggior focalizzazione che si è creata).

Domande:

  1. E' proprio vero che con apparecchiature molto più costose si possono avere risultati ancora migliori? (quello che mi ha permesso di arrivare fino a qui è stata la mia non grande disponibilità economica).
  2. L'utilizzo di uno stabilizzatore come detto sopra è consigliabile o è meglio costruirne uno appropriato (visto i costi proibitivi di quelli commerciali) e se ciò fosse vero, c'è uno schema per farlo? Per quanto riguarda la costruzione non ho problemi per la realizzazione, a parte l'eventuale costo.
  3. Non ho ancora capito cosa si intende per *condizionatore* di rete. Voglio dire, con *condizionatore* si intende anche stabilizzazione della tensione o solo reiezione ai disturbi di rete?;
  4. Leggendo riviste e girando con Internet trovo articoli su molte modifiche o soluzioni per migliorare il suono del proprio impianto (es.: eliminazione dei transistor del mute o cavi per le casse messi a nudo del rivestimento), ma funzionano davvero? Non mi sento di fare la prova.
  5. Non riesco a trovare lo stabilizzatore per CD Discuss + della Monster, mi dicono che non lo producono più. Quale alternativa esiste?
Maurizio Bonfanti

Caro Maurizio,
mi fa piacere che i miei consigli abbiano funzionato e che sia anadato a verificare di persona la validità (o meno) dei diffusori a radiazione riflessa. Osservo con piacere che ti sei convinto dell'importanza di un buon posizionamento e di alcuni accessori HiFi (cavi, supporti etc.).
Vengo alle risposte alle tue 5 domande:

  1. Tutto si può migliorare anche un impianto che ci soddisfa, però non è questo il punto. Infatti non dfobbiamo sentirci obbligati a cambiare gli apparecchi solo perchè sul mercato ce ne sono di nuovi e più costosi. L'importante è essere soddisfatti di come sentiamo la Musica a casa nostra, tutto il resto è marketing.
    E' chiaro che con cavi migliori (quelli di potenza, nel tuo caso) o con una sorgente più raffinata il suono potrebbe migliorare ma, tenendo conto che la tua situazione logistica (ricordo: un cubo 3x3) non è ideale, una volta raggiunto un compromesso che ti soddisfa andare a provare subito con nuovi apparecchi è molto rischioso: c'è il pericolo di alterare un equilibrio difficile da raggiungere nuovamente. Per ora ti consiglio di ascoltare tanta Musica, comprare dischi e, al più, provare le piccole modifiche che trovi su TNT, quelle al CD o il cavo d'alimentazione e così via.
    Le cifre da impegnare sono sempre bassissime (tipicamente sotto i 4 zeri) ed il rischio quindi è minimo.
  2. Sui condizionatori di rete. Noramlmnete si uintende con questo termine un apparecchio che filtra i disturbi di rete ed isola i componenti ad esso collegati, senza alcun intervento di stabilizzazione.
    Di fatto gli stabilizzatori per uso HiFi non sono tanti per via dei costi e delle difficoltà realizzative che un simile componente comporta. Molto più facili da trovare sono invece i condizionatori, nient'altro che dei comuni trasformatori d'isolamento con annesso, quando va bene, un filtro antidisturbi.
    Non ho al momento uno schema da proporti, anche se è un'idea che mi frulla in testa da tempo, però posso consigliarti di autocostruirtene uno come segue:
    in un negozio di componenti elettronici acquisti un buon trasformatore d'isolamento, di potenza ben superiore all'assorbimento totale degli apparecchi che ci vuoi collegare (esagera pure) e poi un filtro antidisturbi come il mio
    filtro magico in ingresso, a monte del trasformatore. Collega tutto col cavo Merlino e racchiudi tutto dentro un robusto cabinet metallico: il tuo condizionatore TNT è pronto per funzionare.
    Devo dire che i risultati sono estremamente variabili e certi apparecchi mostrano di non gradire simili aggeggi frapposti tra essi e la rete (succede anche con condizionatori commerciali) per cui si tratta di provare senza certezza di risultato.
  3. Le modifiche che hai citato spesso funzionano, anche su TNT trovi un articolo che parla di Chirurgia...digitale. Tuttavia, certe operazioni vanno fatte solo se si è certi dove e come mettere le mani.
  4. Quanto agli stabilizatori per CD mi pare ne produca uno la Sicomin.
A presto,
LC

Ancora sui CD
Voglio subito aderire alla tua campagna contro il caro cd e voglio darti delle ragioni in più per sottolineare i falsi motivi addotti dalle case discografiche per tenere alti i prezzi dei cd.
Innanzi tutto la pirateria: ma i cd fino a pochissimo tempo fa non erano ancora vittime della pirateria! Allora perchè tenerli alti? Se fosse come affermano le Major anche le cassette dovrebbero costare quanto i cd (a livello industriale i due supporti hanno circa lo stesso costo).
La legge del mercato è spietata, e questo non lo vogliono capire le case discografiche. Adesso è iniziata la vera battaglia. Sono usciti i cd falsi. E ti assicuro che non si sentono affatto male (ne ho ascoltato uno l'altro giorno per pura curiosità). Quello che non hanno voluto fare con le buone saranno costrette a farlo con le cattive. Ci sarà l'invasione di cd falsi ad 1/3 del prezzo degli originali. E molti li compreranno, sì anche molti audiofili, perchè ricorda che la registrazione dei cd falsi usa in pratica gli stessi metodi ed apparati di quella originale. Stavo leggendo che la produzione dei supporti (cd vergini) è enorme in molti paesi ex-comunisti, a fronte di un mercato quasi irrisorio. Secondo te dove vanno a finire questi supporti?
Parlando in modo franco per la criminalità organizzata è diventato un ottimo affare tenendo conto che i macchinari ora non sono molto cari. Tanto essa non deve produrre il supporto vergine che viene fatto in modo legale, deve solo inciderlo! Come saprai i bit sono numeri ed in teoria (al 90% anche in pratica) i cd falsi sono identici agli originali, con la qualità del digitale!
Ora vedrai le Major inizieranno a calare i prezzi in modo all'inizio celato, con la scusa di offerte speciali (per non capitolare subito), poi vista l'agguerrita concorrenza dei falsi abbasseranno sempre di più i prezzi per arrivare ad un prezzo che si dovrebbe aggirare intorno a quello Statunitense (17-18 mila lire). Solo così potranno frenare il mercato nero, e loro, al contrario di quanto fanno vedere lo sanno bene. Purtroppo dovremo ringraziare la spallata dei falsi al mercato legale.

Ma passiamo ad altri argomenti. Stavo leggendo i tuoi consigli per la manutenzione e la pulizia dei cd. Sono molto preziosi, però volevo domandarti: tu dici operiamo sempre seguendo cerchi concentrici però io ho letto su alcune custodie i consigli dei produttori e dicono testualmente: dal centro all'esterno in linea retta, qual è la verità?
Inoltre ho visto purtroppo che anche la parte verniciata ha bisogno di molta cura. Se per qualsiasi motivo la intacchiamo (con graffi profondi, ecc.) il cd diventa trasparente nei punti intaccati (si provi a guardarlo controluce!). E questo lo danneggia in modo irreparabile! Mi sono chiesto come mai i produttori non abbiano posto un altro strato sottile di materiale plastico per proteggere anche questa parte. Mi scuso della prolissità (sei autorizzato a tagliare se vuoi pubblicare la presente), però avrei molte cose ancora da chiederti. Sarà per la prossima volta.
Claudio Alla

Caro Claudio,
le osservazioni che fai sul prezzo dei CD sono sacrosante e permettimi di aggiungerne un'altra, così ne approfitto per rispondere ad un discografico italiano che tempo fa giustificava i prezzi dei CD italiani.
Possiamo pure ammettere che produrre un CD ha dei costi, dal musicista, ai session men, ai tecnici, alla pubblicità etc. etc.
Però allora qualcuno più esperto di me in materia doverebbe per cortesia spiegarmi perchè in Italia costano 40.000 lire anche i dischi registrati e prodotti all'estero, vedi Stati Uniti, dove invece costano sulle 15.000 lire.
Il denaro necessario a coprire TUTTI i costi del CD è evidentemente compreso in quelle 15.000 lire, a meno che gli artisti americani ed i tecnici non siano dei francescani e le sale di registrazione (ivi compresi i più importanti ed attrezzati studios del mondo) siano invece gratuite per chiunque le voglia usare.
E allora? Non sarà che i CD, in Italia, sono troppo cari e basta?
Si abbia almeno la dignità (pretendere l'onestà da certa gente mi sembra eccessivo) di ammetterlo.

Quanto al fatto della pirateria: è illegale e come tale va considerata.
Che ci siano poi persone che acquistano CD falsi non mi sorprende. Tanta gente acquista sigarette di contrabbando, autoradio rubate e, è notizia di questi giorni, bolli della patente falsi (!!!).
Il fatto che ci sono dei disonesti in giro non ci autorizza ad imitarli.

Sulla pulizia dei CD. Non c'è una grande differenza tra pulirli per cerchi concentrici o in senso radiale. Secondo me nel primo modo si può evitare (ma non è detto) graffi di tipo radiale, andando a rovinare tutte le tracce del disco. Molto però dipende dalla cura con la quale queste operazioni vengono eseguite.
LC

Scrivere per tutti
Caro Lucio,
complimenti vivissimi per avere avuto la meravigliosa idea di istituire un sito internet che valorizzi la passione per l'Alta Fedeltà, svincolandoti totalmente da quelli che sono interessi puramente commerciali, ma soprattuttto per l'impegno intrapreso per fare comprendere A TUTTI, i lati oscuri o molto dubbi sulla materia in modo semplice, simpatico, e cosa ancora più importante *umile* e non sovraumano.
Francesco Tomasello

Pubblico una lettera di apprezzamento non tanto per autogratificazione, chè se fosse l'unica lettera di questo tipo ci sarebbe davvero poco di cui stare allegri :-), quanto perchè mi fornisce lo spunto per spiegare un po' meglio (forse) lo spirito di base che anima TNT, in controtendenza con certi atteggiamenti un po' snob ed elitari di tanti redattori hifi.
Mi fa piacere che i miei sforzi incontrano la soddisfazione dei lettori. La cosa più difficile è spiegare le cose complicate in modo semplice non banalizzandole...è sempre un camminare sulla lama del rasoio.
Qualora non ci riuscissi gradirei che mi venisse segnalato così provo ad aggiustare il tiro.

Potrei scrivere in modo criptico e complicato, e prometto che prima o poi lo farò per divertimento, facendo la figura del Guru e conquistandomi così la venerazione di coloro che sono sempre alla ricerca di fari che illuminino la loro vita, ma sarebbe fin troppo facile.
Non so se vi è mai capitato di assistere a delle lezioni o conferenze (di qualsiasi genere) fatte in modo tale che nessuno capisca.
L'uditorio ne rimane sempre molto impressionato, anche se poi si dice : "non ho capito molto però dev'essere molto preparato!!!"
Io preferisco spiegare pochi semplici concetti ma farli *arrivare* a tutti piuttosto che spiegarne tanti complicati per pochi eletti.
Tutto questo discorso per dire che scrivere in modo semplice e comprensibile, talvolta leggero, mi serve anche per migliorarmi nella mia professione (sono docente di Analisi Matematica all'Università) ed avere il riscontro della platea è indispensabile!!!
LC

Redento sulla via di TNT, atto II

Sono approdato per caso alla tua rivista, proprio mentre stavo per aggiornare il mio *impiantino*. Infatti, fino a qualche giorno fa utilizzavo un *mini hi-fi* della Sony (mhc 701), a cui pochi mesi fa avevo abbinato un sistema di casse Bose (non mi fucilare!), approfittando di un'offerta che a me sembrava vantaggiosa (!).
Si tratta delle *acoustimass 5*, che sicuramente conoscerai, le quali, pur non avendomi *deluso* del tutto, hanno svelato se non altro un valore sicuramente inferiore rispetto al prezzo di listino (ben 1.780.000), cosa di cui mi sono lamentato con i rappresentanti Bose già in varie occasioni.

Cercando qualche apparecchio più *degno* di cotali diffusori (almeno *più* del mio misero compattino), mi ero *invaghito* dei soliti *Technics*, e ti dirò che avevo anche concluso l'acquisto con tanto di finanziamento, ma fortunatamente senza pagare nè ricevere la merce.
Dopo aver letto la tua rivista ho deciso subito di disdire tutto in attesa di trovare qualcosa di meglio.

Giunto ad un negozio specializzato, mi è stato consigliato un Alpha 7 dell'Arcam, abbinato ad un CD 57 Marantz.
Il suono mi sembrava accettabile e piacevole, ma purtroppo sono sorti problemi di *schermatura* allorchè collegavo il mio vcr (un Hitachi *stereo hi-fi*, o quasi!). Allora mi hanno dato in prova un PM66 SE, ancora della Marantz, dalla potenza di 50 watts, tanto *essenziale* che è privo perfino del controllo dei toni.
Alle mie orecchie *inesperte*, per quanto *devote* della buona musica, il risultato è parso relativamente soddisfacente, per cui ho concluso l'affare sostituendo al CD il modello SE dello stesso tipo (57). Alla fine ho speso la bellezza di 680 (ampl.) + 710 (CD) = 1.390.000.
Ancora da inesperto sono abbastanza contento dell'acquisto, ma sarei felice di conoscere il tuo parere su questi apparecchi (riguardo alle Bose credo che non sia necessario!) ed anche sul loro prezzo. Spero di non chiederti troppo.
Se è possibile, vorrei anche sapere cosa vuol dire *IHF* ed *A weighted*.
Arnaldo Iossa

Cominciamo dalla fine:
A weighted significa *con pesatura A* e si riferisce ad una misura eseguita tenendo conto di alcuni parametri quali, ad es., la sensibilità dell'orecchio umano. IHF si riferisce anch'esso ad una modalità di esecuzione di misure su apparecchi HiFi, però, fossi in te lascerei perdere sigle, siglette e numeri perchè certo non ti aiutano a capire meglio come suona il tuo impianto.

Per quanto riguarda gli apparecchi scelti mi sembra che tu abbia acquistato piuttosto bene. Marantz sta facendo ottime cose e merita di riconquistarsi la reputazione (offuscatasi un po' negli anni '80) di cui godeva in passato.

1.400.000 è un ottimo punto di partenza per costruire un impianto HiFi serio. I prezzi da te pagati sono ottimi.
Le tue perplessità sulle casse sono sostanzialmente condivisibili e se pensi che a quella cifra potevi acquistare dei diffusori tipo le Sonus Faber Concerto o un modello della Opera... Comunque, se proprio non ti soddisfano puoi sempre rivenderle (mi pare che i sistemi Acoustimass siano sempre richiestissimi anche sul mercato dell'usato) ed acquistare un'altra coppia di diffusori, magari italiani:
a parità di valore li paghi meno, se dovessi avere problemi puoi sempre rispedirli al mittente e, comunque, entreresti in possesso di oggetti HiFi che tutto il mondo ci invidia, solo noi italiani siamo così *presbiti* da non riuscire a vedere cosa abbiamo *vicino* ai nostri occhi. Guardiamo sempre troppo lontano.

Per concludere, poichè non fai cenno alcuno alla situazione *cavi*, ti consiglio di ottimizzare tutto quanto con dei buoni cavi, sia di segnale che di potenza. Non occorre spendere tanto. Meno di 200.000 per il cavo di segnale e meno di 20.000/metro per quello di potenza. Se vuoi risparmiare su quello di potenza ti consiglio di provare (costa pressochè zero) il cavo Star proposto da me sul Tempio del Tweaking.

A voler spendere davvero poco su quello di segnale ti consiglio il cavo *Silver-Tef* in vendita per corrispondenza tramite la rivista Fedeltà del Suono. Suona bene e costa 55.000...meno di così!

Permettimi infine di esprimere la mia gioia nel vedere che i miei umili articoli introduttivi all'HiFi sortiscono il loro effetto *benefico* convertendo sempre più persone alla vera HiFi, non necessariamente quella costosa ma sicuramente bensuonante.
Credimi, lettere come questa tua sono la mia più grande (e unica) remunerazione.
LC

Lettere alla Redazione Vol.1

Lettere alla Redazione Vol.3

© Copyright 1997 Lucio Cadeddu

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