Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 14/5/2022 - 21/5/2022

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  1. Esagerazioni dell'analogico (due missive)
  2. Ma chi è?
  3. Re: Consiglio Lettore CD
  4. Consiglio per impianto HiFi
  5. Dei forestierismi nell'alta fedeltà
  6. Nuovo amplificatore e casse?
  7. Re: Stanco della Classe D
  8. Pre ZeroZone
  9. Componenti che hanno lasciato il segno su TNT-Audio
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Esagerazioni dell'analogico (due missive)
Salve!! Molto interessato e molto curioso, ho letto la “digressione” a riguardo di trazione diretta alla portata di tutti:
kit di montaggio Langer No.7 per giradischi. Mi piace tutto ciò che è produttivo, mi piace ciò che si crea e ovviamente tutto questo fa parte di un lavoro, ma...c'è un ma... un giradischi, mezzo arcaico di per sé e anche se accompagnato da tutte le passioni e appassionati, non potrebbe mai diventare qualcosa di diverso, quindi, visto questo aspetto mi chiedo Langer cosa stesse facendo nel medesimo istante cui tira fuori il caffè per darlo all'asino!! Quindi, se è vero che Langer è un buon ingegnere o tecnico progettista è altrettanto vero che il giradischi è ciò che ha ottenuto Langer, ciò ha montato un motore ultra silenzioso e perfetto in un “grattasolchi” arcaico e male accorto!! Ovviamente tutti i sistemi di riproduzione audio peccano, anche la musica “liquida” ha i suoi contro, ma non vi è nulla che gratta!!
Personalmente anche io posseggo un giradischi, un Philips, dal quale scaturisce musica grattata ovvero rippata da un solco di un supporto contenente informazioni a solco!! Ma... poi realizzare un motore da €3500, netti compreso iva (suppongo!!) mi pare una mossa azzardata, io lo chiamerei caffè espresso alla langer o macchina per cappuccino old style!! Sono allibito!! Neanche nei micromotori dei trapanini dei dentisti si trovano tecnologie simili, eppure servono a “grattare” materiale dalle dentiere umane!! Neanche nelle macchine laser ho mai trovato un motore/pompa centrifuga, con tale tecnologia, eppure sarebbe desiderabile eliminare il rumore durante la cura del corpo di una graziosa donna in un Beauty Center!! Sono letteralmente sorpreso dal fatto che si debbano montare €3500 su un pezzo di legno e osannare il grattasolchi, al punto che tale divinità deve essere perfino “equilibrata” in tutte le sue parti, pena un audio defocalizzato, aberrato, male accorto causa errore in trazione dello 0,0000033%!! Questo sarebbe il dato reale cioè 32,9999967 più o meno!! Che dire una tecnologia con questa precisione non è più un giradischi ma bensì HUBBLE il telescopio spaziale!! La parola più appropriata è; out of control!! Mi saluti il Langer, lo farò contattare da qualche ente spaziale, onde poter “amplificare” le sue capacità, mostrandole al mondo intero, così dopo gli audioright saranno pervasi da una dolce notizia, Langer il padre delle menti degli audioright è finalmente atterrato nel pianeta cosmosaurus conosciuto anche come scratcher!! Questa è la fine del mondo, lo sento!! Troppo silenzio nella rotazione!! Have a nice day!!

Ciao!! Ti scrivo, come compaesano e come uno che ne ha fino ad averle grosse come un palazzo a furia di leggere!! Sicuramente e a furia di leggere i “camposantisti” dell'audio, mi sono praticamente inibito nel continuare a fare qualcosa per il campo audio e questo non è produttivo!! Quello che io voglio distruggere non è tanto la tecnologia passata (che comunque ha reso un servizio, bene o male!!) o presente, ma invece voglio disintegrare molti di quelli che cantano in aramaico facendo del campo audio un camposanto di magonerie e magoni!! Sono sicuro che tu la vedi dallo stesso lato che la vedo io!! Ma va bene un lavoro, va bene tutto, ma non mi va bene che gli stessi personaggi che utilizzano un impianto audio, facciano tanto casino da distruggere lo stesso settore audio!!
Tutto è magico tutto è superiore tutto è inferiore, lotte aberrazioni, cagate e ignorantismo eclettico!! Ma ci vuole così tanto a decidere che la realtà la portiamo avanti tutti i giorni? SE... Dico se appena appena i camposantisti audiofili o cosa malasorte sono, lasciavano le masturbazioni mentali ed utilizzavano semplicemente il grattasolchi o un giranumeri a fuoco oppure un giragrane in modo umano, tutto sarebbe più produttivo, invece mettono tutto contro tutto e tutti, al punto che passa la voglia di grattarsi un disco invece di grattarsi le palle a sfoderare cagate aliene per giunta spray!! Sono stufo stanco e tranquillo che combatterò sempre i camposantisti, che pare sia diventato il mio hobby preferito, visto il fatto che oramai con il campo audio né prima né ora né mai ci sarà più nulla da fare!!
Grazie scusami ma mi infastidiscono!!
Ciao carissimo!!
Giovanni - E-mail: giovannigiacomopisanu (at) gmail.com

LC
Caro Giovanni,
ho fatto un po' di fatica a capire tutto il contenuto di queste due tue filippiche contro il mondo dell'audio e contro il povero signor Langer in particolare. Come diceva il grande Edika “Perché tanto odio”? Voglio dire: alla fine a te cosa cambia sapere che esiste un motore per giradischi che costa 3500€? Manco fosse questa l'esagerazione più incredibile di questo settore! Ci sono giradischi interi che costano 100.000€, che facciamo a questi progettisti? Li facciamo arrestare? Fintanto che trovano persone pronte ad acquistare i loro prodotti, credimi, hanno ragione loro a proporli. Il mercato si autoregola, e certi prodotti semplicemente spariscono nel nulla dopo poco tempo, se non hanno qualcosa di concreto da dire. Quello dell'HiFi è un mercato di extra-nicchia, trattandosi di beni voluttuari, quindi ci sta che i prezzi raggiungano cifre iperboliche. Succede lo stesso in tanti altri campi, dalle automobili agli orologi, dalla moda all'arte. Non mi dirai - ad esempio - che un Vacheron Constantin “Cornes de Vache” in acciaio valga i 43.500 (quaranta_tremila_e_cinquecento) euro richiesti? Segna il tempo come qualunque altro orologio. Non è neppure il più costoso di questo produttore, si superano allegramente i 120.000€. E, tra l'altro, non è forse un nostro conterraneo che sta vendendo sculture invisibili? Fintanto che funziona, ha senso di esistere qualunque idea. Secondo te questi prodotti particolari rovinano il mercato? E perché? Se ci saranno onesti prodotti di prezzo adatto alle masse, qual è il problema? Con 3500€ acquisti un giradischi completo di braccio e testina che suona benissimo (credimi, meglio, molto meglio del tuo Philips) e, in realtà, si può comprare un ottimo giradischi anche per molto meno di così. Chi può permettersi certe cifre è giusto che abbia un mercato in grado di rispondere alle sue esigenze. Poi, mica è detto che prodotti così costosi suonino meglio di altri più ragionevoli, anzi. Tuttavia, per l'acquirente tale fatto non costituisce problema, perché lui desidera possedere quel prodotto particolare o esclusivo. Tra l'altro, se ci limitassimo alla funzione di far girare i dischi a 33 giri, potremmo anche limitarci alle auto che ci portano dal punto A al punto B consumando il meno possibile. Così, per esempio, la mia 911 non avrebbe alcun senso di esistere e con lei il 90% dell'attuale parco auto sul mercato.
In buona sostanza, il consiglio che mi sento di darti è: rilassati. Non cambierai con le tue crociate contro i mulini a vento le leggi dell'economia, che si basano su domanda e offerta. Acquista ciò che il tuo budget e le tue necessità ti suggeriscono e lascia vivere chi produce e chi acquista oggetti al di fuori della portata di un comune mortale. Questo hobby dovrebbe essere divertente, a prescindere dalle cifre in gioco. Quel che conta è la soddisfazione personale.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ma chi è?
Dopo un mese di astinenza arriva TNT-AUDIO, il numero del 30/04. Come sempre è un toccasana e poi stavolta si è insinuata una brutta idea e mi è venuta voglia di scrivere...
Ma prima del quesito, una considerazione: leggo la posta, è sempre interessante, almeno nelle Tue risposte, finchè non mi imbatto nella
mail del caro Fulvio Setti (“Prove in doppio cieco”). Il signore se non ha 120 anni è omonimo o pseudonimo di un eroe dell'aria del ventennio e medagliato al valore, forse per questo esperto in voli quasi pindarici e di scarsissimo senso. Allora mi domando ... ma chi è? Ma Cosa vuole? Mah!!! Spero faccia ironia su “quegli altri” altrimenti quanto ti tocca sopportare... tante volte ci sarebbe bisogno non dell'ascolto col doppio cieco ma di signori col doppio muto.
Dopo questa considerazione ti faccio la domandona, è un po' più audiofila (o magari per nulla ) e riguardante la brutta idea di cui sopra. Sai, Ne ho provate di cotte e di crude, mi piace ascoltare cose nuove e girovagare tra l'usato, non perché sia necessariamente migliore ma perché è a buon mercato (sempre meno in verità) e si può trovare qualcosa di ottimo cambiando e scambiando senza perdere troppo. Ora per esempio, da poco più di un mese, sono il felice possessore di un, per me, sorprendente finale Sony mu-a151. Vengo al dunque, una idea malsana mi ha rapito: mi piacerebbe provare a giocare con un crossover elettronico e la multi-amplificazione (per il crossover avevo pensato ad un Behringer) l'idea è di utilizzarlo con delle casse da scaffale, le mie Canton Quinto 530, pilotate dal Sony + un sub che abbia velleità hifi (se passivo da associare a un ampli classe d) e dei super-tweeter sempre amplificabili con un classe d. La strada è di sicuro impervia e pericolosa, però l'idea di provare a tarare le frequenze col crossover e i volumi dei vari stadi già mi diverte. Come mi consiglieresti di procedere quali tweeter e sub consiglieresti sempre a buon mercato?
Grazie e buona domenica,
Pietro - E-mail: pietro_surico (at) outlook.it

LC
Caro Pietro,
il nostro amico appassionato dei non vedenti in modalità duale non ho idea di chi sia, ma come puoi vedere di tanto in tanto su questa Rubrica fanno capolino (e poi spariscono) personaggi diciamo - ehm - apparentemente atipici, ma essi appartengono a questo settore più di quanto ti possa immaginare. Se avessi frequentato un po' di forum (grazie a Dio ho smesso da anni) e di mostre non saresti così sorpreso, credimi...c'è di molto peggio. L'HiFi attira l'eccentricità (chiamiamola così) meglio di quanto fanno i due fuochi di un'ellisse.
Per quanto riguarda invece il tuo proposito, la soluzione attiva a noi piace molto, ma bisogna implementarla per bene, quindi eliminando il crossover passivo dei tuoi diffusori e iniziando a sperimentare così. In seguito, quando avrai trovato l'equilibrio giusto tra alti e bassi, potrai aggiungere sub e supertweeter, se necessari. La strada è in salita, richiede tanto tempo, tanto orecchio e innumerevoli sperimentazioni. Potrai iniziare a leggere qualche articolo di base sulla multiamplificazione attiva che è stato pubblicato qui su TNT-Audio. Se ti vuoi divertire va benissimo, ma potrebbe darsi che risultati migliori potresti raggiungerli sostituendo direttamente i diffusori con altri migliori. Tenere le Canton così come sono (passive) e abbinargli sub e supertweeter pilotati in maniera attiva è, secondo me, una grossa sciocchezza.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Consiglio Lettore CD
Grazie mille per la
risposta direttore, provo a continuare la discussione poiché avrei ancora qualche domanda e qualche dubbio. Come giustamente fa notare nella sua risposta le confermo che non ho molto interesse nei file ad alta risoluzione. Generalmente ritengo sufficiente lo standard CD (quindi 44.1 kHz 16bit) magari con una buona registrazione a 96kHz/16-24bit quando possibile. In generale però, visto la cifra in ballo (ca. 600€), non mi dispiacerebbe disporre di uno strumento che mi metta in condizione di provare fonti a risoluzioni superiori di tanto in tanto, così come avere la comodità di utilizzare direttamente file FLAC ecc..
Lei però scrive che tutti i lettori da me individuati possono riprodurre solo lo standard CD 44.1kHz/16bit. In realtà io credevo che il Marantz CD6007 avendo un DAC 192 kHz/24bit e la porta USB potesse riprodurre correttamente sorgenti digitali (es. FLAC) fino a 192 kHz/24 bit. Mi conferma cortesemente se questo è vero o meno? Concordo poi con lei che effettivamente il Rotel CD14 sembra essere più gradevole, ma non ho avuto modo di testare il Marantz con sorgenti a 96kHz (o superiori) e speravo che in tal caso potesse offrire qualcosa di più.
In merito al discorso ProJect DAC Box S2+ certo lei ha ragione quando dice che il baco è minimo, legato al DAC e, inoltre, bisogna disporre di sorgenti adeguate, ma è anche vero che acquistando un lettore con queste caratteristiche, una delle prime cose che avrei fatto per provarlo sarebbe stata procurarmi almeno un paio di dischi (formato digitale) in altissima risoluzione. Pensi che delusione scoprire dopo che non tutte le funzioni sono disponibili e che non c'è nulla da fare. La correttezza è la prima cosa: il produttore conosce il baco, ma continua a riportare specifiche tecniche non veritiere (e comunque è lui il responsabile di ciò che produce, assembla ecc...). Non tutti leggono le FAQ di un prodotto prima di acquistarlo, io l'ho fatto per caso. Aver trovato una nota con la spiegazione è il minimo (immagino quanti acquirenti gli avranno scritto...).
La ringrazio ancora per la disponibilità e la pazienza.
Cordiali Saluti,
Giovanni - E-mail: mr.martelligiovanni (at) gmail.com

LC
Caro Giovanni,
no, ancora non ci siamo. Non esistono “dischi in altissima risoluzione”, intesi come supporti fisici, a parte i SACD che però vanno letti con lettori appositi. Esistono file ad alta risoluzione, certo, che infatti il povero DAC ProJect può riprodurre tranquillamente, a patto di non utilizzare uno dei cinque filtri selezionabili a piacimento dell'utente. Anzi, per essere più precisi, può essere usato anche quel filtro, a patto di attendere qualche minuto che il DAC si sintonizzi su quel formato e con quella particolare impostazione circuitale. Con gli altri filtri nessun problema. Mi pare, francamente, una questione di lana caprina. Certo, avrebbero dovuto scriverlo chiaramente da qualche parte, e infatti nelle FAQ c'è, ben evidente. E non bisogna neppure aprirle le FAQ, sono in fondo alla pagina di descrizione del prodotto. Più trasparenti di così! Non dimentichiamo, inoltre, che stiamo parlando di una macchinetta da 250€, che fa moltissimo e chi si permette di suonare pure bene. Non difendo ProJect per partito preso, ma le esagerazioni e la pignoleria fuori luogo mi infastidiscono.
Per quanto riguarda il Marantz, sì, può leggere file da porta USB, con risoluzione solo fino a 192-kHz/24-bit, che è ovviamente molto peggio di quel che riesce a fare il povero e bistrattato DAC ProJect. Nella mia risposta precdente mi riferivo all'utilizzo come semplice lettore CD, che appunto non può andare oltre lo standard Red Book. Davvero sei convinto che i file a risoluzione più elevata suonino meglio di un buon 16/44? Fai qualche prova, poi ne riparliamo.
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Consiglio per impianto HiFi
Buongiorno direttore,
continuo a seguirla da anni dai tempi del t amp ..le ho scritto già un paio di volte (
Vol. 972) per chiedere consigli per acquistare un amplificatore...purtroppo tutte quelle occasioni le persi e quindi poi ho fatto altri passaggi dopo aver venduto lettore e ampli:
Step 1: nuprime dac9 + zerozone... Suono molto bello, un netto .. nettissimo passo avanti rispetto all'aeron a160... ma..c'era un ma... ronzio forte anche dalla posizione di ascolto...che diventava insopportabile se accendevo contemporaneamente il condizionatore della taverna al piano di sotto...non sto scherzando ...ho fatto diverse prove ...al ronzio si somma un fischio oltretutto percepibile ovunque...ho provato a spostare i cavi.. usare un filtro di rete..cambiare collegamenti ma nulla..evidentemente la mia rete elettrica è terribile e l'accoppiata nuprime+zerozone captava tutti i disturbi non saprei...fatto sta che a malincuore ho venduto gli zerozone (chi li ha acquistati sente un ronzio sopportabile ed è comunque soddisfatto)..a malincuore perché sulla qualità in se del suono nulla da dire.
Step 2: trovo un'occasione sul web da un signore gentilissimo che mi fa provare un Magnat rv3... Ampli non molto conosciuto ma ha ricevuto grandi recensioni quando uscì nel 2014 (costava 2750 euro)...beh rimango stregato..mai sentito nulla del genere a casa mia, supera tutto quello che ho avuto compreso gli zerozone ...dinamica, spazialità, calore, dettaglio e uno stadio phono eccellente e soprattutto nessun ronzio... incredibile.. sarà anche la magia delle valvole non so...!! Un mostro! E soprattutto le quad 22l2 hanno ripreso a volare... Non le riconosco più (ora il basso è sempre controllato) tanto che non le voglio più vendere... eccezionali.
Step 3: conquistato dal nuovo set up, acquisto usata una meccanica audiolab 6000 cdt e un DAC topping e50 (anche questo una rivelazione questi dac topping sono sempre meglio) collegato a minipc con daphile.
Ora sono soddisfattissimo del mio impianto tanto che riascolto album scoprendo sfumature mai sentite..che bello ...mi godo la musica e non ho nessuna voglia di cambiare componenti. Allora perché le scrivo? Per una curiosità e un consiglio...
Ho letto le sue spiegazioni sul potenziometro ma...noto che con alcuni album (the Wall in CD o il vinile di aftermath degli Stones) arrivo addirittura a ore 16 raggiungendo gli 85 decibel... Invece con gli smashing pumpkins ad esempio a ore 13 arrivo a 90 db... Ho capito che questo ampli ha una "corsa lunga" del potenziometro nonostante i 150 watt su 8 ohm...ma quanto accade nel primo caso mi sembra un po' troppo...specifico che l'ampli non da mai la sensazione di fare fatica mai... e ha una grande dinamica.. Ma volevo capire da lei se è "normale".
In alcuni forum mi hanno detto che le valvole potrebbero essere "scariche" e di cambiarle. Ho visto che con una spesa contenuta ci sono valide alternative: anche se non ho intenzione di ammalarmi di upgradite mi piacerebbe tirare fuori il massimo dal mio setup.
Nel caso in cui anche secondo lei fossero da cambiare le valvole quali mi consiglierebbe? sul web leggo molto bene delle "Genalex Gold Lion 12au7" e delle "Psvane 12au7"... Lei ha qualche modello da indicarmi in generale? cosa scegliere tra nuove e nos?
Mi scuso per la lunghezza della lettera ma non era facile raccontare in poche parole il mio percorso :) .
La ringrazio in ogni caso per la disponibilità e per lo splendido sito che mi ha fatto scoprire il piacere dell'ascolto.
Antonio - E-mail: 77fanto (at) gmail.com

LC
Caro Antonio,
quel che racconti è assolutamente normale, direi. L'importante è che l'amplificatore non vada in distorsione, fintanto che ciò non accade, stai pure tranquillo. Cambiare le valvole temo non servirà a molto, se non ad alleggerire il tuo portafogli inutilmente. Tra l'altro, le valvole sono solo sulla sezione pre, il che rende il tuo amplificatore un ibrido, visto che lo stadio di potenza è a stato solido. Capirei un decadimento sulle valvole di potenza, che sono più stressate e devono sobbarcarsi tutto il lavoro, ma quelle di segnale lavorano in condizioni ottimali, difficile che si siano esaurite così presto. Nelle vecchie radio a valvole duravano decenni. Puoi fare un tentativo, se trovi un amico appassionato che te ne presta qualcuna, giusto per capire se cambia qualcosa. Visto il costo ridotto di due 12AU7/ECC 82 potresti anche acquistarne una coppia qualunque, nuova, e vedere che succede, senza buttare soldi in costose coppie NOS.
Mi spiace per il ronzio sugli ZeroZone, in certi sistemi o impianti elettrici, evidentemente, fanno un po' le bizze.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Dei forestierismi nell'alta fedeltà
Egregio direttore,
a distanza di alcuni mesi da un nostro scambio epistolare (
Vol. 983), per il quale la ringrazio vivamente, mi permetto di privare lei di tempo e la rubrica di spazio per una riflessione che spero possa risultare non troppo futile. Trentacinque anni or sono, Arrigo Castellani, un insigne filologo e storico della lingua italiana, in un saggio intitolato "Morbus anglicus", palesò le sue preoccupazioni circa l'ingresso incontrollato degli anglicismi nella lingua italiana; parecchi studiosi respinsero questa constatazione, salvo poi ricredersi in anni recenti. Beninteso, è non soltanto inevitabile, ma perfino auspicabile, che tra le lingue vi siano contatti e che questi portino a scambi di vocaboli, ma ciò che Castellani denunciò era l'incapacità, che stava generandosi nel nostro idioma, di adattare al nostro sistema fonetico e morfologico i forestierismi: in altre parole, che spero essere chiare, un conto è accogliere termini che designano oggetti mancanti in Italia o inventati altrove e giunti da noi in seguito e renderli simili ai nostri vocaboli, come accadde, ad esempio, a "divano", "albergo" e "bistecca", rispettivamente originari del turco, del gotico e dell'inglese, un altro è prenderli e lasciarli così come si trovano nella lingua straniera: "lockdown", "Jobs act", "mission", "location"... è un susseguirsi infinito di forestierismi, invero quasi tutti, come presentì Castellani, provenienti dall'inglese, non adattati. Fino ad anni non troppo remoti la nostra lingua aveva la forza per conferire una forma italiana ai vocaboli che giungevano dall'estero: molti lettori di TNT ricorderanno, agli albori dell'informatica, che "hard disk" era stato adattato in "disco rigido", ma questa capacità di inventiva e, direi, di dignità, pare esauritasi.
Orbene, per quale ragione, dunque, queste mie considerazioni sulla sua rivista, gentile direttore? Poiché, come, da insegnante di Lettere, dico ai miei alunni, ai forestierismi si dovrebbe ricorrere soltanto allorquando manchi un corrispettivo italiano, mentre ho la percezione che su pure TNT-Audio si ceda sovente a forestierismi che probabilmente potrebbero venire sostituiti da termini o nativi italiani o adattati. Ecco pertanto la mia proposta: perché non provare a stimolare i lettori, nelle loro lettere, a impiegare regolarmente i vocaboli italiani, laddove essi vi fossero, o, con un'opera di creatività, a crearne di nuovi, laddove essi mancassero? Ritengo che l'autorevolezza sua e la diffusione della rivista potrebbero indurre un cambiamento, o quantomeno un dibattito, nel mondo dell'alta fedeltà italiana e, magari, favorire la creazione di un lessico nostrano dell'alta fedeltà; certo, qualche termine, ormai affermatosi in inglese, rimarrà tale: come "jet lag" difficilmente potrà veniva sostituito, magari con qualcosa come "discronia" o "disritmia circadiana", parimenti "compact disc" non diverrà "disco compatto", ma siamo propri certi che se qualcuno scrivesse "miglioramento" anziché "upgrade" non verrebbe capito dai lettori?
Ringraziandola per lo spazio concessomi e complimentandomi per la professionalità e l'abnegazione delle quali dà prova da decenni, la saluto con cordialità e stima.
P.S.: "colonna sonora" della missiva: Bach, Suite inglese n. 6, Gustav Leonhardt al clavicembalo.
Luca - E-mail: luca.cogoni1975 (at) gmail.com

LC
Caro Luca,
la lettura regolare di questa rubrica della posta dovrebbe aver chiarito, e non solo a te, che i problemi del linguaggio degli audiofili non sono tanto gli anglicismi, quanto le basi stesse della lingua italiana. Considera che molte missive sono da me corrette alla meno peggio per renderle almeno presentabili, e talvolta fallisco nell'intento, perché andrebbero riscritte da capo. Le regole base della punteggiatura, per esempio, sono sconosciute ai più. Spazi prima delle virgole, ad esempio, e nessuno spazio dopo, sono pratica comune. Punti di sospensione come se piovesse, perché si è incapaci di utilizzare frasi principali e subordinate. Maiuscole e minuscole a caso. Una corretta consecutio temporum, poi, è arabo. Senza neppure scomodare costrutti raffinati, è la capacità di formulare una domanda che abbia un capo e una coda, o quella di riuscire a farsi capire, a tradurre in parole scritte i pensieri confusi che affollano la testa, a mancare del tutto. Almeno un paio di missive di questa settimana non passerebbero l'esame di quinta elementare, per dire. Poi, certo, non possiamo limitare la comunicazione interpersonale solo a coloro che sono in grado di esprimere un pensiero compiuto formalmente corretto, ci mancherebbe!
Il problema è l'italiano, non l'inglese, un problema che è specchio di una generazione di persone che non scrive più, ammesso che un tempo lo facesse e lo sapesse fare, o che va troppo di fretta per impegnarsi a esprimere bene un concetto. Neppure il fatto che poi tale concetto apparirà su una rubrica pubblica li blocca. Avanti Savoia, fino alla morte. Che ci possiamo fare? Abolire gli anglicismi non aiuterà, purtroppo. Tuttavia, possiamo sforzarci di usarne il meno possibile, quando si potrà. L'esempio che citi (upgrade) purtroppo mal si presta, perché mentre miglioramento può ancora andar bene, il suo contrario (downgrade) già suonerebbe malissimo (peggioramento?) per non parlare di sidegrade, che sarebbe uno spostamento di lato nella gerarchia qualitativa degli apparecchi. E come la mettiamo con FAQ? Domande poste di frequente? Purtroppo la lingua inglese, nella sua semplicità, talvolta rende quasi impossibile la sua sostituzione. Tieni anche conto che, almeno per me, l'inglese è d'uso quotidiano, sia nel lavoro che nella gestione della rivista in doppia lingua. Le mie recensioni nascono prima in inglese e poi le traduco, e ormai certi concetti si formano nella testa nella lingua della perfida Albione, purtroppo. Prometto però che ci starò più attento!
Grazie per il feedback (e daje!),
Lucio Cadeddu

Nuovo amplificatore e casse?
Gentile Direttore,
continuando a seguirla nella sua rubrica di posta e in riferimento alla sua risposta (
Vol. 964) ho fatto mio il suo consiglio comprando un nuovo cd con dac incorporato. La scelta è caduta sul Rotel 11 tribute visto che in molte sue risposte viene da Lei consigliato; devo dire che anche con poche ore di ascolto il suono mi soddisfa. Sfortunatamente il mio amplificatore Denon 720 ha deciso che un canale non deve più funzionare pertanto prima di valutare se ripararlo, volevo un suo consiglio anche per le sue precise valutazioni costi/benefici.
Al momento uso un vecchio JVC AX30 e sinceramente non sento alcuna nostalgia del Denon. Eventualmente investirei una cifra di € 1500 per un nuovo amplificatore e relativa nuova coppia di casse da libreria; tenga presente che la disposizione delle casse è obbligata causa la distribuzione degli spazi. Attualmente si trovano su un ripiano di legno da 2,5 cm. da me costruito ad una altezza da terra di 160 cm. e distante dalla parete laterale 30 cm. e 5 cm. da quella posteriore per una stanza di circa 20 mq. (foto allegata).
Avendo la possibilità di ascoltare casse e amplificatore avrei individuato i seguenti marchi ma sempre ben disposto ad accettare eventuali sue alternative.

Le nuove casse andrebbero a sostituire le Sonus Faber Principia 1 che fanno bene il loro dovere e per quanto riguarda l'amplificatore vorrei che fosse dotato di un buon ingreso phono dove collegare il mio Technics SLQ2 con Ortofon 2M red.
Come ultima considerazione ricordo che sono in possesso anche di un Dac Teac UD 301 che non vorrei vendere visto le valutazioni veramente basse, anche a fronte di una permuta con casse e amplificatore nuovi.
Grazie anticipatamente per il suoi nuovi utili consigli e mi scuso per essermi dilungato.
Un cordiale saluto,
Davide - E-mail: davfarina (at) alice.it

LC
Caro Davide,
sono felice che l'acquisto del Rotel 11 Tribute sia stato soddisfacente. Per quanto riguarda l'amplificatore non ci vedrei niente di meglio del suo compagno di scuderia, ovvero il Rotel A11, molto superiore sia al tuo Denon che, ovviamente, al vecchio JVC. È dotato di un buon ingresso phono e persino di Bluetooth, una gran comodità per collegare sorgenti mobili al volo. La sostituzione dei diffusori mi lascia invece un po' perplesso, per due motivi: intanto le Sonus Faber sono ottime, anche se si tratta del gradino d'ingresso di questo costruttore, e in secondo luogo perché il posizionamento è veramente castrante. Altezza da terra e distanza dalla parete posteriore sono un vero disastro e, in queste condizioni, ho seri dubbi che un nuovo diffusore, più costoso, possa esperimersi in maniera adeguata. Il rischio è quello di spendere soldi senza sentire alcun miglioramento sensibile. Già il fatto che non senta alcuna nostalgia per il Denon 720 AE ascoltando il vecchio (e peggiore) JVC dimostra come i diffusori, così posizionati, compromettano quasi completamente la qualità del suono, così tanto da non farti percepire differenze che dovrebbero essere evidenti. Anche il nuovo amplifcatore Rotel faticherà non poco a giustificare il suo acquisto.
Comunque sia, se ti va di provare, la soluzione più adatta, visto che già ascolti il suono Sonus Faber, è quella della Lumina che hai indicato. Forse basterebbero le Lumina I, le più piccole, perché il rinforzo della parete posteriore così vicina potrebbe gonfiare troppo la risposta in gamma bassa del modello più grande.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Stanco della Classe D
Caro Professore,
ti ringrazio innanzitutto per la pazienza ed il tempo che mi hai dedicato. La tua
risposta contiene alcune "assunzioni" un po' scivolose, per cui mi rendo conto di doverti dare alcuni elementi in più. Il NAD c320 non l'ho dato via. L'ho regalato a mio padre PERCHE' mi piace. E' lui che, approssimativamente 35 anni fa, mi introdusse nel mondo un po' frustrante e un po' anche consumista degli "amanti del suono". Ma noi amiamo il suono perchè amiamo la musica, e vogliamo sentirla tutta. Ero dunque in visita nella mia città natale, e lui aveva appena "bruciato" il suo storico amplificatore Sansui 9010 (abbinato a un Thorens Jubilee). Io avevo appena impacchettato il NAD per portarlo a casa mia, a 1800Km di distanza; l'ho spacchettato e donato a lui.
Un'altra cosa che mi piacerebbe specificare è perché io decida di non affidarmi al "gusto" nella scelta dei componenti che acquisto (all'ascolto presso un rivenditore, per esempio). Io sono un farmacologo, condivido con te una vita nella scienza. Sai cos'è per me l'ascolto "indisciplinato" di un audiofilo che va al negozio a fare prove così un po' a caso? Per me è come l'automedicazione. Come, immagina, prendere l'antibiotico X perchè la vicina ti ha detto che per il mal di gola è una bomba. Io non faccio ascolti prima di acquistare semplicemente perché non sono in grado. Io mi affido ai dati ed alle opinioni prodotte dalle persone che ne sanno più di me e di cui mi fido, tra cui te, Lucio, che seguo dai tempi del T-amp.
Se potessi, e non posso, confrontare il NAD ed il Fosi... sceglierei il NAD. Mi piacerebbe di più, di sicuro, e non saprei dire perchè. Non è quello che voglio, semplicemente, perchè so quanto sia importante il fattore dell'abitudine ad una determinata "sound signature". Il vero valore di un componente si apprezza dopo tempo, forse mesi di ascolto, o almeno così funziono io. Ascolto musica abitualmente per 4-5 ore al giorno e... se mi cambi un "pezzo dello stereo", ci metto dei mesi per abituarmi, e poi magari riesco a capire se vale e se mi piace.
Io sono un audiofilo, non sono un esperto, e ho colto al volo la tua osservazione che identificava un anello debolissimo nella mia catena, comprando il Topping E50. Mi prendo un po' di tempo per godermi questo aggiornamento e nel frattempo continuo la ricerca dell'ampli che mi accompagnerà per i prossimi 10 anni.
Se ti venisse in mente un buon abbinamento per il sistema Mac-Topping E50-Elac Debut Reference fammi sapere... Mi fido di te! ;)
Buona domenica e grazie ancora.
Francesco - E-mail: francescozaccaria (at) gmail.com

LC
Caro Francesco,
grazie per il chiarimento, che però non fuga le mie perplessità, anzi le accentua. Dici che se potessi provare il NAD C320 ti piacerebbe di più del Fosi, ma che nonostante ciò non lo vorresti di nuovo nel tuo impianto. E qui un po' mi blocco. Se un componente ti piace più di un altro, perché non prenderlo? Dici che impieghi mesi a capire cosa ti piace e ci può stare, ma sul NAD non hai dubbi, solo certezze. Io - al posto tuo - acquisterei un altro NAD C320, si trovano facilmente usati per cifre contenute. Nel caso in cui vorresti invece un prodotto nuovo, per motivi che esulano dal semplice fattore sonoro, potresti valutare qualche integrato nuovo sempre di NAD, l'impostazione del marchio non è stata modificata granché negli ultimi decenni. I D3020 e D3045 sono delle macchine eccellenti, ma sono in Classe D, non vorrei che il tuo pregiudizio non ti facesse apprezzare questi amplificatori per come meriterebbero. Anche altri modelli più costosi di NAD sono tutti in Classe D ormai. NAD però produce anche amplificatori tradizionali, il C316BEE V2, che si trova intorno ai 400€. Credo possa essere un buon rimpiazzo sia per il Fosi che per il vecchio C320. Certo, le Elac potrebbero giovare dall'utilizzo di un amplificatore di classe più elevata, ma visto il costo basico del Fosi ho preferito volare basso. Qualora decidessi di investire di più, valuta un Rega Brio R o un Naim Nait 5i, magari nell'usato recente. Sono due integrati vecchio stile, generosi, dinamici e divertenti.
Consentimi infine una precisazione, quando parli di automedicazione: il parallelo non regge, perché qui non stiamo parlando di un farmaco più o meno efficace, ma di un componente audio, che deve piacere, perché per funzionare funzionano tutti! Non esiste la scelta di un farmaco per gusto personale, mentre il componente HiFi si deve scegliere esattamente ed esclusivamente con questo criterio, fatti salvi alcuni indicatori minimi di qualità generale che ormai però sono soddisfatti dal 99.9% degli apparecchi in commercio. Sceglieresti un'auto solo perché piace a un'altra persona, più esperta? Io no. E se persino le prove strumentali su strada fossero a favore di un certo modello, io continuerei a scegliere quello che mi trasferisce più piacere di guida, piacere che - ancora - non è misurabile con gli strumenti. Applica lo stesso principio all'HiFi e comprerai impianti che soddisferanno le tue orecchie e non quelle del guru di turno, guru che, semmai, può giusto servire per delle indicazioni di massima (abbinamenti, rapporto qualità/prezzo etc.).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Pre ZeroZone
Buongiorno Lucio,
tranquillo, non sto scrivendo l'ennesima richiesta per un preamplificatore per i finali zero-zone, che confermo essere fenomenali! Su un famoso sito di e-commerce cinese ho trovato questi
annunci (vedi foto) che volevo sottoporre alla tua attenzione.
Buona giornata.
Federico - E-mail: fedezix (at) libero.it

[ZeroZone PRT14A]

LC
Caro Federico,
si tratta di pre marchiati ZeroZone ma non vorrei che fossero cloni di pre famosi, una tipologia di apparecchi molto comune su Aliexpress e che avevo già escluso dalla mia ricerca, visto che sono molto numerosi ma di difficile controllo qualitativo. Ho preferito orientarmi su prodotti originali, magari semplici, persino rudimentali, ma facili da trovare e sui quali non si può far confusione. Difficile capirlo dalla descrizione, certamente sembrano ben realizzati, con cura e attenzione. Mi ero orientato su qualcosa di più economico, in realtà, visto il costo della coppia di finali.
Grazie comunque per la segnalazione di questi pre, che avevo già notato.
Lucio Cadeddu

Componenti che hanno lasciato il segno su TNT-Audio
Dott. Cadeddu,
nei tempi morti dello smart-working mi sono permesso di scaricare dal sito - in lingua inglese - la lista delle recensioni di tutti gli apparecchi e gli articoli (quasi 1300 dal 1998 ad oggi...) e riordinarle nel
file Excel allegato. Tutti gli articoli che non riportano nel titolo la data di pubblicazione sono spostati "convenzionalmente" a gennaio 2001, così ho fatto un giochino; ho marcato i milestone per gli apparecchi passati nei miei impianti, o le autocostruzioni o gli articoli che ritengo "importanti" da quando seguo TNT. Ovviamente ci sono il Lightspeed, le Lonpoo, il mitico T-AMP e i recenti ZeroZone.
E quali sono, per Lei, gli articoli che hanno portato la maggiore crescita degli utenti sul sito?
Un caro saluto,
Giovanni - E-mail: gditucci68 (at) gmail.com

LC
Caro Giovanni,
intanto grazie per l'enorme lavoro fatto! Mettere in Excel 1300 recensioni di TNT-Audio deve essere stato un compito non da poco. Giuro, neppure io le avevo mai contate! Vederle messe tutte in fila fa una certa impressione, lo confesso, come gli oltre 1000 volumi di lettere alla redazione. Mi chiedi quali siano state le nostre pietre miliari (uso l'italiano così seguo il consiglio di poco sopra). Alcune le hai già citate tu: T-Amp su tutti, una vera rivoluzione, la cui recensione causò così tanti accessi simultanei al sito da mandarlo in tilt. Fu una svolta epocale anche per il settore, inutile negarlo. I Lonpoo LP42 anche, diventati - poco tempo dopo la recensione - i diffusori da scaffale più venduti su Amazon. Gli ultimi arrivati, anche questi andati esauriti per qualche tempo su tutto il web, sono i finali ZeroZone. Non posso però dimenticare il nostro progetto d'autocostruzione più popolare di sempre, ovvero il tavolino FleXy, uno dei più vecchi, più copiati ma anche più longevi. Anche alcuni progetti di cavi hanno fatto la loro parte, il Merlino, il FFRC, il TTS, copiati e rivenduti senza alcuna dignità. In tutta sincerità, però, non capisco a quale prodotto ti riferisca con il Lightspeed. Anche una ricerca dentro il sito non ha prodotto alcun risultato, a parte un kit per il controllo del volume (Paul Hynes Design LDR) che però non mi pare abbia lasciato chissà quale segno. Non so, sono passati tanti anni e magari la mia memoria vacilla più del solito :-)
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Lucio (perdona la confidenza, ma saranno 15 anni che vi leggo con piacere), leggevo la risposta in cui riflettevi che a volte cerchiamo cose che non ci servono, come avere un dac supercalifragilistichespiralidoso ma senza la musica ad alta risoluzione che ne renda necessario l'utilizzo. Ebbè ti segnalo quella che secondo me è una bella iniziativa di un bravo musicista di Napoli, che offre a chi compra il CD in anteprima la possibilità di ricevere i files ad alta risoluzione usati per il master, così da togliersi qualche sfizio in più con il proprio impianto. Magari facessero così anche musicisti e gruppi più noti, forse ci sarebbero più acquirenti felici di tanta buona musica, ed anche meno pirateria.
Un caro saluto,
Vincenzo - E-mail: vincenzozabatta (at) gmail.com

LC
Caro Vincenzo, grazie per la segnalazione, ma manca il link all'iniziativa, che è certamente interessante e lodevole. E sai perché la reputo molto interessante? Perché finalmente gli audiofili si renderebbero conto di quanto male siano incisi tanti dischi, senza dare ogni volta la colpa al supporto utilizzato. Anche i master possono suonare male, perché il tecnico del suono è incapace o perché il musicista o lo stesso tecnico desiderano ottenere un risultato di un certo tipo, volutamente compresso o distorto. Inoltre, questa disponibilità ampia di nastri master ucciderebbe immediatamente tutto il perverso mercato delle riedizioni, dei remaster, delle edizioni speciali gold etc. etc. Una volta che si ha tra le mani il file master, quello è, prendere o lasciare.
Grazie per la segnalazione,
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Nuovo disco, dopo 20 anni (!!!) per il duo Marc Almond/David Ball, cioè i Soft Cell. Torna il loro synth-pop mai banale (possiedo il loro vinile The art of falling apart con una splendida, irripetibile cover di Hey Joe / Purple Haze / Voodoo Chile di Jimi Hendrix) con testi sempre profondi e controversi, come questa attualissima “Heart like Chernobyl”, tratta da *Happiness not included.

Every army falls, invading my wars
I have a heart like Chernobyl
Watch out for reactor five
Nobody gets out alive
So do just what you have to do
If you're gonna survive
It's all the fault of the media
And all the fear they feed ya
Throw me down the waste disposal
I've a heart like Chernobyl

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.

ATTENZIONE!!! Leggere prima le ISTRUZIONI PER L'USO | Leggete le FAQ per le domande più generali

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