Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 13/11/2021 - 20/11/2021

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  1. CD Player + Streaming Audio
  2. Impianto con 1500€
  3. Nuovo Pre o cambio di paradigma?
  4. Consiglio per Zero Zone IRS 2092
  5. 78 giri
  6. Lonpoo attive o passive?
  7. Upgrade DAC
  8. Testina bassa uscita
  9. Re: Consiglio su TNT Flexy
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

CD Player + Streaming Audio
Caro Lucio,
non pensavo che sarei tornato a scriverti per avere un consiglio per nuovi acquisti, ma alla lunga anche un vecchio, tirchio, irriducibile “DIY-man” come me, cade in tentazione prima o poi. Per motivi di tempo e comodità, ascolto ormai prevalentemente musica in streaming e mi riservo sporadici momenti di ascolto “serio”, utilizzando i miei giradischi autocostruiti. Ho però un gran bel numero di CD e, possedendo un lettore con parecchi anni sulle spalle, sento la necessità di avere un CD player che mi possa assicurare una corretta lettura negli anni a venire. Lo so, detta così sembra una delle tante paranoie hi-fi, che molto ho criticato proprio su questa rubrica :-). In realtà sto semplicemente valutando l'ipotesi di sostituire il lettore fintanto che è rivendibile (cioè perfettamente funzionante) per poi, spero, non pensarci più. Cerco, insomma, un lettore che non mi faccia “troppo” rimpiangere il mio Meridian G08, in fatto di suono, ma più recente. Sportivamente parlando, un giovane su cui puntare in futuro, che prenda il posto della vecchia stella. Inoltre, stavo riflettendo sulla possibilità di sfruttare l'occasione per migliorare, un minimo, anche le prestazioni della musica liquida. Sono sincero: ho avuto in prova un DAC esterno di media qualità (GD Audio) e non è che abbia notato miglioramenti eclatanti ascoltando musica da Tidal, tramite Node 2. Quindi non ho queste grandi aspettative sul fronte “streaming”, ma la speranza non muore mai, come si suol dire.
Tu cosa faresti? Avendo un budget di 1.500 euro (più l'eventuale realizzo del Meridian), ti orienteresti su un lettore CD puro (quale/i?) o su una meccanica CD con un DAC esterno, da sfruttare anche col Node? (quali?). Una terza ipotesi, visto che di scatolotti ne avrei già abbastanza, sarebbe un lettore con entrate digitali, ma quelli che ho adocchiato (Rega Saturn R, ad esempio) superano un po' il mio budget e quindi dovrebbe veramente valerne la pena.
Visto che non lo faccio da anni, ti aggiorno sul mio impianto attuale:

Riguardo ai miei gusti in fatto di suono, ti dico che la Hana ML - ultima arrivata nel mio impianto - li rappresenta perfettamente. E' veramente “la mia” testina: potente, dinamica, estesa, precisa ed eclettica.
Grazie come sempre,
Carlo - E-mail: carlo.bergamini.mail (at) gmail.com

LC
Caro Carlo,
in tutta franchezza lascerei il Meridian al suo posto. Dubito che con la cifra stanziata riusciresti a ottenere un upgrade significativo. Se proprio dovessi cambiare opterei per un sistema separato meccanica + DAC (es. NuPrime) perché in questo modo miglioreresti anche il suono del BlueSound Node 2 e, in più, avresti un sistema “aperto” ad upgrade futuri sul lato della conversione, senza dover sostituire tutto. Certo è che sul fronte dei formati digitali e dunque sulla compatibilità ci saranno altri sviluppi, meglio essere pronti con un set-up più flessibile. In questo modo, nella peggiore delle ipotesi, saresti costretto a sostituire soltanto il DAC. Una soluzione più semplice, che eliminerebbe anche la presenza dello streamer, riducendo tutto a un'unica sorgente digitale factotum, sarebbe rappresentata da una macchina tipo Cocktail Audio, che legga i CD, decodifichi e faccia anche da streamer. Eventualmente, per entrambe le opzioni che ti ho segnalato, valuta anche l'usato recente, anche perché non so a quanto potresto vendere il tuo Meridian. Io, ripeto, lo terrei.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto con 1500€
Egregio Direttore di TNT, in primis le rivolgo sentiti complimenti per i servizi della pubblicazione che lei dirige, sempre preziosi per la loro chiarezza e dottrina, dei quali vi sono debitore.
Pur tuttavia, nonostante le vostre numerose informazioni, ancora non mi sento così sicuro da prendere una decisione sull'impianto, di fascia economica modesta, che vorrei acquistare entro breve, anche poiché a Cagliari, la città nella quale abito, mancano negozi che trattino alta fedeltà, sicché le mie scelte non possono basarsi sull'ascolto, ma soltanto sulle recensioni. Alla luce, dunque, delle mie davvero molto molto modeste conoscenze e dell'impossibilità di ascoltare i componenti audio, la mia prima cèrnita si è rivolta verso i marchi più noti e facilmente reperibili od ordinabili a Cagliari, prediligendo accoppiate amplificatore-lettore CD della stessa ditta, ciò soltanto poiché, non potendo verificare appunto la loro qualità sonora, ho pensato che, appartenendo i componenti alla medesima ditta, essi possano essere stati progettati per sonare al meglio assieme; ma, ovviamente, qualora voi aveste delle accoppiate "ibride" delle quali avete già constatando ampiamente il valore, non esitate a propormele, purché il prezzo finale di amplificatore-diffusori-lettore CD non vada oltre i 1.300-1.500 euro.
Dunque, i modelli ai quali ho pensato, sono i seguenti

Sui diffusori, invece, non ho alcuna idea, anche poiché persino io so che debbono adattarsi all'amplificatore: ma se l'amplificatore non lo ho ancora...
Ah, un paio di informazioni conclusive, sebbene, con impianti così modesti, suppongo esse siano quasi superflue e che un impianto debba sonare bene indipendentemente dalle dimensioni della sala e dalla musica: la stanza nella quale esso verrà posizionato è di 20-25 mq e i generi musicali che ascolto sono prevalentemente il jazz e la classica, ma con incursioni non troppo rare nel rock.
Un cordialissimo saluto; e ancora tanti tanti complimenti per la vostra professionalità.
Luca - E-mail: luca.cogoni1975 (at) gmail.com

LC
Caro Luca,
purtroppo conosco bene il problema della cronica mancanza di negozi HiFi in Sardegna. Al di là della possibilità di ascoltare impianti di altri appassionati (su Facebook c'è un gruppo che si chiama TNT-Audio Sardinia) le occasioni per confrontare e farsi un'idea precisa del suono dei componenti HiFi sono pochissime. La mia preferenza sulle accoppiate che hai individuato va senz'altro a Rotel e NAD, con Cambridge buona terza scelta. Per quanto riguarda i diffusori, io direi che siano le elettroniche a doversi interfacciare al meglio con essi, e non viceversa, anche perché il suono di un impianto dipende in massima parte proprio da questi componenti fondamentali. Viste le cifre in ballo, io propenderei per qualcosa della serie Debut di Elac, da scaffale o da pavimento a seconda degli spazi a disposizione. Ne abbiamo recensito diversi modelli. Potresti anche prendere in considerazione Pylon Audio (il distributore spedisce gratuitamente a casa dell'acquirente, mi pare). Ho recensito un modello da pavimento, le
Opal 20, costano circa 700€ la coppia, e le ho trovate straordinarie e ottime con qualunque genere musicale. Ti consiglierei di optare per la coppia NAD qualora desiderassi un'impostazione più rotonda e tranquilla, Rotel se invece volessi un suono più aperto e vivace. Sono piccolissime differenze, spesso offuscate dalla personalità dei diffusori.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo Pre o cambio di paradigma?
Gentilissimo Direttore,
negli anni ho costruito il mio attuale impianto, ho avuto occasione di esporre altri dubbi e storie in passato sulla rubrica, probabilmente (certamente) ne avrà perso la memoria, ma sinteticamente dirò che per me tutto iniziò con TA 10.1 e fu davvero la finestra che mi ha reso possibile entrare in questo mondo. Circa due anni fa ho cambiato i diffusori trovando nel mercato dell'usato le mie Wilson Benesch Vector. Il resto dell'impianto è basato su elettroniche Naim ad eccezione delle sorgenti. Negli ultimi tre anni ho virato totalmente verso la musica liquida affidata ad un server/streamer, lo ZenMK3 della Innuos, mentre la musica viene “creata” dal LeDAC della Metronome Technologie.
Le WB sono pilotate da due NAP 200, il pre è il NAC 202 alimentato da un SuperCap. Tutte le elettroniche Naim le ho aggiunte nel tempo cogliendo e scambiando con calma sempre nel mercato di seconda mano. Ora dopo un paio di anni di ascolti sento che qualcosa può essere migliorata, non mi sento assolutamente in ansia da upgrade, ma quello che percepisco è che una sezione PRE di migliore qualità sarebbe necessaria. Al contrario non sento minimamente carenze di watt o potenza “bruta” per quanto la raffinatezza esiste anche nell'erogazione della potenza. Necessaria...da leggere con le dovute proporzioni verso quelle che per tutti noi sono le vere necessità, lo specifico anche se ritengo che fosse già ampiamente chiaro a chiunque legge abitualmente la rivista. La definitiva naturale evoluzione sarebbe il NAC 252 e ho avuto modo di ascoltare sia quest'ultimo che il 282. Seppure con entrambi la differenza rispetto al mio attuale è stata subito evidente, invece non riesco a capire quale mi piace di più. Avendo già il SuperCap la differenza di prezzo tra i due si riduce, soprattutto se riuscissi come mio solito nella ricerca nell'usato. Ma perché non riesco a capire quale mi piace di più?
La musica la ascolto letteralmente tutta, ok nell'alfabeto dei generi qualche lettera la salto, ma non sempre del tutto, le eccezioni esistono sempre :-). La sala di ascolto è un salone di circa 6x4m con impianto su un lato lungo. Ambiente più o meno diviso, una metà con divano e impianto sui due lati lunghi e l'altra metà con tavolo/sedie e un mobile sul lato corto. Tappeto tra diffusori e punto di ascolto/divano senza oggetti in mezzo. Altri piccoli mobili negli angoli, cose quotidiane insomma. Onestamente non sento grossi problemi di acustica, per quanto la stanza non è né dedicata né ha trattamenti acustici specifici.
Arriviamo alle domande, è corretto che tra i due PRE Naim sento delle differenze di impostazione e non solo di qualità? Sembra filosofia, ma direi che hanno un carattere diverso. Lei quelle dei due vedrebbe meglio con il resto dell'impianto? Ma dicevo domande al plurale perché non sono mai stato un fanboys, di nulla e neanche di Naim. Arrivato a questo punto del mio percorso in questo magico mondo, potrei anche vendere le mie elettroniche e cambiare. Chi ha ascoltato Naim ne capisce al volo l'impostazione, molto, ma davvero molto sinteticamente un'enorme senso del ritmo... Chiaramente questo mi piace, ma cambiando cercherei qualcosa che migliori la ricostruzione e l'ampiezza della scena. Recentemente ho avuto modo di ascoltare le elettroniche dell'italiana Norma Audio, che ne pensa? Quali alternative potrei valutare secondo lei?
Penso che qualche suo spunto di riflessione mi aiuterebbe molto, non mi sono mai voluto perdere in elenchi infiniti di apparati papabili.
La ringrazio per l'attenzione e (non di rito) complimenti per la rivista che da anni mantiene un punto di vista che offre sempre materiale e idee su cui incuriosirsi.
Saluti,
Giovanni - E-mail: nibby78 (at) gmail.com

LC
Caro Giovanni,
se non riesci a decidere quale pre ti piace di più è perché forse non hai le idee chiare su cosa stia cercando, altrimenti non avresti dubbi. Oppure, le differenze non sono così eclatanti. O un mix di entrambe le motivazioni. Inoltre, non riesco a capire come tu possa attribuire al pre le colpe di questo tuo desiderio di upgrade, questa è sempre stata una mia grande difficoltà. Da recensore, vorrei avere le certezze degli audiofili, per capire al volo, in un impianto, “quale” componente faccia “cosa”. Secondo me servono doti medianiche, che non ho ancora acquisito. Oppure una lunga serie di prove a confronto (che faccio, prima di nomimare il colpevole).
Comunque sia, io provo ad andare controcorrente e ti consiglio di ascoltare, nella tua catena, un Naim Supernait recente, magari con alimentatore esterno da prendere in futuro se avessi voglia di un ulteriore passo avanti. Semplifichi l'impianto e, secondo me, migliori il tutto. Ha potenza da vendere e una sezione pre basata su tecnologie applicate al pre NAC552. In alternativa, valuta anche altri integrati di classe premium, anche il marchio italiano da te citato ha ottime soluzioni di questo tipo. Ovviamente, l'ideale sarebbe ascoltare a confronto, vedi se ti riesce di trovare qualcuno che te lo consenta. Visto che il tuo primo amore è stata la classe D, valuta anche le soluzioni pre + finale top di gamma di NuPrime Audio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio per Zero Zone IRS 2092
Caro Lucio,
ormai sei il faro che mi illumina nei miei orientamenti e decisioni. E' da diverso tempo che leggo commenti entusiastici sulla coppia di finali della ZeroZone in classe D, e non ti nascondo che sono fortemente tentato dall'acquisto. Tale desiderio è emerso con quanto letto nella posta della settimana del 30/10 (Alessandro) e dal fatto che lo stesso cita che l'accoppiamento da te suggerito con i diffusori Duevel è consigliato. Partiamo dal mio impianto:

La premessa è che prima dell'arrivo del Jolida FOX ss-X non ero particolarmente entusiasta del suono delle Duevel Venus, poi con l'inserimento dello stesso ho iniziato ad apprezzarne tutte le sfumature (un suono più corposo anche in gamma bassa). Quello che vorrei chiederti e se ritieni che con la sostituzione del finale MF andrei a migliorare qualitativamente, in quanto sento parlare dei finali Zerozone per un suono dettagliato/aperto e corretto sia in gamma bassa che alta, o ritieni di mantenere l'accoppiata pre e finali MF?
Tralascio l'aspetto ambiente che ho avuto modo di esporti nelle mie precedenti quesiti e che non dovrebbe rappresentare un problema.
Spero di averti dato tutti gli elementi per un tuo prezioso consiglio.
Come Sempre grazie di esistere.
Valter - E-mail: valteramacciani (at) virgilio.it

LC
Caro Valter,
io ci proverei. La cifra da investire è piccola, alla peggio li rivendi perdendoci poche decine di euro. Secondo me sarebbe un passo avanti, sì. Bisognerebbe capire cosa non ti soddisfi dell'attuale sistema e, francamente, mi sembra strano che abbia dovuto ricorrere allo scatolotto Jolida per apprezzare le belle Duevel Venus. Tutti i diffusori Duevel hanno un'eccellente gamma bassa, se nel tuo sistema era carente la colpa non è da ascrivere a loro, magari all'ambiente, non so. Comunque, gli ZeroZone di basso ne hanno da vendere e se neppure con questi dovessero venire fuori i bassi che desideri, il problema starebbe altrove.
Sono curioso di sapere come andrà a finire, anche perché qui continuano ad arrivare lettere di audiofili che confrontano i loro blasonati finali con questi giocattolini e, regolarmente, i primi ne escono con le ossa rotte. Non ho motivo di dubitare che anche l'amplificazione Musical Fidelity possa trovarsi in grande imbarazzo. Già il super integrato Musical Fidelity A300 ne è uscito maluccio dal confronto, vedi quello eseguito da un altro lettore su questa stessa Rubrica al
Vol. 977.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

78 giri
Buongiorno Gentile Direttore,
ho un impianto stereo vintage del 1980 al quale vorrei aggiungere un secondo giradischi per leggere dischi a 78 giri. Ho molti dischi 78 giri pre-guerra di lirica, jazz e musica d'operetta e vorrei poterli ascoltare. Il mio impianto setreo HI-FI vintage:

Ho bisogno del vostro aiuto in quanto non so quale testina e giradischi comprare (marca/modello) adatta ai 78 giri. Come giradischi con opzione 78 ho visto che ci sono TEAC, Lenco, Audio Techinca, ecc
Ma la testina giusta qual è? Cosa mi consiglia?
Potete aiutarmi? Non vorrei spendere complessivamente più di 300/400€ se possibile.
La ringrazio infinitamente e resto in attesa dei suoi consigli.
Cordiali saluti,
Mario - E-mail: mario.pallme (at) gmail.com

LC
Caro Mario,
per maggiore completezza d'informazione ti consiglio di dare un'occhiata ai consigli per gli acquisti di componenti per dischi a 78 giri che trovi nella nostra sezione dedicata al
vintage. In quella sezione abbiamo pubblicato una serie di articoli proprio su questo tema. Secondo me un'ottima soluzione, che sfora leggermente il tuo budget, sarebbe il giradischi Rega RP78, con opportuna testina RB78. Siamo pià vicini ai 500 che ai 400€, ma si tratta di un'eccellente soluzione. Altra soluzione analoga sarebbe il Pro-Ject Debut Carbon DC Esprit SB, da dotare di testina per i 78, come Grado oppure Ortofon. Più economico, sempre in casa ProJect, il Pro-Ject Debut RecordMaster II. Una soluzione ancora più economica potrebbe essere l'Audio Technica AT-LP120 USB HC, ma ti sconsiglierei di scendere al di sotto di questo livello. Personalmente, il gusto di ascoltare qualche 78 giri me lo sono levato nel modo più logico e meno audiophile: un bel grammofono His Master's Voice. Non sarà HiFi, ma il fascino di una macchina con un secolo di vita alle spalle, che suona così come suonava all'epoca, è senza pari. Ho una Quinta di Beethoven diretta da Toscanini su 78 e ti dirò che non suona neppure tanto male, sul grammofono. Ha una dinamica che francamente non mi aspettavo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Lonpoo attive o passive?
Buongiorno Direttore,
innanzitutto i miei più sinceri complimenti per la qualità e la profondità di TNT-Audio. Ho 67 anni, non sono un esperto di Hi-Fi ma amo molto la musica. Mi piace ascoltare soprattutto musica classica ma anche spesso jazz o rock. Il posto dove, quando posso, la ascolto è l'ex stanza di mio figlio, di circa 12 mq, dove ho messo un divano ed una tv, e dove ho posizionato delle casse attive di scarsa qualità di marca Empire, connesse via Bluetooth ad un DAC Crystal Acoustics BluDAC.
La musica proviene da Spotify (versione Premium) su MacBook Air (che presto cambierà e che potrei quindi dedicare alla musica) o iPad. Sono stato molto attratto dalle sue recensioni delle casse
Lonpoo LP42 e delle nuove LP42X, che sembrano fornire un'ottima qualità a fronte di un budget davvero minuscolo. Volevo quindi chiederle alcuni consigli:

La ringrazio in anticipo per la sua cortese attenzione,
Marco - E-mail: marco.bressa (at) icloud.com

LC
Caro Marco,
prendi pure le LP42X, andranno più che bene e saranno un upgrade sensibile. Non vale la pena prendere le passive e aggiungere un amplificatore esterno, mi pare che l'impianto al momento sia votato al massimo della semplicità. Il DAC che utilizzi andrà benissimo e così pure Spotify, anche se un servizio senza compressione dati sarebbe migliore. Nell'economia di questo impianto minimale non facciamoci però troppe paranoie. Stiamo parlando di un sistema che costa meno di 200€, composto da DAC e casse attive, se si volesse fare il salto di qualità le cifre da spendere sarebbero ben altre. La stanza non è grande e mi pare non sia molto arredata, ci saranno margini per miglioramenti in futuro.
L'unica cosa che ti chiedo è di curare il posizionamento dei diffusori: le Lonpoo sono straordinarie, ma danno quel che possono (ciò che io racconto nella recensione) a patto di sistemarle a dovere. Buttandole come capita su una scrivania o in una libreria si perde moltissimo. Quindi: tweeter ad altezza delle orecchie di chi ascolta (seduto, immagino) e parete posteriore abbastanza vicina. Le terrei anche a una buona distanza reciproca, diciamo almeno un metro e mezzo, per cominciare. Questo avvertimento vale per tutti, recensori da forum, blog e YouTube compresi: quando leggete una recensione non limitatevi alle conclusioni, ma leggete con attenzione le raccomandazioni per ottenere quei risultati che sono stati descritti dal recensore. Se pensate che basti acquistare una coppia di Lonpoo, perché ne avete letto un gran bene, buttarle a caso dentro una stanza vuota e sperare di sentire quel che trovate descritto nella recensione, tenetevi pronti per una sonora delusione. Sono diffusori in qualche modo esigenti e danno il meglio di sè se rispettati come tali. Sembrano giocattoli, ma sono diffusori serissimi. Utilizzarli come diffusori desktop ai lati di uno schermo di un notebook o di un PC, usando video di YouTube o file MP3 dal telefono, è un delitto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade DAC
Buongiorno direttore, negli anni ci siamo sentiti due o tre volte e i suoi consigli sono stati sempre oro per me (l'ultimo: le magnifiche Elac Debut DBR62!). Le ricordo l'impianto che ho a disposizione e che ascolto solo da cd avendo una vasta collezione (che va rinnovandosi anche grazie al prezzo assolutamente conveniente per questo supporto, ad oggi): -

La questione è che il lettore cd mi piace molto; a volte, però, ho come la sensazione che si perdesse dei dettagli o la separazione tra gli strumenti quando gli dò in pasto dei brani particolarmente articolati.Ho pensato potesse essere il dac che, anche se riconosciuto come uno dei più musicali di sempre (monta infatti due TDA1541A), sia più orientato ad una riproduzione dolce ed eufonica (che mi piace tantissimo quando ascolto brani in acustico o blues) ma perda colpi (inteso come scarso senso del ritmo, degli attacchi e anche quella sensazione di impasto di cui parlavo sopra) quando deve riprodurre musica tipo rock, funky, elettronica.
Nel caso la mia intuizione fosse corretta (cioè il responsabile sia il dac), riuscirei a fare un salto in avanti con un budget di 500 € dedicato a questo componente? La meccanica credo sia di ottima fattura (kss190A), quindi agirei solo sotto quel profilo.
In attesa di un suo come al solito illuminante consiglio, le auguro buon lavoro.
Gabriele - E-mail: gabrielebarnabei (at) yahoo.it

LC
Caro Gabriele,
sei sicuro che la colpa sia del lettore CD e non dell'amplificazione? Quella coppia Audio Analogue non fa certo del dettaglio la sua arma vincente, anzi. Il suono è esattamente quello che imputi al tuo lettore CD: caldo, eufonico, tranquillo. In tutta sincerità io sostituirei l'amplificazione e lascerei il lettore al suo posto. Meglio un amplificatore integrato moderno, anche di stirpe classe D (es. NuPrime) che magari abbia anche un DAC interno, cui potresti eventualmente collegare il tuo lettore CD, per verificare se e quanti progressi siano stati fatti nella conversione del segnale digitale. Anche NAD e Rotel hanno in catalogo integrati dotati di DAC assolutamente moderni e di ottima qualità. A mio parere con una scelta di questo tipo, in un colpo solo, ottieni diversi vantaggi: semplifichi l'impianto, migliori la sezione di amplificazione e la conversione del segnale digitale, il tutto con una spesa contenuta al di sotto dei 1000€. Pensaci.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Testina bassa uscita
Buona sera dott.Cadeddu,
Mi chiamo Carlo e Le scrivo perché avrei una domanda da sottoporLe. Ascolto musica jazz e classica. Il mio impianto è così formato:

Dell'impianto sono più che soddisfatto, ma non ho esperienza su testine a bassa uscita. Per questo e considerando le caratteristiche del prefono, Le chiedo cortesemente se al posto della suddetta testina posso montare la stessa ma a bassa uscita (0,3 mv),
Il mio dubbio sta nel valore del guadagno forse un po' basso.
La ringrazio e Le faccio i complimenti per la rivista (alta professionalità e tanta pazienza).
Cordiali saluti,
Carlo - E-mail: carlo.scotta (at) fastwebnet.it

LC
Caro Carlo,
perché vorresti provare la versione a bassa uscita della stessa testina? Secondo me vai a cacciarti nei guai, perché il suono non migliora, anzi temo che potresti avere una serie di controindicazioni. Un'uscita bassa rende il segnale più sensibile ai disturbi esterni e sollecita in maniera maggiore il pre fono, il risultato potrebbe essere un peggiore rapporto segnale/rumore. Io lascerei tutto così, a meno che tu non voglia sostiture la testina con una di livello più elevato, che sia disponibile solo a bassa uscita oppure meno. Il tuo pre, nel caso, fino a 0.2 mV ce la farebbe senza problema alcuno. Onde evitare pasticci, starei sul sicuro e non scenderei al di sotto di 0.25mV, perché i dati dichiarati (di pre e testine) talvolta lasciano il tempo che trovano e, spesso, sono ottimistici. Potresti, semmai, prendere in considerazione qualche altro modello Dynavector di fascia più alta, così non ti discosti troppo dall'impostazione timbrica cui sei probabilmente abituato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Consiglio su TNT Flexy
[Mensola Rega per giradischi] Buongiorno direttore,
desidero aggiornarla per una ulteriore delucidazione (si veda quesito originale su
Vol. 886). Avrei trovato una possibile collocazione per la mensola Rega, per praticità allego una fotografia sperando si deduca meglio il posizionamento. Il diffusore Proac Studio 130 dista circa 50 cm dalla parete retrostante (purtroppo tramezzo, non portante) e la mensola verrebbe posizionata ad altrettanti 50 cm al di sopra del diffusore. La ritiene una distanza accettabile?
La ringrazio anticipatamente se vorrà rispondermi e come dovuto rinnovo la stima per l'operato svolto da tutto lo staff.
Un caro saluto,
Mirko - E-mail: mirkobad (at) hotmail.it

LC
Caro Mirko,
un giradischi vicino a un diffusore generoso in gamma bassa è sempre un grosso rischio, specie se si ascolta ad alto volume. Se il giradischi è a telaio rigido come il tuo Rega RP3 il rischio è ancora più alto. Ti direi che puoi provare, ma mi è difficile consigliarti a cuor leggero. D'altra parte, se non avessi altre possibilità di posizionamento che faresti? Nella peggiore delle ipotesi, se tutto dovesse dare problemi di feedback, potresti sempre vendere il Rega e prendere un giradischi a telaio sospeso, di sicuro sarebbe più immune alle vibrazioni generate dai diffusori quando riproducono basse frequenze importanti. Per fortuna il tuo giradischi si vende molto facilmente, potresti addirittura sostituirlo con un modello a telaio sospeso, equivalente, senza spendere un euro di più. Per ora prova così, poi ne riparliamo. La mensola a muro comunque resta a prescindere, è un'ottima soluzione per qualunque giradischi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro direttore,
grazie infinite per la risposta ai miei quesiti pubblicata nel
Vol.962 della posta. Alla fine ho preso il Rega Apollo e mi sono preso un periodo per capirlo ed apprezzarlo completamente. Devo dire che si tratta di una macchina dal rapporto qualità/prezzo decisamente sorprendente. Grande precisione, dinamica, ricostruzione spaziale, aria tra gli strumenti, microdettaglio, ritmo e musicalità eccellenti, prontezza meccanica, con in più la chicca delle uscite regolabili ed una dotazione di possibilità di collegamento veramente notevoli, ottima solidità e pure un bel design che non guasta mai. Pensavo che non avrei mai sostituito degnamente il mio defunto Marantz ed invece sono felicissimo del nuovo lettore. Se su quanto espresso sopra il Rega si fa preferire decisamente rispetto al vecchio Marantz quest'ultimo aveva di meglio rispetto al primo una maggior "rotondità" e calore giacché il Rega risulta appena più algido e freddo del CD 17. C'è poi un piccolo neo estetico con il cromatismo della scritta Rega retroilluminata in rossa ed il display arancione che non risulta tra gli accostamenti cromatici più riusciti della storia umana. Ma si tratta comunque di inezie che nulla tolgono all'estrema bontà di questa macchina che mi sta stupendo ogni volta che l'ascolto, soprattutto con diverse registrazioni stratosferiche degli anni 50/60 (molte delle quali di Rudy Van Gelder) o con quelle al di sopra di ogni sospetto di Chesky Records e di Velut Luna. Penso quindi che si tratti di una macchina veramente notevole ad un prezzo ragionevole. Una sorta di scelta intelligente per l'audiofilo attento alla musica ma anche al portafoglio.
Una sorta di Planar 3 in versione CD, ma questo credo che sia proprio il DNA di Rega.
La ringrazio nuovamente per i consigli ricevute e per il grandissimo lavoro che fa con TNT-Audio.
Marco - E-mail: marco.muttinelli (at) tutanota.com

LC
Caro Marco,
sono felice che il consiglio sul lettore Rega Apollo abbia sortito un buon effetto. Quando dici che il Marantz CD17 è più caldo e rotondo, è semplicemente perché è meno trasparente ed estrae meno informazioni dai dischi. Può essere gradevole, ma lo scopo dell'HiFi dovrebbe essere quello di non perdersi pezzi di musica (particolari, frequenze etc.) per strada. Non ritengo le macchine Rega algide o fredde, tutt'altro. Sono precise e musicali. Quando penso a suoni freddi sono altre le elettroniche che mi vengono in mente. Forse è l'accoppiata con l'ampli Marantz e le casse Totem, magari con la complicità dell'ambiente, a far tendere il tutto verso tinte fredde, ma non è l'Apollo il colpevole. Vedrai che ti farà scoprire tanti particolari in dischi che credevi di conoscere bene!
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

A ben dieci anni di distanza dal loro ultimo lavoro (Gold Cobra) esce il nuovo album dei Limp Bizkit. Il terribile biscottino inzuppato pubblica Still sucks, nel solito stile crossover nu&rap metal, ma con qualche differenza. Questa “Don't change”, ad esempio, è un'insolita ballata.

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.

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