Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 8/5/2021 - 15/5/2021

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  1. Upgrade...una malattia mentale!
  2. Consiglio su diffusori
  3. Pressione sonora Duevel Planets + Yamaha
  4. Lettore cd o meccanica cd
  5. Da quattro a due componenti
  6. Nuovo amplificatore
  7. Ancora sulle Thiel CS 1.2
  8. Distorsione nei solchi interni di un LP
  9. Upgrade per analogico
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Upgrade...una malattia mentale!
Gentile Direttore, mi sono preso tutto il pomeriggio ad ascoltare musica sul divano...e così ho cominciato a fantasticare e a riprogettare....non si finisce mai, a qualsiasi livello, ma forse anche questo è il bello! Ho quindi deciso di disturbarLa nuovamente per avere una indicazione sulle nuove fantasie che credo mi accompagneranno fino a Natale :-)
Ascolto prevalentemente il rock ed il mio impianto è così composto adesso:

Mi stavo chiedendo quanto valesse la pena cambiare i diffusori innanzitutto. In uno dei due si ruppe il tweeter che è stato magistralmente riparato, ma funziona benissimo. Secondo Lei se mettessi i Monitor Audio Silver 500 6g migliorerebbe sensibilmente il suono? Oppure ho adocchiato i B&W 703 S2. Quali secondo Lei fanno meglio al caso mio? (o altri? Ovviamente cercherò di provarli prima...per le b&w mi sarà semplice, per le Monitor Audio un po' più complicato forse non possibile al momento). In particolare mi chiedevo se il diametro dei drivers, più piccoli quelli di B&W (anche rispetto alle silver 6) incidesse sulle basse frequenze in modo sensibile oppure dipende molto dalla progettazione del diffusore. L'ambiente è un pochino sacrificato tra un camino ed un pianoforte a muro e tra i diffusori c'è poco più di 1,80 mt....ma la sala poi si sviluppa in una superficie di quasi 40 metri quadri o forse anche di più.
Di mettere un integrato migliore al posto della mia accoppiata già ne abbiamo parlato e per adesso mi piace così (soprattutto perché posso fare una cosa all'anno :-))....per la verità dopo i diffusori avrei pensato di sostituire il preamplificatore con un rotel RC1572 e prima ancora la sorgente con un lettore CD Rotel sempre 1572. Che ne pensa anche di questa seconda idea?
Un caro saluto e grazie sempre per la disponibilità ed i preziosi e chiari consigli.
Gaetano - E-mail: gaetano0274 (at) gmail.com

LC
Caro Gaetano,
concentra tutte le energie sull'upgrade che ti darà più soddisfazioni, ovvero quello dei diffusori. Il resto dell'impianto può stare così ancora per un bel po' di tempo. Dedica a questa ricerca tutto il tempo e le risorse disponibili, dovessi anche attendere un po' più a lungo per effettuare un upgrade veramente sensibile e apprezzabile. Le tue casse costavano circa 1600€ la coppia, per fare un salto significativo credo debba andare sulla fascia di prezzo intorno ai 2500/3000€, altrimenti si tratterebbe di un miglioramento marginale o di un side-grade. Se ti piace il suono Monitor Audio stai pure con questo marchio e, in tutta sincerità, non metterei le B&W che hai indicato a valle delle tue elettroniche, specie se l'ambiente, come sembra, è lontano dall'ottimale.
Non preoccuparti delle dimensioni dei woofer, sono tanti altri i parametri che influenzano la qualità e la quantità delle basse frequenze, ne abbiamo parlato più volte, anche su questa stessa Rubrica nelle scorse settimane.
Per sostituire le elettroniche c'è sempre tempo, ma di sicuro non sostituirei il preamplificatore, semmai - e scusami se insisto - prenderei un integrato di livello superiore. Il lettore CD seguirà a ruota, nel caso.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio su diffusori
Gentile Direttore,
anni fa le scrissi da Londra dove vivevo per chiederle dei consigli sul mio HiFi, che a quel tempo iniziavo a "costruire", che mi furono estremamente utili. Fino a poco tempo fa avevo un Trends Audio TA-10 col quale pilotavo, attraverso i cavi autocostruiti TNT Audio, una coppia di Klipsch RB65 bookshelf. Usavo un Project Debut con testina Denon DL-103. Ora ho rivoluzionato tutto e vivo in Italia. L'hifi è ora composto da Synthesis Soprano, stessi cavi e Project Classic con una nuova DL-103. Il resto della musica che non ho su vinile lo ascolto in flac da streaming attraverso un cavo ottico collegato al televisore smart. Inutile dirle che il passaggio è stato notevole. Quello che mi ha più impressionato in assoluto è la velocità incredibile del Soprano nella riproduzione dei transienti ed ovviamente la conseguente apertura eccellente dello spazio stereofonico. Purtroppo però credo che le RB65 non riescano a reggere il confronto col Soprano. Manca moltissimo l'estensione sui bassi ed i medio alti ora suonano parecchio "intensi". Troppo per i miei gusti.
Dunque arrivo al chiaro motivo di questa email che è quello di chiederle un consiglio su un upgrade delle Klipsch.
Per darle maggiori info sull'ambiente di ascolto, posso dirle che l'impianto è all'interno di un salotto medio grande (intorno ai 28-30mq) in un palazzo ottocentesco con le mura spesse un metro e mezzo e costruite con carparo. Questa è anche la sala di ripresa del mio studio di registrazione (ho una batteria montata e microfonata al suo interno) ed il pavimento in mattonelle d'epoca è quasi completamente coperto da tappeti. La stanza è rettangolare e lo stereo è su uno dei due lati più corti mentre il soffitto è a botte e dell'altezza di quasi 6m. Le pareti, con le loro librerie, fungono da diffusori per cui le riflessioni sono controllate. Non ci sono rimbombi di basse frequenze che sono proprio quelle che mi mancano adesso: il suono adesso è così estremamente dettagliato da fare suonare le RB65 "piccole". E dunque le chiedo un consiglio sulle casse appunto. Diciamo che vorrei non sforare i 1000€ per la coppia. Ho visto le Klipsch R820F come anche alcune Polk Audio, Q Acoustics 3050i, Dali Oberon, JBL Arena 180 e così via. Magari una sua opinione potrebbe sicuramente illuminarmi. Generalmente ascolto davvero di tutto. Dal metal dei Meshuggah al jazz di Davis alla classica di Bartok e Shostakovich al rock. Davvero di tutto. Posso dirle che ciò che desidero nel suono è la minima fatica di ascolto. Mi piace il calore con una buona ma lineare spinta sui bassi. Mi piace ascoltare Metheny e avere l'impressione di averlo davanti a me così come nel caso di "The Package" degli A Perfect Circle. Odio le frequenze medio alte lancinanti.
Credo di averle detto tutto. Non le invio una foto per rispetto del regolamento del suo sito.
La ringrazio in anticipo per la sua disponibilità e attendo un suo reply.
Cordiali saluti,
Marco - E-mail: mschnabl69 (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
le foto si possono inviare, magari evitando i mostri da 20Mb ciascuno. Il tuo racconto è strano e qualcosa non mi convince. In pratica hai cambiato sala d'ascolto e amplificatore...e le Klipsch non ti soddisfano più. Dici che l'amplificatore ha il merito di suonare veloce e di costruire un buon soundstage ma le casse sono aggressive sul medio-alto e con pochi bassi. Come fai a essere sicuro di chi siano i meriti e le colpe? Non è che magari è l'ambiente il vero colpevole? Soffitti così alti sono, in genere, un bel problema. E anche una batteria in sala d'ascolto sarebbe meglio se non ci fosse. Comunque, posto che rimetterei al suo posto il piccolo Trends Audio, se ce l'avessi ancora, giusto per verificare esattamente “chi fa cosa”, in effetti in un ambiente così servirebbero diffusori più generosi, e da pavimento. Abbandonerei l'idea Klipsch, onde evitare questo medio-alto così aggressivo che lamenti e mi concentrerei su impostazioni diverse. In teoria, perché in pratica abbiamo un un problema: il tuo amplificatore ha sì e no la potenza del Trends TA10, una decina di watt e, in una stanza così, questo ti obbligherebbe ad utilizzare diffusori sensibili, per ottenere pressione sonora e dinamica soddisfacenti. E visto che il budget è quel che è (500-700€) Klipsch torna ad essere una scelta praticamente obbligata. Facciamo così: prova ad ascoltare le Klipsch R820F che tu stesso hai indicato, ma portati appreso il tuo amplificatore. E magari anche il Trends Audio. Secondo me devi ancora capire bene cosa stai cercando.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Pressione sonora Duevel Planets + Yamaha
Salve direttore, grazie per avermi risposto. Come da suo consiglio ho misurato con più brani la pressione sonora con cui ascolto e che coincide con il massimo ottenibile prima che il suono diventi sgradevole ed i woofer inizino a spiattellare cercando di decollare mentre i tweeter hanno ancora un po' di fiato. L'app jbl misura 96 dB stranamente in qualsiasi dei vari punti di ascolto che possono essere anche a 8 metri dai diffusori. Suppongo sia dovuto all'ambiente totalmente aperto e con una volumetria importante sia in altezza che in ampiezza.
Ovviamente ho controllato la connessione dei cavi di potenza ed ho effettuato le misurazioni con vari brani/sorgenti, appena possibile proverò come risponde l'ambiente "trattato" della cantina. Sono curioso e spero di sentire migliorie date dall'ambiente e dalla linea elettrica dedicata e potrebbe essere un test per indirizzarmi sui futuri diffusori ...grazie ancora
Gianluca - E-mail: lukelukesb (at) gmail.com

LC
Caro Gianluca,
non mi è chiaro se i 96 dB sono costanti (impossibile), medi o di picco. Se si tratta di picchi, credo che le Planets siano assolutamente in grado di gestirli senza troppi problemi, e la potenza dell'ampli Yamaha non dovrebbe essere mai insufficiente. Sei sicuro che il suono diventi sgradevole per colpa dei diffusori e non dell'ambiente? Quando un woofer arriva a fondo corsa si...sente. È perfettamente udibile il “clac” del cono che arriva a fondo corsa. Meglio non insistere troppo in questo caso, perché la possibilità di fare danni è elevata. Altra cosa che non capisco è la pressione sonora sempre uguale in tutti i punti della stanza, non può essere! Questa varia molto con la distanza del microfono dai diffusori! Attendo altri esperimenti in ambiente diverso, perché troppe cose non mi convincono. Prova anche un telefono diverso con la app JBL.
Qualora il limite dovesse essere rappresentato dalle Planets, il passo successivo sarebbe quello di sostituirle con altre Duevel più grandi :-)
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Lettore cd o meccanica cd
Gentile Direttore,
sarei grato di avere un suo consiglio. È mia intenzione di non utilizzare più il lettore blu-ray Sony BDP S360 collegato ad un Dac Teac UD 301 come lettore CD. Mi sono rivolto al negozio dove ho comprato il mio impianto fine 2019 e mi hanno suggerito un lettore cd Teac P650 o un Rotel CD14 o 11 da usare solo come meccanica. Non sono assolutamente una persona competente ma mi sembra uno spreco pagare e non utilizzare il dac interno; pertanto pensavo ad una meccanica Audiolab 6000CDT o Cambridge Audio CXC V2. Vale la pena affrontare questa spesa?
Tenga presente che ascolto prevalentemente musica anni 70-80 e il mio piccolo impianto è composta da:

Grazie per i suggerimenti anche per eventualmente bilanciare o migliorare l'impianto.
Distinti Saluti,
Davide - E-mail: davfarina (at) alice.it

LC
Caro Davide,
sono sostanzialmente d'accordo con te, inutile spendere per ciò che non si utilizza. Quindi - in teoria - voterei a favore della meccanica separata, sia la Cambridge che l'Audiolab andranno benissimo. Qualora volessi risparmiare, potresti cercarne una usata o ripiegare su un lettore CD super-economico che abbia l'uscita digitale. È vero che non utilizzeresti il DAC interno, ma andresti a risparmiare un bel po' di soldi. L'eventuale differenza rispetto alle meccaniche citate è certamente inudibile in un impianto entry-level come il tuo. Già un lettore come il Cambridge Audio AXC35 possiede uscita digitale coassiale, ad esempio. In quest'ottica, anche il Teac CDP650 che ti hanno proposto (che costa appena 250€) può essere una buona soluzione. Quindi la teoria, in questo caso, fa un po' a pugni con la pratica, il contesto nel quale operiamo.
Esiste anche una soluzione che mi piace più di tutte le altre citate: vendere il DAC Teac e acquistare un lettore CD integrato di buon livello. In un impianto economico non ha alcun senso usare meccanica e DAC separati.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Da quattro a due componenti
Buongiorno Lucio. Questa volta ti scrivo per un parere sul mio impianto e non per quello di mio fratello :-)
Riepilogo i componenti:

La resa sonora dell'impianto nel mio ambiente (leggermente riflettente, ma non in modo eccessivo) mi soddisfa, direi ottima per i miei gusti e le mie esigenze, anche grazie alle "jolly" Planets. Visto che ultimamente ho iniziato a preferire le sonorità dell'N15D a quelle dell'Apollo R (si tratta di differenze davvero minime per me, ma percepisco il primo leggermente più vivace, il secondo più dettagliato), visto che mi dispiace lasciare in disuso un buon lettore come l'Apollo R e, infine, visto che amo l'essenzialità, starei valutando di permutare N15D, Apollo R e Brio R con un Cocktail Audio X35. Da quattro elettroniche a due. Ora, al di là delle features dell'X35, rischierei di "buttar via il bimbo con l'acqua sporca" o mi manterrei, sia come amplificazione che come stadio phono MM, a livelli qualitativi quantomeno paragonabili al Brio R? Rinuncerei tranquillamente all'acquisto del Cocktail Audio, nel primo caso.
Se tanto mi da tanto, l'amplificatore interno dell'X35, perlomeno leggendo la vostra recensione dell'X30, non dovrebbe essere affatto male. Come avrai capito, chiedo a priori perché sarà molto improbabile riesca a confrontare dal vivo il Cocktail Audio con il mio attuale impianto.
Ti ringrazio, se vorrai, per l'ennesima risposta e per la tua (vostra) competenza che ho sempre preso a riferimento in questi ultimi sette anni, da quando il mio interesse per l'Hi-Fi ha avuto un "revamp" non indifferente.
Buona giornata.
Paolo - E-mail: paolobarre (at) gmail.com

LC
Caro Paolo,
io dubito che l'accoppiata Apollo R + Brio R possa suonare come un Cocktail Audio X35. Secondo me suona meglio, e non di poco. Quindi: se l'idea è quella di semplificare l'impianto, magari accettando un piccolo compromesso sul fronte dell'ascolto puro e semplice, allora l'X35 sarebbe una buona soluzione, viceversa direi di no. Potresti, semmai, fare un passo intermedio, più furbo: prendere l'X35 e collegarlo al Brio R con le sue uscite analogiche. In questo modo bypasseresti lo stadio dell'amplificazione interna. Tieni conto che questo passaggio intermedio ti consentirebbe di eliminare comunque due componenti (CD e streamer) e toccare con mano la differenza tra stadio di amplificazione interna del Cocktail e Rega Brio R. Avendoli entrambi a disposizione potresti, a ragion veduta, decidere se vendere anche il Brio e tenere solo il Cocktail come cuore del tuo impianto. In questo modo minimizzi gli errori, visto che un ascolto preventivo credo ti sia precluso. Il rischio di fare errori si abbassa, anche perché se già preferisci il suono della sorgente Cocktail a quello del lettore CD Rega ci sono ottime probabilità che il passaggio al modello X35 lascia questa scala di valori inalterata, rendendo la semplificazione praticamente sicura.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo amplificatore
Buongiorno direttore,
innanzitutto le rinnovo i complimenti per il sito e per la rubrica della posta, che non sono di maniera ma vogliono essere, da lettore di vecchia data, il ringraziamento per l'impegno e la dedizione profusi in tutti questi anni. Le aggiungo che ora, ai miei occhi la sua rubrica ha assunto un ulteriore valore aggiunto, poiché lettura dell'archivio della posta mi ha tenuto compagnia e permesso di distrarmi, nei lunghi e difficili giorni della mia quarantena a novembre.
Venendo al dunque, le avevo scritto oltre 2 anni fa (ma sembra un'era geologica fa) (
Vol. 878) chiedendo lumi per l'upgrade del mio impianto, in particolare dei diffusori. Grazie ai suoi consigli, ho da allora abbastanza rivoluzionato il mio impianto, che ora è così composto:

Pur essendo la stessa la stanza, ora sono molto molto più soddisfatto del suono, e ho raggiunto un equilibrio che mi soddisfa, con un suono ben dettagliato senza essere "pungente", ricchezza armonica, presenza dei bassi e PRAT. Due considerazioni:
  1. Lei sottolinea sempre la difficoltà di distinguere tra una sorgente digitale e l'altra, ma devo dire che nel mio sistema le differenze tra i diversi DAC (sono passati da casa mia anche un Chord Qute HD e un Topping DX3 Pro) e l'upgrade dello streamer da Allo Digione liscio a Signature, si sentono con chiarezza e devo dire che avere una buona sorgente digitale ha contribuito a farmi fare un ulteriore scatto in avanti di soddisfazione, dopo la sostituzione di diffusori e amplificatore avvenuti per primi.
  2. La tante volte da Lei sottolineata ricerca del corretto posizionamento dei diffusori è stata poi l'ultimo elemento decisivo per la mia soddisfazione, poichè l'avvicinamento di pochi cm delle Rega alla parete di fondo mi ha permesso di arrivare ad ottenere un più soddisfacente impatto sulle basse frequenze (ovvio dirà lei).
E fin qui mi potrei annoverare tra gli audiofili felici. Il bello di quest'hobby è però anche fare l'esperienza dell'ascolto di nuove componenti, anche perchè, per quanto finora sperimentato, comprando con una certa oculatezza nel mercato dell'usato si riesce poi a rivendere con poca perdita quanto diventa di surplus, e la ricerca del componente da comprare diventa tutto sommato essa stessa parte del "gioco". Pur essendo soddisfatto del Mira 3 e della sua sinergia con le RS5, sarei tentato di vedere se un nuovo ampli con un po' più di corrente potesse dare ancora un po' di spinta e "graniticità" alla parte bassa dell'emissione dei miei diffusori senza perdere il dettaglio e la raffinatezza del Mira 3.
Il budget sarebbe appena sotto i mille e euro e i candidati che avrei individuato sarebbero: Lei cosa ne pensa, gli amplificatori indicarti sarebbero un effettivo upgrade o solo un sidegrade? Lei ha suggerimenti diversi? (Ivi inclusi quello di non cambiare nulla e godermi la musica).
Un caro saluto,
P.S. Visto che io (come molti altri) apprezzo molto anche i suggerimenti musicali che propone, che sono peraltro affini ai mie gusti e al mio retroterra musicale, mi permetterei di suggerirle, se ciò fosse possibile, di raggrupparli tutti in un'unica pagina per facilità e piacere di consultazione dei suoi lettori, poiché, così come sono adesso, risulta un po' macchinoso consultare quelli passati, che invece sicuramente contengono diverse perle da non perdere.
Enrico - E-mail: enred0768 (at) gmail.com

LC
Caro Enrico,
la tentazione di suggerirti di provare uno dei due Rega, visto che hai già dei diffusori Rega, è forte, ma il cuore mi suggerisce che il Nait XS sarà un passo avanti ancor più sostanziale, senza contare che ha un indice di rivendibilità sconosciuto alle amplificazioni Rega, specie quelle più costose (diverso il discorso per il Brio). Quindi, che Nait XS sia! Se continueranno a mancarti bassi e/o dinamica, la colpa sarà a quel punto da cercare altrove.
Per quanto riguarda i suggerimenti musicali, sono felice ti siano utili. Purtroppo costruire un'area dove raggrupparli tutti è un'impresa titanica, e per due motivi: tanti suggerimenti “vecchi” sono non più reperibili su YouTube, perché il video è stato rimosso. In secondo luogo, stiamo parlando di tanto materiale, io non ho il tempo (né la voglia) di impegnarmi in una simile operazione. Però, siccome TNT-Audio utilizza il vecchio concetto del Web 1.0, ossia dei 0.05$ da condividere con tutti gli utenti della rete (così tutta la comunità diventa più ricca)...si accettano volontari! È bello prendere senza pagare, senza sorbirsi la pubblicità invadente, senza pop-up insistenti e senza neppure dover consentire l'installazione di cookies (che non usiamo!) o dover dare il consenso per notifiche di vario genere o iscrizioni a newsletter ma...è altrettanto bello donare agli altri una parte di ciò che si è ricevuto. È con questo spirito che lavoriamo noi e, soprattutto, i nostri traduttori, che non mi stancherò mai di encomiare e ringraziare. Loro hanno abbracciato appieno la filosofia di cui sopra: siccome i recensori mettono a disposizione il loro tempo per condividere le proprie impressioni (e talvolta è fatica vera, anche fisica!) noi da lettori restituiamo il favore traducendo i loro articoli dall'inglese all'italiano. Quindi: sotto col volontariato! :-)
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Ancora sulle Thiel CS 1.2
Buongiorno Direttore,
non so se sia il caso di pubblicare la mia lettera magari può servire ai lettori il mio caso. Dopo alcuni mesi di ascolto sono molto felice della coppia Roksan Caspian M2 e Thiel CS 1.2. Peccato solo che se alzo il volume ad ore 11 l'amplificatore diventa una stufa solo dopo 20 minuti, e a ore 12 partono le protezioni dell'ampli e si spegne, con altri diffusori Elac Debut B5 e Aliante CNM Tower invece tutto perfetto ampli freddo e posso alzare il volume senza problemi, a questo punto direi che l'ampli proprio non gradisce il carico delle Thiel.
Ho scritto alla Roksan che tempestivamente mi ha risposto tramite il loro distributore in Italia, questa la loro risposta.

Buonasera,
non so di preciso se ci debba necessariamente essere una sequenza prestabilita per l'entrata in funzione di un sistema di protezione rispetto ad un altro. L'innalzamento della temperatura dei finali di potenza, in seguito magari ad un ascolto dispendioso e prolungato, e l'eventuale attivazione della ventola, è una circostanza che si verifica piuttosto raramente ma non è difficile capire quando tale comportamento sia giustificabile. Nel Suo caso, il surriscaldamento dei finali di potenza non è una causa ma una conseguenza delle difficoltà di pilotaggio incontrate dall'amplificatore. Se, nelle Sue specifiche condizioni, il dispositivo di sicurezza rileva la presenza di una corrente anomala, probabilmente repentina e tale da giustificare l'arresto cautelativo dell'erogazione, ancora più velocemente rispetto al constatare il progressivo surriscaldamento dei finali, non mi pare un comportamento di per sé sbalorditivo. Diciamo che la cosa fondamentale è che i sistemi di protezione si dimostrino efficienti e non siano presenti solo per compilare i data sheet.
Cosa mi consiglia? Leggendo le sue risposte in merito alle Thiel suggeriva l'ampli NAIM ad un lettore.
Se volessi cambiare filosofia e provare il finale NUprime STA-9 utilizzando il Roksan come pre riuscirebbe a gestire il carico delle Thiel secondo lei? Sono attirato da questo “esperimento” anche per il prezzo non esorbitante di questo finale, il suono delle fantastiche Thiel non lo vorrei proprio abbandonare.
Grazie di tutto per la passione ed impegno che mette in questa creatura bellissima che è TNT Audio.
Cordiali Saluti,
Stefano - E-mail: nuovavita1965 (at) gmail.com

LC
Caro Stefano,
no, c'è qualcosa che non va, o nei cavi di potenza o nelle tue Thiel. Eh già, perché il carico delle 1.2 è facilissimo, sempre sopra i 4 ohm e con variazioni davvero minime. Basta vedere il
grafico delle misura pubblicato da Stereophile, ad esempio. Un carico come questo è una passeggiata per la maggior parte degli amplificatori in commercio. La fama di essere un carico ostico, per Thiel, è dovuta ai modelli più grandi, nei quali l'impedenza scendeva a valori veramente pericolosi per gli amplificatori. Non solo, ma aggiungi il fatto che personalmente ho pilotato le 1.2 con una tal quantità di amplificatori diversi, e di sicuro alcuni meno dotati del tuo Roksan dal punto di vista elettrico, sempre senza aver mai riscontrato problemi. Di sicuro sono un carico molto più tormentato le Elac B5 con le quali il tuo Roksan sembra non avere problemi! Quindi: controlla bene le connessioni (tipo di cavi utilizzati, eventuali falsi contatti) e fai controllare le tue CS 1.2 ad un tecnico bravo, sono sicuro che ci sia qualcosa che non va in qualche componente del crossover o in qualche bobina mobile.
Tenimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Distorsione nei solchi interni di un LP
Caro direttore buongiorno,
al di là degli scontati complimenti le vorrei porre una questione. Stavo curiosando su internet alla ricerca di una buona testina e mi sono imbattuto sulla nuova serie della Audio Technica ed in particolare sulla AT-VM95 ML. Fra le opinioni dei vari utenti, ne ho trovato uno che citava una distorsione che ho sempre avvertito ma che non avevo mai sentito nominare, la IGD - INTERNAL GROOVE DISTORSION - in pratica quella che si ha con l'avvicinarsi della testina al centro del disco e si avverte nettamente nei pezzi più vicini all'etichetta.
Come dicevo è una sensazione che mi sono sempre portato dietro, chiedendomi se fosse solamente una mia impressione, ora trovo conferma che esiste. Vorrei da lei qualche ragguaglio in più se possibile. L'utente che citavo, dice che con questa testina ha risolto definitivamente il problema. La testina in questione ha un taglio particolare detto Micro Linear, che assicura (a detta della casa) 1000 ore di vita ed una particolare accuratezza nel tracciamento (è quasi il top di gamma, al di sopra ce n'è solo una con il taglio Shibata), se la conosce vorrei un suo parere.
Tenga conto che per tutte le mie testine ho sempre usato la vostra dima per le regolazioni, attenendomi al peso consigliato ed all'anti-skating conseguente. Il mio piatto è un Onkio CP-1050 e attualmente monto una Audio Technica AT 95EX.
Cordiali saluti,
Roberto - E-mail: roberto.laus (at) hotmail.it

LC
Caro Roberto,
abbiamo parlato spesso della maggiore distorsione che si avverte suonando i solchi più interni di un LP, ed è un fatto col quale la maggior parte degli audiofili convive tranquillamente. Non c'è taglio di puntina o testina che possa risolvere del tutto questo annoso problema, quindi ciò che hai letto è una favola inventata da un utente particolarmente entusiasta del risultato ottenuto. Trovi una discussione su questo argomento nella prova di una dima per allineamento, quella di
Dr Feickert e in tante altre pagine di questa rivista, anche su questa stessa rubrica della posta, ne abbiamo parlato più volte.
Puoi minimizzare il fenomeno con un allineamento che minimizzi l'errore tangenziale in prossimità degli ultimi solchi, posizionando uno dei due punti nulli molto vicino alla fine del disco ma questo ovviamente produrrà un effetto negativo sull'errore di tracciamento al centro del disco. È sempre una coperta corta. Talvolta un po' di peso d'appoggio in più e un valore di antiskating leggermente superiore possono migliorare la situazione. Si tratta di provare e trovare il giusto compromesso, perché sempre di compromesso si tratta! Purtroppo i solchi interni sono più curvi (diciamo così) quindi le modulazioni nei solchi hanno meno spazio. Per questo motivo qualche volta si decideva di incidere brani a minor contenuto energetico e con meno bassi (quindi con modulazioni inferiori) proprio alla fine dell'LP.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade per analogico
Buongiorno Lucio,
inizio con i consueti complimenti/ringraziamenti per il lavoro svolto. Ci siamo sentiti già 2/3 volte nel recente passato e sto ancora coltivando l'idea del cambio diffusori (causa doveroso posizionamento addossato alla parete) come da te suggerito. Le Larsen che consigliavi, però, non sono così facili da reperire. Sono però riuscito a sentire (il modello superiore) ad una fiera dell'Hi-Fi poco prima dello scoppio della pandemia. Fatto questo preambolo, vengo al quesito oggetto della mail.
Sono possessore di giradischi Pro-Ject Primary E Phono e, fino a poco tempo fa, ero convinto che non fosse in alcun modo modificabile. Vengo a sapere ultimamente però che la Ortofon ha messo in commercio una serie di puntine che - mi pare di capire - dovrebbero andare bene anche sul mio modello. Quello che ti chiederei è:

Ti ricordo il resto dell'impianto: ampli NAD C325 BEE + diffusori B&W 601 s3. La puntina che monta il giradischi è una OM 5E.
Generi musicali ascoltati: principalmente rock hard/rock, blues, jazz.
Grazie,
Enrico - E-mail: enrico.maestrello (at) virgilio.it

LC
Caro Enrico,
lo stilo della tua OM5 può essere sostituito con un qualunque altro stilo della serie OM, sebbene Ortofon, dal 10 in poi, consigli di utilizzare il corpo testina denominato Super OM. In effetti, il costo dello stilo coincide quasi con quello dell'intera testina, forse sarebbe più opportuno passare direttamente a una Super OM. Anzi, ti dirò che coi 100€ di budget che hai preventivato potresti fare di meglio, acquistando una testina Ortofon 2M Red, anch'essa migliorabile in futuro con stili Ortofon della serie 2M di qualità superiore. Il giradischi è un entry-level, non ci spenderei più della cifra indicata, arriverei al massimo a 200 €, volendo esagerare. Nel tuo giradischi la testina può essere sostituita e, naturalmente, anche solo la puntina.
Infine no, non puoi montare altre puntine di altre marche sulla tua testina, a parte quelle citate della serie OM. Non mi sembri pratico di analogico, ti sconsiglio di avventurarti in regolazioni e sostituzioni dell'intera testina. È vero che ci sono le nostre
FAQ, ma il rischio di fare danni - per un inesperto - è elevato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Gentile Direttore,
La ringrazio innanzitutto per la risposta ai miei dubbi riguardo l'upgrading del mio impianto entry level (
Vol. 956). Ora le scrivo principalmente per un feedback. Per motivi principalmente finanziari e di "wife acceptance factor" confesso di non aver seguito il suo consiglio, ma grazie alle precedenti recensioni e discussioni su questa Rivista ho optato per una sorta di scorciatoia: per una trentina di euro ho acquistato l'amplificatorino F900S marchiato Nobsound, vi ho collegato le mie Indiana Line e l'ho connesso tramite adattatore rca-jack all'uscita tape/rec del mio integrato Pioneer, usando di fatto quest'ultimo per la gestione degli ingressi (cd, giradischi) e il piccoletto nuovo arrivato come finale di potenza (e come DAC con bluetooth/usb per la musica liquida da PC/smartphone).
Sono ben consapevole che la soluzione è poco ortodossa, ma se non altro con minima spesa posso ora sperimentare un set up diverso ed apparentemente migliore. Il tutto in attesa di affinare le orecchie e di poter disporre un domani della cifra per eliminare questo accrocchio e prendermi quel bell'integrato NAD 3020 che aveva trovato anche la a Sua approvazione (a proposito, che ne direbbe del più completo - ma costoso - NAD D 3045?).
Sperando di poter essere annoverato fra i quasi-audiofili felici, La saluto cordialmente e La ringrazio ancora.
Riccardo - E-mail: odraccir80 (at) gmail.com

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Riccardo,
in effetti la soluzione cui sei approdato è pasticciata, sarebbe meglio un integrato vero al posto dell'accrocco attuale. Il NAD 3020, poi, non suona neppure lontanamente come il TPA3116, sono proprio due mondi a parte. Impossibile pensarlo come alternativa del Nobsound F900S. Meglio il più recente D3020 V2 o D3045. Entrambi, tra l'altro, sono dotati di ingresso phono, visto che intravedo un giradischi nella foto che hai inviato.
Nel frattempo, potresti optare per un pre passivo, molto semplice, per smistare i vari ingressi che utilizzi. Anche un T-Preamp (TCC TC-754) andrebbe benissimo, visto che ha anche lo stadio phono integrato. Lo trovi per 80€ ma non è impossibile prenderlo usato alla metà, più o meno.
Comunque, sono felice che il Nobsound, per la folle cifra di 30 €, svolga così bene il suo dovere. Se l'hai preso con l'alimentatore di serie sappi che è migliorabile, prendendone uno da 24 volt, come indicato nella recensione. In questo modo il TPA3116 sarebbe in grado di sviluppare tutta la potenza e la dinamica di cui è capace.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Nuovo disco anche questa settimana, ma stavolta non è roba facile. Dei vecchi Cabaret Voltaire è rimasto soltanto Richard H. Kirk che pubblica questo lavoro dal titolo BN9Drone. Kirk ritorna alle sue atmosfere industrial più difficili e si avventura nella cosiddetta “drone music”. Si tratta di un'unica traccia, lunga un'ora, dove suoni e rumori si innestano su un tappeto sintetico alienante realizzato con un synthdrone. Per amanti dello sperimentale a tutti i costi.

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