Consulenza HiFi - Lettere alla Redazione di TNT-Audio

Settimana 10/12/2022 - 17/12/2022

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  1. Re: upgrade o nuovo impianto
  2. Collegamento bilanciato su cuffie Beyerdynamic
  3. Pareri e informazioni tecniche diffusore open baffle
  4. Nuova testina per giradischi entry level
  5. Nuovo CD player tra 1000 e 1500€
  6. Re: Ristrutturo casa e spariscono i bassi - Consigli
  7. Consiglio abbinamento ampli-diffusori
  8. Nuovi diffusori con 1000-1500€
  9. Integrato + finale
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Re: upgrade o nuovo impianto
Caro Direttore,
scrivo nuovamente a distanza di mesi da quando qui (
Vol. 954) ti presentai il mio dubbio sul fare un "upgrade o nuovo impianto" ripartendo da zero. Il tuo consiglio fu quello di vendere i diffusori ESB e l'ampli Marantz in mio possesso, per l'acquisto di un nuovo amplificatore integrato, tenendo per il momento le Magnat 202 e il lettore CD. Bene...(anzi male), le ESB e il Marantz sono ancora lì invenduti, e questo complica la scelta che disfandomi di questi componenti era orientata sull'acquisto di uno tra questi: Rotel A11 Tribute, Rotel A12 e Nad 328. Ora, considerato che andrebbe a far suonare le Magnat in un ambiente d'ascolto comunque piccolo, ripiego su uno dei più piccoli Rotel A10/Cambridge AXA35/NAD C316BEE V2 oppure oppure paziento sperando di liberarmi delle ESB e del Marantz o comunque di mettere da parte un budget superiore, anche in prospettiva futura di sostituire le Magnat con diffusori che rendano giustizia al nuovo amplificatore?
Grazie in anticipo,
Nicola - E-mail: nicolabecciu (at) tiscali.it

LC
Caro Nicola,
prendi pure uno degli integrati elencati, direi anche quelli più economici, sapranno far suonare a dovere anche eventuali diffusori futuri di livello più elevato rispetto alle Magnat attuali. Per vendere le vecchie cose ci sarà tempo. Dopo qualche mese, magari, abbassa il prezzo di vendita. Secondo me sia le ESB che il Marantz dovrebbero trovare nuovi acquirenti intorno alla cifra di 150/200€ a pezzo, se in condizioni ottimali. Il Marantz PM48, su HiFiShark, compare addirittura tra 200 e 250€, che per me sono un'esagerazione, visto che non era certo un amplificatore memorabile, né considerabile già vintage. Un discorso analogo può essere fatto per le ESB QL80. Magari ci vuole solo un po' di pazienza. Nel frattempo, prendi uno dei tre ampli (io direi o Rotel A10 o NAD C316BEE V2) e poi si vedrà. Nel frattempo, non acquistare altro!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Collegamento bilanciato su cuffie Beyerdynamic
Ciao Lucio,
visto che mi hai chiesto di tenerti aggiornato (
Vol. 1022), ti giro la risposta di Beyerdinamic riguardo al collegamento XLR della cuffia Amiron.

Dear customer,
yes, that is possible. In the appendix you will find the connection diagram of the cable. You need the matching XLR connector and can order the corresponding cable in our shop if required. Connection cable with open ends: www.beyerdynamic.de/k-109-00-3-m.html
We do not offer the 4-pin XLR adapter.

Avevi ragione tu, mi sono documentato: sembra che il collegamento bilanciato serva per: Come ulteriore nota vorrei comparare il vecchio DAC (Onix 25 A) con il nuovo Phonitor. Dinamica: molto maggiore, anche la micro dinamica. Granulosità: sono anni che mi dispero perché sentivo i violini, se in gruppo e suonati in ff, molto ruvidi e fastidiosi, ora sono lisci e naturali. Apprezzo anche molto il Matrix, non sto a spigarti cos'è. Tra l'altro, anche per motivi di spazio, ho dato dentro il Marantz 15S1 e le Martin Logan Vantage, e ho preso le Genelec G1 + F1. Sono molto soddisfatto anche di questa sostituzione, le Genelec mi danno una risposta più piatta ed articolata, almeno nel mio ambiente.
Bene, penso di aver detto stringatamente tutto.
Approfitto fer farti gli auguri di buon Natale.
Grazie ancora,
Roberto - E-mail: roberto.dellacqua (at) gmail.com

LC
Caro Roberto,
grazie per gli auguri, che ricambio, e grazie per aver dato seguito alla faccenda del collegamento bilanciato delle cuffie Beyerdynamic. Un plauso anche al customer care di quest'azienda, che ha risposto in modo esauriente. Fossero tutti così! Mi fa piacere sentirti soddisfatto sia del nuovo DAC che dei nuovi diffusori Genelec. Ci sono diversi modelli di questo marchio che mi piacerebbe recensire, magari mi ci dedico non appena chiudo il lotto degli apparecchi che ho al momento in prova. Le soluzioni attive mi piacciono molto, risolvono tanti problemi e semplificano l'impianto.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Pareri e informazioni tecniche diffusore open baffle
Buongiorno Direttore, nelle mie ricerche recenti sono venuto a conoscenza dell'esistenza di diffusori open baffle. Quali sono i pro e contro di questo metodo di realizzazione di speaker? Ha senso solo per diffusori di grandi dimensioni oppure potrebbe essere (o è) utilizzato anche per piccoli diffusori da scaffale? Nello stesso momento sono venuto a conoscenza delle nuove
MoFi Electronics - SourcePoint 10. Leggendo varie recensioni sembrerebbero rivoluzionarie per diverse ragioni tra cui il progetto in sè dei diffusori ad opera di Andrew Jones, dei coni concentrici e dei magneti, del fatto di essere progettate per essere posizionate sia in verticale che in orizzontale. Cosa ne pensa? Il progetto (o quello che si può intuire dalla descrizione) è davvero così rivoluzionario? È già riuscito ad ascoltarle?
La ringrazio per i continui consigli e la solita passione.
Enrico - E-mail: enrico.pe.1985 (at) gmail.com

LC
Caro Enrico,
normalmente i diffusori open baffle sono di dimensioni non piccole, per ovviare alla perdita di basse frequenze dovuta a fenomeni di cancellazione di fase tra emissione anteriore ed emissione posteriore del woofer. Qui su TNT-Audio trovi un progetto d'autocostruzione, a torre, che implementa la soluzione open baffle, si tratta del AK-OB1 del nostro Arvind Kohli. Nell'articolo, trovi anche un po' di teoria sui cabinet open baffle che magari ti aiuta a capire meglio.
Per quanto riguarda i nuovi diffusori di Andrew Jones no, non ho avuto modo di sentirli, immagino ci sia la fila delle riviste prenotate per poterli provare, non ci ho neppure provato a richiederli. In ogni caso, Andrew Jones è un capacissimo progettista che praticamente non ha mai sbagliato un colpo, quindi immagino che anche stavolta abbia lasciato il segno. Di veramente rivoluzionario, però, non vedo molto, i grandi driver concentrici sono sempre esistiti. Credo lui sia riuscito a minimizzarne i difetti, progettando un altoparlante nuovo, da zero. Il resto mi sembra tutto sommato abbastanza standard. Non ho dubbi che suonino bene, considerato il lavoro che c'è dietro e la mente che ha inventato questo diffusore. Mi piace anche l'idea di un diffusore realizzato con l'intento cost no-object, cioè senza limitazioni di budget, che però costa al pubblico 3699$ (3506€ al cambio odierno), prezzo che sale subito a 5000€ qui in Italia, come da solito malcostume nostrano.
Altra cosa che mi piace, è che il prezzo sia la prima cosa che si legge nella pagina dedicata a questo diffusore. Sembra che questo aspetto sia diventato quasi opzionale, inelegante, e talvolta per conoscere il prezzo di un componente occorre addirittura inviare un richiesta privata al costruttore. Siamo alla follia. Un prodotto è, in primo luogo, definito dal suo costo. Il resto sono inutili discorsi da piazzisti, che pullulano nel nostro settore. Un plauso a MoFi per aver chiarito da subito i contorni di questo progetto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuova testina per giradischi entry level
Buongiorno direttore, la disturbo per chiederle un parere sull'acquisto o meno di una nuova testina per il mio Lenco L-175 (con pre phono integrato). Per il momento la mia catena d'ascolto non è qualificabile come impianto Hi-Fi (e probabilmente non lo sarà mai data la conformazione della stanza ed il posizionamento delle elettroniche). Attualmente il giradischi è connesso ad un micro hi-fi della LG (FA162). Sta di fatto che il Lenco, pur essendo sempre stato collegato in questa maniera, appena acquistato mi sembrava suonasse decisamente meglio. La mia domanda quindi è, conviene comprare una testina nuova se sì, cosa mi consiglia. Logicamente credo che il budget sia da stimare in relazione all'impianto. (max €150? troppi?). Mi consiglia di acquistare anche un pre phono oppure aspetto di poter un giorno permettermi un impianto decente?
Grazie mille per il tempo dedicatomi.
Le auguro una buona giornata,
Sandro - E-mail: sandro.lava (at) gmail.com

LC
Caro Sandro,
credo che tu faresti meglio a dirottare quel budget su entrambe le cose, ovvero una nuova testina e un pre fono esterno. Il suono dovrebbe migliorare non poco. Per la testina sceglierei una
Rega Carbon, che trovi a meno di 50€ e che è stata molto positivamente recensita qui su TNT-Audio, mentre per il pre fono andrà benissimo uno qualunque dei ProJect di categoria entry-level, i Phonobox più semplici, ad esempio il PhonoBox MM da 80€. Saresti ancora al di sotto del budget previsto e di sicuro il salto di qualità sarebbe notevole. Peccato che l'impianto al quale lo collegherai non ti potrà far sentire tutta l'entità di tale differenza in meglio, ma pazienza! Tieni conto che la nuova testina andrà montata correttamente, sia dal punto di vista del posizionamento, sia da quello del peso di lettura. Segui le nostre FAQ per ogni informazione in merito.
Se e quando avrai un impianto migliore, potrai apprezzare al meglio queste modifiche, quindi saranno in ogni caso soldi ben spesi, visto che con questo upgrade il tuo giradischi potrà ben figurare anche su impianti più seri.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo CD player tra 1000 e 1500€
Gentilissimo Direttore,
ormai da anni leggo con piacere la sua rivista. Traggo spunti, mi aggiorno, ma soprattutto mi imbarazzo per una conoscenza che vorrei avere, ma che so non potrò raggiungere mai. Arrivo al quesito. Fui suo ospite anni addietro nella rubrica "Ho visto anche audiofili felici". Da allora l'impianto ha avuto il solo upgrade delle casse ed è così composto:

Sono molto soddisfatto della resa, ma vorrei sostituire il lettore CD, sia perchè a volte fa le bizze, sia per prenderne uno più moderno, visto che ormai l'Arcam ha 11 anni. Saprebbe consigliarmi qualche modello che si possa essere ben integrare con casse ed amplificatore? Immagino un budget di spesa tra i 1000/1500 euro.
Molte grazie. Matteo - E-mail: matteo.des (at) gmail.com

LC
Caro Matteo,
le alternative sono tante, io valuterei una di queste macchine: Rega Apollo R, NAD C568, Rotel RCD1572 mkII e Musical Fidelity M3scd (questo funziona anche da DAC), sono tutte molto vicine ai 1000€ e, secondo me, potrebbero suonare meglio del tuo attuale Arcam. Forse i primi due, il Rega e il NAD, sono quelli più vicini all'impostazione sonora cui sei abituato. Visto che mi sembri soddisfatto del suono dell'insieme, non credo sbaglieresti a prendere uno di questi due. Esiste un'alternativa in casa Arcam, ma è una macchina multi-tasking che legge CD, SACD e fa anche da streamer di rete. Mi riferisco al modello CDS50, che costa esattamente 1000€. Se ti interessano le caratteristiche aggiuntive di questa macchina (ha persino l'ingresso USB per leggere file da unità esterne, come il NAD e il Musical Fidelity), che quindi è più flessibile delle altre citate, facci un pensierino. Vale sempre la regola sulle meccaniche SACD: essendo un formato praticamente estinto o quasi, trovare ricambi per le meccaniche che possano leggere SACD diventerà via via sempre più difficile.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Ristrutturo casa e spariscono i bassi - Consigli
Gent.mo Direttore,
Le allego le foto della sala incriminata. La situazione va di male in peggio dato che nonostante un tappeto migliorativo, la moglie ha voluto mettere una vetrinetta con vetri riflettenti sul lato dove prima c'erano i cd. L'Unico 100 ha tanta potenza ma l'effetto radiolina ed eco la fanno da padrone, anche se la scena ed il palcoscenico (un po' sfuocato) ci sono. Ora le casse sono a 50 cm dal muro.
Attendo impazientemente il completamento dell'arredo, e ovviamente qualche Suo consiglio, poi decido se darmi all'ippica.
La ringrazio.
Saluti.
Pietro - E-mail: pietromor (at) gmail.com

[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Pietro,
secondo me l'upgrade più consistente che un audiofilo può fare - anche se talvolta non è a costo zero - è...il divorzio. Niente da fare, con questa situazione nessun impianto può suonare bene. Non è una questione né di diffusori, né di amplificatore né, arrivo a dirti, di posizione dei diffusori. Questa stanza vuota e riflettente, pure di una forma disgraziata, suonerà sempre e comunque male e dovrebbe essere intollerabile anche solo per il parlato. Possibile non vi dia fastidio parlare dentro una sala così? Mancano tende, tappeti, quadri in tela, cuscini (giusto due minuscoli nel divano), insomma tutto ciò che può migliorare l'acustica di una stanza come questa. Non dovessi riuscire a farla ragionare (la moglie, non la stanza) vendi i diffusori e prendi delle Lonpoo LP42, da mettere vicino al muro e amen. O, forse ancora meglio, due buoni diffusori in-wall bianchi, da integrare nella parete. Così non ti fai il fegato marcio (non suoneranno peggio dei diffusori attuali, anzi!) e avrete più spazio per mettere tante altre vetrinette, cristalliere e specchi. Auguri! :-)
Si scherza eh, ma non troppo!
Spero di essere stato inutile,
Lucio Cadeddu

Consiglio abbinamento ampli-diffusori
Egregio direttore,
da non molto ho scoperto il sito TNT-Audio e, leggendo vari articoli e la rubrica della posta, mi sono reso conto della sua competenza nel fornire consigli e suggerimenti che, certamente, non sono a scopo puramente commerciale, come potrebbero essere quelli di un rivenditore di prodotti Hi-Fi.
Le chiedo, pertanto, un consiglio su quale amplificatore abbinerebbe ad una coppia di diffusori Triangle BR08, considerando che ascolto vari generi musicali, tranne classica, hard rock e metal (tutti file in formato Flac anche HI-RES da archivio personale e su Qobuz). Posseggo già un DAC SMSL Su-9 ma potrei anche provare un Topping (E30 ? - D50 ?) o altro?
Il mio ambiente di ascolto è di circa 20 mq (stanza normalmente arredata); i diffusori li potrei posizionare sulla parete più corta della stanza alla distanza di circa 2,00-2,30 mt, con punto di ascolto situato a circa 2,3 mt.
Sarei orientato tra:

Secondo il suo parere, quale tra questi ampli (o anche altri modelli) della stessa fascia di prezzo si abbinerebbe meglio con i diffusori suddetti considerando le loro caratteristiche sonore e di impedenza?
Grazie per l'eventuale risposta.
Distinti Saluti,
Carmine - E-mail: cp628069 (at) gmail.com

LC
Caro Carmine,
a mio parere una soluzione che ti consentirebbe anche di eliminare il DAC è il Cambridge CXA61, oppure il più costoso Arcam SA20, dotati entrambi di diversi ingressi digitali. Tenuto conto della classe di prezzo dei diffusori (sui mille euro o poco meno) forse la soluzione più logica diventa il Cambridge Audio, che è il meno costoso del lotto. La potenza, specie con quei diffusori che sono abbastanza sensibili, sarà più che sufficiente nei tuoi 20 mq. Anche nei cataloghi di Rotel e NAD trovi integrati di prezzo e potenza analoghi, anch'essi dotati di ingressi digitali di vario tipo. Vedi se ti riesce di ascoltare qualcosa, magari. Il posizionamento dei diffusori mi sembra assolutamente ragionevole, ma sentiti libero di fare qualche esperimento, specie variando la distanza dalla parete posteriore.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori con 1000-1500€
Gent.mo Direttore,
ti ringrazio per i preziosi consigli che mi hai dato nelle scorse settimane (Posta
Vol. 1012 e Vol. 1015). Come mi suggerivi, per la sostituzione dei diffusori sto valutando alcune alternative nell'usato. Non avendo possibilità di prova diretta, sto cercando di districarmi nel mare magnum delle possibilità, nella fascia di prezzo intorno ai 1.000/1.500 €. Intanto mi sto orientando su marchi che dovrebbero essere in linea con il livello delle elettroniche Accuphase e con i miei gusti musicali, piuttosto vari. La lista delle alternative include Proac (Studio 130 o Response D15), B&W 802 prima o seconda serie, Opera Quinta, Sonus Faber Gran Piano Home. Avresti qualche altro nome da includere nella lista? Ho letto la recensione delle Argon Audio, potrebbero fare al caso mio? Oppure le Elac Debut Reference DFR52? Rispetto alle Monitor Audio RX6 sarebbero un side-grade? In realtà ho lo stesso dubbio per tutte le alternative che ho elencato, non vorrei fare un passaggio inutile.
Con l'occasione, vorrei segnalare un eccellente rack per elettroniche, di ottima fattura e costo altamente competitivo: Monolith 4 Tier Audio Stand XL by Monoprice. L'ho acquistato direttamente sul sito del produttore, spedito ed arrivato in pochi giorni, robusto, facile da montare e piuttosto discreto nell'ambiente. Si trova anche sulle piattaforme di e-commerce più usate. Allego una foto, il paragone con il TNT FleXy di mia produzione è decisamente a sfavore di quest'ultimo!
Un caro saluto,
P.S.: ho attivato il contributo automatico mensile, l'importo è modesto ma fatto con gratitudine.
Marco - E-mail: marco.allegro (at) gmail.com

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Marco,
non credo che otterresti chissà quale upgrade passando dalle attuali Monitor Audio a uno dei diffusori che hai elencato. Non a caso io ti avevo consigliato di cercare diffusori di alto livello, da reperire nel mercato dell'usato. Se tu intendi acquistare diffusori da 500€ la coppia, francamente, mi sfugge il senso dell'operazione. Tieniti le tue Monitor Audio e va bene così. Magari attendi un budget più consistente, per poter fare un upgrade significativo.
Grazie sia per il contributo che per la segnalazione del rack di Monoprice, che sembra ben fatto e carino a vedersi. Per 100€ credo sia difficile ottenere qualcosa di meglio. La domanda però mi viene spontanea: ma perché hai realizzato il FleXy così alto e sgraziato? Se non avevi necessità di altri ripiani, avresti potuto farlo più compatto, estetica e rigidità ne avrebbero tratto un grande giovamento!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Integrato + finale
Caro direttore,
da poco tempo mi sono ri-interessato all'Hi-Fi, avendola abbandonata da alcuni decenni in favore di altri interessi più banali. Ho cercato di iniziare con un impianto basico da inserire sull'arcaico recuperato nel solaio, che viene riportato in vita con inserimento graduale di parti un po' più nobili. Al momento è così composto:

A questo punto pensavo di aggiungere all'integrato un finale Project DS2 (all'uscita VAR) che ho trovato in offerta (nuovo) su internet. Operazione dettata non dall'aumento di potenza dell'impianto ma da un aumento della qualità del suono (che al momento mi soddisfa molto).
Secondo lei è una scelta sensata? O sarebbe meglio indirizzare l'aggiornamento e i soldi su casse più moderne?
L'impianto è piazzato in sala abbastanza grande 40 m2 con soffitto a volte.
Cordiali saluti,
Camillo - E-mail: camillo.accornero (at) yahoo.it

LC
Caro Camillo,
non conosco i tuoi diffusori, non ho mai sentito nominare il marchio BFL, lo ammetto. Difficile esprimermi in tal senso senza ulteriori dettagli, ma di sicuro non aggiungerei un finale di potenza al tuo integrato. Essendo questo in grado di erogare 40 watt su 8 ohm, non c'è necessità alcuna di aumentare la potenza. La qualità sonora potrebbe migliorare, ma resterebbe la sezione pre dell'integrato a determinare la timbrica del tutto. Meglio, se proprio necessario, sostituire l'integrato con qualcosa di migliore, ma non mi sembra questo il caso. Io sostituirei i diffusori, anche perché tipicamente quelli degli anni '70 avevano sensibilità molto basse, per cui fagocitavano notevoli quantità di watt per generare una pressione sonora soddisfacente. Non solo, ma spesso avevano un margine di utilizzo molto ristretto, perché richiedevano potenza per suonare forte, ma riuscivano a gestirne solo una quantità limitata. Vedi, ad esempio, la mia prova delle
B&W DM4 che, peraltro, erano degli ottimi diffusori, ma quanto a suonare davvero forte non c'era proprio verso. Per capirci, la quantità di watt che digerisce e la pressione sonora che riesce a generare una coppia di moderne Argon Audio Alto55 mk2 sono semplicemente irraggiungibili da un diffusore come il DM4 citato.
Per stabilire che diffusori acquistare serve decidere un budget di massima. Visto che la stanza è grande, secondo me dovresti puntare a diffusori di una certa importanza: da pavimento, con woofer in grado di spostare buone masse d'aria.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Lucio, un aggiornamento sul problema segnalato dei
CD danneggiati (Vol. 978) dall'adesione alla superficie con l'etichetta della famigerata spugna “protettiva” presente in cofanetti con più dischi, specie di lirica. La spugna aderita sul lato dell'etichetta del CD si attacca inesorabilmente (probabilmente dopo molti anni), pur senza danneggiare la superficie musicale dei dischi, ma solo la parte con l'etichetta che ne viene a contatto nella confezione. Il mio timore, visto che nella maggior parte dei casi i dischi suonavano dopo aver rimosso il grosso della spugna, era che il distacco durante l'ascolto di frammenti (appiccicosi) dall'etichetta del CD potesse danneggiare il laser o la meccanica del lettore.
Dopo il mio messaggio ho ricevuto e provato diversi consigli di altri lettori di TNT-audio (li ringrazio). L'olio di oliva non funziona (e non rende neppure la musica “più fluida”); il lavaggio con acqua e sapone (o simili) oppure un giro in lavastoviglie non hanno effetto (e all'ascolto successivo non rendono neanche il suono “più pulito”). Comunque è da notare che i CD non sembrano danneggiarsi con questi trattamenti. Non ho provato aceto né limone (non so se funzionino, comunque non credo che il suono si inasprisca).
Mi ha poi contattato un lettore di TNT-Audio, Antonio, che ringrazio moltissimo per il tempo che mi ha dedicato: è un chimico dei polimeri ed ha un laboratorio negli USA (il massimo immaginabile per una possibile soluzione), a cui ho così inviato dei campioni della spugna. Ha diagnosticato un “forte degrado” di quella che è risultata essere schiuma poliuretanica, e mi ha sconsigliato tutti i solventi perché attaccano anche il policarbonato della superficie musicale del disco e la distruggerebbero. I trattamenti che mi ha suggerito sono stati dapprima di ordine fisico, per tentare l'essiccazione e lo sbriciolamento della schiuma e facilitarne la rimozione: l'immersione dei CD in acqua a circa 90°C (il policarbonato dei CD resiste fino a 140°C) non ha funzionato (e il suono non era nemmeno “più caldo”), idem il congelamento a -16°C (che non ha reso il suono “più freddo”). Anche questi trattamenti, a quanto pare, non compromettono l'ascolto: potete lavare, bollire o congelare tranquillamente i vostri CD, se non avete di meglio da fare.
Escludendo altre sostanze più tossiche, la schiuma si rimuove solo col dimetilsulfossido (DMSO), reperibile facilmente su Amazon per pochi euro, evitando accuratamente che vada sul policarbonato della superficie musicale, che si scioglierebbe immediatamente. Purtroppo il DMSO ha altri seri inconvenienti: oltre a lasciare la superficie del disco untuosa (si rimedia con acqua e sapone), cancella anche l'etichetta stampata sopra e ne può intaccare la superficie argentata, rendendo il disco illeggibile, nonostante ogni delicatezza nel procedere. L'infuenza di questo ultimo danno, per lo meno se è lieve, dipende però dal lettore (suppongo cioè da quanto è esigente nel pretendere la perfezione della superficie): mentre il mio aristocratico Linn Unidisk 1.1 rifiutava sdegnosamente i dischi così trattati, il Linn Classik e il Karik li riproducono, dimostrandosi più tolleranti. Tutto ciò è il risultato della prova su due soli dischi, quindi non posso generalizzare, ma, se usate il dimetilsulfossido, andateci veramente molto piano. E fatelo usando guanti, mascherina, all'aria aperta e sopra ai 19°C, temperatura alla quale il DMSO cristallizza (si ridiscioglie da 19°C in su).
In conclusione, il modo migliore di procedere per rimuovere (anche se non del tutto) la schiuma della spugna poliuretanica degradata non è né fisico né chimico, ma meccanico: si infila tra la spugna e la superficie del CD un foglietto di carta non troppo leggera per rialzare e scollare il grosso della spugna. Così non vi sono rischi di danneggire la superficie, poi, se il risultato è insoddisfacente, si può provare su qualche punto una passatina di DMSO, con mano leggerissima, su un cotton-fiock.
La rimozione dei frammenti granulari che rimangono si può ulteriormente perfezionare - in minima parte - cercando di distaccarli con lo scotch (il nastro, non il whisky). Rimangono comunque numerosi granelli attaccati alla superficie, probabilmente per reazione chimica, ma il disco in generale si può alla fine far suonare, minimizzando il rischio che qualche frammento appiccicoso possa staccarsi girando e, per la legge di Murphy, vada a finire sul laser.
Consiglio finale: se avete cofanetti CD (o li acquistate in negozio) controllate che non ci sia la famigerata spugna in mezzo, e rimuovetela preventivamente al più presto.
Grazie come sempre del tuo eccezionale lavoro e un caro saluto.
Massimo - E-mail: mtombesi (at) mclink.it

[CD rovinati]
[CD rovinati]

LC
Caro Massimo,
grazie per averci raccontato la tua odissea, spero possa essere utile per altri appassionati. Immagino dunque che i metodi da me consigliati non abbiano prodotto alcun risultato! Non li citi, sarei curioso di sapere se li hai provati oppure no.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Non è la prima volta che osiamo proporre Ryoji Ikeda, artista multimediale giapponese che ha appena pubblicato il suo lavoro Ultratronic, raccolta eterogenea di composizioni strumentali degli ultimi anni. Tra glitch, rumori, raster e sinusoidi, con una spruzzata di influenze dell'industrial americano, questo è l'acido e sintetico universo sonoro di Ikeda. Occhio a woofers e tweeters, incisione MOLTO impegnativa per frequenze presenti e per dinamica. Questa è la traccia 07 (sono numerate da 00 a 16). Non per i deboli di cuore o d'orecchie. In generale, non per tutti!

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.

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