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Due scribi alla mostra

[Mark Wheeler & Mike Cox]

Impressioni dal Wigwam Show 2016

[English version here]

Manifestazione: HiFi Wigwam Show
Luogo: Scalford Hotel, Melton Mowbray LE14 4UB, Regno Unito
Recensore: Mark Wheeler - TNT UK
Data della visita: Marzo 2016
Traduttore: Roberto Felletti

Colpiti dalla calorosa accoglienza dello scorso anno da parte dei Wammers (i partecipanti alla manifestazione, nonché utenti del forum HiFi Wigwam - NdT), quest'anno due scribi hanno seguito la manifestazione come inviati di TNT-Audio. È stato il primo incontro diretto tra Mike e Mark, i quali sono rimasti entrambi colpiti dalla varietà e dall'originalità dei Wammers, nonché dalla loro costante dedizione alla ricerca del buon suono. Nel corso dell'edizione 2015, svoltasi sempre presso lo Scalford Hotel, molti espositori erano amatori (in senso audiofilo) e quelli presenti per scopi commerciali erano stati condotti lì dalla loro capacità (amatoriale) di essere riusciti a trasformare un hobby in un piccolo affare, senza alcuna pressione per acquistare i loro prodotti.

Quest'anno, per evitare lunghe camminate dalle auto parcheggiate per un chilometro sul ciglio della strada, gli organizzatori hanno predisposto un servizio di navetta con partenza dalla vicina Melton Mowbray. In questo modo, nessun visitatore poteva accampare scuse né perdersi le delizie della capitale rurale inglese del cibo descritta nel reportage dell'edizione dell'anno scorso.

Colpito soprattutto dall'accoglienza calorosa dell'anno scorso, il vostro Vecchio Scriba ha iniziato visitando la sala Lenco Heaven che quest'anno era condivisa con la comunità audiofila fai-da-te Frickelfest. Erano esposti vari giradischi Lenco, nessuno dei quali, stando a quanto mi avevano assicurato, quest'anno era sospeso su tavole in MDF allentate. A dire il vero, il gruppo Lenco Heaven non è stato con le mani in mano in questi dodici mesi; ha messo in campo tutte le risorse disponibili, esponendo alcune basi costruite magnificamente, una selezione di amplificatori fai-da-te e alcune enormi trombe Klangfilm Bionor.

“Le osservazioni offensive fatte dal Vecchio Scriba l'anno scorso, riguardo l'MDF utilizzato nella sala Lenco Heaven, hanno persino fatto sì che quest'anno i ragazzi della Lenco facessero notare l'assenza di MDF.”, precisa la plebe, a sinistra del palco, che aggiunge: “Se non fa attenzione, il prossimo anno non lo faranno entrare!”

Da quanto si è visto a Scalford Hall, si ha l'impressione che gli audiofili britannici abbiano abbandonato i giradischi con sotto-telaio con trazione a cinghia, prevalenti negli anni '80 e '90, e che siano ritornati, in massa, ai giradischi, italiani e inglesi, con trazione a puleggia degli anni '50 e '60. Nella sala Somerby, Dom (da non confondere con l'altro Dom, quello di Northwest Analogue, costruttore di basi in ardesia e anch'egli amante delle pulegge) esponeva il suo Garrard 401 (vedere la foto più in basso) su una bella base in legno.

Gli utenti bi-amp2 e Serge, gestori del forum Wigwam, esponevano un Marantz CD63 modificato con triplo cabinet, ricavato da tre “carcasse” di lettori Marantz, che ospitavano livelli vergognosi di isolamento per quanto riguarda l'alimentazione. L'operazione voleva dimostrare, ancora una volta, che tutte le apparecchiature audio, a partire dal fonografo acustico, non sono molto più di un alimentatore modulato.

Browellm e JVS esibivano una serie di articoli audiofili da far venire l'acquolina in bocca, a partire dal giradischi Bergmann Magne passando per gli Allnic H1500 (i loro dispositivi isolanti antivibrazioni per valvole, recensiti su TNT). Il giradischi e il lettore CD Nagra erano collegati a un pre-amplificatore Kondo M7 e a finali Living Voice, e a turno pilotavano diffusori Acapella High Violin.

Fatmarley MkII e jandl100, ancora una volta, presentavano materiale vintage fuori moda insieme con diffusori di recente concezione, progettati e costruiti in casa. Quest'anno il colore porpora ha sostituito lo scarlatto dell'anno scorso e alla vincente formula preesistente sono stati aggiunti dei woofer. Sebbene l'ottava in più sia evidente, il loro costruttore non è ancora del tutto convinto.

Il ricevitore quadrifonico Marantz 4250 Stereo2+ Quadradial4 rappresenta un mito, essendo stato, nel Regno Unito, già qualcosa di raro ai suoi tempi e oggi è più raro che mai. Sul versante europeo dell'Atlantico, i “ricevitori” sono sempre stati maggiormente conosciuti come “sinto-amplificatori” e NON sono mai stati presi sul serio. Gli audiofili britannici hanno trascorso vent'anni tra monoblocchi a valvole e pre-amplificatori separati; questo significa anche che gli amplificatori integrati venivano utilizzati finché non ci si potevano permettere componenti separati adeguati (pre-amplificatori e finali in cabinet indipendenti), e un'apparecchiatura che integrasse un sintonizzatore e un amplificatore era ritenuta adatta solo a chi proveniva dai radiogrammofoni. La piastra a cassette high-end Marantz 5020 era altrettanto oggetto di scherno da parte degli attempati audiofili fumatori di pipa, in queste terre popolate da Ferrograph, Tandberg e Revox. Tuttavia, per gli studenti del 1970 (un'appropriata descrizione per molti partecipanti alla mostra, e anche per gli scribi di TNT) queste meraviglie Marantz rappresentavano oggetti di un desiderio non corrisposto. Per noi, a quei tempi, i vecchi Leak, Rogers e Quad Industrial Design appartenevano all'arredamento stile pre-1970, come Jacobsen, Wegner, Ercol e G-plan, mentre questi emozionanti nuovi prodotti appartenevano al periodo del glam-rock anni '70. Sfortunatamente, poche persone potevano permetterseli, così sono rimasti vivi e vegeti nell'ombra, finché la recente esplorazione archeologica non ha riportato alla luce esemplari rari come questi.

I_should_coco e Hayward, in sala Coleman, dietro il bancone della reception, esponevano un impianto di diffusori attivi a tromba a 5 vie che era il più ambizioso che si potesse immaginare (senza l'aiuto di alcun Electric Kool-Aid Orange Sunshine). Questo impianto è stato assemblato gradualmente, risorse e conoscenze permettendo, ed è stato realizzato per dimostrare i vantaggi di un approccio diluito nel tempo riguardo lo sviluppo di un impianto, allo scopo di ottenere il maggior livello di sviluppo ad ogni fase. Una seconda enorme coppia di trombe era disposta lungo l'altro asse della sala, nel caso in cui uno dei prorompenti impianti a tromba fosse risultato troppo banale per la clientela.

Gli scribi di TNT-Audio UK, Mark e Mike, si sono incontrati nel paradiso analogico delle bobine. I classici monitor attivi Rogers BBC LS5/g (tradizionalmente pilotati da una coppia di Quad 405) suonavano meglio della volta scorsa, grazie a una sala più adatta.

Il giradischi Nottingham Hyperspace di Barney's Dad (un produttore dei dintorni) e le valvole Art Audio (altro produttore della zona) pilotavano delle elettrostatiche Quad 2905 (tutt'altro che un prodotto locale, poiché Quad ora è cinese) che suonavano straordinariamente bene per essere grossi pannelli allestiti in fretta e furia in una piccola stanza. Il basso era particolarmente degno di nota, perché cercare di raggiungere i 28 Hz, dichiarati da Quad, in stanze normali è una bella sfida.

Htm_1968, Maverick e 68Rednose confrontavano sorgenti analogiche Linn di livello alto e medio e un tradizionale lettore CD Meridian, attraverso elettroniche rivelatrici. Il pre-amplificatore Audio Research Corporation (ARC) Reference 5 e i finali SimAudio Moon W5 che pilotavano diffusori Art Alnico 8 non facevano prigionieri, rivelando tutto ciò che le sorgenti erano in grado di rivelare. I diffusori Art Alnico 8 hanno cabinet laminati per ridurre i problemi dell'MDF.

“Il Vecchio Scriba sta di nuovo blaterando sui pericoli dell'MDF... [sigh]”, si lamenta la plebe, a sinistra del palco.

Qui, almeno, è stato fatto un tentativo per rimediare ai difetti dell'MDF. L'aspetto più interessante è stato che alcuni espositori attribuivano i benefici di molti diffusori ad elevata sensibilità tanto al magnete in alnico quanto al rapporto di uscita dB/V. Nell'alnico viene aggiunto un mix di alluminio, nichel e cobalto alla base in ferro. Gli ARC e i SimAudio sono progetti zero global negative-feedback con connessioni bilanciate, caratteristica che, potenzialmente, offre un maggiore controllo del tempo e migliori prestazioni a livello di rumore, permettendo ai diffusori di esprimersi al massimo delle loro potenzialità.

Il senso dell'umorismo dei Wammers espositori era testimoniato dall'avviso affisso sulla porta da Ed & Phil, su cui si leggeva che essi avevano selezionato apparecchiature facili da trasportare sulle scale, collegate con massicci cavi variopinti; inoltre, essi erano disponibili a suonare brani a richiesta del pubblico, ma avrebbero richiesto un compenso se si fosse trattato dei soliti brani da mostra audio. Buon per loro. Il vostro Vecchio Scriba era già scappato velocemente da un'altra stanza a causa dei soliti brani da mostra audio.

Alla fine, mentre la temporanea incarnazione dei Wammers nel mondo reale iniziava a sgretolarsi, il vostro Vecchio Scriba entrava nella stanza del Wammer liutaio Malcom Williamson, dove trovava un'altra tradizionale combinazione di amplificatori anni '70. I suoi JVC Laboratory Series (pre-amplificatori e finali separati) oggi sono mosche bianche, fuori moda già nella Gran Bretagna degli anni '70. Si tratta dell'impianto secondario di Malcolm, sopravvissuto alla segatura del suo laboratorio.

Malgrado ciò, una coppia di Decca DK30, unità a nastro con caricamento a tromba, tra i tweeter più fragili al mondo, facevano assaporare l'high-end. I DK30 utilizzano lo stesso “motore” delle più celebri Decca London (massicci magneti, eccedenza di guerra, e delicati nastri pieghettati). La bocca, più larga, delle trombe Decca London permette di raggiungere i 1.500 Hz, ma la frequenza di taglio delle trombe Decca DK30 (più alta, 2.500 Hz) consente una miglior gestione della potenza, che si traduce in una pendenza del crossover più graduale. Queste trombe sono in grado di sfoggiare acuti più morbidi (come nelle testine a bobina mobile, la distorsione è, principalmente, nella seconda armonica) e sono la scelta giusta per chi si guadagna da vivere costruendo accuratamente strumenti musicali raffinati.

In conclusione, il 2016 è stato un altro anno positivo per i frequentatori abituali del forum HiFi Wigwam, l'ennesima occasione per trovarsi e confrontarsi. Gli appassionati di motori direbbero “basta chiacchiere quando la bandiera si abbassa” e il Wigwam Show è l'equivalente in campo audiofilo.

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