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Il braccio unipivot The Wand - seconda parte

[Il Garrard 401 con il The Wand e la Benz Micro Wood]

Ricchezza Tonale?


[English version]

Prodotto: The Wand
Produttore: Design Build Listen - Nuova Zelanda
Costo: 620 dollari neozelandesi, a seconda della configurazione (convertitore di moneta)(YMMV)
Recensore: Mike Cox - TNT UK
Pubblicato: Maggio, 2013
Traduttore: Roberto D'Agosta

Nel Luglio del 2012 ho scritto un pezzo sul braccio The Wand prodotto dalla Design Build Listen e promisi di scrivere una seconda parte della recensione usando una testina di qualità maggiore. L'intenzione era quella di fare ricostruire la mia Dynavector Karat Ruby e usarla per questa seconda parte, ma sfortunatamente quella testina è morta durante il processo di ricostruzione e solo dopo molto tempo che era via, e ciò ha ritardato in maniera gigantesca questa seconda parte. Sono stato abbastanza fortunato perché mi è stata offerta una testina alternativa a un buon prezzo che poi è risultata essere la Benz Micro Wood.

[The Wand e la Benz Micro Wood]

Installazione

Quando la Benz è arrivata ho scoperto con mio profondo orrore che non ha alcuna protezione per lo stilo, per cui è stata ulteriormente messa da parte fino a quando non ho trovato il coraggio per installarla! Solo dopo diverse settimane e un piccolo richiamo da parte di Simon di Design Build Listen, ho iniziato a installare la Benz! Pensavo che, siccome il braccio ha dato risultati eccellenti con la Denon, si sarebbe trattato semplicemente di cambiare le testine. In pratica, ho scoperto subito che pessimo lavoro avessi fatto con la Denon perché il piatto non era in piano e il supporto del braccio non era allineato con il resto del giradischi. Appena prima di ricevere The Wand cambiai il ripiano di supporto del giradischi con qualcosa di qualità migliore rispetto a quell'aggeggio in acciaio dipinto di nero che avevo usato fino ad allora. Il nuovo ripiano è di quercia e il costruttore dichiara che può supportare pesi notevoli senza muoversi. Nel mio caso il "peso notevole" doveva essere inferiore a quello del mio Garrard 401 nel suo plinto di legno perché la parte frontale del ripiano si è abbassata di circa 2 cm. Ho quindi aggiunto uno spessore nella parte frontale e dopo molto lavoro e piccoli aggiustamenti sono riuscito a riportare il piatto in piano. Ho quindi controllato la tavola che supporta il braccio e ho scoperto che anche lì c'era bisogno di un pò di spessore perché fosse ben allineata, e continuo a chiedermi come abbia potuto la Denon lavorare così bene con un braccio che era così malamente allineato con il resto del piatto.

L'allarme che l'allineamento non fosse corretto l'ha lanciato il braccio The Wand che non si muoveva in maniera completamente libera perché sbatteva sul supporto: funziona bene come progettato solo quando tutto è in piano e ben allineato, cosa ovvia, con il senno di poi, ma che mostra la mia mancanza di esperienza! Ora l'allineamento è corretto per cui ho potuto regolare il peso di tracciamento e finalmente tirare un sospiro di sollievo. Ho quindi controllato e ricontrollato tutto, fatto suonare qualche disco e ripetuto tutti i controlli, e quindi tirato un altro sospiro di sollievo: installare una testina relativamente high-end e costosa è veramente un'operazione spaventosa. Dovrei aggiungere che l'installazione e l'allineamento non sono veramente problemi di questo braccio quanto piuttosto del mio nervosismo e mancanza di esperienza con bracci e testine di questo livello.

Come suona questa combinazione?

Ora, spero, stiamo arrivando al punto che tutti voi volete sapere: "come suona questa combinazione?" Mi serve una sola parola, meravigliosamente! L'obiettivo di questa seconda parte era di scoprire come il braccio The Wand suonasse con una testina di rango superiore alla Denon DL103 da battaglia. Il risultato è una combinazione che nel mio sistema e per la mia esperienza suona in maniera sublime indipendentemente dal tipo di musica. Come nella prima parte di questa recensione, ho cominciato con il disco di Michala Petri con l'Academy of St. Martins-in-the Fields diretta da Kenneth Sillito: questa è una registrazione meravigliosa e con la combinazione di questa prova è stata riprodotta con una scala gigantesca e, cosa ben più importante, con un ritmo decisamente contagioso. Fino ad ora, il mio brano preferito è stato il Concerto in C, Op. 3 No. 1 di William Babell, ma questa volta la suite di Gordon Jacob sul secondo lato è stata la preferita con il tono dello strumento della Petri che era praticamente perfetto, con il palcoscenico di grandi dimensioni e la Petri posizionata proprio nel mezzo fornendo un senso reale delle tre dimensioni.

Subito dopo sul piatto si sono seduti i Simply Red con il loro album d'esordio Picture Book, che è stato anche in parte un problema perché il primo lato continuava a saltare. Cosa in fondo non troppo sorprendente considerando che l'ho pagato 10 centesimi di sterlina a una festa patronale! Devo proprio dargli una pulita e provare di nuovo! Il secondo lato però suona bene senza un solo singulto: su questo lato si trova la mia traccia preferita, Holding Back the Years, probabilmente la loro canzone più famosa. La mia versione preferita di questo pezzo è sempre stata quella registrata dal vivo al Newmarket Race durante il loro tour dal vivo del 2010 per il loro 25esimo anniversario. Avevo la versione originale in CD, che è buono anche se suona un pochino piatto. La versione in vinile suonata attraverso il 401, The Wand e la Benz è decisamente superiore a quella versione digitale fornendo la sensazione reale del gruppo nella stanza che suona con un buon ritmo e intensità. La linea di basso in Holding Back the Years è stata eccellente con buona tonalità e separazione delle note.

L'album di Donald Fagen, The Nightfly ha seguito i Simply Red e ancora una volta l'aspetto in maggior rilievo è stata la precisione ritmica unita a una eccellente intensità: potreste quasi trovarvi a pensare erroneamente che si tratti di una macchina e non di un umano a suonare la batteria, cosa abbastanza difficile infatti perché l'album è stato registrato nel 1982 e inoltre James Gadson viene indicato come batterista insieme a Jeff Porcaro, Ed Green e Steve Jordan. Se conoscete e amate Steely Dan, allora dovreste godere del suono familiare di Donald Fagen, uno dei due frontman di quel gruppo.

Fino a ora ho scelto pezzi e gruppi principalmente strumentali: so bene che sia i Simply Red che Donald Fagen hanno delle buone voci ma quello di cui sento la ora mancanza sono le voci femminili. Per ovviare a questo problema, mi sono rivolto a Christine Colister con il suo album Love registrato con il suo gruppo al Rega Research, lo studio di quello che è il dominatore nel mercato dei piatti economici. Questa è una registrazione molto semplice, in gran parte acustica e la voce di Christine ne esce con una tonalità ricca e molto chiara. Lei non è la mia cantante preferita e la registrazione non ne cattura la voce così bene come mi sarei aspettato. I pedali del basso nel pezzo Lighter Than Air sono semplicemente fantastici, non ho mai sentito un basso profondo così ben definito da un vinile. Inoltre il clavicembalo e la chitarra acustica sono riprodotti con grande delicatezza e abbondanza d'aria.

Per esplorare le potenzialità di questa combinazione con le voci femminili ho tirato fuori alcuni vinili della mia cantante preferita, Mary Black. Il primo disco a finire sul giradischi è stato Babes in the Wood: ne amo la versione in CD in particolare la traccia The Thorn Upon the Rose. La versione in vinile non mi ha mai entusiasmato e penso che la causa sia la compressione necessaria a infilare 25 minuti per ciascun lato che ha eliminato molta dell'intensità della musica. La combinazione di braccio e testina ha dato la miglior resa di questo album che abbia mai ascoltato, ma lo stesso qualcosa sembra mancare. La voce di Mary in The Thorn Upon the Rose è superba, di gran lunga la migliore prodotta da questo disco finora, ma per me la versione su CD è ancora migliore, scusate se questo vi suona come un'eresia. L'ultimo disco a finire sul piatto per questa recensione è stato No Frontiers sempre di Mary Black, che è sia il mio album favorito di questa cantante su vinile, sia il suo primo album che ho acquistato in qualsiasi formato. L'album viene riprodotto con un gran senso del ritmo e del tempo, mentre la voce di Mary è ricca e dinamica, in una parola superbo.

Conclusioni

Mentre stavo pensando a cosa scrivere nelle conclusioni stavo ascoltando Mary Black che cantava No Frontiers e penso che questa traccia da sola possa mostrare quanto possa offrire l'accoppiata The Wand e Benz Micro Wood. Producono insieme il più profondo e migliore basso che io abbia mai ascoltato su vinile, con il basso acustico che è semplicemente spettacolare. Allo stesso tempo le voci femminili rimangono molto buone, forse non al livello di quello che mi ricordo della mia Dynavector con un braccio Rega. A confronto con la combinazione The Wand e Denon, la combinazione di questa prova mette in mostra la maggiore estensione di frequenza della Benz, in particolare nella regione dei bassi. Anche le alte frequenze vengono riprodotte in tutto il loro splendore, lo stilo Gyger S di alta qualità a confronto con quello circolare usato dalla Denon fornisce una maggiore risoluzione e delicatezza.

A questo prezzo, questo è un gran bel braccio che può funzionare bene con quasi ogni testina con una piccola precauzione: The Wand appare semplice in linea di principio ma è abbastanza difficile da regolare, per cui fate le cose con calma, mettete tutto bene a livello e sarete ricompensati con il miglior suono possibile qualsiasi testina decidiate di usare. Da quando ho scritto la prima parte di questa recensione ci sono state alcune aggiunte al catalogo dei prodotti della Design Build Listen, in particolare c'è una versione 12 pollici del The Wand per quei fortunati che sono in grado di installarla sui loro piatti. Inoltre The Wand è disponibile anche attraverso alcuni distributori negli Stati Uniti, Regno Unito, Finlandia, Italia: dovete solo contattare la Design Build Listen per maggiori informazioni.

Sistemi usati

  • Vinile: Garrard 401 con plinto in legno solido
  • Stadi fono: Whest PS.30R
  • Digitali: Aqua Acoustic Quality La Voce DAC e Mac Mini
  • Amplificatore: preamplificatore Music First Audio TVC e amplificatore di potenza Net Audio NA200
  • Cavi interconnessioni Audioquest Sky e cavi dei diffusori K2
  • Diffusori: Amphion Krypton Mk1

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© Copyright 2013 Mike Cox - mike@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com

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