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Recensione - "Saltanah"

[Saltanah]

[English version]

Artisti: Simon Shaheen, Vishwa Mohan Bhatt, Ronu Mojumdar, Sangeeta Shankar
Genere: Indian Classical, Arabian Classical, Fusion
Etichetta: Water Lily Acoustics
Numero catalogo #: WLA-ES-51-SACD
Anno d'incisione e pubblicazione: 1994
Supporto: SACD ibrido
Recensore: Arvind Kohli - TNT USA
Recensione: Maggio, 2007
Traduzione: Roberto Di Paola

Se non conoscete questa casa discografica, potete leggere la mia intervista a Kavi Alexander qui su TNT.

Gli artisti

L'album è composto da pezzi di artisti che rappresentano i generi classici arabo ed indiano. Simon Shaheen rappresenta da solo il genere classico arabo, imbracciando un languido oud (antenato del liuto europeo. Vishwa Mohan Bhatt - con il Mohan Vina (una chitarra slide modificata) da lui stesso realizzato - rappresenta principalmente il genere classico indiano; a supporto ci sono Ronu Mojumdar al bansuri (un flauto in bambù) e Sangeeta Shankar al violino (accordato alla sensibilità del genere). Nelle precedenti collaborazioni alla Water Lily pare che l'abilità ed i virtuosismi di V.M. Bhatt abbiano dominato le sessioni (in particolare quando ha suonato con musicisti di generi occidentali). Secondo quanto mi è stato detto, questa volta a spiccare è stata l'eccezionale performance di Simon Shaheen.

Sembra proprio che Simon Shaheen e V.M. Bhatt non si fossero mai incontrati prima dell'incisione di quest'album. Il progetto è stato voluto da Kavi Alexander, il quale aveva già lavorato a lungo con V.M. Bhatt (ed hanno vinto un Grammy Award con "A Meeting by the River"). Kavi voleva stipulare un contratto a lunga scadenza con Simon, ed alla fine un amico in comune li ha fatti incontrare.

La capacità e le credenziali di tutti gli artisti in questo album non si discutono, essi hanno cominciato a suonare fin dall'infanzia e sono almeno la seconda generazione da seguire in quella tradizione. Posso assicurarvi che Kavi sceglie il casting almeno con la stessa cura con cui incide.

La musica

Eccezionale! Non ho una traccia preferita semplicemente perché lo adoro tutto. Ho questo album da alcuni mesi e mi sono quasi giocato lo strato protettivo nelle prime settimane. Dopo una breve pausa, sono tornato ad ascoltarlo più è più volte. mentre scrivo questa recensione, i passaggi mi girano in testa e non vedo l'ora di tornare all'impianto per riascoltarlo ancora.

Questo album è un lavoro di fusione raro in due sensi. In primo luogo, esso mette insieme il genere classico Indiano e quello arabo; fino ad ora, non avevo mai trovato niente di simile. In secondo luogo, la coesione musicale che c'è in questo lavoro manca nella maggior parte degli album fusion che conosco. Generalmente non mi preoccupo di come i pezzi stanno assieme: a mio parere, questo genere di operazioni spesso si risolve in una pura cozzaglia di due o più generi musicali con poco o niente in comune. Benché i generi mi piacciano quando suonati individualmente, pensavo di assistere ad un guazzabuglio di suoni slegati.

Sono rimasto ancora più perplesso quando Kavi Alexander mi ha detto che non solo gli artisti principali non si erano mai incontrati, ma avevano completato l'album in una sola sessione (una delle tante caratteristiche uniche delle incisioni di Kavi). Egli mi ha spiegato inoltre che i due generi hanno molti punti di contatto: la musica persiana ha influenzato le loro origini, le scale (raag in indiano e maqam in arabo), basate sui modi, (suddividono l'ottava in 24 intervalli pertanto i musicisti hanno a disposizione i quarti di tono, n.d.t.) e nelle composizioni ci sono passaggi detti "chiamata e risposta". Questi elementi comuni ai due generi, assieme all'abilità e versatilità dei musicisti, hanno creato un disco grandioso. Ogni traccia è fondamentalmente una selezione di un raag ed un maqam che risultino armoniosi reciprocamente, ed è abbondantemente cosparsa di "chiamata e risposta" ed improvvisazioni.

Qualità sonora

Senza dubbio (alle mie orecchie) - per quanto riguarda la qualità del suono - la Waterlily è una delle migliori case discografiche in assoluto. Non mi viene in mente nessun parametro "audiophile" che manchi a questa incisione. In effetti, penso di essere stato sottoposto ad un condizionamento operante: mentre scrivo mi sento pervaso da una sensazione di euforia... la stessa che avverto quando mi accingo ad una sessione d'ascolto particolarmente gustosa.

Ascoltando questo disco, la cosa che mi è piaciuta maggiormente è stata la possibilità di apprezzare veramente l'oud ed il mohan vina. Non solo perché suonati da veri maestri del genere e di questi strumenti, ma anche perché l'altissima risoluzione della registrazione mi ha permesso di assaporare ogni loro sfumatura.

Conclusioni

Non so se i riconoscimenti debbano andare agli artisti o al produttore (Kavi Alexander), ma immagino che vadano ripartiti a tutti loro. Devo ammettere che diversi lavori di questo genere prodotti dalla Waterlily sono oramai entrati a far parte della mia lista dei preferiti di sempre.

Consigliatissimo.

Link correlati

Simon Shaheen - Wikipedia
Simon Shaheen - NPR
Simon Shaheen - home page
Oud - Wikipedia
V.M. Bhatt - home page
V.M. Bhatt - Wikipedia

© Copyright 2007 Arvind Kohli - www.tnt-audio.com

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