Consulenza HiFi - Lettere alla Redazione di TNT-Audio

Settimana 4/11/2023 - 11/11/2023

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  1. Su IcePower e sul reportage dal Milano Hi-Fidelity 2023
  2. Quanto olio di serpente c'è negli accessori per la musica liquida?
  3. Acquisto DAC
  4. Problemi su Rega Apollo R
  5. Consiglio su uscita digitale su impianto economico
  6. Upgrade impianto...avrò finito?
  7. Sul reportage dal Milano HiFidelity
  8. Ascolto a basso volume
  9. Diffusori attivi, quali modelli ascoltare?
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Su IcePower e sul reportage dal Milano Hi-Fidelity 2023
Caro Lucio, di seguito un paio di considerazioni:

  1. concordo su ICEpower, sia all'ascolto che dal punto di vista tecnico, sia per quanto riguarda il prezzo spropositato per le versioni inscatolate (di questo si tratta) sia per la gamma dinamica, che sul 50 (1/14 come potenza rispetto a quello da voi testato) raggiunge paradossalmente il valore più alto (125 dB!), il che potrebbe diventare però un "limite" negli ascolti domestici, dove il pianissimo si deve sentire chiaramente, senza che il fortissimo rischi di "sfondare" i timpani o risultare comunque fastidioso (con il requiem di Verdi ad esempio si arriva facilmente ad un "eccesso" in tale direzione);
  2. su Milano hi-fidelity, mostre e mercato nella sua tendenza generale, mi trovi ancora una volta pienamente d'accordo e per esperienza sarei ancor più drastico: in ambiente domestico a volumi di ascolto ragionevoli (musica e non baccano) spesso il passaggio tra il "primo prezzo" (accuratamente selezionato e scelto con criterio) e il "qualcosa in più" raramente si traduce in una migliore resa sonora ma in molti casi causa un peggioramento all'ascolto.
Buon fine settimana e grazie per gli spunti, sempre utili e preziosi.
Andrea - E-mail: andrea_gianelli (at) libero.it

LC
Caro Andrea,
non confondere il rapporto segnale/rumore con l'effettiva dinamica esprimibile da un amplificatore. 125 dB di rapporto S/N sono un'enormità, ma ciò significa soltanto che il rumore proprio del circuito è 125 dB sotto il livello del segnale utile. Questo non per forza aumenta la gamma dinamica. Questa, semmai, è limitata dalla sorgente, ovvero dalle incisioni, che raramente riescono a sfruttare persino l'intera gamma teorica del vecchio Compact Disc (ti ricordo: 96 dB)! Tra l'altro, non dimenticare che in ambiente domestico il problema dei pianissimo è ben più pesantemente influenzato dal tappeto di rumore ambientale. Se la stanza è rumorosa (bastano anche 30-40 dB) i pianissimo sono mascherati, e pertanto i fortissimo appariranno eccessivi, perché si è alzato molto il volume per far suonare i pianissimo sopra il tappeto del rumore ambientale.
Grazie anche per il feedback sulle mie considerazioni intorno alle mostre HiFi. Continuo a ricevere (evito di pubblicare tutto) tanti attestati di stima da parte di persone - magari non lettori abituali - che si sono ritrovati nelle mie parole. Evidentemente esiste un malcontento sotterraneo cui il mio reportage ha semplicemente dato voce.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Quanto olio di serpente c'è negli accessori per la musica liquida?
Buongiorno caro direttore, chiedo gentilmente una tua opinione sull'opportunità di considerare dispositivi e cavi di rete audiofili. Il mio dubbio nasce dal fatto che la quantità di informazioni che transitano in un segnale audio mi sembra sia molto al di sotto dei limiti di un qualsiasi semplice dispositivo di rete. Un file stereo non compresso ad altissima definizione (192KHz per 24bit) necessita di meno di 10Mb/s (192.000 x 24 x 2) e si scende a meno di 2Mb/s per un file con qualità CD.
Switch e schede di rete, ormai tutte Gigabit Ethernet, gestiscono flussi sino a 1000Mb/s (100 volte più capaci del file ad altissima definizione) e costano poche decine di euro. Idem i cavi ethernet e i cavi USB (fino a 480Mb/s). Comprendo che quelli indicati siano limiti massimi ma mi sembrano comunque molto ragionevoli per poter gestire un flusso audio anche ad alta qualità. Trattandosi di segnale digitale, non credo molto nella criticità di assicurare un segnale pulito. L'aspetto più critico penso possa essere il corretto timing del segnale ma mi aspetto che questo sia gestito dalla bontà del DAC (buffer della scheda USB e clock interno).
Sono quindi un po' dubbioso sull'effettiva opportunità di uno switch da 2.999 dollari Reiki Audio rispetto ad uno switch Cisco da 50€ su Amazon. Allo stesso modo sono rimasto sconcertato dei prezzi degli accessori JCAT: 5,000€ per lo switch, 350€ per 1m di cavo USB o Ethernet standard, 450€ per una scheda di rete o USB e 12.000€ per il music server. Il passo dall'audiofilia alla gioielleria sembra essere sempre più breve.
Come spesso raccomandato da te, mi sembra più ragionevole dare priorità all'utilizzo di un buon pc dedicato, al rispetto della corretta lunghezza dei cavi e a prediligere connessioni di rete via cavo. Cosa ne pensi?
Ti ringrazio già da ora per la tua risposta sempre saggia e puntuale.
Ciao,
Daniele - E-mail: daniele.simeone (at) gmail.com

LC
Caro Daniele,
continuo a pensare che il PC e la sua ottimizzazione finalizzata all'audio, ivi compreso l'utilizzo di player specializzati, sia di gran lunga più influente rispetto a cavi USB, Ethernet, switch e router. In ogni caso, stiamo pur sempre parlando di differenze infinitesimali rispetto a tutte le altre in gioco nella composizione di un buon sistema domestico, per cui - in tutta sincerità - non ci perderei la salute inseguendo queste chimere. E non dimentichiamo mai che a fare da vero tappo per la musica liquida resta sempre il software, troppo spesso inadeguato. Mi riferisco ai file audio, in CD-quality o HiRes che sia. All'ultimo Milano HiFidelity ho fatto suonare in una saletta il cd
“Time Out” di Dave Brubeck, registrazione del 1959, riversata su CD 16/44. Qualche visitatore della saletta, stupito dalla qualità sonora, ha chiesto se fosse qualche release recente. Quando gli ho detto che era nient'altro che l'incisione originale, non ci voleva credere. Morale? La differenza sta praticamente TUTTA nella qualità dei dischi (o dei file) che ascoltiamo. Non solo, ma in certi casi registrazioni vecchie degli anni '50 o '60 mettono in imbarazzo incisioni modernissime. Credimi, tutto il resto è contorno per chiacchiere da forum.
Poi, certo, ci sta che si mettano alla prova dispositivi che promettono passi avanti sensibili e dimostrabili ma...stiamo sereni, ché i problemi veri stanno altrove.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Acquisto DAC
Buongiorno Lucio,
sono un appassionato di audio (non esattamente un audiofilo) e mi piace, nei limiti del budget a disposizione, ascoltare bene la musica. Il mio impianto attuale è composto da:

Ascolto tutti i generi musicali, nessuno escluso. Premesso che il tutto per le mie orecchie suona alla grande (medie frequenze con voci che cantano dentro la mia sala di ascolto, bassi presenti ma non invadenti e altri presenti il giusto), potenza letteralmente da vendere (il finale QUAD eroga su 4 ohm) quindi ascolto a livelli “condominiali” con la manopola tra ore 7 e ore 8 (quindi quasi a zero), la mia domanda è se mettendo un dac per bypassare quello interno del lettore LG (preso e usato esclusivamente per la eventuale prova con il dac vista la presenza delle uscite digitali) otterrei un miglioramento udibile nell'ascolto; avrei in mente qualche modello SMSL da poche centinaia di Euro o altro modello analogo.
A quel punto userei il dac anche come streamer di rete per iniziare a fruire anche dei contenuti musicali in rete, visto che fino ad oggi ho ascoltato solo ed esclusivamente cd su supporto fisico. Specifico che il lettore cd LG è stato chiesto in prestito all'amico il quale conserva una miriade di cose in disuso e a me serviva diciamo una meccanica di trascinamento da abbinare ad un dac esterno; ecco perché ti chiedo se ha senso oppure lascio stare e rimetto il mio anziano ma sempre valido vecchio lettore cd con uscite analogiche, rinunciando quindi al dac esterno. Leggo un po' in giro che questi piccoli dac fanno miracoli.
Ti ringrazio sin da ora per la risposta e per il consiglio che mi darai.
Un saluto,
Angelo - E-mail: sparvieriangelo (at) fastwebnet.it

LC
Caro Angelo,
sì, direi che un DAC esterno potrebbe migliorare non poco la qualità sonora attuale, immagino che quel che chiami lettore CD LG sia in realtà un DVD player o un lettore Blu-Ray. Sono tanti i DAC economici che potresti prendere in considerazione, sia gli SMSL che hai citato che i classici Cambridge Audio DacMagic nelle diverse incarnazioni, passando per Topping e marchi analoghi. Comunque tu scelga, credo che il vantaggio sarà sensibile. Tuttavia, per ascoltare direttamente file dalla rete ti serve o un PC o un vero e proprio network player. Potresti a questo punto pensare a una macchina tuttofare che si connetta in rete e possa anche leggere i CD. Sto pensando a uno dei vari Cocktail Audio. Purtroppo i prezzi sono saliti e il più economico che sia dotato di slot per leggere i CD è l'X35, che costa - nuovo - circa 1800€. Per fortuna si trovano i modelli precedenti, usati, a cifre ben più abbordabili. Dai un'occhiata al mercato dell'usato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Problemi su Rega Apollo R
Direttore buona sera, tralascio gli ovvi complimenti a questa rivista che tanto aiuto ha sempre dato a noi audiofili, per entrare subito nel vivo del problema che mi preoccupa. Ho una discreta collezione di cd (solo cd) che ascolto con Rega Brio r, Rega Apollo r, ed Elac DBR 62, con grande soddisfazione. Da qualche tempo il cd player, che da sempre ha manifestato tempi lunghi prima di avviare un cd, salta la prima traccia e passa alla seconda. Non sempre ma ogni tanto. Senza un nesso tra i cd che subiscono questo problema. Ho inviato l'Apollo all'assistenza che ha sostituito la meccanica, ma al rientro nulla è cambiato.
Ho letto su alcuni forum di colleghi con lo stesso problema, sempre irrisolto. Tra l'altro ho letto, e verificato su numerosi siti, che il Rega Apollo è uscito di produzione. E che il cd player economico di Rega costa ora sui 3000 euro!
Ha qualche informazione su questi problemi?
Grazie e buon lavoro,
Luigi - E-mail: claudiomaga7 (at) gmail.com

LC
Caro Luigi,
sì, il Rega Apollo R è appena uscito di listino, ma Rega garantisce la reperibilità di ricambi per tanti anni. Ci sono state diverse lamentele circa dei problemi di lettura dell'Apollo, pare dovuti a un problema di software di gestione della meccanica, software sviluppato da una azienda inglese specificatamente per Rega. Per questo motivo sostituire la meccanica Sanyo non risolverà (e infatti non ha risolto) il problema, devi contattare
Green Sounds, il distributore italiano, e chiedere che sistemino il tutto o, in alternativa, inviare una mail direttamente a Rega UK. Sul forum PinkFishMedia scriveva regolarmente Paul Darwin della Rega UK, e si è sempre mostrato disponibile a risolvere i problemi di tutti i clienti dello storico marchio inglese.
Quando tutto dovesse fallire - ma non credo - potrai venderlo come difettoso e acquistare qualcos'altro.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio su uscita digitale su impianto economico
Gent.mo Prof. Cadeddu,
ho un set ultra economico ma abbastanza soddisfacente composto da mini-amp Nobsound NG-01 F900 + diffusori Lonpoo L42 (chissà chi è stato l'artefice che ha stimolato in me la necessità di questi acquisti! :-) ). Di recente ho acquistato un lettore CD altrettanto economico (Modello "MAITE 01dvd98157" trasparente, posizionabile in verticale, puro feticismo estetico minimalista). Questo giocattolino possiede un'uscita AV (è pensato principalmente come lettore DVD) che io sfrutto come uscita audio analogica e che invio all'ingresso AUX del Nobsound con cavo RCA. La qualità, sebbene accettabile, non è un granché, probabilmente per via del DAC interno del lettore di qualità scadente (collegando delle cuffie Sennheiser HD560s, tra le più neutre nel mercato consumer, la carenza dinamica è evidente). Lettore che però ha anche un'uscita digitale HDMI. Così avevo pensato di abbinargli un estrattore HDMI per prelevare il segnale digitale e poterlo poi inviare all'amplificatorino; se non fosse che quest'ultimo non ha un ingresso ottico o coassiale.
La domanda è: se mi dotassi di un estrattore con uscite RCA per collegarmi al Nobsound concluderei qualcosa? Da ignorante deduco che all'ampli arriverebbe un segnale ancora analogico. L'ingresso USB non lo prende in considerazione in quanto è compatibile solo con computer (e in ogni caso non vi potrei né entrare né ottenere chissà quale risultato facendo essa parte di un DAC integrato a sé). Accolgo da Lei soluzioni economiche e di qualità alternative, sono disposto a sostituire componenti con altri (tipo Topping e roba affine). Tenga conto che la mia necessità nasce, oltre che dal voler fare suonare meglio i CD, dal non potere sfruttare il DAC usb integrato del Nobsound oltre una comunque ragguardevole qualità CD da 16 bit 44 kHz dei brani mandati in streaming (test effettuati confermano la cosa, in estrema sintesi). Budget orientativo, sui €200.
RingranziandoLa in anticipo, porgo cordiali saluti.
Stefano - E-mail: stefanoandretta.sa (at) gmail.com

LC
Caro Stefano,
esistono dei connettori/convertitori da HDMI a USB, ma non sono certo che funzionino in un contesto come il tuo. Quel che potresti fare, secondo me, è utilizzare un piccolo convertitore che estragga l'audio digitale (su uscita ottica Toslink) dall'uscita HDMI del tuo lettore DVD. Ne trovi uno per circa 15€ anche su
AliExpress o su altri store online. A questo punto potresti tranquillamente utilizzare un qualunque DAC esterno o, meglio ancora, un nuovo integratino digitale dotato di ingresso ottico, ad esempio l'Aiyima T9. Suonerà meglio del tuo Nobsound e ti consentirà di collegare tante altre sorgenti, Bluetooth compreso. Il tuo budget di 200€ ti consentirà l'acquisto sia dell'estrattore da HDMI a Toslink che dell'Aiyima T9.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade impianto...avrò finito?
Gentile Direttore, facendo seguito all'ultima mia mail a cui Lei gentilmente e puntualmente mi ha risposto (
Vol.1030), io ho continuato nella ricerca di nuovi diffusori per sostituire le mie gloriose Monitor Audio Silver RX6. Purtroppo non ho potuto ascoltare tutto quello che desideravo, anzi in effetti ho ascoltato solo le Monitor Audio 5007g e le Revival audio sprint 4, per me perfette sconosciute. Comunque avrei voluto ascoltare le Wharfedale evo 4.4, ma erano imballate e però dato il mio impianto ed il mio desiderio di aumentare soprattutto la gamma bassa, un negoziante mi ha consigliato di provare le JBL studio 690. Ero in alto mare quando trovo sul web, incredibilmente a mio avviso, una coppia di Monitor Audio Silver 6G a 1089 euro! Dunque faccio qualche telefonata per accertarmi che il prezzo sia per la coppia e che siano nuove. Ho pensato che le differenze tra 6g e 7g potevano non essere poi chissà quanto rilevanti, soprattutto per le mie orecchie. D'impeto le compro!
Spedizione 12 euro. Dopo 3 giorni mi chiama il negozio scusandosi e spiegandomi che c'era stato un errore e che poco prima di me i diffusori li aveva già acquistato un'altra persona. Per farsi perdonare mi propone di accettare per lo stesso prezzo delle B&W CM9 S2, che a quel momento loro vedevano a 1289, spiegandomi che erano solo state esposte e non usate. In un primo momento rifiutai perché pensavo alla differenza della grandezza dei woofer e alle differenze dei dati dichiarati su risposta in frequenza e dB. Ma poi mi sono ricordato della sua risposta del febbraio scorso e ho deciso di rischiare. Ho accettato.
Per cui adesso, nel mio ambiente ho queste B&W che a parità di volume suonano più asciutte delle piccine Monitor Audio Silver RX6, ma che se alzo un tantino il volume devo dire di sentire tutt'altra cosa anche nella gamma bassa, seppur mi pare sempre un poco frenata. Forse col tempo potranno migliorare, ma che dire al momento sono tutto sommato soddisfatto. Anche perché esteticamente sono più belle delle Monitor Audio secondo me...anche questo incide, poco, ma incide, tra l'altro dello stesso colore dei miei mobili.
E quindi essendo nel complesso abbastanza appagato, date le mie attuali possibilità, adesso mi sto dedicando all'ultimo punto debole dell'impianto (a mio avviso). Sostituire il giradischi Pioneer PL990, anche forte del risparmio che credo di aver ottenuto sulla sostituzione dei diffusori. Fatta tutta questa lunga premessa, vengo ai quesiti che desidero porLe:

  1. Tra i giradischi mi sto indirizzando sul Lenco bt225 wa, il Project Carbon Evo (oppure T1) e il Rega Planar 1. Io, in considerazione anche del rinvio della spesa per un pre-phono, sarei per il Lenco. È che non ne capisco molto e non so ad esempio quanto sia davvero rilevante avere un braccio in carbonio oppure no. Che suggerimento si sente di darmi in proposito?
  2. E nel caso del Rega e del Project per il pre -phono conviene cercare in casa loro?
  3. Cosa ne pensa delle B&W CM9 S2 come diffusore? Soprattutto accoppiato al mio finale Rotel. Ho sempre sentito parlare da alcuni, forse anche nella sua rubrica, di non essere una accoppiata felice se si cerca calore e diciamo un suono un po' più rotondo. Però, sarà per il preamplificatore a valvole io, come già detto, al momento, non avverto particolari asperità diciamo.
  4. Un finale più potente migliorerebbe ancora qualcosa?
Nel ringraziarla ancora per la sua gentilezza e professionalità annoto di seguito i componenti attuali del mio impianto al momento addossati su di una parete (lato corto) di circa 2,5 metri a circa 3,5 metri dal divano in un salone a L di oltre 40 metri quadri. Grazie mille e buona musica!
Gaetano - E-mail: gaetano0274 (at) gmail.com

LC
Caro Gaetano,
se nella tua stanza e col tuo impianto l'accoppiata B&W + Rotel ti soddisfa, stai pure sereno. Aggiungere un finale di potenza non servirà assolutamente a niente, anche perché quello attuale ha ben 130 watt per canale, diciamo già un centinaio di watt in più rispetto a ciò che potrai usare - nella migliore delle ipotesi - in ambito domestico. Per migliorare i bassi, oltre che attendere la fine del rodaggio, potresti sperimentare posizionamenti leggermente diversi, a passi di 5 cm per volta. La vicinanza della parete posteriore può migliorare notevolmente il peso della gamma bassa. Per quanto riguarda invece il giradischi, sia Rega che ProJect hanno modelli con pre fono incorporato, quindi scegli uno di questi e vai sul sicuro. Il Rega Planar 1 con stadio phono si chiama Plus, e costa circa 380/400€ mentre il ProJect T1 - che costa una cifra analoga, si chiama T1 Phono SB. Per tante ragioni, non ultima la rivendibilità futura, non trovo che il Lenco sia una scelta azzeccata.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Sul reportage dal Milano HiFidelity
Buongiorno Direttore,
Concordo perfettamente con il suo
reportage e successiva necessaria puntualizzazione sull'ultimo Milano Hi Fidelity. Non ci sono stato ma ricavo le stesse impressioni quando annualmente mi reco all'edizione romana. Aggiungo: qual è la necessità, almeno per le edizioni di Roma e Milano, di programmare a sole due settimane di distanza l'una dall'altra le manifestazioni del sopra citato Hi Fidelity e del Gran Galà dell'Alta Fedeltà?
Gli organizzatori sono diversi ed anche gli hotel. Sono forse ispirati dall'arrivo dell'autunno, stagione propizia per visitare fiere HiFi piuttosto che prolungare l'estate sulle spiagge? O dipende da altro?
Grazie,
Un saluto,
Andrea - E-mail: albicocco.curaro (at) libero.it

LC
Caro Andrea,
storicamente la fine dell'estate è il momento più propizio per le fiere, di qualunque genere merceologico. Persino quelle delle auto d'epoca, delle bici e delle moto sono in questo stesso periodo. Il motivo è abbastanza logico: finite le vacanze il potenziale acquirente comincia a programmare i futuri acquisti, anche in vista delle festività natalizie. In più, le temperature sono in genere miti e consentono spostamenti più gradevoli. Anche i prezzi degli hotel sono ormai da bassa stagione. Mostre diverse organizzate da entità differenti credo debbano trovare il giusto spazio in una finestra temporale abbastanza ristretta (tra settembre e novembre, direi) pertanto credo che i diversi organizzatori non abbiano alcun interesse a farsi la guerra, dunque immagino ci siano accordi per non sovrapporsi.
Tutto questo porta a una inevitabile affollamento di eventi in questi due mesi cruciali. Semmai, ci sarebbe da chiedersi come mai oggi esistano così tante manifestazioni, quando una volta ne esisteva praticamente solo una. È semplice: la scomparsa progressiva dei negozi fisici di HiFi suggerisce la creazione di momenti d'incontro col pubblico sparsi nel territorio. Non dimenticare che, spesso, alle fiere si può acquistare a prezzi vantaggiosi, visto che gli espositori hanno poco interesse a riportarsi tutti gli apparecchi in sede una volta finita la mostra. Avrai notato, ad esempio, che sempre più negozi HiFi (o negozi/distributori) hanno le proprie salette.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Ascolto a basso volume
Buongiorno Direttore, vorrei rispondere a quanto da lei pubblicato in risposta alla mail del 28/10 del Sig. Lorenzo “Scelta nuovi diffusori da libreria” (
Vol. 1056).
Sono un felice possessore di un pre+finale McIntosh che pilota due diffusori Mordaunt Short Avant 908. Pur non avendo la necessità di tenere volumi contenuti, adoro ascoltare la musica a basso volume e ancora oggi, come il primo giorno, rimango sbalordito della resa del mio impianto. Non mi ritrovo, quindi, nella sua affermazione “L'ascolto a basso volume è un problema con tutti gli amplificatori e tutti i diffusori”.
Ovviamente, non lo scrivo per polemizzare, ma per portare un'esperienza di ascolto passata, negli anni, attraverso vari set-up.
Io ho trovato il mio mondo, alla faccia dei detrattori di questo marchio.
Saluti.
Ferruccio - E-mail: ferruccio.spada (at) gmail.com

LC
Caro Ferruccio,
la fisiologia/anatomia umana non è opinabile e non è in discussione. Sarebbe come dire: “Dottore, ho 400 di colesterolo, 300 di glicemia e la pressione a 120/180, ma sto benissimo”. Possibile, ma rischioso. Le nostre orecchie, come qualunque otorino ti può confermare, perdono decine di dB (DECINE!!!) sia alle basse frequenze che a quelle alte, quando si ascolta a basso volume. Il motivo è semplice: siamo stati progettati così, e non a caso. Quando si viveva nelle foreste e nelle caverne i pericoli potevano arrivare in ogni momento e la sensibilità dell'orecchio doveva essere massima nelle frequenze medie: un predatore non produce suoni in gamma bassa né in gamma alta. Quindi il nostro orecchio è fatto per sentire bene solo la parte centrale dello spettro audio, senza farsi disturbare o distrarre dal resto e non ci sarà coppia di elettroniche McIntosh, con o senza VU Meter, in grado di rovesciare questo fatto incontrovertibile dell'anatomia umana. Il tasto loudness è stato inventato proprio per questo motivo.
Poi, certo, possiamo ascoltare bene anche a volumi bassi, ci mancherebbe! Considera anche che il cervello ha una capacità di equalizzare notevolissima: se manca qualcosa ma ritiene che ci debba essere...se la inventa di sana pianta. Prova ad ascoltare per lungo tempo un minidiffusore carente in gamma bassa, dopo aver ascoltato un grosso diffusore da pavimento. All'inizio ti sembrerà inascoltabile, una vera e propria radiolina a transistor. Col passare delle ore e, ancor più, dei giorni, ti sembrerà che quella mancanza in gamma bassa sia via via meno grave. Che è successo? Il cervello ha equalizzato la risposta (entro certi limiti!). Per accorgersi dell'inganno è sufficiente ricollegare i diffusori da pavimento. Di conseguenza, anche a basso volume, col passare del tempo, il cervello si adatta. Fai questa prova: ascolta un brano ricco di basse frequenze ad alto volume (facciamo sopra i 90 dB medi, almeno) e poi rimetti lo stesso brano a basso volume: ti sembrerà che qualcuno abbia tagliato via bassi e alti. Ci possiamo convivere, certo, ma il nostro orecchio funziona così, anche quello di chi ha i McIntosh (e che magari un giorno scoprirà che esiste di meglio).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Diffusori attivi, quali modelli ascoltare?
Caro Direttore, dovendo mantenere la salute familiare a scapito dell'ascolto della musica, traslocherò in uno stanzo, il maschile sì, ma non diminutivo, non è stanzino infatti, ché lo avvicinerebbe al ripostiglio, sempre maschile, al sottoscala.
Questo locale, a forma trapezoidale, irregolare, misura in larghezza 330 e in lunghezza 510 cm. con altezza di poco superiore ai 3 metri (non aiuta, vero?), e travi a vista.
Oltre al trasloco, cambierò, snellirò, l'impianto: via il giradischi (eh, lo so, lo so, ma quello che il senso comune chiama il rito del disco in vinile a me è sempre parso un luogo comune, appunto). Quindi, mi serve un DAC (ce ne sono tanti, anche ben recensiti da voi, universali per via di connessioni bluetooth, XLR, etc.: budget 400 euro), dove la sorgente principale è un vecchio Accuphase DP 55V (non me lo tocchi ;-D) e anche un PC portatile, nello specifico un MACBook Pro di qualche anno fa), e mi servono i diffusori: senza ampli, ossia dei bei diffusori amplificati.
Nel tempo ho letto le vostre opinioni e recensioni su alcuni fra questi, ultimi i Lonpoo LP42X. La domanda che le faccio è poi alla fine solo questa: se i sopracitati sono troppo piccoli per lo stanzo (e secondo me lo sono), quali sono quei modelli fra le marche Focal, M-Audio, Genelec, Yamaha, ...che lei mi consiglia di andare ad ascoltare (spesa prevista 1000 euro)?
Grazie davvero per tutto, le vogliamo bene.
Francesco - E-mail: f.ebisu (at) gmail.com

LC
Caro Francesco,
la stanza, essendo irregolare, non è affatto male, molto dipenderà dagli arredi e dalla disposizione dei diffusori.
Per quanto riguarda le sorgenti, benissimo l'Accuphase, che potrebbe assolutamente non aver necessità di DAC esterno, che immagino ti serva per collegare altre sorgenti meno nobili. Potresti valutare i soliti Cambridge Audio, Musical Fidelity, Topping, SMSL o anche qualcosa di usato recente, che abbia tutta la connettività di cui credi di aver bisogno. Per i diffusori, invece, ritengo i piccoli LP42X un po' sottodosati in un ambiente come questo, a meno che non ascolti in campo relativamente vicino e riesca a mettere i diffusori abbastanza vicini alla parete posteriore. Le alternative più solide non mancano di certo, dai modelli Triangle serie Borea o Elara, Klipsch RP41M o RP51M, Argon Audio Fenris A4, più qualche modello Elac. Bene anche il versante pro, ma non ho ascoltato abbastanza per consigliarti cose diverse da M-Audio e Genelec. Ho in prova una coppia di Kali Audio, a breve qui su TNT-Audio, se hai la pazienza di aspettare...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Lucio,
ho letto con piacere i tuoi due recenti editoriali e sono convinto siano quanto serve, anche se probabilmente ancora non sufficiente. Nel mio piccolo mi sono ritrovato nella reazione scomposta di un organizzatore/produttore che qualche anno fa in un forum dove avevo criticato il suono del suo impianto mi ha sostanzialmente dato del sordo. Ma nel nostro Paese siamo bravissimi a farci del male.
Passo ad altro, anche se forse non necessario, ti trasmetto il mio feedback sul
Fosi Audio V3. Ormai da qualche mese ha sostituito il Dayton audio DTA 100a nel mio impiantino abbinato al PC d'ufficio in campo vicino, con buona soddisfazione e grande divertimento. Migliorata la raffinatezza, immagine (per quello che può dare), pulizia in genere.
Ma non scrivo niente di sconvolgente, interessante invece il confronto con l'impianto principale. Collegato alle Elac Adante AS61 (poco efficienti) su volumi contenuti se la sono giocata abbastanza bene nel confronto con la terna Nuforce P9, Ref 8 V3 upgrade; a basso volume, fuoco e immagine perdevano qualcosa, forse anche qualcosa in basso. Ma alzando il volume il V3 si scomponeva decisamente, anche prima di dare segni di compressione.
Ti saluto e ti ringrazio ancora per tutto il “lavoro” che fai in un vero spirito di comunità,
Franco - E-mail: ffietta (at) hotmail.com

[Sala d'ascolto - impianto desktop]

LC
Caro Franco,
credo ci siano sordi da una parte e dall'altra della barricata, credimi, altrimenti il suono di certe salette davvero non si spiegherebbe. Grazie per il feedback sul Fosi! Ci mancherebbe che suonasse meglio del trittico NuForce P9 + REF8 V3, ma già il fatto che non faccia brutta figura è un gran bel risultato, visti gli zeri che li separano. Sarebbe interessante capire con quale alimentatore lo abbia usato, perché con quello da 48V potrebbe non mostrare segni di cedimento anche a volumi elevati.
In ogni caso, non male per un giocattolino da 100€ scarsi.
Grazie per il feedback e ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Un bel nuovo disco di blues da Robert Finley, si intitola Black Bayou, prodotto a Nashville da Dan Auerbach dei The Black Keys. Il giovanotto di 69 anni sembra si diverta ancora molto a scrivere e suonare bella musica! Questa è Waste of Time.

Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.

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Archivio dei volumi di posta precedenti! Potete cercare dentro i volumi della posta precedente con Google nel form sottostante oppure sfogliare volume per volume: dal n°1 (più vecchio) al n°1056 (più recente)]

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