Audio via Ethernet a basso costo e alte prestazioni

[Audio via Ethernet a basso costo e alte prestazioni]

Una magnifica esperienza musicale [Parte 1]

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Recensore: Richard Varey - TNT Nuova Zelanda
Pubblicato: Luglio, 2018
Traduttore: Roberto Felletti

Introduzione

Benvenuti nel mio viaggio attraverso la terra della riproduzione musicale e dello streaming online tramite RaspberryPi, e oltre. Il mio esame di alcune alternative molto interessanti ai lettori di file audio da PC sarà suddiviso in tre parti. In questa prima parte inizio la ricerca esaminando e ascoltando alcuni dispositivi. Nella seconda parte il viaggio proseguirà con altri dispositivi, e nella terza parte esaminerò alcune opzioni software e alcuni accessori, per migliorare le prestazioni, in cui mi sono imbattuto mentre esploravo il fiorente campo dell'audio via Ethernet basato su RPi.

Antefatto

Da un po' di tempo utilizzo un lettore di file audio molto efficace (in precedenza avevo recensito il Collybia Mamboberry) che mi aveva colpito in questa branca in rapido sviluppo della tecnologia rivolta agli audiofili. Quindi, mi sono trastullato con l'audio digitale via USB, S/PDIF e Ethernet a basso costo, basato sulla piattaforma RaspberryPi (RPi), e questo ne è un riassunto. A mano a mano che la mia ricerca procedeva, ho scoperto alcune altre opzioni interessanti, specialmente ora che l'ascolto basato su dischi è prossimo all'estinzione. In effetti, incoraggiato dalle mie scoperte, ho “rippato” la mia vasta collezione di CD su file FLAC e WAV, passando da molti dischetti argentati a pochi hard disk.

Molti audiofili non sono milionari, per cui la possibilità di scegliere tra apparecchiature che non richiedono budget consistenti sembra un'opzione molto interessante. Dimenticatevi frasi del tipo “quanto grande?” e “quanto costa?”; ci stiamo muovendo rapidamente verso un mondo di “quanto piccolo?”, “quanto economico?” e, decisamente, “così buono?”

Sembra esserci una gamma infinita di computer a scheda singola (SBC, Single Board Computer), software e accessori, tra cui DAC integrati (con interfaccia I2S, clock separato e trasmissione seriale dei dati) che permettono di riprodurre musica in vari modi. Nel corso degli ultimi mesi ho raccolto alcuni dispositivi interessanti che possono essere utilizzati per riprodurre file musicali da un hard disk esterno o da una chiavetta USB, in molti casi senza bisogno del PC. Esistono troppe funzioni, configurazioni e modelli anche solo per provare ad essere esaurienti, e alcuni produttori non forniscono campioni in prova. Pertanto, questa è la mia, molto parziale, selezione pratica di quello che al momento conosco. Senza dubbio verrà aggiornata in futuro.

Questo progetto ha richiesto più tempo di quanto pensassi (da giugno 2017 a febbraio 2018), non tanto per la sua complessità quanto per la mole di lavoro che ha comportato, maggiore del previsto. Ho dovuto creare una presentazione semplice del complesso mondo dell'audio via Ethernet, molto vasto e in costante espansione. Nonostante abbia trattato estesamente l'argomento, non sono riuscito a esaminare tutte le opzioni, sebbene la gamma di prodotti che ho ascoltato fosse ampia e, in certi casi, abbastanza approfondita. L'ascolto protratto lungo un esteso periodo di tempo è stato proficuo, perché in questo modo sono stato in grado di evitare di soffermarmi sulle impressioni superficiali, sull'onda della novità, potendo invece familiarizzare con ciascun dispositivo, scambiandoli tra loro, ed essere al contempo sicuro che funzionassero in maniera affidabile. Così facendo, ho ricavato osservazioni più consolidate e sono stato in grado di percepire di più, corroborare le impressioni ripetutamente e, con l'uso prolungato, conoscere bene i prodotti.

[Collybia Mamboberry]

Tutti conosciamo il detto “beata ignoranza”. La mia esperienza alternativa è che l'ignoranza costa! Quando acquistai il mio PC desktop da 600 dollari, da usare come sorgente per la musica liquida e per gestire la collezione di file, non sapevo granché sui computer a scheda singola e i relativi accessori audiofili. Se all'epoca avessi saputo quello che so adesso, quel PC sarebbe ancora sullo scaffale del negoziante e quei 600 dollari sarebbero ancora nelle mie tasche!

Gran parte dei componenti di un PC non serve per l'audio, e in effetti alcuni di essi compromettono la qualità del suono. Le ventole di raffreddamento, e altri componenti, generano rumore, elettrico e a radiofrequenza, che sporca il segnale; i collegamenti USB sono, notoriamente, fonte di rumore, poiché trasportano i 5 V per poter alimentare le periferiche esterne. I personal computer, e le loro interfacce USB, sono progettati per supportare molte funzioni e non sono ottimizzati per l'audio; sono elettricamente “rumorosi”, con interferenze elettromagnetiche che influenzano la qualità del segnale audio, e introducono distorsioni sotto forma sia di rumore elettrico sia di jitter digitale. Potete trattare il segnale audio, che transita dal collegamento USB, per “pulirlo” oppure potete evitare il collegamento USB in vari modi.

Un lettore multimediale da 135 dollari può essere un'alternativa attuabile e di facile utilizzo a un PC da 600 dollari o anche a un lettore multimediale e DAC da 3.000 e più dollari? Ho parlato con alcuni audiofili che pensano di sì. Qualità del suono e versatilità a basso costo! Oh sì, certo. Hardware economico, ultra-compatto, dotato di software libero, progettato per essere dedicato all'ascolto audiofilo della musica. La cosa doveva essere approfondita ulteriormente, specialmente alla luce delle mie prime esperienze positive con il Collybia Mamboberry e l'HiFiBerry, entrambi i quali sono ora componenti a tempo pieno del mio impianto di riferimento.

I computer e le periferiche, di vario genere, collegate via USB, stanno diventando le sorgenti principali nonché qualcosa di molto familiare per gli appassionati di hi-fi. Sebbene in un certo senso sia meno di moda, ho scoperto che un lettore multimediale collegato fisicamente via Ethernet alla mia collezione musicale riproduce i file istantaneamente, senza errori, con una qualità del suono superba. Inoltre, il software è quasi tutto gratuito, con molte funzioni e facile da usare. Troppo bello per essere vero? Per scoprirlo, ho chiesto a vari produttori di fornirmi, in prova, esemplari plug-n-play che, secondo loro, rappresentassero al meglio il loro approccio a un suono di qualità elevata a basso costo.

Anziché utilizzare un lettore multimediale su un grosso PC, oggigiorno un computer a scheda singola (SBC) è un'opzione molto economica ed efficace. Qui esamino il RaspberryPi (l'RPi 2, in genere, costa sui 30 dollari, l'RPi 3 sui 45 dollari), ma c'è un numero crescente di altri apparecchi simili (tra cui il Banana Pi, l'Orange Pi Zero, l'Odroid XU4, l'Expressobin). Inizialmente mi sono concentrato sugli SBC con DAC interno al posto di un PC con DAC esterno, e strada facendo mi sono state consigliate altre opzioni.

Il mio attuale DAC USB esterno (Styleaudio Carat-Peridot) costa 485 dollari. Ho scoperto che non è necessario spendere tanto per avere una qualità di riproduzione di file musicali elevata e al contempo di facile utilizzo. Ora l'ascolto di qualità di musica digitale via rete Ethernet è facile ed economico. L'audio via Ethernet è un'opzione praticabile, in termini di qualità del suono, costo e facilità d'uso.

Hardware

Tutti gli esemplari recensiti richiesti erano plug-n-play. Ho esaminato la qualità del suono, la facilità di installazione, la facilità d'uso, le caratteristiche di rilievo e le carenze, poiché ho usato ognuno di questi prodotti. Ognuno di essi è stato valutato in base al parametro “alte prestazioni, basso costo” e ho scoperto alcune differenze interessanti. I prezzi sono quelli indicati sui siti dei rispettivi produttori alla fine di gennaio 2018. Sebbene mi sia concentrato principalmente sull'ascolto di file musicali da hard disk esterni, i dispositivi seguenti vanno bene anche per lo streaming online e le radio via Internet.

Il titolo di questa ricerca indica che tutte le apparecchiature che ho provato hanno superato ogni mia aspettativa, in termini di qualità del suono, facilità di installazione e facilità d'uso; alcune in maniera spettacolare. Sebbene la qualità del suono non fosse marcatamente differente, limitandosi a sottigliezze nel timbro degli strumenti e allo spazio tra essi sul palcoscenico ricreato, mi era parso evidente che il confronto era sull'esperienza d'uso dei dispositivi; quanto a lamentele, posso riportarne solo alcune minori. Posso dire che l'immagine ricreata con ciascuna apparecchiatura era corretta perché, qualsiasi dispositivo selezionassi, venivo rapidamente rapito dall'esperienza musicale. Avevo iniziato il viaggio domandandomi se questi prodotti a basso costo avessero realmente potuto offrire una magnifica esperienza musicale; ho concluso la mia ricerca rassicurato ed estremamente impressionato.

L'installazione del sistema operativo e del software di riproduzione è stata molto semplice; in ciascuna circostanza ci sono voluti solo due minuti. L'operazione è consistita nel visualizzare il sistema in un browser, per modificare alcuni parametri, e riavviare il lettore.

Ho avuto la possibilità di ascoltare alcuni prodotti di alcune aziende, il cui numero è in crescita, che offrono lettori multimediali su base RPi e similari: file immagazzinati su un hard disk USB collegato direttamente o via rete, con uscita digitale collegata a un DAC HAT (Hardware Attached on Top - Hardware montato sopra - NdT) oppure a un DAC esterno tramite collegamento USB o S/PDIF (coassiale).

Ho individuato tre gruppi di prodotti:

I produttori sono elencati in ordine alfabetico.

Allo, India

Per me, è qui che le cose si fanno molto interessanti. Perché affidarsi alla sotto-ottimale uscita USB? Quali sono le altre opzioni? Io e i ragazzi dell'assistenza commerciale della Allo ci siamo sentiti parecchio, parlando di quattro prodotti: RPi + DAC Boss, Kali + Piano 2.1, USBridge + SBC Sparky e un DigiOne + Sparky con DietPi. I ragazzi dell'assistenza sono stati particolarmente desiderosi di farmi provare il DigiOne e il DAC Boss, e ho ascoltato anche l'USBridge per motivi che dirò poi.

[Allo USBridge]

I progetti della Allo pongono l'accento, giustamente, sul jitter e sul rumore, e sostanzialmente i loro prodotti rispecchiano tre approcci: DAC interni, DAC esterni e non usate un PC per lo streaming di rete, bensì un hard disk esterno collegato all'RPi, oppure mettete i file su una scheda SD (la cui capacità, comunque, è molto limitata per file lossless di grandi dimensioni). I progettisti della Allo sottolineano che l'USB abbia una soppressione del jitter migliore rispetto all'S/PDIF, ma che sia più rumoroso.

I loro DAC possono essere usati con un RPi oppure con il loro più potente SBC Sparky (35 dollari). Il DAC Boss (65 dollari) è l'ammiraglia della flotta Allo, essendo stato progettato per risolvere il problema del jitter dell'RPi (che è un semplice PC). L'azienda sostiene che la loro è la migliore implementazione del chip DAC Texas Instruments PCM5122 (384 kHz - 32 bit).

Il DigiOne (99 dollari) riproduce i file attraverso un DAC esterno e non è un reclocker. È progettato per ottenere il miglior segnale S/PDIF dall'uscita I2S del RaspberryPi. L'esemplare fornito in prova era corredato del software DietPi, sebbene fosse equipaggiato con Volumio2 e richiedesse soltanto la connessione I2S attiva sulla scheda del DigiOne per poter ascoltare la musica. A quanto pare, la spina del cavo di alimentazione è disponibile soltanto nei formati statunitense e inglese. Il campione in prova era senza documentazione. Il cabinet è semplice da assemblare, essendo costituito da pannelli in plastica con connettori.

Non c'è bisogno di essere super-osservatori per capire che l'RPi ha un'uscita USB. Però, per un uso audiofilo le limitazioni causate dal rumore sono ben note. Quindi, l'Allo USBridge (180 dollari) riesce molto bene a ridurre il rumore a un livello inudibile (letteralmente), meno di quello generato da una batteria e molto meno di quello di un PC (circa 100 μV). Può essere usato come trasporto per i file, al posto del PC, collegato via USB a un DAC esterno, e DietPi può essere configurato con un lettore multimediale.

Collybia, Grecia

Tempo fa avevo recensito il loro lettore multimediale Mambo (che utilizza il Mamboberry HD DAC+), che si distingue tra le proposte di vari produttori per il suo cabinet in metallo, l'interruttore di accensione/spegnimento, il telecomando e il display LCD. Con MoOde la qualità del suono si era rivelata superba.

[RPi + Collybia + Sbooster]

Quando avevo iniziato la mia ricerca, alla Collybia avevano presentato una scheda DAC audiofila, di qualità superiore, denominata Mamboberry LS+, che semplicemente poggia su un RaspberryPi e funziona a 5 V. All'inizio, l'idea che un dispositivo di appena 65 mm x 55 mm riesca a offrire una qualità audio così elevata può sembrare un po' pazzesca, oltretutto per 55 euro. Mentre scrivo, l'ultima notizia è che il dispositivo è stato aggiornato ancora, con un HD DAC+ (60 euro), 24 bit - 192 kHz, con jitter ultra-basso e componenti high-end. È descritto come «il DAC più audiofilo nel mercato dei DAC HAT». Migliore dell'LS+, è quasi in offerta!

Il modello originale, recensito nel 2016 e ora non più in produzione, aveva fornito prestazioni eccellenti ma era un po' un outsider, nel senso che richiedeva un alimentatore da 9 V e quindi quello ufficiale RPi non era adatto. Inoltre, ora la Collybia propone un alimentatore lineare di qualità migliore, di cui parlerò nella terza parte.

Nella seconda parte esaminerò alcune altre proposte di HiFiBerry, HiFiMe, JustBoom, Pi 2 Design, TauDAC e VoltaStream.

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