Altre frontiere del vinile:

modifiche Pedersen per giradischi Michell - è un Michell Orbe, ma non come lo conosciamo

[Giradischi Pedersen Orbe SE]

Il Michell Orbe SE diventa un giradischi a sotto-telaio sospeso, ma non più su molle

[English version here]

Prodotto: modifica per giradischi Michell
Produttore: Gert Pedersen - Danimarca
Prezzo: dipende dal modello; 1.100 euro quello recensito, compreso un plinto a due nuovi strati su quello esistente Orbe SE e modifica Pedersen alla base del braccio - Vedere il listino prezzi Pedersen, ma il prezzo può variare in base a ciò che volete: solo la base del braccio (150 euro, meno 30 euro per i possessori del kit completo), telaio completo Orbe/Gyrodec (720-745 euro), oppure kit completo per Orbe SE/Gyro SE (775-972 euro)
Recensore: Mark Wheeler - TNT Regno Unito
Periodo della recensione: inverno 2019 - primavera 2020
Pubblicato: Maggio, 2020
Traduttore: Roberto Felletti

Vi presentiamo le modifiche complete Pedersen per Gyrodec e Orbe

Ecco le prime impressioni delle modifiche complete Pedersen per il giradischi Michell Orbe SE. Si tratta di un rifacimento così totale del giradischi definitivo di John Michell che questo sarà il primo di una serie di articoli il cui scopo è descrivere ogni aspetto del progetto e compiere un reverse engineering della filosofia che ne sta alla base. C'è una storia su come si è giunti a questo drastico rifacimento di un prodotto affermato e di lunga produzione, con pochi cambiamenti nel corso della sua vita (da cui possiamo dedurre che Michell crede che l'Orbe necessiti di pochi miglioramenti). Questa storia verrà raccontata nel prossimo articolo.

Online girano delle voci secondo le quali Gert Pedersen non fa, o non faceva, più modifiche al Gyrodec/Orbe. Anni fa ci fu un breve periodo in cui Gert ebbe difficoltà a reperire i componenti per gli upgrade, stilando una lista d'attesa per chi fosse stato interessato. Le modifiche per Gyrodec/Orbe recensite qui sono attualmente disponibili. Il prezzo dipende da quale modello di Michell Gyrodec, Michell Gyro SE, Michell Orbe o Michell Orbe SE il cliente vuole modificare. C'è anche un extra di circa 270 euro nel caso in cui il cliente richieda che l'operazione venga eseguita da Gert Pedersen in persona o a domicilio.

[Giradischi Pedersen Orbe SE riempito di sabbia]

“Il Vecchio Scriba propone di aprire il suo giradischi da 4.000 euro per riempirlo di sabbia?” si domanda la Plebe, incredula, a sinistra del palco. “Il Vecchio Scriba alla fine ha perso il lume della ragione.”

Bene, prima di tutto dobbiamo stabilire se valga la pena mettere le mani in uno dei prodotti di ingegneria audio meglio progettati e meglio rifiniti che esistano, praticarvi dei fori e spalmarvi sopra quantità abbondanti di silicone da bagno e sabbia essiccata. Poi dobbiamo valutare se la spesa vale l'impresa e se essa apporta dei miglioramenti ai punti di forza amati dai possessori di Gyrodec od Orbe, oppure se essa cambia del tutto il carattere di questi giradischi.

Impressioni d'ascolto delle modifiche Pedersen

Molti commenti sul sito di Gert Pedersen riguardano il basso, e l'aspettativa creata dalle sue istruzioni di ascolto induce il pregiudizio confermativo ad affermarlo, inconfutabilmente. Tuttavia la prima impressione del vostro Vecchio Scriba è stata una gamma media più pulita, più chiara. Probabilmente, questo è dovuto principalmente all'irrigidimento e allo smorzamento del telaio che eliminano il ben noto rigonfiamento Michell.

Inoltre il basso è effettivamente meglio articolato. Questo potrebbe essere dovuto alla migliorata trasparenza in gamma media, che influisce sulle armoniche delle note basse, oppure potrebbe dipendere da una migliore estensione delle frequenze più basse, con una risposta in frequenza complessiva più lineare. Ma questo lo si nota soltanto con ascolti prolungati...

“Come se il Vecchio Scriba avesse bisogno di una scusa per trascorrere altro tempo davanti alla Vera Stereofonia!” dice con tono di scherno la Plebe, a sinistra del palco, alquanto retoricamente.

Questa è una Progressione Logica dell'Orbe? Passando al progetto Blame della Good Looking Records, la serie Logical Progression (Level 2) dovrebbe sgonfiare il basso. Un classico esempio è il brano In The Area, degli ILS & Solo, sul lato 1 di questo vinile classico post-jungle, nel quale c'è una serie di cadenze in gamma bassa ben campionate, che con molti impianti largabanda suonano come farebbero in una grossa discoteca con un impianto semi-decente.

Con un classico impianto attivo Linn/Naim (in cui due volte due sbagli fanno in realtà uno giusto) queste discese sono perfette; è un po' come se il serialismo incontrasse batteria e basso nel cuore della giungla. Un Linn Sondek LP12 del 1990 configurato adeguatamente (che è una delle due parti più importanti di questa frase) eguaglierà questo per un'ottava di tono basso. Il Pedersen Orbe configurato adeguatamente va OLTRE. Oltre e MOLTO più in profondità.

Configurare adeguatamente il Pedersen Orbe è una sfida maggiore rispetto a configurare adeguatamente il vostro vecchio Linn Sondek, perché per la configurazione Linn esistono una tradizione e una pratica consolidate. Il Pedersen Orbe è un progetto unico, per cui sono necessarie serate consecutive ed esperienza per metterlo a punto, nonostante gli utili video di YouTube.

Curiosamente, prima che fosse adeguatamente configurato il Pedersen Orbe era meno coerente di un Technics da discoteca ben scelto. Soltanto dopo un'accurata ottimizzazione il Pedersen Orbe SE, alla fine, ha dato il meglio di sé. Per far suonare bene il Pedersen Orbe vale la pena investire tutto il tempo e lo sforzo necessari per un giradischi a sotto-telaio sospeso tradizionale.

Il wow dinamico è ridotto con le modifiche Pedersen, e si sente, in maniera simile alla modifica Spoke Linn, presumibilmente perché qualsiasi reazione al trascinamento dello stilo è mitigata dai tiranti orizzontali in Kevlar. Comunque i bracci unipivot, come l'Hadcock GH242 SE Silver usato qui, sembrano meno soggetti al wow dinamico, contribuendo al successo del Naim Aro tra quei Linnies (seguaci Linn) che non si disperano per gli estremi di frequenza esagerati.

Il tono delle note basse è più discernibile post-Pedersen; per esempio, il classico Snoopy's Search, di Lee Sklaar, (sull'LP Spectrum di Billy Cobham) è molto più esplicito. Per continuare i confronti con l'LP12 nella lingua dei fumetti audio di quell'era, il Pedersen Orbe pulisce il pavimento a qualsiasi Linn pre Keel o Karousel.

Il rumore di superficie (il ruggito del vinile) sembra aumentare con alcune stampe via il Pedersen Orbe SE, il che è sorprendente perché lo smorzamento del telaio dovrebbe aiutare a ridurre il rumore di superficie, specialmente quando la riproduzione del vinile va considerata nei termini dell'analogia Boston-Dearborn. Tuttavia esso varia da stampa a stampa; con alcune migliora. Una copia di Hot Rats, di Zappa, acquistata usata nell'eccellente negozio Cob Records di Porthmadog, nel 2001 circa (quindi aveva già tre decenni di vita), suona più chiara che mai.

Parlando di Hot Rats, di Zappa, i contributi di Paul Humphrey in Mr Green Genes e The Gumbo Variations hanno un tempo perfetto con il Pedersen Orbe SE, essendo Humphrey il percussionista preferito dal suo inno Northern Soul Cochise. L'interazione con il basso di Max Bennet viene riprodotta con squisita chiarezza in seguito alla “Pedersonificazione”.

Ciononostante, non tutto è perfetto né semplice nelle basse frequenze del Pedersen Orbe. Il rigonfiamento in gamma media non c'è rispetto all'Orbe di serie, notoriamente famoso per attaccarsi a certe note basse; una nuova e peculiare enfasi sembrava presente a certe frequenze. Dopo considerevole sperimentazione e indagine, la causa e la soluzione sono state entrambe identificate. Questo merita un intero articolo (parte 4). Dapprima questa enfasi aveva l'effetto di ingannare l'orecchio, facendogli credere che il basso fosse epicamente esteso e potente (un trucco simile lo facevano i summenzionati Linn Sondek nei loro giorni di gloria), ma in definitiva è qualcosa di fuorviante. Una volta corretta, la risposta sulle basse frequenze del Pedersen Orbe è attenuata e genuinamente estesa ben oltre quella dell'Orbe standard, che è già uno dei giradischi migliori sotto questo aspetto.

[Giradischi Pedersen Orbe SE - Componenti]

Il Pederson Orbe/Gyro richiede tanta manutenzione e ottimizzazione almeno quanto qualsiasi giradischi con sotto-telaio su molle, sebbene sia isolato da un meccanismo sostanzialmente differente rispetto ai basculanti Michell e Logic DM101 di questo mondo, scostandosi ulteriormente dagli AR, dai Thorens, dagli Ariston e dai Linn con sospensione a compressione. Se all'acume degli ingegneri scozzesi sono serviti più di due decenni per capire cosa succede tra un po' di legno/mdf, tre molle coniche e un po' di metallo sospeso, sufficienti per realizzarne uno che di rado richiede messe a punto, immaginate la sfida presentata da nove O-ring e sei tiranti in kevlar, tutti in vari stati di tensione.

“Che ci dici di quei sei tiranti in kevlar che lavorano in sei differenti vettori rispetto ai nove O-ring?” domanda il Coro della Plebe, adeguatamente scettico, a sinistra del palco.

Effettivamente i sei tiranti in kevlar lavorano in sei differenti vettori rispetto ai nove O-ring. Attaccateli a una mensola per giradischi con una modalità orizzontale accordabile e ore di “divertimento” (o umiliante paranoia) saranno inevitabili. La mensola Origin Live Ultra può essere il miglior supporto che sia mai stato concepito per i giradischi con sotto-telaio, però aggiunge il suo set di accordatura orizzontale che ha perfettamente senso per ottimizzare il Linn Sondek, per il quale è stata progettata, ma il Pedersen Orbe ha anche il suo set di regolazioni orizzontali per tutti e sei i tiranti standard in kevlar.

“Sicuramente la regolazione orizzontale della mensola Origin Live interagirà con le regolazioni dei tiranti in kevlar Pedersen e probabilmente genererà interferenze, costruttive o distruttive,” osserva la Plebe, a sinistra del palco. “Ne vale DAVVERO la pena?”

La regolazione di un giradischi non ha mai richiesto un tale uso estensivo di dischi test per identificare le caratteristiche prestazionali, per stabilire quale meccanismo contribuisce a un determinato effetto sonoro e come ottimizzare la configurazione. Ci sarà bisogno di un intero articolo dedicato a questo aspetto per assicurarsi che qualsiasi lettore che intraprenda il Viaggio verso l'Urgenza Interiore Pedersen possa ottenere risultati buoni come quelli che stanno suonando qui, proprio ora (riferimento all'album “Journey to the Urge Within”, di Courtney Pine - NdT). Ne vale la pena.

Durante la messa a punto e il periodo della recensione gli altoparlanti largabanda Hammer Dynamics da 30 cm in TQWP si alternavano con il sistema attivo Focal Audiom a 3 vie. Questo enfatizzava le differenze in gamma bassa, ma la trasparenza extra in gamma media restava la vittoria musicale più grande. Da costruttore di sistemi audio della vecchia “squola”, il vostro Vecchio Scriba è iper-vigile sulla qualità in gamma bassa e sul tempo. Le modifiche Pedersen aiutano davvero a mantenere il vostro basso in forma e il maggiore beneficiario di questo è una migliorata trasparenza in gamma media.

All'inizio un altro svantaggio delle modifiche Pedersen Michell sembrava essere un percepibile aumento del rimbombo. Esperimenti hanno dimostrato che questo aumento del rimbombo era la trasmissione della vibrazione del motore. Questo dipenderà dal materiale della superficie del supporto del giradischi dell'utilizzatore, ma potrebbe essere un'inevitabile conseguenza del cortocircuito di un grado di isolamento per la sostituzione delle molle di sospensione con O-ring di gomma e tiranti in kevlar. Il sistema O-ring/massa sospesa risuona a una frequenza molto più elevata di un sistema a molla/massa sospesa e la sua frequenza passa-basso verticale è pertanto molto più elevata. Questo potrebbe influire sulla trasmissione del rumore del motore se il rumore del motore è presente a quelle frequenze coinvolte.

Inoltre si consiglia di “tendere” i tiranti orizzontali in kevlar come se fossero corde di una chitarra, che può arrivare a oltre 80 Hz per il Mi basso, per non parlare di qualsiasi altra corda che potrebbe arrivare a 330 Hz con l'accordatura standard. Le molle del Michell standard oscillano sotto i 10 Hz e il rigonfiamento del sotto-telaio del Michell si manifesta tra i 200 Hz e i 300 Hz. Le testine sono progettate per rispondere alla modulazione orizzontale (laterale), per tutte le informazioni tranne quelle spaziali che sono il vettore verticale, per cui questa coincidenza potrebbe avere conseguenze significative. Questo aspetto può essere efficacemente mitigato. L'articolo su come tarare affronterà il problema e questa prova d'ascolto descrive una configurazione pienamente ottimizzata.

John Michell ha fatto osservare al vostro Vecchio Scriba (nei primi anni '90, quando entrambi ascoltavano un prototipo dell'Orbe “intero”, pronto per la produzione) che il doppio telaio dell'Orbe è veramente determinante nel ridurre la trasmissione delle vibrazioni del motore. Il Pedersen sembra perdere parte di quell'isolamento del motore. Di conseguenza questo potrebbe essere ancor più deleterio per il plinto singolo del Gyrodek. Questo problema potrebbe essere risolto con un ulteriore isolamento del motore, aspetto che verrà preso in considerazione in un futuro articolo. Una soluzione per i possessori di Orbe/Gyro SE potrebbe essere provare un supporto più cedevole per il motore rispetto al grosso O-ring del Michell sul fondo della capsula del motore.

La soluzione sul rumore del motore è stata testata togliendo la cinghia e posizionando lo stilo in un solco fisso. Lo si nota più a 45 giri che a 33 giri. Lo si nota ancor di più quando la puleggia è caricata da una cinghia alla tensione corretta (ottenuta con una puleggia del Meccano che agisce da puleggia folle). Questa è stata fissata con una variante TNT dell'idea originale di Gert Pedersen, che potrebbe anche aumentare le prestazioni del Gyro SE. Ne parleremo ancora più avanti.

Un altro cambiamento osservato pre & post Pedersonificazione è che il mio Orbe SE ora gira più veloce dello 0,8% rispetto a prima. Già prima, però, girava più veloce dello 0,5%, in seguito a esperimenti di lubrificazione, e poi non era stato ancora regolato. La somma di questi errori di velocità è evidente, per cui è stato necessario regolare l'alimentazione del motore. Il precedente errore di velocità era comparso durante gli esperimenti con lubrificanti ad attrito ultra-basso e si era manifestato perché l'alimentatore del Michell non rapporta la velocità alla rotazione del piatto bensì alla rotazione della puleggia, e l'attrito limitato tra la cinghia e la puleggia del motore (poiché la cinghia si tende intorno alla puleggia) significa che il suo comportamento potrebbe essere simile a quello di una cinghia più spessa quando si muove con un attrito minore.

A taratura ultimata correttamente è stato un piacere ascoltare il vinile. Un altro disco di Zappa, Weasels Ripped My Flesh, con i Mothers of Invention, veniva presentato in maniera omogenea nonostante sia una raccolta di registrazioni differenti realizzate in luoghi differenti. L'impressione è un accurato recupero delle informazioni, senza che l'enfasi eccessiva porti in primo piano alcunché. Il vostro Vecchio Scriba dapprima ha ascoltato questa musica dal vivo, poi su un Transcriptor Reference/SME3009/Shure V15iii di un amico prima di ascoltarla su ogni impianto che sia mai passato dai portali del rifugio in cima ai monti del Vecchio Scriba. Il suono è meno in avanti rispetto a un predecessore attivo Linn/Naim, ma è altrettanto coinvolgente e saldo, e questo è il motivo per cui la Decca London varrà bene un giro in una prova d'ascolto a venire.

Malgrado la presenza di Lowell George che canta e la copertina di Neon Park, a seguire Weasels Ripped My Flesh sul massiccio piatto dell'Orbe non sono stati i Little Feat bensì i Grateful Dead con Blues for Allah. Probabilmente la proposta più funky dei Dead, con un ritmo e un tempo azzeccati. Sebbene con i tiranti orizzontali ci si possa aspettare di migliorare la prestazione in termini di wow dinamico rispetto all'Orbe SE, adeguatamente configurato, l'Orbe non se la cava male. I tiranti in kevlar Pedersen non funzionano come quelli della modifica Audio Files Spoke. Le molle dei giradischi a sotto-telaio sospeso post Acoustic Research XA (quando oscillano correttamente) tendono a un movimento verticale (sebbene in pratica si tratti soltanto di micron) e la Spoke, semplicemente, elimina l'ultimo briciolo di precessione. I tiranti in kevlar Pedersen sono l'unico meccanismo che influisce sul movimento orizzontale, mentre gli O-ring permettono una molto maggiore azione a pendolo piuttosto che un'elasticità verticale.

[Giradischi Pedersen Orbe SE - Tiranti in kevlar]

Prima di forare il Michell, il vostro Vecchio Scriba e un ingegnere audiofilo hanno trascorso mesi esaminando componenti e istruzioni del Pedersen. Non c'è una garanzia di rimborso (Gert Pedersen fa tutto da solo e deve ordinare i componenti nel suo laboratorio in Danimarca). Non si torna indietro acquistando un nuovo sotto-telaio Orbe o Gyrodek. È altamente improbabile che qualcuno desideri riportare il proprio Michell alle specifiche standard dopo aver ascoltato le modifiche Pedersen.

Bisogna fare due precisazioni. Probabilmente è meglio iniziare con un Orbe con plinto intero, perché l'adattamento alla Spider Edition (SE) pregiudica la sua fondamentale eleganza e inoltre rivela troppo la presenza di silicone e sabbia per la sensibilità di molte persone. Similmente, il piatto Gyrodek rivelerebbe e attirerebbe l'attenzione verso il perspex, il silicone, il contenitore di plastica e la sabbia della disposizione del sotto-telaio Pedersen.

I benefici dell'isolamento extra del motore, di un alimentatore migliore e del piatto profondo dell'Orbe sono sostanzialmente maggiori di per sé rispetto al Gyrodec di quanto le modifiche Pedersen siano superiori all'Orbe. Pertanto, il denaro è speso meglio modificando un Orbe che non un Gyrodec, anche se il kit originariamente è stato sviluppato per il Gyro. L'estetica dell'Orbe si presta molto meglio al compito. Tuttavia, molti Gyrodec sono stati Pedersonificati in maniera soddisfacente. La galleria sul sito Pedersen mostra molti eleganti esempi che compiacciono i loro fieri possessori.

Molti anni di intima familiarità con il Michell Gyrodec, il Gyro SE e il Michell Orbe SE hanno portato a consigliare con sicurezza di iniziare con un Orbe con plinto intero prima di procedere con le modifiche Pedersen. L'Orbe offre una linea di base sostanzialmente più alta, una base di basso molto più bassa e apre una finestra più ampia rispetto al Gyrodec attraverso cui beneficiare dei miglioramenti sonori Pedersen. La versione con plinto intero del Michell Orbe non richiede del nuovo acrilico, al contrario della Spider Edition, per cui questa è l'opzione consigliata.

[Pedersen vs Spoke Linn]

Conclusioni

Il pacchetto completo di modifiche Pedersen offre un miglioramento significativo e proficuo rispetto al Michell Orbe standard. Le modifiche Pedersen di fatto promuovono il Michell Orbe a una classe di prestazioni superiore. Il Michell Orbe gioca nella Serie A dei giradischi, il Pedersen Orbe è ora in Champion's League, con l'aggiunta di un giocatore danese. Nessuno dà niente per niente, e a parte il prezzo c'è una considerevole quantità di lavoro da parte del possessore/installatore: forare, picchiettare, incollare, incanalare, regolare, modificare, adattare e imprecare.

Nonostante l'enfasi dei testimonial sul sito Pedersen venga posta sui cambiamenti nella qualità del basso dopo l'installazione delle modifiche Pedersen, i miglioramenti sono maggiormente evidenti più in alto. Con un impianto bandalarga realmente ad alta risoluzione, le differenze più evidenti a lungo termine si ottengono in gamma media. Attacchi più chiari, meno interferenze da rigonfiamento, migliore PRaT dal basso verso l'alto e migliore contorno delle note caratterizzano le differenze almeno quanto il tanto decantato basso, più profondo e molto più teso. Che questo sia evidente con un braccio unipivot (Hadcock GH242 SE Silver) è una sponsorizzazione che rafforza, dato che Gert Pedersen ha cominciato questo viaggio cercando di risolvere il problema dell'energia del braccio dallo SME Series V, suscitando troppe risonanze nel telaio Gyrodec.

Il coinvolgimento del possessore si aggiunge al piacere nell'ottenere un udibile aumento di prestazioni in un prodotto high-end già affermato. Alla Michell hanno fatto tanta strada dai giorni in cui producevano i giradischi Transcriptors sotto licenza e il Michell Orbe era l'incursione finale di John Michell nella produzione di giradischi innovativi. Gert Pedersen ne ha raccolto il testimone e con esso ha corso in una direzione leggermente differente. Le modifiche Pedersen complete portano avanti il Michell Orbe in una direzione leggermente differente, in una progressione da Gyrodec a Orbe.

Partendo dal tanto amato Michell Orbe, i possessori che scelgono di svolgere il lavoro da soli potranno fare festa con l'eccellente suono e avranno la possibilità di dire: «Quel giradischi l'ho costruito io.»

Avanti alla [Parte 2]

Musica ascoltata durante la scrittura di questa recensione Impianto di riferimento

ovviamente su vinile

  • Blame Records: Logical Progression Level 2

  • LTJ Bukem: Journey Inwards

  • Billy Cobham: Spectrum

  • Grateful Dead: Blues for Allah

  • Miles Davis: Bitches Brew

  • Grateful Dead: American Beauty

  • Latin Quarter: Modern Times

  • Little Feat: Last Record Album

  • Nightmares on Wax: Inna Space Outa Time

  • Courtney Pine: Journey to the Urge Within

  • Pink Floyd: Interstellar Overdrive, edizione speciale Record Store Day

  • Rolling Stones: Beggars Banquet, ristampa 2018 ABKCO con mix mono originale su 45 giri 12" di 'Sympathy for the Devil' (e flexidisc con intervista di Mick Jagger del 1968), qualità pari alla ristampa 2003 ABKCO e più che usurata stampa di inizio anni '70

  • Frank Zappa: Weasels Ripped My Flesh

  • Frank Zappa: Hot Rats

* * *

Sono stati usati i seguenti dischi test,
anche se con meno piacere:

  • Hi-Fi News: Analogue test LP: The Producer's Cut, contributo di Len Gregory ad ogni configurazione di tutti i vinilofili inglesi

  • Shure: TTR110 Audio Obstacle Course, un'opera fondamentale

  • Stan Ricker & Cardas: Cardas Frequency Sweep and Burn-In Record, prezioso disco ben stampato per misurare la precisione della velocità e la taratura del braccio

Apparecchiature utilizzate per questa recensione:

    Giradischi donatore: Michell Orbe SE

  • Modifica giradischi 1: sotto-telaio e kit di sospensione Pedersen

  • Modifica giradischi 2: isolamento sostitutivo livello 2 Orbe SE Pedersen

  • Modifica giradischi 3: isolatore per base del braccio Michell Pedersen

  • Modifica giradischi 4: controllo delle vibrazioni addizionale per motore

  • Braccio 1: Hadcock GH242 SE con cablaggio interamente in argento dalla testina ai Bullet Plug Eichmann in argento

  • Giradischi 2: Spoked Linn Sondek LP12 Valhalla con sotto-telaio intero Audio Files in aerolam e modifiche Spoke

  • Braccio 2: SME 309

  • Supporto per giradischi 1: mensola Origin Live Ultra cromata, i tiranti in nylon sono stati sostituiti da catene

  • Ripiano per giradischi: vetro laminato da 10 mm

  • Interfaccia tra ripiano del giradischi e Orbe SE (piedini): PolyCrystal Point Discs, ora purtroppo obsoleti ma assolutamente superbi e superiori agli RDC Cups e ai Michel Tendercups

  • Isolamento della mensola del giradischi dal muro: RCD Cups (la superficie più ampia dei Polycrystal Point Discs riduce la deformazione dell'intonaco della parete)

  • Supporto della mensola del giradischi: bulloni incassati nell'intonaco duro

  • Ripiano per giradischi 2: ERaudio Large SpaceHarmoniser

  • Accordatura: Yamamoto Sound Craft, comprendente Yamamoto PB9 & PB10 e BrightStar IsoNodes extra-large

  • Varie testine: Dynavector XX2 Mk2, Decca modificata, Benz Micro, serie Audio Technica VM95 con tutte le opzioni per lo stilo, selezione di classiche Stanton, Ortofon e Shure MM

  • Pre-phono: Canor TP306 VR+

  • Amplificatore integrato: Canor TP106 VR+, tuttora imbattibile

  • Pre-amplificatore linea: Audio Research Corporation Reference 3 con valvole cambiate e con controllo delle vibrazioni interno tramite dissipatori per valvola/smorzatori Pearl ed esterno tramite piccoli ERaudio SpaceHarmoniser, coni RDC e supporti in acciaio per il telaio riempiti di sabbia

  • Crossover: Behringer CX2400 analogico, variabile, Linkwitz Reilly (quarto ordine) 3 vie

  • Tavole di ottimizzazione: ERaudio Large SpaceHarmoniser

  • Diffusori: passivi ibridi TQWP/linea di trasmissione (cabinet in multistrato di betulla da 18 mm & 25 mm; imbottitura in lana naturale a fibra lunga; pannelli foderati in Deflex) che caricano dei woofer per medio-bassi Hammer Dynamics dello scomparso John Wyckoff

  • Crossover passivo con induttori con cavi litz e condensatori da boutique e tweeter B&CDT400N & B&C DE-35-8 e tweeter ad anello Fostex

  • Diffusori 2: 3 vie attivi:

  • Diffusori 2 - Altoparlanti per i bassi: Focal Audiom 12 VX con surround con cono a due strati Cerwin Vega, con cabinet reflex a 3 strati rinforzati in multistrato di betulla da 25 mm, legno massello, truciolato, con rivestimento per il subwoofer in Deflex, zeppe e lana a fibra lunga

  • Diffusori 2 - Altoparlanti per gamma media: Focal Audium 7K con smorzatore di superficie in gomma rimosso. Montati in incavi separati con baffle in sicomoro per violino, rinforzi in multistrato di betulla da 25 mm, fogli in Deflex standard, smorzati con Rattletrap Extreme, testate missilistiche in disuso, gusci esterni in resina rinforzata con rete in rame e punte in alluminio

  • Diffusori 2 - Alte frequenze: Focal TC120TDX con anelli di focalizzazione in feltro

Nessun cavo usato per collegare il tutto costa più del 10% del dispositivo a ciascuna estremità; molti sono stati realizzati dal Vecchio Scriba con componenti di alta qualità senza Pixie Dust. Il cavo dall'amplificatore ai diffusori (largabanda, midrange, tweeter) è un Black Rhodium S900 ad impedenza ultra-bassa, una variazione a bassa impedenza del cavo Black Rhodium S600 che ha ottenuto buoni risultati nei test di correlazione oggettiva e soggettiva di Ben Duncan, scelto principalmente per adattarsi al fattore di smorzamento OPT/altoparlante e non per qualità magiche. Il cavo per i woofer è un Naim NACA 5 che resta imbattuto sotto i 350 Hz. La corrente è fornita da un cavo di alimentazione ad anello solo audio con connessioni di massa (terra) Radex non induttive e una terra tecnica. I crossover e i finali sono alimentati da minime connessioni hydra, le sorgenti e il pre-amplificatore dai blocchi terminali entro l'anello solo audio.


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