[ Home | Redazione | HiFi Shows | FAQ | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]

Braccio Hadcock 242 Pure Silver & Testina Music Maker MK2

[English version]

Prodotti: Braccio Hadcock 242 Pure Silver e testina Music Maker MK2
Costruttori: Hadcock Engineering e The Cartridge Man - UK
Costi approssimativi: Braccio - 1600 $/Euro, Testina 1000 $/Euro
Recensore: Geoff Husband - TNT France
Recensiti nel: Dicembre 2002

[Hadcock and Music Maker]

Introduzione

I due pezzi oggetto di questa recensione sono entrambe "seconde visioni". L'Hadcock fece la sua prima apparizione su TNT come braccio installato all'ultimo momento sull' Aida. Le impressioni che mi lasciò furono positive, più di quanto mi aspettassi considerato il suo prezzo, ma la recensione, ovviamente, era focalizzata sul giradischi. La Music Maker fu testata da Lucio e due esemplari di essa hanno giocato un ruolo cardine nella mia serie di prove comparative sui giradischi. Nel lasso di tempo trascorso, sia il braccio sia la testina hanno beneficiato di miglioramenti e siccome i due sono spesso venduti in combinazione, ho pensato che fosse una buon'idea dargli un'occhiata più approfondita.

La Music Maker Mk2

La Music Maker è una testina atipica. In un mondo di "gioielleria da braccio", è basata su una Grado piuttosto economica che viene smontata completamente e ricostruita con un nuovo stilo, un nuovo cantilever e sostanziali modifiche interne. Rimane ben poco della "donatrice": la sua apparenza non impressionerà molto i vostri amici audiofili, salvo che non siano dei veri conoscitori. Lo stilo è particolarmente interessante, è di nuovo tipo ed ha un profilo di contatto particolarmente complesso. Len Gregory ritiene che abbia l'area di contatto più lunga d'ogni altro stilo: l'idea è di "abbracciare" meglio il solco, con un'usura inferiore sia del disco sia dello stilo, rispetto a quella provocata da un diamante con taglio convenzionale.

A parte la sua parentela, quello che fa spiccare la Music Maker è il fatto che in un mondo di Moving Coils a bassa uscita, lei si presenta come una ferro mobile ad alta uscita. La cosa ha due grossi vantaggi: per prima cosa tutti coloro che non possiedono un ingresso MC, e parlo della quasi totalità dei pre a valvole, possono semplicemente collegarla senza dover utilizzare un altro stadio d'amplificazione. Secondariamente, dato che necessita di un guadagno molto inferiore a quello di una MC, dovrebbe avere un miglior rapporto segnale rumore rispetto a qualsiasi altra Moving Coil ascoltata con il suo stadio di guadagno supplementare.

L'utilizzazione

Le umili origini della Music Maker sono tradite dal suo corpo di plastica che inibisce l'uso di sistemi di fissaggio filettati. Il suo montaggio richiede quindi una buona dose di pazienza anche se la struttura squadrata rende l'allineamento piuttosto agevole. L'Hadcock ha uno shell filettato ed agevola il compito, anche se con una testina con attacchi filettati vi tocca dare un colpetto di trapano ai fori dello shell.

La Music Maker ha una cedevolezza medio-alta, preferisce bracci aventi massa non elevata (niente Breuers, per cortesia) ed ottimi cuscinetti. La cosa si riflette anche nel suo basso (per una MC) peso di lettura consigliato: 1,48 grammi. Il suo stilo dal profilo complicato è difficile da allineare: ne tengano conto i possessori di Rega, dovrete essere in grado di trovare il corretto VTA al... volo.

Hadcock 242 Pure Silver

Se la Music Maker è strana, l'Hadcock lo è ancora di più. Pur essendo presentato come unipivot, non è esattamente quello che sembra. C'è una sottile "punta" rivolta verso l'alto che, osservata attentamente, rivela un profilo con una piccola nervatura alla base. La parte superiore del braccio contiene i cuscinetti, ma dove vi aspettereste la solita piccola "cupola" trovate invece un contenitore con quattro piccoli cuscinetti (appena più grandi di un millimetro), sui quali si alloggia la punta. La logica ne consiglierebbe tre, l'ascolto ne preferisce quattro...
Dalla sede dei cuscinetti si diparte l'asse disaccoppiato del contrappeso e la canna del braccio d'acciaio inox: quest'ultima s'infila semplicemente nella cavità ed è tenuta in posizione da una vite di bloccaggio. Due contrappesi sono presenti nella parte posteriore (il più piccolo può non essere utilizzato se la testina è leggera), essi sono disaccoppiati con degli "O-Ring" e s'incaricano di regolare il peso di lettura, semplicemente slittando in avanti ed indietro. Ci sono delle tacche di riferimento per impostare il peso ma vi consiglio di utilizzare un'apposita bilancina. I cavetti del braccio collegano lo shell ad uno spinotto sulla base del braccio stesso, ciò significa che (al contrario del Morsiani) le parti superiori del braccio possono essere agevolmente scambiate, a vantaggio di chi volesse utilizzare due o più testine.

L'antiskating è realizzato con filo e pesetto, lo shell è una fusione in lega di skeletal ed è tenuto in posizione da una vite di fissaggio. Devo ammettere che il tutto appare un pò fragilino per chi è cresciuto tra gli Alphason 100 e gli SME: questi due fabbricanti sfidavano i clienti a provare a piegare le canne dei loro bracci (come se il fatto potesse provare qualcosa!). La base è fatta dello stesso ottone cromato utilizzato per la sede dei cuscinetti e permette la regolazione del VTA per mezzo della solito meccanismo a vite.

L'estetica? Bèh, una volta che ci si abitua al suo look un pò longilineo ed alla finitura cromata vecchio stile, si comincia ad apprezzare la sua qualità costruttiva. Ad esempio tutte le parti connesse con viti di fissaggio, risultano perfettamente combacianti anche con le viti non serrate: il dettaglio la dice lunga sulla finitura delle parti del braccio meno esposte alla vista. Lo spessore della cromatura è davvero consistente ed il tutto è così semplice ed elegante da usare che dopo un pò di tempo lo potreste trovare anche bello. A me è successo.

Risulta anche più stabile rispetto agli altri unipivot poiché i cuscinetti oppongono resistenza alle oscillazioni, ma nello stesso tempo i loro ridotti punti di contatto dovrebbero garantire un minor "gioco" dell'insieme. Siccome non ci sono punti soggetti ad usura ed i cuscinetti dovrebbero essere autoregolanti, l'Hadcock cerca di offrire alcuni vantaggi degli unipivot puri eliminandone però gli svantaggi.

Il particolare che gli attribuisce il nome "Pure Silver" e che eleva il suo prezzo rispetto alla più comune versione "SE", è il cablaggio dallo shell alla base realizzato con cavo d'argento pieno VDH. Esso termina su due spinotti phono femmina, alle quali si collegano i Cartridge Man silver interconnect, che sono forniti completi di spinotti Nutrak. Ciò fa lievitare il prezzo di 350 Sterline rispetto a quello del "SE".

Qualità sonore

Ve li descriverò prima come coppia e poi abbinati ad altri bracci o testine.

Nella mia ultima recensione descrivevo il Morsiani unipivot come il braccio più musicale che non avessi mai ascoltato, forse un pò blando su alcune caratteristiche prettamente Hi Fi ma in possesso di notevole fluidità e facilità d'emissione. L'Hadcock ha un comportamento completamente opposto e si permette un serrato testa-testa con bracci cardanici come lo SME4 e l'Artemiz. Con la Music Maker sul giradischi, il recupero dell'informazione sul vinile è impressionante. Quest'unipivot estrae ogni piccolo dettaglio dai vostri dischi, va a cercare lo stato dell'arte e perciò è incredibilmente veloce, sembra scoppiare d'energia e solo l'Artemiz si avvicina alla sua performance.
Confrontandolo con l'Hadcock standard, è risultato evidente che parte di quest'energia e vivacità sono dovute al cablaggio e la differenza tra i due set-up mi ha preso un pò di sorpresa. Di solito trovo che gli effetti del cablaggio siano piuttosto blandi ma qui la differenza è andata ben oltre. Generalmente, questo tipo di "energia" è spesso accompagnata da sgradevoli effetti collaterali, come una riproduzione, un pò troppo spinta e tagliente, ma l'accoppiata Hadcock/ Music Maker non ha mai suonato in questo modo, la Music Maker riuscirebbe a rendere dolci le sibilanti anche con il VTA troppo alto!

La Music Maker è fatta della stessa pasta dell'Hadcock, va a scavare nei dettagli e dona al braccio dei bassi armoniosi con una velocità impressionante. La sua capacità di "partire e fermarsi" senza sbavature la rende "pulita", nel miglior senso della parola, e molto incline a trasmettere un ottimo "senso del tempo". Paragonando la MK2 alla Music Maker originale si rilevano piccole ma significative differenze, la prima ha un'impostazione un pò più scura ed un rumore di fondo più ridotto, il che dà ai segnali di basso livello maggior possibilità di respiro. L'abilità di tracciamento è una delle migliori che io non abbia mai visto: supera in souplesse tutte le tracce del disco test HFNRR con soltanto un leggerissimo "buzz" sulla traccia finale della tortura. Montata sull'Hadcock, il rumore di fondo è risultato molto ridotto, e qui il Morsiani è al top, ma certo non peggiore che su di uno SME o su di un Artemiz.

Fare confronti è stato interessante. La Dynavector DRT-1 1 è risultata troppo pesante per un buon abbinamento, ma L'Hadcock si è trovato molto bene con la XX-2. Quest'accoppiata ha restituito un suono più caldo e pieno, con più anima. E' quasi impossibile da descrivere, era come se la XX-2 sovrapponesse il suo carattere alla musica, mentre la Music Maker risultava leggermente più precisa, non freddamente clinica o tagliente ma più controllata. La Music Maker non ha gradito molto lo SME, con cui suonava a volte un pò granulosa sull'estremo acuto. Si è trovata bene con l'Artemiz, ma il meglio lo ha tirato fuori sul Morsiani che ancora una volta ha restituito una performance seducente, pur senza l'energia, il punch ed il senso del tempo dell'Hadcock ma ugualmente ottima anche se con uno stile totalmente diverso. Collegati ad un Loth-x Ji300b il Morsiani + la Music Maker hanno offerto una prestazione brillante, con i miei ampli Audion ed i miei gusti musicali l'Hadcock ha prevalso per un'incollatura.

Alla fine, la "coppia selezionata" Hadcock e Music Maker ha davvero brillato. Devo dire che sul mio Orbe quest'accoppiata ha migliorato i risultati ottenuti con lo SME4 e la XX-2, lasciando a quest'ultimi solamente un basso leggermente più deciso. L'Orbe si è ritrovato con un mediobasso più pulito e la prestazione ha reso l'ascolto più gradevole. La scena si è rivelata ampia e profonda, simile a quella dello SME ma meglio focalizzata. So che il sig. Gregory è un grande appassionato di clavicembalo, ma devo dire che il set-up composto di Hadcock/Music Maker/Orbe si adatta molto bene alla musica rock:-)

Conclusioni

L'Hadcock 242 Silver non è un braccio economico. Costa, infatti, grossomodo come uno SME4. Al contrario di quest'ultimo che ha un look eccezionale, l'Hadcock sembra quantomeno... anticonformista. Ma, perlomeno sull'Orbe, la sua qualità sonora vince a mani basse. Ho preferito allo SME anche il Morsiani, in questo caso il giudizio è stato difficile proprio perché il braccio italiano suona in modo così... diverso: posso dire soltanto che mi ha fatto venir voglia di suonare più musica. Per l'Hadcock, invece, è stato più facile: fa tutto quanto come lo SME ma... meglio. Il fatto che sia semplice da regolare, dovrebbe durare da qui all'eternità ed è diverso dal resto del gruppo è soltanto la ciliegina sulla torta.

La Music Maker Mk2 pare sia nata dallo stesso stampo. Ma non è così semplice da descrivere. Per me sarebbe facile dire che suona come una buona Moving Coil d'alta gamma, ma non le farei un buon servizio perché NON suona come nessuna Moving Coil. E' semplicemente così priva di artifizi ed eufonie che qualcuno abituato ad ascoltare una MC decente ha bisogno di un pò di tempo per adeguarsi. In qualche modo mi ricorda un buon CD player ma senza gli svantaggi del CD - medio acuti molto brillanti ed estremo acuto spesso ruvido. Non sto dicendo che è la miglior testina del mondo (non le ho mica ascoltate tutte....) e la DRT-1 ha ancora un posto speciale nel mio cuore, ma dopo un pò di ore d'ascolto ci si accorge che la Music Maker è incredibilmente corretta, non clinica ma dannatamente vicina a quanto si trova inciso sul nastro master...
Aggiungiamo il vantaggio che non necessita di un trasformatore di step-up o di un pre - pre e la Music Maker emerge per avere forti argomentazioni positive che vanno al di là del suo costo, fatti che risulteranno particolarmente graditi a coloro in possesso di un pre valvolare sprovvisto di ingresso MC. Inoltre questa testina può essere ricondizionata da Mr. Gregory per una cifra attorno alle 250 Sterline, e questo è un'altro elemento a suo favore.

Ora il mio sistema ha un nuovo "riferimento" con cui i concorrenti dovranno confrontarsi. L'Hadcock, sia con la Music Maker sia con la XX-2, ripulisce la gamma tonale più bassa dell'Orbe e rende la musica così divertente che lo SME si deve accontentare del terzo posto. Il fatto che i miei due bracci preferiti siano unipivot è significativo, non sto dicendo che un unipivot sia sinonimo di qualità (ad esempio il Kuzma non mi entusiasma), ma quegli estimatori che da vent'anni ne cantano meraviglie qualche buona ragione ce l'hanno.
Sono molto curioso di verificare il comportamento di alcuni bracci cardanici che sto aspettando per delle prossime recensioni. Se vi comprate una Music Maker e la trovate troppo effervescente per i vostri gusti, scrivete due righe al Sig. Morsiani: è in grado di realizzare anche una versione del suo braccio avente una massa inferiore, e dovrebbe suonare ancora meglio con questa testina. L'Audiomeca Romeo è anch'esso un braccio eccellente ma mi sembra troppo pesante per la Music Maker.

Nel frattempo, sul mio Orbe rimane lo SME. Devo avere un riferimento fisso per la parte principale dei test che sto conducendo sui giradischi. Dietro le quinte, però, l'Hadcock è pronto a scattare. L'ho ottenuto in prestito d'uso per un lungo periodo, in modo di poter giudicare gli altri bracci confrontandoli con quella che è, per ora, la miglior combinazione da me sperimentata sull'Orbe.

Commento del costruttore

Grazie per la recensione molto positiva. Sono assolutamente deliziato dal fatto che tu abbia fatto pieno centro non paragonando la Music Maker ad altre testine MC Hi-End. Hai ragione, è totalmente diversa, sarebbe come paragonare due cose che stanno tra loro agli antipodi, non avrebbe senso.

Credo che la Music Maker non sia solo veramente naturale e trasparente, sono convinto che sia anche in grado di estrarre una notevolissima quantità d'informazioni, a patto di abbinarla ad un braccio adeguato come l'Hadcock.

Scusatemi, sto copiando delle parole che ho letto di recente...

Buon Ascolto a tutti!

Leonard Gregory (The Cartridge Man)

Impianto utilizzato

  • Giradischi: Michell Orbe SME IV/Dynavector XV-1, XX-2, Music Maker
  • Stadio Phono: GramAmp2, Trichord Dino.
  • Preamplificatore: Audion Premier2
  • Finale di Potenza: Audion ETPP EL34 Monoblocks. Loth-x Ji300b SE Integrated.
  • Cavi: FFRC e Sonic Link speaker cables. Interconnessioni in argento autocostruite. Audionote silver interconnects.
  • Diffusori: IPLS3mtl's, Loth-x Polaris.

    Dischi prova utilizzati - Killers

© Copyright 2003 Geoff Husband - http://www.tnt-audio.com
Traduzione italiana: Davide Baldini

[ Home | Redazione | FAQ | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]