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Dynavector XX-2 - Fonorivelatore a bobina mobile

Prodotto: Fonorivelatore MC XX-2
Produttore: Dynavector - Giappone
Prezzo: Alto - vedi testo...
Recensore: Geoff Husband
Recensione: Luglio 2001

[English version]

[Dynavector XX-2]Introduzione

I lettori abituali avranno certamente visto la mia recensione della puntina Dynavector DRT-1. Si tratta di un oggetto che occupa uno dei primi posti nella mia lista dei desideri. Però presenta due problemi: in primo luogo, il suo costo estremo la pone oltre la portata di chiunque non sia un vero fanatico dell'audiofilia; in secondo luogo, si tratta di un fonorivelatore dal corpo grande e pesante. Sebbene col mio SME IV non abbia incontrato difficoltà nell'interfacciamento (visto che ha un portatestina grande abbastanza da accogliere la bestia, ed un'agevole regolazione dell'altezza per i fonorivelatori più alti del normale), ho comunque dovuto spostare il contrappeso molto indietro per bilanciare la massa di 13,5 grammi.

[XX-2]Per molti drogati del vinile equipaggiati con apparecchi high-end la DRT non sarebbe un buon affare proprio per tale motivo. I bracci con articolazione unipivot sarebbero i meno adatti. Ho recentemente letto un articolo a proposito della DRT in una rivista Hi-Fi Britannica, le cui conclusioni erano che la puntina era eccezionale, ma un po' leggera sul basso. La lettura dell'articolo rendeva immediatamente conto del perché di tale affermazione: la poveretta era stata innestata all'estremità di un braccio WTA, un modello ottimo, ma ovviamente non adatto alla DRT; la mia esperienza di ascolto con il mio SME ha invece mostrato che il basso della DRT ha molta potenza e controllo.

Un'altra caratteristica interessante della DRT è che non somiglia affatto alle altre puntine della Dynavector: è un'ammiraglia, un modello unico, cosa che senz'altro contribuisce al suo prezzo.

E ora veniamo alla XX-2. Si basa sulla XX-1, rispetto alla quale perde il "corpo" esterno, rimpiazzato da uno "scheletro" di alluminio. Praticamente assomiglia parecchio alla Dynavector Te Kiatora (TK). Quest'ultima è un modello frutto di uno sforzo congiunto della divisione giapponese e di quella neozelandese di casa Dynavector e, come la XX-2, si basa grosso modo su una versione economica della XX-1. Le differenze tra i due modelli sembrano essere l'uso di un blocco di titanio come piastra base per la TK, invece del telaio in alluminio della XX-2 (il primo più adatto alle piccole produzioni, l'ultimo a quelle "industriali"), l'uso di bobine in argento per la TK (sia la XX-2 che la DRT-1 usano il rame) e l'uso dei migliori magneti in AlNiCo per la XX-2. Da un punto di vista tecnico la XX-2 sembra essere una TK "produzionizzata", dal costo sensibilmente inferiore. E costa anche solo il 40% del prezzo di una DRT-1, il che la rende molto più accessibile. Ma forse la caratteristica più importante è che, col suo peso di 8 grammi (la TK pesa 8,8 grammi) e con le sue dimensioni normali, è anche ampiamente compatibile con qualsiasi braccio di qualità.

Analisi Tecnica

Di tecnica ho già parlato molto; va aggiunto che si tratta di una testina a bobina mobile a bassa (0.25 mv) uscita, di media cedevolezza. La combinazione di cantilever e stilo è del tipo Boron/PF line-contact, la stessa degli altri due modelli top di Dynavector. Il "corpo" in lega è filettato per accettare i dadi di fissaggio, e in dotazione viene fornito un piccolo parastilo retrattile che rende il montaggio un po' meno da cardiopalma rispetto alla DRT-1... L'aggeggio funge anche da guida per l'allineamento. La tinta con cui è decorato il corpo è perfetta sia per l'abbinamento con lo SME che con l'Orbe, rendendo l'insieme molto sexy...

Una volta serrate le viti, la risonanza dell'insieme braccio/testina è di 9 Hz, molto simile a quella della DRT e pienamente entro i valori accettabili, fra l'udibilità e le ondulazioni del disco. E' anche riuscita a tracciare tutte le tracce del disco test di HFNRR, ad eccezione della traccia-tortura a +18 dbl, che ha comunque seguito decentemente, tenuto conto che si tratta della traccia che ha allegramente scaraventato una V-15 fuori dal disco. Questa prestazione è stata migliore di quella della DRT e mi domando se per caso non sia conseguenza del migliore accoppiamento con lo SME piuttosto che di una reale differenza fra le capacità di tracciamento delle due testine. Come la DRT, la XX-2 non ha MAI mostrato difficoltà con nessun tipo di programma musicale, un aspetto delle sue prestazioni che è semplicemente sopra ogni censura.

Suono

Non sono proprio certo che alla Dynavector piacerà...

Dopo avere riposto (con cura) la DRT nel suo contenitore (ed avere tirato un sospiro di sollievo), ho montato la XX-2. Il risultato? Beh, senza dubbio si tratta di un esemplare della stessa famiglia, le stesse voci femminili stupefacentemente lisce come la seta, basso grande e potente ed un estremo alto esteso ma senza enfasi.

Ho lasciato passare un paio di settimane ed ho cambiato di nuovo, rimpiazzando la XX-2 ora rodata con la DRT. Beh, senza dubbio si tratta di un esemplare della stessa famiglia, le stesse...ecc.ecc.

Il problema si manifesta in tutta la sua evidenza. Mi ritrovo con un fonorivelatore che costa il 40% del prezzo del modello di punta, ma che ha prestazioni davvero molto vicine; debbo dire che sarei felice con uno qualsiasi dei due (per favore, Babbo Natale...). Debbo anche aggiungere che ci vuole un impianto con una risoluzione superba per rendersi conto delle differenze che comunque esistono. Ma forse sto uscendo fuori tema...

OK, allora badando solo a lei, senza l'incombenza del confronto con la DRT, come si comporta la XX-2?

Qui devo rivelare un mio pregiudizio, e dire che non amo i fonorivelatori - non importa quanto buoni, eccitanti o realistici siano - che ti trasportano all'interno di un brano musicale e poi distruggono l'illusione con un errore di tracciamento o con un suono scorretto. Molta gente è contenta di sedere sulla punta della poltrona per la dinamica di una Decca: io non sono uno di loro. Io voglio tutto lo spettacolo pirotecnico E la sensazione che non c'è nulla fra me ed il nastro master. E la XX-2 soddisfa appieno questa aspettativa; come già notato, non si lascia mai andare, niente scoppiettii, niente sputi, niente sudate ...

E' capitato a tutti: invitiamo un amico amante del CD per mostrargli cosa può fare il buon vecchio disco nero, poi la puntina si avvicina alla fine del disco e.. maledizione! E sappiamo tutti che molte delle tracce migliori di un disco si trovano a fine lato, secondo una scelta premeditata, per consentire una pausa di riflessione dopo un esercizio emozionale. Va anche notato che molti di questi pezzi da "fine-lato" sono alla fine del lato uno. Come faranno mai i fan del CD a sostenere l'impatto di una 'Misty Mountain Hop' che esplode 3 secondi dopo che 'Stairway to Heaven' è finita, o di 'Cherish' che inizia a darci dentro dopo la strizzata di cuore di 'Promise to try', di 'Beat it' dopo 'Thriller', di 'Money' dopo 'The Great Gig in the Sky'? La lista non ha fine...

Sto divagando... Con la XX-2 simili preoccupazioni possono essere dimenticate - la fedeltà a fine del lato è pari a quella delle tracce più esterne.

E questo controllo si mantiene indipendentemente da ciò che il disco le sottopone - grandi esplosioni orchestrali, roba tipo la 1812, viene domata senza sforzo, la batteria esplosiva di MTV dei Dire Straits, tutto viene macinato senza problemi.

Quanto detto potrebbe essere interpretato nel senso di un suono potente e dal facile ascolto, che non molla la presa, ma che non scala le cime: nulla potrebbe essere più lontano dalla realtà. Ritmi complessi come 'Be Still' dei Los Lobos si sviluppano senza alcuno sforzo. I picchi mantengono la loro dinamica, gli assoli di chitarra i loro caratteri di evidenza, e così via. I piatti in 'Take Five' sono grandi e lucenti.

In conclusione si tratta di un fonorivelatore, come la DRT, dal suono carnoso, pieno e sapido, sontuoso e potente. Le voci si presentano con naturale corporeità ed occupano uno spazio acusticamente realistico. Vi sono altri fonorivelatori che suonano più ariosi, con abbondante dettaglio filigranato, ma nessuno, secondo le mie esperienze, suona così reale e solido come questi modelli top della Dynavector.

Il che mi riporta dritto dritto al confronto che avevo iniziato prima. Con la XX-2 che offre qualità sonore molto simili, come si giustifica l'esistenza della DRT?

E' semplicemente migliore... Per il 90% del tempo le ritenevo sullo stesso livello, ma poi qualcosa arrivava e mostrava alla XX-2 chi era il capo. Nina Simone che canta "My Baby Just Cares For Me", in mono, nel 1958, con la DRT si materializza nella stanza, una presenza solida, bella, si può quasi sentirla ridere mentre canta "My baby don't care for high flown places". Con la XX-2 è solo quel pelino più distante. L'attacco dell'orchestra mostra che con la DRT c'è un altro livello: non è che la XX-2 comprima il suono, è solo che la DRT è migliore. Infine, l'abilità della DRT-1 a mettere insieme un'acustica grande e realistica è appena appena diminuita.

Ma per il resto del tempo, e particolarmente col tipo di musica che solitamente ascolto, e dati i limiti del mio impianto, la differenza è trascurabile.

Secondo me, il fonorivelatore seriamente in pericolo è il Te Kiatora: a meno che quelle bobine in argento gli diano una diversa tonalità, non c'è davvero spazio fra la XX-2 e la DRT per un'altra testina; la XX-2 è semplicemente troppo buona.

Conclusioni

La XX-2 è una testina sorprendente. E' lontana dal prezzo di una testina economica o di medio livello, ma per il 40% del prezzo dà il 90% della fedeltà della DRT, ed una presentazione sonora simile. Andrà d'accordo con ogni braccio di qualità e fornisce prestazioni davvero senza difetti. Se ascoltate parecchio anche i CD, la sua potenza nel basso potrà rendere difficile costruire un impianto con un lettore di CD che regga il passo, mentre, per esempio, la mia AT33e dà molto meno problemi. Se il vostro impianto è lento e dal basso pesante, un fonorivelatore più incisivo potrebbe andare meglio, però, in tutta onestà, ogni impianto ben bilanciato amerà questa testina. Certo, se i soldi non sono un problema, e se avete un impianto che possa renderle giustizia, la DRT vale il sovrapprezzo - forse, ma per il resto di noi la XX-2 è proprio troppo vicina per ignorarla.

Impianto usato

  • Vinile: Michell Orbe SME IV/Dynavector XV-1

  • Lettore di CD: Micromega Solo.

  • Preamplificatore: Audion Premier2,

  • Finale: Audion ETPP EL34 Monofonici.

  • Cavi: FFRC, LAB47 e cavi di potenza Cabasse . cavi di segnale autocostruiti in argento.

  • Diffusori: IPLS3mtl, Cabasse Sloop, IPLM3.

    Dischi utilizzati per le prove... - Killers

© Copyright 2001 Geoff Husband - http://www.tnt-audio.com
Traduzione: Carlo Iaccarino

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