È rumore bianco?

È rumore rosa?

NO! È rumore grigio!

Gli spazi tra le note sono tutti colorati di grigio?

Alcune esperienze sono differenti durante un lockdown

[English version here]

Prodotto: rumore grigio
Produttore: genere umano
Prezzo: ciò che riuscite a sentire e il prezzo può variare
Autore: Mark Wheeler - TNT UK
Periodo della ricerca: lockdown 2020 per il Covid-19
Scritto: estate 2020
Pubblicato: Novembre 2020
Traduttore: Roberto Felletti

Vantaggi audiofili durante il lockdown per il Covid-19

Uno degli immediati effetti principali del lockdown per coronavirus è stato la riduzione del Rumore Grigio (terminologia in questo contesto). Il vostro Vecchio Scriba lo ha notato mentre si trovava all'aperto, camminando durante il canto del tramonto. Il cinguettio degli uccelli sembrava più forte. Questo è un po' un controsenso, perché la ricerca ha dimostrato che il canto degli uccelli cresce d'intensità e/o diventa più roco nelle aree urbane o industrializzate. Il vostro Vecchio Scriba ha preso in prestito il termine Rumore Grigio (vedere nota a piè di pagina) mentre era fuori a passeggio e ha abbozzato questo articolo passeggiando. Per quanto gli audiofili, generalmente, attribuiscano senza molte prove un fattore esterno ai fenomeni, per esempio dicendo che il piacere dell'ascolto serale è merito della qualità della corrente di rete anziché del fatto di essere più rilassati a quell'ora (o di sperimentare un minore mascheramento dovuto al rumore ambientale), in questo caso potrebbe dipendere dal lockdown.

“Cosa intendi dire con in questo contesto? Quale altro contesto può esserci?” domanda il Coro della Plebe, a sinistra del palco.

Gli esseri umani sono evoluti e possono individuare fattori esterni come spiegazioni per le differenze. Questo è ciò che permette agli esseri umani di decidere di manipolare l'ambiente per aumentare la sicurezza e il comfort. Purtroppo questo ha anche l'effetto di creare spiegazioni immaginarie per le nostre esperienze soggettive o di sopravvalutare lievi differenze nei fenomeni fisici oggettivi per spiegare esperienze dovute ai cambiamenti.

C'è da tempo un mito audiofilo secondo cui gli impianti audio suonano meglio a tarda sera perché la corrente di rete è più pulita. In alcuni casi sarà anche così, ma è assai più probabile che dipenda dallo stato mentale dell'ascoltatore, più ricettivo a quell'ora della giornata. Le dimensioni psicologiche dell'esperienza d'ascolto a tarda sera, dopo che il trambusto del giorno è finito, sono una “forza contestuale” (Cronen (1994) & Pearce) molto più forte di qualsiasi altro potenziale cambiamento causato da piccole variazioni di rumore della corrente o di tensione.

La situazione creata dal lockdown per il Covid-19 ha rappresentato il laboratorio perfetto per confrontare il mito della corrente con l'ipotesi del contesto fenomenologico. Il rifugio in cima ai monti del vostro Vecchio Scriba è l'ambiente ideale per questo test. Essendo l'ultimo edificio di un tentacolo di case frutto dell'urbanizzazione selvaggia, la qualità della corrente di rete può variare. I residenti di questa strada sono perlopiù professionisti che durante il lockdown hanno lavorato da casa tutto il giorno. Di conseguenza, il rumore indotto da tanti alimentatori per computer e per TV doveva essere al suo massimo tutto il giorno, tutti i giorni. E anche la richiesta di energia elettrica nel corso della giornata doveva essere più alta che mai. Di conseguenza, la corrente in questa sala d'ascolto doveva essere peggiore più che mai (fatto confermato da un paio di controlli a campione ufficiosi), eppure l'impianto non ha mai suonato così bene.

Questo sovverte l'ipotesi della maggiore qualità notturna della corrente di rete. Ma presenta anche un nuovo dilemma: se un calo di tensione e il minore rumore della corrente non determinano un miglioramento dell'esperienza d'ascolto, perché così tante persone dicono che l'impianto suona meglio di sera?

Il vostro Vecchio Scriba propone un tipo differente di rumore: il RUMORE GRIGIO. Con Rumore Grigio si intende (in questo contesto) l'insieme dei sibili e dei ronzii prodotti dalle attività umane durante il giorno.

Il Rumore Grigio è creato dal rimbombo degli pneumatici sull'asfalto, dalla vibrazione dei carichi che transitano sui ponti, dalle vibrazioni dei macchinari delle fabbriche che si propagano attraverso la crosta terrestre, dal rumore dei passi di milioni di persone nelle città, da aperture, chiusure, avvii, arresti, sollevamenti, abbassamenti, da operazioni di taglio, giunzione, riscaldamento, raffreddamento e da numerose azioni di produzione e amministrazione, nonché da quelle che generano un profitto.

Incidentalmente, il rumore bianco è un suono, generato artificialmente, di uguale intensità lungo tutto lo spettro di frequenze percepibili dall'orecchio umano; presumibilmente l'espressione deriva da luce bianca, che indica l'intero spettro visibile percepito nel suo insieme. Pertanto, il rumore bianco ha uguale potenza (matematicamente) a ogni data frequenza. L'orecchio-cervello percepisce il tono relativo alla frequenza logaritmica, ogni ottava superiore corrisponde a un raddoppio della frequenza. Il rumore rosa ha uguale potenza per ottava e quindi rappresenta uguale potenza percepita dagli esseri umani. Il rumore grigio (in questo contesto) è l'equivalente di una maglietta bianca lavata molte volte con un carico di capi colorati. Il rumore grigio (vedere nota a piè di pagina) è (in questo contesto) la melma, udibile in sottofondo, delle attività umane.

Sebbene la circolazione dei veicoli fosse ampiamente lontana dalla casa, la differenza era sorprendente. Il test del caso contrario era cominciato all'aumentare del traffico, nonostante molte attività fossero ancora chiuse, e la qualità del suono era peggiorata di circa metà, tornando ai soliti livelli. Il macchinario pesante dell'azienda accanto (600 metri in linea d'aria) aveva continuato a funzionare durante il lockdown. Pertanto, localmente la qualità della corrente di rete, durante il lockdown, doveva essere stata costantemente uguale o peggiore rispetto al solito. Ciononostante, la qualità del suono era costantemente migliore del solito, giorno dopo giorno. Il tipico miglioramento serale nella qualità del suono non c'era. Di sera l'ascolto era buono come di giorno, e migliore rispetto al periodo pre-lockdown.

Oltre alla riduzione del Rumore Grigio c'è un secondo fattore da considerare. L'ascoltatore, quando lavora da casa, è altresì non soggetto alle difficoltà e ai compromessi di un eccessivo pendolarismo. Il vostro Vecchio Scriba ha osservato che i colleghi accedono al sistema prima del normale orario di lavoro, ma dopo l'orario di uscita da casa. Lavorando da casa le persone possono gestire meglio le pause caffè e le pause pranzo, e inoltre mangiano in maniera più sana del solito. Anche questi fattori possono influire sull'esperienza d'ascolto.

Soggettività sottrattiva

Il cervello umano neurotipico è molto bravo nell'estrarre dati importanti e potenzialmente salvavita dal materiale non importante del momento. Questo spiega perché possiamo ignorare la pressione e il movimento dei vestiti e al contempo riuscire a identificare la pressione di un dito su un interruttore importante. Essendo cacciatori-raccoglitori (abbiamo trascorso più anni per imparare ad esserlo di quanti ne abbiamo trascorsi per imparare ad essere audiofili), abbiamo dovuto imparare a distinguere il rumore che fa un rametto quando viene spezzato calpestandolo (punctum) dallo <>studium<> rappresentato dal fruscio delle foglie nella foresta. Coloro che non sono riusciti a capire la differenza sono diventati cibo per le tigri dai denti a sciabola molto prima di avere la possibilità di riprodursi. Ognuno di noi è il prodotto di un programma di accoppiamento selettivo volto a ignorare il rumore e a identificare l'importante. Difatti il punctum doveva causare il rilascio di adrenalina in quantità sufficiente per permettere al nostro antenato di colpire duro o di fuggire a gambe levate. Se avesse fallito, noi non saremmo nati.

Nelle arti ci si riferisce al continuum del banale come Studium (Barthes, 1980). I momenti di picco che bloccano la nostra attenzione sono il <>Punctum<>.

Pertanto noi consumiamo energia cerebrale per sopprimere costantemente dati sensoriali non necessari. Chi vive in città e prova a dormire in campagna si lamenta del fatto che gli animali e i suoni dell'agricoltura lo tengono sveglio. Al contrario, chi vive in campagna e va in vacanza in città fa fatica a ignorare il rombo del traffico e il periodico suono delle sirene che penetra nelle stanze d'albergo. Tutti noi siamo capaci a ignorare il <>Rumore Grigio<> del nostro specifico ambiente. Questo riduce anche la nostra capacità di apprezzare l'intervallo dinamico discendente della musica. Questo riduce la nostra capacità di apprezzare le sottili sfumature di esecuzioni sublimi. Una volta liberato dall'arduo compito di sopprimere il rumore di fondo, il nostro meccanismo orecchio-cervello può apprezzare ancora di più la musica!

Conclusioni

La presenza o l'assenza di Rumore Grigio e la fenomenologia dell'esperienza d'ascolto a tarda sera probabilmente spiegano assai di più i miglioramenti udibili a tarda sera.

La tendenza umana di attribuire differenti esperienze soggettive a fenomeni oggettivi esterni ha generato molti miti audio. Spesso il contesto del nostro stato mentale durante l'ascolto ha più effetto di qualsiasi altro contesto oggettivo e relative, minori conseguenze. Il lockdown per il Covid-19 ha offerto una breve interruzione del brontolio e del rimbombo del Rumore Grigio che il mondo industrializzato crea.

Nota a piè di pagina:
Il rumore grigio è rumore casuale il cui spettro di frequenze segue una curva psicoacustica a volume uguale (come una curva con pesatura A invertita). Pertanto il rumore grigio viene regolato per corrispondere alle curve dell'udito, con l'intensità di ogni frequenza corretta per ottenere un volume soggettivo uguale.

Bibliografia:
Barthes, R. (1980) - Camera Lucida
Cronen, Vernon E. (1994) - Coordinated Management of Meaning: Practical Theory for the Complexities and Contradictions of Everyday Life

Musica ascoltata durante la scrittura di questa recensione

Impianto di riferimento

(ovviamente su vinile)

  • Lou Reed: Transformer

  • Tapper Zukie: MPLA

  • Keith Jarret: The Köln Concert

  • Jon Martyn: Solid Air

  • Stanley Clarke: Hidewaway

  • David Bowie: Stage

  • Billy Cobham: Simplicity of Expression, Depth of Thought

Apparecchiature utilizzate per questa recensione:

  • Giradischi: Michell Orbe SE
  • Modifica giradischi 1: kit sottotelaio e sospensioni Pedersen
  • Modifica giradischi 2: isolamento a due strati sostitutivo per Orbe SE Pedersen
  • Modifica giradischi 3: isolatore per base del braccio Michell Pedersen
  • Modifica giradischi 4: PolyCrystal Point Disc sotto piedini Orbe e fogli in Deflex sotto la capsula del motore dell'Orbe
  • Braccio 1: HadcockGH242 SE con cavi interamente in argento dalla testina ai Bullet Plug Eichmann in argento
  • Supporto del giradischi: mensola Origin Live Ultra, cromata, corde in nylon sostituite da catene, bilancieri riempiti con sabbia essiccata
  • Isolamento della mensola del giradischi: RCD Cups (superficie maggiore dei Polycrystal Point Disc per ridurre le deformazioni dell'intonaco)
  • Supporto della mensola per giradischi: bulloni Rawlbolts nell'intonaco duro
  • Ripiano giradischi 1: vetro laminato da 10 mm
  • Giradischi di confronto: Garrard 401 in plinto di multistrato e cemento su isolatori Polycrystal
  • Braccio su giradischi 3: SME 3012 II con smorzatore FD200
  • Supporto giradischi 2: ripiano Wilko AV, riempito con sabbia essiccata, piedini conici RDC
  • Testine: Dynavector DV XX-2 MkII su Michell; Decca London (fatta revisionare da John Wright nel 2020)
  • Pre-phono: Canor TP306 VR+
  • Pre-amplificatore linea: Audio Research Corporation Reference 3 con pannello superiore in acciaio rimosso, cabinet smorzato con BrightStar Little Rock 5, valvole cambiate e con ulteriore controllo interno delle vibrazioni per mezzo di O-ring in silicone e dissipatori/smorzatori Pearl per valvole, su tavola Something Solid in legno di balsa, su imbracatura in kevlar sostenuta da supporti in acciaio separati riempiti di sabbia
  • Crossover: Behringer CX2400 analogico, 3 vie, variabile Linkwitz Reilly (quarto ordine)
  • Amplificatore per gamma alta: SET6080 de Paravicini (HiFi World) in cabinet RATA Torlyte e trasformatore di alimentazione esterno, componenti passivi per adattarsi alle gamme media e bassa
  • Amplificatore per gamma media: Assemblage SET300B Signature con valvole cambiate più volte e componenti per l'integrazione con le gamme alta e bassa
  • Amplificatore per gamma bassa: Breeze Audio Nelson Pass Zen (clone) SE, classe A, FET, 10 W
  • Tavole di ottimizzazione sotto gli amplificatori per le gamme alta e media: ERaudio SpaceHarmoniser grandi su punte coniche in acciaio ERaudio
  • Isolamento dalle vibrazioni sotto crossover e amplificatore per gamma bassa
  • Altoparlanti per gamma bassa per diffusori attivi: Focal Audiom 12 VX con surround per cono a due strati Cerwin Vega, in cabinet reflex in multistrato di betulla con rinforzi a tre strati (legno duro, truciolato, MDF), con fogli in Deflex per il subwoofer, zeppe in Deflex e lana a fibra lunga sostenuta centralmente
  • Altoparlanti per gamma media per diffusori attivi: Focal Audium 7K con smorzamento di superficie in gomma rimosso, montati in vani separati con baffle in sicomoro per violino scolpito e smussato, rinforzi in multistrato di betulla da 25 mm, fogli standard in Deflex, smorzamento Rattletrap Extreme, testata per missile in disuso, gusci esterni in resina rinforzati con rete in rame con punta in alluminio
  • Altoparlanti per gamma alta per diffusori attivi: Focal TC120TDX con anello di focalizzazione in feltro
  • Piedini per cabinet dei diffusori attivi per la gamma bassa: 3 piedini conici RDC alloggiati in 3 basi per punte Yamamoto
  • Sotto i cabinet dei diffusori per gamma media e alta ci sono supporti a colonna riempiti di sabbia, con un'interfaccia di fogli in polimero e 3 piedini isolanti Polycrystal

Il trattamento acustico, esteso e in costante evoluzione, comprende l'assorbimento del basso negli angoli, l'assorbimento delle alte frequenze (sopra i 2 kHz) nei punti di riflessione primaria dei tweeter, diffusori per alte frequenze in altri punti critici, soffitto spiovente con assorbimento >2 kHz, pareti piene, tripli vetri riempiti di argon, nessun termosifone, pavimento in ardesia piena.

È stato usato qualche cavo per collegare i componenti tra loro. Nessun cavo costa più del 10% del dispositivo a ciascuna estremità; la maggior parte è stata realizzata dal Vecchio Scriba utilizzando componenti di alta qualità senza Pixie Dust. Il cavo di potenza del Vecchio Scriba (full range, mid-range, tweeter) è un Black Rhodium S900 a bassa impedenza, una variante a bassa impedenza (3 x 3 mm2) dei cavi Black Rhodium S300 e S600, usciti bene dai test di correlazione oggettiva e soggettiva di Ben Duncan, scelti principalmente per l'abbinamento con il fattore di smorzamento OPT/altoparlante e non per qualche caratteristica magica. Il cavo per la gamma bassa è un Naim NACA 5, che resta imbattibile sotto i 300 Hz. L'alimentazione è fornita da un anello dedicato all'audio con connettori di terra (massa) Radex non induttivi e una terra tecnica. I crossover e i finali sono alimentati da un sistema hydra con collegamenti minimi. Le sorgenti e il pre-amplificatore sono alimentati dai blocchi terminali all'interno dell'anello dedicato all'audio.


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