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Lettore CD Electrocompaniet ECC-1

[Electrocompaniet ECC-1 CD player]

[English version]

Prodotto: ECC-1 CD player
Produttore: Electrocompaniet - Norvegia
Distributore per l'Italia: RTV Distribuzione
Costo: 1.650 GBP - circa 1.900 € (il costo può variare a seconda del Paese)
Recensore: Maarten van Casteren - TNT UK
Data recensione: Ottobre 2009
Traduzione: Marco Fiorani

Introduzione

Il lettore CD ECC-1 è l'ultimo nato della gamma "Classic" di Electrocompaniet. Il top di questa gamma è il famoso lettore EMC-1 UP, introdotto nel 2001 e ancora disponibile! Non credo esista un lettore CD che possa vantare una tale longevità. Ascoltai l'EMC-1 UP anni fa ad una fiera dell'hi-fi e ne fui in effetti positivamente impressionato. Suonava in maniera molto rilassata e allo stesso tempo potente e dettagliato. Ovviamente la Electrocompaniet sa bene come produrre un buon lettore CD e lo sa da molto tempo. L'EMC-1 è realmente un lettore "high-end" e sebbene non sia così caro come la maggior parte dei lettori di punta, è ancora un tantino al di fuori delle mie possibilità. Per questa ragione ero estremamente interessato all'ECC-1 che è molto più abbordabile.

Sono da tempo un appassionato delle elettroniche Electrocompaniet. Ho utilizzato l'amplificatore integrato ECI-2 per anni, principalmente come amplificatore finale, e un mio caro amico ha felicemente utilizzato il DAC ECD-1 per lungo tempo. Il materiale Electrocompaniet regala vera soddisfazione sia per il modo in cui è costruito sia per come suona. Il "sound" tipico di Electrocompaniet è caldo, dolce, potente e naturale. I loro amplificatori hanno una reputazione enormemente buona ed il primo prodotto Electrocompaniet era in effetti un amplificatore, il leggendario "2 channel audio power amplifier" (Amplificatore di potenza audio a 2 canali NdT). I nomi non sono mai stati il punto forte di Electrocompaniet. Ah, tanto per la cronaca, per quanto ne so Electrocompaniet si pronuncia i-lec-tro-com-pa-n(dg)et.

[Electrocompaniet ECC-1 CD player]

Torniamo all'ECC-1. Si tratta di un lettore CD a sovracampionamento basato su una meccanica DVD. Il contenitore è un classico Electrocompaniet: una pesante scatola di acciaio con un frontale nero lucido in acrilico, pulsanti dorati e la grossa scritta "ELECTROCOMPANIET" sul frontale. Non confonderete sicuramente questo lettore con quello di un'altra marca. Potrà  non incontrare i gusti di tutti, ma trasuda sicurezza. E' inoltre decisamente pesante e voluminoso con le sue dimensioni di 48 cm (L) x 38,5 cm (P) x 10,5 cm (A). Quasi non entrava nel mio tavolino, dato che è così profondo. Se si include lo spazio per i cavi sul retro, avrete bisogno di almeno 50 cm di spazio in profondità  per questo lettore. Il frontale è più largo delle mie mensole e ho dovuto farlo sporgere. L'effetto non era poi così malvagio, in effetti, ma farete bene a misurare il vostro supporto prima di prendere in considerazione questo lettore.

L'ECC-1 sovra-campiona i dati a 24 bit / 192 kHz prima che questi siano convertiti da un DAC Cyrrus Logic. Le uscite bilanciate in aggiunta alle classiche RCA sono tipiche di Electrocompaniet. Preferiscono di gran lunga le connessioni bilanciate, e tutte le loro elettroniche ne sono equipaggiate. Grande attenzione è stata posta all'isolamento dalle vibrazioni della meccanica e, probabilmente per questo motivo, il peso totale della macchina raggiunge addirittura i 9 Kg. La qualità  della costruzione è eccellente, eccezion fatta per il telecomando in plastica dozzinale.

L'utilizzo di questa macchina è leggermente scomodo. Ci vogliono un po' di secondi prima che un disco sia letto, senza dubbio a causa della meccanica DVD su cui si basa. E per aprire il cassetto del disco dovrete tenere premuto il pulsante inferiore per un intero secondo. Niente di ciò costituisce realmente un problema, ma alla lunga può disturbare. Una sorpresa è che leggerà  anche i DVD! Solo le tracce audio, ovviamente, dato che non è dotato di uscite video. Il problema è che, dato che sarete "ciechi", non avrete la possibilità  di navigare fino alle tracce a 2 canali, se ci sono. E devo ammettere che ascoltare solo i canali destro e sinistro di un brano surround non è poi così interessante. In ogni caso avete la possibilità  di estrarre i brani a 2 canali da un DVD e registrarli su un altro DVD. In questo modo, almeno in teoria, è possibile riprodurre brani a 24 bit / 96 kHz con questa macchina. Non ho provato, ma potrebbe essere un esperimento interessante. Per tutto il resto questo lettore lavora veramente bene ed ha funzionato perfettamente durante tutto il periodo di questa prova.

[Electrocompaniet ECC-1 CD player]

Il suono

Appena ho iniziato ad ascoltare l'ECC-1, ho avvertito immediatamente la differenza con il mio lettore di riferimento, l' Astin Trew AT 3500. Devo precisare che l'AT3500 era equipaggiato con una valvola EAT piuttosto buona. L'Astin Trew è caldo, leggermente soffice e molto definito. L'Electrocompaniet è più energico, con un suono più grande e potente. Si tratta di un lettore veramente articolato che fornisce dettaglio di gran qualità  e un sacco di energia. "Picchia duro" potrebbe essere il termine "audiofilo" adatto, ma non essendolo, non me la sento di usarlo.
E' inoltre molto preciso, con una messa a fuoco eccellente e un basso teso. Per prima cosa ho provato le uscite sbilanciate, ma ho notato un leggero miglioramento quando sono passato a quelle bilanciate con il mio preamplificatore Django. Il suono diveniva più sostanzioso e definito. Ho mantenuto le connessioni bilanciate per tutto il resto della prova.

Ulteriori confronti con il lettore Astin Trew hanno mostrato che in effetti l'Electrocompaniet non è poi così più dettagliato. Quello che fa la differenza è in gran parte la presentazione. L'ECC-1 è più esuberante e dinamico, ma l'Astin Trew può apparire un po' più raffinato e con una resa tonale più ricca sulle frequenze medie. Le alte frequenze dell'Astin Trew sono realmente dolci e fanno sembrare il suono dell'ECC-1 leggermente "digitale" al confronto. Ma in fin dei conti si può solo parlare di differente e non di migliore.
In realtà  non ho sviluppato una forte preferenza durante la prova. Questa è stata una di quelle occasioni in cui mi pareva di poter preferire qualunque delle due apparecchiature io stessi ascoltando in quel momento. Alternare l'ascolto dall'uno all'altro non riusciva che a evidenziare ogni volta le qualità  di un lettore, senza far sembrare peggiore il precedente. Dell'Electrocompaniet ho apprezzato il palcoscenico più ampio, la presentazione più robusta e la spinta più forte e propulsiva. Dell'Astin Trew mi è piaciuto il suono più caldo e confortevole, il palcoscenico più profondo e le alte frequenze seriche. E' una coincidenza che uno dei due utilizza una valvola mentre l'altro dei transistor? Non credo proprio.

Il marchio di fabbrica qualitativo dell'ECC-1 è la fisicità  massiccia come una roccia che trasmette alla musica. Tutto ciò mi ha leggermente sorpreso dato che si tratta di un lettore che funziona con sovracampionamento. Con il mio At3500 posso escludere il sovracampionamento per ottenere una presentazione più solida e corposa. Per questo motivo lo tengo sempre escluso. Ho incolpato il sovracampionamento, ma chiaramente non deve essere questo il motivo dato che l'Electrocompaniet sovracampiona sempre fino a 192 kHz, mentre l'At3500 lo fa solo fino a 96kHz. Ancor più strano è il fatto che l'ECC-1 sia il lettore che dimostra frequenze alte maggiormente "digitali". Il sovracampionamento in teoria dovrebbe risolvere questo problema, ma l'At3500 con sovracampionamento escluso è liscio come la seta, mentre l'Eletrocompaniet ha ancora qualche pizzico di rigidità  nelle alte frequenze. Attenzione, non si tratta di niente di più che un accenno, ed il suono più coinvolgente dell'ECC-1 più che compensa tutto ciò. Suppongo che sia veramente difficile creare un suono così robusto senza nel contempo svelare qualche problema. La soluzione Astin Trew è una sonorità  leggermente più soffice su tutto lo spettro, il che comunque potrebbe non incontrare i gusti di tutti. Trattandosi di una questione di compromessi, entrambi questi lettori rappresentano una soluzione eccellente ed egualmente impressionante.

[Electrocompaniet ECC-1 CD player]

Conclusioni

Questo è un lettore superbo che lavorerà  molto bene nella maggior parte degli impianti, ma renderà  al meglio se utilizzato con le uscite bilanciate. Possiede una personalità  che è più del tipo "transistor" se la si confronta con una più "valvolare" come quella del mio lettore Astin Trew. Il suono è realmente massiccio e solido. Proietta un palcoscenico ampio caratterizzato da una eccellente messa a fuoco ed è estremamente coinvolgente e dinamico. Il rovescio della medaglia è costituito da una minima mancanza di ricercatezza, se confrontato con l'At3550, ma non ad un livello tale da costituire un reale problema. Altamente raccomandato.

© Copyright 2009 Maarten van Casteren - www.tnt-audio.com

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