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Diffusori a Tromba Opera Audio M15

Prodotto: Opera/Consonance M15
Produttore: Opera Audio - Cina
Prezzo approssimativo: 8500 Euro (il prezzo potrebbe variare)
Distributore per l'Italia: XFAUDIO
Recensore: Geoff Husband - TNT France
Pubblicato: Febbraio 2009
Traduzione: Paolo Lippe

M15
[English version]

Introduzione

I lettori più affezionati di TNT-Audio sanno già del mio colpo di fulmine per i prodotti high-end della casa costruttrice cinese Opera Audio, infatti sanno che posseggo il giradischi LP 5.0, e che le funzioni di amplificazione, per le mie prove e recensioni principali, sono svolte dai finali monofonici valvolari in classe A Cyber 300b PSE e dal preamplificatore Cyber 222. Potete capire i motivi delle mie scelte leggendo le relative recensioni, ma in sintesi si tratta di prodotti esteticamente stupendi, molto ben costruiti e soprattutto bensuonanti; il tutto ad un prezzo ragionevole.

Quindi, in questo contesto, potrete facilmente immaginare perché, quando ho saputo che alla Opera Audio avevano iniziato a produrre due nuovi diffusori high-end, specificamente disegnati per essere abbinati ai miei ampli valvolari, ho detto loro: "mandatemi subito quelli più grossi".

Ma c'era un piccolo inconveniente: le casse pesavano ciascuna 60 Kg ed erano state spedite per nave nel porto più vicino a casa mia (5 ore di macchina...). Così, dopo il viaggio e dopo aver affrontato, disarmato, un combattimento senza esclusione di colpi con i doganieri, ho atteso che le scaricassero nel magazzino e per poterle far entrare nella mia "Zafira" ho dovuto disimballarle con molta attenzione e poi liberarmi degli imballi. Dopo 18 ore le casse erano giunte sane e salve nella mia sala d'ascolto.

Ne è valsa la pena secondo voi?

Costruzione

[Opera M15 compression driver]

Stare su di un molo sferzato dal vento, con in mano pinza e martello o guidare l'automobile con le casse acustiche stipate nel retro non sono le situazioni più adatte a focalizzare le prime impressioni su un nuovo diffusore, tuttavia, appena aperti gli imballi e ammirate le immacolate venature del cabinet, ho subito pensato che ne era veramente valsa la pena!

Quindi, giunta finalmente la mattina seguente, le casse sono state portate, con l'aiuto di un amico muscoloso, nella mia nuova sala d'ascolto.

Negli ultimi 10 anni ho recensito molti diffusori, compresi prodotti Cabasse di alta classe, ho potuto constatare l'arte dei maestri delle venature del legno, comprese le mie sontuose trombe Loth-x, ma mai, dico mai avevo visto delle venature così belle come quelle delle M15. Non sono solamente impeccabili, di più: disegnano sapientemente curve complesse. E negli angoli frontali, ove un piano curvo incontra 2 piani diritti, l'unione è assolutamente perfetta, al di là di qualsiasi ragionevole critica.

I diffusori sono costituiti da due parti completamente separate. La base ospita un woofer da 38 cm caricato anteriormente in bass-reflex. Le alte frequenze sono affidate ad una bella, classica tromba svasata pilotata da un driver a compressione. Conosco bene questi "giocattoli" e so che alcuni "artisti" sono in grado di costruirti la TUA tromba in legno per il TUO progetto di autocostruzione e posso anche dirti che sarà molto costosa, ma nessuna potrà eguagliare la fattura e la bellezza di quella dell'M15. Questa tromba è situata proprio al di sopra della base, appoggiata su tre dischetti neri di materiale isolante. Per posizionarla nella sua sede mi sono quasi spezzato la schiena! Il complesso tromba/driver è incredibilmente pesante e la massa pura del driver a compressione lo sbilancia in tal modo posteriormente che per poco non mi cadeva per terra!
Se date un occhiata a questo driver potrete osservare che il "mostro" da 3 pollici è formato da una bobina di alluminio misto a rame, un diaframma in titanio e da enormi magneti. Ho impiegato mezza giornata a cercare il produttore di questi drivers, senza successo. Alla Opera Audio Consonance affermano che il diaframma e la bobina sono di produzione inglese, ma oltre a questo, fanno lo "gnorri" sui restanti dettagli. Ancora, analizzando la qualità del driver a compressione, si ha l'impressione che siano rivolti al mercato professionale piuttosto che a quello audiofilo casalingo. In generale, i drivers che possano essere lontanamente paragonati a quelli delle M15 partono da un prezzo di 1000 dollari e più.

(Addendum Marzo 2009 - B&C sta per Barque and Consonance che sono due marchi della stessa Opera. Non c'è alcuna connessione con la nota Azienda italiana B&C che realizza driver professionali. Ho proseguito nella mia ricerca e grazie ad uno dei nostri lettori ho scoperto che il driver a compressione sembra essere un cinese marca "Ande". Tuttavia non posso né confermare né smentire se sia modificato o meno)"

Quello che sto cercando di dire è che nonostante le M15 siano costose, il valore della sola sezione medio-alti ne giustifica ampiamente la spesa.

La sezione bassi e il suo contenitore sono di fattura più convenzionale, il mobile è di MDF, sebbene la complessa sagoma curva/trapezoidale non sia facile né da costruire, né tantomeno da rifinire. Questa, assieme ai grandi woofers, ne rende massiccio l'aspetto (far accomodare un altoparlante da 38 cm richiede sempre un "pochettino" di spazio). Comunque, il baffle disegna una curva che via via si allontana elegantemente dal driver, riducendo così gli effetti di diffrazione. Il woofer è un oggetto assai più comune se confrontato con il driver a compressione, essendo costituito da un cono in carta di alta qualità assemblato in un pregevole complesso magnete-cestello. Non riesco sinceramente ad identificarne la provenienza, anche se simili oggetti si vedono nei migliori fornitori di altoparlanti professionali tipo JBL o Celestion. Questo è caricato in bass-reflex da una sottostante grande, importante apertura rotonda - non si tratta certo del classico "buco nel baffle" :-)

Il crossover, come potete vedere, è di impostazione minimalista, di qualità elevata e assemblato a mano; è situato internamente, sul pannello posteriore del diffusore. La frequenza di incrocio della tromba è circa 1000 Hz, il che vuol dire che la maggior parte della musica, specialmente le voci, è prodotta da un solo driver. Le M15 sono dotate di connettori di qualità, così come di pregevoli cavi di connessione fra la "sezione basse frequenze" e la tromba. Con un'efficienza dichiarata di 98 dB e un modulo dell'impedenza costantemente sopra i 7 ohms anche alle alte frequenze, queste casse dovrebbero essere ideali per le valvole - lo vedremo.

[Opera M15 crossover]

Osservando questi due mostri seduti nella mia stanza, mi sono venuti in mente monitors professionali di altri tempi come le Altec Lansing "Voice of The Theatre". In effetti, la combinazione di woofers da 38 cm con enormi drivers a compressione caricati a tromba costituiva la classica "line-up" per questo tipo di diffusori. Solo che questi, pur suonando magnificamente e avendo una nutrita schiera di fanatici irriducibili al loro seguito, sono esteticamente orribili, mentre le M15 sembrano al confronto magnifici pezzi di arredamento di alta classe.

Peccato che, sebbene sembrino state concepite per essere posizionate perfettamente in un angolo (come i sistemi a tromba angolari) abbiano bisogno in realtà di circa un metro dietro di loro. Per la loro sagoma sono angolate già di per sé all'interno della stanza e in realtà non prendono molto più spazio di un diffusore compatto posizionato sul suo stand a debita distanza dal muro posteriore. Sono IMPOSSIBILI da rovesciare e, con la loro robusta griglia di protezione davanti al woofer, unita alla forma lunga e svasata della tromba, sono anche effettivamente "a prova di bambino", una caratteristica che non può (e non deve) essere sottovalutata, non essendo affatto implicita in hi-fi.

Qualità del Suono

Sebbene lo stile dei prodotti Opera sia meraviglioso, si apprezza anche l'adorabile gusto retrò delle manifatture e, seduto di fronte al loro sistema top, non ho potuto fare a meno di constatare che la maggior parte della tecnologia che stavo ascoltando era essenzialmente invariata rispetto a quella di 50 anni fa. Ci sono molti audiofili che credono che quelli siano stati gli anni d'oro dell'audio e cercano solo vecchi componenti di quel periodo, e se le M15 sono qualcosa di simile, capisco la loro attrazione.

Prima di qualsiasi altra cosa, le M15 sono disinvoltamente, immensamente GRANDI. La mia sala d'ascolto è un po' atipica essendo di 6 metri per 5, ma con un soffitto che arriva al tetto, con i suoi 8 metri circa. Si tratta quindi di un grosso spazio dove spesso anche grandi diffusori tendono a perdersi. Le M15 sembrano far vibrare ogni molecola nella stanza, anche a bassi volumi. Questa capacità di "riempire" la stanza (che praticamente è come se fosse di dimensioni doppie) è un immenso vantaggio perché è ciò che i veri strumenti musicali riescono a fare, così è come se tu ascoltassi davvero un concerto dal vivo. Lo stesso feeling!

Viste le premesse, è facile presumere che le M15 abbiano dei bassi mostruosamente profondi, ma non è davvero questo il caso. Le M15 presentano un roll-off sotto i 40 Hz, il loro basso non è certo leggero, ma nemmeno è in grado di spostare i vostri organi interni. No, la "grandezza" di questo sistema viene dalla dinamica disinvolta e dalla performance assolutamente priva di qualsiasi compressione, da cima al fondo. Quel woofer da 38 cm ovviamente muove un sacco d'aria con le sue escursioni e lo fa molto velocemente, avvicinandosi alla performance delle mie trombe Loth-x (scendendo in verità, più in basso), ma la tromba del tweeter lo sfida, colpo dopo colpo, giungendo ben oltre la soglia del dolore. E questa ultima caratteristica è davvero impressionante perché spesso il "match" fra i drivers diviene un po' disgiunto ad alti volumi, essendo uno dei due a distorcere o a comprimere per primo - NON QUI. NON con le M15! E questo accade, lo ricordo, in una sala d'ascolto di grandi dimensioni e con un'amplificazione di meno di 20 watt. L'impressione è quella di un mostruoso "otto cilindri a V" che stia sparando transienti, al culmine delle sue possibilità, ma con grande disinvoltura. Le M15 hanno un'altezza maggiore di un "cappello da 10 galloni"...[modo di dire entrato in uso in America nel 1925 da una interpretazione errata di un termine messicano; per dettagli vedi qui (n.d.t.)]

Questo è esattamente quello che ti aspetteresti da un diffusore basato sui principi utilizzati nelle applicazioni professionali e, anche se su TNT-Audio siamo soliti non menzionare l'h*me t*ea**e, dovreste ascoltare la colonna sonora di "Cars" con le M15 :-)

Cosicchè, se state ascoltando l'Ouverture 1812 di Chajkovskij o i Massive Attack, le M15 sono proprio "ganze", ma cosa succede invece nel caso vogliate rilassarvi spaparanzati sul divano della vostra stanza d'ascolto?

Qui possiamo davvero saggiare il vero carattere dei diffusori e, nonostante "potere e gloria", la loro caratteristica più evidente è la neutralità. Questa si esprime con un un suono caldo, privo di fatica d'ascolto e col quale è possibile condividere, seduti per ore, la gioia d'ascolto. E con il termine "caldo" non intendo "lanoso" o peggio "confuso", poiché è invece la dinamica che consente anche alla musica cosiddetta "tranquilla" un grande respiro. Per esempio, il vecchio disco-test "Opus 3", che utilizza una chitarra acustica non amplificata come test di dinamica, possiede grandi differenze fra i piani e i forti e passaggi velocissimi. Le M15 restituiscono i fraseggi con grande sicurezza e disinvoltura, senza suonare mai taglienti e riproducendo con pieno realismo gli attacchi delle dita sulle corde della chitarra.

Le voci, come vi aspettereste da un diffusore privo di crossover nelle frequenze dell'estensione vocale, sono chiare e indistorte, dando la sensazione di voce umana, senza ad esempio schiocchi di labbra troppo aggressivi ecc. come a volte accade con alcuni diffusori, specie con ascolti davanti ai drivers.

Cos'altro fanno bene? Il basso è proprio brillante :-) Come ho già detto, il woofer da 15" pompa molto veloce con un minimo aiuto dalla porta reflex e, col disco adatto, si può sentire la "mazzata" del fronte d'onda sul torace - "The Undertaker" di Prince mi ha fatto credere che mi fosse cresciuto un secondo cuore... Ma dalla melodia portante derivano poi reale definizione e grandi armonie - mio figlio sta imparando a suonare il basso ed è emblematico il fatto che preferisca le M15 piuttosto che le Loth-x + relativo sistema di sub per provare i suoi giri di basso: sono così facili da "accordare"...

E adesso passiamo ai compromessi. I diffusori molto grandi, generalmente non riescono a dare l'immagine puntiforme di cui sono capaci i piccoli monitor da supporto, c'è troppa aria che viene spostata e che proviene da una così grande area. Ma in alcuni casi e per alcuni ascoltatori questo può essere di fatto un vantaggio perché il soundstage è semplicemente grandioso - anche se un po' impastato e amorfo. A mio avviso questo è esattamente il suono più simile alla musica reale. Provate ad ascoltare un grosso gruppo jazz o un'orchestra dal vivo; non troverete mai il tipo di immagine tridimensionale di cui vanno in cerca gli audiofili, ma avrete ampiezza, avrete estensione; e nessun diffusore da me ascoltato finora restituisce ampiezza ed estensione come fanno le M15. Detto questo, per ottenere questo risultato è necessaria una grande sala d'ascolto, altrimenti il tutto diventa eccessivamente pomposo. Le M15 suonano "sottosmorzate" e rimbombanti in una stanza erroneamente sottodimensionata, senza contare che in una stanza così, non sarebbe piacevole vedere un diffusore delle dimensioni di una bara.

Confrontate con il meglio del meglio, le mie Loth-x Polaris, ad esempio, le M15 trattengono i dettagli ultra-fini e mancano di quel pizzico di ariosità, tanto amata dagli audiofili più esigenti, ma se questo è il prezzo da pagare per un granitico muro-del-suono in Technicolor, e che è possibile ascoltare senza pause per una notte intera... beh... così sia!

Conclusioni

Spesso quando faccio recensioni mi confronto con prodotti che, per i loro numerosi attributi, non sono proprio quello che amo in hi-fi. Siccome questo giudizio è largamente frutto di un'opinione personale, non può essere ovviamente terreno di critica. Pertanto mi ritrovo quasi sempre a ricercare in modo analitico gli aspetti positivi e negativi di un dato disegno, cercando di classificare quel componente come se fossi un suo potenziale acquirente. Il semplice fatto che vi siano numerosi prodotti di grande valore che effettivamente io non vorrei tenere in casa perché non mi piacciono, non giustificherebbe un giudizio o una recensione negativa da parte mia. Per esempio, so di audiofili che pongono al di sopra di tutto la tridimensionalità, l'ariosità e il dettaglio; chi sono io per affermare che ciò è sbagliato? Trovo queste caratteristiche molto emozionanti e posso capire coloro che le amano particolarmente.

Qualche volta tuttavia, mi trovo di fronte un componente che voglio ascoltare perché mi piace e questo rende la recensione più difficile perché quando qualcosa è buono per me, è spesso complicato spiegarne esattamente il perché. Le M15 appartengono esattamente a quest'ultima tipologia. Avendo vissuto per oltre 5 anni con la disinvolta dinamica delle grosse trombe, mi sembra che ogni altra cosa suoni compressa e scialba, e questo bias auto-imposto è un qualcosa da cui le M15 hanno sicuramente tratto vantaggio. Una serata memorabile mi sono trovato ad ascoltare i Led Zeppelin fino a tarda notte e alla fine, quando ho spento tutto, le mie orecchie hanno continuato a risuonare, tanto era stato alto il volume imposto alle M15. Sebbene non sia un qualcosa da raccomandare, quest'episodio evidenzia quanto le M15 siano facili da ascoltare. Non avevo idea del livello di volume che avevo raggiunto... ero solo "favolosamente perso" nella musica.

Le M15 sono care, ma considerando altri diffusori capaci di simili performance, improvvisamente il relativo esborso acquista un senso. Le Altec "Voice of The Theatre" costano una cifra analoga, ma possiedono un WAF factor simile a quello di un TIR da 40 tonnellate, le Klipschorn sono più care e comunque non così belle. Se apprezzate la loro natura disinvolta eppure non affaticante allora non c'è prezzo che tenga... senza contare che la loro semplicità e qualità costruttiva costituiscono una garanzia di lungo-sopravvivenza, specie se confrontata ai restanti componenti dell'impianto

Ancora una volta Opera Consonance sembra aver scritto una pagina storica negli ipotetici Annali dell'hi-fi, ne ha fornito una sua particolarissima interpretazione e ha prodotto qualcosa di rilevante per il 21° secolo. Chiunque stia cercando un diffusore "valve-friendly" con un grande suono e possegga il denaro, ma soprattutto l'ambiente necessario, dovrebbe ascoltare almeno una volta le M15.

Sistemi Utilizzati

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