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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Una rinfrescata
  2. Analogico e planari
  3. Ancora analogico
  4. Analogico...e tre! Ma non era morto? :-)
  5. Per migliorare tridimensionalità dell'immagine
  6. Impianto senza sintonizzatore che riceve la radio FM :-)
  7. Ultimi ritocchi
  8. Un pre al femminile
  9. Nuovo ampli per LS3/5A

Una rinfrescata
Caro direttore, prima di esporle le mie domande volevo farle i complimenti per le belle recensioni che seguo con estremo interesse.
Vorrei dare una "rinfrescata" al mio impianto che posseggo da circa più di quattordici anni ed è così composto: lettore cdp Sony 990, ampli Luxman Lv 105u, casse RCF BR 1180.
Per prima cosa vorrei sostituire la sorgente, poi i diffusori ed in ultimo l'ampli. Per il lettore la scelta è tra: Audio Analogue Paganini, Heart cd 6000, nOrh cd 1 (ma chi lo vende), Arcam Alpha 7 cd se, Lector 05t, Audiogram cd-a, Cairn Fog, Creek cd 43, Jolida sj-603a, Monrio Asty player, Fase Laserdrive 2.4 e uno della serie Nad di questa fascia di prezzo.
Non solo la scelta è ampia ma devo anche decidere tra uscita a valvole o no e questo le devo confessare che è un grosso dilemma visto che mi piacerebbe molto che fosse valvolare ma ho notato che a parità di prezzo i non valvolari mi sembra abbiano una componentistica migliore.
Dalla vostra recensione sono rimasto molto affascinato dal Paganini mi sembra costruito in maniera egregia se fosse valvolare poi....!

Per i diffusori mi piacerebbe acquistare un kit, qui la scelta è più ridotta perchènon ne ho visti molti. Oltre a quelli di Audiokit ho considerato anche quelli della Coral Electronic in particolare il sistema RS 5000 lei lo conosce? Mi sembra che adotti dei buoni trasduttori, il kit costa 1.650.000 escluso cabinet ed il problema è però che li potrò ascoltare solo dopo che li ho costruiti.

Infine l'amplificatore. Per adesso terrei il vecchio Lux magari con qualche restilyng (non ho mai cambiato le valvole della sezione preamplificatrice, devo? Qualche elettrolitico anche?) poi vorrei acquistare un valvolare, o un kit tipo l'Edison 60 che grazie alla vostra recensione mi ha molto impressionato o un usato di quel valore, Jolida ecc.

Cosa pensa potrebbe venir fuori? Dovrei affidarmi meno ai kit? Per quanto riguarda la loro costruzione consideri che questo non sarebbe un problema visto che so lavorare molto bene il legno ed un mio amico ingegnere elettronico mi aiuterebbe per l'ampli.
Grazie mille. Distinti saluti
Roberto Bondatti - E-mail: tuffonelblu@yahoo.it

LC
Caro Roberto,
vorrei che gli audiofili si liberassero da alcune fissazioni assolutamente immotivate. Ad esempio: il lettore CD con l'uscita valvole. Perchè? Perchè deve essere per forza migliore di uno con uscita a stato solido? Non è la presenza o meno della valvola a fare la differenza (bastasse quello!!!) quanto il progetto nel suo complesso.
La rosa dei candidati è troppo ampia, devi limitarti a quelli che puoi EFFETTIVAMENTE ascoltare. Alcuni di quelli che hai citato non sono reperibili in Italia (Norh, Heart) e quindi impossibili da valutare a priori. Altri sono in via di cambiamento radicale (Audio Analogue Paganini) e magari è possibile trovarli a prezzi favorevoli. Anche il Lector 0.5 T è in catalogo da tantissimo tempo.
Quindi: restringi la rosa dei candidati, anche in base a queste considerazioni ma, soprattutto, in base a ciò che puoi DAVVERO ascoltare.
Per i kit di diffusori il discorso è analogo: il risultato lo si sente solo dopo aver speso i soldi. Gli altoparlanti Coral (Peerless) sono di ottima qualità ed infatti, nel giro di un mese, dovremmo pubblicare il progetto di un nostro nuovo diffusore. Sarà un diffusore da pavimento a torre, con altoparlanti Coral, due vie con doppio woofer da 16 e tweeter in configurazione d'Appolito (tweeter in mezzo ai due woofers). Caricamento in sospensione pneumatica. Potresti - magari - aspettare per costruirtelo :-)
Altrimenti valuta anche l'acquisto di diffusori usati, si fanno eccellenti affari, basta prendere qualcosa con pochi anni di vita.
L'ampli lo sceglierei solo DOPO aver deciso per i diffusori. L'Edison è un ottimo kit, ma non è potentissimo e potresti ritrovarti a dover pilotare diffusori non proprio facilissimi...quindi meglio aspettare.
Il tuo Luxman lo puoi senz'altro "rivitalizzare" con nuove valvole (magari NOS). Già questo dovrebbe farti sentire un miglioramento sensibile.
Quando avrai ristretto la cerchia, sentiamoci di nuovo.
Lucio Cadeddu

Analogico e planari
Ciao Lucio, un saluto a te e a tutta la redazione. Finalmente ho terminato la lettura del tuo sito, sono stati quattro mesi estenuanti, nel corso dei quali comunque, la mia cultura audiofila si è fatta davvero consistente. Io prima di tutto ti ringrazio per questo. Come avevo trovato il tuo sito avevo preparato alcune domande da porti. "PURTROPPO" sul tuo sito, durante la lettura, ho trovato tutte le risposte che cercavo per cui ...... pazienza (questo vuole essere un consiglio ai neofiti come me, leggetevi il tutto, ne vale davvero la pena...... poi volete mettere cosa si impara ........ e infine TUTTO A GRATIS !!!!!!!!).

Veniamo a noi. Dunque ho ripreso il mio vecchio Thorens (TD 318) che giaceva in solaio, vi ho installato una AUDIO TECHNICA AT 450/E. (va bene ???) e ho ricominciato ad ascoltare tutti i miei vecchi LP. Il suono è davvero entusiasmante ed io sono molto contento. Non sono sicuro di aver settato bene la testina, soprattutto per quanto riguarda la perpendicolarità dello stilo rispetto al piano del disco. Se la tua dima è in grado di verificare questo settaggio, ti sarei grato se mi potessi indicare come poterla avere. Oppure è comunque gradito un tuo consiglio.

Domanda a bassa voce.... non c'è alcun modo per pagare la dima ???? Non so. Per esempio versare a nome tuo o di TNT una piccola cifra tramite vaglia postale a qualche ente di beneficenza, ente protezione animali, oppure qualcosa di più semplice come l'ente di protezione dei vitigni del Vermentino per la salvaguadia di questo eccellente vino).

Ho notato inoltre che se porto il braccio verso il centro del piatto, nelle casse sento un ronzio (molto, ma molto basso) che tende a diminuire se riporto il braccio verso l'esterno, sino quasi a scomparire se lo posizione nella zona di riposo. Da che cosa può dipendere ????
Inoltre avevo una richiesta. Con poche parole come tu solo sai fare, mi spiegheresti qualcosa sui diffusori elettrostatici, a dipolo, isodinamici, differenze vantaggi e svantaggi ecc.
In attesa di un tuo riscontro, rinnovo i saluti a te e a tutta la redazione.
Ciao Adalberto
Adalberto Rusconi - E-mail: a.rusconi@libero.it

LC
Caro Adalberto,
grazie per l'invito a leggere tutto TNT, purtroppo pochissimi lo seguono e quindi finisce che devo rispondere sempre alle stesse domande :-(
Una tirata d'orecchi però te la devo fare, visto che le istruzioni su come avere la dima gratis ci sono sul sito, proprio nella pagina che descrive la dima.
La dima è gratis, non c'è alcun bisogno di pagarla. Come ho scritto nell'editoriale di fine anno 2000, se volete fare qualcosa di concreto, immaginate a quanti soldi vi potrebbe costare l'abbonamento a TNT-Audio e versate la somma equivalente in beneficienza, a nome vostro.
Mentre noi ci divertiamo con questi giocattoli per bambini un po' cresciuti (spendendoci pure un bel po' di denaro) magari ci sono tanti bambini veri che i giocattoli non li hanno proprio (e magari gli mancano pure cose ben più importanti) e che, con poche delle nostre "briciole", potrebbero vivere o vivere meglio.
Sarà demagocico, ma è purtroppo la triste realtà. Non parlarne mai per evitare la demagogia non risolverebbe di certo i loro problemi. E allora, anzichè parlarne, facciamo qualcosa di concreto. TNT-Audio è, a tutti gli effetti, un servizio gratuito per tutta la comunità audiofila. Se ogni lettore decidesse di "pagare" (in beneficienza) l'equivalente di 1 numero o di un abbonamento annuale....non sarebbe male, in fondo. Ma noi non ne vogliamo sapere niente, queste cose si fanno, in silenzio.

Per quanto riguarda il tuo ritorno all'analogico no, la dima di TNT non serve per il VTA, quello si verifica "ad occhio" controllando il parallellismo del braccio sui solchi.
Il ronzio, con certe testine, è normale. In pratica captano il ronzio prodotto dal motore e per questa ragione aumenta via via che avvicini il braccio verso il centro del piatto. Il motore è infatti sotto il piatto, normalmente spostato verso lo spigolo posteriore sinistro (guardando il giradischi "in faccia").
Puoi provare a collegare un cavetto di massa dal motore alla massa del giradischi stesso oppure a cambiare testina, se proprio il ronzio interferisce con la riproduzione. Prova con una Shure o una Stanton, le ricordo abbastanza insensibili a questo genere di ronzii.

Per quanto riguarda l'ultima domanda, farò il possibile, ma l'argomento è complicato, mi scuso in anticipo per le approssimazioni e le imprecisioni.
Un diffusore a "dipolo", in pratica diffonde onde sonore sia anteriormente che posteriormente. Questo può essere realizzato con una membrana libera di vibrare (i cosiddetti "planari", tra i quali, elettrostatici ed isodinamici) o con altoparlanti tradizionali liberi di irradiare anche posteriormente o, anche (bipolari), con altre unità montate specularmente rispetto a quelle tradizionali anteriori.
Il vantaggio dei dipoli è quello di una emissione più "omnidirezionale" e meno "frontale" rispetto ai diffusori tradizionali. Ciò consentirebbe, ad esempio, la creazione di una scena acustica più ampia e realistica.
Questo in teoria. In pratica, la presenza di una emissione posteriore identica a quella anteriore crea non pochi problemi di inserimento in ambiente, di interazione con le pareti circostanti (interazioni che si moltiplicano x 2, almeno) e fenomeni di cancellazione in gamma bassa.
Mentre i diffusori a dipolo con altoparlanti "tradizionali" non hanno mai avuto molta fortuna, una certa parte del mondo audiofilo è legata appassionatamente ai planari, isodinamici o elettrostatici che siano.
Per gli elettrostatici il principio di funzionamento è piuttosto semplice: una membrana caricata elettricamente è costretta a muoversi all'interno di un campo elettrico ad alta tensione (le armature, infatti l'idea è un po' quella del condensatore). Gli elettrostatici hanno quindi bisogno di essere alimentati dalla rete elettrica.
Gli isodinamici, come dice la parola stessa, sono costituiti invece da membrane pilotate in modo dinamico (cioè tradizionale) ma il pilotaggio avviene in modo "esteso" su tutta la membrana consentendo, in teoria, un movimento "dinamico" coerente su tutta la superficie (ecco perchè sono detti "iso-dinamici").
Tali diffusori non necessitano di essere alimentati da rete elettrica e funzionano come diffusori più o meno tradizionali.
Qualche nome per identificare le due topologie: tra gli elettrostatici: Quad (ESL etc.) e Martin Logan, tra gli isodinamici, Magneplanar.
Per gli elettrostatici uno dei problemi più grossi è la corretta riproduzione delle frequenze più basse (grandi movimenti della membrana). Per questa ragione, spesso, celle elettrostatiche vengono abbinate a woofers dinamici tradizionali, creando degli ibridi (Martin Logan). Gli isodinamici soffrono meno di questa limitazione ma, anch'essi sono obbligati a dimensioni piuttosto "importanti", almeno come superficie frontale.

Comunque sia, planare o no, elettrostatico o dinamico, sapere come funzionano non ti servirà a molto per capire come suonano ed alla fine questo è ciò che conta di più, no? Per questo, c'è un'unica soluzione, sempre la stessa: andare ad ascoltarli.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ancora analogico
Salve Direttore,
la seguo costantemente e anzitutto mi complimento per la qualità dei suoi articoli; sono uno studente di Ingegneria Elettrica appassionato di Hi-Fi (cerco di studiare cmq da autodidatta, data la povertà di lezioni in campo audio impartiteci..) e recentemente mi è capitato sotto mano un giradischi JVC (non ricordo il modello) con base in legno e controlli elettronici, che appena lo collego all'ingresso phono dell'ampli fa un rumore di fondo pazzesco!
Credo che si tratti di un problema di loop di massa, che però si è manifestato solo dopo aver cambiato la testina originale con una Ortofon Om-Pro: è possibile che l'impedenza della testina rispetto all'ingresso dell'ampli produca questi ronzii? È possibile eliminarli?
Può consigliarmi del materiale anche pubblicato in rete che mi dia una buona base per capire l'origine di questi ronzii? La Ringrazio anticipatamente, porgendoLe cordiali saluti.
Antonino Dispenza - E-mail: zebracom@tiscalinet.it

LC
Caro Antonino,
essendo il ronzio apparso solo dopo il cambio della testina, è evidente che hai sbagliato qualcosa nel montaggio. È sufficiente che uno dei cavetti sia infilato male, internamente danneggiato o che tocchi parti metalliche del braccio per generare fortissimi ronzii.
Smontala e ricontrolla passo passo tutti i collegamenti. Mi raccomando precisione e delicatezza. Le pagliuzze da collegare alla testina sono molto delicate.
Qualora tutto fosse OK lato testina, può essere che il cavetto di massa sia staccato dall'ampli o internamente interrotto o scollegato lato interno del giradischi o del braccio. Smonta e ricontrolla tutto. Già che operi "a cuore aperto" approfittane per un generale "tagliando" come suggerito su queste pagine (Rubrica
Adeste Fideles, manutenzione, regolazione e restauro dei giradischi).
Ciao!
Lucio Cadeddu

Analogico...e tre! Ma non era morto? :-)
Carissimo Lucio,
torno a scriverti dopo tanto tempo e non smetterò mai di ringraziare te e la redazione di TNT per avermi aiutato a tirare fuori il meglio dal mio fedele impianto HI-FI.
Solamente per il posizionamento delle casse, a conferma di quanto sia importante, c'ho passato intere giornate sotto gli occhi divertiti della moglie.
Il mio impianto è così composto:

Come puoi ben notare manca il giravinile... e manca tanto pure a me, anche perchè ho qualche centinaia di album in vinile nella mia discoteca che non posso ascoltare. Mi sono sempre proposto l'acquisto quando avessi avuto il budget necessario.
Mi sarei orientato ad esempio verso giradischi della classe di un Rega 3 o un Project 6.9, i cui prezzi, con relativa testina dignitosa, si aggirerebbero su 1.700.000-1.900.000 di Lire.
Ho scoperto però che un amico venderebbe il suo giravinile alla modica cifra di 2.000.000 trattabili. Il soggetto è un Thorens TD 3001 BC (il modello senza braccio, se non sbaglio...), braccio SME 309, testina Grado MCZ (???) non ricorda bene, una MM con stilo nuovo e uscita intorno ai 3mV e, a detta di lui, paragonabile ad una Grado Reference (altri ???).
Sul giradischi e sul braccio non avrei niente da dire, per la qualità e per il fatto che il possessore è un audiofilo che tiene le sue cose benissimo, l'unico neo potrebbe essere la testina, forse con una uscita un po' bassa, anche perchè la sensibilità dell'ingresso Phono MM sul mio ampli è di 3mV (per l'appunto).
Il dubbio è: potrebbe essere, dopo averlo visionato ed ascoltato, un acquisto valido? ovvero, è paragonabile alla qualità del mio impianto oppure è troppo (della serie: l'impianto suona come l'anello più debole della catena...)? e il prezzo richiesto è "corretto"?
Visto l'occasione non stò nella pelle ma il dubbio mi pare lecito e quindi ti ho scritto per avere un consiglio.
Rinnovo i complimenti e i ringraziamenti, a presto.
Luca Parenti - E-mail: losqua@hotmail.com

LC
Caro Luca,
il sistema analogico che ti hanno proposto è eccellente e certamente capace di prestazioni sonore che faranno fare un salto in avanti alla qualità del tuo impianto. Il prezzo richiesto è buono, specie se la testina è in buone condizioni.
Sulla sensibilità non mi preoccuperei più di tanto. Al più, provalo prima di acquistarlo, cioè: porta il tuo ampli a casa del tuo amico e togliti il pensiero. Secondo me non ci saranno problemi di sorta.
Al più, avrai un buon motivo per acquistare un pre fono coi controfiocchi :-)
Infine, non ho alcun dubbio che questo sistema, specie se tarato bene e tenuto bene, farà barba e capelli ai due giradischi che hai citato, che acquisteresti nuovi allo stesso prezzo.
Buon analogico anche a te!
Lucio Cadeddu

Per migliorare tridimensionalità dell'immagine
Egregio direttore,
prima di tutto le faccio vivissimi complimenti per la" rivista" che "navigo da circa 6 mesi e che ha contribuito non poco a mettere a punto l'impianto di cui sono pienamente soddisfatto. Mi chiamo Alessandro vivo a Roma ho circa 40 anni e ho la fortuna di vivere in un villino fuori città dove non ho problemi di disturbare vicini i miei ascolti musicali (soprattutto jazz e classica).

[Pianta ambiente]

Il mio impianto è costituito da diffusori Harbeth HL-P3ES (abbondantemente provati da Suono che li recensisce esattamente come li posso ascoltare) stands autocostruiti (dal fabbro) H 70cm (colonna centrale 9x9 base pavimento 30x30 e base diff.18x18) molto pesanti riempiti di sabbia 3 punte verso il pavimento 3 punte SoundCare (eccezionali) sotto il diffusore fissate con graytac (la presa diffusore stand è a prova di bimba di 3 anni), lettore cd Audio Analogue Paganini, ampli integrato Audio Analogue Puccini SE Remote, cavi segnale Nadir Rigoletto e di potenza ART Millennium 1000 (entrambi comprati usati al 50%).
Ampli e cd sono disposti su ripiani di mdf 2cm poggiati sul mobile libreria tramite punte e sottopunte verso il mobile.
L'impianto, secondo la mia limitata esperienza e l'ascolto di qualche amico piu esperto, suona secondo le definizioni audiofile che si sentono nelle riviste specializzate ma ritengo soprattutto "musicale", con il giusto calore, non stanca con il tempo, con delicatezza, duro ed energico quando serve e fornisce un ascolto che ti fa "scomparire" l'impianto e "rimane" solo la musica.
Penso che la maggiore sinergia sia tra le casse (eccezionali: perchè non le provate??????) e l'ambiente di circa 13mq di cui allego la piantina (soffitto cartongesso h 270).
Il costo dell'impianto non è stratosferico, circa 7mil, e penso valga di piu della somma dei singoli elementi. Ho fatto varie prove con pezzi anche molto più costosi (inclusi valvolari). Mi permetto di dare un consiglio: in ambienti medio-piccoli non perdete tempo e usate minidiffusori (tra l'altro probabilmente non avrete i problemi di rimbombo dei bassi che ci saranno comunque ma nella giusta misura). Ascoltate anche musica dal vivo per giudicare meglio gli ascolti casalinghi (ho la fortuna di trovarmi spesso per lavoro a New York, Chicago ecc...).

Per concludere le chiedo se può condividere il mio giudizio sul mio impianto, darmi eventuali consigli e la cosa più importante se pensa sia una buona idea mettere tra libreria (posta tra i diffusori) e muro un pannello di materiale assorbente (150 x 100) per migliorare la tridimensionalità dell'immagine (già buona) e se si quale materiale (tappeto, gommapiuma, polistirolo, acrilico, ecc......???).
Consideri che il materiale lo rivestirò eventualmente con un tessuto del colore della tinta parete.
Mi scusi se mi sono dilungato e voglia gradire distinti saluti in attesa di una sua risposta.
Alessandro Zampieri - E-mail: aless.z@tin.it

LC
Caro Alessandro,
il giudizio migliore sul tuo impianto lo fornisce la tua soddisfazione all'ascolto. Alcuni dei componenti in tuo possesso li conosco molto bene (e li abbiamo recensiti qui su TNT) e non dubito che siano in parte responsabili per quel suono riposante cui tu fai rferimento.
Le Harbeth le proveremmo volentieri, se il Distributore che le facesse avere. Come detto spesso, ripetuto e sottolineato, proviamo tutto ciò che i Costruttori o Distributori ci fanno avere. Molti di essi hanno mostrato di gradire la nostra indipendenza di giudizi (peraltro foriera di grande popolarità internazionale), altri decisamente meno. È una questione di politica commerciale che rispettiamo profondamente e che gli audiofili più smaliziati non faranno fatica a comprendere.

Circa il quesito che ci sottoponi, aggiungere un elemento assorbente dietro la libreria (tra essa ed il muro) certo male non fa, ma temo che sull'immagine potrai avere benefici minimi. La cosa migliore sarebbe eliminare del tutto la libreria! Comunque sia, tentar non nuoce. Io sceglierei la strada più semplice, economica e immediata: un bel tappeto a pelo lungo appeso dietro la libreria.
Prova e fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Impianto senza sintonizzatore che riceve la radio FM :-)
Ciao Direttore
As usual complimenti per la rivista (oramai la considero tale) già sentiti, ma visto che non prendete soldi almeno i complimenti....
Vengo al punto. Sono un felice possessore di un impianto così composto :

Possiedo anche un pre NAD 1000, ma preferisco di gran lunga collegare il lettore CD direttamente al finale in attesa di poter completare il tutto con il pre (Linn obviously).
Ora il punto è il seguente: come sai l' LK 85 va automaticamente in stand by ca 10 minuti dopo che il lettore è stato fermato, ebbene, durante questo periodo avvicinandosi ai tweeter si sente un fruscio continuo, quasi una interferenza radio non eliminabile anche attenuando al massimo il segnale del CD.
Ho provato collegando il pre qui le cose vanno un po' meglio perchè abbassando il volume al minimo si elimina il fruscio che riprende però quando si alza il volume. Il mio impianto elettrico è stato di recente rifatto per cui dovrebbe essere a norma, ma certezze non ne ho.
Che cosa mi consigli di fare e sopratutto c'e il rischio di danneggiare qualche componente?
Grazie per la cortesia
Saluti
Marco De Rosa - E-mail: Marco.DEROSA@omnitel.it

LC
Caro Marco,
grazie dei soldi...ehm...dei complimenti, sempre gratificanti.
Il tuo problema è abbastanza diffuso, specie in aree urbane con ripetitori radio vicini alle abitazioni (e poi si parla di elettrosmog :-)))).
In pratica, lo stadio d'ingresso del tuo finale capta, attraverso i cavi di segnale del lettore CD, una radio che trasmette piuttosto forte vicino a casa tua. Si possono fare alcune cose, ma se il problema è serio, nessuna di queste può essere considerata risolutiva.
La prima è quella di usare cavi di segnale ben schermati. Immagino tu stia usando i Linn di serie che, se non ricordo male, sono dei normali coassiali. Potresti provare con dei semi-bilanciati (due conduttori + schermo collegato solo lato sorgente). Ce ne sono vari...ma te li puoi anche autocostruire (sono i nostri
TNT Shield.
Altra prova che puoi fare con spesa persino inferiore è inserire i cavi di segnale in un anello di ferrite tipo quelli che ci sono nei cavi dei computers (quei salsicciotti dei quali vi siete sempre chiesti la presenza è l'utilità). Li puoi riciclare da un cavo per PC oppure acquistarli in qualche negozio di materiale elettronico (ce ne sono di bellissimi, da "clampare" sul cavo).
Prova anche a mettere la ferrite sul cavo di alimentazione e, eventualmente, sostituisci pure quello.
Terzo tentativo, provare a spostare in diversi punti della stanza gli apparecchi stessi, magari trovi una posizione meno "bombardata".
In ogni caso, stai tranquillo, non si rompe niente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ultimi ritocchi
Caro Lucio,
complimenti per la rivista molto utile e ben fatta e grazie per avermi sempre dato una risposta. Mi trovo a riscriverti per avere dei chiarimenti circa il mio sistema, il quale è composto da:

Avrei pensato di effettuare gli ultimi ritocchi sostituendo la sorgente con un Krell 250 CD/2 usato, dal costo di L. 4.500.000, ovviamente dopo averlo provato a casa (questo è quello che permette il gentilissimo rivenditore della mia zona!!!) oppure con un Theta Miles anch'esso usato.
Tu pensi che sia più saggio tenersi il Paganini, per poi destinare questi soldi ad una nuova sorgente SACD, visto il probabile futuro accantonamento del CD, oppure sono oggetti di indiscusso valore e quindi può essere un investimento anche per il futuro?
È vero che per sfruttare in pieno i lettori DVD e SACD dovrei sostituire anche ampli e diffusori?

Infine vorrei sapere su quali aspetti fondamentali mi devo concentrare per fare il confronto, visto che sto per ascoltare apparecchi che costano 4/5 volte di più del mio "povero" Paganini mi aspetto un decisivo miglioramento d'insieme.
Grazie anticipatamente per la risposta.
Dino Anzillotti - E-mail: info@anzilottipavimenti.it

LC
Caro Dino,
io ti consiglierei di tenere il Paganini e di acquistare dei cavi di potenza di buona qualità. Il tuo è un impianto molto equilibrato ed inserire una sorgente di così alto livello mi pare insensato prima di eseguire un'attenta ottimizzazione di tutto l'impianto.
La questione SACD/DVD è ancora ben lontana dall'essere risolta, credimi, e comunque anche quando lo sarà, non avrai bisogno di cambiare alcunchè, se non vorrai.
Cerchiamo di non commettere l'errore di acquistare apparecchi "SACD-Ready" o "DVD-Ready" come si faceva negli anni '80 con gli ampli e le casse "CD-ready", tristissima trovata di marketing che truffò (ed è proprio il termine corretto) migliaia di audiofili che si portarono a casa dei catorci obsoleti rimarchiati per l'occasione, magari rottamando fior fiore di diffusori e di elettronche di livello persino superiore, improvvisamente ritenute - A TORTO - obsolete.
Quindi, per favore, nessun allarmismo inutile. Non corriamo come tanti polli ad ingrassare ancora una volta le tasche già stracolme di denari dei potenti delle grandi multinazionali.
I nostri apparecchi sono nati per suonare la Musica e basta, indipendentemente dal supporto sulla quale verrà registrata.
Quindi, in definitiva: tieniti il Paganini, cambia i cavi, potenza, alimentazione e magari anche segnale (usati, perchè no) e quel che avanza (e ne avanza!) spendilo in dischi. È l'upgrade migliore che puoi fare al tuo impianto.
Ciao,
Lucio Cadeddu

Ancora HiFi al femminile
Carissimo Lucio,
mi chiamo Rosanna e da qualche mese sono assidua frequentatrice di TNT. Era ora che ci fosse una voce "libera" per quanto riguarda l'Hi-Fi.
Complimenti, complimenti, complimenti.........
Dopo qualche indecisione mi sono decisa a scriverti con la speranza che tu possa darmi qualche consiglio: il mio impianto è composto da CD-payer Cambridge Audio, Preamplificatore Quad 34 (il mio cruccio), Finale Quad 606 e Diffusori Wharfedale mod. Coleridge.
Aggiungo che ascolto soprattutto musica Classica e Fusion. I problemi sono iniziati da quando un mio amico, che ha sempre sostenuto che il mio Pre non era all'altezza degli altri componenti, e effettivamente ha ragione poichè il suono è molto chiuso e confusionario specialmente ascoltando la grande orchestra, e anche un po' tagliente, mi ha portato per una prova il suo Klimo Merlino.
Fatti i dovuti collegamenti sono stata invasa da un suono che neanche lontanamente si può paragonare a quello del QUAD (ahimè). A questo punto sarebbe tutto risolto se io avessi la disponibilità economica per sborsare i circa 4.500.000 di lirette per acquistare il tanto sospirato Klimo ma, purtroppo, così non è.
Invece il mio budget è più o meno di lire 1.500.000. Lucio aiutami, secondo te con questa cifra posso sperare di acquistare qualche preamplificatore decente o mi conviene sopportare il Quad 34?
Qualche negoziante mi ha consigliato un Audio Analogue Bellini, o un Musical Fidelity Xpre o, sborsando, qualche liretta in più, circa due milioni, un Perreaux EP.
Ora io ti chiedo quale potrebbe essere secondo te quello che più facilmente si può integrare nel mio impianto oppure, con la tua vasta conoscenza, puoi suggerirmi qualche altro prodotto?
Scusami se mi sono dilungata troppo.
Nell'attesa trepidante di una tua, spero, risposta ti ringrazio e ti saluto.
Rosanna Zullo - E-mail: roxi.zx@iol.it

LC
Cara Rosanna,
anche a me il tuo pre non ha mai entusiasmato. È un po' meglio del vecchio 33, che possiedo, e che era un vero disastro sonoro. La soluzione al tuo problema potrebbe essere il mercato dell'usato, dove riesci a risparmiare anche il 50% sul prezzo del nuovo, con apparecchi usati pochissimo, magari di due-tre anni.
Il primo consiglio è dunque quello di cercare, in Rete (
HiFi Friends, ad esempio) o nei negozi di HiFi (se vuoi stare più tranquilla) qualche offerta di pre di seconda mano.
Nel caso non trovassi niente di interessante o non volessi correre rischi, anche i due pre citati, l'Audio Analogue Bellini o il MF X-Pre, potranno fornire risultati superiori al tuo 34. Non suoneranno come il Klimo Merlino, ma guadagnerai comunque qualcosa. Il 34, volendolo vendere, lo piazzi senza fatica, quindi magari la cifra da investire sul nuovo pre potrebbe essere superiore.
Spero di esserti stato d'aiuto,
Lucio Cadeddu

Nuovo ampli per LS3/5A
Salve, buon giorno o buona sera, mi scusi se le ritorno una domanda già fatta in passato in forma troppo generica a cui lei comunque ha risposto comunque con molta gentilezza. Spero di nuovo in una sua risposta:

Il mio impianto attuale è composto di diffusori Spendor LS3/5A, lettore NAD5330 ed un ancor più datato ampli CAMBRIDGE P35. Sono recentemente stato al recente Show room di Roma al SUMMIT e ho potuto apprezzare le Spendor collegate ad un valvolare e ho capito ulteriormente quanto siano sotto sfruttate in accoppiamento al Cambridge. L'ambiente è un piccolo salone (circa 24 mq) con disposizione dell'impianto direi ottimale (ho seguito anche suoi consigli dati ad altri).

Premesso che purtroppo il mio budget attuale può arrivare ad un max di Lire 1.500.000 e che sono ben disposto al mercato dell'usato la domanda è: con tale cifra mi conviene permanere nello stato attuale in attesa di tempi migliori o è possibile ottenere miglioramenti apprezzabili?
Se la seconda, quale è il suo consiglio per il miglior risultato? Se la prima, comunque cosa mi consiglierebbe per i futuri tempi miglio ed a che spesa?
Ringraziandola anticipatamente, a presto,
Giulio Buonomini - E-mail: gbuonomi@datamat.it

LC
L'ampli con cui hai probabilmente sentito le LS3/5A era un Antique Sound Labs a valvole. Abbinamento azzardato, ma riuscito, basta non chiedere prestazioni da dance floor.
Con 1,5 milioni, nell'usato, trovi tantissimi amplificatori integrati che possono fare al caso tuo. In pratica, con questa cifra puoi ambire ad amplificatori che nuovi di listino stanno vicini ai 3 milioni. Ad esempio, qualora riuscissi a reperirlo usato, prova un
AM-Audio PA-30, 30 watt in pura classe A che faranno letteralmente volare le tue LS3/5A. Magari chiedi all'AM-Audio stessa, talvolta hanno dell'usato interessante che ritirano dai propri clienti.
Potresti tentare anche un Audio Analogue Puccini SE (Remote o non) e dovresti pure riuscire a risparmiare qualcosina. La scelta è veramente ampia però, quindi il consiglio è sempre lo stesso: guardati intorno, vedi cosa riesci a reperire, se possibile ascolta con le tue casse (che sono piccole e facilmente trasportabili, quindi puoi portarle con te per le prove) e poi, se vuoi, sentiamoci di nuovo per una "cernita" finale.
Ciao!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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