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Diffusori Pnoe Horn della Arcadian Audio

L'Appeal del Sax

Diffusori Pnoe
[English version]

Prodotto: Diffusori Pnoe della Arcadian Audio
Costruttore:
Arcadian Audio - Grecia
Costo, approssimativo: 24,000 €, prezzo di lancio 20,000 € (YMMV)
Autore: Geoff Husband - TNT France
Pubblicato: Settembre, 2011
Traduttore: Roberto D'Agosta

Prologo

Per un piccolo ma sempre crescente gruppo di audiofili il santo Graal dei diffusori appartiene alla razza di quelli senza crossover e con un singolo altoparlante ad ampio spettro. Infatti, facendo uso di un singolo altoparlante tutti i vari problemi creati dal crossover sono eliminati alla radice. L'aspetto negativo è che, ovviamente, per far sì che un singolo altoparlante possa riprodurre la completa banda audio, diciamo dai 20 Hz fino ai 20 kHz, dovete faticare davvero parecchio ed è questo il principale motivo per cui il 99% dei diffusori ha almeno due altoparlanti, uno più grande per le frequenze medio/basse e uno molto più piccolo per le alte.

Ma è possibile usare un singolo altoparlante. Per far sè che un grosso cono, necessario per la riproduzione delle basse frequenze, vibri così velocemente da riprodurre anche le più alte frequenze audio avete bisogno che sia molto leggero e abbia un motore molto massiccio. Grazie al cielo, esistono tali altoparlanti, con i Lowther, i più vecchi e probabilmente i più famosi, e incarnazioni più recenti provenienti da costruttori come Loth-X (ora purtroppo fuori mercato), Fostex, Supravox e AER. A questo punto devo fare una distinzione: esistono molti altoparlanti che dichiarano di essere ad ampio spettro, ma pochi raggiungono effettivamente le frequenze più alte mentre molti sono decisamente sbilanciati nello spettro: mentre quelli che genuinamente sono ad ampio spettro, vanno dal costoso al follemente costoso.

Potete quindi avere un altoparlante che arriva quasi fino ai 20 kHz (diavolo, le mie orecchie oramai smettono di funzionare ai 14 kHz...) ma la parte più diabolica è ora l'altro estremo.

Per favore, perdonatemi per la spiegazione da bambini dell'asilo, ma ne ho bisogno per andare avanti :-)

Prendete un piccolo altoparlante, diciamo 3" e fateci passare un segnale ad ampio spettro attraverso. Avrete un suono pressochè senza basso. Ora fare la stessa cosa con un altoparlante da 12", cosa succede? Ascolterete una parte bassa molto più sviluppata, ma, diavolo, non abbastanza per un altoparlante così grosso. Il problema è che state andando contro la fisica. Le alte frequenze sono prodotte a piccole lunghezze d'onda e per farla estremamente semplice, quelle lunghezze d'onda sono più piccole del raggio del cono ed è per questo che possono essere sparate nella stanza. Quando la lunghezza d'onda raggiunge le dimensioni del cono quello che succede è che piuttosto che essere sparata nella stanza, l'onda d'aria "cade" fuori il bordo del cono e viene riflessa in modo da cancellare l'uscita. Questo è il motivo per cui i coni più grandi sono in grado di produrre le note più basse, ma alla fine anche un altoparlante da 12" avrà un basso estremamente limitato in "aria".

Ora ci sono molti modi per impedire quella riflessione distruttiva, il modo più comune è di mettere l'altoparlante in una scatola mentre il più semplice è quello di usare un grosso foglio di compensato, un deflettore piatto. Ma quell'altoparlante che riesce a raggiungere i 20 kHz chiederà a gran voce il più esoterico dei progetti di diffusori, la tromba.

Le trombe sono state descritte come una specie di leva acustica, ma sono di fatto qualcosa di più che questo: piuttosto che una leva che vi fa guadagnare in forza in proporzione al suo braccio, la tromba sembra essere piuttosto un pezzo di magia dandovi qualcosa per non molto :-) Per semplificare (ancora una volta) una tromba prende la radiazione (in questo caso dalla parte posteriore) dell'altoparlante e la fa viaggiare all'interno di un tubo espansivo fino alla sua bocca. Se riuscite a immaginare il fronte d'onda che corre lungo questa guida che si allarga piano piano, vedreste che non si perde energia in modi trasversali: ogni molecola d'aria muoverà quella di fronte ad essa e così via fino a che l'onda non raggiunge la bocca della tromba, e a quel punto l'aria di fronte alla bocca funziona come un gigantesco ma incredibilmente leggero diaframma. L'altoparlante, per esempio da 8", in questo modo è "cresciuto" fino a circa un metro di diametro e la frequenza di taglio delle basse frequenze è diventata molto più piccola. Ovviamente, più grande la bocca della tromba più sarà piccola quella frequenza di taglio.

Un progetto del genere emette un suono molto potente poichè lo punta direttamente verso l'ascoltatore: quando, urlando a qualcuno, portate le mani alla bocca essenzialmente state facendo la stessa cosa. Un megafono è una tromba, un diffusore Tannoy è una tromba, tutta l'idea dietro il sassofono come di qualsiasi altro ottone è quella di una tromba.

Ci sono due problemi in questa spettacolare invenzione. Il primo è che come per qualsiasi strumento e i Tannoy, tutti hanno un proprio carattere distintivo: la tromba non è solo una guida d'onda ma anche un tubo con le sue risonanze per cui alcune frequenze escono più amplificate di altre. La relazione di fase tra le note può cambiare, infatti molte di queste trombe sono molto lontane dall'hi-fi inteso come alta fedeltà: quello che risulta un piacevole carattere in un corno francese è veleno per la riproduzione fedele di una registrazione. Per questo progettare una buona tromba non è facile.

Il secondo punto è che se volete che sia in grado di riprodurre il basso allora deve essere G-R-A-N-D-E, quindi complesso e costoso.

E questo ci porta finalmente all'oggetto di questa recensione, i Pnoe Horn :-)

Introduzione

Siamo a Ottobre del 2010 e un camion con un grosso container al traino arriva di fronte a casa mia. All'interno due casse enormi, ognuna delle quali larga quanto tutto il container. La persona incaricata della consegna le lascia sul marciapiede di fronte a casa mia. Chiamo a raccolta i vicini e insieme rimuoviamo i diffusori dalle casse e arriviamo, barcollando per tutto il giardino, fino alla porta posteriore della mia sala d'ascolto. Per questo, se la vostra stanza d'ascolto non ha una porta doppia e il soffitto non si trova ad almeno due metri e mezzo, potete anche dimenticarvele perchè questi mostri semplicemente non c'entreranno. (correzione: in realtà passeranno attraverso una normale porta da 90 cm, a patto che prima le ingrassiate per bene per farle scivolare contro gli stipiti... :-)

Potete guardare le figure: appaiono esattamente come due giganteschi sassofoni tenori! Avendo letto il prologo di questo articolo, spero che possiate capirne il perchè.

Amo le trombe, i miei diffusori personali sono i Polaris a singolo altoparlante e non me ne separerei per nulla al mondo. Ma questi diffusori fanno sembrare i miei Polaris dei giocattoli. Gli altoparlanti sono simili, entrambi sono da 8" (24 cm) con un cono whizzer, in carta laccata, belli da vedere e ben fatti, anche se darei il premio di bellezza ai miei Stamm delle Loth-x rispetto agli AER della Pnoe. E mentre ci troviamo a parlare di altoparlanti, gli AER si sono fatti una reputazione eccellente nei circoli degli amanti delle trombe e sono abbastanza costosi (circa 1500 € l'uno) per giustificare una buona parte del notevole prezzo di questi diffusori.

[Diffusori Pnoe]

Ma quello che non può assolutamente passare inosservato sono i mostri a cui questi altoparlanti sono attaccati. So bene che sono in fibra di vetro ma le rifiniture sono molto bene fatte (nel mio caso bianche) e non vedo alcuna ragione per cui questi diffusori non potrebbero tranquillamente finire da un carrozziere e essere riverniciati del colore che volete, e quando cambiate il decoro interno della casa, verniciati di nuovo. Dopo tutto è lo stesso materiale di cui è fatta la mia Lotus :-)

Potreste essere perdonati nel pensare che questi diffusori siano un trionfo dello stile sulla funzione, ma non potreste essere più lontani dalla realtà: in questo caso la forma segue necessariamente la funzione e Louis Sullivan, il famoso architetto americano, sarebbe molto orgoglioso di essi.

I miei stessi Polaris seguono un disegno più classico. Vi ricordate di quella guida che si allargava nel prologo? In un mondo perfetto, quella guida sarebbe circolare, crescente gradualmente in diametro, ripiegata per avere la sua bocca d'uscita il più vicino possibile all'altoparlante stesso che fornisce la parte medio e alta del segnale mentre la tromba pensa al resto. La "forma" dei Pnoe è quella di quel mondo perfetto.

Ora questa è un'affermazione molto forte, ma fatemi confrontare i Polaris e i Pnoe. I Polaris sono progettati per essere accettati facilmente tra le mura domestiche, essere montati agevolmente e per contenere il prezzo a un livello ragionevole. Come oltre il 90% delle grandi trombe, sono progettati intorno all'idea di una canna di sezione rettangolare ripiegata, fatta di pezzi di medite sistemati in modo da creare una sezione sempre crescente. Non è un'espansione morbida ma piuttosto una serie di sezioni ognuna più grande dell'altra connesse da rotazioni di 180 gradi con il setto successivo che fa girare la tromba su se stessa. Non solo, la sezione della tromba è un rettangolo di larghezza costante (di nuovo per semplicità di costruzione) che diventa sempre più alto fino a raggiungere l'uscita.

Lanciamo quindi una bella campagna diffamatoria sui Polaris messi a confronto con i Pnoe ;-)

1 - La tromba dei Polaris è molto più corta di quella dei Pnoe. Questo da solo significa una risposta in frequenza meno piatta.

2 - I deflettori piatti dentro la tromba dei Polaris vibrano aggiungendo colore in maniera non uniforme.

3 - La tromba è ben lontana dall'essere un morbido allargamento - male...

4 - Il cammino della tromba ha diverse sezioni dove la radiazione sonora deve ruotare di 180 gradi e ognuna di queste sezioni funziona come un tubo che aggiunge ancora più risonanze.

5 - A confronto con la sezione circolare molto morbida degli Pnoe, la sezione rettangolare non regolare della tromba dei Polaris sembra fatta apposta per aggiungere qualsiasi forma di colorazione al suono.

5 - L'uscita della tromba degli Pnoe è molto più grande (e circolare) permettendo in questo modo una frequenza di taglio molto più bassa.

6 - L'uscita della tromba è esattamente accanto all'altoparlante permettendo ai due di integrarsi meglio che non nei Polaris, dove per necessità di costruzione si trovano a distanza di 50 cm.

Penso che vi siate fatti un'idea. La forma dei diffusori Pnoe è il massimo della perfezione che potete ottenere senza dover demolire la vostra casa. Oltre il 90% dei diffusori a tromba commerciali usano un progetto simile ai miei Polaris. Alcuni fanno espandere la tromba con curve più regolari ma la sezione rimane sempre rettangolare. Solo una manciata hanno forme simili agli Pnoe e alcuni di essi costano più della mia casa.

Per quanto riguarda la costruzione, come già menzionato, le trombe sono fatte di fibra di vetro: immagino siano state ottenute partendo da due stampi e dei materiali smorzanti: le giunture sono pressochè invisibili, rifinite con un qualche gel a coprire ed infine verniciate di nero o bianco. La finitura è molto buona, non la laccatura di un pianoforte, ma meglio di un bagno di plastica. Come detto, non vedo alcuna ragione per cui non possano essere riverniciati come si fa con qualsiasi automobile.

Come naturale per un diffusore a tromba il resto è molto semplice con l'altoparlante AER attaccato ai morsetti (Eichmann Bullets) nel retro. Gli stampi della tromba includono anche dei piedini senza punta.

La dimensione è molto importante perchè dovete sapere se entreranno nella vostra stanza - sono 220x100x90 cm, vale a dire giganteschi anche se sorprendentemente leggeri: 52 Kg non sono così difficili da spostare una volte che siete riusciti a farli entrare in casa. Il (relativamente) leggero peso è dato dal fatto che avete la tromba ma nessuno degli altri pezzi di legno estranei al suono che sono però necessari in qualsiasi struttura più convenzionale...

Il risultato è un diffusore che dichiara di poter coprire tutto lo spettro, impedenza di 16 Ohm e 100 db/w/m di efficienza: semplicemente perfetto per gli amplificatori valvolari single ended che di certo avevano in mente alla Arcadian Audio al momento della progettazione di questi diffusori.

E ora permettetemi un piccolo excursus. Un ben noto sito di "stile" ha recensito i Pnoe (in realtà semplicemente trascrivendo il comunicato stampa al momento dell'immissione sul mercato) facendo il seguente commento...

"Sono rimasto scioccato leggendo che la risposta in frequenza è solo 42 -21,000 Hz, specialmente dopo aver visto dei progetti di tromba che spingono gli altoparlanti fino ai 65,000 Hz e oltre."

E questo mostra quanto sia pericolo dare accesso indiscriminato alla rete :-)

In Uso e Qualità del Suono

Avendo già dato delle belle mazzate ai miei Polaris, vorrei che fosse chiaro (come direbbe un politico) che nonostante tutti i suoi compromessi rimangono di un certo margine i diffusori più musicali e piacevoli che io abbia mai ascoltato. Che questa prestazione sia realizzata con tutti i problemi teorici che ho descritto, mi rende maggiormente curioso di ascoltare i Pnoe.

Ovviamente, quando vi preparate a recensire dei diffusori che costano oltre 20,000 €, dovete rendergli il massimo della giustizia possibili e fortunatamente ho avuto a disposizione dei componenti di assoluta qualità e per gran parte di questa recensione li ho usati con il giradischi Opera LP 5.0 Droplet con il lettore CD 5.0 Droplet della stessa casa.

Ma dove le cose si fanno più interessanti è quando si deve scegliere l'amplificatore. Con una potenza massima dichiarata di 100 W, un efficienza di 100 dB e un'impedenza nominale di 16 Ohm che ben si accoppia con il valvolare, questi diffusori possono essere pilotati da pressochè qualsiasi cosa. Molti diffusori in questa fascia di prezzo hanno una configurazione basata o su molti altoparlanti oppure su un pannello piatto richiedendo perciò un'amplificazione molto potente e generalmente ricordate l'equazione potenza+qualità=costoso. Nel caso degli Pnoe potete decidere di pilotarli con un amplificatore digitale da 100 € e anche se certamente non otterrete da essi il meglio possibile, sarebbe comunque un buon punto di partenza.

Cosa più importante è che potete pilotarli con un amplificatori valvolari single-ended di bassa potenza e alcuni dei quali producono il migliore "primo watt" che si possa comprare indipendentemente dal prezzo. Uno di questi amplificatori è lo Yamamoto A-08s e quando si tratta di trasparenza e di qualità assoluta questa piccola meraviglia non ha rivali a qualsiasi prezzo (incluso il mio Ayon Crossfire). Poichè lo Yamamoto pompa ben 3 W per canale, potrebbe spingere i Pnoe fino a livelli di pressione sonora vicini alla soglia del dolore. Questa qualità costa circa 2000 € e se valutate il prezzo dei diffusori e dell'amplificazione insieme, troverete una qualità assoluta che in altri casi potreste non avere.

Per lo Yamamoto avete bisogno di un preamplificatore eccellente, per cui ho scelto l'Acousticbouy Scorpio con il Lehmann Black Cube Twin che cura la parte di preamplificazione dell'analogico.

Eseguo delle misure sui diffusori solo al termine del periodo di prova e sempre nella mia stanza e con i miei strumenti abbastanza rozzi. Lascio questa operazione per l'ultimo minuto perchè non voglio che le mie note d'ascolto siano influenzate dalla conoscenza della curva di risposta. Per esempio se avessi saputo che i Pnoe salgono di 10 dB a 3000 Hz, potreste scommetterci che avrei notato un salto nella banda media :-) Ma per essere onesti, dopo aver ripetuto queste operazioni molte volte, sono oramai arrivato al punto che raramente vengo sorpreso dalle misurazioni. In questo caso i Pnoe hanno dimostrato una qualità eccezionale: sono piatti +/- 3 dB, nella mia stanza, tra i 30 e i 250 Hz. Questa è una prestazione sorprendente per una tromba e hanno facilmente la meglio sui miei diffusori Opera M15 che usano un altoparlante da 15"!

Solitamente con le trombe si hanno effetti di selezione simili a quelli dei filtri comb (o filtri a pettine) con le risonanze a certe frequenze che si sommano al segnale. Allo stesso modo vi aspettate un pochino di enfasi nei punti in cui la tromba è perfettamente accordata con alcune note che vengono messe in risalto. Una soluzione a questi problemi è di rendere l'uscita della tromba relativamente piccola, e i miei Polaris scambiano un pochino di profondità per una risposta più piatta alle basse frequenze, gettando la spugna sotto i 60 Hz. I Pnoe non usano questo trucco. Questi risultati sono raggiunti anche senza alcun rinforzo del suono dovuto ad angoli o muri, semplicemente sparando al musica dentro la stanza anche se, ovviamente, il pavimento aggiungerà inevitabilmente un po' di basso.

Oltre tutto, il complesso insieme di riflessioni dovute alle mura e al mobilio si evidenzia facilmente per cui la mia personale esperienza acquisita negli anni con le misure fatte nella mia stanza d'ascolto mi aiutano a separare il contributo del diffusore da quello della stanza ottenendo così una bella risposta con le più alte frequenze che arrivano facilmente ai 15 Khz e oltre. Se proprio vogliamo cercare il pelo nell'uovo, il basso è un pochino più alto delle medie e alte frequenze e questo enfatizza il fatto che i Pnoe sono progettati per lavorare nello spazio aperto, una cosa inaudita nel mondo dei diffusori a tromba. Nella mia stanza c'erano circa 50 cm tra il diffusore e i muri laterali e posteriori per cui sicuramente la presenza dell'angolo sta rinforzando ancora quel basso. Spostare i diffusori più lontano dai muri - almeno un metro - ha prodotto una risposta più piatta su tutto lo spettro, ma anche nella mia grande stanza d'ascolto questa operazione risulta difficile da praticare.

Dal punto di vista teorico tutto questo è chiaro, ma come si manifestano queste caratteristiche nel mondo reale?

Per scoprirlo uso il mio riferimento per le risonanze del basso, "Sad Old Red" dei Simply Red che ha prodotto uno spettro pulito di toni profondi senza che nessuna nota sia messa eccessivamente in risalto mentre la definizione delle corde del basso e la loro riproduzione erano perfette, con lo Yamamoto che metteva facilmente in mostra le proprie abilità. Le trombe proprio a causa del loro grande diaframma con l'aria all'uscita producono un basso estremamente veloce e un grande attacco: i miei Polaris hanno un basso che per me è oramai irrinunciabile, ma i Pnoe continuano con quella stessa qualità per circa un'ottava più in basso fino alla "E" (mi) aperta del basso di Tony Bower. I miei Polaris devono essere accoppiati con il subwoofer REL Stentor per riuscire a sfiorare appena le note più profonde mentre i Pnoe non ne hanno bisogno.

[Diffusori Pnoe]

Anche se uso spesso questa traccia per il basso, funziona bene per mettere alla prova praticamente tutto il resto :-) La voce di Mick Hucknall mantiene un senso d'intimità e dettaglio che facilmente si perdono in altri sistemi, avendo sia calore sia un certo aspetto tagliente quando salta di un'ottava. Tutto questo mentre il suono e le dimensioni dei cimbali rimangono molto stabili, di dimensioni realistiche e con il giusto "colpo".

Velocità e attacco sono presenti in abbondanza in "Nevermind" dei Nirvana, con grandi batterie fragorose e il raggelante crescendo dell'apertura di "Breed"... chi ha bisogno di Ravel??? Questa registrazione mette in mostra alcuni effetti spaziali speciali anche se artificiali e in questo caso i Pnoe sfruttano alla grande il loro progetto senza deflettori mettendo in mostra un palcoscenico gigantesco, quasi imbarazzante per la grande profondità. Non solo, a causa della natura direzionale della riproduzione delle alte frequenze, se si sistema il punto di incrocio dei diffusori di fronte all'ascoltatore, i Pnoe mettono in mostra quel piacevole trucco per cui l'immagine rimane stabile anche se vi spostate dalla posizione centrale. Questo significa che la regolazione fine del suono alle alte frequenze è ottenuta semplicemente puntando l'altoparlante verso l'ascoltatore per un massimo delle alte e medie frequenze o angolandolo gradualmente sempre di più. Personalmente ho scoperto che il miglior bilanciamento e palcoscenico sono ottenuti quando il punto d'incrocio è circa un metro di fronte a me.

Questa abilità mi ha spinto a tirar fuori alcuni dischi ricchi d'atmosfera e uno dei migliori da questo punto di vista è "Bookends" di Simon e Garfunkel: pubblicato nel 1968, questo disco fu prodotto con quella semplice cura che solitamente si trova solo nelle incisioni Jazz dello stesso periodo, immergendovi nella sua ambientazione. Molto simili a un'esperienza del tipo "i musicisti sono nella stanza" questi dischi sono i migliori per ricreare l'illusione dell'esibizione dal vivo soprattutto quando sono riprodotti su sistemi estremamente trasparenti e i Pnoe certamente non deludono sotto questo punto di vista. Questo disco mi ha spinto verso un cammino musicale molto particolare e ho quindi deciso di tirare fuori "Rhythm of the Saints" di Paul Simon la cui traccia di apertura è una mix di lavoro in studio e di un'incisione di una grossa batteria registrata in un cortile in cemento. Il risultato è spettacolare esattamente come era nelle intenzioni del produttore.

Come al solito la mia preziosa copia di "King James" (incisione diretta della Sheffield) viene fuori e il gruppo nella cappella Wylie con la sua acustica dura (di nuovo) riproduce quel tipo di palcoscenico che demolisce i muri della stanza d'ascolto.

E ho continuato così iniziando a prendere appunti per essere in grado di ricordare a me stesso e dire a voi quello che i Pnoe offrono in cambio del loro considerevole prezzo.

La mia stanza d'ascolto è grande - un quadrato di 6 m di lato - ma con un soffitto di 7 metri d'altezza e un mezzanino che si estende sopra e oltre la stanza questo è un volume gigantesco da riempire. I miei amati Polaris si perdono in tale spazio, gli Acuhorns ancora di più mentre solo gli Opera M15 hanno suonato bene qui. I Pnoe l'hanno riempito con la facilità da professionista consumato anche perchè hanno bisogno di molto spazio per funzionare propriamente. Anche se i miei Polaris hanno presso una bella lezione, nel mio soggiorno dove solitamente risiedono che è un 5x6 m con un soffitto più basso sono imbattuti: i Pnoe d'altro canto, oltre a non passare per la porta ed essere fisicamente troppo grandi per quello spazio, sarebbero eccessivamente costretti. Questo significa peraltro che dato lo spazio di cui hanno bisogno sono in grado di lavorare bene in volumi molto più grandi di quelli accessibili ai comuni diffusori a tromba.

Sempre di più i Pnoe hanno una scala di prestazioni che neanche i miei M15 riescono a raggiungere suonando un pochino legnosi, lenti e pure piccoli! Il gruppo di King James è veramente una "Big Band" con i Pnoe...

Questa particolare proprietà e la superba prestazione nei bassi sono proprie di quella notevole tromba e del modo in cui i progettisti l'hanno integrata perfettamente con l'altoparlante che, inevitabilmente da solo, gestisce la parte medio/alta dello spettro. Gli altoparlanti AER, a loro volta, hanno una reputazione invidiabile e l'MD-3B è la loro punta di diamante e in questo contesto non lascia certo a desiderare. Sotto alcuni punti di vista questo carattere equanime potrebbe essere visto come una debolezza. Se state cercando un suono più in avanti e frizzante che spesso si associa ai diffusori a tromba allora rimarrete delusi. Questi sono diffusori che richiedono accessori completamente trasparenti: qualsiasi cosa che aggiunga calore (per esempio qualche amplificatore a transistor in Classe A o basato sulle EL 34) vi allontanerà dalla musica. Infatti, sostituire lo Yamamoto con l'amplificatore valvolare Son of Pharao basato proprio sulle EL34 e che costa 4 volte di più, ha spinto i Pnoe troppo vicino all'"easy listening" per i miei gusti. Ma rimanete fedeli a quei componenti che tengono aperta la finestra alla musica e i Pnoe ne tireranno fuori il meglio possibile. Quello che mi incuriosisce è scoprire come queste trombe suonerebbero con altri altoparlanti. Infatti, la tromba dovrebbe funzionare con altoparlanti diversi con poche, semplici modifiche (principalmente nel supporto) e con alcuni altoparlanti ad ampio spettro che costano (singolarmente!) più della coppia di Pnoe equipaggiata con gli AER non ci dovrebbero essere veramente limiti: sono fermamente convinto che la struttura di queste trombe è tale da poter ottenere il meglio da ciascuno di essi.

Lamentele

Nulla è al di là di una possibile critica, meno di tutti un diffusore che costa 24,000 €. Come detto precedentemente la finitura è molto buona, ma diffusori da 24,000 € sono spesso rifiniti in maniera spettacolare: le attuali offerte di bianco o nero sono limitanti e, anche ad un costo aggiuntivo, alcuni colori estremamente sexy e fashion dovrebbero essere disponibili tuttavia mi è stato detto che si sta lavorando su questo problema...

Il maneggiarli è difficile semplicemente perchè non c'è nulla su cui fare presa. Ma la qualità sonora? Difficile da trovare difetti: l'unico è la sensibilità al posizionamento. Un pochino "rilassati" per alcuni gusti? Solo se li accoppiate all'amplificatore sbagliato. Non molta presenza sotto i 40 Hz? Certo, ma questo copre fondamentalmente tutto lo spettro se non per l'ultimo tasto del piano forte, la canna da 32' (1 m) dell'organo e il canto delle balene. Molto meglio questo limite che tentare di barare, guadagnando qualche Hz in più a scapito di una risposta non uniforme. Alcuni subwoofer, come il mio REL, lavorano al meglio quando gli si chieda di riprodurre solo dei bassi molto profondi, quelli che aggiungono un accenno di ambiente alla stanza coprendo in questo modo l'ultima ottava. Per cui se volete un sistema che raggiunga i 16 Hz di certo ci sono diverse soluzioni a disposizione.

Conclusioni

I Pnoe sono un tentativo coraggioso e in gran parte riuscito di costruire un diffusore a tromba che sia domesticamente accettabile e non scenda a compromessi musicali. Perchè anche gli altri non fanno così? Perchè è difficile, costoso, richiede una quantità gigantesca di prototipi ognuno dei quali ha bisogno di uno stampo da produrre in maniera perfetta: non si sta giocando con scatole di compensato, materiale riempitivi e deflettori. Cercare di ottenere le frequenze più basse in maniera pulita da un singolo altoparlante vi porterebbe nel mondo dei diffusori a tromba progettati e costruiti direttamente dentro la stanza. Il loro sviluppo deve essere stato lungo, complesso, costoso e completo: bravi! alla Arcadian Audio. Questi diffusori non hanno bisogno di un'amplificazione costosa ma di una grande stanza e spazio intorno: quelli che hanno una stanza d'ascolto che sia meno di 7x6 m devono pensarci attentamente prima di imbarcarsi in questo acquisto.

Definire un diffusore da oltre 20,000 € un prodotto conveniente potrebbe sembrare folle, ma guardando alla competizione non vedo nulla che scenda a meno compromessi in questa fascia di prezzo e se credete alla filosofia di un diffusore a tromba con un unico altoparlante, mi sembra difficile dire come possa essere migliorato.

Commenti del Costruttore:

Noi dell'Arcadian Audio vorremmo prima di tutto ringraziare TNT-Audio per aver recensito i nostri Pnoe. Per ottenere questi risultati cercati a lungo, con un occhio sempre alla qualità del prodotto, ci siamo imbarcati in un processo di sviluppo che ha richiesto tempo, sforzi e tanti tentativi. Siamo felici che questa recensione sia stata positiva. Riguardo al colore dei diffusori, ora possiamo consegnarli in colori e finiture diverse. Offriamo la possibilità di rivestirli con vernice di alta qualità per ottenere qualsiasi effetto desiderato. Vorremmo anche rassicurare i vostri lettori che il prezzo di vendita dei diffusori Pnoe riflette i materiali usati e il costo di costruzione. Crediamo che la cura e le abilità manuali necessari per produrli ne facciano un prodotto di qualità.

sistema usato

© Copyright 2011 Geoff Husband - geoff@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com

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