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Lettere alla Redazione

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Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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  1. Passaggio da Pro-Logic a AC-3
  2. Diffusori e fattore KAF
  3. CD masterizzati
  4. Consigli per migliorare
  5. Cavi ed elettroniche...misteri della fede :-)
  6. E' il momento del Bi-FleXy?
  7. Due cd suonano meglio di uno?
Passaggio da Pro-Logic a AC-3
Gentile Direttore,
sono un medico, affezionato cliente Yamaha da tanti anni, e vorrei sottoporle un quesito a carattere tecnico e valutativo.
Sono un fortunato possessore di un discreto impianto Home Cinema composto, per la sezione amplificazione, dal processore di campo Yamaha DSP-E1000 abbinato ad un preamplificatore Yamaha CX-830 e finale di potenza MX-830 di 170 W RMS per canale.
Dato che vorrei aggiungere un lettore DVD al sistema e sfruttare il nuovo standard AC-3 vi chiedo gentilmente di rispondere al seguente quesito.
Quale di queste opzioni è più appropiata al mio caso?
  1. Si può acquistare e collegare al mio DSP-E1000 il processore AC-3 DPP-2? Da quello che ho potuto leggere mi sembra che il DSP-E1000 non è Dolby Digital Ready, vero?
  2. Per tagliare la testa al toro, vorrei passare al DSP-A1, che fra l'altro è pronto per il futuro DTS. Ma per fare questo dovrei riuscire a vendere il mio CX-830, MX-830 nonchè il DSP-E1000: Lei crede che ne vale la pena? Intendo dire, dal punto di vista di fedeltà stereofonica e pulizia di suono le prestazioni del DSP-A1 valgono quelle dell'accoppiata pre e finale in mio possesso?
Ora, nel caso fosse d'accordo al punto 2., vorrei che Lei mi fornisse una valutazione dei tre apparecchi sopramenzionati considerando che sono in uno stato praticamente nuovo (e La prego di credermi: alle mie cose pongo un'attenzione quasi maniacale), in modo che potrei affrontare l'acquisto, non indifferente, del DSP-A1.
RingraziandoLa anticipatamente, voglia gradire i miei più cordiali saluti.
Dr. Daniele Gallo - E-mail: dgallo@sicilia.pandora.it

LC
Caro Daniele,
benvenuto su TNT. La famiglia dei lettori di TNT aumenta di settimana in settimana, buon segno.
Il problema di fondo è che l'AC-3 prevede l'uso di 5 canali full-range più 1 per il subwoofer. Questo significa che si rende necessario ALMENO un finale a sei canali o, meglio ancora, vari ampli separati per ogni canale.
Per semplicità ti consiglierei di passare direttamente al DSP-A1 che risolverebbe tutti i problemi. Non costa poco però ha tutto quel che serve ed evita un sacco di complicazioni.
Una alternativa economica al DSP-A1 è costituita, per ora, dallo Sherwood.
Vendere i tuoi apparecchi non è facile però, in particolare il pre ed il finale. Questi costavano a loro tempo (93/94) circa 1.500.000 l'uno, più o meno, ed oggi potresti ricavarne, trovando l'appassionato Yamaha, circa la metà o poco più.
Non molto più semplice la vendita del processore che, essendo Pro Logic, è diventato ormai una reliquia del passato, non in assoluto (anch'io ho un processore Pro-Logic) ma relativamente al tipo di clientela dell'Home Theater, sempre all'inseguimento dell'ultimo ritrovato della tecnica (e tu ne sei un esempio lampante).
Questo fa, ovviamente, crollare i prezzi dell'usato.
Potresti in alternativa tenere almeno il finale ed utilizzarlo come ampli per il sub...chissà. Certo è che la soluzione, qualunque essa sia, non sarà indolore ma questo è il prezzo da pagare per chi vuole sempre essere up-to-date.
Per quanto mi riguarda credo che il mio processore Pro-Logic lavorerà ancora per diversi anni, almeno fino a quando non potrò noleggiare i DVD in AC-3 come faccio con le videocassette ora...e credo che passerà ancora MOLTO tempo...e magari, anche lo standard sarà già cambiato.
Questo è il rischio del voler a tutti i costi fare il gioco delle grandi multinazionali dell'elettronica di consumo. Acquistare prodotti nuovi sempre più frequentemente, come si fa col PC che dopo un paio di mesi è già *superato*.
Questa rotazione continua di prodotti richiede un impegno finanziario notevole perchè il ritmo intrapreso ad esempio dall'HT è in tutto e per tutto simile a quello del mercato dei PC. Nel giro di pochi anni abbiamo visto passare il Dolby Surround, poi l'upgrade Pro-Logic, poi gli effetti DSP, adesso l'AC-3 e chissà cos'altro ancora tra breve tempo. Certo non una bella prospettiva. Se pensate che per andare sulla Luna la NASA disponeva 30 anni fa della potenza di calcolo di un 286..... :-)
Lucio Cadeddu

Diffusori e fattore KAF
Caro Lucio
forse ti ricorderai di me: ti avevo scritto a febbraio da Abu Dhabi chiedendo "lumi" riguardo ai lettori multi-cd. Da allora ho continuato a seguire la tua fantastica rivista, grazie alla quale ho aperto gli occhi sul mondo dell'Hi-Fi (anche se più vedo avanti a leggervi, più mi rendo conto di quante siano le cose che non so! SOB!!).
Ritorno a scriverti perchè ho bisogno di un altro chiarimento da te. Sto risistemando la casa dove andrò ad abitare a Milano, e non appena sarà pronta potrò (finalmente) acquistare il sistema Hi-Fi: e, mentre da un lato non vedo l'ora di poter finalmente ASCOLTARE quanto finora conosco solo di nome (uno per tutti, il Puccini), dall'altro ho l'incubo del fattore KAF (Kids Acceptance Factor).
Mi spiego: siccome ho un terremoto di figliola di un anno e mezzo, ho il grosso problema del posizionamento dei diffusori, in quanto:

Nel mezzo di questi foschi pensieri, vado a casa di un amico e vedo due diffusori B&O che paiono quadri appesi al muro (spessore 10 cm circa). Gli chiedo di provarli, lui inserisce il CD del Concerto per piano n.20 di Mozart ed , "incredibile dictu" SUONAVANO BENISSIMO (almeno per le mie orecchie).
Ovviamente, questo tipo di diffusori (che, se non sbaglio, incorporano un amplificatore) sarebbero la panacea dei miei mali. Però, siccome come giustamente dici tu, i miracoli non li fa nessuno vorrei saperne qualcosa di più (soprattutto il principio di funzionamento, pregi e difetti, etc) nonchè un tuo parere personale.
Vorrei precisare che non mi interessa un intero sistema B&O, ma solo la possibilità di avere dei diffusori di quel tipo, da abbinare ad Ampli e CD Player di mia scelta.
Un caro saluto, e chiudo con un appello a tutti i lettori di TNT: votare per la nostra rivista come miglior sito internet (concorso
Il Sole 24 Ore) mi sembra veramente il MINIMO che possiamo fare per ringraziare Lucio di tutto quello che sta facendo. Per cui, VOTATE ORA. Grazie.
Francesco Ferrari - E-mail: sadeauh@emirates.net.ae

LC
Carissimo Francesco,
certo che mi ricordo di te...un lettore dagli Emirati Arabi non è facile da far passare inosservato :-)
Parliamo prima dei diffusori B&O e poi passiamo ad analizzare altre possibili soluzioni.
Intanto si tratta di diffusori attivi (almeno quelli della serie BeoLab) per cui non avresti bisogno di acquistare un amplificatore, ti servirebbe solo il pre.
Quindi il suono ti deve piacere per forza, visto che una variabile (l'ampli) non può essere sostituita.
Poi c'è un altro problema, secondo me molto più serio: i diffusori a parete risolvono è vero molti problemi ma ne creano altri di fondamentale importanza: la distruzione pressochè totale del palcoscenico immaginario ricostruito dall'impianto stereofonico, venendo a mancare la profondità dell'immagine che tanto contriibuisce all'illusione tridimensionale creata dai diffusori.
Se il tuo scopo era quello di avere un buon impianto HiFi, realistico, che potesse riprodurre in scala le sensazioni della Musica dal vivo, dimenticati i diffusori attaccati alla parete.
Oltretutto i B&O attivi non sono esattamente dei diffusori economici e mi sembra esulino, e di parecchio, dal budget che ti eri imposto.

Veniamo dunque alle possibili alternative: una, secondo me la più intelligente (non foss'altro perchè è quella che utilizzo io :-) ) è quella di diffusori da pavimento (niente stands, niente crolli) posizionati vicini al muro in posizione di riposo e successivamente distanziati quel tanto che basta (nel mio caso circa un metro e mezzo) dalla parete posteriore per l'ascolto serio della Musica.
In questa situazione la bimba non corre nessun pericolo, non c'è niente che le si possa rovesciare addosso e, se tu sei presente in salone perchè stai ascoltando Musica, potrai sorvegliarla in modo tale che non inciampi nei cavi.
Terminato l'ascolto, riponi tutto nella posizione *a parete* e sia l'HiFi che la bimba sono salvi. Una volta presa l'abitudine è la cosa più semplice e naturale del mondo...nonostante i miei diffusori del salone superino allegramente i 30 kg l'uno :-(
Un'altra possibile soluzione che non fa uso dei diffusori da pavimento richiede l'utilizzo di stands MOLTO PARTICOLARI (a prova di bambino) dei quali vi parlerò presto (sono in attesa di sviluppare e scannerizzare le foto, sostanzialmente).
Un'altra possibilità sarebbe quella di utilizzare spinotti a banana per collegare i cavi ai diffusori e staccarli ogni volta che non si ascolta l'impianto, così nessuno potrà inciampare sui cavi.

Infine ti ringrazio per l'esortazione a votare per TNT. Sappi che la votazione è aperta anche per chi sta all'estero, non partecipa all'estrazione dei premi (a meno che non fornisca un indirizzo POSTALE in Italia) ma il suo voto è considerato valido.
Siamo in classifica e questo è già un buon risultato, però si può fare di più, molto di più perchè siete davvero TANTI.
Non mi sembra di chiedere poi chissà cosa, in fondo partecipate ad un concorso a premi (e che premi!!!) dove i vincitori siete voi, non il sito votato.
Sosteneteci, mi raccomando, non abbiamo i miliardi dei nostri concorrenti che occupano le prime posizioni in classifica però abbiamo le idee. Per una volta si può dimostrare che le idee contano più dei soldi.
Lucio Cadeddu

CD masterizzati
Saltando subito gli ovvi complimenti per la rivista, vorrei subito farle una domanda su un problema che mi sta non poco affliggendo.
Sono in possesso di un computer dotato di masterizzatore Panasonic CW-7502. Il processo di scrittura dei cd non dà alcun problema e sono regolarmente letti dal lettore del PC.
Il problema sorge quando faccio un cd audio e lo ascolto con il mio hifi, un Pioneer XR-P150. In pratica quando ci sono suoni con frequenze alte, si sentono delle scariche non indifferenti, e a volte è impossibile ascoltare il suono. Oppure le scariche aumentano e diminuiscono di intensità con la stessa frequenza di rotazione del CD.
La mia domanda è questa: i cd audio masterizzati sono forse incompatibili con i lettori degli hifi? (Questo problema mi si sta presentando anche con un altro hifi, un Sony MHC-2600).
E' poi vero, come dicono alcuni, che i cd masterizzati rovinino i lettori di cd audio???
La ringrazio in anticipo per il suo aiuto.
Luca Restifo - E-Mail: lucare@geocities.com

LC
Caro Luca,
esistono purtroppo problemi di compatibilità tra lettori CD e CD masterizzati. Escluderei che il lettore possa esserne tuttavia danneggiato. A meno che le dimensioni FISICHE del CD masterizzato non siano per qualche ragione leggermente diverse da quelle di un CD Audio standard (ad esempio, leggermente più spesso) e che quindi vadano ad interferire col corretto funzionamento della meccanica di lettura, il che potrebbe in parte spiegare il perchè tali *rumori* varino al variare della velocità di rotazione.
Accertati quindi in primis che il CD masterizzato sia in tutto e per tutto simile ad un CD Audio che viene letto senza problemi dal tuo lettore CD. Poi prova a registrare diversi tipi di supporti (verde, blu etc.), talvolta ci possono essere delle differenze.
Infine limita l'uso della masterizzazione alla sola registrazione di Musica di tuo possesso (ma se hai già il CD, a che ti serve la copia?) o di tua produzione (se sei un musicista). Ricordati che la registrazione di dischi d'altri (la copia clandestina, cioè) è perseguibile a termini di legge.
Lucio Cadeddu

Consigli per migliorare
Innanzitutto COMPLIMENTI per il sito.
Avrei una miriade di domande da porvi, tuttavia devo ridurre il tutto all'essenziale (per il momento!).
Prima domanda: vorrei indicarvi la composizione del mio impianto (che voglio ottimizzare con le vostre indicazioni illustrate nella sezione tweaking) e ottenere un vostro giudizio:

Possiedo anche (ahimè) un equalizzatore Marantz Eq315 che per pudore evito di mettere in lista, l'ho utilizzato 2 volte poi mi sono reso conto dell'effettiva utilità di un equalizzatore! (Al prossimo acquisto lo utilizzeró come permuta!).
Sono entusiasta delle sorgenti, in particolar modo del CD, prima di procedere all'acquisto come tutti gli audiofili ne ho ascoltati diversi, ma questo secondo i miei gusti personali si è rivelato il migliore anche di componenti di costo notevolmente superiore, è stato quello che più si avvicinava al suono analogico.

Seconda domanda: il giradischi Dual Cs5000, altro componente di cui sono pienamente soddisfatto, e che acquistato usato possiedo ormai da circa 10 anni, sicuramente necessita di manutenzione come indicato nei vostri articoli, allo scopo oggi stesso vi ho spedito lettera di richiesta della vostra dima, comunque schematizzando gli interventi che ho intenzione di effettuare :

  1. Sostituzione testina (all'epoca dell'acquisto non mi piaceva molto quello della testina di serie Ortofon mi sembrava, per cui ho optato per Audiotechnica), vorrei un consiglio da parte vostra.
  2. Trattamento cinghia con talco
  3. Lubrificazione parti meccaniche (con che tipo di olio dal momento che nei vostri articoli precisate che ad ogni giradischi corrisponde il giusto olio e non so quale sia dal momento che non ho il relativo manuale e la Dual purtroppo non esiste più)
  4. Sostituzione cavi di segnale con quelli indicati nel vostro articolo cavi semibilanciati.
Nel Dual in corrispondenza dei piedini di livellamento del giradischi sono presenti delle specie di levette rosse che non ho mai capito cosa siano (non bloccano i piedini come pensavo in un primo momento) voi sapete di cosa si tratta?
Indicatemi la validità degli interventi che ho in animo di effettuare ed altri eventuali che a vostro giudizio si ritengano necessari.

Terza domanda: sono entusiasta del vostro articolo relativo al tavolino porta elettroniche Flexy al punto che voglio realizzarlo al più presto, l'unica domanda che al riguardo voglio porvi sarebbe : è possibile aumentare la dimensione delle barre filettate da 1 mt. ad 1,20 mt. in modo da predisporre il tavolino per ulteriori futuri componenti ?

Per il momento devo terminare qui (purtroppo!) attendo impazientemente una risposta alle mie domande!
PS: tra i vari hobby che pratico oltre all'Hi-Fi c'è anche l'elettronica per cui quanto prima (dopo la realizzazione del Flexy!) ho intenzione di realizzare un filtro di rete che protegga anche i componenti da sbalzi di tensione.
Se il risultato sarà valido sarò felice di mettere a disposizione di tutti gli audiofili schemi ed esperienze realizzative.
Saluti
Franco Domenicali - E-mail: francodomenicali@fimm.com

LC
Caro Franco,
complimenti per l'impianto, molto omogeneo e costituito da componenti di buon livello. Non ho visto nell'elenco i cavi, spero si tratti di una dimenticanza: in un impianto così utilizzare dei comuni cavetti *di serie* sarebbe un'eresia. Se non ricordo male il lettore Rotel era fornito con una coppia di cavi di segnale dell'Audioquest, niente di stratosferico ma sicuramente anni luce distanti dai cavi che normalmente vengono forniti con tutti gli apparecchi HiFi.
I cavi per le casse cosa sono? E quelli di alimentazione? Pensaci, PRIMA di effettuare qualsiasi altro intervento migliorativo.
Benissimo infatti l'idea di mettere il nostro cavo
Shield come cavo phono, anche se io andrei su qualcosa di già più raffinato (ricordiamoci che lo Shield è solo un primo passo...).
Per i maniaci dell'autocostruzione è in arrivo (prossime settimane) una lunga serie di articoli su cavi sia di segnale che di potenza da autocostruirsi, a cura del mitico Thorsten Loesch. Li abbiamo ascoltati e...siamo rimasti a bocca aperta.
Per la lubrificazione del giradischi va benissimo l'olio per macchine da cucire Singer, per tutte le parti ESCLUSO il perno centrale. Questa è la zona più delicata e ti consiglio di pensarci bene prima di avventurarti in un'operazione così pericolosa e...costosa, basta una piccola distrazione ed il perno è rigato ed il giradischi da buttare.
Certo, il tuo è un caso semplice in quanto il perno è verticale e va ad infilarsi sul contropiatto e non è del tipo *a pozzetto* (tipo Linn, per intenderci). Dovresti sfilarlo con MOLTA CAUTELA, oliarlo per bene (in mancanza di meglio anche l'olio Singer va bene) e reinfilarlo con altrettanta attenzione, dolcemente e accompagnandolo nell'operazione.
Per la testina prova a vedere cosa trovi nel catalogo Grado o Goldring.
Infine quelle levette rosse servono proprio per variare il livello di isolamento del giradischi dal *mondo esterno*. Prova diverse posizioni ed osserva se cambia qualcosa nella elasticità dei piedini stessi.
Altri interventi si possono senz'altro fare ma richiedono mani esperte che sanno esattamente cosa fare. Ho in preparazione un articolo su delle modifiche che ho effettuato su un vecchio giradischi che potrebbero fornirti qualche spunto interessante. Però, ripeto ancora, maneggiare i giradischi analogici è un po' come scherzare col fuoco: sono strumenti ad alta precisione e pertanto piuttosto delicati, talvolta isterici per come rispondono alle modifiche.
Ci vuole una pazienza benedettina ed un amore sconfinato per il vinile. Solo così si riesce a resistere a tutte le bizze che è in grado di fare un giradischi analogico...però, dopo tante sofferenze, una volta che è messo a punto...beh, arrivano le soddisfazioni.

Infine il FleXy: certo che puoi farlo più alto ma a questo punto faresti meglio ad aumentare leggermente anche il diametro delle barre stesse in proporzione.
Ti ringrazio in anticipo per la disponibilità a fornire schemi delle tue future realizzazioni in tema di condizionamento delle rete elettrica: è un tema quantomai attuale!
Facci sapere!
Lucio Cadeddu

Cavi ed elettroniche...misteri della fede :-)
Caro direttore,
sono il lettore *pignolo* che trova il CDP Lector 0.5T rumoroso! :-)
A parte gli scherzi sono un felicissimo possessore del succitato CDP, il quale riempie le mie orecchie di gioia insieme ad un Electrocompaniet ECI-1 (trovato usato per carità) e ad una coppia di ProAc Studio 100.
Non andrò oltre nello sperticarmi elogiando il mio sistema perchè rischierei di cadere nel ridicolo. Devo dire, però, che a questo risultato sono arrivato anche grazie (mia moglie direbbe per colpa) alla tua rivista che mi ha aiutato soprattutto ad ascoltare con le orecchie e non con gli occhi.
Qui giunti rimane il problema dei cavi (ancora loro!). Grazie all'aiuto di negozianti disponibili sono riuscito ad ascoltare un certo numero di cavi diversi e soprattutto di diversa caratura. Tanto per fare dei nomi IXOS, Cogan Hall, Strateg, Nordost. I risultati sono stati a dir poco sorprendenti!
Provando il cavo della IXOS (modello 101 se non sbaglio) era evidente un ampiamento della scena sonora e un dettaglio molto raffinato pur con una dinamica sui transienti un po' carente. Ebbene, esaltato per la scoperta ho chiesto di provare altri cavi dello stesso livello (circa un milione 1,5m) per vedere se potevo trovare qualcosa che offrisse di più sul piano della dinamica.
Ho provato due cavi (Strateg Speed e Cogan Hall) che, a detta del negoziante, avrebbero potuto rispondere alle mie aspettative. La prova questa volta è stata, però, deludente!
I miglioramenti rispetto al mio cavo attuale (60000 lire) erano quasi irrilevanti. Di qui la lettera: è possibile che pur usando cavi di levatura simile l'accoppiamento con diversi tipi di elettroniche produca risultati così diversi? Oppure sono io che avevo il bioritmo basso il giorno della prova?
Devo dire, tra l'altro, che almeno uno dei due cavi era già abbondantemente rodato visto che veniva usato in negozio da qualche tempo.
Grazie in anticipo per la pazienza
Fabio Dorascenzi - E-mail: dorax@nbn.it

LC
Carissimo Fabio,
intanto un simpatico saluto a tua moglie che ci incolpa di questa tua *fissazione* nel voler migliorare l'impianto.
Rassicurala pure, la mia (moglie) è abituata a ben altro...e spesso, quando mi vede armeggiare con le sostanze più strane mi guarda e scoppiamo a ridere insieme. L'importante, nella vita, è non prendersi mai troppo sul serio e fare un po' di autoironia.
Questo armeggiare intorno agli apparecchi HiFi è un po' un gioco da bambini, da Meccano di alto livello dove il solo limite è la fantasia dell'audiofilo...
Un gioco divertente per bambini un po' cresciuti, insomma.
Cerca di coinvolgerla piuttosto, magari si diverte anche lei. Infine prova a farle leggere gli articoli della nostra
nuova collaboratrice, Anna. L'HiFi non è solo un hobby *da uomini*!!!!

Passando alle tue esperienze sui cavi, mi conforta sapere che anche altri esseri umani presumibilmente :-) sani di mente sentono differenze tra un cavo e l'altro.
Sui risultati deludenti non dovresti sorprenderti: l'accoppiamento col resto degli apparecchi può fare davvero una grande differenza ed un cavo più economico può, alla fine, suonare più godibile di un altro più costoso.
C'è poi da fare un altro discorso, più generale: andando molto su col livello del componente in prova esso potrebbe, oltre un certo limite, cominciare ad evidenziare i difetti degli apparecchi collegati a monte, prima mascherati dal componente più *grossolano*. E' successo ad esempio giusto pochi giorni fa in una prova *estrema* di un paio di bookshelf da riferimento inseriti in un impianto molto economico. Si capiva in modo chiaro che l'impianto veniva messo a nudo con tutti i suoi limiti che, con diffusori di livello proporzionato, non venivano fuori.
Non dico che è successa la stessa cosa con le tue prove di cavi però...può essere. Può essere che alcuni di quei cavi avessero caratteristiche che mal si sposavano con la tua catena, rendendo il tutto squilibrato. Di conseguenza un cavo più economico, ma magari più *omogeneo* si è rivelato in sostanza più godibile.
Ricordiamoci una cosa: in HiFi non basta mettere buoni componenti insieme per ottenere un buon impianto...fosse così facile! La sinergia conta molto, ma molto di più della qualità di ogni singolo componente.
Non abbatterti e continua a cercare, alla fine troverai quel cavo che, pur non costando un occhio della testa, sembra pensato apposta per il tuo impianto e allora spodestarlo dal suo posto sarà molto difficile :-)
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

E' il momento del Bi-FleXy?
Caro Direttore rieccomi qua,
non ho ancora finito di girare per decidere i componenti hi-fi da acquistare, però intanto ho deciso prendere una bella TV. Per l'esattezza ho acquistato una Loewe 4681 Z, una TV 16:9 di dimensioni 99 x 58 x 54 (l x a x p). Volevo costruire un porta TV ed elettroniche basandomi sul
Flexy. Però 50 x 40 è un ripiano troppo piccolo, a me servirebbe esattamente il doppio in larghezza e un po' di più in profondità. Allora ho pensato di mettere vicini due Flexy in modo simmetrico, ovvero con il lato con la gamba singola che va all'esterno da entrambi i lati, per un totale di 6 punti di appoggio. E' meglio fare un'unico piano in cristallo, o due separati? Oppure fare un'unico piano solo sul primo, dove andrà appoggiato il televisore? Pensi ci siano problemi, visto che il televisore pesa 55 kg? Che distanza ci deve essere tra un'elettronica e il piano che le sta sopra?
Spero tu possa dirmi qualcosa, grazie ancora per la tua attenzione.
Marcello Granconato - E-mail: marcellog@serproget.com

LC
Caro Marcello,
vedo che l'idea del FleXy fa sempre più proseliti!!!
Certamente un piano sarebbe meglio fosse unico, giusto per evitare che i due tavolini vadano uno da una parte ed uno dall'altra....
Però mi vede dubbioso l'utilizzo del piano in cristallo perchè occorre valutare bene il carico di rottura dato il peso non indifferente della TV. Questo lo può fare solo il realizzatore stesso del ripiano in cristallo che conosce esattamente la resistenza del materiale e potrà quindi indicarti gli spessori giusti.
Quanto alla distanza tra un'elettronica e l'altra dipende da quanti ripiani vuoi realizzare e quanto alto deve essere in totale il tavolino. Diciamo, come regola generalissima, che basta avere 5-10 cm di aria sopra l'elettronica per essere a posto.
Un po' di più se pensi di mettere punte, coni in grafite o aggeggi simili che aumentano considerevolmente l'ingombro verticale dell'apparecchio.
Infine, un suggerimento di ordine generale per tutti: se avete domande a proposito del FleXy è preferibile che contattiate direttamente Mimmo, il creatore di tale tavolino di così grande successo.
Quando avrai terminato l'opera fai un paio di foto, scannerizzale ed inviacele così le pubblichiamo!!!
Lucio Cadeddu

Due cd suonano meglio di uno?
Carissimo Lucio non sono se sono in preda a visioni "mistico audiofile", ma utilizzando un cd-rom rovinato in fase di masterizzazione e quindi inutilizzabile, e mettendolo soprapposto al cd che ascoltavo (Pat Metheny *Secret story*) nel cassetto del lettore, ho notato un miglioramento della riproduzione musicale.
Non convinto ho cambiato il cd in ascolto con uno che conosco a memoria (Dire Straits on the night) e secondo me il miglioramento c'è e si sente.
Premesso che durante le riproduzioni non fumavo niente di strano e non avevo bevuto, ti chiedo a che cosa è dovuto questo miglioramento?
Forse alla maggiore massa dei due cd sovrapposti e pertanto a un miglioramento della stabilità del cd in fase di lettura?
N.B.: il mio impianto è così composto:

Complimenti per il sito (l'ho votato per il Concorso de Il Sole 24 Ore), continua così.
Un audifilo "ruspante".
Ciao
Francesco Muzzi - E-mail: frmuzzi@tin.it

LC
Ciao Francesco,
e benvenuto nel club degli audiofili visionari. Da tempo diciamo che qualsiasi intervento che interessi la parte meccanica di un lettore CD ha effetto sulla riproduzione sonora e spesso siamo stati insultati (guardati la posta di qualche mesetto fa...) e presi per...cretini.
Il digitale è digitale, si diceva, o è zero o è uno. Ed invece le differenze non solo le sentiamo noi ma le sente anche tanta altra gente *sana di mente* come la tua lettera chiaramente testimonia.
Le ragioni per le quali uno stabilizzatore per CD (ovvero il doppio CD come hai fatto tu) ha effetti sull'ascolto (non sempre benefici, sia chiaro) le ho spiegate più di una volta sia qui nella rubrica della posta (i vecchi messaggi sono sempre on-line, vedi in fondo alla pagina) sia nelle recensioni di alcuni stabilizzatori commerciali: il
Sicomin e il Mixer più l'autocostruito The TNT Digital Cork.
Vorrei tuttavia ancora una volta mettere in guardia i lettori meno pratici di questo genere di cose: attenzione perchè non tutti i CD players accettano di buon grado un corpo estraneo dentro il cassettino oltre al CD che sta suonando. Se fate danni non lamentatevi con noi.
Una delle tante ragioni per le quali gli stabilizzatori funzionano l'hai indovinata: aumenti la massa, diminuisci le vibrazioni e faciliti il compito alla meccanica di lettura: meno errori = + Musica.
Il tuo impianto mi sembra equilibrato come spesa per ogni singolo componente, sono solo un po' scettico per i diffusori (non mi piacciono molto i sistemi con satelliti piccolissimi e sub lillipuziano, di qualsiasi marca essi siano) ma, dopo tutto, l'importante è che tu ne sia soddisfatto.
Grazie per averci votato, ora devi convincere i tuoi amici a votare per noi :-)
Continua a seguirci,
Lucio Cadeddu

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