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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Tweaking
  2. Testina e pre-phono
  3. Passione per l'audio ed altro ...variazioni sul tema
  4. Cronaca di un tweaking entusiasmante
  5. Diffusori da pavimento
  6. Cavi di segnale: quando vale la pena sostituirli?
  7. Modifiche per Thorens
  8. Primo impianto
  9. Prova Cambridge D500
  10. Un saluto da un nuovo "redento".....

Tweaking
Buon pomeriggio, sono un vostro lettore da un paio di mesi e devo dire che non ci sono siti e neanche riviste che riescono a essere così completi e coinvolgenti come Voi...mi è tornata la voglia di riascoltare in maniera decente la musica dopo un periodo di oscurantismo e il merito è tutto vostro !!!

La domanda è questa: ho un lettore CD Technics SL P477A comperato diversi anni fa, e il sistema in cui era inserito non era in grado di farmi capire le sue qualità (se ne ha...).
Il prezzo al tempo (ma potrei sbagliare, non ho più gli scontrini ne' altro...) era sulle 600mila lire, quindi non proprio una schifezza, ma nell'attesa che mi arrivino i nuovi componenti (sintoampli Denon e casse JMLab Chorus 706) mi sapete dire qualcosa di lui?
Ci dò sotto con punte, gommini, blu tac e compagnia oppure vedo di trovare il CDP JVC XLZ232 ??? (per passatempo, mi sono fatto i cavi Star, è in lavoro il Merlino e sto cambiando le prese a muro...).
Grazie e a Presto,
Paolo Berger - E-mail: Paolo.Berger@fincantieri.it

LC
Caro Paolo,
il quesito non è di interesse generale ma la risposta si. A tutti coloro che chiedono se sia il caso di tentare di mettere in sesto un lettore CD di qualche anno fa, la risposta è SI.
Si, da intendersi nel senso seguente: gli interventi di tweaking che suggeriamo noi (vedasi la sezione
Tempio del Tweaking) sono a costo quasi nullo (pochi euro) ed il risultato quasi sempre supera le aspettative.
Quindi, vale comunque la pena tentare, la spesa è bassa ed i risultati quasi sempre ottimi.
Diverso sarebbe il discorso relativo ad un intervento costoso (di riparazione o di modifica) che, tenuto conto di quanto costano oggi i lettori CD con prestazioni appena accettabili, prestazioni anche superiori a vecchi modelli - magari poco più costosi - di qualche anno fa, potrebbe essere un dispendio inutile di denaro.
Quindi, ben venga il tweaking, male che vada avrete fatto pratica che potrà tornare utile in seguito.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Testina e pre-phono
Gentilissimo Lucio Cadeddu,
dopo anni in cui polvere e ragnatele si erano posate sul mio vecchio giradischi Pionier (acquistato nel lontano 1978) ho scoperto la passione per l'analogico e Ti scrivo per l'ennesima volta (la terza! forse sto abusando della Tua disponibilità, ma Ti assicuro sarà l'ultima!).
Dopo avere riaggiornato ampli, lettore CD e diffusori facendomi guidare dai Tuoi consigli (quando Ti scrissi, un'anno e mezzo fa, stavo per allestire un impianto HT !!! Mi hai letteralmente acciuffato per i capelli!!) mi sono buttato con incoscienza su un Gyrodec MKII usato, comprato a scatola chiusa (a proposito da cosa si distingue un Gyrodec I da un II visto che sulla targhetta il numerino non è riportato?).
All'apparenza sembra in ottime condizioni (la mia valutazione resta limitata dalla scarsa esperienza); ancora però devo sentire come suona: infatti mi mancano il braccio (sarei orientato verso un Rega RB 300 o 250 considerato che ho già la relativa basetta), la testina e il pre-phono. A tal proposito Vi chiedo consigli sulla testina e sul pre-phono.
L'attuale impianto, del quale sono soddisfattissimo, è il seguente:

In particolare sono molto indeciso sul pre-phono: investire una discreta cifra (500-600 Euro) ma forse è troppo per l'ampli che possiedo?, oppure acquistarne uno economico (tipo Project o Nad PP1). Ancora più indeciso sulla testina (budget circa 300-400 euro) dove sarei orientato per una MC.
Ciao Lucio e Grazie ancora.
Giovanni - E-mail: Marghefi@libero.it

LC
Caro Giovanni,
sono lieto d'averti salvato dal baratro dell'HT. Il Gyrodec, in tutte le sue incarnazioni, è un'eccellente macchina, capace di prestazioni sonore anni luce distanti da quello che il resto del tuo impianto potrà mai esprimere (quindi, prima o poi... :-)).
Le varie versioni differiscono per modifiche talvolta non visibili (motore, perno, alimentazione etc.) e quindi ti consiglierei, per andare a colpo sicuro, di scrivere alla Michell in Inghilterra comunicandogli il numero di serie dell'apparecchio. Da quello risaliranno al modello e dovrebbero persino recuperare l'anno di fabbricazione (per Naim è così, ad esempio).
Visto che hai già la base Rega, il braccio RB300 mi pare più che adeguato. Il pre phono sarebbe meglio prenderlo buono (il PP-1 è troppo poco), magari usato.
Cerca un po' in giro (se ne trovano diversi) e poi sentiamoci di nuovo. Per la testina, considerando che desideri una MC (perchè poi?), puoi pensare ad una Denon DL 304 o ad una Ortofon MC 10 Super II. Non hai molte alternative per quella cifra...e francamente io preferirei una MM.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Passione per l'audio ed altro ...variazioni sul tema
Caro direttore,
mi congratulo con lo spirito libero che traspare in tutta la sua rivista, lo si sente leggendo le varie e ben fatte rubriche. Ci si sente bene, come a casa propria. Se poi aggiungiamo anche la funzione "sociale" che essa svolge, nel redimere :-) molti audiofili distratti, appassiti e/o confusi, togliendoli dalle melme insidiose delle troppe e interessate proposte commerciali che da ogni parte provengono, tutto ciò assume un che di unico nel suo genere: dicendo alla John Belushi: "Ho visto la luce!". Complimenti ancora.

Anch'io, in un periodo in cui avevo discreto tempo libero, ma poco budget (era il 1987 e mi ero da poco sposato), mi lasciai coinvolgere dall'amore per il bel suono (la Musica l'amavo già), e con sacrifici riuscii ad acquistare un paio di nuove Sonus Faber Electa Biwiring, direttamente dall'azienda, che distava a 3 Km da dove abitavo (allora era piccola e quasi sconosciuta, ma già di valore indiscutibile), guidate da un Luxman L-230, con cavi autocostruiti, a 20 conduttori, di provenienza informatica (sì, faccio l'informatico, non è una colpa, vero?), singolarmente schermati e twistati, 7+7 sul woofer e 3+3 sul tweeter (i tubi del gas, come dice mia moglie), e come sorgente un Thorens TD-316 (cavi Furukawa FA-21), affiancato due anni dopo da un lettore CD TEAC Z-5000 (cavi Monster Cable Interlink CD), e discoteca che aumenta (classica, cantautori italiani e stranieri, pop, rock, poco jazz).

Poi, i figli, il lavoro, si sa, ti prendono, e l'interesse scema. Lo scorso Natale, visto che avevo un certo budget a disposizione (circa 1.500 Euro), ero tentato dal buttare tutto e comprarmi un bell'impianto HT, magari tenendo le Electa come canali anteriori. Poi, un mese fa, girovagando tra le rubriche della sua rivista, ho trovato la recensione dell'ampli Quid, un oggetto dei miei desideri di allora, ma mai realizzato: ZOT! Ho buttato tutto alle ortiche (l'HT) e mi sono deciso: ho messo un annuncio su HI FI Friends, e nel giro di quindici giorni sono diventato felice possessore di quel gioiellino, che ora troneggia nella sala di casa (6,5 m X 4,3, diffusori sul lato corto, mediamente assorbente), con le mie Electa che paiono "rinate" :-))))).

Ho ricominciato ad ascoltare Musica. Poi, preso da un fuoco evidentemente mai sopito, ho seguito i preziosi consigli del Tempio del Tweaking (ho rivestito di pannelli antirombo e blue tac il trasformatore esterno del Quid, ho sostituito il cavo originale con il cavo Merlino, ferrite, punte, ecc., con qualche dubbio della mia sanità mentale da parte di mia moglie, che è tanto comprensiva ;-)) ); ad ogni upgrade, seguito da prova d'ascolto coi miei dischi e CD di riferimento, una nuova, piacevole, sorpresa, una nuova scoperta, e una voglia sempre maggiore di ascoltare.
I miei riferimenti: Oregon: Always, never and forever - De Gregori: Il bandito e il Campione - Sinead O'Connor: Am I not your girl? - Ein Straussfest, Cincinnati Pops Orchestra, ed. Telarc (spara un cannone vero!); Paolo Conte: Parole d'amore scritte a macchina; Dvorak: Sinfonia dal Nuovo Mondo, Lorin Maazel, ed. DG - Paul Simon: The rhythm of the saints, ed altri.
E arrivo al dunque (è la prima volta che scrivo ad una rivista, un minimo di presentazioni ci vogliono): coi 1.110 Euro che mi rimangono (lei che è matematico, immagino che abbia subito capito quanto ho pagato il Quid  :-)), vorrei rinnovare il lettore CD, che a mio avviso è l'anello debole. Perciò chiederei un suo gentile consiglio, magari pescando anche su un buon usato (vista che la prima è stata buona).
Altro aspetto, il suono, anche se piacevole e senza fatica di ascolto, mi sembra un pelino compresso sugli estremi, un po' indietro e "attutito", mentre la gamma media è ben presente (Sinead sembra lì, davanti a me). Devo dire comunque che proverò quanto prima a costruire i cavi di potenza TNT Triple T, dai quali mi auguro di avere dei benefici.
Mi scuso per la lunghezza di questa mia, e mi auguro di ritrovarci sulla rivista per molte altre occasioni (magari sul forum, al quale mi iscriverò subito).
P.S. E mò, che mi sono lanciato, ho provato a "sconfinare" nel campo video (sono un discreto videomaker, con la mia SONY V-5000 HI-8). Lo so che non devo parlarne in queta rivista, ma mi spinge il risultato strepitoso che ho avuto mettendo blue tac e punte sulla mia videocamera, e cavo Merlino nel mio sistema di video editing non lineare su PC. Per dirla alla Frizzi: "Behhh&.Incredibile!". Non ci crederai (sono passato al tu, accetti vero?), ma la differenza è VISIBILE, che diamine, dalla notte al giorno!   :-))))) (eh sì, questa volta sono gli occhi, e non le mie orecchie, ad andare in sollucchero!). Posso documentarlo, magari mandando anche una foto della mia V-5000 abhartizzata!
E ora, che mi sono lanciato, sono preso da un irrefrenabile desiderio di usare il blue tac per eliminare quel fastidioso ronzio del congelatore in cucina...
Ciao, siete forti!
Giorgio Tapparo - E-mail: giotap@tin.it

LC
Caro Giorgio,
anche nel tuo caso, son contento che abbia riabbracciato l'HiFi (e non l'HT!) grazie alla lettura delle nostre pagine. Dalla tua evidente soddisfazione devo dedurre che è stato un salvataggio in piena regola!
Bene, io prima di cambiare il lettore CD proverei a cambiar cavi (segnale e alimentazione, anche sul CD player) e ad intervenire sul Teac coi soliti interventi della nostra "cucina".
Lo Z5000 non era malvagio e magari una buona cura ricostituente a base di cavi nuovi e damping del cabinet potrà farlo resuscitare a nuova vita.
In ogni caso, se davvero fosse arrivato alla frutta, potresti cominciare a vedere dell'usato in terra d'Albione, visto che molti lettori CD di razza (e di qualche anno fa) si trovano a prezzi di realizzo. Mi riferisco, in particolar modo, ai marchi locali tipo Naim, Linn, Meridian, Arcam, Mission, Cyrus etc. Credimi, si trovano delle cose a prezzi scandalosi. Anzi, a prezzi giusti, è qua che talvolta i prezzi (anche dell'usato) sono un po' cosi'.

Tornando a noi, se non avessi voglia di impelagarti in una ricerca oltreManica, vedi cosa riesci a trovare qui e poi sentiamoci di nuovo.
Per la videocamera...va bene, ti credo sulla parola :-))))))))))
Tienimi al corrente!
Lucio Cadeddu

Cronaca di un tweaking entusiasmante
Caro Direttore,
ancora non ho terminato di ringraziarti dei consigli (seguiti, come vedrai...) che mi hai dato l'altra volta ed eccomi di nuovo a scriverti per nuove delucidazioni.
Tralascio i complimenti, sempre più meritati, e ti racconto, brevemente, come ho "lavorato" sul mio impianto:

Oddio! ho paura di essermi dilungato troppo. Spero di essere stato utile a qualche appassionato possessore di lettore CD come il mio. Nel frattempo un salutone a tutti!
Roberto Raule - E-mail: Roberto_Raule@telespazio.it

LC
Caro Roberto,
il tuo entusiasmo è palpabile, grazie per il prezioso feedback positivo. Per quanto riguarda ulteriori tweaking, certamente si può sostituire il cavo di segnale originale Naim con qualcos'altro...ma poi devi saldare un DIN e può essere seccante.
Piuttosto, giusto per sperimentare, potresti procurarti degli adattatori DIN/RCA e provare diversi cavi di segnale (autocostruiti!).
Per quanto riguarda il lettore CD, io tenterei, prima di darlo via, a dotarlo di cavo di segnale buono che comunque ti tornerà utile in futuro.
Vedrei bene il
Piano 6, ad esempio.
Non ha senso lo stadio d'uscita valvole. Intanto avresti bisogno di reperire lo schema originale dello stadio d'uscita del Sony, prima di intervenire e fare danni. Poi ti serve qualcuno che lo sappia progettare e costruire. Credimi, non ne vale la pena.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Diffusori da pavimento
Gentilissimo direttore,
mi chiamo Debora ho 24 anni e mi sto avvicinando all'immenso mondo dell'hi-fi, premetto che sono incompetente quindi mi perdoni se dico qualche fesseria...
Vorrei acquistare dei diffusori da pavimento che suonino bene e che mi durino qualche annetto senza dovermi pentire amaramente dell'acquisto fatto.
Ho un amplificatore HT  PIONEER VSA E 06 (che credo  cambierò viste le montagne di lettere a TNT ...magari con un NAD C370 oppure un AM AUDIO PA100 improbabile visto il costo...), il salotto (MANSARDA CON TRAVI IN LEGNO) dove posizionerò i diffusori è di circa 25 MQ.
Sono andata dal mio negoziante di fiducia il quale mi ha proposto delle B&W DM 603 S3 a £ 1.650.000 nuove, e delle JAMO CLASSIC 10 usate da circa 6 mesi in perfette condizioni a £. 1.300.000 (valore di listino 2.300.000).
Le ho ascoltate entrambe con la mia musica preferita (jazz-fusion) ed entrambe mi son piaciute, le B&W mi son sembrate molto cristalline e ben definite sui bassi (lo slap del basso si sentiva divinamente senza vibrazioni o risonanze strane) anche se il suono del sax sembrava quasi "finto", nelle JAMO viceversa il sax mi è sembrato più vero (caldo???) il basso tuttavia meno presente e dinamico.
Inoltre devo dire che le B&W hanno componentistica nuova (Kevlar®, alluminio ecc) ma il mobile fà un po' schifetto.
Le JAMO invece anno un mobile molto bello con finitura in ciliegio (e la struttura è legno vero non truciolare) però la componentistica è forse un po' vecchia.

La scelta è molto difficile, quindi mi appello alla sua somma saggezza (amen), cosa mi consiglia di fare ????? Dei diffusori nuovi con componentistica nuova o diffusori usati ma tutto sommato più pregiati????
  Grazie mille  !!!!
PS. (i complimenti non li faccio visto che li hanno già fatti 8 miliardi di persone...)
2 PS Tentazione troppo forte. COMPLIMENTI VIVISSIMI A TUTTI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Debora Paci - E-mail riservato

LC
Cara Debora,
questo aumento di audiofili al femminile, se fosse reale, sarebbe un evento storico. Purtroppo sono diffidente per natura e temo che dietro a tanti nomi al femminile si celino in realtà dei maschietti, convinti di ottenere risposta più facilmente nascondendosi dietro un nome di donna.
Se così non fosse ti chiedo scusa, ma è ben noto che si tratta di un trucco vecchio e molto diffuso, in Rete. Con noi però non funziona, nel senso che rispondiamo a TUTTI - o privatamente o in pubblico - senza distinzioni di sesso, religione, fede politica o calcistica, quindi potete anche presentarvi con la vostra vera identità.
Torniamo a noi...chi è che cantava che "le donne non amano il jazz..."? Se tu fossi vera, saresti un'eccezione a questa regola. Vabbè, andiamo avanti.
Tra le due coppie di casse che ti hanno proposto io opterei per le B&W ma, prima di fare la scelta, proverei a sentire dell'altro (nuovo o usato che sia). Spendere circa 1000 Euro avendo ascoltato solo due coppie di casse è infatti abbastanza sbagliato, non si riesce ad avere un'idea precisa. Gira un po' per altri negozi (o chiedi al tuo rivenditore qualcosa di più) e vedi se riesci a provare dell'altro.
Il tuo ampli, peraltro, mortificherà le doti dei diffusori che stai per acquistare, puoi star certo/a che a casa tua non suoneranno come in negozio. Occhio!
Io, forse, spenderei un po' meno nei diffusori e prenderei un integrato audiophile usato. Secondo me il risultato finale sarà ben superiore.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Cavi di segnale: quando vale la pena sostituirli?
Gentile direttore,
chi ti scrive è un neofita e per di più totalmente squattrinato. Perche ti scrivo allora?
Il mio impianto è composto da un abbinamento di componenti che farà rabbrividire i più, se non tutti, ma è ciò che mi sono ritrovato a casa:

Recentemente dopo aver riposizionato le casse ho utilizzato cavi di pessima qualità nonchè notevolmente lunghi (5m + 5m!); capitando casualmente sul vostro bel sito mi sono convinto di provare a costruirmene uno; non avendo trovato il materiale ho ripiegato su un cavo intrecciato (non di marca!) da 2,5mm quadrati.
Ebbene mi prenderete per pazzo ma il suono è notevolmente migliorato!! Molto più preciso e dettagliato, bassi più profondi, suono più caldo! Come è possibile tutto questo, per un impianto economico di questo tipo?

Ora vorrei farvi un'altra domanda che probabilmente vi risulterà tanto insensata quanto ingenua: vale la pena cambiare anche il cavo di segnale del cd per ottenere un suono più caldo ancora (in effetti le Indiana Line a volte suonano un po' freddine)?
Potrei ottenere qualche risultato "udibile"? E soprattutto quale cifra mi consigliate di spenderci?
Grazie per l'attenzione
Marco Vissani - E-mail: ariablu@libero.it

LC
Caro Marco,
la cosa non mi sorprende affatto. Ricordo che i miei primi esperimenti con cavi "migliori" li feci da adolescente su un impianto molto economico. I cavi in questione erano i
TNT Star (beh, allora non si chiamavano così, erano cloni di vecchi cavi Pioneer che vidi su un catalogo, poi Audioreview pubblicò il suo cavo "a stella").
Ebbene, il risultato mi fece balzare sulla sedia ed aprire gli occhi. Da allora non ho più smesso di fare esperimenti :-)
Il cavo di segnale può fare un differenza altrettanto sensibile, anche su un impianto economico, basta che sia ben posizionato ed ottimizzato e che l'ascoltatore sappia cosa ascoltare. Ti consiglio, visto il budget, l'autocostruzione: o il nostro TNT Shield o il più raffinato Piano 6. Spendi poco ed il risultato è assicurato. Prova ad intervenire poi sul CD e sul resto dell'impianto coi nostri suggerimenti (piedini smorzanti, punte, sostanze antivibrazioni etc.)...poi facci sapere i risultati.
Infine, due parole sul tuo impianto: l'ampli non è male, volendo rivenderlo trovi qualche "collezionista" che può pagartelo anche 150 Euro. Anche i diffusori sono onesti, prova a tweakarli con qualche intervento smorzante sul cabinet ed un feltrino a mezzaluna intorno al tweeter.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Modifiche per Thorens
Signor Cadeddu, La ringrazio per la tempestiva celerità con la quale mi ha inviato gratuitamente il protractor (dima d'allineamento della testina). A rischio di ripetermi desidero ringraziarla per quello che assieme ai suoi collaboratori fa per tutti gli audiofili.
Adesso però desidero porle una domanda sperando che sia questo il mezzo giusto e che Lei mi possa aiutare e rispondere con lo stesso mezzo.
Io posseggo sin dal 1983 un giradischi modello Thorens TD147 il quale monta come in origine un braccio TP16 MK III ed una testina Stanton 681 EEE MK II. Solo ultimamente ed in verità, grazie anche ai Vs. articoli, ho messo a punto il mio giradischi ottenendo un suono ancora più spontaneo e diretto. Il tutto è collegato ad un preamplificatore a valvole autocostruito a dei finali QUAD II e casse acustiche Rogers LS 3/5A.
Ritengo che la base del TD147 sia ben fatta e di un notevole valore cosa che adesso (perlomeno a controtelaio sospeso) non è facile vedere. Però desidero nonostante ciò migliorare se è ancora possibile il tutto (in virtù anche di un piccolo problema al braccio che ho risolto con degli spessori sulla testina perchè la testina non incideva il disco in modo parallelo), magari montando al posto del braccio in origine un braccio REGA RB 250 o RB 300 con la modifica del contrappeso e del dispositivo VTA della expressimo audio (ed eventualmente del cablaggio dell'RB250 che provvederei io stesso ad eseguire con del cavo Van Den Hul). Le specifiche del mio braccio(TP16 MK III) sono:

Effective length   232 mm;
Effective mass      7,5g ;
Stylus overhang  16,4 mm adjustable;
Offset angle          23° ;
Lateral tracking error < 0,18°/cm of radium.

I dati del REGA RB 250 o RB 300 sono(letti sul sito della Origin Live):
Effective length    240 mm;
Effective mass       11g ;
Stylus overhang      17,24 mm ;
Offset angle              22,92 ° ;
Mounting distance    222,76 mm ;
Adesso il problema risiede proprio nella sostituzione del braccio per quanto riguarda eventuali incompatibilità meccaniche. Vi sono dei problemi di carattere meccanico/sonico o d'eventuale errore di tracciamento? Non vorrei affrontare la spesa e poi ritrovarmi con il braccio in mano senza poterlo installare.
Se si può installare tale braccio, devo poi regolare le molle del controtelaio (se ciò è possibile farlo)? Desidererei sapere i controlli da fare dopo il lavoro.
L'olio da usare per il perno? Desidero dopo aver eseguito tale lavoro installare in contemporanea la testina della GOLDRING 1042. È un'ottima scelta?
Forse sono tante domande però avrei l'esigenza di risolvere questo problema oppure dovrò acquistare un altro giradischi pur riconoscendo nel mio un ottimo prodotto con un'unica debolezza rappresentata probabilmente dal braccio.
Grazie per l'aiuto.
Saluti
Giuseppe Cavallaro - E-mail: ggcava@excite.it

LC
Caro Giuseppe,
alcuni oggetti nascono in una certa configurazione non per caso. Non vedo ne' sensato ne' facilmente realizzabile installare un braccio che, comprensivo di modifiche Expressimo, ti verrebbe a costare uno sproposito, rispetto al valore del resto del giradischi. Il mio consiglio è quello di tenere il 147 così com'è, effettuando alcuni interventi migliorativi che fra poco vado ad esporti.
Sarebbe molto meglio vendere il 147 così com'è (e lo puoi vendere bene) e con il ricavato, aumentato della ipotetica spesa per il RB 300 + modifiche, acquistare un buon giradischi di seconda mano.
Si trovano dei Linn Axis con braccio Plus o Akito, dei Planar 3 con Rega RB300 o anche degli ottimi TD 160 (per non parlare di Project ed altri) a prezzi da favola (molto sotto i 500 Euro) e si tratta di macchine di livello MOLTO più elevato del 147, nate per funzionare in perfetta sinergia coi loro bracci. Credimi, non ne vale la pena.
Visto che però sembri affamato di tweaking, ecco alcune cose che puoi tentare sul tuo 147 (qualora non l'avessi già fatto):

Queste piccole attenzioni faranno risorgere il tuo 147, specie se poi vorrai mettere la ottima 1042 della Goldring.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Primo impianto
Egregio direttore
Mi chiamo Giovanni e sono un ventitrenne studente di filosofia. Per prima cosa le faccio i miei complimenti per il sito che ho trovato utilissimo non solo per le numerose prove e recensioni ma sopratutto per tutti quei consigli che costituiscono le fondamenta su cui costruire un buon impianto.
In generale si percepisce la passione con la quale si dedica al suo progetto, ed il fatto di offrire un servizio completamente gratuito le fa davvero onore.
Personalmente mi sono avvicinato a questo mondo da poco tempo e devo dirle, che pur non condividendo gli atteggiamenti maniacali di qualche "audiofilo", sono molto soddisfatto.
Acquistare un buon impianto rappresenta per me il punto di partenza di un grande viaggio che solo la musica riprodotta bene con la sua magia può concedere. Visto la stima che si è guadagnato desideravo avere la sua opinione in merito a ciò che intendo acquistare.
Ecco i dati: la stanza dove intendo posizionare l'impianto misura mt. 4.30 per mt.3.65 ed è alta mt.3.10. L'impianto sarà sistemato sul lato corto con la poltrona esattamente posizionata davanti a formare il classico triangolo d'ascolto.
La musica che preferisco ascoltare è sopratutto rock ma anche jazz ed elettronica mentre non ascolto musica classica. Il budget invece non l'ho stabilito ma è funzionale a ciò che intendo acquistare. Per quanto riguarda l' amplificatore sarei indeciso tra i seguenti modelli: AM AUDIO PA-100 (uscito dal listino ma ancora disponibile e scontato); PATHOS Classic One (ibrido) oppure l'accoppiata 06F e A20 AM AUDIO.
Sono tre tipologie diverse di amplificatori, tra l'altro tutti recensiti da TNT, desidererei una sua opinione in merito.
Per ciò che concerne i diffusori vorrei scegliere tra questi: ALIANTE Moda Pininfarina; ALIANTE ONE/ZETA Pininfarina; AM AUDIO RM-7.
Tra sconti ed usato la differenza di prezzo non è molta ed essendo anche questi componenti tutti testati da TNT desideravo conoscere il suo punto di vista. Per la sorgente digitale deciderò tra: REGA planet 2000; CEC TL 51Z; TEAC VRDS 9 (eventualmente modificato AM AUDIO).
So perfettamente che il modo migliore di scegliere un impianto è sentirlo con le proprie orecchie ma spero comunque in una sua risposta e in qualche buon consiglio dal momento che una buona parte di questi componenti sono stati da lei recensiti.
Spero di non averla annoiata eccessivamente.
Ditinti saluti
Giovanni Altavilla - E-mail: taltav@tin.it

LC
Caro Giovanni,
tra quelle suggerite, io vedrei bene l'accoppiata One Zeta con AM Audio PA 100 (o PA 30, ancora meglio). Per la sorgente, il Planet o il CEC. Ovvio, tutto sarebbe da ascoltare con attenzione, per vedere se incontra o meno le tue aspettative e gusti.
Certamente potrai ascoltare, in quel di Vigevano, tutto l'impianto targato AM Audio (cioè Teac modificato, integrato o pre e finale, diffusori RM-7). Potrebbe valer la pena farci un salto a vagliare di persona l'offerta monomarca, a meno che tu non abbia la possibilità di ascoltare anche tutte le altre combinazioni.
Fai attenzione che le aliante One Zeta sono diffusori molto esigenti, ti faranno faticare un po' per trovare la posizione ideale. Occhio anche all'acustica della stanza, cerca di curarla almeno un po' prima di inserirci l'impianto.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Prova Cambridge D500
Egregio Lucio Cadeddu
seguo la Sua rivista da parecchio tempo. Posseggo un lettore
Cambridge D500 da più di un anno e ne sono molto soddisfatto. Sono rimasto piacevolmente contento nel vederlo recensito su TNT-Audio.
Le scrivo per complimentarmi per la Sua professionalità e la Sua scrupolosità. La storia del finto toroidale non mi preoccupa più di tanto, visto che il lettore suona bene ed ha salvato le mie orecchie affettate da un Sony di fascia bassa tagliente come un rasoio.
Volevo comunicarle una cosa che penso la farà sorridere, come ha fatto sorriderere me: su un numero di Fedeltà del Suono, che non ricordo (ma posso recuperarlo dalla cantina), è stato recensito il D500 (insieme ad un amplificatore sempre Cambridge) ed il giornalista non si è minimamente accorto che il toroidale è posticcio, anzi nella didascalia di una foto si identifica proprio come toroidale la scatoletta di tonno. Non dico altro. Peraltro non acquisto più riviste cartacee di audio da quando leggo TNT.
Le faccio moltissimi auguri e le rinnovo i complimenti,
Carlo Tariciotti - E-mail: c.tariciotti@libero.it

LC
Carissimo Carlo,
capita a tutti di non notare dei particolari, anche a noi :-)
Io, se non ho approfondito un aspetto, preferisco tacere. Nello specifico, dovendo citare il "bel toroidale" mi sarei accertato che di vero toroidale doveva trattarsi. In fondo, che un trafo sia toroidale oppure no ha poca importanza, quel che conta è che faccia per bene il suo lavoro. Purtroppo nell'immaginario audiofilo il trafo toroidale ha assunto il significato di "alta qualità" anche quando si tratta di prodotto scadente.
Quel che non mi piace è che si faccia sempre leva su questi aspetti, invero marginali, distogliendo l'attenzione su altri parametri più importanti.
Infine, volevo preannunciarti che a breve scadenza (questione di un paio di settimane) potrai leggere la prova del Cambridge D500 SE (versione "speciale") e dell'ampli Cambridge A 500.
Ti ringrazio per l'apprezzamento e la fiducia che dimostri nei nostri confronti, speriamo di potercela meritare sempre,
Lucio Cadeddu

Un saluto da un nuovo "redento".....
Caro Lucio,
con mio enorme dispiacere ho scoperto solo recentemente TNT-Audio: allo stupore riguardo all'esistenza di un sito così ben fatto, pieno di curiositià  e di argomenti utili specialmente agli audiofili in erba, si è aggiunto quello relativo al fatto che tale sito è opera di un appassionato sardo...!! Inutile dire che ho passato ore ed ore a leggere i vostri articoli (in particolare il Tempio del tweaking...), ma non potevo certo limitarmi a ciò :-) infatti ho preso spunto dal vostro progetto per realizzare una bellissima torre porta cd (Babelle!) in legno massello, (finitura color ciliegio) che ben si sposa coi miei diffusori Opera... piace persino a mia sorella!!!
Insomma credo che questa mia valga come ringraziamento e come invito a continuare nella strada intrapresa. Naturalmente approfitto per aderire alla tua iniziativa contro il caro-disco (sono uno studente di 24 anni e non ne posso più di spendere 20 e passa Euro per un cd...)
Ancora un in bocca al lupo e a risentirci!
Stefano Cocco, Cagliari - oliveralba@tiscali.it

LC
Caro concittadino,
grazie per le belle parole. Il merito di TNT-Audio è tuttavia da condividere con tutto lo staff, sia italiano che internazionale, che settimana dopo settimana incessantemente lavora (e si diverte) arricchendo la rivista di nuovi stimolanti contenuti.
Inoltre, non dimenticherei il lavoro "nascosto", ma di VITALE importanza, dei ragazzi che si occupano delle traduzioni e dell'HTML (Giovanni, Carlo, Giacomo, Gianluca, Paolo, David, Michael, Tom e di tutti quelli che negli anni hanno dato una piccola mano) in tutti i casi nei quali tale lavoro non sia stato già fatto dai redattori stessi.
In sostanza, TNT-Audio è una macchina che funziona straordinariamente bene, tenendo conto che si basa esclusivamente sulla buona volontà e la Passione delle persone che ci collaborano. Il ringraziamento più grande va a voi lettori che, attraverso l'apprezzamento continuo, rendete questa rivista un piccolo punto di riferimento (internazionale) per l'HiFi in Rete.

Tornando a noi, visto che il gruppo TNT-Sardinia è ormai numerosissimo, ti invito ad unirti sia alla nostra attività sociale (cene etc.) sia a quella prettamente "audiophile" (prove di apparecchi, ascolti di impianti, di tweakings e...di Musica!).
Ciao!!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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