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Lettere alla Redazione

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  1. Re: Ampli...bollito
  2. Pareri per l'acquisto di un giradischi analogico
  3. Ancora sui giradischi
  4. Tante domande per un impianto da 10 milioni
  5. Amplificatore Audio Innovations
  6. Scelta per un amplificatore per le S.F. Concerto
  7. Domande varie...
  8. Dubbi sull'alimentazione...controllata
  9. Dubbi sull'amplificatore...
Re: Ampli...bollito
In risposta alla lettera di Alberto Botte, nel Vol. 46, circa il suo ampli Audio Analogue Puccini SE che sembrava scaldare più del dovuto arriva puntuale la risposta di uno dei papà del Puccini che ringrazio come al solito per la disponibilità ed al quale passo immediatamente il testimone.

Caro Alberto,
scusa innanzitutto per il ritardo con cui mi presento, ma sono accadute tante cose in questo periodo...
Sono uno dei progettisti del Puccini, quindi persona teoricamente in grado di valutare il problema che ti si è presentato; peraltro, essendosi da poco "divisa" la Audio Analogue, non ne faccio più parte, e come me tutto lo "staff" di progettazione.
Ti rispondo quindi a livello personale, e ti prego di rivolgerti (nel caso ci fossero altri problemi) alla G.M. accessori audio, che è rimasta unica proprietaria del marchio.

Detto questo, passiamo al tuo problema.
Non mi è mai capitato il caso di un Puccini (normale o S.E.) che scaldasse "di per se" a tal punto da bruciare i finali.
Nei severi test per la certificazione IEC65 la massima temperatura raggiunta, dopo un'ora di segnale continuo, è stata di 70 gradi IN UN PUNTO NON FACILMENTE ACCESSIBILE (il "sotto" del contenitore).
Tieni conto che già a 60 gradi non si riesce a toccare l'oggetto caldo per più di un paio di secondi!

Ritengo quindi che ci sia stata una qualche condizione anomala che ha portato alla bruciatura dei finali.
La condizione anomala può essere interna od esterna; è interna quando (ad esempio) la corrente di riposo dei finali è regolata troppo alta, oppure quando le tre viti che bloccano l'aletta al contenitore sono allentate, e via dicendo.
E' esterna se vengono presentati al Puccini dei segnali anomali (tanto per dire: ultrasonici a qualche centinaio di kiloHertz) che sollecitano a tal punto il finale da portarlo a lavorare in condizioni non previste.

Ci può essere anche una via di mezzo: una volta mi si è presentato il caso di un valore errato di un condensatore in fase di montaggio; tale condensatore serve a garantire un margine di stabilità all'amplificatore, e come tutte le cose è un compromesso tra varie e contrastanti richieste.
Ebbene, tale condensatore (di valore errato, si badi bene) permetteva all'amplificatore di funzionare in maniera comunque egregia, tranne che in presenza di carichi particolari o di SEGNALI PARTICOLARI in certe bande di frequenza, dove il finale entrava in autooscillazione e non ne usciva più.
Potrebbe questo essere il tuo caso.
Certo che se tu avessi un amico elettronico, dotato di un oscilloscopio, sarebbe facile dare un'occhiata a ciò che esce dal Puccini, e rendersi conto immediatamente dove è il problema.
Come sia, e tenendo conto che è normale che con certi dischi il calore sia più alto (ma di poco, non di tanto), adesso l'integrato ti è stato reso funzionante: tienilo sotto osservazione, e fammi sapere come vanno le cose.
Può darsi che fosse solo un problema di "viti allentate" o di bias regolato troppo alto.
Sempre che, naturalmente, il CD player sia a posto; perchè se così non fosse, si ricadrebbe nel caso delle cause esterne. Eventualmente fatti prestare un altro CD player da un amico, magari di un'altra marca, e vedi se accadono le stesse cose.
Idem per le casse: anche loro potrebbero avere un condensatore sbagliato, e di conseguenza diventare dei carichi "terribili" per il povero Puccini S.E.
Fammi sapere.
Federico Paoletti - E-mail: federico@galileo.pi.infn.it

Pareri per l'acquisto di un giradischi analogico
Ciao,
Mi chiamo Alessandro e sono arrivato al tuo sito facendo una ricerca sui giradischi poichè devo acquistarne uno di seconda mano e volevo vedere se in rete c'è qualcosa.
Complimenti per il sito.
Il piatto che dovrei acquistare è un Lenco B55, penso abbia circa una decina di anni, ma praticamente è stato utilizzato poco e niente; secondo te quanto potrebbe valere?
Forse è anche senza testina, quanto potrebbe costare un nuova?
Ti saluto e spero in una tua risposta
Alessandro Nigra - E-mail: alessandro.nigra@fst.it

LC
Caro Alessandro,
buona idea quella del Lenco B55, ma non credere che abbia solo 10 anni perchè ne ha probabilmente 20. Questo non cambia nulla, ma andava chiarito. Secondo me se fosse dotato di testina funzionante (e non di un aratro) lo si potrebbe pagare anche 100.000 lire ma non un centesimo di più.
Senza testina potrebbe valere anche la metà, visto che una testina nuova la paghi, se ti va bene, intorno alle 100.000 lire.
Tutto dipende dall'uso che ne vuoi fare: se hai tanti dischi e vuoi sentirli al meglio, una testina nuova è obbligatoria altrimenti è sufficiente che funzioni senza distruggere i dischi.
A presto!
Lucio Cadeddu

Ancora sui giradischi
Caro Lucio,
faccio la classica e doverosa premessa: ho votato per TNT sul sito del Sole24ore, ho letto ogni byte (e non scherzo, veramente ogni byte e più di una volta) del più interessante, appassionato e sincero sito (TNT, ovviamente) su cui mi sia capitato di approdare nel grande mare di Internet.
Ma, soprattutto, lasciami esprimere la mia più grande ammirazione per la tua incredibile capacità di moltiplicare le ore di attività giornaliera (anch'io "lavoro" 26-27 ore/die, ma tu come fai a superare le 30? Hai un orologio truccato?).
Bando alle ciance (o ciancio alle bande [musicali?]) veniamo al dunque: mi è capitato di acquistare un giradischi BSR -Belt Drive Series- P157 con testina Pickering XV-15/625E.
E' praticamente intonso (basti pensare che ha ancora la plastichina protettiva sopra le parti in metallo); sembra che non sia mai stato utilizzato o abbia girato al massimo 10 dischi.
Credo, per altro, di avere avere fatto un discreto affare nell'acquisto, dal momento che ho dovuto sborsare la folle cifra di tre..(momento di suspence)...ntamila lire (sì, 30.000 lire) per l'oggetto nel suo insieme [a dire il vero l'ho pagato 29.950 lire perchè smontandolo dentro ho trovato 50 lire !! ;-) ].
Sono ancora in fase di ottimizzazione, ma mi sembra che suoni piuttosto bene. Ho ancora qualche problema di flutter (sulle note tenute c'è una qualche, anche se non eccessiva, modulazione tonale dovuta, credo, a lievi variazioni della velocità di rotazioni del piatto); conto, e spero, di eliminare il problema dopo avere finito di pulire e lubrificare la componente meccanica.

A questo punto le richieste:
mi sai dire qualcosa sulla qualità del giradischi e della testina appena acquistati?
Sono oggetti ancora oggi apprezzabili o solo buoni da vendere in un bel negozio di modernariato, della serie non l'attacco neanche alla spina?
Da quale periodo storico o era geologica possono provenire? Vorrei evitare l'analisi del Carbonio14!
Mi sai dare qualche consiglio, qualora tu lo ritenga opportuno, per fare suonare bene il mio "nuovo" giradischi? Ho attentamente letto le pagine relative alla installazione e manutenzione dei giradischi su TNT, e oltre a seguire i preziosi consigli della pagina, penso di sostituire il cavo audio di uscita, il cavo di alimentazione inserendo una vaschetta con filtro ed un bel Merlino (l'ennesimo del mio impianto), magari irrobustire e/o appesantire la base in legno (leggerina!)?..e che altro?
Cambieresti la testina, ed eventualmente con che cosa? (lo so che questa è una domanda stupida, ma permettimela...è un mio grande dubbio).
Ho già inviato per posta "analogica" la richiesta della dima.

Attualmente il mio integrato Graaf Venticinque non dispone della entrata Phono, upgrade che mi costerebbe circa 750.000 lire. Non disponendo ora di una grande collezione di LP, non me la sento di fare un tale investimento subito; pensavo di acquistare una unità phono esterna di basso costo (propenderei per la NAD PP-1 ~ 150.000 lire) ed eventualmente in futuro migliorare la situazione con la scheda phono del Graaf o altra stadio phono esterno.
Tu che consiglio mi potresti dare? Sai qualcosa della NAD PP-1, ne conosci altri in quella fascia di prezzo? Influisce molto sul suono lo stadio phono nell'insieme del mio impianto sotto dettagliato? (lo so, lo so che anche questa è una domanda stupida, ma il mio istinto mi suggerirebbe di comprare 600.000 di dischi piuttosto che avere un ottimo phono e 30 LP in tutto!!).
Il mio impianto è così composto:

Il locale d'ascolto è piuttosto piccolo (4 m. x 2,65 m.), ma molto ben trattato acusticamente; essendo il mio studio dedicato quasi esclusivamente all'ascolto della musica ho potuto realizzare, con molti studi, un ottimo ambiente che assorbe le frequenze giuste nei punti giusti!!!

Concludo, per non essere troppo prolisso, ringraziandoti ancora per lo splendido sito (tra l'altro, ho praticamente sperimentato quasi tutti i tweakings proposti e ho avuto grande soddisfazione in particolare con gli Stoneblocks, quelli bianchi, e con il cavo Shield, fatto con un cavo Monarch OFC con dielettrico in neoprene (L.5000/m) che a casa di un amico ha quasi fatto impallidire il Van den Hul Gold) e attendo una tua risposta con ansia.
Ciao
Luca Favero - E-Mail: favero@arturo.med.unibo.it

LC
Ciao Luca,
e grazie di cuore per l'apprezzamento. Non credere che sia il tipo che non dorme mai pur di fare tutto, diciamo che mi bastano anche meno di 6 ore di sonno per essere perfettamente riposato, il segreto sta nell'essere molto veloce nel fare tutto: scrivere e soprattutto tenere in ordine tutte le idee, rispettare i programmi previsti etc.
L'unica cosa a cui dedico molto tempo è la Musica e gli esperimenti di tweaking, alcuni davvero estenuanti...ma divertenti al tempo stesso.
Ecco, questa è la chiave di tutto: il divertimento e l'entusiasmo che ci si mette nel fare le cose. Se posso definirmi con le parole di chi mi conosce ti direi che sono sostanzialmente un entusiasta di tutto ciò che faccio (hobby, lavoro, sport).
Bando alle ciance come dici tu e veniamo ai quesiti:
il tuo giradischi è un onesto modello a cinghia di oltre 20 anni fa, niente che faccia gridare al miracolo. Il braccio, in particolare, è piuttosto triste.
Tuttavia con gli accorgimenti che hai elencato qualcosa di decente si dovrebbe riuscire a tirar ancora fuori. Intanto però devi risolvere il problema della stabilità della rotazione del piatto: assicurati che questo non tocchi da nessuna parte e che la cinghia non sia troppo allentata dal tempo.
Poi controlla il sistema perno, cuscinetto e lubrifica abbondantemente.
Per 30.000 lire credo che ti debba ritenere soddisfatto, anche perchè il giradischi è già munito di testina, pare, funzionante...il che non è poco. Se inoltre hai pochi dischi non vedo ragione per spenderci follie. Da questo punto di vista vedo benissimo il piccolo pre fono NAD, del quale ho sentito parlare molto bene ma che non ho avuto ancora modo di ascoltare.
Sono d'accordo con te che non vale assolutamente la pena di acquistare un pre fono di alto costo, sia per le possibilità intrinseche del giradischi, sia per la vastità (esiguità?) del software a disposizione.
Lo stadio fono influisce certo sul suono della catena analogica ma qui il punto debole è il giradischi, non il resto. Potresti provare con una testina nuova...ma non so se ne varrebbe la pena...dovrei sentirlo prima di dare un consiglio serio.
Se quella che hai smettesse di funzionare potresti guardare qualche modello economico della Grado o della Stanton, sotto le 100 mila lire dovresti trovare qualcosa.
A quel punto però fai il salto di qualità e cerca, sempre usato, un buon vecchio Thorens...sentirai che differenza! (vero Giorgio? :-) ).
A presto!
Lucio Cadeddu

Tante domande per un impianto da 10 milioni
Gentile Direttore,
è la prima volta che vi scrivo dopo aver scoperto il vostro stupendo sito qualche mese fa. Mi piacciono l'impostazione e soprattuto la visione imparziale e priva di interessi e raccomandazioni che rendono molto attendibili i vostri giudizi sia tecnici che personali.
Alla fine ho vinto la mia naturale timidezza e mi sono detto: dai prova ...... sicuramente avrai una risposta.

Sono un neofita dell'HIFI ma sono molto curioso e volenteroso per carattere e quindi apprezzo molto i consigli che provengono da persone qualificate e da cui c'è sicuramente molto da imparare.
Ho acquistato il mio primo impianto HIFI nell'Aprile '98 investendo una cifra per me considerevole (~10.000.000 esclusi cavi ed accessori) e devo dire che ne sono globalmente soddisfatto, anche se....
L'impianto è così composto:

L'impianto è in una stanza di m 3.80x4.70 con soffitto di 3m arredato con divano, poltrona e mobili.
Esso è posto sull'unica parete libera da 3.8m (visto di fronte), sulla parete Dx di 4.7 m vi è il divano, su quella Sx vi è il mobile. A circa 3m dalla parete frontale vi è la poltrona che io uso come punto di ascolto mentre dietro di essa vi è un pianoforte ed una tenda.
Scusate la lungaggine sulla stanza.

Le domande che mi piacerebbe porvi sono le seguenti:

  1. Secondo voi l'accoppiamento tra amplificatore e casse è buono? Nel senso, che cosa ne pensate del fatto di far pilotare casse abbastanza efficienti come le mie (92 db dichiarati) ma di relativamente grosse dimensioni da un amplificatore con una potenza di soli 20 W seppure in classe A?
    Si può definire il mio impianto come "impianto ad alta efficienza" ? Io dopo averlo ascoltato dal rivenditore ne ero entusiasta ma ora dopo qualche mese di ascolto a casa mia e ben conscio del fatto di avere le casse posizionate non proprio a dovere (vedi distanza dalla parete di fondo per entrambe e soprattutto distanza dalla parete laterale per la Dx ma purtroppo non ho alternative) non lo sono molto dei bassi: all'inizio non erano per niente frenati, ora con i G-Flex e il biwiring (consigliatomi dal rivenditore) la situazione è migliorata ma non li sento ne' pieni ne' controllati.
    Ho il pensiero che l'ampli sia in difficoltà quando le casse chiedono alti valori di corrente.
    Riguardo le mie Zingali e il Rogers potete esprimere un vostro sincero giudizio personale? E dei G-Flex? Non ho letto nulla sul vostro sito al riguardo e visto anche il loro costo non proprio (a mio avviso) giustificato gradirei un vostro parere. Dopo averli acquistati li ho comparati con le punte (preferendoli) ma non con i piedini UPIM di vostro suggerimento.
  2. Riguardo i cavi: ho passato un mese a provarne diversi tipi e marche e la configurazione scelta è quella che piaceva di più al mio orecchio. Ma mi è stato detto che tutti i cavi dovrebbero essere della stessa marca per compatibilità. Cosa ne pensate al proposito? Si potrebbe ottimizzare l'accoppiamento magari con cavi diversi visto le caratteristiche dell'impianto ?
  3. Pur essendo soddisfatto del CD 17 (preferito all'epoca dell'acquisto al MICROMEGA STAGE 6) che trovo molto caldo e morbido mi trovo ora a volere ancora più dettaglio e immagine senza penalizzare la gamma bassa (ah!! quando si dice la pignoleria).
    Secondo voi ha senso cambiare il CD 17 per un altro oggetto magari dal costo doppio o triplo ed inserirlo nel mio impianto? A prescindere dal giudizio finale che spetterà sempre al mio orecchio (bontà sua), dove dovrei focalizzare la mia attenzione durante l'ascolto di questi oggetti senza farmi suggestionare dal prezzo?
    Mi sapreste per caso indicare dei prodotti validi e provati direttamente tenendo presente che sono molto attratto dalle novità tecnologiche (es. convertitori a 20 o 24 bit, stadio di uscita a valvole, ecc.). In linea di massima quali vantaggi può avere un CD player con caricamento dall'alto ?
Vi ringrazio anticipatamente e vi saluto sperando di non essermi dilungato troppo.
Cosimo Rossetti - E-mail: rossetti@olivettiricerca.it

LC
Ciao Cosimo,
andiamo per ordine:
sull'accoppiamento Zingali - Rogers temo di non poterti dire molto, visto che non ho mai ascoltato la combinazione. Però, a lume di naso, direi che essendo le Zingali discretamente efficienti, non dovrebbero creare problemi di sorta al buon Rogers. C'e solo una cosa sensata che puoi fare: farti prestare un altro ampli, magari a stato solido, ed ascoltare come e quanto cambia il risultato finale.
Io temo che il problema sia di ricercare nell'ambiente anzichè nell'impianto. 50 cm dalla parete di fondo sono troppo pochi e tale vicinanza può innescare rinforzi e risonanze che tu percepisci come una sensazione di basso lungo e poco controllato.
Se a questo aggiungiamo il fatto che la cassa destra è praticamente posizionata in angolo (50 cm dalla laterale, 50 da quella di fondo) si può ben immaginare il muggito che la poverina è costretta ad emettere con la complicità delle pareti...
Il tuo mi sembra un classico caso di impianto buono nell'ambiente sbagliato.
Nell'acquisto di un impianto HiFi, specie se di svariati milioni come il tuo, la PRIMA cosa a cui pensare è: DOVE LO METTO? Ossia, occorre pensare all'impianto, anzi alle casse, che andranno bene per il nostro ambiente.
Con così poco spazio a disposizione io avrei visto meglio dei diffusori piccoli ma di elevato livello qualitativo. Meno problematici in gamma bassa e, grazie al mobile piccolo, più liberi di trovare *aria* nell'ambiente.
Non è sufficiente decidere la cifra, andare in negozio ed acquistare i prodotti che le riviste dicono essere molto buoni. Occorre innanzitutto studiare l'ambiente e lo spazio che vorremo/potremo dedicare ai diffusori.
Prodotti al di sopra di ogni sospetto non possono comunque fare miracoli se costretti in una situazione non ideale. Viceversa, prodotti anche economici, ma ben posizionati, possono fare davvero miracoli (è il caso del mio impiantino budget nella seconda sala d'ascolto: costo contenuto ma suono da far invidia ad impianti dal prezzo anche triplo).
Quale può essere la soluzione: ripeto, prima prova a toglierti il dubbio sull'accoppiamento casse + ampli, provando un ampli a stato solido oppure anche un diverso modello di diffusori. Poichè questa prova è a costo zero, mi pare giusto eseguirla per prima.
Poi l'approccio più radicale: quello del trattamento acustico dell'ambiente. Proprio questa settimana, pubblichiamo un progettino facile facile di trappole acustiche da farsi in casa, i
TNT Stylos.
Se non te la senti di costruirteli puoi farti PRESTARE dei Tube Traps e vedere se il loro intervento può risolvere qualcosa...però PROVA prima di acquistare!!!

Poi mi chiedi se il tuo impianto possa essere definito *ad alta efficienza*...mmmmmh, non so bene a cosa ti riferisca, non fa certo parte della categoria single ended 1,5 watts + monovia da 100 dB, ma non è neppure un impianto completamente tradizionale. Ma poi questo cosa cambia ai fini del risultato finale?
I G-Flex sono certamente costosi in relazione a ciò che in realtà sono, tuttavia occorre considerare il numero ridotto di esemplari ed il livello di finitura. Ciò che ci deve interessare maggiormente è il risultato...ovvero, il rapporto costo/risultato. Ed ognuno di noi ha una scala di valori diversa con la quale misurare le *differenze* che certi accessori possono fare.
Veniamo al discorso cavi: che debbano essere tutti di una stessa marca è una stupidaggine di dimensioni pachidermiche: tutto dipende da ciò che si vuole ottenere. Se il diffusore o il suono che otteniamo è già perfettamente equilibrato, può valere la pena utilizzare un bi-wiring con lo stesso cavo, per non snaturare l'equilibrio della cassa.
Sui cavi di segnale/alimentazione possiamo sbizzarrirci come più ci aggrada, alla ricerca del risultato ottimale per la nostra catena.
Un altro discorso sarebbe quello che vede una marca di cavi con una precisa filosofia sonora che è esattamente quella che noi andiamo cercando nel nostro impianto. Allora un cablaggio monomarca porterà sicuramente verso quell'impronta sonora. Occhio però a non esagerare: ad esempio, mettendo cavi tutti molto radiografanti si rischia di avere un impianto adatto per i raggi X, mentre una serie di cavi caldi e mordidoni potrebbero trasformare il nostro impianto in un'impastatrice industriale (che mescola e sciorina la crema per le scale...tratto da La Sposa Occidentale di L. Battisti).
Quindi la parola d'ordine è equilibrio, evitare gli eccessi, in un senso e nell'altro.
Veniamo al discorso sul lettore CD. Per ora lascia il CD 17 al suo posto: è un ottimo lettore ed una sua sostituzione non porterà quelle differenze che tu immagini. Il lettore CD, da un certo livello in poi, è poco responsabile del suono finale, nel senso che se l'impianto ha dei problemi come quelli che descrivi tu non c'è lettore CD al mondo in grado di risolverli. Sarebbe come cambiare un cavo o poco più.
E non conta il prezzo...certe sfumature, da un certo punto in poi, si possono pagare anche decine di milioni...e rimangono pur sempre sfumature.
Ripeto: prima di tutto occorre pensare a sistemare il resto, quello che non ci piace e lasciar perdere le novità tecnologiche, i bit, le valvole, i caricamenti dall'alto, dal basso, di lato etc etc. L'unica cosa sensata che vedrei in un futuro anteriore sarebbe l'acquisto di un convertitore separato e poi magari di una nuova meccanica. Ma è troppo prematuro parlarne.
Quindi: fai le prove che ti ho detto e poi fammi sapere. Sarebbe interessante vedersi al Top Audio ed ascoltare insieme qualcosa, così mi rendo conto di quale suono stai cercando, sarebbe più facile darti dei consigli.
A presto!
Lucio Cadeddu

Amplificatore Audio Innovations
Ciao Lucio,
ci eravamo sentiti (o meglio scritti!!) tempo addietro a proposito di Punte & Co., poi sono stato molto impegnato e solo da poco sono tornato a frequentare il sito...molto bello. Complimenti.
Oltre che bello (ce ne sono tanti...) è molto interessante, davvero non è per accattivarmi la simpatia di alcuno.
Passo alla domanda: leggendo (CHF e FdS ad esempio) da tempo non ho mai trovato nulla sugli ampli Audio Innovation, io posseggo un A.I. 500 integrato con phono (inutile lo conoscerai sicuramente).
Il punto è il seguente: come lo valuti, lo hai ascoltato qualche volta ? Cosa te ne è sembrato?
Premetto che io ne sono soddisfatto, abbinato alle Minima e al Rotel 965 L.E. Discrete ho ascoltato cose turche...ma volevo un parere da qualcuno che ne ha sentite di tutti i colori. Così per soddisfazione personale.

La seconda domanda è ancora peggiore:
qualcuno ha dei suggerimenti per fare qualche up-grade (alimentazione, condensatori, etc.)?
Grazie infinite, ciao e buon lavoro.
Marco Perale - E-mail: marco.perale@fast-net.it

LC
Marco,
l'importante è che quell'amplificatore ti soddisfi. Infatti non tutti cerchiamo negli impianti HiFi le stesse cose e ciò che può essere fondamentale per me può risultare inifluente per te.
Detto questo, non mi pare che Audio Innovations stia godendo sulla stampa italiana dell'esposizione che ha avuto qualche anno fa...misteri del marketing. Non è il primo caso di marchi portati prima alle stelle e poi caduti nel dimenticatoio (ricordo il caso più esemplare: Perreaux).
Inoltre, non so se ci hai fatto caso, ma il mercato HiFi in Italia è equamente spartito tra le tre riviste fondamentali: certi apparecchi vengono provati da una rivista e non dalle altre e viceversa. Facci caso, ne scoprirai delle belle.
Al di là di ciò che se ne può dire (o non dire) sulla stampa specializzata, il tuo 500 è sicuramente un apparecchio riuscito, piuttosto valvolare come carattere e non esattamente un mostro in grado di pilotare qualsiasi cassa. Ma, trovata quella a lui adatta, credo possa dare delle ottime soddisfazioni.
Per migliorarlo ci vorrebbe qualcuno che conosce bene il circuito per cui non posso fare altro che girare la domanda ai collaboratori. Anzi, ti consiglio di scrivere a Thorsten Loesch, può essere che sappia darti delle dritte per il tuo 500.
Le uniche cose che ti posso consigliare io alla cieca sono sempre le stesse: cavo d'alimentazione, piedini antivibrazioni e smorzatori di risonanze per valvole.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Scelta per un amplificatore per le S.F. Concerto
Bravi!
Basterebbe una sola parola per esprimervi tutto l'apprezzamento che nei confronti della rivista, tuttavia ne sprecherò qualcuna in più (poche).
Ottima grafica, navigazione very friendly, contenuti super!
Ma veniamo al succo, mi sono riavvicinato al mondo dell'Hi-fi dopo circa due lustri, e mi accingo ad acquistare il mio primo vero impianto. L'ambiente di ascolto è un 5.3 m per 3.7 m, con soffitti molto alti (3.75 m) e parecchio legno (parquet e soffitti).
Girando per alcuni negozi della capitale mi sono *innamorato* del suono delle Sonus Faber Concerto, il problema resta dunque l'ampli da accoppiare anche considerando il budget non elevatissimo (diciamo intorno al milione).
Ho provato le casse con i seguenti ampli:
Marantz PM 66 KIS, Rotel 971, Cambridge A1, e gli ARCAM Alpha 7 e Alpha 8, ti dico subito che la mia scelta si è subito indirizzata verso l'Alpha 8, tuttavia ancora non sono convinto della scelta - diciamo che non mi fido al 100% della mia percezione del suono e non riesco a capire se l'ampli in questione è in grado di pilotare le Concerto in tutti gli ambienti.
Ti sarei grato se mi potessi dare qualche suggerimento, considerando che per i cavi di potenza sto provando ad autocostruirmi il cavo Star proposto sulla tua rivista, e per gli stand ho optato anche in questo per l'autocostruzione modificando il progetto degli stand da 60.000 lire.
Dimenticavo il lettore CD, attualmente sono entrato in possesso di un *vecchio* Sony sottratto a mio fratello, ma spero entro Natale di poterne acquistare uno degno del resto dell'impianto.
Grazie ed avanti tutta
Luca Terranova - E-mail: ippo.campo@iol.it

LC
Caro Luca,
grazie per i complimenti, sempre bene accetti ed unica nostra remunerazione.
Se le Concerto le hai ascoltate con questi ampli, tutti nelle stesse condizioni (stessa sorgente, stessi dischi e stessa sala d'ascolto), ed alla fine hai deciso per l'Arcam Alpha 8 può significare una sola cosa: che per le tue orecchie è l'accoppiata migliore e non vedo ragioni per cambiare idea.
Gli ampli da te proposti sono tutti di ottimo livello e dotati di buone capacità di pilotaggio, quindi alla fine deve essere il tuo gusto a decidere. L'importante, ripeto, è che gli ascolti comparati siano avvenuti tutti nelle stesse identiche situazioni, altrimenti hanno un valore molto relativo. Sarebbe meglio riuscire a restringere la scelta a due apparecchi e chiedere di poterli portare a casa per almeno una sera.
Per quanto riguarda il cavo Star aspetta ancora un po' perchè sto per riscrivere l'articolo relativo, suggerendo anche qualche variante.
Non dimenticare il cavo di segnale: il lettore CD, per quanto economico o superato, suonerà senz'altro meglio con un cavo di segnale di qualità accettabile. Anche in questo caso, volendo, ti puoi autocostruire il nostro Shield.
Tienimi al corrente!
Lucio Cadeddu

Domande varie...
Caro Lucio, non ti scrivevo da molto, ma seguo sempre il sito, e oltre ad averlo votato, sono orgoglioso di poterlo presentare ad amici o persone interessate...è come se, seguendolo continuamente, diventi un po' anche di chi legge...

Sono davvero molto soddisfatto dell'acquisto fatto a suo tempo del finale Graaf GM100, acquisto su cui ti tartassai non poco. Nel frattempo, desideroso di costruirmi qualche cavo, ho ordinato del materiale da Maplin, all'indirizzo Internet che suggerivi.
Qualche domanda, e qualche constatazione :

Grazie, e a presto
Gianfelice Monno - E-mail: giuseppe.monno@tlsoft.it

LC
Caro Gianfelice,
è un piacere risentirti e mi fa ancora più piacere il fatto che senti TNT anche come un po' *tua*. Di fatto è così: questa rivista è un po' anche dei suoi fedeli lettori che forniscono lo stimolo continuo per continuare con entusiasmo.
Veniamo alle domande: la guaina termorestringente si restringe, appunto, con il calore.
Potrebbe essere un accendino, un phon potente o qualcosa di simile, purchè tenuto non troppo vicino e non troppo a lungo...con qualche tentativo fallito alla fine si impara.
Potrebbe andar bene anche l'alito, magari dopo una cena al ristorante messicano a base di burritos e tacos :-)

Mi spiace per il cavo che ha preso il volo...chissà cos'è successo. Non credo ci siano tanti postini audiofili ed autocostruttori di cavi di potenza modello TNT...ma magari ce n'è uno e l'hai beccato tu :-) Se il suddetto postino fosse all'ascolto è pregato di restituire il maltolto ;-)
Puoi provare in alternativa il catalogo RS, almeno è in Italia.
E veniamo al pre: non è obbligatorio acquistare QUEL pre, anche se certamente non avrai sorprese dal punto di vista dell'accoppiamento elettrico/impedenze etc.
Nulla vieta però che tu possa provare qualcos'altro. Cosa? Difficile a dirsi senza conoscere il budget stanziato e le richieste in termini di ingressi e caratteristiche operative.
Se per caso dovessi vedere al Top Audio qualche pre a valvole di prezzo interessante te lo farò sapere.
Lucio Cadeddu

Dubbi sull'alimentazione...controllata
Egregio Direttore,
sono un ragazzo di 25 anni che da circa due si è avvicinato al mondo dell'alta fedeltà. Dato che sono uno studente il mio budget è piuttosto limitato e il mio impianto non può certo dirsi invidiabile: Marantz CD-53 mkII, Musical Fidelity Elektra E-10, Dahlquist DQ-6c (più altre componenti riciclate dal vecchio impianto ma che non utilizzo quasi mai).
I cavi di potenza e soprattutto quelli di segnale non sono male, ma, dopo aver letto nelle pagine del TEMPIO dell'importanza dei cavi di alimentazione, mi sono deciso ad autocostruirmeli (Merlino).
La realizzazione, trovandomi da ormai alcuni mesi in UK dove mi devo arrangiare con un portatile JVC, sarà rimandata al periodo natalizio.
Forse per allora, come spero, sarà già disponibile la versione aggiornata. Leggendo gli articoli inerenti i cavi di alimentazione nel TEMPIO, mi sono venuti alcuni dubbi in quanto voglio inserire il "filtrino di rete":

RingraziandoLa anticipatamente le faccio i complimenti per il sito che trovo estremamente interessante e simpatico per il registro linguistico e Le porgo cordiali saluti.
Federico Remondini - E-mail: f_remondini@hotmail.com

LC
Caro Federico,
sarò telegrafico:
Se non c'è una seconda presa cui collegare il CD non puoi fare altro che collegarlo alla ciabatta che alimenta tutto l'impianto. Quest'ultima andrà NECESSARIAMENTE dotata di cavo Merlino. Infine, è meglio un filtro per ogni apparecchio, come ho già spiegato altre volte su questa rubrica, perchè le interferenze vanno bloccate prima di entrare dentro l'apparecchio o prima che queste escano e vadano ad inquinare l'alimentazione degli altri componenti.
Ricordiamoci sempre che i cavi (alimentazione, potenza, segnale) funzionano da antenne. Il cavo Merlino serve per schermare proprio il tratto più esposto (tra presa e apparecchio, quindi) mentre il filtro blocca quelle che stanno già transitando nella rete elettrica.
Postilla finale: cosa intendi per sito simpatico per il registro linguistico?
Sei un altro che apprezza il mio irresistibile senso dell'humor? :-) Allora siamo in due!!!!
Scherzo, è che da poco mi ha scritto un lettore inglese dicendo di apprezzare molto i miei articoli proprio da questo punto di vista...e capirete che non è facile riuscire ad essere spiritosi parlando di HiFi in una lingua che non è la propria e che si è imparata principalmente grazie alla Rete...
Comunque grazie per l'apprezzamento e...tienimi al corrente
Lucio Cadeddu

Dubbi sull'amplificatore...
Caro Lucio
Buongiorno,
mi permetto di darti del TU perchè così mi riesce più semplice esporti il mio pensiero.
Come molti altri, innanzitutto, devo esprimere a te e con chi con te collabora, le mie più sincere congratulazioni, per la professionalità e la pazienza dedicata agli appassionati di audiofilia.
Finalmente è giunto il momento per realizzare il mio sogno, un buon impianto HiFi, ma cominciando ad informarmi presso i vari rivenditori, invece di chiarirmi le idee, queste mi si sono confuse ancora di più.
Ogni venditore infatti ha Lui e Solo Lui il meglio del meglio.
Poi, è arrivata la tua rivista e... la cosa più importante che ho recepito è stato il messaggio... << USA LE TUE ORECCHIE >>>... e così sto tentando di fare, ma un consiglio competente fa sempre piacere.

Io vorrei realizzare un impianto Home Theater, dove la qualità sonora sia il più possibile neutra ed aperta sia nei bassi che nei medi e negli alti, poichè ascolto molta musica etnica, insieme a molta musica new age, e qui gli strumenti hanno le tonalità più disparate, e la voce è spesso ciò che dirige ed imposta il contorno dei suoni e via dicendo.
Nel mio peregrinare per rivenditori HiFi, dove ho potuto ascoltare amplificatori A/V delle case più ricorrenti come YAMAHA, SHERWOOD, NAD, HARMAN KARDON, SONY, PIONEER, TECHNICS ed ONKYO, ho potuto constatare che il suono è più o meno manipolato, cioè con alti o bassi "pompati" e preferenza all'effetto acustico e meno alla qualità del suono e via dicendo.
Mi sembra inoltre di capire che i diffusori fanno molta differenza certo, ma il carattere di un ampli rimane abbastanza predominante.

Tra ciò che ho ascoltato, più rispondente alle mie esigenze mi sono sembrati essere gli ampli prodotti da Harman Kardon. Sfogliando il catalogo di questa ditta e tenendo presente i tuoi consigli nel servizio dedicato all'H.T., quello che sembra essere una buona scelta potrebbe essere il modello AVI250; uso il condizionale poichè, essendo un modello piuttosto costoso, è difficile trovarlo presso un rivenditore.
Devo fidarmi di quanto dicono i venditori, e cioè che gli ampli di questa marca suonano all'incirca allo stesso modo (ma cosa vuol dire all'incirca?). Sarei orientato sull'AVI250 perchè ha cinque canali separatamente amplificati + uno per il Subwoofer, pochi gadget, THX quality, e basta!!, ma aggiornabile ai migliori standard H.T. tramite l'accostamento ad un decoder surround come l'ADP 303.

Per quanto riguarda i diffusori, tenendo conto delle caratteristiche sonore ma anche dell'ingombro che essi devono avere (H = 34 cm e D = 35 cm), cosa mi dici delle Chario Academy 1, che hanno l'ingombro adeguato ma che nessun rivenditore ha potuto farmi ascoltare?
Un'alternativa potrebbero essere le SONUS FABER CONCERTINO, ma non ho potuto sentirle con Harman Kardon per valutarne l'abbinamento.
L'idea potrebbe essere di prendere 2 coppie di questi ultimi diffusori da abbinare al modello SONUS FABER SOLO come centrale.
CD reader, beh qui la scelta è obbligata poichè ho un vecchio PIONEER multiCD di cui non ricordo il modello.
Non ho parlato di cavi, anche se devo considerarli nel mio budget, qui un suggerimento sarebbe l'ideale.

Ambiente di ascolto... è un parallelepipedo di 4.4m x 4.2m x 2.8m cui ad uno dei vertici è *fuso* un ambiente all'incirca cubico di 2.75m x 2.35m x 2.8m, e questo ambiente rientra nell'altro per circa 1.2m (nel lato più corto) e 0.8m nel lato più lungo.
Ecco ciò che intendo

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|                  V*       |
X                  A*       |
X                  N*       | legenda: ....=porta
X                  O*       |          XXX =finestra
|       DIVANO      *       |          [1] =diffusori frontali
|_[3]_____________[3]_....__|          [2] =diff. centrale [3] =diff. post.
                                        *  =muretto basso



I diffusori [3] saranno montati su staffe a muro a circa 2 metri di altezza.
Il budget disponibile per realizzare tutto ciò è di 5.000.000.
Ti ringrazio fin d'ora se vorrai darmi un giudizio su tutto ciò, e eventuali suggerimenti in proposito.
Vincenzo Pinnola - E-mail: vp25753@ggr.co.uk

LC
Caro Vincenzo,
va benissimo il tu, lo preferisco anch'io.
La tua lettera mi rallegra molto perchè significa che, dopo qualche settimana di sconforto, dove mi sembrava di parlare al vento, sei la testimonianza che ogni tanto il messaggio TNT-Audio arriva al bersaglio. Quale? Quello che hai detto tu: ASCOLTARE CON LE PROPRIE ORECCHIE.
E' faticoso, inizialmente difficile, prende un po' di tempo ma alla fine si acquisisce un'esperienza impagabile che ci mette al sicuro da acquisti sbagliati, il che non è certo cosa da poco, considerando i prezzi medi dell'HiFi di una certa qualità.
E segno che il consiglio è andato a buon fine è il fatto che da solo ti sei orientato verso l'amplificatore di più chiare aspirazioni audiophile come l'Harman Kardon.
Puoi stare tranquillo: tutti gli ampli Harman Kardon godono di una ottima reputazione ed hanno eccellenti doti di pilotaggio e di precisione timbrica.
Per i diffusori mi sembra buona l'ipotesi Concertino, se non fosse che non hanno, che mi risulti, i magneti schermati per essere posti nelle vicinanze di un televisore.
Prova a guardare magari anche il catalogo Acoustical/Aliante o Diapason che dispongono di modelli già adatti per i tuoi scopi e che per qualità sonora non sono certo secondi a nessuno.
Scarterei invece l'idea Chario Academy, decisamente più costose e *difficili* delle Concertino o di altri diffusori simili. Le Academy 1 sono infatti più adatte all'audiofilo di buona volontà senza aspirazioni audiovideo che abbia voglia di metterle nelle condizioni ideali per farle suonare al meglio...non le sacrificherei con un ampli AV...è una questione di logica nelle cose.
Ti consiglio caldamente di ripensare all'acquisto di un nuovo lettore CD SINGOLO. I motivi di questa scelta li ho ampiamente spiegati nella rubrica Adeste Fideles e non intendo tornarci.
Per i cavi pensa a qualcosa di autocostruito per ora, fino a quando non avrai acquisito esperienza e messo da parte un po' di liquidi da destinare a questo importante complemento. Non dimenticare che per i diffusori anteriori sono OBBLIGATORI gli stands anche se dalle tue richieste di dimensioni ben definite temo che vorrai inserirle in un qualche scaffale. NON FARLO!!! Mortificare dei buoni diffusori con una sistemazione inadeguata è il modo migliore per buttar via i propri soldi.
A quel punto sarebbe molto più ragionevole spendere meno e vivere tranquilli senza grandi aspirazioni audiophile. Ripeto: o si sistemano i diffusori adeguatamente o si può tranquillamente dire addio a qualsiasi velleità audiofila e non ha nessuna importanza se si sono spesi 1 milione, 10 milioni o 100 milioni. Tutti i diffusori, sistemati male, suonano in modo pessimo.
Infine l'ambiente: la disposizione mi sembra buona, purchè i diffusori anteriori siano ben lontani dalla parete di fondo, almeno quando ascolti Musica (per l'HT puoi anche farne a meno).
Medita un po' su quello che ti ho detto e fammi sapere!
Ciao!
Lucio Cadeddu

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ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!

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