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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Acoustats e dubbi acustici
  2. Upgrade sorgente e cavi
  3. Impianto in 4 metri quadri?
  4. Alan Ford o Superciuk (più pomodori cipollati)???
  5. Feedback positivo su nuovo impianto
  6. Un vecchio giradischi
  7. Subwoofer per HiFi
  8. Vecchio impianto da rispolverare
  9. Diffusori con problemi di posizionamento
  10. Reperibilità dischi audiophile

Acoustats e dubbi acustici
Ciao Lucio, come va in Italia? Un salutissimo dall'America! Dunque, ti scrivo per avere un tua opinione su di un affaruccio che mi è capitato ma che mi ha lasciato un po' dubbioso.... Dunque, girottolando per uno dei tanti negozietti di oggetti usati nei dintorni di NY mi sono imbattuto un niente popo di meno che un paio di Acoustat modello Spectra 22 (o 2200) in vedita per soli 350$!
Questi, come certamente saprai, sono pannelli elettrostatici ad una via che dovrebbero riprodurre la musica in maniera stupenda, com molto dettaglio, ed un enorme "sound stage". Tutto ciò confermato dalle varie recensioni trovate qua e là su Internet; ....anche la difficoltà di trovare un amplificatore capace di pilotarle come si deve...
Armato di queste conoscenze, sono tornato entusiasticamente nel negozio ed ho convinto il gestore a collegarle e farmele ascoltare (Pink Floyd dark side of the Moon CD gold su di un Sony)....
Ebbene sono rimasto, purtroppo, molto deluso, in quanto il suono non mi è sembrato niente di speciale, non ho riscontrato le caratteristiche sopra descritte, la dimamica era scarsa, e non mi sono affatto entusiasmato.... A conferma, il confronto con un paio di torri ADS 1290/2 e Boston VR 40 presenti in negozio ha ulteriormente ribadito la mia impressione iniziale. L' amplificazione usata per la prova era un sintointegrato recente di marca Pioneer multi canale (Modello VSX-33TX), potrebbe anche lui non essere all' altezza di pilotarle? Anche i cavi erano molto "scacini" come si dice a Viareggio... O forse sono io troppo abituato al suono Infinity (vedi TNT 290)?
Ora ti chiederei, se hai familiarità con le Acoustat, che ultimamente, credo vengono prodotte/vendute in Italia, di darmi una tua opinione su di queste ed aiutarmi a decidere il corso di azione? Le opzioni sarebbero 3:

  1. Prendere uno dei miei finali Hafler XL-600 (grosso e pesante...) e portarlo in negozio per collegarlo e vedere se questo le smuove?
  2. Prendere le Acoustat (alte, ingombranti e delicate....) in prova e portarle a casa per testarle con il mio impianto e amplificazione Audio Research D-250 (il negoziante sarebbe disposto.....)
  3. Dimenticare il tutto......
Ti ringrazio anticipatamente dei consigli e saluti a tutti.....

Seconda lettera:
Salve! Un'ulteriore aggiunta alla mia lettera precedente... L' opzione 3 è da scartarsi perché, ieri sera, il negoziante è riuscito (a dire il vero senza molta fatica...) a convincermi all' acquisto, specie perchè ha ridotto il già basso prezzo a soli $ 200.... Purchè gli le levassi di torno immediatamente.... Cosicchè adesso ho le non-casse ma pannelli in macchina da portare a case ed ascoltare bene.... Adesso sarà questione di trovare un amplificazione che si adatti bene a questi pannelli che rappresentano, da quanto ho letto, un carico abbastanza difficile per il finale, essendo l'impedenza bassa ed altamente capacitiva... quindi un consiglio aggiuntivo sull' amplificazione sarebbe benvenuto....
Antonio - E-mail: Antonio.Moroni (at) penwest.com

LC
Caro Antonio,
certo che ci vuole del coraggio, ed anche un po' di masochismo ed autolesionismo, a voler pilotare le Acoustat con un economico sintoampli per HT!!! Sarebbe come mettere gasolio nel serbatoio di un'auto a benzina e sperare che si metta in moto!!!
No, quei diffusori meritano ben di più. Il problema è tuttavia un altro: non è escluso che i pannelli siano in cattive condizioni e magari necessitino di un servicing appropriato (e, immagino, costoso). Per tagliare la testa al toro e capire DOVE stia il problema portati le casse a casa, visto che il negoziante è ben disposto. Il prezzo è effettivamente allettante, anche se ci fosse bisogno di un service. Dubito potranno sostituire le tue Infinity....l'impostazione è molto diversa ed i compromessi che dovresti accettare potrebbero essere troppo dolorosi.
Come amplificazione "adatta", qualunque cosa con buone doti elettriche. Sia l'Audio Research D-250 che, in special modo, gli Hafler non dovrebbero avere soverchi problemi nel tener testa ai riottosi pannelli.
Non esagerare col volume, specie durante i primi esperimenti. Se i pannelli fossero anche solo leggermente danneggiati potresti ritrovarteli...in braccio :-)
Fammi sapere come va a finire,
Lucio Cadeddu

Upgrade sorgente e cavi
Gent.le Direttore,
circa un anno fa ti scrissi per alcuni consigli per migliorare il mio impianto Hi-Fi e tra questi ho immediatamente seguito con soddisfazione quello di separare l'hi-fi dall'home theatre come amplificazione e casse. Così ho fatto. Grazie davvero.
Ora dopo aver provato un cavo di potenza suggerito dal negoziante (Nadir Macbeth) pagato ben 340 euro, che mi sembra aver migliorato il suono dei miei altoparlanti specie nel controllo dei bassi (ma non ho provato altri cavi quindi sono aperto ai tuoi consigli/critiche) devo scegliere tra due sorgenti diverse e due cavi di segnale diversi e qui la mia incompetenza legata al fatto di aver fatto pochissime prove nella mia vita e di avere pochissimo tempo per farne altre per ragioni di lavoro, mi ha bloccato.
Attualmente posseggo come lettore cd un Marantz cd72mkII, un ampli integrato Primare A30.1, il suddetto cavo Nadir, ed una coppia di Infinity Kappa70, forse non eccellenti ma il portafoglio non mi permette altro al momento (a me piacerebbero le B&W Nautilus 802 oppure le 803, ma costano entrambe davvero troppo e non so se il Primare potrebbe ben pilotarle, il negoziante sostiene di no).
L'ambiente è una salotto a "elle" con tende al lato lungo dove sono le finestre, tappeti in entrambi i lati della L e due divani, il lato dove è posizionato l'impianto è circa 4,5mt per 3,20mt.
Il negozio presso il quale ho acquistato il Primare mi ha lasciato in prova un lettore Enlightened Audio Designs CD-1000 Audiophile cd player 20bit, che a dir loro è una macchina americana non più in produzione o importata in Europa del costo di circa 3000 euro che loro hanno usato come demo e poi dimenticato in magazzino e che ora vendono a circa 1300 euro.
Io premetto non la conosco, l'ho provata con due persone diverse per non essere influenzato dall'entusiasmo e entrambi mi hanno detto che il suono migliorava nel dettaglio (confermo) meno colorato meno enfasi (spero di spiegarmi con i termini giusti), nella voce (ma questo miglioramento l'ho sentito meno), ma per il costo data la differenza in alcuni brani davvero sottile era da ben valutare l'acquisto.
Ora dopo tutta questa spiegazione (scusa la poca sintesi) ti chiedo: è meglio fare questo cambio oppure cercare un convertitore DAC (come l'italiano North Star 192 da voi provato usato lo si trova a 700 euro) da abbinare al mio Marantz che nel cambio valuterebbero forse neanche 100 euro o eventualmente conosci apparecchi che potrebbero farmi fare un salto di qualità che valga la spesa. 1300 euro nel mondo hi-fi forse non sono tanti ma io posso spenderli una volta all'anno non vorrei sprecarli per la fretta.
Inoltre mi hanno proposto un cavo di segnale che non conosco il Kimber Hero, e non so se per i circa 200euro che costa si trovano cavi migliori (ho letto annunci su internet di cavi in argento autocostruiti da appassionati dal costo simile).
Ti ringrazio in anticipo per il tempo che mi stai dedicando a leggere questa mail e per i preziosi consigli mi saprai dare. La musica e l'hi-fi sono per me una fonte di grande relax e di soddisfazione (e di spesa ahimè), ma se dovessi fare tutte le prove per bene per ogni componente chiamando anche altri come ho fatto per il lettore cd, non mi basterebbero né i soldi né il tempo e forse solo in pensione avrei l'impianto dei sogni, quindi mi affido speranzoso ai tuoi consigli.
Ciao e complimenti a tutti voi per ciò che fate, vi seguo (di notte unico momento libero) con grande attenzione e stima.
Marco - E-mail: m.bartolotti (at) mclink.it

LC
Caro Marco,
io opterei per il DAC separato (il NorthStar che hai citato o altri equivalenti). Il tuo Marantz ha una meccanica tutt'altro che disprezzabile e dovrebbe essere una buona base di partenza. Quando vorrai, potrai sempre sostituirlo con una meccanica ad hoc.
L'EAD 1000 che ti hanno proposto è una buona macchina, ma l'incertezza sulla riparabilità e reperibilità dei ricambi è un fattore da non trascurare. Anche la sua rivendibilità futura è tutta da discutere.
Per quanto riguarda i cavi è difficile dare consigli a senso unico, le soluzioni differenti sono praticamente infinite. Il Kimber Hero è un ottimo cavo, credo che ti dovrebbe far fare un bel salto di qualità, specie se ora utilizzi un cavo "di serie". Potresti anche valutare soluzioni più economiche e, comunque, cerca di farti prestare almeno 2 o 3 modelli in diverse fasce di prezzo, così da poter valutare con attenzione il rapporto risultati/costo.
Potresti essere assolutamente soddisfatto anche con un cavo che costa la metà. Un discorso analogo l'avrei fatto per il cavo di potenza, se mi avessi chiesto consiglio prima di acquistarlo. Non spenderei mai cifre elevate (in relazione all'impianto) senza aver prima effettuato alcune prove a confronto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto in 4 metri quadri?
Gentile Direttore,
premesso che sono da sempre un grande appassionato di musica pur non essendo mai stato competente per quanto riguarda gli impianti audio ho deciso di chiedere un suo consiglio.
L'impianto di cui dispongo attualmente è molto vecchio e comprende un'amplificatore Marantz PM 54 MKII e delle casse RCF BR4041 a cui recentemente sono saltati i woofers per la terza volta (anche se in 15 anni). Presso un centro di assistenza mi avevano proposto dei woofers RCF da 80 watt, ma dato che ho sempre considerato le casse sottodimensionate rispetto all'ampli e visto che in futuro sarà sempre più difficile ripararle mi chiedevo se non valga la pena sostituirle con qualcos'altro.
Per quanto riguarda l'ambiente in cui andrebbero posizionate questo è sicuramente l'incubo di qualsiasi audiofilo poichè la mia stanza non raggiunge neanche i 4 metri quadrati e quindi è chiaro che non posso pretendere più di tanto.
Musicalmente ascolto un po' di tutto (eccezion fatta per le musichette da hit parade), dal jazz al rock passando per l'elettronica più sperimentale. Cosa mi consiglia considerando l'accoppiata amplificatore + spazio acustico? Vale la pena comprare delle casse nuove, e di che tipo, oppure conviene lasciar perdere e sistemare le RCF? Per delle casse nuove non vorrei spendere più di 400-500 eur. Potrei prendere in considerazione anche una nuova accoppiata ampli+casse forse più adatta alla stanza d'ascolto. Mi spiace per delle domande così poco tecniche ma non sapevo a chi chiedere qualche consiglio serio.
Grazie.
Distinti saluti,
Alfio - E-mail: a_castorina (at) yahoo.it

LC
Caro Alfio,
ho letto bene? 4 (quattro) metri quadri? Ma che è... un ripostiglio? Come fai ad ascoltare in una situazione così particolare? Spero che abbia sbagliato e che tu intenda 4 x 4...altrimenti ti consiglierei un paio di...cuffie ...ma piccole!!!!! :-)
Facciamo finta che sia 4x4. La cifra a disposizione non è bassa, specie se cerchi nell'usato. Tenendo conto di tutto io però venderei anche il Marantz (che non è granchè...e non è neppure "vintage") ed acquisterei ampli e casse di qualità superiore. Ammettendo di vendere il Marantz per 100 € il budget arriverebbe a 6-700 €. Nell'usato, con questa cifra, si acquistano tante cosette interessanti, un qualunque amplificatore NAD o Rotel di qualche anno fa, anche quelli di potenza più bassa, può andar benone...e certamente meglio del tuo PM54. Dovresti cavartela con circa 200 €. I restanti 400-500 possono essere destinati a dei piccoli diffusori di qualità come le Linn Kan, Sonus Faber Minima, ProAC Tablette (anche prima serie, trovandole), Sonus Faber Concertino prima serie, Aliante Spazio (e risparmi pure qualcosina...).
In alternativa puoi rinunciare ad un po' di raffinatezza e puntare con più decisione verso un suono più completo e pieno in gamma bassa. Ad esempio, sto pensando a qualche diffusore da pavimento in tipologia "torre", con ridotto ingombro in pianta. I nomi che faccio più o meno sono sempre gli stessi, da Aliante CNM Tower a diversi modelli del nutrito catalogo Chario o Indiana Line, tanto per restare in Italia. Scegliendo nell'usato non dovresti avere difficoltà a reperire qualche buona occasione.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Alan Ford o Superciuk (più pomodori cipollati)???
Caro direttore-Alan Ford,
è ben la terza volta che ti scrivo, tuttavia non per chiederti consigli ancora, ma per raccogliere il tuo consiglio a fornire, come dici tu, l'utile (si spera!) "feedback" da parte dei lettori sulla base delle esperimentazioni consigliate da TNT.
Oltretutto nella risposta alla mia seconda lettera hai concluso dicendomi di tenerti aggiornato riguardo alle mie prove sull' impianto hifi. Mi sono sentito molto onorato di questo invito!
Ebbene, ti ricordo (a beneficio anche di altri neofiti dell 'hifi) che il mio impianto è definibile "budget", molto budget, direi "budget bozzo" :-))) ma tuttavia nient' affatto deludente, anzi: cd HK 750 (avevo un Yamaha cdx 396, scarso), ampli Yamaha ax 396, casse a torre Infinity Alfa 30.
Ho messo in pratica tutti (quasi) i possibili consigli per avere un bel suono: così da una resa sonora deludente sono riuscito ad avere un rendimento molto buono dal mio pur semplice impianto. La sostituzione del cavo di alimentazione ampli ha avuto effetti straordineri (come direbbe Sacchi...). Tieni conto che uso un semplice schermato in rame a larga sezione (lo screenflex è introvabile :-(
Un altro miglioramento decisivo è stato l' innesto nel cavo ampli e cd di una vaschetta IEC filtrata: altro effetto sorprendente. In pratica ti confermo le sensazioni uditive descritte nelle recensioni di TNT: con pochi soldi si fa finalmente suonare come si deve l' impianto!
Il passo ulteriore sono stati i cavi di potenza schermati: essendo esagerati per le mie apparecchiature i Supra Ply ho comprato i Linc: sorprendenti! Si è notato subito l' innalzamento della scena sonora, proprio quel che dice TNT a proposito dei Ply!
Pensa che adesso posso sentire bene anche i miei dischi "inascoltabili" (riabilitati!) e persino le imponenti sinfonie di autori come Strauss o Sibelius dove suona ogni strumento inventato dalla mente umana :-)
Infine i piedini Upim: ottimi sotto i torrioni Infinity (migliora il basso) semplicemente indispensabili sotto le elettroniche (migliora la resa globale, il suono è più arioso). Grazie!!!!!!!!

Caro direttore, visto che ricevi tanti bei complimenti, anche a scopo di "captatio benevolentiae" nella risposta, ti farò io qualche critica...:-)))
Spero di non essere annoverato tra i lettori "ingratoni" per i quali è sempre pronta una predica, ma mi pare che a volte ci dai un po' troppo dentro nel mettere i puntini sulle "i" a chi ti spedisce una lettera che non corrisponde ai "canoni" da te, giustamente da te, previsti.
Sono, è evidente, lettori un po' ingenuotti, magari viziatelli, ma mi sembra che tutti scrivano in buona fede, anche chi "osa" darti consigli su come migliorare TNT! Guarda che poi nessuno è perfetto, nemmeno tu :-) Che sarebbe 'sta "condiZio sine qua non" che citi sempre? Guarda che c'è solo la "CondiCio" con la "ciui". La par condicio è la stessa condicio della condicio...sine qua non :-))) Non fare mica le conferenze matematiche parlando di questa condiTIo neh? Che direbbe Cicerone (Zizerone?) Memento hominem esse...
Lo scrivono giusto persino in Croazia (a proposito del Straad CondiCio 2.5). Beh dai, lo so che al mondo ci sono cose più importanti! Infatti di queste ti voglio parlare...
A proposito di un tuo resoconto di una fiera hifi dove ti ha divertito trovare tanti OBESI attorno agli impianti, poveracci ippopotiformi perduti nell' hifi consolatorio: ecco IO SONO OBESO, pur alto, 1 e 93, però sono buono...).
Che c'entra il peso? Una mia collega è magrissima, anche lei però è maniaca (piu di me) della lirica. Tu predichi che le parole sono pietre (ti ricordi le "casse disperate"?). Mi pare che sia tu il primo a lanciarle! Non si potrebbero evitare allusioni sull' aspetto fisico (o sulla psiche) di chi è appassionato di hifi? Le cronache ricordano spesso come possa essere molto critico convivere con certi problemi corporei. Beato chi non ce li ha.
Permettimi poi di rifiutare il tuo relativismo culturale tipico da critico musicale mancato, come tu stesso non esiti a definire gli audiofili che hanno idee musicali diverse dalle tue: Bach e i Metallica sono la stessa cosa? Ecco, allora lo sono anche un hifi e un compatto: fanno sentire la musica!
Certe tue affermazioni mi sembrani residuati bellici sessantottini, siamo ancora lì? Ma che noia!!!
Stasera vado al cinema, vado a vedere un film di Kubrick, forse di Spielberg, anzi no, c'è la replica di "Vacanze di Natale 345", tanto che differenza c'è? E' vero, di alcuni (di alcuni...) artisti non è stato subito riconosciuto il valore, ma questo non autorizza ad affermazioni roboanti che, è ovviamente la mia (ma non solo...) opinione, fanno solamente danno a TNT e alla tua credibilità di recensore.
C'è un ultima cosa sulla quale vorrei interloquire: spesso i lettori "usano" TNT per lamentarsi della scarsa "professionalità" (diciamo così) dei negozianti HiFI: la tua replica è sempre pronta, pepata (un po' troppo) e, almeno per me, inspiegabile. Vedi se se c'è stato un fattore che è alla base della scarsa "democratizzazione" dell' hifi in Italia...beh i commercianti la loro primaria responsabilità l' hanno proprio.
Io stesso, se avessi dovuto basarmi per gli acquisti da uno di loro, non sarei diventato audiofilo, non avrei scritto questa lettera...e tu non avresti dovuto leggerla :-)))
Hai notato che nessuno si lamenta dei grandi centri commerciali? Io le Infinity le ho comprate presso un noto mega centro e prima di comprarle, le ho potute provare TRE volte in tre giorni diversi: le ho comprate alla quarta e solo su ordinazione color ciliegio (stanno meglio in salotto :-) perchè loro avevano solo quelle acero...
Avrei potuto fare così da, poniamo, Buscemi, (dove pure avevo già recentemente acquistato)? Si avrei potuto, se mi fosse piaciuto farmi prendere per il culo: (perdonami la franchezza...) "Ah lei è qui ancora, ma stavolta compra o vuole un caffè? Le vuole di color scuro? Si, in effetti suonano diverse!...ecc. ecc."
Vedi, non è che ce l' ho con i commercianti: ad esempio Buscemi DISCHI (sottolineo...) è in assoluto il miglior negozio di dischi a Milano (una generalizzazione!!! Argh...); se non ci fosse, comprerei sicuramente meno dischi, è che la realtà del commercio in Italia è nota: i negozianti, in genere, sono abituati TROPPO bene (sovrapprezzi assurdi, condoni fiscali, scarsa, anzi "finta" concorrenza ecc. Sì finta: sei appassionato di fotografia? Hai mai sentito parlare di "Ascofoto"?) e...qui mi fermo se no mi accusi di "comunismo audio".
Lo so che tu dai certe risposte perchè odi le generalizzazioni (e guarda che anche io le detesto) ma è anche vero che i lettori ti riportano le loro esperienze, che dovrebbero fare, edulcorazioni ??? Non ti importerà molto, ma quando sento (leggo...:-) certi tuoi panegirici sui "perditempo cattivi" che assillano i "poveri" commercianti mi scappa la voglia di leggere TNT, anzi guarda, mi vien da ridere. Come dice il detto: "astenersi perditempo...solo polli da spennare!".
Ti ringrazio tanto, se hai letto tutto senza imbufalirti, ma, credimi, non era affatto mia intenzione. Che avrei da guadagnarci a inimicarmi un consulente audio gratuito? :-)))))))))
E poi sono d' accordo su tantissime cose: i nuovi "sformati digitali", il "real stereo" ecc.
Mi permetto di "consigliare"... un editoriale: no, non sui rompiscatole come me, ma su prodotti made in China che noi compriamo allegramente a basso prezzo. Ma che c' è dietro? Uomini e donne a basso prezzo anch' essi? Peggio...Pensa che le Infinity le ho scelte perchè integralmente (anche gli altoparlanti) fatte in Danimarca.
Grazie ancora e ti saluto cordialmente,
Ciao!
Angelo-Superciuk - E-mail: eburos (at) tiscali.it

LC
Caro Angelo-SuperCiuk,
mi fa piacere sapere che, nonostante la mia personalità e le mie idee che evidentemente non condividi, almeno i miei consigli in campo HiFi ti siano stati utili. Questo è ciò che conta maggiormente.
Passo in rassegna, velocemente e cercando di restare il più possibile "in topic", le critiche da te così gentilmente profuse a piene mani.
Latinorum. Sul "CondiTio sine qua non" forse faresti bene a documentarti un po' meglio. Trattasi infatti di espressione comunemente usata in ambito giuridico, ad esempio, e di provenienza tardo-latina. Se ti va, fatti un giro sul sito e sul forum dell'
Accademia della Crusca oppure Googlando un po' qua e là (il link apre direttamente la pagina dei risultati con parola chiave "Conditio sine qua non").
Francamente, ritengo questo tuo cercare il pelo nell'uovo una trovata di dubbio gusto, strumentale, debole e del tutto fuori luogo (oltre che off-topic).
Gli errori che faccio e che ho fatto, semmai, sono ben più gravi - e questo non è un errore, sapientone - ma spero mi siano consentiti, tra le centinaia di articoli scritti in questi 10 anni e le oltre 3000 (tremila) lettere pubblicate. Anche solo per una questione statistica, errori ce ne devono pur essere!
Come ho detto la volta scorsa, sono umano. Cerco però di essere sempre educato e cortese, forse un po' sbrigativo ma non ho alternativa, vista la mole di posta da smistare. E, credimi, quelle che si leggono su questa Rubrica sono solo una MINIMA parte delle centinaia di e-mail che ricevo ogni settimana. Potrei pubblicare quelle più deliranti, quelle con le richieste più folli...ma a che pro? Capiresti forse? Non credo, in tutta franchezza. Immagina di dover rispondere a circa 400 richieste di consulenza a settimana (da tutto il mondo), poi riparliamone con calma.

Problema obesità. Non mi diverte affatto vedere obesi alle mostre di HiFi, anzi!, non fosse altro perché non mi lasciano spazio nelle sedie vicine ;-) e sudano tantissimo...
A parte gli scherzi, credimi, la mia era una semplice constatazione generale: spesso chi ha problemi col peso li ha con la propria psiche (malattie e metabolismi alterati a parte) ed è antropologicamente curioso notare che tra gli audiofili il numero degli obesi sia tanto alto. Ci dovrà pur essere una relazione, non credi? Tra gli sportivi, ad esempio, è molto basso :-)))
Un hobby come questo, che è in special modo solitario e passivo (pure un tantino paranoico), evidentemente raccoglie molte persone con difficoltà a relazionarsi con gli altri. E' una constatazione, non un giudizio, accidenti! Ognuno è libero di fare ciò che preferisce della sua salute e del suo corpo. Attenzione però alla chilometrica coda di paglia, prende fuoco facilmente.

Negozi HiFi. Per quanto riguarda i negozianti, credo di aver detto pane al pane e vino al vino più volte, anche di recente. Ricordi il caso del Garrard Zero riparato per una cifra folle? Ti sembra che abbia difeso il negoziante?
A me non interessa difendere nessuno, cerco solo di vedere le cose dal mio punto di vista. In generale, gli audiofili si lamentano dei negozianti. Se parli coi negozianti, questi si lamentano degli audiofili. Dove sta la verità? Un po' da ambo le parti, temo. Di audiofili perditempo ed insopportabili, ti garantisco, ce n'è un'infinità, almeno tanti quanti sono i negozianti imbroglioni ed indisponenti. Con una differenza: il negoziante non si può scegliere i clienti (beh, solo in minima parte) ma l'audiofilo può scegliersi i negozi che preferisce: le boutique dell'HiFi, i centri commerciali, gli acquisti via Internet etc.
Per quanto riguarda queste ultime due categorie ho da sempre espresso le mie riserve. Se tutta l'HiFi si riducesse ai centri commerciali, potremmo dire addio alle prove d'ascolto serie che qualche negozio HiFi serio consente ancora. Lo stesso dicasi per gli acquisti online. Talvolta però sono un male necessario. Io stesso acquisto ormai al 90% online ed all'estero (Cina esclusa, per ora).

Cina. La questione "Cina" invece è ben più delicata e complessa di quanto la veda tu. E' vero, dietro piccoli prezzi ci sono piccoli uomini, spesso ...bambini sfruttati. Io però mi sono sempre chiesto: se noi non acquistassimo i prodotti di questi Paesi, quei lavoratori sfruttati e malpagati...di cosa camperebbero? Siamo sicuri che ci metteremmo a posto con la nostra coscienza? E se la cura - boicottaggio dei loro prodotti - si rivelasse peggiore del male?
Meglio 1 dollaro al giorno o zero dollari al giorno? E' una domanda, io la risposta non la conosco. Da sempre il mondo ha funzionato così: chi è più povero bussa alle porte di chi è ricco, proponendogli prodotti a basso costo. E siccome mi pare che il mondo occidentale non è che se la stia passando proprio benissimo, specie dall'11 Settembre in poi, non mi meraviglia e non mi scandalizza che sempre più persone decidano di acquistare i propri componenti HiFi direttamente in Cina. Non mi sorprende che siano tantissimi italiani a farlo, segno evidente che non solo abbiamo pochi soldi ma che i prezzi dell'HiFi, qui da noi, sono sempre stati troppo alti, anche rispetto ad altri Paesi europei con un sistema di tassazione in qualche modo comparabile.

Musica. Infine, grazie per l'appellativo di "critico musicale mancato". Qualche recensione la scrivo, di tanto in tanto, sia per TNT che per la nostra consorella Music on TNT. Ben poca cosa, certo, ma, a dire il vero, mi è stato chiesto anche di scrivere per qualche rivista cartacea ben più prestigiosa. Per la mia monografia sul Battisti più recente sono stato invitato ospite in studio in una trasmissione radiofonica nazionale. Sono sicuro che il tuo "curriculum" musicale sia ben più nutrito del mio ma questo non ti autorizza a definirmi "critico musicale mancato" o "sessantottino" o Dio solo sa cos'altro. Nessuno mi ha dato la patente di critico, così come nessuno mi ha nominato o promosso recensore audio. Scrivo ciò che penso, non distribuisco Tavole della Legge. Se ti piace ciò che scrivo, bene, altrimenti arrivederci e grazie della visita.
Nel caso specifico, certamente i Metallica non sono Bach ma forse potrebbe stupirti il fatto che un quartetto di violoncellisti classici abbia inciso un intero album di brani di tale gruppo. Sì, persone che conoscono bene la Musica classica ("Musica seria" è così che la chiamate, nevvero?) e che tra tutte le cose che potevano reinterpretare hanno scelto proprio i brani dei Metallica. Non deve essere un caso. Se conoscessi bene i loro dischi, parleresti in modo differente.
Certamente, dicevo, non sono Bach. Ma neppure Dalì o Carrà sono stati grandi come Raffaello e Caravaggio, forse. E il Cavallo di Duchamp certamente non è il David di Donatello... allora, che vogliamo fare? Esiste un'Arte di serie A ed una di serie B? Non stiamo parlando di spazzatura, sia ben chiaro! Berlioz, e non solo lui, spero tu conosca bene la storia della "tua" Musica, è stato considerato spazzatura dai più, ai suoi tempi. E, in tempi ben più recenti, gli stessi Beatles, gli Stones e tanti altri "grandi" sono stati etichettati come scimmiette che fanno solo rumore spaccatimpani.
Spesso solo il tempo può rendere giustizia alla grandezza di un'opera o di un'artista. E' un discorso che ci porta lontano ed io mi sono dilungato oltre ogni ragionevole limite. Torniamo a parlare di HiFi, magari.
La mia persona ed i miei pensieri, non dovessero piacere, possono essere evitati con un semplice click, in fondo. E' così facile. Io evito i siti e le persone che non mi piacciono. Non mi prendo neppure il disturbo di dirglielo.
Cordialità,
Lucio Cadeddu

Feedback positivo su nuovo impianto
Ciao Lucio,
tempo fa ti avevo scritto per un indirizzo da seguire nell'acquisto delle casse per il mio impianto (Diffusori autocostruiti da 700 €), composto da un NAD C350, un vecchio lettore cd Denon e cavi TNT. Scartata la via dell'autocostruzione, mi sono preso un paio di settimane full time di ascolto.
Ho sentito le Klipsch 3.5/2 (belle, ma enormi e fuori budget), le PSB 4T (che sembra siano un'accoppiata classica con elettroniche Nad, ma purtroppo erano da rodare e le ho sentite in una saletta pessima, ed in definitiva non mi hanno convinto), le Energy C5 (gamma media troppo in evidenza), le JMLab 716 (fin troppo dettaglio per i miei gusti), un paio di Magnat e, per pura curiosità, le Zingali Prelude 2, il cui suono mi ha conquistato, ma che andavano troppo fuori dalla mia portata.
Alla fine del mio pellegrinaggio tra le provincie di Padova e Venezia, ho scelto le Triangle Heliade ES, il modello che ha sostituito (credo) le Zerius. Concordo su quello che avete detto nella recensione degli altri modelli Triangle sul vostro sito: il suono della "casa" rispecchia quelle caratteristiche di trasparenza ed equilibrio di cui avevo letto e che cercavo. Nello stesso negozio ho ascoltato anche le
Titus: se posso permettermi, consiglio di ascoltarle a chiunque sia in cerca di un modello da supporto sotto i 500 €.
Ho usato il programma CARA Room Acoustic della ELAC per posizionare le torri nel mio salotto, ho inserito il modello, disegnato la stanza, e da circa un mese mi sto godendo i miei cd. Il salto qualitativo dalle vecchie RCF che avevo prima è siderale.
Tutto questo solo per ringraziarti dei consigli che mi hai dato e complimentarmi di nuovo per il lavoro che fate settimanalmente. Ho ripreso ad ascoltare musica con assiduità, un'abitudine che avevo purtroppo perso a causa del cattivo suono con cui mi rapportavo. A presto per il cambio di sorgente...

Due righe finali: dopo aver completato l'acquisto, dal momento che avevo i miei cd ancora caldi nella mano, ho chiesto al titolare del negozio di poterli provare (per sfizio) con un paio di Wilson Audio Sophia pilotate da un impianto Krell che avevo notato ad inizio pomeriggio. Che spettacolo! A casa ho rifatto i conti di quell'impianto un paio di volte, per essere sicuro del numero di zeri.
Andrea Zanon - E-mail: andhre (at) tiscali.it

LC
Caro Andrea,
tutto è bene quel che finisce bene, si diceva una volta :-)
Credo che l'abbinata NAD - Triangle sia azzeccata, viste le impostazioni timbriche abbastanza "complementari". Complimenti per l'approccio metodico e per aver prestato attenzione al posizionamento dei diffusori. Quando le cose si fanno con serietà, dedizione e cura i risultati non tardano ad arrivare. Goditi la Musica per ora, riscopri i tuoi dischi preferiti poi...si vedrà. Un possibile lettore CD potrebbe essere, per varie ragioni, anche lo stesso NAD C542, a meno che tu non voglia puntare ancora più in alto.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Un vecchio giradischi
Gent.mo Dr. Cadeddu,
Le scrivo per sottoporle una mia recente esperienza, tempo fa ho acquistato un giradischi Lenco L75 principlamente per ascoltare i 78 giri. Il mio giradischi, in uso da una vita, è un Thorens TD160 tenuto in perfetto ordine, utilizzo una testina Grado Gold. Un paio d'anni fa avevo acquistato una Benz Micro ad alta uscita, la MC20, dopo un attento ascolto in una sala a Cattolica, questa testina sul mio impianto faceva pena, bassi inesistenti, acuti teglienti e non solo sul TD160 ma anche su un Project.
Per farla breve ho provato la suddetta testina (e anche la Grado) sul Lenco: una meraviglia alla faccia della trasmissione a puleggia, non so cosa dire ma questo giradischi è veramente valido. Il Lenco è stato revisionato da mio figlio e gli abbiamo costruito un mobile nuovo. Lo utilizziamo anche per i 78 giri con una testina Shure.
Per la cronaca attualmente ne abbiamo acquistato un altro, uno per me e uno per mio figlio (grande appassionato di jazz). Bisogna dire che mio figlio è riuscito anche a ricostruire i cuscinetti plastici che reggono il braccio.
Per finire volevo ringraziarla per il suo impegno e la grande qualità della rivista che lei dirige.
Sinceri saluti,
Sergio - E-mail: sergio.monti (at) ima-arosio.it

LC
Caro Sergio,
certo che quanti riporti è molto singolare, mi farebbe pensare a qualche problema negli altri giradischi e/o a qualche incompatibilità con i bracci in dotazione e/o a regolazioni errate. Il Lenco L75 lo conosco bene, è un "workhorse" ma quanto a qualità sonora non si può definire certo un campione (rumorosetto, direi). Il TD 160, in condizioni normali, gli fa barba e capelli.
Comunque sia, l'importante è che alla fine il risultato sia stato raggiunto, indipendentemente dalla strada percorsa.
Lucio Cadeddu

Subwoofer per HiFi
Caro Direttore,
ti scrivo dopo un bel po' di tempo. Nel chiederti ancora una volta un cortese consiglio, riepilogo i componenti del mio impianto:

  1. amplificatore a valvole Spark 600 (cinese, altro nome della Cayin), circa 35 watt di potenza con quattro EL34, una coppia di 6922 Electro-harmonix nuove e una coppia di Ecc82 Telefunken Nos. L'ho preso usato su E-Bay da un audiofilo tedesco e ho solo cambiato le due coppie. Mi piace molto... anche come suona (hi).
  2. Cdp Marantz 63 MkII Kis, ho effettuato il tweaking completo seguendo passo passo le istruzioni dell'articolo su TNT Audio. Inoltre ho fatto montare un clock della Audiocom inglese, anche questo comprato tramite E-Bay dal costruttore.
  3. Giradischi Lenco L78SE con testina Audiotecnica (non sono sicuro, ha un triangolo disegnato sopra, non me ne intendo di giradischi e lo uso proprio pochino, nonostante abbia conservato la mia vecchia collezione di Lp).
  4. Diffusori autocostruiti reflex monovia con altoparlante full range Fostex FE206E, 95db, 30 watt.
  5. Qui sta il problema: per andare sotto ai 39Hz dei Fostex ho preso un sub attivo che già avevo, 100 watt reflex marca Mivoc, 25cm l'altoparlante, ho escluso il modulo interno alimentandolo tramite i cavi di potenza con l'integrato che usavo prima (Rotel RA969BX), filtrando il segnale con un processore valvolare Behringer Tube Ultrafex modello T1954 (che ha anche i controlli dei Khz da 1 a 8).
Il sub è diventato "naturalmente" molto meno invadente rispetto alla sua versione originaria, tuttavia sto pensando sul serio di vendere tutto (sub, processore, Rotel) e col ricavato costruirmi il subwoofer illustrato nell'ultimo articolo di Costruire Hi-Fi. Quello, o in alternativa il "Bimbo" il cui progetto ho trovato su Audiofanatic.
Il problema vero è che non li posso ascoltare, posso solo andare "a naso", come ho quasi sempre fatto, ma in questo caso vorrei essere sicuro di non sprecare tempo e denaro in un progetto che potrebbe mal accordarsi con i miei diffusori, che sono il solo punto fermo intorno al quale far ruotare il suono che mi serve esca da un subwoofer, qualunque esso sia.
La mia stanza è circa 4,50x4,60 metri, mansarda, tetto spiovente su due lati, altezza minima 1,80 metri, massima 3,80 metri. Ho realizzato i tube traps con rete da giardino e feltro. L'impianto è posto sulla parete interna e anche la più alta, i diffusori sono posizionati esattamente come nello schema su TNT Audio, rivolti verso due finestre piccole, ad arco e basse, senza tende. Nonostante queste limitazioni strutturali, sono molto contento di come suona la mia musica in questo ambiente.
Ti sarei veramente grato se potessi darmi un altro dei tuoi preziosi consigli,
Ciao!
Massimo - E-mail: theknack (at) tiscali.it

LC
Caro Massimo,
posto che non conosco i progetti che citi e quindi mi viene difficile potermi esprimere, ti proporrei una soluzione alternativa: un subwoofer attivo di buona qualità, magari da prendere usato. Gli impallinati dell'HT comprano e rivendono questi componenti abbastanza frequentemente.
Quel che ti serve, infatti, è un sub che sia già amplificato e filtrato e che ti consenta di regolare livello, fase e pendenza del taglio. La maggior parte dei sub "commerciali" di un certo livello consente tutte queste operazioni.
Sto pensando ad esempio ai sub della Velodyne o della REL, due Aziende specializzate in questo particolare componente, che hanno un catalogo veramente molto ampio ed in grado di soddisfare ogni esigenza.
Dai un'occhiata all'usato, magari, non dovrebbe essere difficile trovare qualcosa che si accordi con le tue esigenze di budget.
Sono certo che vendendo tutto il resto (ampli, sub e processore) riuscirai a racimolare la somma necessaria per un buon sub attivo con tutti i crismi. Sarebbe un upgrade a costo zero, dunque.
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Vecchio impianto da rispolverare
Gentile redazione,
sarà stata fortuna o caso a portarmi sul Vostro sito ma tutto ciò è caduto davvero a fagiolo. Mi sono trasferito da poco in una nuova abitazione ed ho trasportato il mio vintagissimo ed adolescenziale impianto collocandolo in una stanza ampia (6X6 volta a stella di quasi 5m.). Si tratta di un impiantino composto da un giradischi Thorens TD 104 mkII con testina stanton da sostituire, un amplificatore Luxman L-200, una piastra Nakamichi C1, due diffusori Bose 301/II. A questo ho aggiunto recentemente un lettore dvd/cd Sony NS 330.
Lo so, avete già conati di vomito ma tant'è la passione allora era tanta, i soldi pochini, inesperienza tanta ed il lettore è stato praticamente regalato.
Ora che la testa e la casa sono a posto, risorge la passione per la musica che raramente ho abbandonato e disponendo di circa 150 lp ed altrettanti cd prevalentemente di rock, anzi progressive anni '70 (ma non disdegnando altri generi e stili musicali) mi interrogo prima di tutto sulla testina da cambiare e poi su cosa posso intervenire per upgradare l'impianto e la soddisfazione. Grazie.
Francesco - E-mail: francesco.palma (at) katamail.com

LC
Caro Francesco,
intanto, se la testina Stanton non è troppo vecchia, potresti pensare di cambiare solo lo stilo. Non è un gran risparmio, ma sempre meglio di niente. I ricambi per le Stanton, essendo testine ancora abbastanza diffuse, si dovrebbero trovare senza grossi problemi, magari anche online.
Se invece vuoi cambiare tutto, le solite Grado Black, Sumiko Oyster o Goldring Elektra andranno più che bene col tuo Thorens.
Per un upgrade generale bisogna prima di tutto vedere se la disposizione del tutto segue almeno i canoni base cioè niente diffusori appesi al soffitto o su pareti diverse etc. Controllato lo stato delle cose, fossi in te penserei ad un cambio di diffusori. Ampli e sorgente possono ancora resistere. Senza avere un'idea del budget che potresti destinare all'impianto è durissima dare consigli sensati. L'unico che mi sento di darti è quello di cominciare a leggere qualche lettera alla redazione, ogni settimana ci sono consigli per upgrade di vari componenti in ogni fascia di prezzo.
Già che ci sei, sebbene si tratti di un intervento a bassa priorità, fai un pensierino ai cavi. Qualcosa di autocostruito dovrebbe consentirti di metterti a posto con la coscienza per un bel po'.
Ultima cosa, l'ambiente. Quel soffitto con volta a stella di 5 metri lo vedo male, molto male. Non vorrei prevedere disastri sonori ma credo che qualche "problemino" sia altamente probabile e da tenere in debito conto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Diffusori con problemi di posizionamento
Caro Lucio,
ho nuovamente bisogno di un consiglio. La scorsa estate, insoddisfatto dal suono del mio ormai decennale impianto (pensa, regalo di diploma), ti scrissi chiedendoti un parere sulla possibilità di inserire nella mia sala d'ascolto (6,50X3,50, casse sul lato corto a 50-60 da parete laterale e max 25 cm da quella di fondo) un paio di diffusori a torre.
Tu mi desti l'ok ed io partii con l'ascolto...pensavo fosse più semplice! Ho ascoltato praticamente tutti i modelli che offrono Mediaworld & co. a partire da 300 € e fino a 700 € (tranne le Arbour e le Aliante Tower che non ho trovato) e devo ammettere di essere rimasto abbastanza deluso.
Certo le circostanze ambientali di queste "sale" sono quelle che sono, ma non ho riscontrato quelle differenze sonore che avrebbero dovuto spingermi a pagare per migliorare il mio impianto attuale (lettore teac cdp-4500, ampli QED A240, casse sequence model 3).
Nei prossimi giorni rifarò la prova con il mio ampli anche se temo le cose non cambieranno.
Vista la situazione di stallo ho pensato di compiere qualche sacrificio in più (900 €) e provare ad ascoltare diffusori più importanti (sonus faber gran piano, proac 125 studio, opera terza, ecc), anche usati, ma sono stato freddato dall'opinione di mio zio (l'esperto di turno) secondo il quale per la posizione in cui suoneranno i diffusori nella mia stanza non varrebbe la pena spendere tutti quei soldi, in quanto non otterrei mai un vero suono hi-fi (sic!) e ne svilirei il valore.
A questo punto cosa mi consigli di fare, dal momento che cambiare casa (e moglie) non posso - ehm, non voglio - e che, per problemi di distanza, i rivenditori non mi danno in prova i diffusori?
Non credo abbia senso upgradare se i benefici non sono proporzionali ai sacrifici. Per finire, un mio collega possiede una coppia di Aliante Moda Pininfarina con stands vela e me li ha offerti - guarda caso - a 900 €. Dovrei, ovviamente, provarle con il mio QED ma visto che abita a 250 km. di distanza ed alla luce di quanto sopra ne vale la pena?
Spero non ti innervosisca per la lunghezza di questa mia, ho tentato *veramente* di essere sintetico ;-)
Ciao e buon lavoro!
Gianluca - E-mail: giandalf (at) hotmail.com

LC
Caro Gianluca,
la distanza dalla parete di fondo è veramente esigua e questo certamente penalizza sia la linearità di risposta di qualunque diffusore sia la creazione di una scena acustica credibile e ben sviluppata nelle tre dimensioni. Lo zio esperto non ha, pertanto, tutti i torti. Certamente le Moda Pininfarina sarebbero un passo in avanti significativo, ma bisogna ammettere che andrebbero comunque un po' sacrificate. Questo, d'altra parte, è quasi inevitabile. Ben pochi si possono permettere condizioni ideali per disporre i propri diffusori.
In definitiva: 250 km non sono poi così tanti per andare a prendere delle casse per ascoltarle a casa tua. Consideralo un piccolo "acconto" per evitare delusioni e spese ben più...pesanti. Non servirebbe a molto sentirle col tuo ampli in un ambiente diverso, DEVI sentirle nel TUO ambiente. Chiedi dunque la cortesia di poterle avere in casa per almeno un weekend, se è tuo amico, il venditore non dovrebbe fare troppe difficoltà. Magari invitalo a casa tua ed offrigli un pranzo luculliano in cambio della sua cortese disponibilità :-)
Tra l'altro, le Moda con gli stands Vela dovrebbero essere ben accolte dalla tua consorte...sarebbe un bel pezzo d'arredamento, magari questo ti consente di spostarle un po' di più dalla parete posteriore.
Due possibili soluzioni alternative (in caso di amico poco disponibile) potrebbero essere rappresentate dalle Linn Ninka e le Naim Intro/Intro2, da cercare usate. Si tratta di casse che non soffrono troppo della presenza della parete posteriore vicina (anzi!). In Italia, usate, si trovano comunque molto difficilmente.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Reperibilità dischi audiophile
Caro Lucio,
chi ti scrive è un aspirante audiofilo "amareggiato". Innanzi tutto premetto che da diversi mesi sono un assiduo lettore di TNT e che ormai ho esplorato le sue pagine in lungo e in largo. Il motivo per cui ti scrivo, per adesso, non è legato a domande su componenti dell' impianto ma piuttosto alla reperibilità di dischi audiophile, e mi spiego: sia per questioni di test in termini di ricostruzione di immagine sia per la voglia di ascoltare qualche incisione veramente "fedele" ho deciso di rivolgermi a uno dei negozi di dischi della mia città per comprare quanto segue su supporto CD:

Inizialmente mi è stato detto che in circa una settimana o dieci giorni al massimo avrei avuto il tutto. Dopo più di due settimane e un paio di inutili di telefonate circa i tempi di consegna, ho richiamato per avere un idea realistica sulla data in cui avrei dovuto aspettarmi di ricevere le agognate incisioni. In buona sostanza mi è stato detto che non era possibile sapere niente di "sicuro" e che se volevo aspettare bene altrimenti potevo annullare l'ordine.
All'inizio della lettera ho detto di essere "amareggiato": ed è vero perché dopo circa 10 minuti di orologio in cui ho cercato di insistere e fare valere le mie ragioni (non volevo avere i cd il giorno dopo ma solo sapere quando potevo riceverli !!! e per un prezzo di 37 euro al cd non mi sembra una pretesa lunare !!!) ... dicevo, dopo 10 minuti di orologio mi sono sentito trattato a pesci in faccia (era come se il commesso mi stesse facendo un favore) e, alla fine, esasperato, ho ceduto e ho annullato il mio ordine su due piedi più per il nervoso che per convinzione.
Le domande che mi vengono spontanee a questo punto sono due:
  1. La mia richiesta era davvero così fuori dal mondo? (mi è stato spiegato ad esempio che nel caso di Proprius era necessario passare dall'importatore e che l'incertezza era dovuta anche al fatto che questa è una minuscola etichetta svedese....mah !)
  2. Come e dove è possibile trovare dischi di questo tipo ?
Tanto per cambiare i complimenti per la rivista te li faccio alla fine e non all'inizio: siete davvero speciali, una piacevole e rassicurante costante nelle navigazioni in rete; trovo che TNT sia assolutamente IL punto di riferimento in un mondo (quello dell'hi-fi) sempre più difficile....!
Grazie,
P.S.: a proposito di incisioni valide ho acquistato e ascoltato
NADA TRIO che hai consigliato nella tua sezione di dischi per le prove: è una bomba......!!!!
Marco - E-mail: marco.mazzolani (at) libero.it

LC
Caro Marco,
il povero commesso aveva un po' ragione. Si tratta di piccole etichette distribuite in Italia in maniera differente dai soliti canali. Lui inizialmente non immaginava tanta difficoltà e si è preso l'impegno poi, quando ha capito la situazione, ha fatto un po' marcia indietro. Non è gravissimo che un commesso di un negozio di dischi non conosca etichette come Proprius e Reference Recordings. E' più grave che si sia mostrato scortese con un cliente! Già si vendono pochi dischi....se si trattano a pesci in faccia i pochi clienti dove si va a finire?
Potresti rivolgerti DIRETTAMENTE all'importatore/distributore di Reference Recordings (Sound and Music) per la Sinfonia Fantastica di Berlioz. Vendono direttamente al pubblico. Per i Cantate Domino basta chiedere alla I.R.D. Oppure, se vuoi, trovi tutti i dischi Proprius (anche i "Jazz at the pawnshop") a ben 16 € l'uno (e non 37!!!), presso questo negozio (italiano): Moonlight records.
In generale: non possiamo pretendere di trovare sotto casa quel che scoviamo segnalato in un sito Internet. La rete serve sia per trovare le informazioni che i...prodotti. Spesso è un sistema autoreferente, in rete si parla di prodotti che attraverso i canali tradizionali non esistono o non sono disponibili. Ho impiegato circa 5 minuti a trovare quei dischi, 10 minuti sarebbero bastati per fare l'ordine che poi mi sarebbe stato recapitato comodamente a casa. Quanto tempo hai speso per andare in negozio, spiegare che dischi ti servivano, tornare a chiedere lo stato dell'ordine, discutere col commesso etc etc.? La rete, talvolta, è un modo straordinario per risparmiare tempo, rabbia e delusioni. Non solo, nel caso specifico, i Cantate Domino si trovano a 16 Euro anziché a 37....un risparmio mica da poco, al quale va aggiunto il risparmio di tempo.
Infine, sono contento che NADA TRIO ti sia piaciuto così tanto. Effettivamente l'incisione è favolosa...per quel prezzo, poi!
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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