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Lettere alla Redazione

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
I volumi della posta precedente

  1. RCF Teens 3/2 salvate dalla rottamazione
  2. Home Theater e subwoofer
  3. Ancora sul Gyrodec...
  4. Cavi speciali e reti di compensazione
  5. Nuovi diffusori
  6. Tante domande
  7. Ronzio su ingresso phono
  8. Come autocostruirsi i nostri cavi...a Milano
  9. TNT-Audio in Croazia
  10. Dubbi sul canale centrale
  11. Ronzii dal lettore CD
  12. Peggio di una bomba H ad orologeria
  13. HiFi molto...integrati
RCF Teens 3/2 salvate dalla rottamazione
Ciao Lucio
ho finalmente trovato dieci minuti per scriverti e stavolta non per chiedere consigli ma per raccontarti il salvataggio di un paio di minidiffusori "da libreria" RCF Teens 3/2.
Li comprai un paio di anni fa e non apparve un acquisto felice; anche dopo un lungo rodaggio non persero mai il loro carattere "scuro" e la compressione dinamica che causavano notevole fatica d'ascolto. Eppure l'altoparlante delle basse frequenze a vederlo non sembrava così malvagio, così decisi di non dichiararmi sconfitto e persi una domenica pomeriggio a misurare componenti filtrati e non con la scheda Clio.
Scoprii che il piccolo mid-woofer era in realtà dotato di un buona risposta all'impulso e in frequenza (oltre i 12 Khz!) ma era stato filtrato in modo barbaro (secondo le mie misure).
Decisi di tentare una modifica very low cost sull'oggetto, dato che avendole pagate nuove 212.000 la coppia non aveva senso arrivare a spendere molto sull'upgrade; le modifiche spero che possano tornare utili ad altri, dato che credo di non essere l'unico ad averle acquistate!
Ora si fanno ascoltare per ore con fatica contenuta, hanno una buona dinamica anche sulle voci (che però sono un po' in primo piano, un po' proiettate in avanti), un basso non esteso ma articolato e veloce, una scena degna di tal nome, tutto ciò tenendo conto del prezzo d'acquisto, ovviamente!
Le modifiche: Il costo del tutto è minore di 2-3000 lire, e ne vale veramente la pena. Se si vuole spendere (ed avere) di più, si possono foderare le pareti con antirombo adesivo e sostituire i cavi dal cross-over ai morsetti.
Il posizionamento deve essere curato: bisogna disassare i diffusori dal punto di ascolto per attenuare l'esuberanza del woofer in gamma medio alta (una specie di filtraggio "meccanico"); questa pratica, che ad alcuni può sembrare barocca, consente di non filtrare il woofer recuperando il massimo della velocità che il piccolino è in grado di dare.
Un buon compromesso tra immagine, timbrica e presenza in basso l'ho ottenuta poggiando le casse su due stand di circa 50 cm. sollevando il frontale con un
battiporta UPIM, e orientando le casse molto più avanti del punto di ascolto, ovvero verso l'interno.
Le modifiche hanno apportato un aumento di sensibilità come effetto collaterale, che non guasta con ampli di piccola potenza. Ora dovrebbe essere intorno ai 90 db/W/m.
Continua così con la linea editoriale (le tue frecciate spero scoraggino certi personaggi un po' viscidi...) e grazie per il tempo che dedichi a TNT.
Marco Benato - E-mail: mbspt@dei.unipd.it

LC
Caro Marco,
ricevo e molto volentieri pubblico questa tua esperienza che può essere utile per altri possessori degli stessi diffusori che abbiano voglia di tentare strade nuove.
L'unico appunto che mi sento di fare è sul tuo giudizio circa il filtraggio "barbaro" delle RCF originali. Trattandosi di un prodotto commerciale, orientato alla fascia economica del mercato (200 mila lire per 4 altoparlanti, un mobile, un progetto e gli imballi mi sembrano quasi un miracolo!) non ci si deve aspettare soluzioni audiophile ma piuttosto delle scelte progettuali in grado di soddisfare il consumatore medio. Il woofer non filtrato, come hai rilevato anche tu, va a lavorare in sovrapposizione al tweeter, almeno per una certa gamma di frequenze, problema non di secondaria importanza e che si può attenuare, come hai fatto, ruotando i diffusori verso il centro d'ascolto. Il consumatore medio, tipico acquirente di quel prodotto, avrebbe sistemato i diffusori su una libreria, con buona pace di immagine, dinamica, timbrica etc etc.
E' giusto tuttavia che l'audiofilo tenti sempre di ricavare il massimo dagli apparecchi in suo possesso, che è poi quello che hai fatto tu con una soluzione intelligente e coraggiosa.
L'unica cosa che mi lascia un po' dubbioso è la qualità della gamma media prodotta dal woofer. Mi spiego: come ho già avuto modo di dire nella prova delle Diapason Micra, il woofer non filtrato deve essere un componente nato per essere utilizzato in quella configurazione o quantomeno essere un altoparlante di elevatissima qualità. I dettagli spero ce li vorrà fornire Alessandro Schiavi della Diapason in una futura intervista qui su TNT-Audio.
Comunque sia, a parte questi miei ragionamenti astratti, ciò che conta e pesa di più qui è la tua soddisfazione. Se ora ascolti Musica con più piacere significa che l'upgrade è stato efficace. Il resto è accademia. Ciao!
Lucio Cadeddu

Home Theater e subwoofer
Ciao
ti ringrazio della celerità delle risposte.
Avevo tralasciato nei miei messaggi precedenti l'apprezzamento per il sito, ma mi rifaccio oggi.
L'intenzione è naturalmente qualla di migliorare l'impianto nel suo insieme: non sto qui a tediarti su come è composto, ma ho letto con interesse le prove dei sub Indiana Line e RCF; volevo chiederti:
avendo la voglia di allestire un impianto home theatre volevo utilizzare i tuoi consigli, ma, per quanto riguarda il sub RCF (che potrei pilotare con un finale harman kardon), c'è il problema che il taglio di uscita dell'elaboratore che vorrei acquistare è a 200 Hz e quindi troppo alto.
Alternativa è il sub Indiana Line che avete provato: è ok per allestire un impianto HT, oppure debbo trovare alternative o sempre Indiana Line o addirittura i nuovi sub amplificati della RCF?
Come vedi c'è sempre il dubbio audiofilo, in considerazione del fatto che tutti gli apparecchi li debbo ordinare, non avendo la possibilità di provarli prima.
Ringrazindoti anticipatamente, e riservandomi di nuovo di interrogarti, ti saluto cordialmente.
Carlo Massetti - E-mail: c.massetti@agora.stm.it>

LC
Ciao Carlo,
se l'uscita sub del processore è filtrata a 200 Hz (un po' altina, mi pare strano) certo non puoi utilizzare il sistema che consiglio io, cioè woofer filtrato SOLO elettronicamente ed amplificato da finale dedicato, soluzione, secondo me, dai numerosissimi vantaggi.
Non ti resta allora che la strada del sub attivo con frequenza di taglio regolabile a piacere. Indiana Line o RCF? Si tratta di prodotti dall'ottimo rapporto qualità/prezzo, non puoi sbagliare. Dei nuovi RCF so poco ed andrebbe ad esempio verificato se anch'essi dispongono di filtro regolabile e di controllo della fase, caratteristiche utilissime in un impianto HT. Credo che una telefonata al servizio clienti potrà fugare ogni dubbio.
Se vuoi la mia preferenza personale, io nutro una forte simpatia per un sub attivo della Velodyne, il VA 68X II che costa un po' di più (circa 1.200.000) ma si tratta di un prodotto di qualità davvero notevole.
Invece tra i due italiani, fatto salvo che abbiano la stessa flessibilità operativa (telefonata di cui sopra), non potendoli ascoltare, scegli quello che a) costa meno e b) offre più garanzie.
A presto!
Lucio Cadeddu

Ancora sul Gyrodec...
Ciao Lucio,
è un po di tempo che non ci sentiamo, sicuramente dal Top Audio.
Probabilmente non ti ricorderai, ma al Top Audio ti avevo presentato un mio carissimo amico e giusto stasera ci sei venuto in mente. L'oggetto della discussione è Sua Maestà "Gyrodec" che mi vuol rifilare!!!!! A questo punto cedo la penna, pardon la tastiera al mio amico.
Ciao Lucio, effettivamente sto cercando di piazzare il mio Gyrodeck al Giorgio che però non ci sente.
A parte gli scherzi mi piacerebbe sostituire il mio braccio, un Mayware MKII con un braccio più consono.
Ho una testina Adcom MC Microridge che mi soddisfa tantissimo e non vorrei assolutamente cambiare.
Secondo il tuo parere, vale la pena upgradare il Gyrodeck con la versione MKII ed eventualmente integrarlo con il Gyropower, e soprattutto che braccio mi consigli?
Che valutazione potrebbe avere Gyrodeck e Mayware usati ma tenuti in perfette condizioni?
Ciao e grazie anticipatamente...
Giorgio e Piergiorgio - E-mail: gbazzon@galactica.it

LC
Carissimi,
mi mettete in una posizione molto delicata...visto che c'è una vendita in vista. Sarò franco: io terrei il Gyrodec e magari lo upgraderei con l'alimentazione Gyropower che gli farebbe fare un bel salto di qualità.
Il braccio potrebbe essere lo stesso Gyro Arm se non si vuole spendere molto (circa 700 mila) oppure il Roksan Tabriz o il Nottingham Space Arm, intorno ai 2 milioni.
La valutazione dell'usato è difficile, io direi intorno al milione e 800 mila giradischi + braccio. Spero di non avervi messo in difficoltà. Ribadisco, comunque, che io terrei il Gyrodec :-)
Lucio Cadeddu

Cavi speciali e reti di compensazione
Caro Direttore,
inizio questa lettera ringraziandola per la tanto esauriente quanto rapida risposta avuta alla mia mail della scorsa settimana.
Le espongo il mio problema. Leggendo le vostre rubriche ho scoperto che i cavi sono molto più importanti di quello che pensassi.
So benissimo che una automobile non è il posto migliore per ascoltare musica, e che le differenze apportate da un cavo mediocre sono pressochè infinitesime (come ha detto Lei: il compatto della nonna non suonerà meglio se userete dei cavi esoterici), ma perchè non provare.
Ho letto l'articolo sia sullo
Star che sul cavo Merlino e, visto i costi abbastanza contenuti dei componenti, volevo chiederle se ritiene possa essere fruttuosa la loro installazzione in una autovettura, almeno, nel caso del secondo, per ridurre i disturbi generati dal passaggio di corrente.
Una seconda domanda, nell'articolo dello Shield, Mimmo Cacciapaglia, se non ho capito male, sostiene che la "configurazione" semibilanciata di un cavo (cioè con due conduttori al suo interno dei quali il "+" ed il "-" collegati da ambe le parti rispettivamente al "segnale" e alla "massa" e la calza schermante collegata solo alla massa dal lato sorgente - per favore, mi corregga se ho sbagliato) dia risultati migliori di un cavo sbilanciato quasi parità di costo.
Se così è, dice che potrei provare ad usarne uno in auto dove, di sicuro, ciò che non manca sono le sorgenti di interferenza? Esistono anche cavi bilanciati? Come sono fatti? E, soprattutto, che vantaggi danno?

Terza ed ultima domanda, ha mai pensato, come Thorsten Loesch, di usare cavo per reti di comunicazione quali cavo da segnale, visti anche i loro costi contenuti. Lei cosa ne pensa? O mi consiglia un cavo più "tradizionale", magari semi o bilanciato?

Una ultima cosa: Lei come classificherebbe le reti per livellare l'impedenza dei diffusori: superflue, utili, necessarie o più? Ed inoltre, quale è, in soldoni, il loro effetto?
Ora la saluto, ho un po' esagerato :-( , ma la mia curiosità è tanta.
Ancora grazie
Luca Degli Esposti - E-mail: lucappp@bomet.fci.unibo.it

LC
Luca,
anche la tua lettera fa riferimento a precedenti risposte private della settimana scorsa. Lo devo precisare per chiarezza con gli altri lettori.
Le domande sono tante, vediamo di mettere un po' di ordine:
i cavi speciali vanno bene anche in auto, sia di segnale che di potenza che di alimentazione. Il problema in auto sono i ritorni di massa, essendo l'auto stessa antenna ricevente dei disturbi. Comunque sia, per l'alimentazione scegli un cavo di grossa sezione, tutti gli installatori car dispongono di sezioni adeguate. Magari anche un bel condensatorone da 1 Farad (!!!) non farebbe male (ora è molto di moda sugli impianti car al top).
Il Merlino lo vedrei male perchè non esiste una vera "terra" verso la quale scaricare le interferenze. Prova, al più, con una configurazione tipo il Merlino CD. Bene anche una prova con lo Star. Ricordati però che questi cavi sono poco flessibili ed in auto possono causare più di un problema di installazione.
Molto più importanti i cavi di segnale (nella mia auto, ovvio, c'è di tutto un po'!!!) che devono essere di ottima qualità e possibilmente semibilanciati.
I vantaggi rispetto al semplice coassiale sono notevoli tanto che la maggior parte dei cavi di un certo livello utilizza questa configurazione.
I cavi completamente bilanciati esistono (e si tratta del collegamento migliore possibile) solo che anche gli apparecchi devono avere ingressi ed uscite bilanciate che, se non sono molto diffuse nel settore HiFi domestica, figuriamoci nel car audio. Come sia fatto un cavo completamente bilanciato lo puoi capire da solo, sapendo come si realizza quello semi-bilanciato.
Evidentemente andata e ritorno del segnale utilizzano conduttori identici mentre lo schermo è indipendente. I vantaggi, in termini di efficacia anti-interferenze, sono facilmente intuibili. Non si tratta di un sistema molto diffuso per ragioni principalmente storiche. Il connettore RCA, quello che si trova ovunque, è certo ben lontano dall'essere l'optimum...però è il più diffuso. Anche il VHS era peggio del Betamax...o il digitale...va bè...mi fermo qui ma credo che ci siamo capiti. Non a caso su apparecchi di alto livello spesso sono presenti connessioni sia RCA che bilanciate.

I cavi per network vanno benissimo come cavi di segnale ma in questo campo ha molta più esperienza proprio Thorsten, che pare li abbia provati tutti :-)
Se vuoi saperne di più dovresti rivolgerti a lui.

Infine le reti di compensazione dell'impedenza. Il vantaggio di questi circuiti è quello di linearizzare la curva di impedenza di un sistema di altoparlanti, cercando di assimilare questa a quella di un carico resistivo puro (resistenza da 4 o 8 Ohms). Perchè? Semplice, un carico di questo tipo è molto più facile da pilotare rispetto ad uno con grandi variazioni in modulo e fase, quindi, in poche parole, l'amplificatore collegato "vede" un carico facile e funziona in condizioni ideali.
Tale vantaggio si paga un po' in termini di complessità circuitale ed alcuni sostengono che più il crossover è complicato e peggiore è (in linea di massima) il suono del sistema di altoparlanti. Come vedi, si tratta sempre di compromessi. Diciamo che, alla fine della fiera, ciò che conta è il risultato finale, non tanto come ci si è arrivati.
Con gli amplificatori moderni, la maggior parte dei quali è in grado di pilotare diffusori anche difficili, non vedo un grandissimo guadagno a complicarsi troppo la vita nel progetto di questo tipo di reti di compensazione ma, questa, ancorchè sostenuta dall'osservazione precedente sugli ampli moderni, è una semplice opinione strettissimamente personale. Ciao!
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori
Ciao Lucio,
ti avevo scritto per dei consigli su come migliorare il mio impianto, in particolare il mio ampli (Technics SU-Z 25), descrivendoti anche il resto della catena.
Il tuo consiglio è stato quello di cercare un sostituto ben più all'altezza. Ebbeno l'ho fatto. Sono felicemente entrato in possesso di un Rotel RA 920 AX, riuscendo a farmi valutare il mio vecchio ampli la bellezza di lire 100.000 (cortesia del negoziante).
Mi ero riproposto di non modificarlo in alcun modo prima che la garanzia non fosse scaduta, ma già dopo tre giorni (un moderato rodaggio) ho piazzato delle guarnizioni di gomma tra il trasformatore e il telaio (non vibra più nulla), ho messo sotto dei
piedini antishok, e infine mi sono affidato alle magie del mago...pardon cavo Merlino. Altra storia! Altra musica!!!

E adesso.....
Devo prima premettere di aver effettivamente rivalutato il valore del CD player (Pioneer PD 106 con modifiche varie) che, con l'intrusione del nuovo integrato, ha tirato fuori una certa personalità, inaspettata vista la sua fascia di prezzo (praticamente tra i più economici).
............Che casse??? (per adesso uso dei diffusori autocostruiti in maniera approssimativa, anche se il risultato, dopo una continua evoluzione basata più sull'orecchio che sulla tecnica, è dignitoso).
Cosa abbinare al piccolo Rotel?
Dopo le modifiche, l'ampli ha risolto alcune delle sue pecche, quali lo scarso corpo del basso e l'eccessiva vellutatezza delle frequenze medie (provare per credere), e quindi.... cosa attaccherò ai cavi di potenza?
Sono disposto anche ad autocostruire qualcosa, infatti prima di scriverti ho dato un'occhiata al progetto delle Lilliput, niente male!
Ma se con un wooferino da 10 cm tirano fuori 50 Hz, perchè non proporne un kit evoluzione con un trasduttore più grosso? (sarei felicissimo di costruire due torrette con qualche Hz in più nel basso).
Allora a presto, mi raccomando.... ci tengo!
Tanti saluti
Andrea Policardi - E-mail: policard@CLI.DI.Unipi.IT

LC
Caro Andrea,
mi fa piacere che abbia preso il coraggio a due mani e ti sia disfatto del vecchio Technics. Il Rotel 920 è effettivamente un gran bell'amplificatore, nonostante i 20 watts dichiarati ed il prezzo contenuto.
L'autocostruzione dei diffusori è una bella idea, a patto di essere consci delle proprie capacità. Molto del risultato finale dipende infatti dalla precisione degli assemblaggi, delle saldature e della cura generale che si pone nella realizzazione.
Fatta questa premessa, c'è da dire che i 50 Hz delle Lilliput non sono affatto pochi...tieni conto che se l'ambiente non lo consente, non serve a nulla avere diffusori che scendono a 30 Hz. Tra l'altro, non sono molti i diffusori commerciali che possono vantare una estensione in basso di questo tipo e normalmente si tratta di progetti impegnativi sia come prezzo che come dimensioni. Infine, molto dipende dal genere di Musica che ascolti: nella maggior parte delle incisioni i 30 Hz non ci sono manco a cercarli col lanternino...
Comunque sia, giro il tuo desiderio a Giuliano Nicoletti, che sta ora lavorando ad un diffusore di riferimento, dal costo un po' più elevato rispetto ai KITs già qui presentati.
Sul versante commerciale, volendo spendere poco non è che ci siano molte alternative, se proprio vuoi delle torri da pavimento: Indiana Line TH 311 (intorno alle 600 mila lire) o Kef Coda 9.2 (intorno al milione), Acoustic Energy AE 109 (stessa cifra), Chario Syntar 100 tower (idem come sopra).
A te l'ardua decisione.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Tante domande
In attesa dei consigli da parte di Giorgio, vorrei porti alcune domande.
Ti ringrazio anticipatamente, per quanto aiuto pratico e morale, ricevo dal Vs. sito, per aumentare le mie conoscenze su questo magnifico hobby.
Ero al mio Finale collegato direttamente al CD Player. Il tuo consiglio è quello di cambiare CD player, e questo lo farò al più presto.

Grazie e saluti
Umberto Cicellini - E-mail: ucicell@tin.it

LC
Umberto,
la posta è tanta, le domande ancor di più ed il tempo ristretto, sarò telegrafico.
Non si può dire che sia meglio una marca piuttosto che un'altra. Con un milione, usato, prendi comunque un ottimo lettore dei marchi da te citati. Magari, se vuoi un'indicazione più precisa cerca di essere più...preciso :-)
Specifiche tecniche per scegliere un lettore CD? Il prezzo in lire italiane (sempre di numeri si tratta, no?) ed il suono alle tue orecchie. Tutto il resto è una enorme perdita di tempo.
Normalmente se un lettore CD funziona, funziona, nel senso che non ci sono molte cose che possano andare storte. Se ha problemi elettrici e/o meccanici te ne accorgi perchè magari ci sarà qualche ronzio di troppo. Se il laser è disallineato farà difficoltà a leggere i dischetti. Nient'altro. A meno che non sia stato aperto e manomesso.
Il vantaggio di avere il pre è che salti a piè pari eventuali problemi di interfacciamento elettrico tra lettore CD e finale (sensibilità, impedenza etc.). Inoltre è buona norma non usare MAI il controllo di volume del CD, a meno che non si tratti di apparecchi di altissimo livello. La qualità del potenziometro è infatti normalmente infima e può causare seri disastri alla qualità del suono riprodotto. Per verificarlo provate ad abbassare il volume tramite il CD...e ne sentirete delle belle.
Gli HDCD suonerebbero al meglio con un lettore dotato del decodificatore apposito della Pacific Microsonics. Tuttavia anche con lettori normali talvolta la qualità sonora è superiore a quella di un comune CD. La codifica HDCD permette, normalmente, una più elevata qualità del suono registrato nel dischetto.
Infine, non è certo necessario mandare a me copia delle lettere che spedite ai collaboratori. Se desiderate che venga pubblicata (o se i collaboratori ritenessero che l'argomento è di interesse generale) basta inviare a me la domanda con allegata la risposta così che la possa pubblicare. Sic et simpliciter.
Che io sappia Giorgio non ha cambiato indirizzo, è solo MOLTO impegnato. Abbiate pazienza, ma abbiamo anche la nostra vita da mandare avanti.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Ronzio su ingresso phono
Caro Lucio,
sono Paolo e ti scrivo da Napoli (non è la prima volta).
Ho da sottoporti un problema che probabilmente per te è banale ma che io, non tanto esperto tecnicamente, non riesco a capire:
- quando ascolto il giradischi (un vecchio JVC con testina Ortofon OM20) e quindi ho il pre (ADCOM GFP-555II) commutato su PHONO, se supero un certo livello di VOLUME (poco meno della metà della corsa del potenziometro) sento un fortissimo ronzio nelle casse (B&W 805 Matrix); un rumore veramente assordante.
Ho l'impressione che sia un problema più elettrico che di segnale ma, ti ripeto, non ho le conoscenze per una giusta valutazione.
Ti sarei veramente grato per qualsiasi suggerimento tu possa darmi.
Ti ringrazio anticipatamente e ti saluto cordialmente
Paolo Arenga - E-mail: parenga@tlsoft.it

LC
Paolo,
due possibilità:

Spero di esserti stato d'aiuto!
Ciao!
Lucio Cadeddu

Come autocostruirsi i nostri cavi...a Milano
Vivo a Milano e le scrivo perchè sto incontrando grosse difficoltà a reperire i cavi per costruirmi STAR MERLINO etc. ho girato qualche negozio ma quando chiedo schermato..... niente oppure solo su ordinazione per spezzoni molto lunghi.
Anche per quanto riguarda accessori tipo spinotti RCA o equivalenti del "wire wrap" della Maplin io trovo o boutique dell'hi-fi o spinotti dorati da 2.000 lire l'uno che mi sembra di aver capito non sono il massimo!
Sicuramente sto sbagliando e non sto cercando nei posti giusti.
Se lei direttore è d'accordo (altrimenti cancelli pure questa parte di messaggio) vorrei chiedere se qualcuno dei "frequentatori" di TNT Audio è a conoscenza di negozi dove trovare questo materiale me lo comunichi all'indirizzo
ilnotaio@tin.it
Grazie ancora per tutto!
Lorenzo Roncoroni - E-mail: ilnotaio@tin.it

LC
Lorenzo,
ricevo e volentieri giro ai lettori di TNT che certamente ti vorranno dare una mano!
Ciao!
Lucio Cadeddu

TNT-Audio in Croazia
Caro Direttore,
per prima cosa mi scuso in anticipo per la grammatica. Mi chiamo Daniel, scrivo dalla Croazia e sono uno studente appassionato di HIFI. Ho incontrato per puro caso la Vostra (ormai nostra) rivista e ne sono rimasto entusiasta, innanzitutto per il Tempio del tweaking. Ci sono poche riviste in giro che trattano di questo tema. Da me in Croazia esce solo una rivista di HIFI e per questo sono orientato verso le riviste italiane ed e grazie a loro che sono diventato appassionato di alta fedeltà.
Dato che sono un autocostruttore puro, mi sono piacuti i temi di autocostruzione (specialmente dei cavi) ed i consigli per i CD player.
Il mio impianto è il seguente:

Sono molto felice del suono dell'impianto, ma naturalmente faccio modifiche quasi ogni giorno cercando la perfezione (!?). Certo, so che questo non è possibile, ma credo che tra noi audiofili ci capiamo ;-)
Per questa volta è tutto, continuate così.

P.S.
Sarei grato se mi poteste consigliare qualche chat con tema HIFI. Grazie.
Tanti saluti dalla Croazia
Legin Daniel - E-mail: legin.daniel@mail.com

LC
Caro Daniel,
innanzittutto sono io che ti ringrazio per l'apprezzamento mostrato nei confronti della nostra umile rivista on-line. In secondo luogo mi complimento per il tuo italiano perfetto, certamente migliori di certi deliri che ricevo ogni giorno da ITALIANI e che sono costretto a correggere per renderli pubblicabili :-)
Per quanto riguarda la tua richiesta di chat sul tema non posso che consigliarti, in italiano, il newsgroup it.hobby.hi-fi che, per quanto inquinato da annunci di compro-vendo (esplicitamente vietati dal manifesto del NG ma...) mostra ogni tanto spunti interessanti.
L'ho frequentato per un certo periodo poi, sia per la mancanza di tempo sia per "chiamarmi fuori" da quel vespaio di polemiche inutili che era diventato, sono stato costretto a trascurarlo un po'. Non si può fare tutto. Faccio già molta fatica a rispondere a tutta la posta di TNT...
Ci sono poi dei newsgroups internazionali sotto la dinastia rec.audio.* tra cui il famigerato RAHE (rec.audio.high-end), vero vespaio di flames velenosissime.
Mi auguro di annoverarti sempre tra i nostri affezionati lettori.
Un saluto alla Croazia!
Ciao!
Lucio Cadeddu

Dubbi sul canale centrale
Caro Lucio,
prima di tutto vorrei ringraziarti (scusa il tu ma leggere i tuoi articoli e considerarti amico è tutt'uno).
In particolare mi piace moltissimo il Tempio del Tweaking, oltre che per i suggerimenti pratici (i fermaporta mi hanno eliminato un fastidiosa risonanza del subwoofer) perchè tenta anche di spiegare le ragioni per cui tali accessori possono effettivamente funzionare.
Le prove poi di alcuni componenti sono per lo meno "spiazzanti" nella loro chiarezza, almeno per chi come me legge riviste per le quali ogni componente provato è almeno ottimo.

Vengo al consiglio che ti chiedo.
Premetto che il locale in cui ascolto la musica sicuramente è poco adatto (2,9x4 mt. aperto in modo asimmetrico su un ingresso/tinello da un lato con finestrone su quell'altro, stereo e divano ovviamente contrapposti sui lati lunghi) ma non ho altre possibilità.
Anche l'impianto che posseggo so non essere esattamente quello che consiglieresti:
compatto Bose Lifestyle 3 (quello più piccolo amplificato) che peraltro nel mio locale con il genere che ascolto è anche passabile (jazz e folk anche se la sinfonica....).
A questo è stato aggiunto un decoder Yamaha DSP E 492 (con l'amplificazione per gli altri 3 canali) due diffusori Jamo Surround 200 (che attaccati al soffitto fanno onestamente la loro parte) e un centrale Yamaha proprio inascoltabile.
Finalmente la domanda.
Volendo sostituire il centrale (Natale, tredicesima...) ed avendo ascoltato presso negozi disponibili (anche se assolutamente incompetenti) impianti completamente diversi dal mio ma che con alcuni dischi mi piaceva come suonavano in modo "surround" pensi che investire un "testone" per un centrale serio abbia senso con il mio impianto come oppure sarebbe il classico motore Ferrari sulla 500 per cui è meglio che non farsi illusioni e spendere 3/400 mila accontentandosi del risultato? (Ti guardano tutti come un marziano se chiedi di portarti una sera un diffusore a casa per provarlo effettivamente).
Ti ringrazio (scusa per la lunghezza eccessiva della lettera) e saluto.
Massimo Vimercati - E-mail: massimo.vimercati@netit.alcatel.it

LC
Caro Massimo,
la seconda che hai detto, mi verrebbe da consigliarti. Cioè, in altre parole, prendi un centrale migliore ma senza andare oltre il mezzo milione, sarebbe fuori lougo. Nomi? Chario Syntar Dialogue (400 mila circa), Indiana Line TH C13 (stessa cifra), Kef Coda C (idem come sopra), Jamo Center 18 oppure Center 100i (sempre intorno alle 400K).
Infine ti ringrazio per l'apprezzamento. Sai, c'è ancora qualcuno che dice che le nostre recensioni sono uguali a quelle delle altre riviste. Sarà, ma io le trovo ancora parecchio diverse per chiarezza ed indipendenza di giudizio.
Ai posteri l'ardua sentenza. Le danze non hanno ancora avuto inizio...si prova ancora i passi :-)
Ciao!
Lucio Cadeddu

Ronzii dal lettore CD
Caro Lucio,
Ho appena sostituito il mio lettore cd Rotel RCD975 con un Copland CDA266. Come avveniva prima col Rotel, ho collegato l'uscita digitale coassiale del Copland con il DAT e, acceso il tutto, appare un ronzio di tensione nell'amplificazione, che si modula con l'apertura del cassettino, il play del cd, etc.
Dopo un po' di prove, giungo alle seguenti evidenze empiriche:

E' un vero enigma... per riassumere: il CD manda un rumore - che si modula col suo funzionamento - alla sua uscita analogica, che dipende dal collegamento digitale coassiale al DAT, ma soprattutto dal collegamento analogico del DAT al pre (se uso la stessa presa per la cuffia - il DAT è portatile - è tutto OK).
Tutti i cavi sono perfetti e di qualità (Monster e Kimber), così come il pre (Alchemist Kraken Pre).
Qualche consiglio?
Grazie e ciao
Luca Isabella - E-mail: Luca.Isabella@saipem.eni.it

LC
Caro Luca,
ho riletto almeno 5 o 6 volte la tua lettera e confesso di non averci capito granchè (sai, l'età...). Intanto non capisco una cosa: il CD, usato da solo, senza DAT, produce ronzio? Sembrerebbe di no.
Il DAT da solo produce ronzio? Così a occhio sembrerebbe un problema di loop di massa che si genera collegando il CD al DAT. La conferma di questa ipotesi sta nel fatto che anche se spegni l'uscita digitale il ronzio permane e per farlo sparire devi fisicamente staccare il cavo coassiale. Mi vien da pensare che la presenza del DAT portatile sia la causa di tutti i mali. Prova a fartene prestare un altro oppure prendi un convertitore D/A separato e prova ad ascoltare il Copland con quest'ultimo.
L'ultima tua frase poi, è tutta un mistero. Cito testualmente: "il CD manda un rumore - che si modula col suo funzionamento - alla sua uscita analogica, che dipende dal collegamento digitale coassiale al DAT". Forse andrebbe corretta così: "il CD manda un rumore alla sua uscita DIGITALE e quindi il tutto dipenderebbe dal collegamento digitale al DAT".
In definitiva, credo che il problema sia un loop di massa che puoi provare a risolvere collegando e scollegando le messa a terra dei singoli apparecchi fino a spezzare il loop malefico.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Peggio di una bomba H ad orologeria
Al TOP HIFI del 1997, quasi all'ingresso, ti trovo un "tipo" (fellow) che pubblicizzava la lotta al "caro CD" dietro c'era un P.C. (.. in una mostra HI FI!) con un Suo sito Internet.
Bene non avrei mai immaginato che quel fugace incontro avrebbe lasciato in me cotanta traccia. Peggio di una bomba ad orologeria ma... che dico!! Molto peggio!!

Ho alle spalle decine e decine di chili di riviste, Suono e poi Audio Rewiew e prima ... indovina??, bene .. gli ultimi numeri sono fermi a sei mesi fa!
Man mano che leggevo TNT-AUDIO non riuscivo più a leggere le "altre" riviste. Prima mi divertivo, anche, a leggere certe fregnacciate (io sono Veneto ma il termine in lingua straniera... ;>) rende) ora non ci riesco proprio!
Ma chi pensava che dietro ad una figura dall'apparenza così mite si celasse tanta forza? Il sito parla da solo!
HANNO RAGIONE (loro) ad essere così incazzati. Qualcuno fa buon viso a cattivo gioco ma ... sono fortunati anzi .. FORTUNATISSIMI che nel bel paese l'Internet è poco più che agli albori!!
Cari signori cosa succederà di voi quando, Telecom permettendo, i prezzi renderanno l'accesso ad Internet appettibile??

Caro Lucio questo te lo devo, mi raccomando tieni duro! Sono disposto a sottoscrivere un contributo una tantum (va bene così??) purchè Ti possa esprimere liberamente.
Penso che la libera informazione non abbia prezzo ma.. lo dico a me stesso.
Auguri e complimenti per il sito
Ciao
Angelo Pierobon - E-mail: angelo.pierobon@usa.net

LC
Carissimo Angelo,
ricevo e molto volentieri pubblico questo tuo incoraggiamento, in più mi permetto di fare qualche commento.
Intanto grazie per avermi dato l'aggettivo di mite (credo non me l'abbia mai detto nessuno), non credo sia quello che viene subito in mente a chiunque mi conosca :-)
Tuttavia è ciò che mi sforzo di far capire a tutti coloro che purtroppo mi conoscono solo per ciò che leggono qui su TNT. A ri-leggere alcuni miei editoriali mi vien da pensare che in fondo, chi pensa che sia un tipo sempre incazzato, non ha tutti i torti :-)
Però non è affatto così e sebbene ci siano un paio di cose che mi fanno letteralmente andare in bestia (in genere, tutti coloro che credono di essere più furbi degli altri), in generale sono un appassionato che si diverte moltissimo con questo bellissimo hobby, tutto qua. Ricordo, a proposito dei furbi un felicissimo scambio di battute in un film del grande Principe. Totò e Macario, finti frati, vengono bloccati da alcuni scagnozzi (i Bravi di Manzoniana memoria) all'ingresso di un castello di un marchese:

Bravi > Nessuno può entrare nel castello!
Totò > Ah si, e chi lo dice?
Bravi > Lo diciamo noi!
Totò > E chi siete voi?
Bravi > Siamo i bravi!
Totò > E perchè, noi siamo fessi forse?
Perdonami la digressione ma adoro Totò e questo scambio di battute rispecchia molto bene quel che sta succedendo nell'editoria del settore. Per chi ha orecchie...

Sul futuro delle riviste cartacee dissento dalla tua visione apocalittica. Secondo me la Rete non renderà inutili le pubblicazioni su carta (e per fortuna!) ma magari farà un po' da calmiere in una situazione che non sta più bene a nessuno, riviste comprese.
Si cominceranno a conoscere i VERI prezzi degli apparecchi in terra d'origine e si scopriranno alcuni altarini.
Ma non è questo il compito di TNT-Audio. I motivi per cui questa pubblicazione esiste sono essenzialmente due: il primo è il nostro divertimento personale ed il secondo è il tentativo di fornire un umile servizio gratuito ed indipendente alla nostra comunità di audiofili, troppo spesso presa per il ...naso. Tutto qua. Non vogliamo rubare il lavoro a nessuno anche perchè questo per noi non è un lavoro ma un immane divertimento :-)
Uno dei motivi per i quali TNT-Audio è così invisa è che, forse, si crede che prima o poi farà concorrenza REALE, accettando spazi pubblicitari o abbonamenti. Niente di più sbagliato!!! Non serve a niente un'altra rivista come le altre, quelle che ci sono bastano e...avanzano.

Infine ti ringrazio per l'offerta di finanziamento ma preferisco che l'indipendenza sia TOTALE. Non vorrei mai che qualcuno, per aver sostenuto di tasca propria la causa TNT, si senta domani in diritto di reclamare qualcosa... Mi scuserai se parlo chiaro e, credimi, apprezzo di cuore la tua offerta, ma preferisco davvero che tutto resti così com'è, finanziato solo ed esclusivamente dal sottoscritto.
A noi sono sufficienti gli attestati di stima dei sempre più numerosi lettori. E se qualche lettore ci ha abbondanato perchè maltrattato o strapazzato da me su questo spazio...beh, pazienza, non si può piacere a tutti, no?
Ciao e grazie, di cuore, per tutto il supporto!
Lucio Cadeddu

HiFi molto...integrati
Per cominciare i miei complimenti per il suo sito, soprattutto per come è organizzato e accessibile: ho visto siti di aziende di livello mondiale che non sono al suo livello.
Passando alle domande: non sono un audiofilo, tanto che non conosco neanche tutti i dettagli del mio impianto (composto di diffusori AudioPro passivi a due vie, CD Luxman e ampli Onkyo).
Volevo chiederle cosa pensa di quel genere di macchine che integrano CD e ampli, tipo Onkio CR70 (probabilmente esistono anche altri modelli di altri produttori).
Penso che dal punto di vista estetico siano una buona alternativa a elementi più voluminosi e il livello di prezzo in assoluto non mi pare eccessivo, tuttavia vorrei la sua opinione sulla qualità di questo tipo di macchine ed su eventuali abbinamenti con diffusori appropriati.
Grazie in anticipo,
Riccardo Schiatti - E-mail: riccardo.schiatti@mckinsey.com

LC
Riccardo,
grazie anche a te per l'apprezzamento. Sono conscio che il sito possa essere realizzato meglio, soprattutto per la parte grafica, ma preferisco che l'aspetto rispecchi i contenuti: schietti, diretti ed immediati. Se tu lo preferisci ad alcuni siti di importanti Aziende significa che per lo sviluppo della Rete c'è ancora qualche speranza. Internet deve essere innanzitutto INFORMAZIONE facilmente fruibile. Tutto il resto sono specchietti per le allodole che si pagano poi sulla nostra bolletta telefonica.

Venendo alla tua domanda, sì, effettivamente il mercato sta proponendo oggetti integrati di buona qualità. Quello da te citato è un esempio ma mettiamoci anche il Linn Classik nel novero delle soluzioni integrate. Vuoi che sia sincero? A me non piacciono, ma proprio per nulla. Indipendentemente dalla qualità sonora che può anche essere altissima, io preferisco un HiFi come un concetto dinamico, espandibile, rinnovabile anche parzialmente, upgradabile etc etc.
Le soluzioni integrate, in ogni campo, mi hanno sempre lasciato molto perplesso.
Tuttavia, quando a realizzarle sono delle Aziende serie come quelle citate non è lecito nutrire dubbi sulla qualità intrinseca degli oggetti. Se a te piace o ti è più comoda una soluzione di questo tipo, OK, fai bene ad acquistarla ma non sarò io a consigliartela.
Sui diffusori eventuali da abbinare non so che dirti, senza conoscere il budget di spesa, le dimensioni del locale ed i tuoi gusti. Direi che le Audio Pro che hai già possono anche andar bene, perchè cambiarle? Anzi, perchè cambiare l'impianto che hai già? Non mi sembra costituito da elementi malvagi. Problemi di spazio? Dove ci stanno 25/30 cm ce ne stanno anche 40, non è una grande differenza, in fondo. Estetica? Alcuni apparecchi separati sono veri e propri oggetti d'arredamento, vedi ad esempio il pre a valvole recensito proprio questa settimana. OK, costa moltissimo, ma oggetti carini e poco costosi sono sempre più numerosi sul mercato, senza dover per forza passare all'integrazione di più componenti in uno.
Ciao!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!

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