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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Upgrade con 1500 €
  2. Lettore CD con 1200 €
  3. Upgrade analogico e costo dei dischi
  4. Upgrade e tavolino HiFi
  5. SACD ibridi
  6. Prezzo (e qualità audio) dei dischi
  7. Problemi analogici
  8. Eresie
  9. L'incredibile vinile
  10. Lettore CD con 500 €

Upgrade con 1500 €
Caro Direttore,
ho scoperto da poco la Vostra rivista e ne sono rimasto subito colpito per la completezza e la chiarezza con cui sono esposti i temi trattati. Io mi ritengo un buon ascoltatore di hi-fi, nel senso che penso di saper riconoscere dall'ascolto un buon impianto, ma purtroppo non ho le conoscenze tecniche necessarie.
Attualmente posseggo un impianto stereo (credo sia la definizione massima che meriti) così composto: lettore cd Denon DCD-685, piastra JVC V621, ampli Technics SU-V670 (2x125w), casse Boston Acoustics T-930 (150w rms) a tre vie. è collocato in una stanza di 20 metri quadri, mediamente arredata, con le casse poste a 3 metri l'una dall'altra e l'ascoltatore (il sottoscritto) nel divano di fronte a circa 4 metri.
A parte il lettore cd da poco acquistato, il resto dell'impianto ha circa 10 anni. La musica che ascolto è pop – rock (Pink Floyd – Genesis – Dire Straits – Sting) ed ultimamente apprezzo di più l'ascolto pulito e lineare di tutte le frequenze piuttosto che i timbri bassi e alti esasperati che tanto mi piacevano fino a qualche anno fa. Veniamo al dunque, il mio budget non è illimitato, ma vorrei realizzare un buon impianto, lineare, pulito, potente. Potrei iniziare anche acquistando un componente alla volta, continuando a sfruttare momentaneamente quello che ho a disposizione. Attualmente dispongo di €. 1.500. Potrei iniziare dall'ampli o dalle casse (mi piacciono molto le B&W) per un importo finale di € 5.000.
Mi rimetto completamente ai Suoi consigli soprattutto sull'accoppiata ampli – casse e resto in attesa.
Porgo distinti saluti.
Lucio - E-mail: lucio.zarcone (at) tin.it

LC
Caro Lucio,
fossi in te comincerei a pensare ad una buona amplificazione e lascerei per il momento le casse al loro posto, sono tutt'altro che malvage e, con l'ampli attuale, le hai sentire esprimersi solo per una frazione delle loro possibilità.
Supponendo che siano disposte correttamente - ad esempio non troppo vicine alla parete di fondo - prova a pensare ad un'amplificatore integrato di classe. Visto che attualmente disponi di 1500 €, potresti valutare le seguenti alternative: Monrio MC 207, Cyrus 8, Densen B-100, Naim Nait 5, YBA Integré e Pathos Classic One (questi ultimi due sono leggermente fuori budget).
Il salto di qualità rispetto alla tua amplificazione attuale sarà sensibilissimo. Pensa anche ai cavi: si trattasse di materiale "basic" anche uno qualunque dei semplici progettini di autocostruzione che trovi qui su TNT-Audio potrebbe darti un bel po' di più, in termini di qualità sonora glonale (su tutti i parametri).
Fatti questi cambiamenti, potresti non avere più necessità di sostituire le casse, per un bel po' di tempo, credo. Il resto del budget, quando sarà disponibile, potresti investirlo più proficuamente in dischi e concerti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Lettore CD con 1200 €
Caro direttore,
mi chiamo Andrea e ho 21 anni. Da circa sei mesi lavoro nel reparto hi-fi (se così si può chiamare) di un grande negozio (Mediaworld). La mia passione per la musica è sempre stata e continuerà ad essere immensa ma ho sempre sbagliato ad ascoltarla. Sul posto di lavoro ho iniziato ad avere un assaggio di cosa significa ascolare la musica con impianti di qualità ma subito mi sono reso conto che era niente rispetto a quello che offre il mondo dell'hi-end.
Ora la mia passione-malattia per l'hi-fi ai fini di una riproduzione musicale più neutra e vicina alla realtà possibile sta crescendo e il mio amplificatore Proton d540, lettore cd denon 685 e casse Chario non bastano più.
Ora ho acquistato un Rotel usato (931 mk II) e voglio accoppiargli un lettore cd di qualità. Alle casse e al nuovo ampli penserò più avanti e sicuramente non mancherò a chiedere consiglio a voi tutti che fate il vostro lavoro con passione, che è alla fine quel che conta in questo mondo.
Ho un budget di circa 1200-1300 euro ma non devo per forza spenderli tutti. Io ho in mente un paio di idee poi mi affido alla tua esperienza per un buon consiglio. Il lettore cd deve essere definitivo, diciamo che lo voglio tenere almeno tre anni quindi voglio fare una buona scelta.
Avevo pensato ad un Linn Genki, in molti me lo consigliano. Oppure ad un Audio Analogue Paganini. Mi hanno consigliato anche un più economico Cambridge Audio 640C ma non mi convince molto. Sono confuso e non voglio fare un acquisto che potrebbe rivelarsi una delusione.
Ti ringrazio anticipatamente per qualsiasi consiglio tu voglia darmi.
Continuate così perchè credo voi di TnT siate gli unici che hanno davvero colto il giusto approccio con tutto quel che riguarda l'hi-fi e soprattutto la passione per la musica che è il fine ultimo di un appassionato.
Grazie ancora,
Andrea - E-mail: andrea.incubator (at) virgilio.it

LC
Caro Andrea,
un audiofilo come commesso nel reparto HiFi di un grande megastore dell'elettronica è l'ideale! Sai quanti audiofili non hanno altra risorsa alla quale attingere se non questi grandi spazi...in provincia i negozi HiFi (veri) stanno sparendo, purtroppo.
Non mi è chiaro perché abbia voluto sostituire il tuo ampli Proton...guarda che non era mica da buttar via, eh! Comunque sia, per la scelta del lettore CD non mi è chiaro se ti voglia rivolgere al nuovo o all'usato. Già, perché con 1200 € massimi credo che il Genki non si riesca ad acquistarlo, fatte salve extra-promozioni sempre posibili....ma rare per questo tipo di apparecchi. Se ci riuscissi, prendilo al volo, è senz'altro un punto di partenza eccellente. Bene anche il Paganini, un Teac VRDS-9 modificato AM-Audio, il Cairn Fog, che ha il vantaggio di essere upgradabile in seguito con la scheda Soft, il solito ottimo Rega Planet. Nell'usato, invece, avresti tante possibilità in più, ma non voglio aggiungere troppa carne al fuoco.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade analogico e costo dei dischi
Caro direttore,
torno a scriverle per ricevere qualche consiglio al fine di sciogliere un paio di dilemmi riguardanti l'upgrade del mio modesto impianto ad oggi così composto.

Musica preferita: rock, progressive, jazz, classica contemporanea. I diffusori sono posizionati circa al centro di un salone (muro posteriore a 5mt sinistro a 2mt e destro a 3mt) Il punto di ascolto è un divano appoggiato ad una parete. Il dubbio riguarda l'upgrade del giradischi: per rendere il suono più ricco e dettagliato con un "sound stage" più realistico avevo pensato di acquistare una Grado platinum wood; sono però indeciso sul fatto che non sia meglio sostituire il braccio originale con un Project (per mantenere il family feeling...).
La Grado si accoppierebbe bene con il tp16 del Thorens? (io speravo di sì data la cedevolezza dell'una e la bassa massa dell'altro). Sarebbe altrimenti meglio acquistare un amplificatore (o preferisce /amply/? ;-)) di caratura superiore?
Un pensiero: anche io sono d'accordo con l'On. Franceschini, ma il vero problema dei prezzi della musica riguarda più che altro le major discografiche. Non credo che incentivi e detassazioni (ancorché lodevoli) riuscirebbero ad abbassare i costi agli acquirenti delle incisioni (più che altro verrebbero utilizzati per risanare i bilanci). I listini dei cd (purtroppo per gli LP è ancora peggio...) sono standardizzati e non c'è alcuna concorrenza né di prezzo né di qualità fra i grandi produttori-distributori. I due migliori dischi che ho acquistato recentemente (Jannacci e Bubola) sono costati un'inezia rispetto agli altri.
Sono i nostri due cantautori che sono impazziti? Non è che invece siano troppi a piangere miseria? Non è che per la musica sulla quale si investono montagne di soldi sia sufficiente un lettorino mp3 o un cellulare polifonico? (Lei ascolterebbe Shostakovich con il pc?).
Grazie e scusi la lungaggine...
Roberto - E-mail: maribobo (at) libero.it

LC
Caro Roberto,
tieni conto che la tua attuale testina ProJect altro non è che una Grado rimarchiata...quindi l'utilizzo di una Grado "vera", come la Platinum, è assolutamente possibile e consigliabile. Non farei altre modifiche al 160, ottima macchina che hai già ricablato a dovere. Non sostituirei il braccio, anche perché a valle di tutto ci sono dei componenti (ampli e casse) che potrebbero limitare le prestazioni di un front-end più raffinato.
Per quanto riguarda il costo della Musica, come ho scritto nell'
editoriale di questo mese, il problema è complesso e CERTAMENTE non si risolve detassando.
Tuttavia, è già qualcosa, almeno si porrebbe rimedio ad una situazione culturalmente insensata: i libri prodotti di "cultura" e la Musica no.
Se ci pensi, passare l'IVA dal 20% al 4% non produce una differenza sostanziosa sul prezzo finale (una manciata di Euro) ma comunque è una stortura alla quale si deve porre rimedio. La detraibilità dei 250 Euro per l'acquisto di dischi sarebbe un'altra piccola mano d'aiuto. È certo che il grosso lo devono fare i discografici, quelli che continuano a pubblicare i CD a 20 (e più) Euro.
Grazie per lo spunto interessante.
Lucio Cadeddu

Upgrade e tavolino HiFi
Caro direttore,
ho scoperto da pochi giorni il vostro sito andando alla ricerca di negozi che vendono on line amplificatori e lettori cd, alla ricerca del prezzo migliore. Spero di non dilungarmi molto con questa mia e cercherò di essere il più sintetico possibile al fine di non scoraggiare la lettura della medesima. Innanzi tutto devo dire grazie per l'opera divulgativa da voi attuata quante cose, da profano ho scoperto leggendo i vostri articoli!
sono un profano dell'alta fedeltà, il mio "fai da te" mi ha portato a commettere molti errori e avere molti dubbi che, grazie al vostro sito, potranno essere risolti.
Veniamo al sodo!
Possiedo un amplificatore Nad integrato 3225PE (mannaggia a me che non presi il 3020, del quale tutti, compresi voi, decantate!). Ho due diffusori autocostruiti tre vie a sviluppo verticale. La scelta (15 anni or sono) fu presa in assoluta autonomia sia in quanto adoravo un'estetica di questo genere sia perchè ero convinto che, chissà per quale motivo, il suono che ne sarebbe uscito mi pareva potesse "avvolgermi" di più (woofer da 160 mm Peerless kdh 825, midrange kp 146 e tweeter dm 10dt8).
Una piastra di registrazione a tre testine Teac V-7000 (che non uso quasi più) e un lettore cd Phonola regalatomi da un amico in quanti il mio vecchio Philips C630 ha finito la sua carriera.
Grazie a voi ora so che dovrò risistemare le casse, autocostruirmi un mobile HI-Fi, per ora uso una torretta composta da quei ripiani di tubicini di acciaio cromato comprate all'ikea. Non sapevo dell'esistenza di particolari piedini, coni sia per il lettore che per l'amplificatore e basi apposite. Ho visto che con poca spesa si possono costruire e sicuramente seguirò le vostre idee per provare la differenza.
Il primo cd che vorrò provare sarà sicuramente Mission di Morricone (ultimo pezzo) seguito da un cd di Philip Glass (Uakti), qualcosa di Vangelis e sicuramente il quinto movimento della nona di Beethoven. Poi tanti altri ma non è il caso di dilungarmi! Principalmente desidererei due consigli.

  1. Per la costruzione del mobile avrei pensato di utilizzare un vetro antisfondamento, in mio possesso dello spessore di 2,5 cm. potrebbe funzionare? Ho letto, sul vostro sito, che cavi troppo lunghi influenzano negativamente sul risultato finale. Lo incornicerei in uno scatolato e ovviamente con qualche materiale che elimini il contatto tra i due (quale?neoprene?). A me piacerebbe comunque un tavolino a sviluppo verticale, per intenderci, avere il lettore e l'amplificatore ad altezza occhi. è una cosa poco raccomandabile?
  2. Sono, anzi, ero sul punto di comprare l'amplificatore Nad C350. Poi ho letto il vostro articolo su quel piccolo amplificatore americano (Sonic Impact T-Amp) da voi recensito, del costo di circa 40 dollari. Cavolo, e adesso cosa faccio?Mi sto ponendo un lecito dilemma?
Vorrei comprare un lettore da abbinare ai diffusori sopra citati e trasferire il Phonola in camera da letto dove ho due Infinity Reference One (adesso scopro che dovrò farmi due supporti per quelle due meravigliose Infinity.Chissà come suoneranno!).
Concludo con una frase con la quale ho iniziato la mia tesi sull'utilizzo della musica in una relazione con un ragazzo con gravi problemi mentali.
LA MUSICA è IL BENE PIÙ GRANDE CHE I MORTALI CONOSCONO ED è TUTTO QUANTO DI CELESTE ABBIAMO IN TERRA (ADDISON).
grazie in anticipo,
Roberto - E-mail: attive (at) tiscali.it

LC
Caro Roberto,
per il mobile, ovviamente ti consiglio di realizzare il nostro
TNT FleXy, un oggetto ormai di culto tra gli audiofili di tutto il mondo. Sono innumerevoli i siti personali di audiofili su tutto il Pianeta che l'hanno costruito e fotografato con orgoglio.
Una ricerca con "Flexy rack" in rete produrrà tanti risultati interessanti. Per il materiale, io ti consiglio il medium density. Il vetro costa caro, da forare è problematico e non è detto che suoni altrettanto bene. Capisco l'estetica ma...form follows function, ricordatelo!
Per quanto riguarda l'ampli, va benissimo il tuo NAD, probabilmente più vivace e brillante del 3020. Quest'ultimo è un oggetto di culto, ma non è che sia il migior integrato esistente sulla faccia della terra, eh!
Non pensarci neanche a sotituire il tuo 3225PE, può fare ancora il suo dovere in maniera egregia. Il T-Amp è una soluzione estrema, da utilizzare in caso di diffusori abbastanza sensibili, o in ambienti piccoli o per ascolti ad un volume non troppo elevato. L'ho scritto CHIARO, credo, non fatemelo ripetere N volte.
I cavi puoi anche metterli dentro lo scatolato, basta che non siano vicini a cavi d'alimentazione.
Infine, per il lettore CD, dai un'occhiata all'usato, si trova molto ed a prezzi estremamente popolari. NAD, Marantz, Rotel...c'è solo l'imbarazzo della scelta!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

SACD ibridi
Caro Lucio,
volevo scriverti per stimolare una discussione sui SACD ibridi attualmente in commercio, che stanno diventando sempre più numerosi nella giungla dei vari formati. All'apparenza sembrano un buon affare: sono compatibili con il formato CD attuale e con un formato nuovo che potrebbe affermarsi. Ho visto che un'etichetta audiofila come la Foné ne sta proponendo molti.
Mi domandavo se hai avuto modo di provarne. Poi all'improvviso, provocato da un'offerta irriunciabile di Amazon, sono passato all'azione: Dark Side of the Moon dei Pink Floyd, in edizione ibrida anniversario, a 9,90 $. Non ci ho pensato due volte. Anche se lo possiedo già in formato CD. Amo quel disco, anche se non è il mio preferito della band. Perché comperarne un altro esemplare? Ogni volta che lo ascolto nel mio impianto, che nel frattempo è cresciuto e suona davvero bene, inorridisco.
A differenza di tutti gli altri dischi dei Pink, possiede una grana grossolana, un suono distorto e contratto. Pensavo fosse il mio esemplare, l'ho anche trattato con alcuni prodotti, niente da fare. Lo stesso problema ho riscontrato nei brani della raccolta "Echoes" tratti da quell'album.
Non potevo credere che questo disco, registrato da un "certo" tecnico di nome Alan Parsons, in quella che è stata definita "l'epoca d'oro della registrazione", suonasse in modo così pietoso, al contrario degli standard della band.
Infine ecco nelle mie mani il CD/SACD Ibrido. In cuor mio speravo in una rimasterizzazione meno assassina. Infatti ho paura che i più bei dischi della storia, rimasterizzati in fretta e furia appena lanciato il formato CD, siano stati rovinati dall'uso approssimativo di una tecnologia non ancora matura.
Ho controllato l'etichetta: l'ibrido è stato ri-rimasterizzato sia in stereo che in 5+1 nel 2003. Quindi non ha niente a che vedere con la vittima del misfatto compiuto nel 1992. E suona in modo davvero diverso: grana più fine, maggiore scansione della scena in profondità, suoni più fermi e localizzabili in altezza e ampiezza, gli estremi superiore e inferiore più ricchi di informazioni. Insomma, quello che non trovavo nel CD l'ho trovato nell'ibrido, che il mio Cairn Fog2 legge con grande piacere e dovizia di dettaglio. Più lo ascolto è più trovo una musica diversa è più coinvolgente.
Perfino il timing degli attacchi mi sembra migliore. La mia diffidenza per questa nuova tecnologia è stata smentita. Penso che questo formato possa essere il pretesto per riscattare uno scempio di ri-masterizzazioni assassine dei primi anni '90, e avere la musica restituita in formato CD tradizionale, più quello (forse) a venire. Mi sembra un'esperienza interessante da raccontare al mondo audifilo, sperando sia condivisa da altri, per questo ho pensato di raccontarla a TNT-Audio.
Un saluto da un affezionato lettore.
Fazio - E-mail: phatio (at) gmail.com

LC
Caro Fazio,
quel CD suona bene perché evidentemente è frutto di un buon lavoro di rimasterizzazione, il fatto che poi faccia parte di un SACD importa ben poco, visto che tu leggi solo lo strato CD!
Per come la vedo io, mi pare un vantaggio davvero marginale. Sarebbe bastato rimasterizzare il CD allo stesso modo. Tra l'altro, proprio The Dark Side of the Moon suona benissimo in vinile :-) Anche quello "normale".
Personalmente non compro quasi mai nuove edizioni di dischi che ho già. Ho così tanto da acquistare di "nuovo" che avere N copie dello stesso titolo mi pare uno spreco di denaro. A volte bisogna andare oltre il risultato tecnico e concentrarsi maggiormente sulla Musica. Sull'argomento SACD ho qualcosa da dire, comunque, e non sarà niente di carino :-)
Tieni d'occhio uno dei prossimi editoriali del mese.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Prezzo (e qualità audio) dei dischi
Grande (ed ovvio) plauso all'iniziativa, da qualunqe parte venga, di ridurre l'IVA sui cari, carissimi CD et similia. A TNT comunque il merito di non aver mai lasciato raffreddare l'argomento.
Ma non è di vil moneta che mi preme interrogare l'oracolo, ma piuttosto mi urge interpellarlo circa la qualità degli stessi, carissimi CD. In breve, ho la sensazione che molti CD - anche di ensembles o artisti blasonati che vanno per la maggiore, CD venduti a prezzo pieno pienissimo - siano di qualità stereofonica davvero modesta. Di più: non pochi (troppi) di questi carissimi CD, dalla classica al rock/pop, mi sembrano di qualità del suono addirittura scadente, soprattutto sotto il profilo della ricostruzione dell'immagine.
Colpa dell'impianto di chi scrive (modesto, ma non proprio roba da dilettanti allo sbaraglio: Rotel RCD 02 + AA Puccini SE + Monitor Audio S6 + cavi TNT/DIY base CAT 5)? Diffusori mal posizionati? E allora perché mai ci sono CD il cui soundstage assume, ovviamente con lo stesso impianto, dimensioni indubbiamente ben più vaste e soddisfacenti laddove, per altri CD, l'immagine è circoscritta ad un punto (beh, diciamo un segmentino monodimensionale, ma non di più!) in mezzo ai diffusori?
Resto dunque dell'opinione che i CD davvero "buoni" siano una minoranza nel mare magnum della produzione mondiale. O no? Tu che ne pensi? Ti ringrazio in anticipo per l'illuminazione come pure, doverosamente, ringrazio per l'impagabile ed impagato supporto che fornite agli audiofili di mezzo mondo.
We all owe you...
Enrico - E-mail: eagostinis (at) hotmail.com

LC
Caro Enrico,
abbiamo posizioni abbastanza differenti. Intanto, su dischi di Musica elettrificata è difficile pretendere di avere l'immagine stereofonica, per ragioni ovvie. Al massimo si avrà un'immagine virtuale "artefatta", creata in studio.
In ogni caso, la mia esperienza mi fornisce dati un po' diversi: i dischi davvero inascoltabili sono pochini e MOLTI dischi assolutamente "normali" raggiungono livelli qualitativi del tutto "audiophile" (ogni tanto ne consigliamo uno).
Se il tuo impianto riproduce l'immagine accettabile solo con pochi dischi, c'è qualcosa che non va nell'impianto, nella disposizione dei diffusori o nell'ambiente. Dire che ci si limita ad un segmento orizzontale mi pare troppo. Neppure il peggior disco che conosco suona così piatto ("Be here now" degli Oasis).
Assolto dunque l'impianto perché composto da apparecchi al di sopra di ogni sospetto, resterebbero in piedi le altre due possibilità. Fai esperimenti con la posizione delle casse e/o con il trattamento dell'acustica ambientale. A volte bastano poche cose e la situazione migliora drasticamente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Problemi analogici
Caro Lucio,
in primis i miei complimenti per l'accuratezza del sito e delle informazioni contenute, in secundis avrei dei quesiti da porti, non prima però della necessaria premessa. Per 40 euro ho acquistato un Technics sl-dd22 presso un mercatino, per abbinarlo al mio AMC 3050. Dopo aver fatto qualche controllo seguendo i tuoi consigli, mi sembra in buone condizioni generali.

  1. è dotato di una MM Audio-Technica at406p/occ senza stilo e nella landa desolata in cui abito ho trovato solo una puntina Akai che si adattava e che ho comprato. Bene, non mi aspettavo certo niente di eccezionale, ma così è troppo !!! Il suono è spaventosamente piatto, e tra le altre anche molto basso di volume. Questo succede con l'ampli su MM.
    Per puro esperimento, ho tarato su MC, allorchè il suono, pur restando piatto, è aumentato di volume, ma solo sul canale sx, mentre il dx praticamente è scomparso.
    Che succede ??? Ho pensato di mettere una Shure m92e che, considerando il piatto, mi pare sia un buon compromesso. Pensi vada bene ?
  2. Come sai, le regolazioni sono praticamente assenti, tranne il contrappeso a fondo braccio da tarare con una vite, ed è tutto. L'antiskating tarato dalla casa però mi sembra sia fuori gioco, con una esagerata tendenza centrifuga. Pensi sia possibile intervenire internamente per regolarlo empiricamente con lo stesso peso che applicherò sulla testina?
    Non mi spaventa smontare il piatto, ma vorrei sapere se è il caso o no e cosa fare.
    Ho poi notato un tappino di gomma vicino al fulcro del braccio che nasconde una testa a croce che regolerà pure quacosa, ma non so che! Puoi aiutarmi?
Grazie anticipatamente e scusa per l'ignoranza "grassa".
Mi sono dimenticato di dirti che i diffusori sono dei miserrimi Kenwood che dovono essere cambiati "assolutamente"...hai qualche consiglio ???
Saluti,
P.S. Prima di scriverti ho cercato sul sito se c'erano già articoli o domande/risposte sullo stesso argomento, ma non ho trovato niente. Mi sono sbagliato?
Alessandro - E-mail: alex010661 (at) libero.it

LC
Caro Alessandro,
non ho capito molto bene la faccenda della "puntina". Certo che se hai messo una puntina "diversa" sul corpo della testina Audio Technica, il MINIMO che ti potesse capitare è quello che hai sentito! Se, invece, ti riferisci a "puntina" ma vorresti dire "testina" (tutto il corpo, cioè) allora potrebbe essere che questa Akai che ti è capitata sia qualcosa di strano, tipo un sistema piezoelettrico, ad esempio, oppure sia semplicemente danneggiata.
In ogni caso: acquista una testina NUOVA, e COMPLETA (corpo e stilo, per intenderci), anche la Shure citata andrà benissimo.
Problema braccio: non c'è la regolazione dell'antiskating? Non so che dirti...come fai a decidere che la "forza" è eccessiva? Il braccio scivola sul piatto mentre è in lettura? Se non si potesse regolare e se così fosse, forse hai buttato via 40 Euro. La vitina vicino alla torretta del braccio potrebbe servire per fissare lo stesso, ma non ne sono sicuro, non conosco bene quel giradischi.

Questa tua lettera però mi offre lo spunto per una considerazione generale, valida per tutti coloro che si vogliono riavvicinare all'analogico, per un motivo o per l'altro. Se non avete esperienza, meglio puntare su giradischi facili e molto diffusi. Parlo di Rega, Project e anche qualche Thorens. L'abbaglio del prezzo basso può far commettere errori. Ad esempio, nel tuo caso, con 200 €, avresti potuto acquistare un ProJect Debut NUOVO, già tarato e completo di testina, pronto per suonare (e bene!).
Mi dirai che la cifra è lontana dai 40 Euro che hai speso...però fai bene i conti: 40 Euro il giradischi, qualche altra decina di Euro per la testina (o puntina) Akai che non funziona, altri 40 Euro per la nuova testina Shure e siamo vicini ai 100 Euro. Aggiungici adesso il tempo perso nel compiere tutte queste operazioni. Cosa hai ottenuto? Un giradischi che non avrà MAI prestazioni confrontabili con quelle del ProJect citato!
Se, poi, riuscissimo a dare un'occhiata all'usato, magari lo stesso Debut (o altro equivalente) lo si potrebbe prendere per la stessa cifra, un centinaio di euro o poco più.
Insomma, va bene l'analogico purché sia, ma stiamo attenti che a volte, nel tentativo di risparmiare troppo, si finisce di spendere molto di più per avere molto di meno.
Infine, per quanto riguarda i diffusori, tutto dipende dalle tue esigenze logistiche (spazio a disposizione in camera) e finanziarie (spazio a disposizione nel portafogli). Sfoglia un po' di volumi di Lettere alla Redazione e leggiti un po' di recensioni, sono sicuro che troverai tanti consigli adatti alla tua situazione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Eresie
Egr. Direttore,
intanto le auguro un Buon 2005. Sono un suo lettore in possesso di un impianto così composto: lettore cd Technics SL - PS620A, amplificatore valvolare Synthesis Seamus, casse acustiche Klipsch Heresy II, masterizzatore cd Marantz DR 6000, cavi di segnale e potenza Shinpy, giradischi CEC ST 510.
Ascolto vari generi musicali (classica, jazz, rock, pop, ambient), in una stanza di 4x4,30x2,80 le cui pareti sono quasi completamente rivestite da tende, librerie, quadri.
L'impianto è stato assemblato nel corso di vari anni: gli ultimi arrivati sono stati: le casse nel 2002 (per sfinimento da usura di un paio di vecchie e gloriose Indiana Line) e, l'anno successivo, l'amplificatore che ha sostitutito un vecchio Technics palesemente insufficiente. Il mio problema è il seguente: l'impianto suona troppo metallico ed "elettrico", ha pochi bassi, con la musica classica il suono è impastato.
A questo punto mi chiedo: ho sbagliato tutto e devo ricominciare da zero oppure posso ancora recuperare e se sì come? Avevo pensato di cambiare lettore cd oppure mi conviene sfruttare il Marantz come lettore e semmai cambiare le casse?
Aspetto un suo consiglio e nel frattempo la saluto cordialmente,
Luca - E-mail: antoimba (at) libero.it

LC
Caro Luca,
che le Heresy abbiano pochi bassi e suonino impastate mi pare...un'eresia :-)
97 dB di sensibilità ed un woofer da 30 cm...dai, non possono suonare impastate! Tutt'altro.
No, c'è qualcosa che non va. Il primo problema che mi viene in mente, comune a molti possessori di Heresy, è l'errato posizionamento: vanno messe a terra, con un "tacco" che le sollevi di qualche cm, inclinandole un po' all'indietro. Lo fa la Klipsch stessa (150 €) o lo si può "copiare".
La cronistoria degli acquisti dice che l'ampli è arrivato dopo le casse, quindi per un po' hai ascoltato le Heresy con un altro ampli, che giudicavi "palesemente insufficiente". Domanda: anche con l'altro ampli il suono era di questo tipo o il problema si è presentato dopo l'inserimento del Synthesis? Ancora: perché hai acquistato le Heresy? Le hai sentite da qualche parte, ti è piaciuto il loro suono? Si tratta di diffusori abbastanza particolari, di eccellente qualità ma personalità spiccata. Può anche darsi che non andiate d'accordo! A questo punto mi chiedo: se le hai ascoltate prima di acquistarle e ti sono piaciute...con quale amplificazione erano pilotate?
Avresti potuto "replicare" la stessa situazione, tanto per non sbagliare.
Scusa le troppe domande, ma vorrei capire il perché si arriva a certe combinazioni e scelte d'acquisto.
Infine le sorgenti. Prova con il DR6000, dovrebbe essere un po' meglio del tuo lettore CD Technics. In ogni caso, un upgrade andrebbe programmato comunque. Se anche la prova col DR6000 ed il posizionamento "corretto" dovessero dare esito negativo...forse davvero le Heresy non sono per te. Sono sicuro che molti sarebbero ben lieti di portartele via, sarebbero adattissime al famigerato...
T-Amp :-)
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

L'incredibile vinile
Approfitto per fare un vivissimo complimento e raccontare una cosa che mi é successa e da cui ognuno potrebbe tirare le somme. Non sono un fortunato possessore di un impiantone hi-fi di tipo esoterico, high-end. Tuttavia volevo raccontare un episodio che mi é successo di recente.
Premetto che uso esclusivamente CD, DVD (audio), qualche SACD, ma solo in configurazione classicamente stereofonica (due sole casse da pavimento), con un amplificatore potente e non multicanale. Trovandomi molto bene con questi supporti e non avendo mai ascoltato una seria macchina analogica quanto bene potrebbe riprodurre il vinile mi gongolavo nella mia nicchia beata credendo che solo qualche mattacchione potesse ancora ricorrere al vinile per ascoltare la beneamata musica.
Forte di un buon lettore, quale il bel Sony DVP ns900v, almeno per le mie necessità e il mio budget di spesa, pensavo che non avrei mai avuto dubbi sullo scardinamento del digitale, principe su un trono assiso...E mi sbagliavo!
Dopo una discussione intrapresa col padre di un mio amico non sapevo che l'anziano signore stava per tendermi una "trappola", mi disse: Porta il tuo lettore digitale a casa mia e vedremo come si sentirà a confronto col mio vecchio giradischi!
Imballato come di fabbrica mi portai il mio Sony, curioso e anche con una punta meschina di superiorità!......Che imbarazzo! Nel suo salone vi erano delle casse sconosciute per me, completamente piatte, larghe ed alte, da cui proveniva un suono spaventosamente trasparente e setoso, accompagnato da un amplificatore a due telai Audio Research (non so se si scrive così) valvolare di ben 150W rms a canale: ingombranti e pesantissimi ma sonicamente magnifici! La sorpresa doveva ancora venire quando dopo aver tolto un drappo dalla sua macchina analogica...Io, con ancora in mano il mio lettore DVD,...Mi vedo spuntare una grigia colossale macchina "bellica" da almeno 100Kg!
Capisce che per me fu la stessa impressione che dovette ricevere Davide di fronte al gigante Golia, solo che questa volta non ne sarei uscito vincitore!.....La marca del Giradischi é EMT 930, altro sconosciuto ma impressionante, massiccio e colossale come il suo suono. Quando mi ha detto che era una macchina degli anni '70 (non ricordo bene, ho buttato frettolosamente giù delle note su un appunto a casa) ho provato tanta di quella meschina vergogna da voler buttare lettore dvd, dischi argentei e tante altre inutili cianfrusaglie, ma fortunatamente non l'ho fatto (ho solo quello)!
Certo che i soldi fanno la differenza, ma non mi aspettavo che un prodotto dei vecchi anni potesse dare una bella lezione al sottoscritto di cosa fosse fatta la vera alta fedeltà. Forse, e ripeto forse (non ho orecchie da pipistrello) in termini di resa dei particolari il mio lettore era più spinto ma quella macchina analogica era capace di un suono VERO e REALE.
Rispetto a questa la mia sorgente digitale era sonicamente troppo artificiosa e banale. Inutile dire che l'incontro vinile-VS-CD e confratelli é finito 3-0! Un punto per la mia ignoranza, un'altro per la mia superiorità e un'altro per Vinile-vs-CD! Gran bella partita!
P.S: Le esperienze insegnano.
Allo stato attuale ho rispolverato il vecchio giradischi di un mio amico, vinile e accessori compresi, ceduti per un prezzo ridicolo: Thorens td 125, una spazzola in fibre di carbonio, una dima per allineare la puntina, una bilancina per regolare i pesi di lettura, una cinghia ed uno stilo nuove e circa 600 lp a 180 €!
Ho avuto difficoltà solo nel collegare la vecchia puntina Shure (ma con uno stilo nuovo N70Ej) ai contatti del braccio e spero di averli effettuati correttamente: L=Bianco, R=Rosso, Lg=Blu, RG=Verde.
Il tutto é in condizioni d'uso ottime ed il suono pure. Tuttavia ho sentito parlare delle puntine Grado e mi chiedevo se ne valeva la pena acquistarne una. Hanno un suono potente e vivace come la Shure o raffinato e calmo?
Mi scusi per la notevole prolissità. Grazie.
Giacomo - E-mail: Jacker (at) lifegate.it

LC
Caro Giacomo,
in tempi di rivoluzioni del settore (vedi caso T-Amp) è bene non perdere la rotta. L'approccio corretto verso la riproduzione del suono deve essere sempre scevro da pregiudizi. Purtroppo, l'audiofilo medio è zeppo di pregiudizi perché - essendo fondamentalmente un insicuro cronico - ha bisogno di aggrapparsi a delle certezze incrollabili: il digitale è meglio dell'analogico (o viceversa, sia chiaro!), le amplificazioni in classe A sono meglio delle altre, le valvole meglio dei transistors etc. Per fortuna la realtà è molto più complessa e sfugge da questi schemi idioti tipici degli audiofili.
Non si può semplicemente ascoltare, nudi (cioè liberi da pregiudizi) e formulare i propri giudizi solo DOPO aver provato? Arriviamo al paradosso di persone che non vogliono provare il T-Amp per paura di dover rivedere le proprie convinzioni....!!!
Vedi, la tecnologia può fare moltissimo, può rovesciare e rivoluzionare tutte le "credenze" ormai assodate in un settore. Il caso T-Amp ne è un fulgido esempio: un giocattolo da 20$ che se la vede ad armi pari con amplificazioni da migliaia di euro. A volte però non sempre ciò che è nuovo è per forza "migliore". Il caso del "digitale" è un eccellente controesempio. Il vinile, a distanza di decenni, su una buona macchina, continua a suonare meglio di tanti giocattoli digitali, come tu stesso hai potuto constatare. Quindi: mente aperta ai cambiamenti ma attenzione a non prendere tutto il nuovo per oro. Molti audiofili, ad esempio, dopo la recensione (e le loro prove dirette) del T-Amp si sono affrettati ad abbracciare la fede della Classe D o T che dir si voglia (a la Tripath, insomma).
Secondo molti bisognerebbe, d'ora in poi, ascoltare solo amplificazioni di questo tipo. Accidenti, ma perché? Non sappiamo niente, magari il T-Amp è uno stramaledetto caso fortuito, magari è l'unico chip della Tripath a fornire quelle prestazioni (a quel prezzo!). Personalmente, mi sto attrezzando per provare i chip più grossi, giusto per capire. Ascolterò e trarrò le mie conclusioni, pronto a cambiare radicalmente i miei impianti se queste nuove amplifcazioni si dimostrassero palesemente superiori ai miei riferimenti.
Non sarà un trauma, una separazione dolorosa...gli oggetti sono oggetti ed hanno come unico fine quello di farmi ascoltare la Musica. Dovessero esisterne altri, più economici e meno "blasonati", che vanno MEGLIO non esiterei un istante a buttare alle ortiche la "roba vecchia" o a tenerla da parte in uno scaffale di vecchie glorie come ho fatto in tutti questi anni (ho due scaffali pieni di materiale "dismesso" :-)).
Allo stesso modo il vinile: ben venga la riscoperta, seppur tardiva, di una raffinata tecnologia come quella dell'analogico. Tuttavia, non è che ogni giradischi di plastica suoni meglio di qualunque lettore CD!!! Eppure, non appena si scopre il suono del vinile, magari su macchine di alto livello, tutti di corsa a rastrellare mercatini a caccia del miracolo da poche decine di Euro, magari acquistando giradischini di plastichetta che possono solo fare del male al buon vinile e riempendo casa con cataste di LP impolverati, arati ed inascoltabili. Est modus in rebus, accidenti! Invece no, tutti a testa bassa e con nuovi paraocchi verso la nuova religione.

Per tornare al tuo analogico....per 180 € un TD 125 con 600 LP di dote è ben più che un colpo di fortuna, è un vero e proprio REGALO. Ti sta ancora la taglia di pantaloni che portavi sino a poco tempo fa? E già, perché questa non è solo fortuna, ma ha qualcosa a che vedere con quella parte anatomica dove non batte quasi mai il sole :-)
Il codice colori dei collegamenti che hai fatto è corretto. Vista l'entità del regalo, adesso sei obbligato a metterci una testina come si deve. Il TD 125 merita ben più di una M92. Io direi ALMENO una V15 MR o qualche Grado di livello elevato...ed un pre fono di grande livello. Hai voluto la bicicletta???? :-)))
Buon Ascolto e grazie per la significativa esperienza
Lucio Cadeddu

Lettore CD con 500 €
Caro Direttore,
mi chiamo Giovanni, ho 34 anni sono sposato ho un bambino di un anno e vivo a Milano. Sono un nuovo lettore di TNT (da circa 6 mesi) e trovo la Sua rivista estremamente interessante, ben articolata e gestita con estrema professionalità e grande passione.
La passione per l'HI-FI nasce in me quando avevo 15-16 anni solo che il mio primo (ed unico) impianto serio!? riesco a comprarlo usato soltanto nel 1990. Ascolto musica pop, jazz, fusion, classica.
L'impianto è collocato in una sala/cucina di 6x5 mt (impianto sul lato corto su una libreria e diffusori ai lati sempre sulla libreria, aimé addossata al muro) ed è così composto:

Come vede l'impianto è piuttosto vecchiotto (anni 80). Recentemente ho fatto riparare l'ampli e la piastra; il primo aveva un canale che non funzionava e la seconda le cinghie da sostituire (saldature fredde rifatte e pulizia generale). Come precisato più sopra il lettore CD mi ha abbandonato e sono quindi in procinto di acquistarne uno nuovo.
Vorrei precisare che in prospettiva (max 2/3 anni) l'intenzione è quella di sostituire ampli e diffusori con qualcosa di serio (max 1000 € per casse e 500/1000 € per ampli). Ho a disposizione circa 500/600 € per l'acquisto del lettore cd ma non ho ancora deciso per il semplice fatto che vorrei acquistare un apparato che in prospettiva (v. sopra) si possa interfacciare egregiamente con l'acquisto futuro (forse mi pongo troppi problemi per il futuro).
Le domande sono le seguenti:
  1. Cosa posso comprare (cd) con il budget a disposizione? In realtà ho già adocchiato delle cose interessanti {[(v. Nad, Rotel RCD 02, Marantz)....Arcam cd73]} ma vorrei qualche consiglio.
  2. Qual è l'importanza dei bit nel convertitore D/A ? (16/24 bit) Ho notato che i lettori con i convertitori con più bit sono più costosi (forse ho preso un abbaglio?)
  3. Cosa s'intende quando si dice che un lettore è musicale? Recentemente ho avuto la possibilità di ascoltare a confronto il Rotel rcd02 (con HDCD – ma serve?) e l'Arcam cd 73 entrambi con il dac a 24 bit con la stessa coppia di diffusori e lo stesso ampli con il cd dei Weather Report "Live and Unreleased" (diffusori da stand due vie bass reflex JM Lab economici).
    Ho avuto l'impressione, peraltro confermata dal venditore, che il Rotel è stato più analitico su tutta la gamma di frequenze, mentre l'Arcam più gentile, musicale, suadente.......
    Ho spiegato al venditore che in prospettiva cambierò ampli e diffusori e lui ha replicato dicendomi che vista l'impostazione dei diffusori ora in commercio [con il tweeter in alluminio ergo alti più alti :-)] non avrò problemi perché le casse nuove contribuiranno ad aprire la musicalità dell'Arcam. Per contro mi ha anche ribadito che il Rotel è più indicato per le mie attuali casse in quanto ne darebbe il suo contributo all'apertura (non ha utilizzato questi precisi termini); è chiaro che il discorso vale se l'intenzione è quella di tenerle (le casse).
  4. Un'ultima domanda :-)))) Non Le sembra un po' strano che un apparecchio da 850 € di listino sia venduto a 550 € ?
Forse mi pongo troppe domande ma d'altra parte è il mio primo acquisto serio visto che il cd precedente me lo regalò mio suocero nel 1994 (lui passò ad un sistema superiore). Mi scuso per la lunghezza di questa lettera e per le imprecisioni e la ringrazio in anticipo per la risposta [ peraltro non obbligatoria :-}(].
Complimenti ancora per la rivista e per il lavoro che svolgete.
Giovanni – E-mail: topoguzzi (at) yahoo.it

LC
Caro Giovanni,
il venditore mi pare una persona corretta, almeno stando a sentire quel che dice. A prescindere da come evolverà il tuo sistema in futuro io prenderei ADESSO il lettore CD che ti ha convinto di più all'ascolto, quello con il quale senti di poterci passare più tempo. È questa la musicalità: quella particolare capacità di un apparecchio di comunicare l'essenza stessa della Musica. Più a lungo riesci ad ascoltarlo e più quel componente è musicale. In ogni caso, sia il Rotel che l'Arcam sono macchine dall'ottimo rapporto qualità/prezzo. Either way, you can't go wrong, insomma.
Per quanto riguarda invece gli altri tuoi dubbi: l'HDCD serve solo con dischi incisi con questa codifica. Ce ne sono, ma non sono tantissimi. I "tanti" bit servono dal punto di vista del marketing. Diciamo che, in linea di massima, è possibile (ma non è detto) che un lettore a, diciamo, 24 bit, incorpori un DAC recente e di buona qualità. C'è anche da dire che ormai quasi tutti i DAC sono a 24 bit. Tuttavia, esistono macchine a 16 bit che se la vedono ancora ad armi pari con i concorrenti più moderni. Poi ci sono anche quelli ad 1 bit...non è che più ce n'è e meglio è :-))
Per quanto riguarda il prezzo molto al di sotto del listino...non so. Magari è una promozione su uno stock rimasto invenduto, magari è un ex-demo. Se ha la garanzia in bianco ancora da convalidare, direi che puoi andare tranquillo.
D'altra parte, questi sono tempi bui, i portafogli sono vuoti, l'HiFi non tira più come un tempo...è normale che si cerchi di vendere il vendibile magari abbassando un po' i prezzi.
Se ci hai fatto caso, ovunque è un proliferare di pubblicità martellanti di finanziarie, in TV, sugli autobus, sui giornali. Nei depliant dei centri commerciali ormai non c'è più il prezzo dei beni, solo l'importo della rata del finanziamento!!! Quando ho acquistato il nuovo PC portatile senza fare un finanziamento mi hanno guardato con sospetto...:-)
Anche solo 10 anni fa non avremmo mai pensato di poter acquistare una Mercedes a 100 Euro al mese, no? Sono i tempi che cambiano (in meglio o in peggio, decidete voi). A proposito, proprio su questa faccenda degli "interessi zero" (un colossale bluff alle spalle di noi consumatori) dedicherò uno dei miei prossimi editoriali, visto che è un argomento che tocca molto da vicino il settore dell'elettronica di consumo.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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