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Lettere alla Redazione

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
I volumi della posta precedente

  1. Cavi di Thorsten Loesch, riflessioni e variazioni sul tema...
  2. Domande su Upgrade CD Player Technics SL 320 PG
  3. Valvole!
  4. Migliorare CD e ampli
  5. Disposizione casse bass reflex
  6. Impedenza, questa sconosciuta
  7. Re: al mondo siamo...diffusori diversi :-)
  8. Ampli e diffusori in 2,5 milioni
  9. Cuffie?
  10. Non saremo noi la causa dei nostri mali?
Cavi di Thorsten Loesch, riflessioni e variazioni sul tema...
Ciao Lucio,
tre settimane fa ho realizzato il cavo FFRC e l'impressione che ho avuto che sia i medi che gli alti siano migliori del cavo utilizzato da me utilizzato (targato NEXT x FDS, simile secondo me al Vs STAR).
Essendo sempre alla ricerca di migliori prestazioni nelle basse frequenze(le mie casse sono realizzate con il PH250), mi sono riletto l'articolo relativo alla lista delle della spesa per realizzare l'UBYTE2. Ebbene qui sono iniziate le mie riflessioni.
Ho consultato il catalogo dell'RS, ho scritto a Thorsten e sono arrivato a considerare un'altro tipo di cavo. Pur sapendo che in genere è meglio giudicare il risultato che non le aride teorie, ho fatto due considerazioni teoriche sulla sezione utile dei cavi.
Il cavo da satellite ha il polo caldo del diametro di c.a.1mm che equivale a c.a 0.78mmq, questa sezione mi sembra relativamente esigua per le correnti in gioco nell'impiego di cavi di potenza per le casse.
Sono arrivato a considerare cavi diversi ed ho scelto l'RG8. In questo cavo la sezione totale del del polo caldo è di c.a 2.85mmq., secondo me più adatto a sopportare le correnti di cui sopra.
A parte "l'olio di serpente, etc" ho terminato ho realizzato il cavo in questo modo:
         Casse
                                   _____
                    ---------   |  o 1  o  | massa             cavo negativo
                         ++++++ |  o  2 o  | polo caldo
                                | o  3 o  | massa
                                 |_o 4 o_| polo caldo       cavo positivo

inoltre, è difficile disegnarlo, si deve collegare 1 con 4 e 2 con 3, in questo modo si realizza lo stesso collegamento dei cavi senza saldature con eventuali corti circuiti. Il mammuth verrà in seguito racchiuso in opportune scatoline.
Bene, il risultato sembra essere ottimo, tutto è molto più dettagliato e non ultimo la resa nelle frequenze è decisamente migliorata.
Spero di essere stato abbastanza chiaro. Nell'eventualità che potesse interessare sono a disposizione per chiarimenti.
Evviva TNT, ciao Giorgio
Giorgio Bazzon - E-mail: gbazzon@galactica.it

LC
Caro Giorgio,
è un piacere risentirti. Sulla sezione utile dei cavi di potenza volevo anch'io fare una considerazione. Dalle esperienze fatte direi che la sezione complessiva influisce molto poco sulla portata di corrente (e quindi sulla dinamica alle basse frequenze). Proprio in queste settimane sto provando un cavo solidcore di sezione che dire esigua è riduttivo...sembra un cavo telefonico. Ebbene, questo filettino ha una dinamica spaventosa, è veloce, esplosivo e mai crederesti che tutto esca da...lui. E, credimi, non sono il tipo che ascolta Musica in sottofondo ad 1 watt. Ho in prova un finalone Krell da 150 Wattts per canale e ti assicuro che di amperes nei cavi ce ne faccio passare tanti, ma proprio tanti!
Sia del finale Krell che dei cavi in argento vi parlerò presto e sono piuttosto ansioso soprattutto perchè i cavi costano una miseria (tenendo conto del materiale) rispetto alla concorrenza, sia quelli di segnale che di potenza.
Potrebbero essere LA SOLUZIONE per chi cerca prestazioni elevatissime ad un prezzo ancora contenuto (circa 200 dollari la coppia da 1 metro terminata per quelli di segnale!!!!!!).

Ti ringrazio per la variante sul tema, magari parlane in dettaglio e proponila a Thorsten e vedi che ti dice, in fondo lui ha provato molte varianti prima di decidere per quella "definitiva".
A presto!
Lucio Cadeddu

Domande su Upgrade CD Player Technics SL 320 PG
Caro Direttore,
mi presento: mi chiamo Francesco Pampanoni, lavoro nel settore della consulenza aziendale e Vi seguo da ottobre.
Ti invio innanzitutto i miei complimenti per una delle poche iniziative sulla rete degne di costante attenzione.

Vengo ai quesiti. Possiedo una catena così composta:

Sto gradualmente rivoluzionando la catena: ho acquistato circa un anno fa il Kit del Green Young 50 di Bartolomeo Aloia che è attualmente in fase di costruzione. Un amico lo ha già completato e ne è soddisfatto, per cui dal lato ampli non dovrebbero esserci problemi, almeno in prospettiva.
Sto prevedendo la costruzione del TNT-FFRC e dei cavi di alimentazione e segnale proposti sempre nel sito.

Il problema riguarda la modifica del CD Player: è stato sottoposto circa due anni fa ad un upgrade da parte di un noto tweaker e costruttore di apparati valvolari del centro Italia, consistente nella sostituzione di una serie di elettrolitici della sezione analogica con degli Elna Cerafine (sempre elettrolitici) bypassati con delle piccole capacità in polipropilene e nel by-pass dei condensatori dell'alimentazione a valle del trasformatore con dei Siemens MKT. Ho poi provveduto, da solo, a sostituire i piedini originali con delle punte.
Tutto sommato la cosa mi è sembrata all'epoca soddisfacente.
Ieri sera ho smontato il CD e, sulla base delle indicazioni del tuo sito e degli articoli di Giuliano Nicoletti, ho applicato l'antirombo in fogli sul coperchio superiore e sulle parti risuonanti dello chassis. Ho poi montato i piedini UPIM.
Bel Colpo!!! Funziona!!!
Ho notato immediatamente un basso meno confuso, una riduzione delle asprezze che imputavo al tweeter e dei piani sonori meglio delineati. Ora vorrei gradualmente muovermi come segue:

  1. Non essendone convinto pienamente vorrei sostituire i condensatori elettrolitici Elna bypassati a ridosso degli operazionali di uscita con dei condensatori non elettrolitici di pari capacità. Quali usare? Polistirene, polipropilene o carta e olio?
  2. Vorrei provare degli operazionali di uscita diversi: quelli attuali sono in SMD, presumibilmente singoli (sigla 4560), e posto che si possa trovare qualcuno in possesso dell'attrezzatura per effettuare la sostituzione vorrei un consiglio riguardo possibili alternative.
  3. Volendo inserire un filtro anti RF vorrei sapere se è consigliabile un filtro monostadio o bistadio.
  4. Come connettere il terzo connettore del filtro (terra) dato che attualmente il lettore è provvisto di presa a due conduttori del tipo rasoio? Dal lato del cd deve essere connesso allo chassis? Dal lato rete elettrica va connesso al terzo conduttore del cavo di alimentazione? Non va effettuata nessuna connessione? A questo punto quale cavo tra quelli da voi proposti utilizzare? Vorrei evitare la spina da incasso con filtro sul retro del lettore e connettere direttamente il cavo di alimentazione al filtro.
  5. Vorrei provare a smorzare la meccanica con del Grey Tac.
  6. Sostituirò i connettori dell'uscita analogica con degli RCA dorati.
Ti ringrazio anticipatamente per le indicazioni che potrai darmi e ti incoraggio a proseguire. Siete veramente grandi!!!
Francesco Pampanoni - E-mail: fpampanoni@tecnonet.it

LC
Caro Francesco,
ti ringrazio per l'apprezzamento e l'incoraggiamento, servono sempre :-)
Mi fa piacere che l'antirombo ed i piedini Upim abbiano migliorato un lettore già modificato "professionalmente".
Il problema ora è: vale la pena spendere altri soldi per migliorare ancora? La mia risposta, un po' drastica è no. I motivi sono vari: il lettore è molto economico e già pesantemente "modificato", anche elettronicamente. Tuttavia, il "cuore", meccanica e conversione, è rimasto sempre quello di un lettore che costava 300 mila lire di listino nel '92.
Si può migliorare molto ma credo che tu sia arrivato ragionevolmente al limite fisiologico di quell'oggetto. Spenderci altri soldi potrebbe sì portare dei miglioramenti ma probabilmente stiamo andando a grattare il fondo.
I condensatori carta e olio costano una follia rispetto al lettore, altre 25.000 lire le devi aggiungere per cavo d'alimentazione e filtro anti-RFI. Stesso discorso per operazionali, connettori dorati e grey-tac. è la somma che fa il totale, direbbe il grande Totò. Ed alla fine il tuo totale potrebbe essere troppo elevato.
Mi scuserai se parlo in modo diretto ma preferisco essere franco e sincero fino in fondo.
Voi lettori di TNT ci apprezzate anche perchè diciamo sempre e solo ciò che pensiamo, senza problemi.
Il mio consiglio è quindi quello di

Per quanto riguarda la terra ed i filtri: questi filtri hanno una terra che va sempre collegata ad una terra vera. In alternativa meglio costruirsi un Merlino CD a due conduttori oppure prendere un economico cavo d'alimentazione Cablerie d'Eupen con innesto ad "otto" proprio come andrebbe bene per il tuo lettore. Il cavo in questione (che ho in prova, versione normale, però) è in regalo con l'abbonamento a Fedeltà del Suono.
Spero di esserti stato utile e di averti dato un consiglio che, pur non essendo quello richiesto, ti possa permettere di godere meglio della tua Musica, magari in un vicino futuro con un lettore intrinsecamente migliore.
A presto!
Lucio Cadeddu

Valvole!
Vorrei sapere, quando si acquistano apparecchi usati, come finali o preamplificatori, come è possibile "misurare" lo stato delle valvole.
So che esistono degli apparecchi molto costosi, con i quali si selezionano le valvole, ma naturalmente è possibile fare questo presso i rivenditori o centri per vendita. Non so se mi spiego.
So anche che mi potreste rispondere che se l'apparecchio suona, vuol dire che la valvola funziona.
Ma visto che grazie a Voi è aumentata la mia "cultura audiofila" (è proprio vero), perchè siete una preziosissima ed enorme fonte su questi argomenti, vorrei sapere se esiste un modo o un apparecchio per autocostruttori modesti come me, per conoscere obiettivamente in che stato è la valvola.
Per esempio: possiedo un finale a valvole usato, dall'ottobre del 1997. Il rivenditore non sa dirmi in che modo il precedente proprietario ha utilizzato l'apparecchio.
Ogni valvola ha una sua durata. Come posso districarmi nel tempo, per cambiare eventualmente le mie valvole ?

Che differenza esiste tra la 6L6GC e la 5881 ?

Se ho abusato del vs. tempo, ditemelo, non mi offendo.
Attendo vs. risposte (qualsiasi)
Grazie e saluti
Umberto Cicellini - E-mail: Umberto.Cicellini@disney.com

GP
Allora, a parte i prodotti tipo SOfia che sono tracciacurve specializzati per i tubi del costo di vari milioni, per anni si sono utilizzati strumenti chiamati provavalvole per verificare lo stato dei tubi.
La cosa è in realtà abbastanza empirica, in quanto si hanno dei dati di massima, che ovviamente hanno un valore relativo, tenuto conto della spesso notevole tolleranza fra tubo e tubo. Perciò si ha una indicazione di vita residua che è da prendere abbastanza con le molle. Un rivenditore serio, insomma, ti dice che il provavalvole gli dà che la valvola è a metà della vita, non che la valvole è a metà della sua vita...

Ricapitolando il discorso sulle valvole usate, se le acquistate da rivenditori seri avete anche maggiori probabilità di evitare le morti bianche delle valvole infanti. Però dato che non avete probabilmente modo di verificare quanto vi dicono, è bene siano davvero rivenditori seri.
Se volete veramete procurarvi un provavalvole, vi conviene cercare presso rivenditori di strumenti usati oppure meglio ancora presso i rivenditori di tubi, oppure su Internet (in inglese Tube Tester).
Su internet ho trovato anche un progetto di un provavalvole,
http://www.triodeel.com/tester.htm. Non è assolutamente un progetto banale, probabilmente è anche abbastanza costoso, e secondo me non vale la pena di spenderci dei soldi.
Se avete un rivenditore di fiducia a portata di mano, provare un tubo con un provavalvole gli costa circa un minuto (se è troppo veloce però difffidate: il tubo non può essere ancora in temperatura... però anche qui dipende dal tubo): se gli avete lasciato un bel po' di soldini (come capita a me...) non vi rifiuterà certo una prova delle vostre valvole.
Certo che se le avete comperate da lui o almeno intendete sostituirle acquistandole da lui sarà più contento... Insomma vale la regola solita: potete chiedere qualsiasi cosa, basta essere educati, ragionevoli, e non pretendere a tutti i costi un servizio che non rientra nei compiti istituzionali del fornitore e che probabilmente non vi farà pagare...
Sulla 5881 e la 6L6GC: sia la 5881 che la 6L6GC sono versioni "da battaglia " della 6L6, che è un tetrodo a fascio.
La differenze fondamentali fra 6L6GC, 5881 e 6L6 "normale" (6L6 / 6L6G / GA / GB / WGA / WGB) ono

I dati di cui sopra sono riferiti a tubi di origine americana.
Dire quale sia la differenza all'atto pratico non è però del tutto facile, dato che la versione russa denominata 6L6GC sembra sia in realtà simile ad una 6L6GB americana e che la 6L6GB ha dati massimi inferiori a quelli della 5881, mentre la 6L6GC "vera" li ha superiori... e comunque, oltre a quelli di origine sovietica esistono anche ulteriori tubi marcati in maniera non del tutto propria.
Perciò l'unica speranza di sapere con che cosa si ha a che fare è procurarsi i data sheet originali del produttore... oppure rassegnarsi a non sfruttare la valvola al massimo delle sue teoriche possibilità (il che ha comunque il grosso beneficio di allungarle la vita!!!).

Fra l'altro anche per le lettere a TNT vale quanto sopra: le domande ragionevoli e intelligenti sono certamente le benvenute!!! Quindi grazie a te della domanda! A presto!
Giorgio Pozzoli

Migliorare CD e ampli
Ciao Lucio!
Ho finalmente trovato il coraggio di seguire il tuo invito di molto tempo fa a scrivere alla rubrica della posta della tua eccellente rivista TNT.
Voglio approfittare delle tue preziose esperienze in campo di hi-fi per porti dei quesiti, suggerimenti su come migliorare la mia situazione che non mi soddisfa.
Innanzitutto il mio setup:

come sorgente attualmente utilizzo anche un computer con una scheda audio professionale che soddisfa pienamente le mie esigenze (come sorgente ;)
I suggerimenti che richiedono riguardano due componenti:

1) Un lettore CD
Leggere un CD con un computer (direttamente in digitale, senza passare per il cavetto) mi restituisce esattamente l'onda che è stata incisa in studio, e per questo non riesco ad apprezzare il risultato ottenuto da un economico lettore quale è quello in mio possesso!
Tra l'altro ne ho provati in negozio di lettori (mi spiace di non poterti dare dettagli sui modelli) che non mi hanno assolutamente soddisfatto nella fedeltà della riproduzione.
Le prove le ho fatte con dei CD auto-prodotti, nati e realizzati direttamente in digitale. Mi rendo conto che sono tanti i fattori che possono "alterare" la sorgente, tra l'altro i diffusori che uso da "monitor" (i B&W) non sono gli stessi che ho usato in negozio per testare....
L'esigenza di acquistare un lettore CD nasce principalmente dalla scomodità di dover utilizzare il computer ogni volta che voglio ascoltare musica, anche perchè tra l'altro praticamente non esiste un solo minuto in cui io sia a casa e il mio amplificatore resti spento (ultimamente sento la musica anche mentre dormo! :) ).

2) Un nuovo amplificatore
Non so se tu conosca il mio Marantz 1030, comunque è un amplificatore "economico" a transistors di fascia media, che vorrei sostituire considerando che mi offre (oltre alla poca potenza che mi costringe ad un utilizzo almeno al 45% della corsa della manopola del volume -non so quanto sia indicativo questo particolare-) un rumore bianco che superata la soglia del 50% si fa molto fastidioso, ed in particolare verso il diffusore di destra, rivelando un probabile difetto -del resto l'ampli è del 1976!-.
Ovviamente queste prove sono state fatte senza sorgenti collegate, ho anche provato ad invertire i diffusori, che sono nuovi e molto soddisfacenti.
L'ambiente in cui inserirò il tutto (mi sto per sposare e dunque cambierò casa) è uno studio molto piccolo (3m x 2,80m), con una finestra sulla parete di destra e l'impianto hi-fi collocato frontalmente sulla parete corta.
Non ho bisogno di ascolti ad alto volume.
Grazie in anticipo!
Yello '73 (Gianluca Bove) - E-mail: yello@panservice.it

LC
Caro Gianluca,
migliorare il tuo impianto si può :-)
Tutto dipende da quanto vuoi spendere. Diciamo che anche un economico lettore CD di oggi, intorno alle 3/400.000 lire ha delle prestazioni un tempo impensabili. Il fatto che non ti siano piaciuti nelle prove che hai effettuato può dipendere dal fatto che, presumibilmente, per CD "autoprodotti" tu indenda dei CD masterizzati in casa, roba sempre poco facile da digerire per lettori audio.
Prova con dei dischi CD "veri" e poi confronta il risultato. A condizionare la tua percezione di "suono corretto" contribuisce non poco un amplificatore che, davvero, è meglio non utilizzare. Tienilo come pezzo storico ed aspetta che aumenti di valore. Tra l'altro, ho visto che qualche negozio sta cercando di spacciare un 1060 (il 30 + 30) a 400 mila lire ed un Garrard 100 (dopo gli articoli qui su TNT) sempre a 400.000, a patto che trovino qualche pollo disposto a farsi spennnare così facilmente.
Certo che questi signori hanno imparato proprio poco dalla "crisi del mercato" e continuano impunemente a cercare di infinocchiare la gente. Voi che sapete quanto valgono questi oggetti cercate di non farvi fregare, anche perchè dell'esistenza del Garrard 100 lo avete appreso proprio qui, prima nessuno mai ne aveva parlato...o sbaglio?
Il tuo 1030 non è un ampli di 20 anni fa di fascia media ma è il più economico Marantz in circolazione all'epoca e si trattava di un progetto davvero poco interessante e che oggi, appunto, può fregiarsi solo ed esclusivamente del titolo di "curiosità".
Tra i vari ampli "d'epoca", "coetanei" e di categoria simile al tuo 1030 possiedo un bellissimo ed intonso Yamaha CA 500 ed un Rotel RA 611. Belli, ma suonano piuttosto male, inutile negarlo.
Quindi, ampli nuovo, nel senso dei decenni, magari usato, per risparmiare un po'. Un Rotel o un NAD tipo l'820, il 920 o il 3120 li trovi a prezzi stracciati.
Diciamo che con mezzo milione dovresti riuscire a rinnovare ampli e lettore. Poi ci sono i cavi, che ti puoi autocostruire con spesa pressochè zero, seguendo i nostri consigli.
Per la stanza così piccola le 302 vanno più che bene, basta avere una coppia di supporti decenti.
Fatti un giro per negozi che trattano anche l'usato e riferiscimi sulle "offerte" che riesci a scovare. Poi ne riparliamo, OK?
Buona caccia!
Lucio Cadeddu

Disposizione casse bass reflex
Gentile Direttore,
la ringrazio ancora per la cortese risposta sulla impedenza delle cuffie. Avrei un altro paio di quesiti da porle; per uno aspetto il sospirato articolo di approfondimento sul bi wiring e bi-amping che mi ha preannunciato tempo fa; l'altro riguarda il corretto posizionamento delle casse bass reflex: dato per scontato che ogni tipo di diffusore deve essere posizionato a distanza dalla parete posteriore, mi sembra di aver capito che questo è ancor più importante se la cassa è di tipo bass reflex con uscita posteriore (o sbaglio?)
Mi sorge allora un dubbio: ho da poco acquistato dei diffusori Eltax Monitor III, adatti alle piccole dimensioni della mia stanza di ascolto, pilotate da un ampli Audiogram... lapsus per la sigla del modello, che è ds 40W.
Come lei sa in queste casse l'uscita bass reflex è sulla base, quindi a pochi cm dal supporto: non riesco quindi a spiegarmi la necessità di un maggior distanziamento delle casse bass reflex "posteriori" rispetto a casse di altro tipo o con uscita bass reflex anteriore.
Spero di essere stato comprensibile e le rubo un altro minuto: sia il rivenditore che l'autore di un articolo sulle Monitor III apparso su Fedeltà del Suono di alcuni mesi fa sostengono che le "mie" Eltax sono REALMENTE casse da poter inserire in una libreria quindi a 10/20cm dalla parete (e magari da divisori laterali del mobile).
Lei che ne pensa? Immagino di conoscere già la risposta.
Grazie ancora per l'attenzione, mi scuso per qualche errore di battitura e la saluto cordialmente,
Giuseppe Minetto - E-mail: giuseppe_minetto@iol.it

LC
Caro Giuseppe,
la spiegazione è molto semplice: nelle tue casse il progettista ha tenuto conto della distanza del supporto dallo sbocco del reflex quindi, nel tuo caso, i diffusori vanno tenuti distanti dal supporto quanto prescritto.
Ciò in parte risolve il problema della parete di fondo che però interviene nuovamente a condizionare comunque la ricostruzione dell'immagine acustica tridimensionale. Non ci sono santi, un diffusore convenzionale appoggiato alla parete posteriore non potrà ricreare il senso della profondità del palcoscenico virtuale. Se si accetta di vivere con questo compromesso i diffusori reflex più indicati sono proprio quelli con lo sbocco anteriore (frontale), laterale o sulla base, come i tuoi Eltax.
Ciò significa anche che si possono inserire dentro una libreria purchè si sia consci dei problemi cui si va incontro con un tale posizionamento: rimbombi della libreria stessa, colorazioni in gamma medio-alta ed immagine pressochè nulla. L'ho già detto tante volte e lo ripeto: i diffusori in libreria non andrebbero MAI messi.
Poi, purtroppo, esigenze di arredamento e di metri quadri (si veda l'Editoriale del mese scorso su questo argomento...) impongono anche questo tipo di restrizioni. A questo punto però occorre essere sinceri sino in fondo: si accettano i compromessi PESANTI che una sistemazione a libreria impone e non si va a buttar via i soldi in ottimizzazioni completamente insensate del tipo: "Cambio i cavi per migliorare l'impianto? Ah, dimenticavo, i diffusori sono dentro una libreria..." Non ha alcun senso mettere una pezza su una situazione che fa acqua da tutte le parti. Meglio, molto meglio, spendere i propri soldi in dischi.
Spero di essere stato abbastanza chiaro.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Impedenza, questa sconosciuta
Ciao!... ìm back!
Volevo ringraziarti per i vari consigli che mi hai dato.... Volevo porti un'altra domanda (ancora!):
Non ho capito bene che cosa è l'impedenza... Ho letto l'articolo dove spieghi tutto sui diffusori però in termini pratici non ho capito cosa comportano 8 Ohm piuttosto che 4.
Ho davanti a me il catalogo CIARE, vedo che ci sono alcuni componenti in due versioni, 4 e 8 ohm. In un progetto di autocostruzione dove viene usato un tal woofer a 8 ohm, può essere sostituito con uno esattamente identico ma con impedenza da 4 ohm??
Dovendo acquistare un ampli da 4 ohm il mio dubbio è: posso collegare diffusori a 8 ohm? Ma se io ho l'ampli da 4 è meglio che colleghi dei diff. da 4, no??? Ho le idee un po' confuse... Tanto per cambiare 8-)

Cambiando discorso, la data, almeno alle lettere renderebbe la lettura comprensibile per uno che, come me, ha scoperto la tua rivista 2 settimane or sono... Se posso ti dico cosa, secondo me, renderebbe migliore la rivista:

  1. Aggiungere una pagina dei links dei marchi comunque trattati o menzionati nei tuoi articoli.
  2. Un ordinamento più logico per la posta dove uno può avere sott'occhio tutti i "titoli" delle lettere, intendo di tutti i volumi, così una eventuale ricerca è più semplice e veloce, magari sfruttando frames....
Spero di non essere stato troppo arrogante dandoti questi consigli pensando invece di poter migliorare già un ottimo prodotto.
Ciao
Riccardo - E-mail: rick@dualmedia.it

LC
Caro Riccardo,
grazie per i consigli ma: 1) non ho alcuna voglia, ne' tempo, per riordinare la vecchia posta e tanto meno i vecchi titoli delle lettere che spesso, dicono poco sul contenuto vero. 2) I links ai siti dei marchi dei prodotti in prova ci sono SOLO quando tali prodotti ci sono stati inviati UFFICIALMENTE dal Costruttore o dal Distributore. Altrimenti no. Non mi piace fare troppi favori a chi mostra di non gradire il nostro operato. Chi ha voglia (ed intelligenza) per collaborare con noi fornendo apparecchi da recensire o partecipando ad arricchire la sezione Inter.Viste avrà il link, gli altri...
D'altra parte esistono centinaia di siti sul web che collezionano links HiFi di ogni tipo, non vedo perchè io dovrei fare lo stesso. Vedi, ci segui da poco ed ancora non hai capito che TNT-Audio non è il solito sito o rivista di HiFi. Tutti hanno una sezione dedicata ai links, noi no. Tutti hanno pubblicità, noi no. Tutti vendono qualcosa, noi no. Molti sono finanziati per abbonamento, noi no. Questo (ed altro ancora) testimonia la nostra caparbia voglia di essere profondamente diversi da tutto il resto. Se questo significa anche fornire un servizio in meno ai lettori, pazienza, credo che sopravviverete ugualmente bene.

Passiamo ai tuoi dubbi. Intanto non esistono "ampli da 4 Ohm", non so dove tu lo possa aver letto, certo non qui. Semmai esistono amplificatori che raccomandano di non usare diffusori dall'impedenza inferiore a 4 Ohm e questo è già un altro discorso.
Detta in parole semplici è così: dato un amplificatore (generatore ideale, che non esiste) collegando un altoparlante da 4 Ohm anzichè uno da 8 si otterrebbe come risultato un raddoppio (ideale) della potenza erogata.
Ecco perchè in auto si usano altoparlanti da 4 Ohm: coi pochi watts che si riuscivano ad ottenere da una autoradio era meglio tenere l'impedenza più bassa per poter sfruttare il più possibile la potenza dell'amplificazione.
In parole semplici, come dice il termine stesso, l'impendenza è una caratteristica elettrica dell'altoparlante che fa da "impedimento" all'azione dell'amplificatore (mio Dio cosa si deve dire per farsi capire!). Ovviamente no si può avere impedenza nulla. Infatti, dalla legge di Ohm che cito tanto per darti un'idea, si evince che al diminuire dell'impendenza dovrebbe aumentare la corrente (quantità inversamente proporzionali). Come puoi immaginare l'impedenza di un altoparlante non può essere troppo bassa altrimenti "obbligheresti" l'amplificatore ad erogare correnti elevatissime (impedenza ZERO ---> corrente infinita!).
L'impendenza ZERO equivale al cortocircuito elettrico, per capirci.
Quindi: non puoi sostituire un altoparlante da 8 Ohms con uno da 4 ne' fare il viceversa. Ogni progetto è stato ottimizzato anche in funzione di questo. Tieni anche conto che mettendo in parallelo due altoparlanti da 4 Ohm ottieni un'impedenza da 2 Ohm, un carico piuttosto difficile per ogni amplificatore (costretto, su un carico così "basso" ad erogare troppa corrente).
In definitiva, meglio prendere un ampli capace di pilotare anche carichi "bassi" e non preoccuparsi troppo dell'impedenza dei diffusori che non è peraltro ne' costante ne' mai fedele al dato dichiarato...
Inoltre, mai collegare 4 o più casse allo stesso amplificatore: le uscite dell'ampli sono in parallelo e l'impedenza da lui vista si dimezzerebbe...col rischio del cortocircuito.
In conclusione: se non si hanno chiari questi concetti base non avventurarsi in esperimenti o peggio autocostruzione di diffusori. I risultati potrebbero essere rischiosi per sè e per gli altri, costosi e potenzialmente inutili.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Re: al mondo siamo...diffusori diversi :-)
Gent. Direttore,
dopo averLa tenuto aggiornato su sul lungo percorso che mi ha portato alla scelta dei nuovi diffusori, alla fine ho optato per le Castle Severn, dalle quali sono stato stregato, sono a ringraziare Lei e tutti i lettori di TNT-audio che mi hanno s(u)opportato.
Ma non sono qui a dirLe addio, solo arrivederci, dal momento che nel budget 2000 ho già previsto L. 2.000.000/3.000.000 per l'acquisto della sorgente digitale. Tempo al tempo e ricomincerò la mia odissea nell'ascolto, e la pratica dello scambio epistolare: perchè l'uomo è l'essere che scrivendo gode... Io, intanto, godo dell'ascolto delle mie Severn, anzi della musica che riproducono.
ArrivederCi
Massimiliano Malè - E-mail: drmale@mailbox.opencom.it

LC
Caro Massimiliano,
sono felice che la tua scelta ti abbia sofddisfatto, questa è la cosa più importante. Sono altrettanto soddisfatto del tuo impegno a dedicarti ora solo alla Musica....l'HiFi è giusto il mezzo per arrivare a ciò.
Quanto alla tua poetica frase finale...se è vero che l'uomo "gode nello scrivere" è altrettanto vero, come nel mio caso, che spesso si "soffre nel rispondere" ;-)
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Ampli e diffusori in 2,5 milioni
Ciao Lucio,
chi ti scrive è un ragazzo di 25 che, prossimo alla laurea, desidera acquistare un buon impianto hi-fi.
Le somme che voglio spendere sono rispettivamente di 1.000.000 massimo per l'amplificatore, e di 1.500.000 per i diffusori. Quì a Catania mi sono stati proposti i Nad (317, c320 e pre e finale economici o Musical Fidelity E11), cosa mi consigli?
Spero che tu mi risponda, ti confido che è davvero difficile sapersi muovere in questo campo per un neofita come me.
Dimenticavo.....io ascolto musica molto varia, dal freejazz di Coleman e Ayler, al rock d'avanguardia (Slint, June of 44, Gastr del Sol), all'avanguardia, e anche sperimentalismi contemporanei.
Fabrizio Belfiore - E-mail: fabrizio@ctonline.it

LC
Caro Fabrizio,
la scelta di NAD o Musical Fidelity mi sembra azzeccata, sebbene si tratti di amplificatori abbastanza diversi per carattere ed impostazione sonora: più aperti ed asciutti i primi, più caldi ed ambrati i secondi. Sta al tuo gusto, tenendo anche conto del tipo di diffusore, scegliere quello più adatto.
Come diffusori, per quella cifra, hai una scelta molto ampia, sia di produzione italiana (da me sempre consigliata per l'ottimo rapporto qualità/prezzo) sia estera. Mi limiterò a citarti alcuni marchi che hanno qualcosa di interessante da proporre intorno a quella cifra, alcune già recensite qui su TNT-Audio: Sonus Faber (Concerto e Concertino), Aliante (Spazio e Iperspazio), Chario serie Syntar, Opera (II e Platea).
Andando all'estero: Monitor Audio, Kef, Tannoy e Mission. Molti nomi importanti li ho certamente trascurati ma non volevo mettere troppa carne al fuoco, meglio che cominci ad orientarti su alcuni marchi, peraltro abbastanza facilmente reperibili, impari ad ascoltarli ed a farti un'idea critica.
Qui il tuo gusto personale ed il tipo di ambiente dove andranno inseriti ti permetteranno di orientare al meglio la scelta. L'importante è non avere fretta, sempre una cattiva consigliera.
Comincia ad ascoltare coi TUOI dischi e fai una selezione di ciò che ti ha impressionato di più, per un motivo o per l'altro. Poi riscrivimi e ne riparliamo. OK?
Buona caccia anche a te!
Lucio Cadeddu

Cuffie?
Caro direttore,
l'ultima volta che ci siamo scritti mi sconsigliasti di collegare il lettore CD direttamente al finale. A parte un minor controllo del volume (il minimo è già leggermente alto), non capisco perchè no, in quanto ho verificato che, soprattutto per i bassi, la resa è nettamente superiore in termini di ampiezza di spettro e dinamica nonchè di dettaglio, rispetto al collegamento CD-preampli-finale.
Detto questo vorrei che tu mi consigliassi una buona cuffia da collegare direttamente al lettore CD. Non la collego al pre proprio perchè non ho il CD collegato al pre. Ho chiesto un consiglio ad un amico il quale mi ha raccomandato una STAX alimentata a parte da collegare all'uscita del lettore CD, in quanto, dice lui, le uscite cuffie dei lettori CD fanno schifo...
Ora a parte il costo (per una buona cuffia potrei spendere qualche lira in più), ma la scocciatura di collegare e scollegare ogni volta il CD dal finale...
Alla luce dei dati forniti, potresti consigliarmi una buona cuffia, anche spendendoci qualche lira in più, da collegare direttamente all'uscita del mio lettore CD ?
Ti ringrazio vivamente.
Francesco Di santo - E-mail: di_santo@hotmail.com

LC
Francesco,
normalmente il CD che pilota direttamente il finale è un disastro sonoro. Nel tuo caso evidentemente il collo di bottiglia è il preamplificatore. Semplice :-)
Riguardo alle cuffie: il tuo amico ha perfettamente ragione, l'uscita cuffia della maggior parte dei lettori CD non è granchè. Tuttavia, poichè l'ascolto in cuffia dovrebbe essere una pratica saltuaria, puoi anche sopportare :-)
Anzichè quindi spendere cifre folli in una Stax (eccellente!) ti consiglio una buona cuffia dinamica tradizionale, ad esempio qualche modello Grado che, oltre ad essere di qualità molto elevata è reperibile in versione a bassa impedenza (credo che tutte le Grado siano intorno ai 30 Ohms) per sfruttare al meglio l'uscita del lettore CD.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Non saremo noi la causa dei nostri mali?
Direttore complimenti a lei ed ai suoi collaboratori per le Sue riviste. Vi leggo quando posso e trovo il Vs. lavoro piacevole ed informativo. Sono un appassionato di ciò che viene definito HI-FI, non mi definisco audiofilo, mi piace la tecnica e la musica, ho 38 anni vivo e lavoro a Roma, ed uno dei miei sogni è quello di far suonare un impianto completamento autocostruito.
Veniamo al dunque, in questa mia lettera non vorrei parlare di fatti tecnici, anche se mi piacerebbe, ma volevo riflettere con Lei su quanto mi è accaduto. Avendo la fortuna di lavorare in una azienda medio grande e conoscendo altre persone appassionate, un giorno riflettendo con un caro amico (vero audiofilo) pensammo che se fossimo riusciti ad organizzare un certo numero di colleghi animati dallo stesso interesse avremmo potuto costituire un gruppo con il quale affrontare gli argomenti a noi cari; tra l'altro se avessimo raggiunto quota 50 unità saremmo stati sovvenzionati in parte dal centro ricreativo aziendale.
Quindi fatte le nostre valutazioni abbiamo fatto partire liniziativa rivolgendoci in generale a tutti i colleghi appassionati di HI-FI, collezionisti, autocostruttori, nonchè agli appassionati di Home Theater.
Quali erano i vantaggi immaginati: aumentare il numero delle informazioni disponibili sull'argomento, stipulare convenzioni, organizzare visite di gruppo alle varie manifestazioni, organizzare incontri per discutere le varie tematiche magari invitando persone competenti, stipulare abbonamenti con le riviste del settore per la consultazione comune, scambiare materiale, e tanto altro: insomma insieme si ha più forza.
Sembrava veramente una buona idea. Non Le racconto le varie vicissitudini, durate mesi, per poter far affiggere il comunicato in tutte le sedi della regione Lazio e il tempo libero impiegato a pianificare per poter presentare ad altri una iniziativa ricca di contenuti.
Finalmente in Aprile 98 affiggono il comunicato. Aspettiamo circa un mese dopo di che parte la conta delle adesioni: risultato 16 persone aderenti

P.S.1- Lo scorso ottobre siamo partiti in tre da mattina e sera per andare al TOP AUDIO, alle ore 13.00 circa siamo andati spediti allo stand della S. Faber, sempre affollatissimo, per ammirare le novità (visto che a Roma non vengono e tantomeno a Spoleto); risultato chiudevano per un'ora sa il pranzo ..., abbiamo chiesto scusa e siamo andati oltre.

P.S.2- Umbria HI-FI è veramente una bella manifestazione e poi Spoleto è una bella cittadina e si mangia bene, ma come rassegna è ancora modesta sarebbe bello vederla crescere. Grazie ancora.
Nota: La stessa lettera la invierò al Direttore G.M.Binari
Stefano Felice - E-mail: stefano.felice@telecomitalia.it

LC
Stefano,
capisco perfettamente quello che provi. Le buone idee non bastano, servono le persone che le difendano e le tengano in vita, anche a costo di sacrifici. E qui sta il problema: nessuno più è disposto a far sacrifici per un ideale o una Passione, senza che ci sia un tornaconto, possibilmente immediato, di tipo economico.
Non mi sorprende affatto che tu abbia avuto solo 16 adesioni, azni ritengo che ti sia andata più che bene. L'Italia, senza voler fare retorica facile, è un Paese culturalmente molto arretrato, basta vedere quanti Audio Clubs ci sono in Italia: NESSUNO. Neppure una città ha il suo Club di audiofili, contrariamente a quanto avviene negli Stati uniti, in Australia, in Francia, in Inghilterra o persino in Turchia!
Lo dico con una punta di amarezza, visto che anche nella mia città ci sarebbero stati tutti i presupposti per creare un Audiophile Club, grazie anche alla presenza trainante e ben visibile di TNT-Audio. L'invidia e lo scarso spirito collaborativo hanno reso impossibile la nascita di una simile iniziativa.
Ogni audiofilo crede di avere la verità in tasca, ritiene che solo il proprio impianto suoni bene e si sente autorizzato, anzi direi obbligato, a parlar male degli impianti degli altri. Sembra che questa pratica lo faccia sentir meglio (doppio senso voluto!).
Lo spirito collaborativo è sconosciuto. Sono invece in contatto con quasi tutti gli Audio Clubs più importanti del mondo (Melbourne, Chicago, Los Angeles, Londra, Istanbul...) e devo riconoscere ai loro soci una voglia di scambiarsi opinioni ed esperienze del tutto sconosciuta qui in Italia. Alcuni di questi Audio Clubs sono così numerosi e "potenti" da riuscire ad invitare alle proprie riunioni personaggi del calibro di Ivor Tiefenbrun (patron della Linn!) o Dave Manley e compagnia.
I tweakings del London DIY Circle sono diventati famosi in tutto il mondo (ovviamente il nostro fido Thorsten ne fa parte...) mentre il Melbourne Audio Club pubblica una ricchissima e voluminosa newsletter mensile che racconta gli esperimenti ed i progetti dei Soci che periodicamente si riuniscono per stendere un rapporto sulle loro attività.
Qui in Italia chi scrive per Passione, come noi, senza volerci guadagnare nulla, è guardato come minimo con sospetto.
Forse è solo una questione di tempo o forse è una profonda crisi culturale dalla quale sembra difficile risollevarsi. Le uniche attività floride in seno "aziendale" sembrano le partite di tennis e di calcio a 5, dove panciuti, lardosi e sedentari impiegati si scatenano (per modo di dire) dietro ad un pallone o ad una pallina ai fine settimana.
Che ti devo dire? Noi di TNT-Audio cerchiamo di fare opera di divulgazione e tentiamo di dare un esempio di come la Passione per qualcosa può essere concretizzata in attività utili per sè e per gli altri, seppure non a scopo di lucro.
Non lasciare che l'ottusità di chi ti circonda ti possa influenzare intaccando la tua Passione.
Se ti servirà uno stimolo o vorrai conoscere persone che VIVONO di Passioni fai un salto ogni tanto su TNT-Audio. Non sarà la più bella e la più ricca tra le riviste HiFi ma sulla Passione che ci anima potrai sempre contarci.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!

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