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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Impianto carente con la sinfonica
  2. Tweaking Indiana Line
  3. Primo impianto HiFi con 600 €
  4. Nuovo impianto con 2000 €
  5. Accoppiamento ampli-diffusori, testina e dubbi vari :-)
  6. Nuovo amplificatore
  7. La curva di gamma bassa delle B&W 603
  8. Insulto integrato e cavi
  9. Nuovi diffusori
  10. Posizionamento diffusori

Impianto carente con la sinfonica
Gentile direttore,
sono tornato alla mia vecchia passione dell'alta fedeltà dopo anni di disaffezione, grazie a un "regalo" inaspettato, composto da un paio di casse Klipsch rf-35, ampli integrato valvolare Mastersound due venti, sorgente cd Lector cdp 0.5T, cavi di segnale Kimbercable e cavi di potenza JPS labs, modello base.
Ascolto prevalentemente classica ma anche jazz (prevalentemente piccoli ensemble). L'impianto è posizionato in una stanza rettangolare di circa 4.5 x 7.5 mt. Le casse sono sul lato corto, a circa 1mt dal fondo e 70cm dalle pareti e separate tra loro di circa 2mt.
Forse impulsivamente mi sono "fissato" sulla incapacità dell'impianto a soddisfare le mie esigenze in termini di pienezza e dettaglio orchestrale (tutto bene fino a 6 elementi, poi più si sale..), mentre soprattutto con il jazz la resa delle Klipsch mi pareva ottimale. Seguendo vecchi ricordi e complice una buona occasione ho acquistato un paio di Infinity 7.2 della serie Kappa, immaginando di trovare un miglioramento qualitativo che, ahimé, non è stato così eclatante.
In particolare, le trovo ancora meno consistenti delle Klipsch nel riempire lo spazio sonoro orchestrale, anche se molto più brillanti e raffinate in gamma alta. Quello che mi chiedo e vi chiedo è se la parziale delusione è dovuta alle caratteristiche del mio impianto, penso in particolare all'ampli, che con i suoi 20w pilota bene le Klipsch grazie alla loro grande efficienza. Qualora secondo lei il problema dipendesse dall'ampli, le chiedo qualche suggerimento, sapendo che preferirei puntare sull'usato, che da alcune prove ho identificato una univoca preferenza per le valvole, che potrei mettere a disposizione un budget di 2500 euro massimo e che non mi spiacerebbe passare ad una configurazione con monoblocchi. (prove che ho fatto sinora: non entusiasmanti con un grosso integrato valvolare graaf - credo il 5050 - più interessanti con un'accoppiata audio research sl 7 - vt 70, mi è molto piaciuto un manley labs integrato, che però ho provato con altre casse).
grazie dell'attenzione che saprete darmi e complimenti per l'ottima rivista!
Roberto - E-mail: roberto.frega (at) tiscali.it

LC
Caro Roberto,
il problema che lamenti, dato che i diffusori sono certamente "innocenti" e l'ampli pure, secondo me è da ricercare nell'acustica della stanza. Se con segnali musicali complessi il suono perde dettaglio e pienezza - a mio parere - è l'ambiente a metterci molto del suo. Non a caso col jazz l'impianto suona bene! La disposizione dei diffusori non mi pare malvagia, magari è la stanza ad essere arredata (o poco arredata...) in maniera acusticamente infelice. Farei qualche prova di inserimento di elementi assorbenti tipo grandi cuscini, tappeti a pelo lungo etc.
Se anche così non se ne venisse a capo, cercherei qualche alternativa per l'amplificazione, pur non essendo affatto sicuro che otterresti chissà quale vantaggio. Pre e finali Audio Research, che sembra ti siano piaciuti, credo siano decisamente fuori budget, anche usati. Dove costano meno (in USA) ci sarebbe comunque il problema della differente tensione di rete...
Magari vale la pena provare l'integrato VSI 55, sempre di Audio Research, oppure il Conrad Johnson CAV 50 (più chiaro il primo, più caldo il secondo). Hanno potenza sufficiente a muovere anche le ostiche Infinity 7.2. Altra possibilità potrebbe essere rappresentata proprio dal Manley Stingray: sulla falsariga degli altri due citati, presumibilmente è l'integrato Manley che hai ascoltato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Tweaking Indiana Line
Buongiorno Lucio,
ti riporto questa esperienza perchè credo che possa essere interessante per i lettori in possesso di diffusori Indiana Line, e non solo. Ho acquistato una coppia di torri Arbour 5.02, molto belle, ben rifinite e ben suonanti fatta eccezione per un piccolo difetto: dopo una trentina di ore di ascolto alcune frequenze della gamma alta erano divenute "sabbiose" o vetrose, specialmente le C e le S nelle voci, al punto da rendere l'ascolto di alcuni brani decisamente sgradevole.
Vado a controllare il serraggio delle 4 viti del tweeter e con raccapriccio scopro che erano allentate di ben 2 giri !! La situazione migliorava un po' all'inizio, ma poi degenerava nuovamente nell'arco di poche ore, richiedendo un ulteriore serraggio, col risultato che a furia di serrare la flangia del tweeter ha finito per deformarsi, formando delle depressioni in corrispondenza delle viti :-(
Rimuovendo il tweeter ho scoperto che il materiale isolante sotto la flangia, un foglio di schiuma (neoprene ?, pvc?), si era schiacciato solo in corrispondenza delle viti, rimanendo praticamente inalterato sul resto della superficie. Il materiale plastico della flangia non è quindi sufficientemente rigido per distribuire uniformemente il carico delle viti e di conseguenza comprimere uniformemente l'isolante; in effetti è relativamente facile flettere la flangia a mani nude.
Il risultato è un accoppiamento poco saldo col mobile, con la zona centrale della flangia libera di vibrare sotto le sollecitazioni del tweeter, con la nefasta conseguenza sul suono. Ho segnalato il problema alla Coral, che si è immediatamente offerta di spedirmi una coppia di tweeter di ricambio, senza nessun costo. Davvero notevole la cortesia e la serietà dimostrata dall'azienda, ma i tweeter erano assolutamente identici agli originali, per cui non potevano risolvere il problema.
Ed ecco la modifica: ho realizzato una copia della flangia in inox da 2 mm e l'ho incollata sul retro della flangia originale (il lato a contatto col mobile) mediante colla epossidica; ho usato inox poichè è un metallo non magnetico ed estremamente rigido, il titanio sarebbe andato ancora meglio.
Si tratta di un pezzo così semplice (in pratica una enorme rondella da 97 mm di diametro esterno e 43 interno, con i 4 fori per le viti) che la realizzazione è alla portata di chiunque abbia dimestichezza con seghetto e trapano.
Io sono più fortunato, ho un amico dotato di macchina da taglio al laser, mi è bastato inviargli il disegno CAD per vedermi restituire una coppia di flange fatte e finite :-)
Ho rimesso il tweeter al suo posto e, meraviglia, non solo son scomparse le vetrosità, ma è migliorata la qualità complessiva del suono, + pulito, definito, e anche l'immagine sonora è diventata decisamente più accurata.
In pratica una piccola modifica a costo zero o quasi dal grande risultato. Dalle mie parti si usa dire poca spesa massima resa.
Roberto - E-mail: rcolombo (at) porini.it

LC
Caro Roberto,
grazie per il prezioso suggerimento. Chissà, magari alla Indiana Line potranno trarne qualche idea per migliorare l'accoppiamento drivers/mobile. Quello delle flange in plastica è effettivamente un problema anche se devo ammettere che raramente l'ho visto presentarsi in maniera così drammatica come nel tuo caso. Una soluzione alternativa, per certi versi antitetica, sarebbe quella di sigillare lo spazio tra tweeter e mobile con del blue-tac. La tenuta d'aria è assicurata e le vibrazioni sarebbero ridotte al minimo.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Primo impianto HiFi con 600 €
Caro Direttore,
sono un ragazzo di 21 anni che fino a poco tempo fa era certo di ascoltare Musica con un sistema di discreta qualità, salvo poi posare gli occhi sul vostro sito e veder sbriciolarsi le proprie "certezze".
Ovviamente avevo la consapevolezza che il budget a disposizione di un ragazzo della mia età, che studia e svolge un lavoretto nei week-end, non permette certo di avvicinarsi al mondo dell' Alta Qualità di alto livello. Ma scoprire che il mio modestissimo impianto all-in-one Panasonic (modello SA PM41E) che, dal basso delle mie scarse conoscenze tecniche, reputavo di buona qualità, possa essere tranquillamente definito come un "accrocchio di plastica ed intermittenze colorate", mi ha fatto letteralmente crollare le braccia a terra.
Certo, ero perfettamente consapevole che esistono produttori di opere d'arte come Bowers & Wilkins, cosi come esiste la possibilità di portarsi a casa, giungendo ovviamente a dei compromessi, un sistema Hi-Fi di buona qualità spendendo relativamente poco. Ecco, il mio problema è proprio questo "relativamente".
Prima che salti sulla sedia ci tengo ad informarla che ho già "divorato" la sezione delle FAQ, giungendo alla conclusione che con il budget a mia disposizione, pari a circa 600 Euro, difficilmente potrò portarmi a casa un Buon sistema che riproduca l'Alta Fedeltà, ma dopotutto non avrebbe senso nemmeno l'acquisto di una coppia di B&W Nautilus, neanche se avessi la possibilità di farlo. Quindi, mi sono detto, tanto vale fare le cose per gradi secondo le proprie disponibilità e capacità...
Leggendo le molte lettere inviatele ho notato che il 99% di chi le scrive sono persone che hanno una buona-media conoscenza in materia. Non le sarà certo difficile immaginare che chi come me, digiuno di esperienza e conoscenza, si avvicina per la pima volta a questo mondo, al momento dei "fatti", ovvero al fatidico momento dell' acquisto, si senta decisamente confuso.
In sostanza, nel mio cervello non gira nient'altro che questo pensiero: "bene, ora so a grandissime linee cosa può servire per un impianto Hi Fi che possa essere definito tale...ma cosa compro?!"
Il timore di ogni inesperto è, a ragione credo, di spendere male i propri soldi. Ed in quanto inesperto le chiedo di avere la pazienza di sopportare le mie domande che appariranno banali, ma la cui risposta e motivazione saranno per me fonte di apperendimento. Ed arriviamo al dunque...
Come accennatole il mio budget si aggira intorno ai 600 euro, la mia stanza è di dimensioni 3,5 x 3. Io avevo pensato al seguente sistema:

Proprio perchè sto muovendo i primi passi in questo universo abbastanza complicato, volevo chiederle il suo parere riguardo le mie scelte: cosa va bene e cosa no, e sopratutto il perchè, in modo che possa approfondire le mie conoscenze in modo più pratico, magari imparando dai miei errori.
La ringrazio anticipatamente per la sua disponibilità e le faccio i complimenti per la vosatra rivista, uniti ai migliori auguri per il futuro.
Alessandro - E-mail: folettialessandro (at) yahoo.it

LC
Caro Alessandro,
intanto permettimi di farti i complimenti per la lucidità e la razionalità delle tue argomentazioni, espresse anche con una cortesia ed uno stile che fa piacere sottolineare, specie se riferiti ad un giovane ventenne. Sarà che ormai, obtorto collo, mi sto abituando alla sintassi sincopata da sms anche nelle e-mail...
Tra l'altro, visto il budget contenuto, anche le scelte che hai proposto non mi paiono del tutto campate in aria, anzi. Terrei ampli e sorgente e cambierei i diffusori. Per la stessa cifra potresti trovare qualcosa di meglio senza spostarti troppo dall'Italia, ad esempio nel catalogo della Indiana Line. All'estero, invece, potresti valutare KEF serie Cresta o AR serie Status. Tutto questo, ovviamente, volendo stare sul "tradizionale". L'alternativa, più intricata ma potenzialmente meglio suonante, potrebbe essere rappresentata dal
T-Amp come amplificazione (anche il Super T-Amp, già dotato di alimentazione e morsetti come si deve) ed una coppia di casse di livello più elevato che sarebbero possibili col risparmio di budget che realizzeresti con questa soluzione.
Pensaci un po' e parliamone di nuovo. In ogni caso, anche con la prima soluzione "tradizionale" il salto di qualità rispetto al tuo compattone attuale sarebbe semplicemente enorme.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Nuovo ampli e nuove casse con 2000 €
Buonasera Sig. Lucio,
purtroppo credo di essere arrivato al momento di dover "rivedere" il mio impianto al quale sono affezionatissimo (ampli e phono risalgono al 1978), in quanto ultimamente a causa di malfunzionamenti della componentistica dell'ampli e del maggior spazio dell'ambiente di ascolto a disposizione, il tutto risulta inadeguato.
Premesso che non mi interessa l'home cinema, e che saltuariamente utilizzo l'impianto per l'ascolto di film, e che viceversa ascolto molta musica, dalla classica al pop, al rock e alla disco, questo è il mio attuale impianto:

Dico purtroppo in quanto il vecchio AM-U02 non ce la fa più con i potenziometri (Volume, balance, toni, e un selettore tape1 saltato) che scricchiolano sempre. Inoltre avrò sostituito almeno 2 dozzine di fusibili ai finali, che come l'ampli scalda più del dovuto va in clipping e li fa saltare.
Anche oggi è accaduto e sinceramente non ce la si fa più. Peraltro da 2 anni l'impianto è in una nuova casa con più spazio a disposizione. E' installato in un salone da 6 ml x 5,5 ml che è comunque aperto con la cucina e che quindi diventa 10ml x 5,5 ml x 3 ml di altezza.
Le casse sono rialzate da terra di 60 cm. Le stesse casse come dimensioni sono 27 cm altezza x 15 cm larghezza x 25 cm profondità con bass reflex posteriore.
I bassi sono scarsi e il sub se installato nella stessa parete dove ci sono l'ampli e le due casse ai lati (parete frontale), non rende; cioè i bassi si sentono in cucina non nel salotto di fronte l'impianto; la situazione migliora lateralmente ma di poco, per migliorare occorre spostarsi nell'ambiente adiacente, ma si perdono le alte frequenze ed il suono ovviamente non è diretto.
Vorrei sostituire l'amplificazione ed i diffusori acustici, e studiare un nuovo posizionamento degli stessi. Malgrado tutto mi separo con molta difficoltà dall'Akai AM-U02 in quanto (nonostante l'età ) ha una qualità sonora ed un efficienza molto valide (28 + 28 watt x canale) con 2 uscite per gli speakers con possibilità di collegare 4 diffusori (1 uscita la utilizzo per il sub). La timbrica è a mio parere molto limpida, ca 12 anni fa ebbi modo di compararlo con un kenwood da 100W che a paragone era "ovattato" nella timbrica e nella chiarezza di toni. Inoltre il mio Akai ha i comodissimi ponticelli posteriori che consentono di utilizzarlo come PRE e/o come FINALE. Con l'aggiunta del PRE Yamaha DSP acquistato nel 1995, lo utilizzo come finale, e anche qui ho potuto notare la superiorità nel suono dell'Akai rispetto allo Yamaha (utilizzato solo come Volume master, casse posteriori e centrale).
Il tutto lo utilizzo quasi sempre in "no effect" in quanto ascolto quasi sempre musica, mentre il DSP è riservato a pochissimi film. Sono affezionatissimo inoltre anche alle casse ESB che sono realizzate con ottime finiture e hanno (nonostante l'età) una bella timbrica sia agli alti che ai bassi (nel nuovo ambiente fiacchi però).
Le sospensioni dei woofer fortunatamente sono in gomma e non si sono macerate con gli anni (sia per le casse che x il sub). Pertanto Le chiedo gentilmente di consigliarmi un amplificatore che possa prendere il posto dell'Akai e che abbia come minimo la stessa qualità di efficienza sonora, di frequenze e di timbrica, magari con qualche Watt in più, e delle casse che possano sostituire degnamente le ESB.
Mi piacciono i bassi corposi, profondi e morbidi quanto basta (non secchi) e gli alti cristallini. Come amplificazione (che dovrò ovviamente ascoltare) pensavo a NAD e/o Rotel mentre per i diffusori acustici pensavo a dei Klipsch a colonna (ma ne ho visto un paio proprio ieri ma ho letto nella targhetta made in china, e questo mi ha molto "sconfortato") o a delle Jbl o a delle AR; considerando ovviamente un subwoofer se occorre.
Tanti anni fa (ora ho 41 anni) leggevo Stereoplay ed ero innamoratissimo delle Genesis (quelle col tweeter rovesciato con ferrofluido), bellissime nella foto col Gran Canyon americano, a proposito esistono ancora???
Come budget, possibilmente non vorrei superare € 2.000,00, e nella soluzione se fosse sfruttare ancora il PRE DSP Yamaha, oppure sostituire tutta l'amplificazione con un integrato (eventualmente anche HT se con i requisiti acustici da me richiesti).
Spero Lei possa dare una risposta ai miei quesiti.
Nel ringraziarLa anticipatamente, Le faccio i miei complimenti per la rivista on line e Le auguro Buona Pasqua
Grazie,
Giovanni - E-mail: g.ciccacci (at) alice.it

LC
Caro Giovanni...e caro coetaneo, inizio con la nota nostalgica sulle Genesis. Ebbene, non esistono più da tempo. Per un certo periodo si era visto un marchio analogo ma anche questo non ha avuto moltissima fortuna.
Comprendo la nostalgia per i marchi e gli apparecchi di un tempo ma - e mi riferisco al tuo Akai - c'è davvero poco da rimpiangere. Solo alcune cose "belle" di allora hanno tuttora un senso, il resto, specie se di produzione giapponese di massa, è destinato ad un più che giusto (seppur dignitoso) oblio.
Veniamo ai giorni nostri: hai bisogno di un integrato con ingresso phono e, magari, di un paio di casse che non ti facciano rimpiangere troppo l'assenza del subwoofer. E già, perché il mio consiglio è piuttosto radicale: fare piazza pulita di tutto ciò che non serve per la Musica (via i posteriori, il sub, il centrale, il decoder) e tenere solo un buon impianto due canali, i pochi films che dici di visionare con l'impianto attuale non potranno non trarne beneficio anch'essi, credimi. Colonne sonore e dialoghi saranno tutt'altra cosa con un buon impianto SOLO stereo.
2000 € non sono una gran cifra per ampli e diffusori dotati di buona gamma bassa, ma qualche tentativo si può fare. Magari riesci a vendere tutte le masserizie multicanale, rimpolpando così il budget per l'impianto stereo.
Un buon ampli dotato di ingresso phono potrebbe essere l'Audio Analogue Puccini SE Remote, un migliaio di Euro circa. In alternativa un Rega Mira, per la stessa cifra, oppure un Arcam A75 Plus.
Per i diffusori avanzerebbe un migliaio di euro, forse poco di più se riesci a rivendere un po' di materiale in eccedenza. KEF Q5 o Q7, Opera Platea, Monitor Audio Silver S8, Mission 782, Dynaudio Audience 62 sono solo alcuni esempi. Ho indicato non a caso dei diffusori da pavimento per evitarti il problema della carenza dei bassi e della necessità di un subwoofer.
Capisco che tu possa avere delle perplessità, magari di alcuni marchi non hai mai sentito parlare ma questo è il mondo dell'HiFi oggi, molti dei nomi gloriosi del passato sono stati sostituiti da altri, se non completamente dimenticati.
Capirei anche se fossi perplesso circa il cambio radicale di prospettiva. Non ti dico di fidarti di me, sarebbe ridicolo e controproducente. Ti consiglio soltanto di andare a "toccare con mano" alcune delle soluzioni che ti ho proposto, poi mi saprai dire.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Accoppiamento ampli-diffusori, testina e dubbi vari :-)
Insostituibile Direttore,
ho acquistato di recente per il soggiorno una coppia di torri della Aliante (mod.CNM) delle quali ho letto una tua recensione abbastanza positiva. La scelta è stata dettata più che altro dalle dimensioni d'ingombro abbastanza contenute oltrechè dal prezzo abbordabile. Confesso di non averle mai potute ascoltare prima causa il mio lavoro che mi libera a negozi ormai chiusi (sabato compreso)...mi sono dovuto perciò fidare delle altrui orecchie (in questo caso delle tue) cercando di interpretare se ciò che si è scritto incontrava i miei gusti musicali: ne sono soddisfatto (buoni medio-alti anche se non sono ancora completamente srodate...,senza l'aggiunta dei feltrini ai tweeters che non so ancora cosa produrrebbero).
Devo ancora sostituire i ponticelli con spezzoni dello stesso cavo che uso al momento, e provare con dei gommini tipo Upim (non posso mettere le punte) per vedere se mi cambia un po la "scena" in ampiezza (mi sembra un po' stretta...e i diffusori non si possono allontanare a più degli attuali 2,20/2,30 mt di distanza l'uno dall'altro). Al momento sono collegate in monowiring con cavi da 3+3 metri in rame trefolato e twistato da 2+2mm e rivestimento esterno (penso in PVC) trasparente di 6mm per ognuna delle due mandate.
Me ne è stata regalata una matassa da un mio amico, non c'è marca ma il rame mi sembra buono.
Come ampli un vecchio ma ancora funzionante NAD 3020 prima serie che trasferirò comunque in cucina accoppiandolo alle mie Cizek Sound Window progettate per poter essere appese come dei quadri(!).
Come sorgente sto utilizzando il lettore Philips DVD737 che mia moglie usa per vedersi i films (ma da quando sono arrivate le Aliante ci sente anche i CD) ;-)
Cavo di segnale Rca puro argento mod.Audiophile. Intendo comunque "riesumare" il mio vecchio piatto Technics SL-1500 e la mia collezione di LP (sono tanti e ben conservati). Ascolto mediamente a basso volume (perchè di sera) con puntate verso l'esagerato specialmente di domenica :)
Amo da sempre il rock-blues americano alla Lynyrd Skynyrd, ZZ Top ecc, ma anche Clapton, Dire Straits, Eagles, Peter Gabriel, Liquid Tension Experiment, Satriani ed alcune cose un po' più nuove tipo Chemical Brothers, Corrosion Of Conformity e certo tipo di elettronica.
Bene: Che ampli potrei accoppiare restando entro una spesa di 250/300 euro (anche sull'usato per avere qualcosa di più) tenendo conto che vorrei conservare un suono piuttosto morbido e caldo con bassi ben presenti ma frenati (tutti lo vogliono...) ed un buon dettaglio sulle medio-alte che non risulti però affaticante?
E...quale testina per il mio piatto e per le mie preferenze musicali...visto che non riesco più a trovare (causa traslochi!) la mia Shure M75ED e la Stanton EEE ? (C'è di meglio oggi?).
Non parlo volutamente di cavi perchè sono un completo somaro in materia anche se leggo tutte le vostre recensioni ed autocostruzioni e perchè so che mi salterai addosso tirandomi le orecchie :-)
Sono abbastanza soddisfatto, certo, dell'ascolto del momento (scena a parte), ma pronto alla sostituzione dei cavi di potenza (se migliorativi) alla ricerca di quel suono di cui parlavo prima, e sarei anche disposto a cimentarmi nell'autocostruzione, non foss'altro che per non dover giustificare a mia moglie una spesa eccessiva per un componente che per lei certo non suona...:-) e comunque non posso sbragarmi più di tanto economicamente...
Termino con un accenno all'impianto che attualmente uso (o in parte conservo) nella mia cameretta-studio mentre lavoro al computer:

Stavo pensando all'iRiver collegato al Nad (dopo aver letto la vostra recensione), ma costa veramente un botto :-( o a collegare in qualche modo al Nad stesso (anatema!) il mio "padellotto" lettore portatile della trevi...tanto...in cucina...e con questo probabilmente mi sono giocato l'ultimo residuo di pazienza che potevo ottenere.
Va beh: alla fine di tutto questo minestrone (come la sistemo tutta questa roba...hai altre idee?) mi scuso per la lunghezza della lettera e per l'inevitabile confusione dovuta alla mia cronica incertezza, ma era tanto che volevo confidarmi con qualcuno che stimo profondamente per l'impegno, la pazienza, la passione e la disinteressata professionalità dimostrate nel mantenimento di questa impagabile rubrica: forza TNT!
Grazie in anticipo per l'eventuale risposta.
Sergio - E-mail: merimeil (at) hotmail.com

LC
Caro Sergio,
mamma mia che minestrone!!!! :-) E che (in)capacità di sintesi ;-)
A lettera lunga, risposta breve! Personalmente faccio fatica a capire perché accanirsi a collezionare apparecchi su apparecchi, tutti di livello più o meno basso quando con le stesse cifre si potrebbe metter su un SINGOLO impianto di ben altra caratura...
Comunque, passo ai consigli: per l'ampli, visto che usi anche il giradischi, non hai molte alternative. O cerchi qualcosa da usato (NAD, Rotel, Audio Analogue) oppure punti direttamente su un Rotel RA 01 nuovo. Con ingresso phono decente che non costi purtroppo non c'è praticamente alternativa.
Per quanto riguarda la testina per il piatto potresti valutare le solite Grado, a partire da 50 € in su. Onde migliorare la scena sonora puoi provare con posizioni diverse dei diffusori, magari angolandoli verso il punto d'ascolto. Non mi preoccuperei dei cavi, per ora.
Certo, se penso a che impiantino avresti potuto metter su tenendo solo un lettore CD, un giradischi, un ampli integrato ed una coppia di casse...
Infine, consentimi una nota nostalgica: ti invidio un po' le tue Cizek Sound Window. Particolari, belle e piuttosto rare. Andrebbero abbinate al loro subwoofer però :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo amplificatore
Mi rivolgo a lei ed alla sua cortese attenzione per qualche consiglio di cui farei tesoro. Premesso che non sono un audiofilo (mi mancano tempo, conoscenze ed interesse per esserlo), da sempre comunque ascolto molta musica e di diverso genere, prediligendo il jazz, il pop rock, e le voci femminili in ogni genere. Personalmente penso che ascoltare musica sia una delle più belle esperienze che la vita ci offre. Pur intendendo necessariamente sostituire parti del mio hi-fi, ci terrei a rendere l'impianto il più redditizio possibile, in quanto a qualità. In particolar modo, devo acquistare un amplificatore (nuovo o usato) senza particolari limiti di spesa ma proporzionato al resto dell'impianto o leggermente superiore (in modo da non condizionare in futuro anche la eventuale crescita qualitativa degli altri elementi).
Ho fatto diverse prove con buoni risultati sulle frequenze alte e discreti sulle basse. Ultimamente un amico mi ha gentilmente prestato un vecchio NAD 3020 in perfetta efficienza. Questo piccolo e “antico” amplificatore integrato mi ha sorpreso, in particolare per il rumore di fondo impercettibile (anche se questo l'ho sempre considerato, a torto o a ragione, un aspetto secondario), ed anche perché, e qui la farò sorridere, mantiene la pulizia, le stesse caratteristiche riproduttive, e la possibilità di regolazione finissima del volume, anche a volume quasi zero, (fatto non trascurabile perché ascoltando molto di sera o di notte procedo a volume modestissimo).
Il mio impiantino è composto da:

Le confesso che dopo l'esperienza con il NAD 3020 sarei incuriosito da un integrato completo della stessa marca. A tal proposito vorrei un suo parere e mi piacerebbe sapere tra gli amplificatori integrati NAD, quali siano gli ultimi dotati di ingresso anche per il giradischi. Allo stesso modo, può darmi qualche indicazione per delle riaa separate?
In ogni caso, quali sono gli altri amplificatori che, secondo il suo parere, si addicono al mio impianto?
In ultimo, potrebbe farmi capire in maniera semplice quale sia il tipo di collegamento migliore tra i vari analogico, digitale, ottico, etc.., e soprattutto, quando questi collegamenti hanno una vera valenza, nel senso che poi non vengono invalidati da passaggi successivi nello stadio di pre e amplificazione?
L'ambiente di ascolto è una mansarda dall'altezza ridotta (metri 1,00 alle due estremità e metri 2,30 nella zona centrale), dimensioni mt. 4,00 x 7,00, rivestimento in perlinato al soffitto e moquette a pavimento.
Mi perdonerà per le troppe domande e per l'incompetenza dimostrata nel formularle.
Ringraziandola anticipatamente le auguro nuovamente buona Pasqua e miglior salute.
P.S. Ho trovato un NAD 317 a 300 €, però come mi è parso di capire ne esistono due versioni, la seconda decisamente migliore. Sa dirmi se è vero, quali siano le differenze e come distinguere tra le due versioni? Grazie ancora.
Paolo - E-mail: paolourbinati (at) libero.it

LC
Caro Paolo,
gli ultimi NAD dotati di ingresso phono, se non ricordo male, sono quelli immediatamente precedenti alla nuova serie 320/350/370. Quindi penso a 302 e fratelli maggiori e, ovviamente, anche al 314 che recensii un po' di tempo fa. Già il 310 ne era privo. Del 317 temo di non saperti dire molto, in particolare sulle "due versioni" di cui parli tu. Il prezzo non è male, comunque, anche se con poco di più acquisti un ampli nuovo - dotato di ingresso fono - come il Rotel RA 01/02 o l'Audio Analogue Puccini. Anche questi farebbero "cantare" le tue 7/08 in modo più che soddisfacente.
Per quanto riguarda i collegamenti audio (analogici, digitali, etc.) è presto detto: in digitale (coassiale o ottico) si collega un lettore CD o DVD dotato di tale uscita ad un DAC esterno o ad un ampli dotato di DAC interno.
L'operazione ha senso se il DAC esterno è di qualità superiore a quella del DAC interno al lettore stesso. Tra collegamento digitale ottico o coassiale ci sono piccole differenze, e spesso ho trovato la connessione coassiale leggermente superiore a quella ottica...ma si tratta davvero di sfumature.
Tra altri componenti il collegamento non potrà che essere analogico, ovviamente!
Ti consiglio una scorsa alle nostre
FAQ per altre questioni relative ai collegamenti o alle "conoscenze" di base di questo hobby.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

La curva di gamma bassa delle B&W 603
Un saluto ed un elogio a te Lucio ed ai colleghi redattori di TNT per l'ottimo lavoro che svolgete, senza remore di comparire troppo complimentoso: a dir di popolo ve lo meritate.
Ascolto musica con una certa attenzione da 25 anni e da 10 ed ora sono finalmente riuscito a dedicare una saletta per l'ascolto musicale di 4,20m per 3,80m. Ascolto musica di diverso genere ma particolarmente di buona qualità di incisione: fusion, funky, jazz, rock, classica.
Per l'ascolto uso sia un ampli Denon 3803 in Pure Direct che un T-amp (sì, il primo) per pilotare delle B&W 603S3 e delle B&W 601S3 a seconda delle configurazioni. Come sorgenti audio uso sia un Pioneer DV-656A che un vetusto Sony CDP-CD333ES (se la memoria non mi tradisce, l'ho preso nel '90!), inoltre gli affianco un antico piatto Pioneer PL-200 con Shure M75ED type2.
Ti chiedo quale dei due preferiresti come lettore CD: inoltre credi che con il Denon sia meglio continuare ad usare il DAC dell'ampli al posto di quello dei lettori?
Le B&W le ho scelte con molta cura in rapporto al budget disponibile, ora però riscontro una certa carenza di bassissime, anche sulla carta le 603 non scendono abbastanza sotto i 40hz. Infatti mi manca qualcosa: forse questi diffusori li vorrei a volte più presenti e pieni, soprattutto con il jazz ed il funky.
A questo pensavo di affiancarci un subwoofer "musicale" che integrasse il suono delle 603 sotto i 50hz. A tal proposito, visto l'esiguo budget disponibile, mi sembra di aver individuato due sub che possano fare al caso mio: gli Indiana Line Arbour S10 ed il TH-S151. Apparentemente come caratteristiche sono uguali (eccetto i 23 hz vantati dal 151 contro i 25) ma per l'Arbour nuovo si viaggia sui 400 euro mentre per il TH-S151 ne basterebbero 240. A parte l'estetica (ovviamente più accattivante per il primo) quali sostanziali ragione potrebbero farmi propendere per il più "audiophile" (così come descritto da voi) Arbour ad un costo molto più elevato?
Mi scuso per il lungo trattato redatto sulla mia "condizione di ascolto" e attendo impavido un tuo valido contributo al miglioramento al confort del mio orecchio.
Ringrazio l'attenzione ricevuta con un cordiale BUON ASCOLTO a te ed a tutti gli audiofili incalliti.
Roberto - E-mail: robmorla (at) tin.it

LC
Caro Roberto,
quale dei due preferirei io, tra i due tuoi lettori digitali, è irrilevante. Intanto li dovrei poter ascoltare uno a fianco all'altro nel TUO impianto e nel TUO ambiente e poi potrebbe anche essere che il mio gusto non coincida col tuo. Stesso discorso sull'utilizzare il DAC interno ai lettori oppure quello del tuo ampli HT. Ascolta tu e decidi, non è difficile...io da remoto non posso farlo. Una cosa però posso dartela per certa (o quasi): vendendo entrambe le sorgenti e l'ampli HT potresti acquistare un lettore "SOLO" CD ed un ampli stereo tradizionale che farebbero fare un bel salto di qualità al tuo impianto.
Per quanto riguarda i bassi delle tue B&W mi pare strano che li trovi insufficienti, sei sicuro che siano state installate nella posizione migliore possibile? E che la stanza sia acusticamente adatta? Te lo dico perché prima di inserire un subwoofer, qualunque esso sia, è sempre bene chiedersi se sia stato fatto tutto per mettere i diffusori nelle migliori condizioni "espressive". L'inserimento di un sub è sempre un'operazione complessa e non scevra da problemi.
Comunque sia, considerato il resto dell'impianto forse anche il sub della serie TH può fare al caso tuo. Anche perché, non dovesse darti quel che cerchi (come penso) l'investimento per tale esperimento sonoro sarebbe contenuto.
Posizionamento e problemi ambientali a parte, sono dell'avviso che sarebbe sempre meglio optare per diffusori più generosi ed estesi in gamma bassa, piuttosto che tentare di "rattoppare" tale mancanza con un subwoofer.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Insulto integrato e cavi
Caro direttore,
Sono Giuseppe e mi permetto di darti del tu in quanto sento meno il distacco. Grazie!!!! Grazie per aver ideato TNT-AUDIO, che mi hanno fatto scoprire il mondo della Hi-FI sotto tanti aspetti a me oscuri fino a qualche tempo fa.
Ho realizzato alcuni progetti proposti nella tua rivista fra i quali il TNT STAND, il platorello stabilizzatore per CD ed infine l'ultimo nato "l'Insulto integrato" battezzato da me "Silvia" dedicandone la costruzione a mia figlia di due anni.
Ho collegato l'Insulto al mio impianto (sostituendolo ad un NIKKO NA690) formato da una coppia di diffusori da piedistallo AR-206HO con una sensibilità di 91dB/1W/1M ed una impedenza di 4 OHM collegata alla relativa presa dei TU e pilotato da un CDP Technics SL-PG5A sul quale, oltre ad utilizzare il plattorello stabilizzatore in sughero da voi proposto, ho anche posato in prossimità della meccanica un robusto tappetino per il mouse. Il tutto in un salotto di cira 14 mq.
Dopo circa quindici ore di rodaggio devo dire che è impressionante il suono realistico e tridimensionale che riesco a percepire, non avevo mai sentito suonare quei diffusori così tanto bene.
Ho alcune domande:

  1. Vorrei realizzare il TNT STAR, ma la disposizione del mio salotto non mi permette una sistemazione dell'impianto ideale (diffusori ed impianto sulla stessa parete) il percorso mi impone lo scavalco di una porta per una lunghezza di circa 12 mt per canale. Ti chiedo, onde evitare di installare canaline anti estetiche, se la sezione del cavo, data la esigua potenza dell'ampli, può essere di 1.5 mmq.
  2. Con alcuni generi musicali appena alzo un po' il volume l'insulto va in clipping (vedi il contrabasso dei Kronos Quartet), pertanto pensavo a diffusori più efficienti. La realizzazione delle BFB con Fostex FE206E è una scelta adeguata?
Spero di non averti annoiato.
Saluti,
Giuseppe - E-mail: gmongioi (at) inwind.it

LC
Caro Giuseppe,
con la bassa potenza a disposizione la sensibilità dei diffusori deve essere alta, direi superiore ai 94/95 dB. Le BFB coi Fostex potrebbero essere una soluzione ma d'altra parte potresti anche fare il contrario...ovvero utilizzare un ampli più potente. Hai provato ad ascoltare il T-Amp, ad esempio? Potrebbe essere una piacevole sorpresa.
Per quanto riguarda i cavi di potenza, la sezione puoi tranquillamente ridurla a 1.5 mmq, comunque la lunghezza è davvero eccessiva. Non riesci a mettere l'ampli più vicino alle casse? Potresti anche usare del cavo piatto per evitare il giro della porta, in alternativa. E' vero che le canalette non sono il massimo...ma sempre meglio del cavo Star che gira per casa. Anche un 4 x 1.5 mmq ha il suo ingombro, fisico ed "estetico".
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori
Chiarissimo Lucio,
mi permetto porti un quesito amletico dopo alcuni anni in cui, leggendoti, ho saputo apprezzare la tua obiettività scevra dalle mode e puntuale sulle cose importanti e solide pur relative alla leggerezza della Musica.
Mi ritengo un autocostruttore autodidatta che ha navigato nel mare dell'autocostruzione e attualmente dispone di un sistema audio così composto:

Il tutto suona molto bene in una mansarda alquanto assorbente e penso ben ottimizzata acusticamente.
Ora ho scoperto nel sito hifi-alt.de che le casse Klipsch RF 35, mio obiettivo prossimo futuro, sono regolarmente vendute a 700.00 euro e con 100.00 euro me le spediscono pure; cioè poco più della metà di quanto riuscirei a spuntare qui a Bolzano.
Sono in procinto di decidere l'acquisto ma qualcuno mi ha messo una grossa pulce nell'orecchio e cioè che le RF 35 non sono assolutamente adatte per rendere la musica che ascolto io e cioè jazz, orchestre jazz, quintetti jazz, solisti jazz e tutto il jazz soprattutto live che attualmente con i miei biconici si materializza nel mio ambiente.
Sicuramente capisci che per me acquisire le RF 35 è un grosso salto di qualità penso ed anche economicamente l'utilizzo di risparmi a lungo accumulati. Ho avuto la possibilità di ascoltare le RF 35 una sola volta con la dovuta calma ma con amplificazione a stato solido ed in un ambiente totalmente diverso dal mio ed obiettivamente sono andate alla grande con le orchestre di Ellington, Benny Goodmann, con musica rock e non posso dire di aver trovato pecche con Peterson, Barber, Krall, Fresu.
Sono forse io che, data la mi età non ascolto più bene o forse sono troppo influenzato da giudizi di altri?
Ecco che sono a chiederti un aiuto per la tua grande esperienza: faccio il grande salto se ritieni il prezzo buono ed i diffusori consoni o riprendo in mano la combinata e mi rimetto al lavoro con un nuovo progetto migliore del TQWT?
Scusa per la prolissità ma ci tenevo ad avere il tuo parere e ringraziandoti per la tua opera ti saluto.
Ennio - E-mail: emontagner (at) yahoo.it

LC
Caro Ennio,
dubito che coi biconici Ciare tu possa andare molto oltre la tua situazione attuale. Puoi cambiare il caricamento finché vuoi, ma la timbrica in gamma medio-alta resterà grosso modo quella. Quindi, se vuoi il mio parere, ti direi di prendere le RF 35 senza pensarci due volte. Piuttosto, il prezzo non è realistico, se si tratta di materiale nuovo. Fai attenzione che talvolta i siti tedeschi hanno il curioso vezzo di listare il prezzo per diffusore e non per coppia. Controlla!
Secondo consiglio: ogni volta che hai la possibilità di valutare con le tue orecchie, fai passare in secondo piano i giudizi degli "esperti". Terzo ed ultimo consiglio, quando ascolti un componente HiFi in un negozio non andare poi a cercarlo su Internet per spuntare il prezzo più basso, è un comportamento non solo eticamente poco corretto ma alla lunga pericoloso per il settore. Chi offre il servizio di "ascolto" e poi non realizza la vendita alla fine è costretto a chiudere. A quel punto....dove li facciamo gli ascolti? Su Internet? O per telefono...come scrivevo in un recente editoriale? :-)
Sono favorevole agli acquisti online, ma almeno facciamolo senza sfruttare il lavoro di altri professionisti che ci mettono a disposizione il proprio tempo. Quindi: prendiamoci la convenienza ma anche il rischio, eventualmente, di un acquisto alla cieca. Molto più corretto sarebbe ascoltare alle mostre (per quel che vale) o, molto meglio, a casa di amici audiofili...e poi cercare il prezzo più basso online. O, ancora meglio, affidarsi ad un negoziante onesto che ci consenta di valutare con calma ogni acquisto, anche se il prezzo che può praticarci non è il più basso sul mercato.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Posizionamento diffusori
[Piantina stanza d'ascolto]
Caro Lucio,
sono Marco, ti avevo già scritto per un consiglio su come migliorare il mio impianto (
vol.372) e, dopo molte ricerche, sono finalmente riuscito a trovare un Rega Planet in perfetto stato a 510 €. Non so come descrivere l'enorme cambiamento nel mio impianto, si può dire che è "cambiata la musica"!!! Rispetto al mio Technics è completamente un altro mondo, e per questo devo ringraziare te per il suggerimento e già che ci sono tutta la tua "creatura" per il bellissimo mondo che mi avete fatto scoprire! In conclusione, GRAZIE veramente!!
Detto questo, si è presentato subito un altro problema, largamente dibattuto anche su queste pagine e che mi rendo conto essere molto difficile da risolvere: il posizionamento corretto dei diffusori.
Una volta che il Rega è entrato perfettamente in opera, c'era qualcosa che mancava, in particolare il palcoscenico mi sembrava non molto stabile, e così ho cominciato a perdere interi pomeriggi spostando e ri-spostando i diffusori in cerca dell'equilibrio migliore.
Ti ho allegato una piantina della mia camera in cui è ospitato l'impianto; premetto che non ho problemi di posizionamento, nel senso che all'interno della camera possono essere spostati in qualunque modo. Ho sentito dire che c'è una precisa proporzione nella distanza tra i due diffusori, e tra questi e la posizione d'ascolto in relazione alle misure dell'ambiente; è vero questo?
Ora ho trovato una disposizione abbastanza buona, ma se tu hai consigli particolari sono felice di recepirli! Un' ultima cosa; è meglio tenere i diffusori in modo che guardino la parete della posizione d'ascolto oppure vanno orientati verso il punto d'ascolto stesso?
Grazie per la pazienza e buon lavoro,
Marco - E-mail: mar_bonfanz (at) hotmail.com

LC
Caro Marco,
sono felice che i nostri consigli ti abbiano portato così tanto piacere d'ascolto. Per quanto riguarda il posizionamento, un sistema più o meno "scientifico" che puoi seguire è quello WASP che illustrammo diversi anni fa e che è valido tutt'ora. L'altro, un po' più empirico, richiede solo tanta pazienza ed innumerevoli prove. Nella tua situazione contingente non mi pare che abbia grandi margini di manovra e mi pare che la sistemazione che hai adottato sia quella "meno peggio". Angolare i diffusori verso il punto d'ascolto è una pratica che si mette in atto quando si cerca di modificare ampiezza e profondità dell'immagine e, talvolta, per diminuire la presenza della gamma medio-alta. Purtroppo, i risultati variano da diffusore a diffusore (in genere in funzione del diagramma polare di emissione degli altoparlanti) e pure da ambiente ad ambiente. Io procederei per "gradi", nel senso di vera unità di misura dell'angolazione :-)
Prova qualcosa di radicale (tipo 45 gradi), valuta i cambiamenti e poi torna per passi successivi alla situazione iniziale. Potrebbe essere che ad un certo momento tu trovi l'angolo "magico" che rappresenta il miglior compromesso tra linearità di risposta in frequenza ed ampiezza della scena sonora.
Diverso è il discorso della stabilità della scena sonora. Quella dipende in larga parte dall'interfaccia tra diffusori e pavimento (ed eventuali stands). Un appoggio "ballerino" certo non aiuta, da questo punto di vista. Proverei con punte e sottopunte ma anche con un approccio opposto, antivibrazioni, con piedini di media durezza.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!

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