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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Ipoteche ... su futuri upgrades
  2. Re: Tannoy D500
  3. Consigli per CD Player e Valvole
  4. Re: Wall of sound
  5. Impianto all'inglese
  6. KEF KIT 1, un consiglio?
  7. Upgrade analogico
  8. 250 watt su 98 dB
  9. 4 casse per un solo ampli
  10. Matrimonio Chario-Rotel

Ipoteche ... su futuri upgrades
Caro Direttore,
sono felice possessore di un impianto audio che definirei "discreto":

Impianto che vorrei gradatamente portare ad un livello più alto. Quando acquistai i componenti - visto il budget limitato (ho complessivamente speso 2070 €) decisi di non comprare cose strane ma di rivolgere l'attenzione ad elementi commerciali che sarebbe - in futuro - stato facile rivendere o permutare.
Oggi che ho un po' più esperienza - specie nell'ambito dell'usato - e qualche soldino extra da spendere sto valutando diverse ipotesi da mettere in campo passo dopo passo nei prossimi mesi.
Ti propongo diverse accoppiate sulle quali vorrei un consiglio in modo da essere pronto a cogliere l'attimo quando l'occasione buona si presenterà. A titolo informativo ti ricordo che la sala musica è un rettangolo 7x5 metri - i diffusori sono sul lato lungo distanziati di 3 metri e a circa 80 cm dalla parete posteriore - la sala è ben arredata e davanti ai diffusori è presente un tappeto 3x2 metri - ascolto musica "tranquilla" (jazz, soul, pop, classica da camera) a volume medio-basso.
Posto che sono arci contento dei diffusori (ascoltati ed acquistati nel giro di mezz'ora su tuo consiglio) che risultano molto neutri e controllati (grazie anche ai cavi) e molto presenti in gamma medio-bassa i futuri miglioramenti riguarderanno amplificazione e sorgente.

Amplificazione.
Sono innamorato dei finali AM Audio; in particolare sarei orientato verso l'A40 reference o, alternativa molto più facile da reperire nell'usato, verso l'M150.

Controllo.
Per il preamplificatore vedo in giro molte occasioni per il conrad-jonson PV10L (non necessito di ingresso phono) e l'audio research SP16L.
Domanda - trovi strana l'accoppiata finale stato solido pre a valvole?

Sorgente.
E' la scelta più difficile perchè sebbene il marantz sia un lettore commerciale con un suono tendenzialmente un po' cupo (su alcune incisioni basso e pianoforte sembrano compressi) devo dire che è dotato di una meccanica molto buona ed estremamente silenziosa. Ho sempre pensato che avrei cambiato il lettore in favore del rega planet (l'ho ascoltato e mi ha lasciato molto soddisfatto) ma oggi mi verrebbe di accoppiare al marantz un DAC esterno (penso al north star modello 3 - 4 oppure al 192).
Tra le diverse configurazioni c'è una differenza di spesa significativa; inoltre mi rendo conto che oltre alle citate macchine esistono tante altre scelte possibili - ecco perchè vorrei che cominciassimo a discuterne insieme e chiarirmi le idee.
So che sono tante domande ma confido nella tua pazienza e sono certo che - come hai fatto l'anno scorso in occasione dell'acquisto dell'attuale impianto - mi aiuterai a dirimere la questione.
Buon lavoro e saluti sinceri.
Alberto - E-mail: aldemartino (at) yahoo.com

LC
Caro Alberto,
non ho preclusioni verso le accoppiate pre a valvole con finale a stato solido. Per i primi, entrambi gli apparecchi citati sono ottimi, più caldo il Conrad Johnson, più aperto l'Audio Research. Visto l'abbinamento che vorresti fare con le tue casse ed i finali AM Audio io forse ci vedrei meglio proprio l'Audio Research.
Per il finale, molto meglio l'A40, rispetto al M150. Per quanto riguarda il lettore CD credo che con il Planet il salto qualitativo non sarebbe "sostanziale", almeno non quanto lo sarebbe con il DAC North Star 192. Questo però, per dare il massimo, avrebbe bisogno della "sua" meccanica, che sarebbe dunque da inserire, prima o poi, nella lista della spesa.
In alternativa, una macchina integrata di livello più elevato. Però devi fissare un budget, altrimenti si naviga a vista...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Tannoy D500
[Pianta sala d'ascolto]
Caro Lucio,
seguendo i tuoi consigli (Lettere alla Redazione
Vol. 391) ho provato a modificare la disposizione dei diffusori spostando l'impianto dal lato corto al lato lungo della stanza in cui si trova il tutto (nella piantina puoi vedere la situazione ante intervento). E' aumentata in questo modo la distanza dei diffusori tra di loro e dalle pareti laterali, è diminuita la distanza dal punto d'ascolto...ed è pure sparito un divano.
La nuova posizione ha risolto, con mia grande soddisfazione, i problemi sulle basse frequenze (che si sono rivelati la fonte principale dell'affaticamento nell'ascolto), ha aperto e migliorato la scena, e la gamma media ha acquistato colore e armoniche (ho anche angolato le torri verso il punto d'ascolto come da suggerimento).
Resta ancora a mio avviso una eccessiva brillantezza della gamma alta (... i piatti delle batteria per farti un esempio...) che inficia in alcuni ascolti la pulizia del suono e toglie morbidezza e calore al risultato finale.
Se avrò occasione proverò a testare l'impatto di qualche diversa elettronica, e con pazienza proverò a pensare a qualche possibile modifica dell'ambiente (...anche se non di facile intuizione a dir la verità), ma nel frattempo un ringraziamento mi sembra d'obbligo visto che la manopola del volume che era in triste ribasso ha adesso il piacere di puntare verso l'alto!
I cavi nell'impianto non sono propriamente degli entry level (quelli di segnale sono frutto di ottima costruzione artigianale, quelli di alimentazione sono basati sul progetto TNT TTS e quelli di potenza sono dei Kimber).
Stefano - E-mail: s.flego (at) tin.it

LC
Caro Stefano,
in effetti la situazione precedente era ben lontana dall'essere ideale! Povere Tannoy, per forza si ribellavano infastidite...:-)
Avevo intuito giusto sulla vicinanza delle pareti, ora sul lato lungo tutto assume un senso più logico. Ribadisco il consiglio a PROVARE altre amplificazioni come quelle che ti ho indicato nella risposta precedente (Naim, Densen, Krell...). Già che ci sei, prova anche un'altra sorgente, non si sa mai (nel caso: ancora Naim e Densen...o Audio Analogue).
La tua lettera comunque dimostra ancora una volta come, senza agire sui componenti, si possano ottenere cambiamenti dell'equilibrio sonoro anche piuttosto "importanti". Per questo invito sempre tutti a sperimentare il più possibile in questo senso. E' gratis, si fa esperienza che serve sempre ed i risultati possono essere del tutto sorprendenti.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Consigli per CD Player e Valvole
Egregio Sig. Cadeddu,
mi chiamo Fabio e voglio chiederle qualche consiglio. Possiedo un impianto del quale devo sostituire in primis il lettore cd, un vecchio Pioneer pd7300 che non ce la fa più, e secondariamente (magari più avanti) l'amplificatore, un integrato H/K PM 645 VxI 60+60W. Per i cavi penso all'autocostruzione come da specifiche TNT Audio. L'unico elemento che mi piacerebbe conservare sono i diffusori Sonus Faber Concerto.
I diffusori appoggiano su un mobile alto 60cm ad una distanza di circa 2 mt l'uno dall'altro, nel lato lungo di un soggiorno di dimensioni 6 x 4. Abitando in condominio non ho grosse esigenze di pressione sonora.
Il budget che non vorrei superare è di 1500-1700 € (CD + AMPLI) rivolgendomi anche al mercato dell'usato, soprattutto per quanto riguarda l'amplificatore.
Lettore CD: per il momento ho visto e sentito un Rotel RCD1072 nuovo e un Musical Fidelity CD A3 usato. Volevo un suo parere su questi apparecchi ed eventuali alternative sulla stessa fascia di prezzo come ad esempio il NAD 542.
Amplificatore: mi piacerebbe provare un valvolare, a tal proposito sto valutando prodotti cinesi partendo dallo Yarland FV 34 B III (circa 400 €) fino ad arrivare al Primaluna Prologue II (1200 € circa). Anche qui sono bene accetti consigli su valide alternative (anche stato solido). La scelta del lettore CD potrebbe essere fatta in funzione del possibile acquisto dell'amplificatore a valvole.
Desidererei quindi un suo parere generale anche sull'amplificazione a valvole, ed in particolare abbinata ai miei diffusori.
Spero di essere stato chiaro e ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
Fabio - E-mail: Fabio.bonferini (at) gmail.com

LC
Caro Fabio,
hai mai ascoltato le tue casse con un amplificatore a valvole? Magari con uno di quelli che pensi di acquistare? Te lo chiedo perché è importante che tu sappia cosa possa darti la tua "voglia" di valvole. A mio parere, infatti, le Concerto (e molte Sonus Faber in generale) vanno meglio con una amplificazione a stato solido neppure troppo "morbidosa". Il problema vero è però la cifra a disposizione. 1500 € per un lettore CD nuovo ed un ampli che possa essere un sensibile upgrade del tuo non malvagio H/K mi paiono davvero pochini. Ti consiglierei pertanto di acquistare il lettore CD (opterei per il Rotel che hai ascoltato) e di mettere da parte la somma restante come "fondo" per il futuro amplificatore.
Inoltre, e non mi stancherò mai di ripeterlo, coi diffusori posti su un mobile (immagino tipo parete attrezzata) stai vanificando larghissima parte del risultato finale. Mi chiedo sempre che senso abbia cercare upgrades di elettroniche quando a massacrare il tutto c'è un mobile che suona e risuona in maniera imprevedibile ma certamente dannosa insieme coi diffusori.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Wall of sound
Caro Direttore,
in riferimento alla lettera di Maurizio sul
volume di posta 392 (RE: WALL OF SOUND) ed alla tua risposta vorrei fare alcune considerazioni alla luce della mia piccola esperienza di musicista pop (chitarra e tastiere) e della collaborazione (roba di 20 anni fa) con un amico che possedeva uno studio di registrazione.
D'accordo con l'amico Maurizio sul suono falsato da effetti digitali di molti strumenti sia in studio che in esibizioni live (penso al suono dei guitar synt degli anni '80 e '90 ­ non sarebbe stato meglio far suonare direttamente le tastiere? ... oppure ai fantomatici boccagli con i quali nello stesso periodi si cercava di tirar fuori dai sintetizzatori il suono e la dinamica di tromba, sax, flicorno e flauti ­ non era meglio assumere due sessionists ai fiati?).
D'accordo con te sulle porcherie digitali in fase di missaggio (suono caldo/suono naturale ­ compresso/aperto ­ ecc.) che spesso mettono in pratica i "tecnici del suono" - questi pseudo ingegneri - in una sorta di delirio di onnipotenza in luogo della naturalezza degli strumenti musicali.
Vorrei, però, aggiungere alla discussione un paio di contributi:

  1. Ci siamo mai chiesti il perché della qualità mediamente superiore dei dischi di musica jazz e classica? Non dipende forse dal fatto (domanda retorica) che gli strumenti utilizzati sono esattamente quelli che si sentono nell'incisione (piano a coda in luogo del sintetizzatore ­ chitarra classica microforata in luogo della classica amplificata ­ contrabbasso in luogo del basso elettrico o peggio del basso sintetizzato ­ ecc.)?
  2. Molto della qualità di un'incisione dipende dalla qualità degli strumenti utilizzati. Operazioni di analisi e modifica digitale (via computer) dei suoni non potranno mai sostituire la bontà di un sintetizzatore o di una chitarra elettrica o trasformare un piano elettrico roland in uno steinway gran coda). Il problema è che generalmente si tende a spendere cifre da capogiro per mixer, monitor, microfoni, effetti digitali, computer e software risparmiando sulle sorgenti; è come se volessimo ascoltare un CD utilizzando una catena di amplificazione Audio Research, diffusori Proac Response e un lettore da 19,99 € comprato al supermercato sotto casa ... non ne verrebbe niente di buono.
Vi lascio invitandovi ad ascoltare il disco di Christopher Cross (titolo omonimo) sul brano "Sailing" riflettendo sul manipolo di orchestrali che sentite nell'incisione; in realtà si tratta di strumenti sintetizzati che sono stati ottenuti da un campionatore denominato Farlight che all'epoca dei fatti (quando un campionatore di livello professionale costava 4 milioni di vecchie lire) costava ­ udite udite ­ 128 milioni.
MORALE: la classe non è acqua e la sorgente è l'anello fondamentale di qualsiasi catena audio.
Saluti,
Alberto - E-mail: aldemartino (at) yahoo.com

LC
Caro Alberto,
mi associo alle tue preziose osservazioni. Ed aggiungo che ormai con l'elettronica si riesce ad "intonare" persino un cantante stonato...poi però si scopre tutto dal vivo, miseramente. Un esempio che mi viene in mente è il cantante dei Red Hot Chili Peppers, tollerabile in studio ma semplicemente incapace di cantare le sue canzoni dal vivo. Non me ne vogliano i fans, sono uno di quelli che ha seguito la band sin dai primissimi esordi...però certe cose bisogna pur aver il coraggio di dirle :-)
Grazie del prezioso feedback,
Lucio Cadeddu

Impianto all'inglese
Salve,
innanzitutto intendo ringraziarvi perchè leggendovi oramai da anni sono riuscito a risolvere tanti problemi, e sviluppare una cultura che non avevo in questo campo così vasto. Vi scrivo per la prima volta; la mia stanza è di forma quadrangolare (5x4) e sul lato più lungo ho disposto i diffusori seguendo la regola aurea, mentre ortogonalmente ho disposto l'impianto, di cui il piatto su staffa al muro...
L'impianto nel tempo si è cosi composto e "stabilizzato":

Penso che sia un impianto piccolo, abbastanza neutro come resa sonora, che però dà i suoi risultati perchè ben sfruttato in una stanza di proporzioni adeguate.
L'ascolto è indirizzato sul jazz, blues, e gruppi storici inglesi. L'unico mio dubbio è se le scelte dei cavi sono state corrette per ottimizzare al meglio il tutto, o se posso migliorare ancora, e se si cosa!
Il dubbio più evidente, e che ancora non ho risolto sono i cavi di potenza che avrei pensato di sostituire con i FLATCABLE da incollare al pavimento (sono trasparenti, con uno spessore di 2 mm. e di color verde...), ed anche per i cavi di segnale non disponendo degli originali, non so se la scelta è stata indovinata.
Dovevo forse utilizzare il cavo Exposure a metraggio?
Grazie per ogni vostra risposta.
Roberto - E-mail: cartografia (at) provincia.lucca.it

LC
Caro Roberto,
i finali Exposure di quell'epoca, di norma, richiedono cavi di potenza con caratteristiche elettriche particolari, un po' come i Naim. Non è un caso che il cavo Exposure altro non sia che una minima variante del cavo Naim NACA4. Pertanto, farei una prova coi cavi di potenza Exposure o anche i nuovi NACA5. Cambierei anche i cavi tra lettore CD e pre Exposure, con qualcosa di più adatto. Potresti anche pensare ai
Flashback Sales che ho recensito qualche tempo fa. Realizzano cavi per ogni esigenza, con particolare attenzione alle elettroniche inglesi di un certo tipo (Naim, Quad, Exposure etc.). Come impostazione, diciamo che sono adatti all'approccio "Flat Earth" ma riescono pure a ricreare una buona immagine tridimensionale.
Un ulteriore upgrade per il tuo impianto potrebbe essere un lettore CD all'altezza della tua sorgente analogica. Qualche Linn o Naim di seconda mano, o magari un Rega.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

KEF KIT 1, un consiglio?
Ciao Lucio!
Complimenti per il sito!
Ti scrivo per chiederti un parere sulle casse KEF che mio papà ha comprato in scatola di montaggio nel 1979. Si tratta del KEF KIT 1, un kit di montaggio costato 30.000 lire che suona ancora splendidamente dopo circa 30 anni. Ho recentemente scoperto che il su detto kit in mio possesso, contiene i woofer e tweeters che erano montati sulle casse Rogers LS3/5a di cui ho letto recensioni entusiasmanti e che a quanto pare, sono diventate un vero fenomeno di culto.
Mi sono allora chiesto: "possibile che sono talmente fortunato da avere un paio di altoparlanti così famosi?". Collegate al T-amp, le mie Kef, con la loro sensibilità di 96 db, offrono una performance che mi pare eccellente ma non sono un esperto audiofilo e vorrei sapere da te, se possibile, qualche notizia su questi altoparlanti in mio possesso che sembrerebbero essere identici ai Rogers.
Nella costruzione del cabinet nel 1979 mio papà ha seguito scrupolosamente le indicazioni presenti sul manuale e devo dire che assomigliano proprio ai Rogers. Secondo te vale pena di valorizzarli ulteriormente magari con qualche amplificatore valvolare? In che modo, se è il caso, posso sfruttarle pienamente?
Grazie per l'aiuto e a presto!
Luca - E-mail: luca.mailzone (at) libero.it

LC
Caro Luca,
ricordo il KIT 1 della KEF, al tempo l'Azienda inglese realizzava diversi kit di montaggio, cloni di suoi diffusori o di altri, utilizzanti comunque drivers KEF, proprio come le LS 3/5A. Più tardi la KEF stessa realizzò una propria versione commerciale delle LS 3/5A.
I tuoi diffusori sono senz'altro "degni" ma occhio che la sensibilità non è 96 dB ma, più realisticamente quel dato si riferisce al livello MASSIMO di pressione sonora che essi possono generare. La sensibilità vera, per 1 watt ad un metro di distanza, può essere, più concretamente, 82/83 dB, il che significa che coi 6 watt del T-Amp ci fai davvero poco, almeno in termini di volume sonoro.
Per sentirle a livelli decenti servirebbe un ampli più potente (non necessariamente un valvolare!). Se ti piace il suono del T-Amp potresti provare a vedere uno degli ampli in
kit premontati che fanno uso di chip Tripath, ce ne sono a partire da 20 watt per canale, che già rappresentano una potenza più sensata per delle Rogers-clone.
Poi anche la sorgente ha la sua importanza. Un buon lettore CD può migliorare molto la qualità del suono riprodotto. Senza altri dati sul resto dell'impianto e sul budget disponibile mi vien difficile dare consigli più mirati.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade analogico
Cordiali saluti, mi chiamo Cesare, scrivo dalla provincia di Catania e vi leggo con assiduità.
Gentile direttore ho letto con interesse la sua risposta alla mia precedente richiesta di consigli è l'ho trovata interessante e stimolante. Dopo avere ascoltato alcuni degli ampli da lei proposti non ho però trovato qualcosa in grado di eguagliare il suono del Rotel RA02, fino a che è giunto a casa mia un Musical Fidelity a2.
Ho trovato in questo ampli un suono forse meno ruffiano del Rotel ma più arioso e con una grana molto fine, quasi inconsistente, almeno rispetto al rotel in gamma medioalta. In poche parole ho trovato il mf migliore del rotel, così l'ho acquistato.
Ora vorrei un consiglio sul giradischi, possiedo un Rega 3 con RB 300 e Sumiko Pearl, volendo migliorare il suono del giradischi potrebbe essere necessario cambiare la Pearl o mi consiglia un altro giradischi?
Su internet ho trovato un thorens td160, un 320, un linn axis con braccio basic e un pink triangle blak seconda serie con braccio sumiko mf2 premiere, quale mi consiglia in ordine di preferenza?
Vorrei trovare in questo up grade maggiore presenza in gamma bassa senza però perdere ariosità, e un suono leggermente più esteso sugli acuti, non più presente solo più esteso.
Grazie. Vorrei conoscere il suo parere sul confronto tra il mf a1 e il mf a2. Grazie e buon lavoro.
Cesare - E-mail: cesare.ferrante (at) videobank.it

LC
Caro Cesare,
quel che conta veramente ai fini del giudizio su un upgrade è il parere di chi tale upgrade ha valutato e deciso, ovvero tu. Se tu sei soddisfatto, non cercare conferme o smentite alla tua scelta. Goditi la Musica e non pensarci più.
L'A2, evoluzione dell'A1, è un po' più potente e può pilotare anche carichi non proprio facilissimi. L'A1 era un piccolo amplificatore dal suono caldo e forse non proprio neutrale, magari un po' colorato, ma comunque molto musicale. L'A2 è stato sviluppato sulla stessa falsariga, cercando di conferirgli più autorità e neutralità. L'impronta di famiglia resta comunque quella.
Per quanto riguarda il giradischi, io francamente terrei il Rega e ci metterei su una testina di ben altro livello, magari da scegliere proprio nel catalogo Rega, per una resa ottimale col braccio RB300 ed il suo sistema di fissaggio a tre viti, magari potresti optare per una Elys 2.
Se ti piace il suono Sumiko, però, potresti valutare anche la classica Blue Point 2 o la versione "naked" Blue Point Special, giunta alla sua terza evoluzione (Evo 3). Tieni anche conto che, al di sopra di un certo budget, il salto vero di qualità nell'analogico lo fai con un pre fono separato. Gli stadi phono interni agli ampli integrati di classe media arrivano sin dove possono.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

250 watt su 98 dB
Salve egregio direttore la ringrazio per il suo tempo che dedica a noi e alle nostre domande a volte forse anche banali.
Ho dei diffusori Klipsh Rf-7 che suonano in un salone di 30 mq con pavimento in marmo e un paio di tappeti, un mio amico mi ha prestato un Red Rose music modello Affirmation 250W per canale, all'inizio ero un po' sconcertato per l'enorme potenza erogata dall'ampli ed dall'eventuale incompatibilità con i miei diffusori ad alta efficenza, invece ho trovato un suono caldo, delicato, un basso molto controllato ma mi manca un po' di dettaglio e la ricostruzione della scena...
Fatico a sentire un po di profondità. Domanda... devo dare la colpa all'ampli oppure al lettore cd sony cdp cx100? I cavi di segnale e di potenza sono autocostruiti da un mio amico tecnico!
Mi scuso in anteprima se ho tralasciato qualche dettaglio tecnico. La ringrazio aspetto una sua risposta,
Davide - E-mail: davv_one (at) yahoo.it

LC
Caro Davide,
considerato il buon livello di ampli e diffusori direi che il lettore CD sia assolutamente inadeguato e fuori luogo. Dovresti pensare quanto prima ad una sua sostituzione. Fissa una cifra, dai un'occhiata a qualche volume di queste Lettere alla Redazione e vedrai che la soluzione non è né difficile né lontana.
Se riesci, prova a valutare eventuali candidati direttamente nel tuo impianto (facile se consideri l'usato, magari di qualche amico).
Due parole sul tuo dubbio circa l'abbinamento alta potenza-alta sensibilità: coi tuoi diffusori credo sia già tanto se utilizzi una decina di watt dei 200 disponibili. Diciamo che hai una buona "scorta" per i momenti più difficili ma diciamo anche che, realisticamente, tanta "potenza di fuoco" è assolutamente inutile e sprecata, in questo caso.
Siccome i watt costano, potrebbe non essere una cattiva idea provare anche qualcos'altro, di pari prezzo e di più bassa potenza. Anche un 100 watt sarebbe sovrabbondante. L'abbinamento alta potenza - alta sensibilità non è sbagliato di per sè, è solo abbastanza inutile.
Infine, il solito consiglio: se la scena è carente non è improbabile che siano i diffusori ad essere posizionati in maniera non ideale. Fai qualche prova, anche angolandoli verso il punto d'ascolto e/o allontanandoli dalla parete di fondo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

4 casse per un solo ampli
Cia mi chiamo Gigi, sono un ragazzo disabile con la passione per la musica e l'alta fedeltà.
Vi scrivo perchè ho un problema vorrei da Voi un consiglio su come risolverlo. Circa un anno e mezzo fa, con le risorse di cui dispongo, sono riuscito ad acquistare un discreto impiamto hi-fi

Successivamente ho deciso di aggiungere altre 2 diffusori, visto che l'amplificatore è predisposto per 4 casse, ed ho acqustato: 2 diffusori wharfedale mod. diamond 8.2, 6 ohm.
L'impianto va bene, ma quando alzo il volume (neanche metà), il suono sparisce e naturalmente non si sente niente. Io che so poco ho pensato che fosse un problema di potenza, coiè l'aplificatore non riesce a dare corrente a 4 casse. Poi smanettando su internet ho capito che è un problema di impedenza, cioè le casse bose hanno 8 ohm invece le casse wharfedale hanno 6 ohm, questo crea un problema all'amplificatore che va in protezione.
Quando ho acquistato la seconda coppia di casse io non sapevo che le casse devono avere l'impedenza ohm compatibile, e naturalmente nessuno me l'ha detto.
Quello che vi chedo è come risolvere il problema, sapere se ci sono amplificatori che possono gestire casse con 6 e 8 ohm.
Magari senza spendere troppi soldi.
Aspetto una Vostra risposta.
Grazie,
Gigi - E-mail: gigi65 (at) tele2.it

LC
Caro Gigi,
comincio col chiederti che cosa te ne fai di quattro casse. Per la stereofonia sono necessarie (e bastano) due casse, poste di fronte all'ascoltatore. Quattro casse causano grossi problemi, in primis all'acustica della stanza, poi all'amplificatore ed infine all'ascolto, con cancellazioni in varie frequenze, immagine tridimensionale inesistente etc. etc.
Quindi: la prima soluzione è eliminare la seconda coppia di casse...a meno che queste non siano poste in un altro ambiente, da sonorizzare simultaneamente a quello principale (ma sarebbe ben strano).
Detto questo, è chiaro che 4 casse in parallelo sono un problema per qualunque amplificatore. Fai conto che l'impedenza si dimezza, cioè mettendo in parallelo 2 coppie di casse da 8 ohm l'amplificatore vede un carico complessivo di 4 Ohm. Ancor peggio, se i diffusori sono da 4 ohm, l'ampli vede un carico di 2 ohm, un vero problema. Tieni anche conto che l'impedenza REALE dei diffusori non è mai quella "nominale" dichiarata perché, ad esempio, questa varia nello spettro audio. Mi spiego: può essere che un diffusore dichiarato per 8 ohm scenda fino a 2 ohm nella regione delle basse frequenze e salga a 10 ohm in gamma alta. Alla fine, siccome la curva è grosso modo situata "in media" sugli 8 ohm si dichiara spannometricamente un'impedenza di 8 ohm nominali.
In generale, amplificatori con buone capacità di pilotaggio riescono a gestire carichi anche molto bassi. Sto pensando ai NAD ed i Rotel, ad esempio. Ci sono modelli di qualche anno fa che non si scompongono di fronte a carichi difficili, partendo dal NAD 302 (a salire), passando per i vari Rotel RA 820/920/980 etc. Vedi se riesci a trovare uno di questi e non preoccuparti se non hanno le doppie uscite A-B per i diffusori. Basta collegare i doppi cavi agli stessi morsetti. In realtà, gli ampli che hanno doppie uscite A-B fanno esattamente la stessa cosa, ovvero mettono in parallelo il carico.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Matrimonio Chario-Rotel
Egr. Direttore,
sono un appassionato del mondo hifi da parecchi anni e seguo sempre le evoluzioni del vs/ sito che reputo molto autorevole. Ascolto vari generi musicali, tranne la musica classica e l'hard rock, pertanto cerco dal sistema più una definizione e pulizia dell'immagine musicale che potenza e bassi performanti; i diffusori Chario mi sono sempre piaciuti, sia per la finitura che per il suono...e nelle Chario Hiper 1000, acquistate qualche anno fa, ho sempre trovato una risposta adeguata alle mie esigenze musicali, con un favorevole (a mio avviso) rapporto qualità/prezzo.
Le chiedo un consiglio; purtroppo, avendo cambiato casa, devo inserire i miei attuali diffusori, Chario Hiper 1000, all'interno di una libreria; il sistema reflex è posto nella parte inferiore; pertanto credo non ci siano particolari problemi anche se praticamente vengono (quasi) addossate alla parete posteriore...
L'altezza da terra dei diffusori è di circa 180 cm...e la distanza di ascolto è di circa 3 mt. la stanza, peraltro è abbastanza regolare, di circa 25 mq.
Inoltre vorrei cambiare il mio impianto con la nuova serie 06 ROTEL (altra marca da me sempre apprezzata, ma per mille motivi mai acquistata), composta da:

Riguardo l'ampli, il modello RA06 dispone di 70 watt rms su 8 ohm, mentre il "fratello minore" RA05 dispone di (soli!) 50 watt rms su 8 ohm; quale si abbina meglio secondo lei ai miei diffusori (piuttosto esigenti, mi risulta)?; io peraltro non riuscendo a provare il sistema finale le chiedo anche se il "matrimonio" ROTEL – CHARIO da me forzatamente combinato potrebbe riuscire...
Un'ultima domanda: se a suo avviso i miei diffusori risultassero scarsamente performanti all'interno di una libreria, mi potrebbe indicare una soluzione alternativa ad hoc che meglio potrebbe abbinarsi alle elettroniche sopra menzionate?
Ho letto un ottima recensione circa il modello B&W CM1, ma non dovrebbe essere posto vicino alle pareti per via del reflex posteriore.
In attesa di una Sua cortese risposta alla presente, ringraziandola fin d'ora, porgo i miei più cordiali saluti.
Stefano - E-mail: MN003 (at) AGENZIAZURICH.IT

LC
Caro Stefano,
ho ripetuto tante volte che il problema non è il reflex. Quando si posizionano i diffusori a ridosso di una parete ed inoltre a ben 180 cm d'altezza il reflex è l'ultimo dei problemi. Così come l'ultimo dei problemi è la scelta dell'ampli. Il risultato sonoro sarà, mi spiace dirtelo, semplicemente disastroso: bassi rimbombanti, grande confusione sulle voci, colorazioni in gamma medio-alta. Stando così le cose la scelta di un ampli o di un lettore CD piuttosto che di un altro dovrebbe essere dettata solo dal parametro prezzo: spendi il meno possibile, in ogni caso non saresti in grado di apprezzare le differenze. Quindi: le elettroniche potrebbero essere quelle entry-level di Rotel (ma anche di NAD, Cambridge Audio...). I soldi risparmiati potranno essere più convenientemente utilizzati per l'acquisto di dischi.
Una possibile alternativa alle Chario, un po' più adatta per il posizionamento a parete (ma NON per il metro e ottanta d'altezza!) potrebbe essere un qualunque diffusore da scaffale della Linn. Ribadisco comunque il concetto che ad un metro ed ottanta dal pavimento non si può mettere alcun diffusore acustico. E' una scelta che grida vendetta :-)
Mi scuso per l'apparente brutalità ma ci sono alcune regole di base che non possono essere ignorate se si vuole parlare di alta fedeltà.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
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