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Lettere alla Redazione

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
I volumi della posta precedente

  1. Cavi di segnale economici
  2. Entusiasmo TNT-Audio!
  3. Una bella "sola"???
  4. Cavi, ancora cavi...
  5. Cavi per informatica 2
  6. Nuove casse...e una divagazione sulla noia
  7. Ampli digitali
  8. Salvare un vecchio impianto...
  9. Potenza ampli e CD players "definitivi"
  10. Autocostruttori...si diventa!
  11. Modifiche per un lettore...CD :-)
  12. Trilemma (cioè molto più che un dilemma) :-)
Cavi di segnale economici
Egregio Direttore,
come va? A me non troppo bene perchè mi ero deciso a comprare i cavi Silver Tef mkII da te recensiti, ma Fedeltà del Suono non li ha più, e questo nonostante la richiesta, me l'hanno detto loro, sia ancora alta.
Dalla tua recensione mi ero convinto a comprarli non solo per il prezzo, ma anche e soprattutto perchè, come tu hai scritto, questi cavi "asciugano" un po' i bassi rendendoli più reali e meno "larghi".
Mettiamoci anche il fatto che ho ancora i cavetti rossi e neri da cinquemila lire, pensai che i Silver Tef fossero un buon investimento e facessero al caso mio.
Mettiamoci pure il fatto che le mie B&W 805 Matrix sono inserite in una libreria e far "dimagrire" un po' i bassi mi è sembrata una buona idea.
Mi sono letto tutte le recensioni sul tuo bel sito dei cavi di segnale ed ora ho una giungla in testa. Calcola che la soluzione di autocostruzione non fa per me: non so tenere in mano neanche il saldatore.
Cosa fare? Puoi almeno suggerirmi quali cavi potrei ascoltare da un rivenditore, cavi che ovviamente non costino un occhio della testa e che suonino almeno meglio dei cavetti rosso e nero che attualmente ho.
Il mio impiantino è MARANTZ CD 63 KIS collegato in diretto con un MUSICAL FIDELITY P180, le casse acustiche sono le B&W di cui sopra.
Ogni suggerimento è bene accetto.
Grazie.
Francesco Di Santo - E-mail: di_santo@hotmail.com

LC
Caro Francesco,
è davvero un peccato che FdS non distribuisca più il cavetto Silver Tef, era davvero una buona soluzione per chi non vuole saldare e vuole comunque spendere poco.
Su quella cifra non hai molte alternative. Comincio coi soliti Monster Cable Internlink 200 e 300 (o anche Interlink CD). Di temperamento diverso rispetto al Silver Tef sono comunque imbattibili per rapporto qualità/prezzo. Sulle 100 mila lire (meno) trovi anche l'Audioquest Jade. Ancora trovi qualcosa di valido nel catalogo Cable Talk e Cablerie D'Eupen (FdS offre un buon cavo di segnale di questa marca in regalo con l'abbonamento).
Un bel cavo è anche il MIT Terminator 5, sempre per circa 100 mila lire. Come vedi le offerte non mancano e TUTTI suonano MEGLIO, molto meglio dei cavi in dotazione!
Buone prove!
Lucio Cadeddu

Entusiasmo TNT-Audio!
Buongiorno a te, carissimo Lucio.
Sono Stefano e questa è la letterina settimanale....
Carissimo perchè oramai ti sento quasi di casa, considera che ho un "tomo" in libreria che contiene quasi tutto TNT!!!!! ... e le discussioni con gli amici si sprecano....

Vengo al dunque: ho letto di Andrea e i cavi. Ha fatto esattamente tutto ciò che ho fatto io (probabilmente stessa estrazione tecnica....ehehehe). Bhè, è vero. Suonano veramente bene!!! I confronti con i cavi di segnale li ho fatti con dei Supra, per quelli di potenza non mi ricordo il nome, ma "soggettivamente" a parere unanime (degli amici che avevo in casa) i cavi migliori risultavano gli autocostruiti!
Chiaramente poi mi sono costruito il mobiletto!!!! MERAVIGLIOSO!! io l'ho rivestito di sughero da 4 mm, che ne dici? Esteticamente è bellissimo, suona meravigliosamente (si, suona, anzi no, non suona più!!!!!!). Poi mi son messo a costruirmi i piedini con il prodotto per i "calli". Problema: come si incolla il sughero sopra se fa tutta una polverina??
Altra piccola domandina: al posto dei tubi per gli angoli delle pareti, ho messo delle piante rampicanti (un po' misere di foglie) con quel loro palo rivestito di paglia e muschio. Che ne pensi? A mio parere funzionano.
Ultima: Ho cambiato, come da te suggerito, i connettori sulle casse Altec Fourteen, nel farlo mi sono accorto che i cavetti di collegamento interni erano "miseri" unipolari da awg22. A tuo parere mi conviene cambiarli?
Dimenticavo: chiaramente mi sono costruito i cavi TNT di alimentazione, e devo dire che il miglioramente è stato "deciso".
Per concludere, se tolgo tutti i logo delle case costruttrici e ci applico sopra TNT non sbaglio di molto!!!!!
Ciao e grazie di tutto
Stefano - E-mail: Stef1@iname.com

LC
Carissimo Stefano,
non immagini quanto fa piacere ricevere iniezioni di entusiasmo anche da voi lettori!!! Tutto questo lavoro è in fondo un grande divertimento e così deve essere per tutti!
Andiamo con ordine: il sughero sugli
Stone Blocks potresti incollarlo come segue: lavi sotto acqua corrente le "saponette" per i calli in modo tale da eliminare tutta quella polverina. Lasci asciugare e poi incolli.
Potresti aiutarti, se necessario, con del nastro biadesivo o con del Vinavil. Non ho idea delle reazioni di quel materiale alle colle al cianoacrilato (Attack, per capirci).

Bellissima poi l'idea delle piante rampicanti con "stelo" fonoassorbente!!! Certo, se fossero anche più ricche di foglie sarebbe ancora meglio...
Infine: ricablaggio delle casse. Se sei pratico te lo consiglio senz'altro! Basta l'FFRC e delle buone saldature. Non aspettarti miracoli...ma un po' di raffinatezza in più dovresti guadagnarla, specie se i cavi sono un po' lunghi.
Già che ci sei, potresti anche cambiare i morsetti, se per caso fossero del tipo economico a molla.

Sai che l'idea del marchio Tweaked by TNT-Audio da applicare sui componenti HiFi mi frullava in testa da un bel po' di tempo? Sarebbe stato bello disporre di targhettine in ottone adesive da attaccare agli apparecchi che hanno subito trattamenti come da consigli del Tempio del Tweaking.
In alternativa sarebbero andati bene anche degli adesivi tipo dorato. Il problema, come puoi ben immaginare, è CHI SE NE OCCUPA? Io non posso. Ne' in termini di tempo, ne' in termini economici. L'ideale sarebbe trovare un lettore che realizza questo genere di cose per professione e vuol dare una mano "alla causa". Se ci siete, fatevi sentire!!!!!!!!
Lucio Cadeddu

Una bella "sola"???
Caro direttore,
dopo aver contattato il buon Stefano Monteferri per la costruzione del cavo TTS, mi permetto ora di disturbare te, convinto come non mai di ottenere un consiglio obbiettivo e disinteressato.
Ti descrivo il mio impianto ATTUALE (il maiuscolo non è stato messo a caso...):

La scelta dei diffusori è stata piuttosto complessa: ero partito dalle mie vecchie ed economiche B&W dm 560 e, deciso a fare un leggero salto di qualità mi sono recato in alcuni negozi di Roma alla ricerca e all'ascolto di un paio di casse da stands intorno al milione e mezzo.
Le ipotesi che si erano venute a sommare furono molteplici: dalle Aliante alle Sonus Faber, dalle stesse B&W alle ProAc, dalle Monitor Audio alle Opera ecc. ecc.
Poi un noto rivenditore mi fece cambiare idea e passai all'ascolto di casse da pavimento nella stessa fascia di prezzo: una volta ascoltate quelle McIntosh non potei fare a meno di portarmele a casa, visto che con la cifra di 1,5 milioni avevo soddisfatto le mie esigenze: basso ben presente ma non slabbrato, ed una ottima separazione fra i vari spettri di frequenza.
Incuriosito dal prezzo relativamente basso rispetto alla fama del marchio ho chiesto spiegazioni in proposito, e il rivenditore mi ha spiegato che quel modello (che è il maggiore di una "famiglia" di quattro) viene fabbricato da una casa europea su commissione McIntosh e che se fosse stato prodotto in USA sarebbe costato almeno 5 volte!!
Sapresti darmi qualche informazione in merito? Come mai questa serie di prodotti non è riportata ne' sull'annuario ne sul listino prezzi della MPI?

Il consiglio che volevo chiederti era comunque un altro:
vorrei cambiare l'amplificatore e passare a qualcosa di (diciamo) definitivo: ho sentito parlare un gran bene dell'Audio Analogue Puccini S.E.; insieme a lui mi sono stati suggeriti anche il Densen Beat B100 e il Thule Audio Spirit IA100, molto accattivanti nell'estetica ma che non hanno però l'ingresso phono.
Considerando che non c'è miglior giudice delle mie orecchie, sapresti comunque dirmi se sono sulla strada giusta e se in quella fascia di prezzo c'è qualcos'altro da ascoltare con cura?
Colgo l'occasione per salutarti e ringraziarti a nome degli appassionati come me che trovano in TNT un valido mezzo per scambiare opinioni e per chiarirsi un po' di più le idee.
In bocca al lupo e buon lavoro!!
Gianluca Mangialavori - E-mail: jamanji@tiscalinet.it

LC
Caro Gianluca,
temo che il rivenditore in questione ti abbia preso un po' per il...naso.
Allora: la McIntosh ha sempre costruito una serie di diffusori economici ed in particolare nel 94/95 era disponibile la serie XE alla quale le tue casse appartengono.
Ne facevano parte 4 modelli (unica informazione corretta): la XE 30, la 50, la 70 e la 90. Ebbene la 90 costava all'epoca (si tratta quindi di diffusori già vecchiotti, rimanenza di magazzino probabilmente) costavano di listino 1.440.000 come si può verificare facilmente da uno degli Annuari di quegli anni.
Quindi nessun regalo, anzi, mi sa proprio che ti hanno rifilato quella che a Roma si definisce UNA BELLA SOLA: un diffusore avanzo di magazzino, probabilmente invendibile, rifilato al primo affascinato dal marchio McIntosh che gli è capitato sotto tiro, ad un prezzo persino superiore al listino di 5 anni fa. C'è un nome per queste cose...ma preferisco non farlo.
Ora, può essere che l'Audioguida di quell'anno si sbagli...ma ne dubito, visto che i modelli inferiori alla 90 costano proporzionalmente di meno. Può anche essere che il diffusore sia stato prodotto negli anni successivi e non risulti ne' dagli annuari ne' dai listini...ma, ancora, consentimi di dubitarne.
Tuttavia, al di là del comportamento MOLTO discutibile, l'importante è che tu sia soddisfatto del loro suono, il resto non conta.

Per quanto riguarda la scelta degli amplificatori, ottimo il Puccini SE, tanto che non vale la pena andare a dannarsi per cercare chissà che altro. Se ti capita, nella stessa fascia di prezzo prova ad ascoltare qualche modello Rotel e NAD, gisuto per farti un'idea.
Già che ci sei, se ti viene bene, prova anche ad ascoltare il nuovo
Atoll IN 80 (o IN 50) dotato di ingresso phono. Obbligatorio sentire il tutto coi tuoi diffusori.
Pensa poi ai cavi, magari costruendoti i nostri best-seller FFRC. Un Monster M1000 con dei cavi di potenza qualunque è davvero una grossa stonatura!!!!
Facci sapere!
Lucio Cadeddu

Cavi, ancora cavi...
Caro Lucio
se non mi sono fatto più vivo è per lasciarti riposare dalle luuunghe lettere precedentemente da me inviate :-)
Ho comunque continuato a leggerti. Questo nuovo collaboratore dall'Inghilterra mi sembra partito con il piede giusto, mi ha già dato da fare negli scorsi giorni, ma spero vivamente che non prenda il posto di Mr.T.L..

A proposito:
vorrei dire all'amico dalla Germania Giovanni Digiacomo che anche io avevo avuto il suo stesso problema nel reperire il cavo CAT.5 UTP, e avevo trovato un FTP e STP (foiled twisted pair - shielded twisted pair) ma il papà del FFRC mi ha diffidato dall'usarli, e siccome io sono diffidente di natura :-) ho costruito gli equivalenti FFRC con i cavi suddetti........provare per credere!! Mr. T. aveva ragione!

Per concludere vorrei sapere se ti interessano due foto scannerizzate degli stand TNT da me realizzati.
Ho apportato una piccola variante per la base che mi piacerebbe che altri potessero giudicare ed eventualmente consigliare miglioramenti.
Se va bene ti farò avere il tutto (2 foto) la settimana prossima, conscio che non vuoi foto che superino i 20K (immagino sia una dimensione cumulativa? o cadauna)
ciao
Alessandro Bianchi - E-mail : alessandro.bianchi@carifirenze.it

LC
Caro Alex,
mi piace che i lettori di TNT siano diffidenti per natura, un po' come lo siamo noi. Quindi, l'imperativo categorico è Provareeee!!! E PROVEREMO! Scusatemi per la citazione da storico ventennio :-)
Credo che Thorsten, prima di decidere la configurazione degli FFRC, le abbia provate quasi tutte. È un tipo molto "scrupoloso" e maledettamente preciso nelle cose che fa. Avendo poi ormai un nome in ambito internazionale (gli FFRC sono un vero GRANDE successo anche all'estero!!!) ogni suo progetto è curato nei dettagli...tanto che non ha osato dare il nome UBYTE al cavo FFRC perchè le sue prestazioni non erano degne del più impegnativo cavo della famiglia TNT.

Infine le foto dei vostri progetti TNT: se sono belle, aggiungono qualcosa a quelle già pubblicate e rimangono entro dimensioni ragionevoli (20 Kb l'una) sono ben accette!
La Passione dilaga!
Lucio Cadeddu

Cavi per informatica 2
Dopo la cortese risposta della settimana scorsa vorrei aggiungere all' argomento alcune precisazioni ed alcune nuove idee sperando di non essere troppo invadente.
Per quanto riguarda le diverse configurazioni del FFRC, all'ascolto preferisco la mia proposta inserita nel mio impianto. Inoltre potrei essere psicologicamente influenzato verso la mia creazione.
Ma, visto che si possono provare a connettere i singoli capi in varie configurazioni, io suggerisco ad ognuno a provare le differenze sul suo impianto.

Mi sono inoltre dimenticato una avvertenza la scorsa settimana. Le torsioni o i piegamenti eccessivi di capi con singoli conduttori solidi, possono spezzare il conduttore.
L'interruzione potrebbe non essere totale o essere compensata dalla presenza di altri capi. Al tester non si vede niente ma le prestazioni si degradano.
Esistono cavi di categoria 5 in cui l'isolante mal sopporta il calore necessario ad applicare guaine termorestringenti. Io mi sono trovato ad un secondo ascolto pessimo dopo la terminazione di un cavo e non riuscivo a capirne il motivo.
Esistono anche cavi di categoria 5 non con conduttore solido ma composti da molti conduttori sottilissimi. Io li ho trovati inadatti per l'audio.
Il cavo token ring dovrebbe (non ho un convertitore separato per provarlo) essere anche un ottimo cavo digitale. Sul categoria 5 non ho informazioni in tal senso, ma in informatica (quindi per segnali digitali) viene considerato nettamente peggiore del cavo token ring.

Un consiglio utilissimo agli squattrinati. Questi cavi, quando vengono posti in opera, si lasciano vari metri in eccesso che vengono poi tagliati quando si terminano. Questi spezzoni spesso vengono buttati. Chiedeteli in regalo e poi quelli che non servono a voi regalateli ad altri appassionati.
Ci sono poi i cavi per la connessione dei grossi hard disk dei centri elettronici. Di questi cavi, il cui aspetto assomiglia alle piattine per hard disk PC ma con dimensioni e lunghezze maggiori, se ne dicono meraviglie (per esempio come cavi di potenza) ma anche il loro prezzo (si va verso i sei zeri) rappresenta una meraviglia per chi li vende. Quindi prima che li buttino....
Chiudo dopo i complimenti della volta scorsa con i ringraziamenti per la sollecita risposta. Ho scritto ad una azienda italiana, una rivista e all' autore di un articolo sulla stessa ma, nonstante ognuno di loro mettesse a disposizione indirizzi Email per supporto tecnico, nessuno ha risposto.
Per fortuna anche in questo TNT si distingue dalla massa.
Andrea Vignapiano - E-mail: sailand@hotmail.com

LC
Caro Andrea,
grazie ancora per le precisazioni e per aver condiviso le tue esperienze con noi. Immagino che non appena sarà pronta la mailing list gli argomenti di discussione non mancherenno!
Per quanto riguarda i cavi piatti da HD permettimi di dire che ormai sono passati abbondantemente di moda per via dei grossi problemi che davano. Lo stesso cavo Music Ribbon (commerciale e costoso) è virtualmente scomparso dalla circolazione.
Credo che Thorsten abbia un bel po' di cose da dire su questo genere di cavi :-)

Per quanto riguarda le mancate risposte in E-mail da parte di riviste ed Aziende non devi meravigliarti, è prassi comune. Molte persone credono che a fare i preziosi si guadagni il rispetto degli altri...e, a mio parere, sbagliano di grosso. Ma sono troppo miopi per accorgersene.
Ti dovresti allora sorprendere ancor di più nel sapere che molti non rispondono neppure ai miei E-mail...e sì che ne avrebbero tutta la convenienza!
Questo ambiente, permettimi la franchezza, fa in larga parte schifo: per mancanza di cultura, di educazione, di rispetto, di professionalità e di intelligenza.
Per fortuna ogni tanto si incontrano personaggi che da soli riscattano le diverse categorie (giornalisti, costruttori, distributori e audiofili)...ma, credimi, sono rare eccezioni.
Ancora, ho la fortuna di fare qualcosa di unico e, spero, utile per tutti. Questo mi consente di mettere in memoria comportamenti scorretti, sgambetti, furbizie da quattro soldi e umiliazioni che siamo costretti a subire. Prima o poi si presenterà l'occasione per chiederne conto. E ci sarà da ridere.
Lucio Cadeddu

Nuove casse...e una divagazione sulla noia
Ciao Lucio.
Ti scrivo dopo qualche tempo - l'ultima volta ero curioso di sapere che cosa pensavi di Apple Venus, il nuovo disco degli XTC, e mi rispondesti che da te non era ancora arrivato. E adesso?
Seguo sempre TNT, ogni domenica comincio da lì i miei vagabondaggi in rete. Dopo l'acquisto del Puccini, vorrei con calma cominciare a guardarmi intorno per i nuovi diffusori. Non che ci sia molto da scegliere, da queste parti i rivenditori di hi-fi si contano sugli uncini, comunque qualche verifica credo riuscirò a farla. Però ho un dubbio di fondo, e ti chiedo di aiutarmi a risolverlo.
Lo studio misura 17,5 mq. La posizione di ascolto in poltrona è - purtroppo - di spalle a un metro dalle casse, che distano circa 2 metri una dall'altra, mentre seduto al computer ne ho una di fronte a m 2,5 e l'altra in angolo, naturalmente un po' più lontana, alla mia sinistra.
Ciò premesso, credi sia più indicato scegliere bookshelf o diffusori a torre?
Un'ultima cosa. XTC e Battisti sono due delle tue passioni musicali, come abbiamo letto. C'è anche Tom Waits tra queste? E poi, se non lo conosci, ti consiglio un gruppo fantastico: Ben Folds Five. "The unauthorized biography of Reinhold Messner" è appena uscito, ma anche i precedenti - più difficili da reperire - sono bellissimi, i più pazzescamente teneri che abbia mai ascoltato.
Grazie di tutto e buon lavoro.
Alberto Ragni- E-mail: alberto_ragni@iol.it

LC
Caro Alberto,
Apple Venus è bellissimo! Presto (non so quanto) uscirà una mia recensione sulla rivista gemella
Music on TNT. Non mi piace molto Tom Waits ma farò tesoro del tuo consiglio sui Ben Folds Five, grazie!
Ultimamente mi sto interessando ad un po' del nuovo pop britannico: da New Radicals, Cardigans a Stereophonics...allo stesso tempo sono abbastanza incuriosito dalle nuove avventure musicali di una delle mie passioni di gioventù: Norman Cook, prima degli Housemartins, ora fa cose completamente diverse, a cavallo tra il trip e l'ambient, in un progetto dal nome Fatboy Slim...molto, molto divertente.

Già, divertente... Posso aprire una parentesi? Giorni fa meditavo su quanto maledettamente noiosi siano i dischi "per audiofili" ed in generale, la Musica che si ascolta nelle mostre. Anzi, quanto siano noiosi gli audiofili in generale.
Non è un caso che questo settore non attiri più i giovanissimi, vista l'aura di snobismo che pervade dimostrazioni ed ascolti presso negozi e stands.
Mi è persino capitato uno che prima di far ascoltare la Musica si prodigava in inutili dissertazioni accademiche sull'Arte di questo o quel compositore o esecutore.
Per non parlare di quell'altro che prima di farmi sentire i suoi apparecchi voleva sapere che tipo di studi ho fatto!!!! E meno male che non ho chiesto che studi avesse fatto lui (e ci sarebbe stato da rotolarsi sul pavimento dalle risate...)
Io credo che se vogliamo annoiare ed allontanare la gente, la strada da seguire è proprio questa.

Adoro tutta la Musica ma detesto chi cerca di spiegare l'inspiegabile: la Musica è maledetta, rompe tutti gli schemi, sfugge alle definizioni, colpisce a fondo anche chi non la conosce ma ha la sensibilità giusta. E allora?
Facciamola ascoltare questa benedetta Musica...ma ascoltiamola TUTTA: dalla classica all'hip-hop, all'heavy metal al jazz e finiamola una volta per tutte di fare i saccenti e gli accademici mancati, gonfiandoci con le nostre conoscenze di "Musica colta". La Musica oggi considerata colta era una volta composta per fare da sottofondo nei salotti dei nobili ricchi ed ignoranti.
Credetemi, è il modo migliore per far scappare la gente. Premete play e state zitti. Il miracolo, se deve avvenire, avverrà da sè e non importa se sarà Bach o i Metallica o Gerardina Trovato! :-)

Parlando del tuo impianto...certo che come posizione sei davvero messo male!!! Non puoi girare la poltrona e metterti di fronte alle casse?
La scelta torre o bookshelf comunque è indipendente da questa situazione logistica. Come sai sono molto favorevole ai diffusori a torre in quanto eliminano la variabile impazzita dello stand e dell'interfaccia tra questo, la cassa ed il pavimento, senza contare il benefico apporto in termini di estensione in gamma bassa dovuto al volume maggiore a disposizione per il woofer.
Quindi vedi un po' tu, comincia ad ascoltare e se puoi, cerca prima di tutto di migliorare la situazione logistica...
Fammi sapere!
PS. Sai cosa sta suonando adesso sul lettore CD? Bark at the moon di Ozzy Osbourne!!!! I saccenti ascoltatori di quartetti d'archi avranno un moto di disgusto...pazienza! Io intanto corro ad alzare il volume!

Everything that I say and do
in your eyes is always wrong
tell me where do I belong
in a SICK society
PAROLE SANTE, grande Ozzy!
Lucio Cadeddu

Ampli digitali
Caro Lucio,
sono qui ancora una volta a scocciarti per chiedere delucidazioni su argomenti che spero sempre siano di interesse generale.
La domanda di oggi è perchè in un mondo che va sempre più verso il digitale, compreso l'Hi-Fi, gli ampli, salvo rarissime eccezioni restano analogici.
Mi spiego meglio; se le sorgenti sono digitali (salvo voi pochi amanti del vinile) perchè convertirlo in analogico per amplificarlo quando "trattarlo" (amplificarlo) in digitale è (dovrebbe essere) in teoria meglio?
Perchè le grandi industrie HI-FI non si sono buttate in questo campo nel realizzare semplici ampli (selettore ingressi + volume) e gli unici tentativi sono di industrie piccole, anche se tecnologicamente avanzate, con amplificatori (carissimi) che sono più macchine equalizzatrici che ampli.
Forse il digitale in questo campo non dà i risultati sperati? Forse la costruzione è troppo costosa per un mercato di massa?. C'è una tecnologia nuova (si fa per dire) che tutti ora usano ma che nell'alta fedeltà (amplificatori) non si riesce a sfruttare.
Certo non ti chiedo una lezione in materia :-) .....e sicuramente avrò fatto un po' di confusione ma spero che tu abbia capito lo stesso.
Ciao, ti ringrazio fin d'ora se vorrai farmi UNA LEZIONE DI ELETTRONICA DIGITALE :-)
Adolfo Visocchi - E-mail: cavisoc@tin.it

LC
Adolfo,
in effetti un po' di confusione l'hai fatta. Il problema dell'amplificazione digitale consiste nella realizzazione di un DAC "di potenza" come si dice, cioè un aggeggio in grado di pilotare gli altoparlanti. Molti ci stanno lavorando ma i risultati sono ancora acerbi. La cosa è tutt'altro che semplice, come puoi immaginare, visto che alla fine un tale "coso" dovrà pilotare degli altoparlanti....che sono analogici.
Vedi, il problema è tutto qui: il mondo è ANALOGICO, non digitale. Siamo noi miseri umani a volere ridurre tutto in numeri per poter rappresentare più comodamente la realtà analogica.
Leggevo recentemente le dichiarazioni di un guru del digitale, un signore che tiene una rubrica radiofonica negli States dal titolo "Digital World" o qualcosa del genere.
Bene, lui prevede che fra 20/30 anni la tecnologia sarà principalmente analogica, perchè alla fine il mondo reale è analogico (cioè continuo) e non digitale (cioè discreto).
Ora, al di là di simili previsioni futuristiche, non vedo un grande vantaggio nell'amplificare digitalmente il segnale se poi COMUNQUE alla fine della catena ci sono dei trasduttori analogici con tecnologia vecchia di 60 anni (gli altoparlanti).
Il vero problema, è inutile nasconderlo, sono proprio gli altoparlanti, poco lineari, poco efficienti e con grossi problemi meccanici. Perchè non sono stati fatti dei progressi significativi in questo campo? Semplice: il suono è aria in movimento....aria "analogica" se mi passate il termine....ed il segnale che arriva dalle sorgenti è elettrico....il trasduttore deve trasformare energia elettrica in energia meccanica....e non c'è altro verso per farlo che utilizzare dei diaframmi in movimento o dei sistemi che, grazie ad altre proprietà fisiche, riescano comunque a far muovere grosse masse d'aria.

Ritornando al discorso degli ampli digitali: è facilissimo -relativamente- realizzzare un pre che lavori in dominio digitale...ma un amplificatore è ben altra cosa!!!
I vari tentativi Tact, Wadia etc. dimostrano che la strada è difficile e, per ora, costosa.
Fossi in te non mi preoccuperei tanto...questa smania di progresso va nella direzione sbagliata: rappresentare il mondo come una sequenza di numeri quando questo non lo è.
Un tempo si credeva che sarebbero bastate le funzioni continue (e derivabili) a rappresentare il mondo e le leggi della fisica, tant'è che un famoso matematico dichiarò mi ritraggo con orrore dall'idea di una funzione priva di derivata...purtroppo (o per fortuna) il mondo è tutt'altro che "derivabile" e molti fenomeni fisici sono governati da leggi e funzioni molto, molto anomale (si pensi alla Delta di Dirac...o alla funzione di Dirichlet).
Ancora, una volta si pensava che sarebbero bastate le funzioni lineari...ed invece il 99% dei fenomeni fisici è non lineare. Per non parlare della Geometria euclidea che si è dimostrata ampiamente insufficiente a descrivere il mondo reale, cosa che oggi si tenta di fare con la Geometria Frattale.
Non è una critica all'Analisi Numerica ed all'idea di digitalizzazione/discretizzazione, tutt'altro!....è giusto per far capire che approssimare la realtà con numeri non va verso la sua migliore rappresentazione...almeno non sempre.
Mi scuso per la divagazione tecnica ma volevo che fosse chiara la mia posizione in proposito.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Salvare un vecchio impianto...
Caro Direttore,
ho scoperto per caso, navigando da inesperto, vari Vostri siti, tutti piacevoli ed interessanti.
Un po' per curiosità (è la prima volta che scrivo via Internet) un po' per interesse, provo a inviarLe alcuni problemi di Hi-Fi che, da audiofilo *alla buona* mi ritrovo, senza avere mai avuto il tempo e l'occasione per risolverli.
Vorrei anzitutto un parere sul mio impianto (un po' datato, ma, per le mie esigenze di ascolto mentre lavoro in casa, fin'ora sufficiente): d'altra parte ho ascolatato alcuni compatti anche abbastanza costosi ma, forse perchè in altro ambiente, non mi hanno soddisfatto. I modelli la dicono lunga anche sulla datazione del proprietario!

Posso migliorarlo o lo devo buttare in blocco?

Primo problema: la manopola-volume dell'amplificatore trasmette delle scariche alle casse e un canale mi sembra meno nitido dell'altro: non riesco a trovare nessun Centro assistenza Marantz a Modena e dintorni per revisionarlo e non mi fido a farlo aprire ai tanti "centri specializzati" nati come funghi.

Secondo problema: nell'incisione delle cassette non so quali criteri seguire per la regolazione fine del BIAS; inoltre l'uso del Dolby C rende da sempre insopportabile l'ascolto (compressioni-espansioni) su qualsiasi altro lettore di nastri (auto, ecc., anche se dotati di Dolby).

Terzo problema: vorrei tenere in casa un paio di cartucce-testine per il giradischi (ora monto una P.27) per poter continuare a risentire anche fra 100 anni alcuni L.P. cui sono affezionato: le trovo ancora? dove? mi consiglia altre testine?
Chi sa se riuscirò a inviare il messaggio...!
Cordiali saluti e complimenti per i vostri servizi.
G. Beduschi - E-mail: beduschi@unimo.it

LC
Caro lettore,
nell'impianto si possono salvare il lettore CD e le AR 21, il resto è probabilmente da dare via.
Il problema sull'ampli MArantz è dovuto all'ossidazione dei contatti sul potenziometro del volume: con un buon disossidante spray tipo CRC (presso ogni centro di bricolage) dovresti riuscire a salvare la situazione almeno per un po'.
Tuttavia questo problemma sul volume è sintomo di un invecchiamento di tutto l'ampli che potrebbe quindi presentare altri problemi, prima o poi.
Secondo problema, le cassette. Non amo particolarmente rispondere a quesiti su questi argomenti ma farò un'eccezione alla regola: se il riproduttore non ha il Dolby C è normale che le cassette incise col Dolby C si sentano male. Tra l'altro il Dolby C non ha mai goduto di una buona reputazione.
La regolazione del bias la si fa ad orecchio, magari incidendo, se lo si ha a disposizione, un tono puro. In mancanza di questo si ascolta la musica e si regola di conseguenza confrontando con l'originale. Il bias influenza la risposta in gamma alta e la capacità di saturazione del nastro.
Terzo problema, le testine per il giradischi. I ricambi si trovano ancora, basta andare in un qualunque negozio di HiFi, magari anche specializzato in forniture per discoteche dove le testine continuano ad essere usate dai DJ.
Lo standard P-mount che mi pare utilizzi il tuo giradischi è effettivamente un po' più difficile da trovare...ma basta avere un po' di pazienza. In alternativa acquista un altro giradischi, usato, ma che utilizzi testine standard, molto più facilmente reperibili.
Ciao e buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Potenza ampli e CD players "definitivi"
Caro Direttore,
approfitto nuovamente della tua pazienza, competenza e passione per togliermi un dubbio.
Ti ho scritto due settimane addietro per chiederti un consiglio relativamente all'acquisto di un CDP, da scegliersi tra il NAIM CD3.5 ed il Rega Planet, e di casse da abbinare all'amplificatore che possiedo, un Audio Innovation A500.
Mi sono recato in un negozio a Roma e ho chiesto delle B&W CDM1 e delle Sonus Faber Concerto che mi avevi indicato, ma l'incaricato mi ha detto che per l'A500, un amplificatore a valvole da 25 watt in classe A, le due proposte non erano consigliabili poichè scarsamente sensibili (circa 88db mentre ne riteneva necessari almeno 90) e mi ha indicato in alternativa due scelte: un modello Suprem da stand e le Snell, tieni presente che ho la possibilità di acquistare il modello Snell A2 usato a circa 750.000 lire.
Cosa mi dici?
In linea di massima, infine, non ho un grosso problema di budget ne' fretta, posso acquistare prima il CDP, poi le casse ed infine i cavi o viceversa, non è importante.
Sicuramente vorrei acquistare un oggetto che non mi faccia rimpiangere una scelta affrettata. In questi termini: il NAIM è da preferirsi al Rega Planet o al Lector 0.5, oppure gran parte del costo è giustificato da una più costosa linea di produzione? Ti ringrazio e saluto.
Roberto Ferraris - E-mail: mpcrfe@iol.it

LC
Caro Roberto,
i 25 watt del tuo Audio Innovation possono essere ampiamente sufficienti a pilotare le Concerto o le CDM 1, tutto dipende dal tuo ambiente e dalle tue abitudini d'ascolto.
Audiotech (giusto?) ha d'altra parte tutto l'interesse a spingere i propri clienti verso i diffusori "di casa" (i Suprem, appunto)...comunque sia non vedo nulla in contrario ad aggiungere alla lista dei diffusori "papabili" sia le Suprem che le Snell. Queste ultime andranno ascoltate attentamente perchè hanno una impostazione timbrica abbastanza particolare.
Chiedi di poter ascoltare DA SOLO ed IN CASA TUA.
Per il lettore CD è difficile dirti SI o NO. Il Naim è certamente di qualità più elevata rispetto agli altri lettori citati ma alla fine è il tuo orecchio che deve valutare se quella differenza vale tutti i soldi che costa.
Mi spiace ma sono irremovibile: quel che è fondamentale ed irrinunciabile per me potrebbe essere quasi inudibile per te (o viceversa) quindi nessuno si può sostituire al tuo giudizio.
Tienimi al corrente,
Lucio Cadeddu

Autocostruttori...si diventa!
Salve!
Chiedo scusa per il disturbo ma avrei una domanda da farle: esistono testi dove acquisire conoscenze pratiche per l'autocostruzione? Per la parte teorica non è un problema, nel senso che sono abituato ad argomenti del genere (studio fisica), ma per la parte pratica vorrei avere qualche informazione in più.
La mia esperienza di autocostruttore si limita a dei diffusori, con relativo crossover, qualche cavo da voi proposto su TNT e a vari smanettamenti (più meccanici che elettronici) sul cdp.
Mi attira molto l'
Insulto integrato, ma ho paura di combinare qualche disastro senza l'adeguata preparazione.
Grazie infinite per la gentile collaborazione
Nicola - E-mail: Nitos@tin.it

GP
Nicola,
non ho sottomano nessun titolo che possa dare una mano a livello pratico.
Ricordo con che progetto ho iniziato, ma non ricordo nemmeno più come ho fatto a iniziare. Insomma, con la tua domanda mi metti un po' in difficoltà.
Comunque, dato che c'è il buon Lucio che insiste da tempo, e che la tua lettera non è la sola di questo tenore, temo che dovrò proprio scrivere una serie di articoli introduttivi agli aspetti pratici della nobile arte dell'autocostruzione elettronica...

Comunque nel frattempo un consiglio: NON iniziare da elettroniche a valvole. Le tensioni in gioco non sono uno scherzo, le botte che si prendono fanno male.
Molto meglio provare a mettere insieme qualche progetto a bassa tensione. Uno spreco di tempo e soldi? Non è detto. In primo luogo si possono costruire oggettini a bassa tensione, sì, proprio a stato solido, tanto per intenderci, che non hanno nulla da invidiare a quelli a tubi.... (può darsi che ci sia qualche cosa in arrivo su TNT in proposito, ma al momento è tutt'altro che certo).
Secondo, anche un autocostruttore ha bisogno di alcuni strumenti, e non è detto che non ce li si possa autocostruire: quindi nessuno speco di tempo e denaro...
Perciò ti consiglierei di iniziare con qualche kit, in vendita completo di tutti i componenti, a bassa tensione, scegliendo qualche cosa che possa comunque tornare utile in futuro. Spesso i kit, soprattutto i più semplici, sono proprio orientati ai principianti, per cui sono spesso corredati di spiegazioni relativamente esaustive.
Dal punto di vista didattico sicuramente si può anche fare riferimento a Nuova Elettronica, che sotto questo punto di vista mi sembra curi abbastanza la chiarezza delle spiegazioni.

Il vero problema comunque per l'autocostruttore "a briglia sciolta" non è tanto capire quali sono le regole base, che sono abbastanza chiare dopo uno o due kit, quanto capire come devono essere montati i componenti, quale è il catodo di un diodo, quali sono i pin di un transistor, e cose simili, che richiedono tabelle o cataloghi di componenti.
E qui la cosa diviene più difficile: io ho in casa vecchi cataloghi di componenti che tornano utilissimi quando c'è un dubbio, ma il problema è quello che i cataloghi costano, sono specializzatissimi e sono pure difficilotti da trovare. L'unica soluzione praticabile mi sembrerebbe quella di cercare su Internet i cataloghi di qualche grosso produttore e ricavarne tutte le informazioni del caso.
Spesso basta introdurre la sigla di un componente su Altavista, ad esempio, per ottenere una gran mole di informazioni di difficile reperibilità.
Ciao!
Giorgio Pozzoli

Modifiche per un lettore...CD :-)
Le scrivo per avere qualche consiglio. Possiedo un lettore Philips cd951 qualche tempo fa ho deciso di acquistare un dac esterno. Ho così assemblato il dac della LECTOR tanto decantato su Fedeltà del Suono (ottobre 92) ed uscito nella nuova versione l'anno scorso.
È un circuito Philips bitstream con pll per l'aggancio del segnale (solo per i mhz). Operazionali lt1122 e condensatori in polipropilene....
Beh il mio Philips con il suo dac interno (tda1547, probabilmente più recente) con i soliti "operazionalacci" ne5532...suona meglio!
Il Lector forse è più pulito sugli acuti ma scarso in bassi ("sgonfi e impasatati") e in dinamica.
Peccato perchè mi ero anche preoccupato di separare il telaio della scheda da quello delle alimentazioni....cavo digitale di altissima qualità...cavi di interconnesione per l'alimenazione schermati e molto curati....
A patto che riesca a vendere il Lector vorrei intervenire a questo punto direttamente sul cd. Quali operazionali mi consiglia al posto degli ne5532? AD827...oppure AD746 o altri? quanto influisce il "noise" più alto di questi?
E per i condensatori? Dello stesso valore?..vanno eventualmente bypassati? Carta e olio o polipropilene. Grazie in anticipo
Alessandro - E-mail:jphia@tin.it

GP
Alessandro,
credo di avere ascoltato qualche volta il DAC di cui mi parli, e devo dire che non mi ha mai entusiasmato. Nonostante fosse in vendita presso un mio fornitore abituale non mi sono mai deciso a comperarlo.
Se ben ricordo, già i due grossi condensatori gialli che campeggiano sulla scheda la dicono molto lunga sul suono che ci si può aspettare. Non faccio nomi per carità di patria...

D'altra parte tu parti da un presupposto strano: ritieni corretto modificare un Cd Player standard, rischiando di giocarti probabilmente qualsiasi possibilità di riparazione in caso di guasto, ma non vuoi mettere le mani nel DAC non coperto da garanzia e destinato all'autocostruttore...
Va bene che ne sei schifato e ne sei rimasto scottato, ma guarda che forse una bella fetta delle caratteristiche che mi dici dipende dai condensatori di disaccoppiamento delle uscite: prova a piazzarci qualche cosa di meglio, o dei carta ed olio. Potresti avere una piacevole sorpresa. Ma non ne sono assolutamente certo.
Infatti il tuo mi sembra un tipico problema di incompatibilità del prodotto con i tuoi gusti personali.
Per gli amanti di un certo suono a valvole un po' retro, il tipo di suono che senti è il non plus ultra; alcuni lo confondono con la famosissima naturalezza dell'analogico; ci sono addirittura dei progettisti che decidono di produrre il suono coloraticcio e smortino che ti stai godendo mettendo apposta dei condensatori gialli della stessa marca di quelli della tua scheda sul percorso del segnale in apparati il cui alimentatore è pieno di carta e olio formato tanica di benzina...

Insomma, temo che il problema non sia in realtà il DAC, quanto i tuoi gusti. Se il DAC è stato pensato come penso per ottenere un certo tipo di suono potrebbe risultare più difficile modificarne radicalmente le caratteristiche.
Ma non impossibile. Vedi, tu ti trovi nelle condizioni ideali per fare degli esperimenti: hai un CD player che suona benino e un DAC che non ti piace: personalmente quello che ti consiglierei è di mettere pesantemente le mani nel DAC, utilizzando il CD player come riferimento.

Quanto alle modifiche, io mi orienterei a

Fammi sapere come va...
Ciao!
Giorgio Pozzoli

Trilemma (cioè qualcosa più che un dilemma) :-)
Egregio,
ebbene lo ammetto: non vi conoscevo. Sono "inciampato" nel sito dedicato all'hifi show di Roma surfando qua e là e, link per link, al tuo (posso?) sito web.
Temo la tua reazione, quando avrai letto questa e-mail, ma credimi se lo faccio è perchè sono scoraggiato dalle peregrinazioni e non-mi-fi-do.
Non mi fido delle riviste di settore (anche se ne leggo alcune, quanto meno per conoscere le uscite e le novità) perchè tempo il "peso" degli inserzionisti; non mi fido dei negozianti perchè temo il "peso" del loro interesse commerciale (spingo qua, sfumo là). Perdippiù da dove ti scrivo (Parma-che-non-è-la-Sardegna-che-conosco-bene-ma-comunque-merita-di-essere-visitata) la scelta fra i negozianti del settore è veramente squallida: uno è anche venditore di phon, televisioni, radioline, orologi e...marocchinerie varie, l'altro importa direttamente alcune marche dall'Inghilterra e vende solo quelle......
In provincia l'unico (e lo cito perchè è una persona seria e, credo, competente) è HI-FI NEWS di Fidenza: peccato che proponga solo due tipi di diffusori.

Veniamo al dunque (tieni duro!!):

PROBLEMA:
Volendo cambiare i diffusori con altri più dinamici e meno secchi, mi ha incuriosito ed interessato la filosofia costruttiva dell'ing. Creazzo: mi piacerebbe indirizzarmi sulle Stratos/Alias Light.
Qua e là leggo e sento dire tutto ed il contrario di tutto: è vero che sono difficili da abbinare? Sono a 4ohm, il mio integrato ha i muscoli per pilotarle bene? Cerco la trasparenza e la naturalità della emissione: è questa la strada?
Perņ ho sentito parlare bene delle francesi APERTURA mod. Tanagra (casse da pavimento da 90 db a due vie progettate dall'ing. Christian Ivon che sembra essere, come filosofia di vita e di lavoro, gemello francese dell'ing. Creazzo).
BUDGET: per una scelta definitiva potrei arrivare anche a 5-7 milioni
LA DOMANDA: non ho possibilità (come hai capito dalla scelta che c'è su Parma) di ascoltare ma, una volta individuati i prodotti coerenti con quello che cerco (trasparenza, pulizia, neutralità, dinamica) potrei cercare di localizzare il venditore e recarmici (a spese e ferie mie!!). Un consiglio me lo potresti dare?
Giorgio Capelli - E-mail: prolonga@tin.it

LC
Caro Giorgio,
quel che posso realisticamente fare è consigliarti qualche altro modello di diffusore che potrebbe darti quel che cerchi. In Italia vedrei molto bene due (anzi, tre) mostri sacri del bookshelf di alta qualità: Diapason Adamantes ed Aliante One Zeta (queste ultime recensite su TNT, le prime lo saranno presto). Sono due diffusori abbastanza diversi ma di qualità assoluta: le Adamantes hanno un suono più corposo e caldo mentre le Aliante One Zeta fanno del medio-alto e della trasparenza assoluta la loro carta vincente. Secondo me vale la pena ascoltarle entrambe.
Un ever-green, recentemente migliorato e che non puoi esimerti dall'ascoltare è la classica Sonus Faber Electa Amator II.
Le Ultrasound Alias Light, provate qui su TNT con esiti...contrastanti (contrastanti con quel che pensa il Costruttore...) sono dei diffusori molto particolari: dovresti poterle ascoltare nel tuo ambiente o quantomeno col tuo amplificatore.
Delle Apertura non so dirti nulla, purtroppo.

Infine due parole sulla correlazione filosofia costruttiva-risultato all'ascolto. Se stai a sentire quel che dicono i costruttori di diffusori non farai fatica a capire che TUTTI dicono esattamente le stesse cose: è il COME si intende perseguire certi scopi che fa la differenza e solo l'ASCOLTO (non le idee che sono dietro al diffusore) può essere il giudice finale.
Dando un'occhiata alla nostra sezione delle interviste ti renderai conto di quanta aria fritta e di quanti segreti di Pulcinella fanno uso i progettisti HiFi.
Alla fine della fiera non mi interessa un accidente di capire la loro *filosofia*, quel che mi interessa davvero è il risultato....sarebbe come promuovere uno studente che conosce la teoria alla perfezione e poi non sa fare neppure un esercizio (penso alla matematica...ma altri campi non sono diversi...).
Per questo motivo, anche all'Università, prima si sostiene la prova scritta e poi quella orale.... :-)
Sembra un paragone azzardato ma non è così. Sono in tanti a vantarsi di conoscere i principi della fisica acustica (?) e dell'elettronica applicate all'audio. Molti meno quelli che riescono a realizzare qualcosa che suoni davvero al di sopra della concorrenza.

Purtroppo conosco molti audiofili che si lasciano incantare dalla parlantina e dalle idee rivoluzionarie (???) dei vari "guru" dell'ultima ora. Quel che dico sempre è: state zitti e fate ascoltare ciò che avete realizzato. Se fa schifo non saranno delle decantate "professionalità" o "competenze scientifiche in campo internazionale" a mutare il giudizio finale.
Il consiglio quindi per te e per tutti gli audiofili che si appassionano alla "filosofia" (o alla figura, che è persino peggio) del progettista è quello di non perdere tempo in simili sciocchezze ma di cominciare a girare per poter ascoltare quante più cose è possibile.
Consideratelo un investimento per il vostro impianto HiFi.
Vedrete che dopo questa esperienza starete molto meno a sentire le varie "teorie" e starete molto più attenti al Suono.
Spero di averti chiarito un po' le idee.
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!

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