[ TNT | Redazione | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]

Lettere alla Redazione

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!

I volumi della posta precedente

  1. Posizionamento in ambiente
  2. Riconoscere il buon suono
  3. Cavo FFRC
  4. Consiglio su nuove casse
Posizionamento in ambiente
Premesso che solo da poche settimane sono venuto a conoscenza del sito TNT-audio.com, dove mi ritrovo aver focalizzato i miei collegamenti telematici (finalmente qualche cosa di veramente interessante), sono stato tentato di sottoporre all'attenzione dell'Appassionato/Esperto Direttore il problema che già dall'oggetto traspare.
Forse, data la mia ignoranza in materia, il locale in questione potrebbe non essere così disastrato come penso, ma leggendo e rileggendo articoli, considerazioni, prove di posizionamento impianti e non solo, ma anche andando ad ascoltare, nei soliti posti noti, le meraviglie che i più non sanno neppure esistano (fino a ieri neppure io), mi sono fatto la convinzione che prima di pensare ad acquisti più o meno importanti, si deve pur valutare se la collocazione dell'impianto sarà all'altezza del risultato che si auspica ottenere.

In considerazione del fatto che a breve si potrebbe realizzare una ristrutturazione dell'ambiente, e che quindi si partirebbe con un locale completamente vuoto, mi permetto allegare uno schema di massima che vorrei realizzare; è un'ipotesi e sono aperto ovviamente a qualsiasi altra soluzione fattibile.
Aggiungo che la zona d'ascolto intenderei attrezzarla con un divano a forma angolare che prosegue lungo la parete da 215. L'ingresso nel locale non è delimitato da alcuna porta ed è completamente aperto in altezza sino al soffitto. Ovviamente il punto ottimale sarà solo uno, ma si impone l'utilizzo del locale anche quale sala TV e pranzo, quindi la zona adibita all'ascolto sarà decentrata rispetto la planimetria dell'ambiente (chissà se si può fare senza compromettere tutto).

Dimenticavo di presentarmi. Classe 52, studi tecnici (ragiunat), appassionato radioamatore da sempre, solo per diletto mi sono fatto una cultura elettronica sia nel ramo valvolare che transistor più verso circuiteria HF che BF, da poco ho scoperto cosa vuol dire l'HiEnd e tutte le problematiche relative. Genere musicale preferito: classico e strumentale.

Per concludere dirò che sono rimasto stupefatto dall'ascolto dell'impianto valvolare del noto Klimo in abbinamento a Zingali e Monitor Audio. Mi debbo ancora fare una cultura conoscitiva, che richede tempo e paziente ricerca, ma per il momento quando penso a qualche cosa di anche bello mi fermo a qualche riga sopra.
Nel disegno che allego (mi scuso per le dimensioni poco sopra i 20k) le misure sono in centimetri.

[Salotto]

Ringraziando dell'attenzione prestatami ed in anticipo dei suggerimenti che attenderò con impazienza, mi firmo e saluto cordialmente,
Da Col Domenico - E-mail: ddacol@tiscalinet.it

LC
Caro Domenico,
la tua proposta di "arredamento" mi sembra ottima, sia per la posizione che per l'intenzione di acquistare un divano angolare da porre di fronte ai diffusori, aiuta molto a smorzare le risonanze in gamma bassa. Aggiungerei un tappeto tra divano e diffusori e qualche tenda qua e là. Ricordati inoltre che i diffusori non possono stare troppo vicini al muro, anche se nel tuo caso ciò potrebbe comportare la presenza di uno di essi di fronte all'ingresso (si può sempre spostare, comunque).
Volendo, si può spostare l'impianto sulla parete opposta però allora la zona TV non sarebbe visibile comodamente dal divano, a meno di non spostare anche quella. Ti dico questo perchè così aggireresti il problema del diffusore vicino alla porta d'ingresso. Entrambe le soluzioni sono comunque buone.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Riconoscere il buon suono
Prima di tutto un saluto a Lucio, alla Redazione e complimenti per tutto quello che fate (e per come lo fate).
Sono un audiofilo di 37 anni che da circa 20 anni coltiva, tra alti e bassi, la propria passione con pochi soldi (almeno da giovanotto) e scelte strameditate.
Per la serie "Vorrei ma non posso" il mio impianto è costituito da componenti acquistati usati da rivenditori di comprovata serietà (CD Marantz 17 KIS, ampli Aura 100 Evolution, casse B&W CM1 & CM2). A parte le casse comprate nel 1989, CD e ampli sono un acquisto del Natale 98: tutto per colpa Vostra!

Da quando ho scoperto TNT-Audio mi è ritornata la "fregola": ho costruito cavi, ho isolato dalle vibrazioni i vari componenti, ho torturato familiari (magari un'altra volta vi racconterò del supplizio a cui ho sottoposto moglie, padre e amici che, tra urla di dolore e invocazioni di misericordia, sono riusciti, tutti, in un ascolto alla cieca ad identificare il suono di tre cavi di segnale ed a scegliere sempre quello che costava di più -ahimè- e con le stesse motivazioni).
Vorrei dirvi un sacco di cose, ma vengo al dunque.

Leggo con interesse la rubrica Lettere alla Redazione e, se lo ritenete utile, vorrei dare il mio modesto contributo alla discussione relativa al Sesso degli Angeli, ovvero: come si riconosce un buon impianto (leggi suono), indipendentemente dal prezzo?
Purtroppo molti di noi non hanno la possibilità di frequentare con sufficiente assiduità i concerti, perciò riconoscere la fedeltà di uno strumento riprodotto da un determinato impianto è, molte volte, una chimera. Credo che esista un metodo semplice, discretamente affidabile e alla portata di chiunque.
Qual è quello "strumento" che il nostro orecchio è allenatissimo ad ascoltare fin dalla nascita? ... La Voce Umana!
Ecco il mio suggerimento, ascoltate la riproduzione delle voci incise senza pesanti echi, riverberi e... chiudete gli occhi.
La voce di un essere umano non è (generalmente) nasale, si sentono i polmoni, laringe, faringe: è calda e naturale, ovviamente.
Molti impianti riproducono le voci con un costante falsetto, altri appiccicano un rimbombo da luna park, spesso è "scatolare" (come quando avvicinate un mano davanti alla bocca mentre parlate).
L'impianto che state ascoltando è in grado di riprodurre delle voci credibili o si tratta di voci in-credibili, impossibili da ritrovare nella vita quotidiana?
Io in questo momento sto ascoltando uno stupendo "Meet me in London" di Antonio Forcione (chitarra) & Sabina Sciubba (voce), ma dischi come quelli dei Neri per Caso, Tracy Chapman (cd del 1988, prezzo nice price), ecc. vanno altrettanto bene.
Insomma, se il vostro impianto ha superato questo test potete anche dedicarvi alla ricerca degli estremi della banda audio, ovviamente senza modificare l'equilibrio e la naturalezza delle voci.
Ricostruzione scenica, dettaglio, ecc. vengono dopo (prima si cammina, poi si corre).
Fine della trasmissione e scusate la prolissità, probabilmente ho detto cose risapute.
Un saluto a tutti.
Francesco De Stefano - E-mail: faber@programmafaber.it

LC
Caro Francesco,
grazie del contributo. Vorrei aggiungere che, tuttavia, spesso le voci sono registrate sui dischi in modo tutt'altro che naturale e quindi l'ascolto di una o anche più voci non consente di per sè di decidere se l'impianto è "naturale" oppure no. Giudicare solo da questo è estremamente difficile. Servono dunque almeno un paio di dischi dove la voce è stata ripresa senza artifici, magari in presa diretta.
I dischi audiophile servono anche per questo scopo. Tanti Chesky e Sheffield contengono voci maschili e femminili riprese in modo naturalissimo. Un parziale elenco lo trovate nell'articolo
Dischi per testare l'impianto, dove è inclusa anche una lista di titoli assolutamente non audiophile di facile reperibilità e basso costo.
La gran parte dei dischi commerciali invece (e quasi tutti quelli di Musica italiana) contengono voci così pesantemente trattate elettronicamente da risultare completamente artificiali...e l'impianto "buono" non potrà far altro che mettere in evidenza tali abominii messi in atto dal fantasioso ingegnere del suono di turno.
Buoni ascolti!
Lucio Cadeddu

Cavo FFRC
Ciao Direttore,
oggi voglio raccontarti una mia piccola esperienza, nata durante la costruzione degli ormai mitici cavi FFRC, corredata da domandina finale.
Qualche tempo fa ho deciso di costruirmi i cavi FFRC di Thorsten Loesch, ma, quando ho chiesto al negoziante i cavi per reti fisse per il progetto, ho chiesto che fossero schermati, mentre il buon Thorsten suggeriva cavi NON schermati.
L'errore è nato dalla confusione che io ho fatto mescolando le informazioni presenti sull'articolo di TNT e quelle suggerite da un articolo apparso su "Costruire HI-FI" a nome Francesco Piccione: questi invita ad usare sempre la schermatura su qualsiasi tipo di cavo.
Ancora ignaro di aver preso il cavo sbagliato, porto a termine la lavorazione chiaramente esposta nel Vs. articolo e collego lo schermo al morsetto "ground" del PRE (sempre secondo le indicazioni di Piccione).
Risultato: rispetto al cavo precedente (una specie di Star modificato) ho l'impressione di un discreto passo avanti; però poi scrivo a Thorsten (a proposito non finirò mai di ringraziarlo per la gentilezza e la pazienza dimostrata: 3 E-mail in un giorno tutte prontamente risposte !!!) per alcune domande e lì salta fuori l'errore.
Io lo informo dei suggerimenti letti sull'articolo di F. Piccione, ma lui insiste sul fatto che i cavi di potenza NON devono essere schermati, pena un effetto "velo" sull'emissione sonora e relativa perdita di ariosità.
Dato il costo non eccessivo e le soddisfazioni di certi piccoli lavoretti, decido di costruire un'altra coppia di FFRC, stavolta NON schermati, e tentare un confronto.

Risultato: facendo un test con il MIO impianto, nel MIO salotto e soprattutto con i MIEI orecchi :-) ho trovato che i cavi NON schermati presentavano un maggior livello di emissione sonora a parità di volume, ed inoltre mi sono sembrati più ricchi di armoniche sulle alte frequenze (per il test mi sono concentrato esclusivamente sul suono di piatti e percussioni).
Per il test ho prevalentemente usato la canzone "Just want to see" dei Cowboy Junkies ed un pezzo tratto dall'album "The last dance of Mr. X" di Andy Summers.
Il mio impianto è composto da:

Il tutto è disposto seguendo pedissequamente le indicazioni di TNT (manca solo materiale assorbente sulla parete dietro le casse).
Ovviamente non ritengo che il mio test possa avere una validità anche per gli altri, inoltre premetto che il risultato da me ottenuto potrebbe essere, oltre che soggettivo, pilotato dal fattore suggestione. Giunto a questo punto vorrei comunque farti una domanda:
Hai provato a fare un cavo Star senza schermatura mettendolo poi a confronto con lo Star schermato illustrato nel progetto originale? Se Thorsten dice che (almeno a livello teorico) la schermatura "sporca" l'emmisione sonora, forse un equivalente non schermato potrebbe addirittura rendere meglio.
Chiudo l'ennesima lettera fiume (per intenderci sono lo stesso del Digital Cork mk II; vol. 91 della posta) ringaziando tutta la redazione per le magnifiche idee che regalate al popolo degli audiofili (attualmente sono in procinto di realizzare il FleXy !).
P.S. un ringraziamento speciale a Thorsten Loesch per l'inenarrabile disponibilità e per i preziosi suggerimenti.
Massimiliano Garre - E-mail: garre@icgeb.trieste.it

LC
Caro Max,
Segui il consiglio di Thorsten, visto che è il progettista di quel cavo che è stato sviluppato dopo numerose prove e controprove.
Per quanto riguarda lo Star, talvolta va meglio con lo schermo, talvolta peggio. Molto dipende dalla zona dove l'impianto è situato (più o meno interferenze).
Ciao!
Lucio Cadeddu

Consiglio su nuove casse
Gentile Direttore
È da molto tempo e con entusiasmo che attingo informazioni dal suo sito, lo trovo interessantissimo e stimolante.
Già un paio di mesi fa avevo chiesto un'informazione, riguardante la messa in fase dell'elettroniche, chiedendo lumi sulla mia rete elettrica che presenta due fasi. Spulciando i diversi interventi su questo argomento mi è parso di capire che la cosa non è poi così grave.
Il motivo di questa mia nuova richiesta di aiuto deriva da un'insoddisfazione musicale che si sta radicando nella mia sensazione di ascolto e da alcune curiosità che vorrei soddisfare.
Circa un anno e mezzo fa ho comprato quasi in prima battuta, cioè senza fare tante ricerche di mercato, un impianto valvolare così composto:

La prova di ascolto in negozio era stata entusiasmante, ed avevo scelto le casse Mission perchè mi davano una sensazione veramente magica, suono molto aperto con basse frequenze abbastanza equilibrati ed ottime alte frequenze.
Nella mia camera di ascolto (un normale salotto 4*5 con le casse posizionate sul lato corto, con tende interne ai balconi) la scena musicale è leggermente cambiata attenuando il corpo delle basse frequenze, ritengo che il tutto suoni ancora molto bene ed è molto piacevole passare anche delle ore ad ascoltare, ma manca quel qualcosa sulle basse frequenze soprattutto a volume contenuto.
Ho iniziato pertanto a sperimentare, ho innanzi tutto costruito il vostro cavo "Merlino" accogliendo il suggerimento del redattore che ha recensito il pre e l'amplificatore in questione, descrivendo, tra l'altro, una prova di ascolto che mi trova sostanzialmente d’accordo. Successivamente ho costruito il vostro cavo di potenza Star che ho collegato però in bi-wiring, lasciando sulle alte frequenze il cavo prima descritto.

Queste modifiche, almeno in termini di sensazione, danno alcuni miglioramenti soprattutto nel dettaglio della scena musicale e pur riscontrando un basso più profondo ancora non lo trovo soddisfacente. Penso che la causa di questa insoddisfazione sia il tipo di casse, vorrei provvedere alla loro sostituzione ma questa volta con maggiore oculatezza, il budget che presumo di investire si aggira intorno ai 3-4 milioni.
Mi piacerebbe ascoltare un suo pensiero in proposito.

Inoltre ho alcune curiosità:
Il mio amplificatore monta attualmente come valvole di potenza delle Svetlana 6550, sul manuale nella descrizione delle valvole alla sigla 6550 è accoppiata la sigla KT88 volevo brevemente sapere se vi sono differenze tra queste due valvole da un punto di vista musicale e se sono intercambiabili senza dover eventualmente variare qualche parametro elettronico.
La stessa domanda per le valvole della sezione di preamplificazione, contrassegnate dalla sigla 6922/6DJ8.
Saluto e ringrazio per la gentile attenzione
Giulio Lambresa - E-mail: glambresa@tin.it

LC
Caro Giulio,
è chiaro che un diffusore bookshelf di dimensioni contenute non può fare miracoli in termini di estensione e potenza sulle basse frequenze. La strada da seguire, a questo punto, è quella del diffusore a torre da pavimento. Per la cifra da te indicata vedrei bene la Sonus Faber Concerto Gran Piano, ad esempio, oppure anche un altro modello Mission, se ti piace la timbrica di questa marca inglese.
Un pensierino anche ai cataloghi Opera o Chario non sarebbe male.
Io proverei anche a staccare il finale dal condizionatore di rete, se per caso è collegato. Prova e comunicami i risultati.
Infine le valvole: si, le sigle identificano valvole equivalenti ma la sostituzione impone comunque un controllo (e conseguente ritaratura) degli apparecchi in quanto i tubi sono sempre un po' diversi gli uni dagli altri (eco perchè esistono le coppie o i "quartetti" selezionati).
Ciao!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!

I volumi della posta precedente
Vol.01 | Vol.02 | Vol.03 | Vol.04 | Vol.05 | Vol.06 | Vol.07 | Vol.08 | Vol.09 | Vol.10 | Vol.11 | Vol.12 | Vol.13 | Vol.14 | Vol.15 | Vol.16 | Vol.17 | Vol.18 | Vol.19 | Vol.20 | Vol.21 | Vol.22 | Vol.23 | Vol.24 | Vol.25 | Vol.26 | Vol.27 | Vol.28 | Vol.29 | Vol.30 | Vol.31 | Vol.32 | Vol.33 | Vol.34 | Vol.35 | Vol.36 | Vol.37 | Vol.38 | Vol.39 | Vol.40 | Vol.41 | Vol.42 | Vol.43 | Vol.44 | Vol.45 | Vol.46 | Vol.47 | Vol.48 | Vol.49 | Vol.50 | Vol.51 | Vol.52 | Vol.53 | Vol.54 | Vol.55 | Vol.56 | Vol.57 | Vol.58 | Vol.59 | Vol.60 | Vol.61 | Vol.62 | Vol.63 | Vol.64 | Vol.65 | Vol.66 | Vol.67 | Vol.68 | Vol.69 | Vol.70 | Vol.71 | Vol.72 | Vol.73 | Vol.74 | Vol.75 | Vol.76 | Vol.77 | Vol.78 | Vol.79 | Vol.80 | Vol.81 | Vol.82 | Vol.83 | Vol.84 | Vol.85 | Vol.86 | Vol.87 | Vol.88 | Vol.89 | Vol.90 | Vol.91 | Vol.92 | Vol.93 |

© Copyright 1999 Lucio Cadeddu - http://www.tnt-audio.com

[ TNT | Redazione | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]