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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Fase degli altoparlanti
  2. Nuove casse ed ampli
  3. Impianto per un cubo 3 x 3
  4. Bassi e...latitanti
  5. Analogico troppo brillante
  6. Cavi d'alimentazione 2...miracolosi?
  7. Viva il vinile!
  8. Home Theater o Hi-Fi Stereo?
  9. Dagli anni 70 con furore, la vendetta :-0
  10. Consiglio su pre
  11. Strateg o AM Audio?
Fase degli altoparlanti
Ciao Lucio,
sono un assiduo lettore dei tuoi scritti in rete e già alcune volte ho usufruito dei tuoi consigli di carattere generale mentre altre ho apprezzato la tua cortesia nel rispondere in modo più che celere alle mie domande.
Volevo un chiarimento su un dubbio che mi è sorto creando un sub-woofer per la mia auto (scusa!!! so che non gradisci parlare della musica in auto, ma il dubbio è nato proprio lì).
Cosa succede quando si inverte la fase ai diffusori? Nella mia auto invertendo la polarità del sub, collegato all'ampli senza cross-over, ho notato una migliore pulizia del suono quando ascolto brani che *scendono in frequenza* (Toto, Sade ecc..).
La stessa differenza è stata notata anche dalla mia compagna e da alcuni amici ai quali chiedo pareri sulle modifiche che apporto ai miei impianti (home e car).
Ho provato ad invertire la fase sui miei diffusori ESB Comparagon III-2 ed ho notato una netto miglioramento per quanto riguarda la gamma medio-alta, più nitida e presente, anche perchè non avverto più il fenomeno del basso che *rimbomba* nell'ambiente.
In diffusori dove è presente il filtro cross-over, l'inversione di fase può danneggiare la componentistica, gli altoparlanti e/o lo stesso amplificatore?
Scusami ancora per il disturbo, ma la *colpa* di questi dubbi che da due anni mi riempiono la mente è un po' anche tua che hai risvegliato una passione sopita.
Non avendo parole per ringraziare te e tutti i tuoi collaboratori per l'impagabile lavoro che svolgete ti saluto e ti ringrazio anticipatamente per il tempo che mi vorrai dedicare.
Ciao,
Franco D'Antonio - E-mail: franco.dantonio (at) telecomitalia.it

LC
Caro Franco,
la risposta è semplice: per quanto riguarda i woofers, caso nel quale il fenomeno è più evidente - sia fisicamente che acusticamente - invertendo la polarità l'altoparlante si muove in senso opposto: verso l'interno anzichè verso l'esterno quando è sollecitato da un segnale.
Questo porta ad un diverso comportamento in gamma bassa, talvolta persino benefico. Nella stragrande maggioranza dei casi si sentono *meno bassi* come anche tu hai verificato. Se il basso era in origine eccessivo o rimbombante l'inversione della fase può causare quella sensazione di maggiore pulizia che tu hai riferito.
Per i tweeters il discorso non è diverso ma gli effetti sono meno facilmente avvertibili.
Puoi infine stare tranquillo: non si rompe nulla, ne' l'altoparlante ne' l'amplificatore. L'unica cosa che può causare danni è il cortociruito dei due fili...ovviamente!
Ciao!
Lucio Cadeddu

Nuove casse ed ampli
Caro Signor Direttore,
innanzitutto voglio congratularmi con lei per il rigore e la chiarezza degli articoli proposti su TNT; penso ormai di averli letti tutti. Ma ora veniamo al dunque!
Dopo molti anni (per vari motivi) mi accingo ora ad acquistare il mio primo HiFi e onestamente mi trovo in difficoltà nell'orientarmi in questa "selva oscura": (riviste, rivenditori più o meno informati, amici più o meno appassionati).
Chiedo a lei, un gesto di compassione nell'aiutarmi in questa ardua quanto avventurosa impresa. Or dunque mi accingo a fornirle le "costanti" di questa difficile equazione:

  1. Budget: 2.500.000-3.500.000 L.
  2. Mappa della stanza di ascolto: Vedi allegato
  3. Genere di musica ascoltata: prevalentemente Jazz, Classica anche se qualche volta non disdegno del buon rock.
  4. Volume di ascolto: Medio.
  5. Avvicinandomi al mondo dell'Hi Fi, mi sono inevitabilmente avvicinato anche al mondo Home theatre e ora non so se iniziare con un impianto Hi Fi tradizionale o con un'impianto in qualche modo "predisposto", anche se onestamente non vorrei compromettere la qualità della riproduzione musicale (dato che per me è più importante).
  6. Sorgente: Indecisione tra DVD e CD tradizionale, anche se con il DVD non vorrei compromettere la qualità della riproduzione musicale.
    Inoltre vorrei sapere se è già disponibile l'hardware e il software necessario per l'ascolto della musica attraverso il PC (MP 3), e a quale costo.
  7. Non scarterei ne' l'ipotesi dell'auto costruzione ne' l'opzione dell'usato.
  8. Se può essere utile sono un possessore di un paio di diffusori degli anni '70: JVC SK 700 (costruite dalla Victoria), inoltre sempre se può essere utile, sono un possessore di un PC Pentium 133 (in riferimento all'articolo sull'MP3).
  9. Attualmente sarei orientato ad acquistare due diffusori usati della Sonus Faber, i "Minuetto" tenuti direi abbastanza bene alla cifra di 800.000 lire; l'amplificatore Performance 3 (950.000 lire) e il cdplayer Laserdrive 2 (1.390.000 lire), entrambi della Fase. Non ho nessuna idea dei tipi di cavi.
**[La FASE EVOLUZIONE AUDIO, nelle sue proposte di vendite on-line di sistemi completi mi propone un sistema composto di: Amplificatore Fase Performance mod. 1.1 RC (fineserie), il solito cdplayer Laserdrive 2.0 e una coppia di diffusori ASW mod. cantius 4, cavi segnale QED Qnect2- 1 mt terminato gold. + coppia cavi potenza OFC 2.5 mmq. Mt. 4 non terminato. Il tutto per lire 3.220.000 iva e trasporto compresi].
Cordiali saluti
P. S. Mi rendo conto che un direttore di un giornale non può fare consulenza (magari elencando marche o modelli), ma glielo chiedo come un gesto di pietà.
[Salotto]

Oscar Zavan - E-mail: OZavan (at) castelgarden.it

LC
Caro Oscar,
le Minuetto ad 800.000 lire mi sembrano un po' care. Costavano infatti 1.200.000 DI LISTINO nel 1994, il che significa che si acquistavano con un milione o poco più. Chiedere oggi 800.000 lire è un tantinello esagerato, anche perchè non si tratta di un diffusore che ha avuto molta fortuna commerciale. Le vedrei più sensate a 600 mila.
Quindi, per i diffusori, continua a cercare, magari ancora sull'usato.
La proposta Fase Audio non è male, ma purtroppo non conosco abbastanza bene gli apparecchi in questione. Avrei saputo dirti di più se la stessa Fase fosse stata in grado di mantenere le promesse fatte ormai ben 3 anni fa di inviarci i loro prodotti in prova. Problemi loro, come puoi ben capire.
Quindi, se puoi, ascolta e decidi con le tue orecchie.
Per quanto riguarda il posizionamento, la soluzione 1 non è male, purchè le casse stiano un po' più distanti dalle colonne posteriori. Io penserei a delle torri da pavimento, che però richiedono un piccolo sforzo economico in più: soldi ben spesi, intanto perchè risparmi il costo degli stands e poi perchè nel tuo ambiente, abbastanza vasto, una buona prestazione in gamma bassa sarebbe più che benvenuta.
Al limite, risparmia qualcosa sulla sorgente. Ad esempio, potresti prendere un lettore Marantz di medio prezzo (intorno alle 700 mila) e ti ritrovi subito con 700 mila lire in più da spendere per le casse. Sarebbero soldi MEGLIO spesi. Pensaci e fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Impianto per un cubo 3 x 3
Gentilissimo Lucio,
non mi dilungo sui complimenti per questo spazio davvero fantastico che da quando l'ho scoperto mi ha risvegliato la passione un po' sopita per il mondo dell'alta fedeltà.
Da quando ho deciso di cambiare il mio vecchio impianto ho letto tantissimi articoli su TNT e ho cercato di riuscire ad orientarmi in questo affascinante mondo.
Ora mi sto accingendo a costruire un piccolo impianto (budget max 2.000.000 compresi i cavi) e vorrei porti alcuni quesiti.

Premesso che l'ambiente di ascolto sarà una stanza a forma di cubo 3 x 3 arredata con divano da un lato e l'impianto posizionato nel lato opposto affiancato da un armadio, ho acquistato usato in ottime condizioni un Amplificatore Rotel 960 BX che a detta del vecchio possessore non ha paragoni con i nuovi Rotel a lire 350.000, tu che ne pensi?
Ora ho il problema dell'abbinamento dei diffusori non avendo possibilità di provarli con l'amplificatore.
Io stavo pensando alle Concertino che ho sentito e mi sono piaciute molto. Inoltre non avendo molto budget devo scegliere anche il CD player (max 400.000).
Qui ho un forte dubbio spendere il meno possibile e poi effettuare delle modifiche come ho letto dai tuoi articoli (Teac 1820 o Marantz CD 4000 che fa parte del nuovo listino) oppure orientarmi verso un Rotel tipo RCD 930 AX se riuscissi a trovarlo usato.
Se tu fossi così gentile da darmi un consiglio sul tipo di abbinamento esposto, se ti sembra equilibrato anche e soprattutto rispetto all'ambiente.
Sono previste delle prove a breve sulla nuova serie CD Marantz range? Nel ringraziarti per il tempo dedicato continuerò a leggervi con immenso piacere. Distinti saluti.
Massimo Cesandri - E-mail: massimo.cesandri (at) tin.it

LC
Caro Massimo,
l'acquisto dell'ampli Rotel mi sembra un buon affare: l'oggetto è di qualità elevata, anche se non arriverei alle (ovvie) esagerazioni di chi te l'ha venduto...
Il tuo ambiente può tollerare dei diffusori piccoli, viste le dimensioni disgraziate di 3 x 3 (aaargh!) quindi bene le Concertino ma anche le Opera Seconda o le Aliante Spazio.
Se puoi, ascoltale tutte e tre e poi decidi.
Ottima anche la scelta del CD player, sia il Teac che il nuovo Marantz sono ottimi apparecchi. Per i lettori CD, a meno che non si riesca a trovare un apparecchio ex-demo o semi-nuovo ad un prezzo molto allettante, è più sicuro rivolgersi ai nuovi modelli, più facilmente rivendibili e certamente dotati di tecnologia più recente.
Da questo punto di vista il CD 4000 della Marantz offrirebbe le attrattive migliori essendo appena introdotto sul mercato. Anche in questo caso, se riesci, ascoltali a confronto, ma non aspettarti differenze abissali.
Non sono previste altre prove di prodotti Marantz, nonostante abbia recentemente fatto colazione con Ken Ishiwata, il "capoccia" della Azienda giapponese.
A presto!
Lucio Cadeddu

Bassi e...latitanti
Ho incrociato la rotta di TNT navigando nel www alla ricerca di lumi per la scelta di un amplificatore.
Dopo il doveroso e rituale (meritato peraltro) complimento per la rivista, passo alle vie di fatto e ti (posso darti del tu? domanda pleonastica perchè l'ho già fatto) illustro la mia situazione, che può essere un utile episodio della serie "cosa non fare quando si vuole acquistare un impianto hi-fi".
Avevo un vecchio stereo Sansui risalente all'ultima glaciazione con delle casse di una marca francese, che mi risulta estinta, prese in saldo all'inizio degli '80. Il vecchio ampli ha esalato l'ultimo respiro e ho deciso di sostituirlo (premetto che il mio portafoglio non assomiglia ad una fisarmonica), senza modificare il resto dell'impianto.
Ho effettuato le mie prove d'ascolto (con casse diverse dalle mie, è ovvio ed è anche il primo errore) e mi sono comprato un Rotel 985B, 100 Watt, classico modello che un vero intenditore di HI-fi considera probabilmente un esemplare della serie "vorrei ma non posso".
Ho fatto tempo a portarlo a casa e mi sono subito reso conto che era tutto il resto della catena da rottamare, non solo l'ampli.
Per i diffusori non trovavo niente di interessante ad un prezzo equo (ascolto tutti i generi, passo dai Brandeburghesi a Stevie Ray Vaughan come se niente fosse). Ascoltando un disco di Cassandra Wilson mi sono appassionato ad un paio di Sonus Faber Grand Piano (chi ha detto che vanno bene solo con Vivaldi?).
L'esborso è stato considerevole, calcolato che ero partito solo per un amplificatore. Sono andato poi alla ricerca di un Cd passabile, e per coerenza di marca e di categoria di prezzo (e prova di ascolto naturalmente) ho preso un Rotel 975. Ho condito il tutto con un bi-wiring Kymber cable/Monster cable e il gioco è stato fatto. Ovviamente tutto l'iter è stato completato con varie prove di ascolto ed è durato un certo periodo.
La metodologia di scelta non è stata corretta (prima le casse poi l'ampli poi il CD, lo sanno anche i bambini, ma io non lo sapevo), ma il risultato finale è comunque migliore del temutissimo "compattone".
Il problema (scommetto il montepremi del superenalotto che già te lo immagini) è che il suono è bello, pulito, definito, preciso (per i miei livelli si intende), ma tanto per fare un esempio se metto i Dream Syndicate dal vivo, le chitarre sprizzano dalle casse che è un piacere, ma sembra che qualcuno abbia sparato sul bassista (nel senso che se è ancora vivo non si sente).
A questo punto ho azzardato l'ipotesi, presso un fornitore, di sostituire l'ampli e mi hanno detto che il vecchio (2 anni il mese prossimo) Rotel non se lo fila più nessuno e sul mercato dell'usato non vale quasi niente. Va bene (mica tanto, ma mi adeguo), il problema è che per avere qualcosa di diverso da quello che ho ora, mi hanno consigliato di passare alle valvole.
Su questo non ho quasi niente in contrario, ma il pezzo propostomi in alternativa (Jadis Orchestra) ha il piccolo difetto di costare il triplo di quanto avevo pagato l'ampli a transistor. A questo punto chiedo una tua opinione: è il caso di sottopormi ad una trafila di prove con il rischio di non capirci più niente o è meglio lasciare perdere e accontentarmi di quello che ho (è meglio di niente), tanto il problema è nei diffusori che più di tanto non sono in grado di dare in certe frequenze?
Se sei arrivato a questo punto dell'e-mail ti ringrazio per la pazienza e immagino che starai già sadicamente ridacchiando della mia ingenuità. Me lo sono meritato, ma ho il coraggio di chiederti: è ragionevole la soluzione propostami? E lo Jadis vale qualcosa o è un fondo di magazzino?
Ti saluto cordialmente
Stefano Rigolin - E-mail: srigolin (at) tin.it

LC
Caro Stefano,
non hai sbagliato nulla, credimi. Chi ti ha proposto le valvole ti vuole semplicemente spillare altri soldi, visto che lo voglio proprio vedere lo Jadis Orchestra a riprodurre le basse frequenze meglio del tuo Rotel. Lascia perdere, sia lo Jadis che il negoziante che te lo vuole rifilare.
Il problema è altrove, visto che anche gli integrati più piccoli della Rotel sono capaci di sfoderare un basso da far tremare il pavimento.
Non mi dai molti elementi per capire cosa possa essere successo, tipo la posizione in ambiente, l'ambiente stesso o gli accessori a contorno (cavi etc.) però le Concerto Grand Piano non sono famose per avere un basso particolarmente potente. Veloce, raffinato ma non particolarmente cattivo. Prima di puntare il dito io però starei attento alla posizione delle casse in ambiente, provando delle varianti, a volte i risultati hanno dell'incredibile.
Inoltre, può essere che il tuo ambiente sia troppo riflettente e "carichi" (scusami per l'imprecisione) molto le frequenze medio-alte. I modi per porre rimedio sono i soliti, tappeto spesso davanti alle casse, tende pesanti etc.
Se, nonostante tutto, il basso non viene fuori (ma tieni conto che in molti dischi il basso non si sente proprio) puoi cominciare il calvario della ricerca di nuovi diffusori più generosi in basso. Inutile parlarne ora, prima tieni d'occhio tutto il resto...poi si vedrà. Ma, per favore, lascia il resto della catena così com'è.
Tienimi al corrente!
Lucio Cadeddu

Analogico troppo brillante
Dr Cadeddu,
non so se questo mio problema verrà ritenuto d'interesse generale, nel caso non lo fosse, capisco se rifiuterà di rispondermi. Grazie comunque per il tempo che dedicherà a leggere queste righe.
Il mio impianto è così composto:

La gamma alta suona eccessivamente brillante, tanto da dare fastidio (a volte rinuncio ad ascoltare per questa ragione ed amante della musica e del buon suono come sono, la cosa mi manda fuori di testa).
La testina è OK, e di questo sono sicuro.
Due cose mi rimangono da controllare:
  1. Il supporto che vede l'ho autocostruito, è in ferro 20mm vuoto all'interno e come può vedere dalla foto ho poggiato il Sondek col supporto che utilizzavo prima (Sound Organization) sulla struttura. Non so se può dipendere da questo.
    Certamente quando ho installato il supporto il suono era migliorato molto rispetto a quando il Sondek era sul mobile (benchè sul Sound Organization), ma è anche vero che a quel tempo utilizzavo delle casse JBL XPL160 e quindi la differenza era più evidente.
  2. La combinazione braccio/testina. Ho il sospetto che non vada ad hoc, ossia che questa testina abbia bisogno di un qualcosa di meglio (credo un NAIM ARO possa invece dare un equilibrio maggiore).
    Volevo una Sua opinione perchè è un po' di tempo che faccio esperimenti ma non riesco a risolvere il problema.
    Sa perchè mi sono autocostruito il supporto? Perchè non riuscivo a trovarne uno profondo 60 cm come il mobile. Esiste qualcosa che Lei sappia?
Grazie per un consiglio, buono o cattivo che sia.
Cordialità
Alessandro Doria - E-mail: doriawar (at) tin.it

LC
Caro Alessandro,
la tua testina è ben nota per avere una gamma medio-alta non proprio tranquillissima e non vedo come possa essere colpevole l'eccellente braccio Ittok. Piuttosto, io penserei ad una testina Grado (anche la Platinum va benissimo) o ad una stessa Linn, certamente ben sinergizzata con giradischi e braccio.
Sto ovviamente dando per scontato che la testina sia tarata e dimata alla perfezione.
In seconda istanza, mi resta un dubbio sui diffusori, in quanto si tratta di un progetto a me sconosciuto: può essere che la gamma alta stridula sia colpa degli altoparlanti invece?
Infine il supporto del giradischi: difficile che un tale accessorio possa influenzare a tal punto il suono del giradischi, che peraltro è a controtelaio, quindi già abbastanza poco critico da questo punto di vista.
Qualcosa di adatto dovrebbe essere prima o poi disponibile nel nostro Tempio del Tweaking, come ripiano addizionale del nostro tavolino da autocostruirsi
TNT FleXy.
Quindi, in conclusione, avendo accertato la corretta dimatura, il corretto peso di lettura (prova ad aumentarlo di 2 decimi di grammo, ad esempio) e tutte le altre condizioni al contorno, ivi compreso il carattere dei diffusori (portatene a casa una coppia qualunque e prova a confronto), non resta che pensare alla testina o al suo intererfacciamento col pre phono del Naim. Anche in questo caso vale la pena fare qualche prova prima di aprire il portafogli.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Cavi d'alimentazione 2...miracolosi?
Caro sig. Stefano,
Mi chiamo Gabriele e mi dispiace di non poter stare qui a scriverle in tutta tranquillità, a causa di pressanti esigenze di studio.
Comunque le volevo far sapere che ho realizzato il suo cavo e che funziona davvero.
Nemmeno la classica situazione da "acqua alla gola", infatti, è riuscita a trattenermi quando per caso mi sono imbattuto sul sito della TNT.
A tal proposito vorrei subito fare i complimenti a tutti: al direttore, ai collaboratori e in genere a chiunque fornisce il suo apporto ad iniziative di tal genere.
Il suo articolo mi ha subito incuriosito, fino a far rinascere in me quella voglia di sperimentare nuove soluzioni che a volte -spesso a seguito di insuccessi e per non rischiare di innescare processi di vera follia- viene messa volutamente da parte.
In breve, nel giro di un pomeriggio, ho costruito il suo "serpentone", o qualcosa di simile.
Mi spiego: purtroppo la difficoltà incontrata nella realizzazione, come lei può immaginare, è consistita nella irreperibilità del cavo Pirelli; mi sono adattato: cavo "RAMCRO ITALY CE 1999 ISO 9002 ... ANTIFIAMMA" a due conduttori da 1,5mm\q + sottile pellicola in plastica + calza (al costo di L.1000\m).
Sinceramente, mancando la doppia schermatura e non conoscendo la marca del cavo, lì per lì mi sono un po' demoralizzato, ma avendo ormai già acquistato -quasi in preda ad un raptus- il resto del materiale, ho deciso che comunque ne sarebbe valsa la pena, l'ho acquistato e mi sono messo all'opera.
Cosa vuole che le dica: anche in questa realizzazione, per certi aspetti "ligth" o minore, il cavo -al di là dei bei discorsi di filosofia del suono- si sente.
Non è necessario far niente per accorgersi dei tangibili miglioramenti prodotti dall'introduzione del cavo: personalmente già nel maneggiare la manopola del volume, dopo la partenza del primo brano da ascoltare nella nuova situazione, ho sono iniziato a rendermi conto dei benefici apportati dal nostro e pur non collocandomi ancora nel canonico punto di ascolto, ma gironzolando qua e la nella stanza. Caspita! Questi sì che li puoi chiamare miglioramenti!
Per completezza le descrivo brevemente l'impianto (riguardo al quale mi riservo di chiederle in futuro qualche consiglio):

Orbene con questo impianto i benefici del "serpentone" sono evidenti (sebbene gli apparecchi in questione non sfruttino la presa di terra) e comunque mi trovo in accordo con quanto scritto nel suo articolo circa i seguenti punti: - l'impressione di un aumento soprattutto della profondità della scena, più che della sua estensione orrizzontale;
- l'impressione che sia stato tolto un velo tra gli esecutori e l'ascoltatore;
- l'impressione di una maggiore morbidezza ed estensione del basso e di un minor fastidio della gamma media (soprattutto ad elevate pressioni acustiche), nonchè di miglioramento della gamma alta che non so definire precisamente;
Mi si scusi la sinteticità, ma da neofita sono queste le sensazioni -tra l'altro a caldo e senza che il cavo sia stato adeguatamente rodato- che ho immediatamente percepito e che posso riassumere nell'acquisto da parte dell'impianto di un maggior realismo nella riproduzione musicale.

Scusandomi ancora per la frettolosità, le faccio i complimenti e la ringrazio per avermi aiutato a migliorare le performances dell'impianto.
Conto di ricontattarla al più presto per sottoporle il problema che mi sta più a cuore e che le anticipo brevemente:
- perchè non riesco ad apprezzare il mio nuovo ampli Rega Mira con cui ho sostituito il vecchio Rega Elex di costo inferiore almeno di un quarto; - perchè è scomparso quel fuoco tale che sembrava poter far toccare al centro esatto dei diffusori la voce del cantante;
- perchè semra essersi attenuata quella compostezza dell'acuto e quella piacevolezza dei medi, caratteristiche della filofia costruttiva Rega.
Non so più fino a che punto lavora la suggestione e fino a quale le circostanze della novità dei circuiti, della inadeguatezza degli altri componenti dell'impianto, della presenza di numerosi circuiti integrati all'interno del Mira a fronte della costruzione quasi esclusivamente a transistor dell'Elex; non so se il Mira deve essere messo in grado in qualche modo di funzionare al meglio o se più semplicemente ho fatto un acquisto in modo un po' superficiale: la cosa che so e che l'Elex, nello stesso impianto, mi sembrava emettere un suono certamente meno ricco di particolari, ma molto più coinvolgente!
Rinnovo i saluti.
Gabriele - E-mail: gabianna (at) tin.it

SM
Ciao Gabriele,
mi fa piacere che i nostri articoli ti abbiano fatto rinascere la "voglia di sperimentare". Come mi capita di ripetere spesso, la sperimentazione di nuove e (possibilmente) economiche soluzioni sul proprio impianto, costituisce uno dei principali motivi di divertimento, e contribuisce a tenere alto l'interesse per la passione che ci accomuna. Ragion per cui, rigiro volentieri le tue esperienze di realizzazione e di ascolto a tutti i nostri lettori, condividendone, in tal modo, i contenuti.
Relativamente al "...problema che più ti sta a cuore", non serve riscrivere per sottoporlo alla nostra attenzione, dal momento che lo hai già fatto! :-)
Premesso che qui non esistono santoni con la risposta pronta in tasca per ogni quesito, è sintomatico il fatto che tu abbia detto che "non riesci ad apprezzare" il suono che scaturisce dall'inserimento del nuovo amplificatore Rega Mira nel tuo impianto, la qual cosa lascerebbe supporre che l'impianto è sostanzialmente a posto.
Dare indicazioni a distanza è sempre molto difficile, però credo che la questione sia duplice: da una parte, c'è il tuo gusto personale, che ti porta a privilegiare un suono forse meno accurato, ma più pieno e corposo, dall'altra un impianto che probabilmente hai costituito, nel tempo, curando nel modo che per te è il migliore le varie sinergie, all'interno di un certo ambiente di ascolto.
Probabilmente la sostituzione dell'amplificatore, magari effettuata senza aver precedentemente verificato esattamente cosa la stessa avrebbe comportato, portando il tuo impianto presso il rivenditore per una prova comparativa dei due apparecchi (una volta ogni tanto, si può anche fare, no?), si è rivelata una mossa un tantino avventata, ed ha alterato quella sinergia di insieme che prima risultava del tutto aderente al tuo concetto di "buon suono".
Consigli? Tu parli di problemi di messa a fuoco, sei sicuro di non aver invertito la fase nel collegamento ampli-diffusori (si, lo so, è banale, ma a volte capita...)? Prova ad effettuare comunque alcune prove in tal senso, magari c'è un errore di assemblaggio nel tuo apparecchio. Hai lasciato rodare l'amplificatore per qualche giorno? Hai provato a rimuovere le punte da sotto le elettroniche, sostituendole con dei supporti morbidi tipo i piedini Upim o i tappi Magic?
Così a distanza, ripeto, è davvero difficile dare una misura alle variazioni di cui parli. Se i suggerimenti di cui sopra non sortiscono effetti significativi, prova ad esporre il problema al negoziante presso il quale hai effettuato l'acquisto, magari riesce a metterti nelle condizioni di comprendere al meglio il fenomeno, dandoti la possibilità di provare diverse soluzioni presso la sua sala di ascolto.
Tienici aggiornati!
Stefano Monteferri

Viva il vinile!
Aspettavo da tempo di fare l'esame di Matematica finanziaria per scrivere questa E-mail (anche se non dovrebbe essere andato bene).
Chi scrive non è il solito fanatico o nostalgico del vinile. Io ho creduto ciecamente nella indiscussa superiorità del digitale fin dal 1989 (il suono puro ed eterno).
Negli ultimi tempi ho fatto una inversione totale di tendenza, la mia considerazione del cd è calata a meno che zero e mi sono precipitato a comprare un giradischi Thorens (incassando i vari commenti di "pazzo!" o simili da parte dei miei amici). Cosa è successo? Eccovi quattro punti.

Qualità

La musica che sentiamo può essere paragonata al grafico che un sismografo traccia sulla carta, con i suoi picchi e le sue vibrazioni. Il vinile dà un grafico simile al sismografo, un continuum.
Il digitale rappresenta quel grafico non come una linea continua, ma usando dei puntini ravvicinati che danno l'impressione che quella sia una linea continua (44,1khz)
Inoltre i 16 bit, tradotti in scala decimale, significa che il grafico è diviso in tanti quadratini dove va collocato il punto, per la precisione si ha a disposizione un numero compreso tra 0 e 65535. Ma se il punto dovrebbe essere collocato in 6543,4543325 come la mettiamo? Ecco che si tratta ancora di una approssimazione.
Per questo, almeno sul piano teorico, il digitale non potrà mai essere superiore all'analogico il quale ha possibilità infinite, non confinate nei 16 bit e 44,1khz.

Durata del supporto

Questo è stato il punto cruciale che mi ha fatto cambiare strada. Si è sempre detto che il vinile si graffia, è delicato etc., ma non si è mai parlato con chiarezza della precarietà del cd.
Un po' di giorni fa mi è arivato un cd usato, ma il mio predecessore aveva scritto con un pennarello sulla superficie del disco (non era un picture disc); io allora prendo un panno imbevuto d'alcool e incomincio a passarlo sulla superficie. La scritta se ne è andata, ma il disco è diventato trasparente!!
Non ci potevo credere, quella che io credevo una sottile lamina di non so cosa (povero me!) era uno strato di vernice sottilissima. Sappiamo tutti che col tempo la vernice si deteriora, si stacca in alcune parti, lo stesso succede ai cd. Provate a mettere un cd contro luce (non un picture disc perchè la luce non trasparirebbe), con molta probabilità noterete dei piccoli buchi dove traspare la luce.
Io ne ho uno che è una groviera, e la mia domanda è: col tempo cosa potrà rimanere, i buchi fino a quando si potranno estendere?
Io non ho mai visto un vinile bucato, quello che ascoltiamo nel vinile è puro lavoro della puntina e non creazione del buffer del cd che deve sopperire ai buchi e ai salti del laser che non riesce a legere alcune parti del disco perchè sporche o graffiate.
Nel caso del vinile i graffi che realmente incidono sulla riproduzione sono quelli che arrivano alla stessa profondità del solco di registrazione, ma se ci stiamo attenti non li avremo mai: io conosco amici che hanno dischi del 1960 che suonano ancora alla grande, cosa sarà rimasto dei nostri cd dopo 40 anni?

Prezzo

I dischi in vinile nuovi si riescono a trovare ad un prezzo inferiore o uguale a quello dei cd ( ma quando è uguale è di solito perchè sono doppi). Tra l'altro in questa epoca di masterizzatori credo che l'unico modo di sopravvivere rimasto alle case discografiche sia quello di produrre vinile......

Estetica

Prendete una copertina in vinile e fate il confronto. Prendete un disco in vinile e fate il confronto
Per concludere......
Faccio un appello a tutti i lettori di TNT perchè cerchino di scongiurare la scomparsa del vinile. Comprate vinile appena sapete che un disco nuovo è stato prodotto anche in quel formato. E se vi scoccia cercarlo, non esitate a contattarmi. Ho calcolato che in ambito rock, un 40% delle nuove produzioni è ancora in vinile.
Andare contro corrente non è facile, ma è proprio lì che siamo vivi, siccome anche i pesi morti sono capaci di seguire il flusso del fiume.
Maurizio Grosso - E-mail: miz (at) brutium.it

LC
Ricevo e volentieri ripubblico.
Lucio Cadeddu

Home Theater o Hi-Fi Stereo?
Incuriosito dai Mega-Stand che ormai si vedono un po' dappertutto nei grandi centri commerciali e non, ho cominciato a cercare su Internet informazioni sull'Home Theater, sui vari sistemi Dolby (Surround - ProLogic - Digital, AC-3). Le uniche informazioni che ho trovato utili, al riguardo, sono quelle che ho trovato sul vostro bel sito, ma, se mi permettete una critica, pur se mi spiegate come e perchè scegliere un impianto HT, piuttosto che non un altro (e lo fate bene), e come sistemarlo in casa, non dite come accidenti funzionano questi benedetti sistemi (per la verità, non lo dice neanche il sito della Dolby, mi pare).
Mi spiego.
Premetto che sono anche un musicista molto dilettante ma ben computerizzato (anche se con hardware di tre anni fa), e quindi qualcosa su mono, stereo, echi, riverberi, DSP e forme d'onda ne capisco, ma sinceramente che cosa esca dagli altoparlanti centrali e posteriori e dal sub-woofer di tutti questi sistemi non l'ho capito granchè bene.
Inutile dire che ho capito ancor meno la differenza tra i vari sistemi. Tanto per intenderci, non mi è chiaro se, elaborando un qualunque segnale stereofonico, i vari Dolby summenzionati elaborino gli altri 4 canali tramite DSP dedicati ovvero se sul supporto (CD, DVD, VideoCD, SACD o quant'altro vi pare) vi siano informazioni di qualunque genere su ciò che i suddetti canali aggiuntivi devono cacciare fuori.
Cerco di spiegarmi ancora meglio. Esiste un segnale separato per ciascun canale? (è possibile cioè - se lo si vuole - far suonare un violino esclusivamente sull'altoparlante Anteriore Destro, e non sugli altri, una viola solo sull'Ant. Sx, un violoncello sul Post. Dx, un contrabasso sul Post. Sx, una voce solista solo sul centrale e una Grancassa solo sul Sub?).
In altri termini, i 5 canali (o sei se contiamo il sub) sono assolutamente indipendenti come lo sono i due classici canali stereo o no? Se no, sul supporto vi sono informazioni su come vanno elaborati i vari canali o tutto è affidato all'amplificatore HT multicanale e alle impostazioni che l'utente fa?
Nel caso di supporti che sicuramente non contengono informazioni se non per due canali (il classico CD Audio), se e come viene elaborato il segnale? È possibile fare a meno del sub utilizzando altoparlanti che eroghino dei bassi come si deve (e ce ne sono) oppure i vari sistemi HT (come qualcuno mi ha detto) indirizzano le basse frequenze solo sul sub, per cui se non c'è si perdono a prescindere dalla qualità degli altri altoparlanti?

La domanda, ovviamente, non è fine a se stessa: evidentemente il mio HI-FI non mi soddisfa più (sarà solo l'influenza della pubblicità?). Essendo un accanito divoratore di musica, mi chiedo fondamentalmente se un impianto HT possa avere un senso anche per il semplice ascolto di CD Audio musicali (che sarà l'utilizzo prevalente), migliorandone (o quantomeno non peggiorando) il risultato finale.
È però anche chiaro che "de gustibus non disputandum est" e quindi non mi fido dei gusti altrui (neanche dei vostri - senza offesa ovviamente) e voglio capire esattamente come funzionano questi sistemi, per poi andarli a sentire con cognizione di causa da qualche parte senza fare inutilmente agli addetti dei vari negozi di HI-FI domande a cui non sanno rispondere ma facendomi provare il sistema nelle condizioni che, una volta capiti i problemi tecnici sottostanti, possano essere più critiche, senza perdere tempo a vedere un dinosauro scorazzare nel soggiorno (per la qual cosa un HT, si sa, va più che bene, visto che è stato progettato per gli effetti speciali).

Vi è poi un secondo problema.
Ammesso e non concesso che un buon HT possa suonare meglio di un buon Hi-Fi, non credo comunque valga la pena comprarlo se, almeno ogni tanto, non se ne sfruttino appieno le potenzialità con un audio appositamente progettato. Nè mi è chiaro quali saranno le evoluzioni future degli standard audio.
Mi chiedo quindi se, al momento, dinosauri ed altri effettacci speciali a parte su DVD (che con gli assoli di VAN HALEN, le dissonanze di BARTOK, i cori GOSPEL o le demenzialità di ELIO E LE STORIE TESE hanno ben poco a che fare) esista qualcosa che supporti a pieno le potenzialità di un impianto HT. (N.B. quando dico qualcosa, intendo dire qualunque cosa, dalla consolle o al P.C. dedicato ai videogiochi e/o alla computer music, alle trasmissioni via satellite, oltre che ai prossimi (?) DVD-audio, SACD o quant'altro hanno in mente le multinazionali dell'elettronica per spillarci quattrini).
In secondo luogo, vorrei essere rassicurato del fatto che, nonostante la guerra degli standard audio, il futuro sia comunque multicanale (5+1?). In tal modo, potrei (forse) prepararmi al futuro acquistando un amplificatore che abbia un ingresso multicanale (anche se, al momento non mi sembra esistano amplificatori e altoparlanti che gestiscano frequenze di 40 o 100Khz, e se esitano costeranno uno sproposito).
Angelo Dell'Isola - E-mail: pigoftheisland (at) yahoo.it

LC
Angelo,
la sintesi non è il tuo forte, vero? :-)
Ci provo io: il segnale Dolby (Pro Logic o Digital che sia) è codificato sui due canali stereofonici tramite una matrice (semplificando molto: somma e differenza + fase). Ciò significa che un segnale Dolby può essere tranquillamente riprodotto (in semplice stereo) da un VCR stereo, sarà poi il processore Dolby (separato o integrato nell'ampli) ad estrarre le informazioni codificate operando in maniera inversa rispetto alla fase di codifica.
Semplice, in fondo. Quindi l'ascolto di un semplice segnale stereo attraverso un processore Dolby non produce alcun effetto, visto che nulla è stato codificato nel segnale originale.
Ascoltare un CD Audio attraverso un impianto surround è perciò un puro nonsenso, a meno che non si voglia ricorrere agli effetti DSP del processore, che, in pratica, aggiungono segnali di ambienza al programma originario (Church, Hall etc). Come dico in quella monografia, a mio parere tali effetti sono semplicemente ridicoli.

Altro discorso è quello dell'audio multicanale: per poter ascoltare Musica in tale modalità occorre che la stessa sia stata registrata in quel modo, che so, attraverso 5 microfoni disposti ad hoc nella sala d'incisione. In pratica, non esiste nulla in questo settore specifico.
Quindi: gli effetti e la codifica Dolby servono solo per l'Home Theater, per la Musica ci teniamo il nostro tradizionale audio stereofonico.

Questione sub: anche senza sub si possono sentire i bassi che escono da un ampli/processore Dolby, però non è la stessa cosa: in un programma Home Theater puoi aver bisogno di regolare indipendentemente il livello del sub per meglio adattarlo alle diverse stuazioni (ed anche questo ampiamente spiegato nella monografia).

L'ultima parte della tua missiva è invero piuttosto confusa: cosa c'entrano le frequenze di 40 kHz o 100 kHz??? La maggior parte degli amplificatori stereo odierni ha una risposta in frequenza ben estesa oltre l'udibile...
Quanto all'audio multicanale non posso rassicurarti. Siamo ancora MOLTO lontani dall'avere una situazione chiara.
Comunque, sia il DVD-Audio che il SACD intendono utilizzare le potenzialità del sistema per poter immagazzinare un semplice segnale audio due canali ad altissima risoluzione.

Quindi, in sintesi: se ti interessa solo la Musica, lascia perdere l'Home Theater ed il multicanale, non ti servirà assolutamente a nulla. Spero di averti chiarito le idee.
Lucio Cadeddu

Dagli anni 70 con furore, la vendetta :-0
Caro Lucio,
innanzitutto un sentito ringraziamento per la Tua risposta alla mia abbondante lettera di un mese fa ("Dagli anni 70 con furore"...a proposito intitolerai questa "Dagli anni 70 con furore, la vendetta"? ;-)).
Il ringraziamento non si riferisce solo al contenuto di per se, ma soprattutto alla forma, che ho trovato particolarmente equilibrata ed intelligente.
Un unico appunto: Il Marantz PM78 funziona a 25 W in classe A come indicato anche nella prova della sezione amplificatori di tnt-audio.com; ma capisco che un personaggio, pur vulcanico come Te, non possa conoscere a memoria tutto il mercato HiFi ;-).
Veniamo ora ai punti:

  1. Innanzitutto vorrei raccontare quanto accadutomi di recente, anche per aiutarti, qualora fosse necessario, a convincere i vecchi audiofili scettici come me dell'importanza dei piccoli interventi sull'impianto (ed in particolare dei cavi).
    Il mio impianto, anche grazie al Tuo aiuto sia diretto (risposta alla mia lettera) sia indiretto (sito tnt-audio), sta lentamente e continuamente migliorando; gli interventi di miglioramento sono centellinati più o meno uno alla settimana (uno spostamento dei cavi, un tappeto mouse sul coperchio del lettore CD e così via) per consentirmi di verificare e capire.
    Tuttavia l'impianto è ancora lontano dall'essere ottimizzato, per esempio non ho ancora trovato la posizione definitiva per i diffusori (probabilmente dovrò rivoluzionare l'arredo del soggiorno). Due giorni fa in ufficio mi "avanzava" un anello di ferrite per cui ho pensato che in fondo non mi costava nulla provare ad inserirlo sul cavo di alimentazione del mio vecchio ampli JVC (che tra un po' verrà sostituito).
    L'effetto è stato subito evidente con un miglioramento sia della pulizia che dell'immagine. Visti i precedenti, il giorno dopo in ufficio ho cercato subito un altro anello di ferrite e l'ho inserito sul cavo di alimentazione del lettore CD: in questo caso l'effetto è stato addirittura sorprendente, oltre alla pulizia del segnale l'immagine, con le casse ancora vicine alla parete, ha acquistata una dimensione: la profondità. Ora gli strumenti ed i cantanti suonano anche dietro la parete :-o! Devo ricredermi su un punto che mi trovava in disaccordo con Te. Grazie.
  2. Riprendo ora l'ultimo argomento della mia precedente lettera che tu hai centrato solo in parte. L'ascolto dei dischi (sia LP che CD), con i recenti miglioramenti, ha evidenziato sempre più la differenza di qualità tra le varie incisioni.
    L'ascolto di molti dischi, che artisticamente sono anche piacevoli, è piatto e di bassa qualità; mentre altri sono celestiali (forse esagero). In altre parole ho l'impressione che il collo di bottiglia del mio impianto alla fine sia proprio la qualità di incisione. Hai dei suggerimenti?...Temo di no.
  3. Passo ora ad un argomento che mi trova ancora in disaccordo con Te: l'utilizzo del controllo dei toni. Secondo me l'ascolto di dischi di bassa qualità (vedi argomento precedente) a volte necessità anche di piccoli interventi dell'ordine di 2 o 3 dB, si tratta solo di scegliere il male minore. Non mi attendo una replica su questo argomento, conosco già il Tuo parere ;-)
Ti farò comunque avere mie notizie quanto il processo di ottimizzazione sarà terminato. Mi è tornato l'entusiasmo come a tanti altri lettori di TNT e per questo Ti ringrazio ancora.
Cordiali saluti
Franco Fietta - E-mail: ffietta (at) hotmail.com

LC
Caro Franco,
non voglio passare per il tipo che ha sempre ragione :-) (qualcuno ha dei dubbi su questo?) però insisto nell'affermare che il Marantz non è - di fatto - un amplificatore in Classe A. Che lo sia fino a 25 watts non significa nulla, infatti. Un vero ampli in vera classe A lo è fino in fondo, scalda come un vero termosifone (non è un modo di dire) e pesa altrettanto. Si possono fare ampli in classe A/B che funzionano in classe A più o meno pura fino a pochi watts oppure si può decidere di far funzionare il circuito (non previsto per la classe A) in classe A, come fa la Marantz. Credimi, la vera classe A è tutt'altra cosa.
Per quanto riguarda la qualità dei dischi, non si può far nulla. Io insisto nella mia teoria che un impianto è' abbastanza "buono" quando riesce a rendere tollerabili anche i dischi incisi male, nel senso che riesce a tirar fuori anche quel poco di buono che ci può essere in una incisione commerciale.
Gli impianti che suonano bene solo i dischi "ben registrati" sono per i masochisti, chi ama la Musica deve andare in direzione opposta.
Da questo punto di vista, i controlli di tono possono essere talvolta utili ma nei miei impianti non ne ho MAI sentito la necessità...e sì che ascolto qualunque cosa, anche incisa malissimo.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Consiglio su pre
Ciao Direttore,
ci siamo già sentiti diverse volte (sono quello del digital cork II, tanto per intenderci) ed ogni tua risposta ha sempre fornito buoni consigli ed interessanti impressioni. Tanto vale approfittarne di nuovo :)
Nell'Aprile scorso ho acquistato un finale AM Audio (MOS 200, che musica!) ed adesso (più precisamente verso Natale) avrei intenzione di abbinargli un Pre all'altezza (adesso uso le sezione pre di un NAD 3020i).
La cifra da stanziare vorrei limitarla a 2 milioni. Il mio primo pensiero è stato di prendere il Pre 06F della AM Audio che, oltre a rientrare nella spesa preventivata, non mi creerebbe problemi di abbinamento con il finale; inoltre mi pare un gran bel prodotto (ho già avuto modo di ascoltarlo quando comprai il finale).
Però ho letto spesso (forse anche su TNT) che un Pre valvolare ed un finale a stato solido come il mio possono far faville dal punto di vista musicale.
Vorrei sapere da te quanto c'è di vero in quest'ultima frase. Inoltre gradirei qualche consiglio riguardo a dove orientare la mia scelta.
Preciso che, anche se mi piacerebbe molto, non sono in grado di avventurarmi nella costruzione di kit (sigh!): le mie uniche saldature le ho fatte sulle terminazioni dei cavi che mi sono costruito grazie ai vostri suggerimenti.
Ti ringrazio di nuovo per l'attenzione e, dal momento che ho ancora un bel po' di tempo prima dell'acquisto, rispondimi pure con calma.
Ciao e lunga vita a TNT!
Massimiliano Garrè - E-mail: garre (at) icgeb.trieste.it

LC
Caro Massimiliano,
per la cifra da te stanziata i pre valvolari di buona qualità non sono tanti. Il mio consiglio, telegrafico, è di prenderti l'AM Audio e dormire tranquillo: molti meno problemi (valvole che ronzano, che si esauriscono etc.), robustezza a prova di bomba e massima compatibilità elettrica col tuo finale. Dal punto di vista sonoro, occorrerebbe provare...ma, ripeto, i pre a valvole economici sono...appunto...economici. Le conclusioni le puoi trarre da solo.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Strateg o AM Audio?
Gentile redazione di TNT,
ho piacevolmente letto il vostro articolo, a firma di Lucio Cadeddu, sull'incontro nella sede Strateg di Roma.
Volevo chiedervi, dato che siete senz'altro più informati di me, un parere sull'aggiornamento del mio impianto, da anni capeggiato dai diffusori Strateg Cyan.
Ho infatti deciso di acquistare un lettore CD e un amplificatore finale, cercando momentaneamente di posticipare l'acquisto del pre (i soldi non bastano mai!), sfruttando eventualmente una connessione diretta CD-Ampli, oppure utilizzando un integratino della Mission che possiedo e che dispone delle uscite pre.
Ho avuto modo di ascoltare tempo fa gli amplificatori della Strateg, anche a confronto con i Mark Levinson, dal rivenditore Cherubini, e mi è piaciuto molto il suono, secondo me, e anche secondo il rivenditore, superiore al Levinson, anche se i modelli che ho ascoltato di quest'ultimo erano di fascia bassa, se così si può dire visto il prezzo comunque elevato...
Anche il prezzo dgli Strateg è molto elevato e così mi sono deciso di provare gli AM Audio che sembrano avere un'impostazione simile (Mosfet in Classe A), ma hanno un prezzo decisamente più onesto, ho quindi contattato il sig. Conti che mi ha cortesemente concesso un ascolto che farò prossimamente.
Mi ha anche pregato di contattarvi per chiedervi un parere sulle sue elettroniche, anche in confronto con le Strateg, dato che avete avuto modo di provarle entrambe.
Io sono interessato in particolare al finale A50 e al lettore CD Teac VRDS 25X modificato AM Audio, inoltre, per quanto riguarda il CD, sono interessato in alternativa anche al Denon DVD 5000, che mi permette anche di avere il DVD, un acquisto che comunque dovrei fare. Quali altri lettori CD sono da prendere in considerazione? E gli amplificatori?
Posso avere un vostro parere?
Scusate la tempesta di domande, ma non è facile decidere senza avere le possibilità di ascoltare le varie alternative, magari in un confronto diretto.
Grazie e a presto,
Paride - E-mail riservato

LC
Caro Paride,
ad essere precisi non abbiamo potuto ascoltare il materiale Strateg a confronto con AM Audio, quindi non posso esprimere giudizi in merito. Inoltre, gli amplificatori Strateg non sono in classe A, per quanto questo sia quello che la Casa dichiara molto ottimisticamente.
Un 100 watt in classe A vera è grosso quanto una TV 28 pollici, pesa 40 kg (almeno) e scalda come un termoconvettore. I finali Strateg che abbiamo ascoltato durante il factory tour erano piccoli, con pochi dissipatori e durante il funzionamento rimanevano piuttosto freddi.
Ciò comunque non ha niente a che vedere col suono e la qualità di quegli apparati, mi potrò esprimere solo se Strateg si deciderà a farci avere i prodotti in prova alle nostre condizioni.
Il finale AM Audio A 50 Reference, del quale presto pubblicherò una prova d'ascolto, è un ottimo apparecchio dall'eccellente rapporto qualità/prezzo. Visto che potrai ascoltarlo in casa tua, potrai giudicare da te, come si dovrebbe fare sempre.
Per quanto riguarda le sorgenti, le alternative sono così tante che è difficile fare una lista di nomi e marchi, soprattutto se non hai ancora deciso se orientarti verso il DVD o il solo CD. Tieni conto che i DVD attuali non saranno in grado di leggere i DVD-Audio, se questo sarà lo standard vincente. Idem dicasi per il SACD. Acquistare oggi una macchina DVD significa pensare di utilizzarla anche (o principalmente) per il video.
Ciao!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!

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