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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Un nuovo impianto HT
  2. HT, ma ne vale davvero la pena?
  3. Nuovo ampli per le Minima
  4. Consigli per un upgrade
  5. Un misterioso ampli a valvole
  6. Qualche dubbio sui dipolari
  7. Ringraziamenti e richiesta di prove d'ascolto
  8. Re: Avevi ragione tu, perdono direttore :-)
  9. Testine che "affondano"
Un nuovo impianto HT
Gentilissimo Lucio,
ti faccio i complimenti per i tuoi suggerimenti. Da pochi giorni seguo TNT (l'ho già letto tutto) e ne sono subito rimasto affascinato per la chiarezza e la competenza.

Avrei bisogno di un aiuto per la realizzazione di un impianto home theatre e pensavo di "riciclare" il mio impianto cercando di sfruttarlo al massimo.
Attualmente sono in possesso di un sistema composto da un sub woofer autocostruito con un CIARE CS 251 in scatola chiusa (progetto SW 06) una coppia di diffusori MISSION MKII model 70 power 75w (riporto la dicitura scritta sul retro,in quanto essendomi stati regalati, non ne conosco caratteristiche tecniche più dettagliate, sarei anzi grato se potessi fornirmele tu), e un lettore CD mod. TEAC CD-P 1100 (ho letto la recensione ed effettuato le modifiche da te consigliate), il tutto pilotato da un NAD 3020 che anche se ha i suoi anni è eccezionale.
Sono entusiasta di questo sistema, ma vorrei utilizzarlo (con le dovute integrazioni) per la realizzazione di un impianto Home Theatre come segue:

L'ambiente in cui dovrebbe essere posizionato l'impianto è di circa 30mq. il mio budget di spesa per l'amplificatore tra le L. 800.000 e L. 1.000.000.

Vorrei sapere cosa ne pensi, quali diffusori e X-over costruire per i canali posteriori e centrale (sono in possesso del "MY PERSONAL SPEAKER" della CIARE), quali caratteristiche deve avere l'amplificatore (con uscita PRE per il Sub) che dovrei acquistare (eventualmente anche marca e modello).
Ti ringrazio per l'attenzione concessami e ti porgo i miei saluti.
Daniele Amici - E-mail: d.amici@libero.it

LC
Caro Daniele,
le tue intenzioni mi sembrano buone, anche se vedo un po' male il piccolo ed onesto 3020 martirizzato a pilotare un sub in un impianto HT. Sia per la sua potenza comunque limitata per lo scopo, sia per l'ingloriosa fine che non merita, preferirei vederci un bel finale potente, magari economico oppure un vecchio integrato giapponese da 100 watts per canale e separazione pre-finale. Con 150 mila lire trovi già delle cose che possono fare al caso tuo (usato s'intende).
I tuoi diffusori anteriori, immaginando che siano il modello 70 dei giorni nostri, sono delle piccole Mission dal costo di circa 400.000 lire e che svolgeranno bene il compito al quale tu le vuoi destinare.
Per i canali posteriori (ma anche quelli anteriori o per il centrale) puoi costruirti le nostre
TNT Lilliput, adattissime allo scopo, economicissime e facili da costruire. Utilizzano altoparlanti Ciare e si posso "estendere" fino a diventare delle snelle torri da pavimento.
Per quanto riguarda l'ampli, per la cifra indicata non hai molta scelta. L'unica "feature" importante alla quale devi prestare attenzione è la presenza del decodificatore Dolby Digital AC-3, ormai nuovo standard per l'HT. Marche? Ogni grande Costruttore ha vari modelli in catalogo: Denon, Onkyo, Marantz, Technics, Pioneer etc. Hai solo l'imbarazzo della scelta, basta guardare che ci sia l'uscita sub a 80 Hz, regolabile indipendentemente dal resto.
Buona caccia!
Lucio Cadeddu

HT, ma ne vale davvero la pena?
Caro Lucio,
innanzi tutto ti faccio i complimenti di rito per TNT (ti parlo in prima persona visto che leggo da tempo con avidità ciò che scrivi e mi sembra dunque quasi di conoscerti).
Sono uno studente universitario di 22 anni e mi interesso di Hi-Fi da almeno tre anni (l'alta fedeltà fra i giovani non è ancora morta del tutto!). Sono arrivato ad avere un impianto che considero veramente molto buono (eccezionale se si considera la cifra sborsata...) così composto:

Il tutto, assemblato pezzo dopo pezzo in questi anni, mi è costato la "ridicola" cifra di 3.800.000, praticamente il costo delle sole casse quando erano ancora a listino... ma veniamo al quesito.
Dopo essermi detto "l'Hi-Fi è fatto" (o quasi...) mi sono dedicato ad una esplorazione preliminare dell'HT, e mi sono chiesto in che modo avrei potuto integrare ed estendere l'impianto attuale mantenendone la qualità.
Il primo problema è che le mie casse non sono più in produzione e facevano comunque parte di una linea non pensata per l'HT, quindi non ci sono ne' il canale centrale ne' i canali posteriori, ma forse basterebbe usare delle casse dello stesso produttore per ottenere una impostazione timbrica passabilmente coerente.
Avevo poi pensato di acquistare un buon ampli multicanale entry-level con decoder Dolby Digital da accoppiare ad un DVD player, ma mi sono reso subito conto che avrei dovuto collegare le casse attuali ad uno switch per commutare fra il Puccini S.E. e l'ampli multicanale, cosa che francamente non mi piace neanche un po'.

Un'altra possibilità sarebbe quella di acquistare un DVD player con decoder DD integrato, impostarlo in modalità Phantom per simulare il canale centrale e prendere un Audio Analogue Puccini per pilotare i due canali posteriori, ma forse un signor ampli come il Puccini è un po' sprecato per pilotare dei canali surround...
Infine mi sono trovato a riflettere su quanto possa togliere all'esperienza del cinema-in-casa la mancanza dei canali surround, o meglio la loro simulazione con i classici effettini di Virtual Surround con un buon paio di casse stereo.
Gli unici a soffrire veramente sono i film d'azione, non certo le commedie, ma anche nei film d'azione la maggior parte del tempo è occupata da dialoghi, non da elicotteri che ti girano intorno...
Anche i film più spettacolari non usano veramente i canali posteriori per più di dieci minuti, senza considerare che non ritengo i film d'azione un genere di film che valga veramente la pena collezionare visto lo scarso livello artistico medio (meglio goderseli in un bel multisala appena escono e basta).
Non è dunque forse preferibile risparmiare la spesa per l'aggiunta del surround ed investire in un televisore 16:9 di qualità più elevata? Leggendo le riviste di HT ho avuto l'impressione che i titoli in DVD vengano spesso consigliati non in base alla qualità del film, ma in base all'abbondanza di effetti speciali, quasi che si volesse in questo modo giustificare la considerevole spesa che l'utente deve sborsare per avere un sistema HT (Hai voluto cinque canali ed un poderoso subwoofer? Allora usali!).
Mi pare che questa sia la nuova (e perversa) forma di quello che capita talvolta con l'Hi-Fi, ovvero che per rendere giustizia ad impianti dal costo stratosferico ci si riduce ad ascoltare una manciata di CD Audiophile dal valore artistico spesso inesistente.
Non è che per giustificare il surround si debbono poi vedere dei film che hanno l'unica caratteristica d'essere farciti di esplosioni, elicotteri e razzi? Tanto vale guardarsi un DVD-sampler allora! Tu che ne pensi?

P.S: se ti stai chiedendo come ho fatto a pagare così poco il mio impianto ti svelo il metodo che forse anche qualche altro lettore di TNT potrebbe tentare... ho proposto al mio negoziante Hi-Fi di fiducia di fargli il sito Web in cambio di sconti e agevolazioni sull'acquisto dei componenti, e lui ha accettato!
Luca Lusuardi - E-mail: lusuardi@cs.unibo.it

LC
Caro Luca,
conosco altre persone che sono felicissime di ascoltare la TV in semplice stereo attraverso l'impianto HiFi, senza surround. Se sei un amante del cinema, ma non d'azione, forse trarresti ancora più beneficio dall'acquisto di un buon proiettore LCD (ormai i prezzi sono calati): sono sicuro che un impianto HiFi buono unito ad un video di grande coinvolgimento possa, in caso di films poco "spettacolari", dare la paga al sistema surround (magari economico, come avevi intenzione di fare tu) dotato di normale TV a grande schermo.
Tutto dipende da te e dai films che intendi guardare/acquistare. Accendere tutto l'impianto HT per un film con soli dialoghi è abbastanza frustrante.
Comunque, qualora decidessi per l'integrazione audio-video, la cosa migliore da fare è procurarsi un lettore DVD con decodifica AC-3 + un finale multicanale: due posteriori, un centrale ed un sub. Il Puccini alimenterebbe ancora i canali anteriori. La spesa si fa importante, comunque, ed un buon proiettore lo trovi anche per 5 milioni....
Pensaci!

Per quanto riguarda la realizzazione di un sito web in cambio di materiale HiFi, consiglierei di non svendersi troppo facilmente. La realizzazione di un sito Web ha raggiunto costi molto elevati e secondo me è perfettamente lecito chiedere cifre importanti. Ciò che è perfettamente banale per noi che sappiamo usare i computers e la Rete è "fantascienza" per chi non è in grado. Ed è giusto che le competenze si paghino.
Non mi sembra che tu abbia pagato poco, considerando che i diffusori, essendo fuori produzione, erano praticamente invendibili (forse usati?) e che un'accoppiata Puccini SE + CD 67 te la porti a casa con poco più di 2 milioni: 1,5 il Puccini (listino 1.650.000), 600/700 il Marantz (listino 800.000).
In pratica hai pagato casse e cavi più di 1,7 milioni, risparmiando forse 7-800 mila lire sul prezzo di mercato anche se, ripeto, i diffusori sono fuori produzione da un po', quindi di difficile vendita.
Il negoziante invece ha guadagnato un bel po' di milioni (da tre a 10-15). Il guadagno avrebbe dovuto essere bilaterale, non unilaterale...
Occhi aperti, ragazzi, nell'"affare", chi ci ha guadagnato di più è il negoziante, non tu. Hai idea dei costi di un sito Web (peraltro ben realizzato come quello che hai fatto tu...), tenendo conto anche di eventuali aggiornamenti?
In campana! Nessuno regala nulla...
Potevi chiedermi un consiglio, prima di "svenderti" così. Fatti furbo!
Lucio Cadeddu

Nuovo ampli per le Minima
Spet.le direttore di TNT-Audio,
sono un appassionato di Hi-Fi e musica da molti anni, ma non mi reputo assolutamente un esperto.
Prima di tutto colgo l'occasione di farvi i miei complimenti per la vostra rivista telematica, l'ho scoperta da poco tempo tramite amici, ma da allora ho divorato quasi tutti i vostri articoli, sopratutto quelli delle prove su apparecchiature (ampli, casse, sorgenti) e quelli sull'autocostruzione.
Grazie a voi ho scoperto i lettori CD della ARCAM che mi hanno entusiasmato e difatti ora sono un orgoglioso possessore dell'ALPHA 7 CD.
Ma veniamo ora al mio problema, dopo alcuni anni di "immobilità" dei miei componenti, avrei deciso di cambiare il mio amplificatore.
Premetto che il mio impianto è costituito dai seguenti componenti:

Il tipo di musica che ascolto è molto varia, va dal rock al jazz, alla musica italiana, ecc.., insomma ascolto un po' di tutto, e la ascolto in casa e più precisamente nel salone che è di circa 20 mq.
Detto questo, il consiglio/i che vi chiedo è:
Prima di tutto, come valutate il mio impianto? Potrei/Dovrei cambiare qualche componente?
Il mio amplificatore come avete visto è un po' vecchiotto ed è un INTEGRATO a stato solido, ora vorrei cambiarlo e non so decidermi sul tipo di scelta da effettuare e cioè, se comprare un PRE+FINALE o un altro INTEGRATO, e poi comprarlo a stato solido o a valvole?
E visto il livello del mio impianto ed i componenti che ho, che marche e modelli di Amplificatore mi consigliereste, tenendo conto che la spesa dovrebbe rispecchiare più o meno la spesa sostenuta per gli altri componenti e sapendo perfettamente che la decisione finale potrà avvenire solo dopo un ascolto accurato di più esemplari a confronto.
Vi ringrazio anticipatamente e porgo distinti saluti.
Massimo Borzani - E-mail: M_BORZANI@it.ibm.com

LC
Caro Massimo,
sull'argomento pre+finale oppure integrato ho dedicato un lungo articolo sulla rubrica
Adeste Fideles, articolo che dovrebbe chiarirti almeno un po' la situazione attuale.
Venendo al tuo impianto, certamente il tuo ampli è inadeguato al resto dell'impianto, sia per impostazione che per classe.
Le Minima sono diffuspri esigenti che richiedono partners al di sopra di ogni sospetto. Il tuo Sansui è un onesto ampli giapponese di qualche anno fa, niente di più. Ottima idea, quindi, quella di cambiarlo :-)
Una volta fissato il budget (diciamo sotto i 3 milioni come tetto max?), la scelta potresti orientarla verso un buon integrato a stato solido, visto che l'accoppiamento con amplificazioni valvolari è sì possibile ma piuttosto difficile (ci vuole tempo, pazienza e possibilità di effettuare molte prove).
Data anche la bassa sensibilità delle Minima, non lesinerei troppo sulla potenza, anche tenendo conto che la stanza non è di piccole dimensioni. Quindi: fissa il budget e comincia a vedere cosa c'è in giro di ascoltabile per quella cifra. I marchi potrebbero essere tanti, se ti piace Arcam potresti provare a sentire uno dei loro integrati di alto livello. Oppure AM Audio, Densen, lo stesso integrato Sonus Faber Musica, Rotel, NAD....
Il resto dell'impianto è OK, l'importante è che siano stati rispettati tutti i crismi di una corretta ottimizzazione anche tramitre cavi, accessori, supporti etc. Altrimenti è inutile pensare ad un nuovo ampli...
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Consigli per un upgrade
Lascio da parte gli ovvi complimenti per il vostro sito e per la preparazione tecnica dei recensori (davvero notevole!) per chiedervi un consiglio.
Devo acquistare un amplificatore integrato e un lettore CD nuovi; ho letto la prova dell'Audio Analogue Puccini SE che avrei intenzione di acquistare insieme al lettore CD Teac VRDS8 oppure l'Audio Analogue Paganini.
Potrebbe essere una combinazione ben suonante la prima o la seconda?
O per questo budget (L. 3.000.000) potete consigliarmi altri prodotti?

Ultima cosa: ho delle vecchie casse Elac da pavimento (140watt ma non ricordo il modello essendo lontano da casa ora): vanno ancora bene o no?
In questo momento non ho un budget suficiente per cambiarle (per concludere tutto il mio vecchio impianto: 10 anni di vita, ha un amplificatore Yamaha e so che non vi piace, un lettore CD Denon e una piastra Teac tutti di ottima qualità a suo tempo!).
Grazie per la cortese attenzione e per gli utilissimi consigli,
Nazzareno Michelini - E-mail: giaemid@tin.it

LC
Caro Nazzareno,
l'accoppiata Audio Analogue mi sembra particolarmente azzeccata, ma ti consiglierei di aspettare ancora qualche mese perchè dovrei essere in grado di provare il nuovo Puccini SE a confronto col vecchio. Ho già in casa il lettore Paganini, quindi aspettati una prova d'ascolto anche di questo apparecchio da un mese all'altro!!!
Sui diffusori non so dirti molto, se hanno 10 anni di vita potrebbe essere arrivato comunque il momento di una loro sostituzione: gli altoparlanti non conservano inalterate nel tempo le loro caratteristiche meccanico-acustiche....
Io infatti sarei partito prima dalle casse e l'ampli, e poi avrei pensato al lettore CD, certamente un elemento meno critico.
Stai sintonizzato!
Lucio Cadeddu

Un misterioso ampli a valvole
Egr. Direttore,
da qualche tempo leggo con piacere i Vs. articoli. Vengo al sodo senza preamboli: sono "fortunato" possessore di un vecchissimo ampli valvolare made in Japan, talmente vecchio da avere tutti i cablaggi a filo senza alcuna basetta di circuito stampato. Ecco i riferimenti: TRIO HI-FI STEREO AMPLIFIER MODEL WE-24 sul retro PROD-EL Rappresentante Esclusivo.
All'interno le seguenti valvole tutte MATSUSHITA:
N. 1 x BCA4 (la scritta è poco chiara)- N. 2 x 12AX7 - N. 4 x 6B M8 (6B MB?). Letto il Vs. articolo "Una guida alla scelta delle valvole NOS", Ti sarei grato se potessi farmi conoscere le corrispondenti che non appaiono sull'articolo.
Inoltre, sul retro c'è un potenziometro a cacciavite con l'indicazione "HUM BALANCE" che non so cosa sia. Scusa la mia ignoranza, ma sono un ormai non più giovane ascoltatore di musica, da molto tempo (il mio primo hi-fi risale al 1970) utilizzatore di impianti audio.
Inutile dire che la qualità audio di quel piccolo, pesantissimo e certamente poco potente apparecchio è ottima, sicuramente all'altezza delle elettroniche che uso normalmente.
La quantità di suono è incredibile e ricrea ambienze inaspettate. Il canale Sx. ronza leggermente e spero non si rompa, non saperi dove farlo riparare.
Tengo a precisare che sono grande ascoltatore di musica, non di impianti Hi-Fi; qusto chiarimento mi sembra doveroso nei tuoi confronti, visto il numero di ...audiofili... che ascoltano solo i marchi esoterici senza, a mio avviso, alcuna cultura musicale.
Ti ringrazio anticipatamente se vorrai darmi lumi sull'ampli e sulle valvole di ricambio.
Un Saluto a Te e tutta la Redazione.
Maurizio Miglietta

GP
Purtroppo non sono riuscito a recuperare informazioni specifiche sull'amplificatore (si tratta di un Kenwood NdD).
Invece per le valvole ho recuperato quelche equivalenza. Per BCA4 (la scritta è poco chiara): se è vicina al trasformatore e non ci sono diodi al silicio, potrebbe essere una 6CA4, un doppio diodo equivalente della EZ81, valvola di cui si sente abbastanza poco parlare; mi risulta ne esistesse una versione Tesla denominata 6Z40.
12AX7: sono doppi triodi di segnale equivalenti alle notissime ECC83; esistono ulteriori equivalenti meno comuni.
6BM8: sono dei triodi-pentodi (un triodo di segnale ed un pentodo di potenza nello stesso contenitore), molto usati a scopo audio e progettati specificamente a questo scopo (con un solo tubo doppio si realizzava un intero amplificatore finale da 3W, adattissimo per un televisore oppure per una fonovaligia: io ho ancora in giro un amplificatorino ricavato proprio da una di queste).
L'equivalente è la ECL82, molto diffusa, facile da reperire, e ancora in produzione almeno in Russia; esistono altri equivalenti funzionali (PCL82, UCL82...) che hanno però una tensione di alimentazione di filamento diversa e quindi non possono essere interscambiati.
Le ECL82 sono state di recente utilizzate anche in Italia per le loro ottime caratteristiche audio, la loro facile reperibilità ed il loro ridotto costo (vedi lo Scherzo di Luca Chiomenti, ma anche un amplificatore della RAF).
Sono tubi progettati per l'audio, ad esempio hanno la griglia dorata, per cui non c'è da stupirsi del buon risultato che se ne ottiene.

Quanto al potenziometro HUM BALANCE, come in tutti i finali d'epoca i filamenti sono probabilmente alimentati in alternata; per ridurre al minimo il rumore a 50Hz introdotto da questi si usava (e si dovrebbe ancora usare....) la tecnica di bilanciare il circuito filamenti rispetto a massa con un potenziometro che permettesse di variarne il bilanciamento; il potenziometro si dovrebbe poter regolare semplicemente ad orecchio valutando il ronzio residuo che esce dai diffusori e cercando di ridurlo al minimo.

Problema riparazioni: se ti rivolgi a un qualsiasi fornitore (ben noto...) di materiale e kit valvolari, è quasi certamente in grado di ripararlo. Non so però chi possa garantirti una riparazione perfetta dal punto di vista dell'antiquariato, in quanto non è sempre possibile recuperare i materiali originari.
Nel tuo caso forse varrebbe la pena di un recupero di livello antiquariale, ma tieni presente comunque che il recupero dal punto di vista funzionale può ottenere risultati sonici decisamente migliori di quelli di un recupero con componenti d'epoca, dato il notevole progresso tecnologico intercorso ed anche il fatto, ovvio ma non sempre considerato, che un componente d'epoca è... d'epoca, cioè vecchio.
E la vecchiaia non fa particolarmente bene a niente e nessuno... neanche al vino se si esagera.

A dire il vero, se fossi in te, io probabilmente ricaverei lo schema del circuito e lo riprodurrei con materiale attuale (recuperare il trasformatore originale sarà pressochè impossibile, ma mi accontenterei di un componente adatto), in modo da poterlo ascoltare liberamente senza il dispiacere di consumare un reperto antico...
Ma io sono un caso patologico (anche...) di Homo Accumulans, quella perniciosissima specie che tiene da parte qualsiasi cosa, occupando ogni anfratto della caverna...
Giorgio Pozzoli

Qualche dubbio sui dipolari
Salve,
colgo l'occasione per ringraziarVi della risposta datami in una vostra precedete mail. Purtroppo dopo settimane di studi e visite ai vari distributori Hi-Fi ho ancora le idee un po' confuse.

Vengo al dunque.
Posseggo due AR 93 di cui al momento non vorrei disfarmi, sarei orientato ad acquistare un Onkyo DS 777. Per struttura del mio salotto (ampio ed irregolare con pareti non parallele) e per non avere casse surround in mezzo al salone, sarei orientato all'acquisto di casse dipolari.
All'uopo, tali casse vanno bene con i sistemi Dolby Digital/DTS? Nel senso di esaltarne le qualità?
A che altezza e distanza dall'orecchio dell'ascoltatore andrebbero posizionate? Devono essere posizionate in maniera allineata e contrapposta l'una all'altra? Insomma è influente il loro posizionamento rispetto all'ascoltatore?
Inoltre sono le dipolari indipendenti dalla scelta del sub, centrale e frontali?
Avrei una ultimissima domanda a cui spero possiaTe/vogliaTe rispondere. Quali marche garantiscono (termine forte) buone qualità di dipolari o quali mi consigliereste di ricercare?
Eventualmente quali specifiche controllare per acquistare un buon prodotto.
Vi ringrazio per la vostra attenzione e spero di non averVi causato mal di testa con tutte queste domande.
Grazie e Ciao
Andrea Neri Serneri - E-mail: andrea.neriserneri@tei.ericsson.se

LC
Caro Andrea,
i diffusori surround dipolari dovresti installarli un po' più in alto delle orecchie dell'ascoltatore seduto, possibilmente ai lati (pareti laterali) e simmetriche rispetto al punto d'ascolto/visione.
Non vale la pena spenderci chissà quali cifre, anche tenendo conto del resto dell'impianto e la scelta andrebbe fatta tenendo conto degli altri diffusori nell'ambiente. Purtroppo nel tuo caso non hai molte scelte, poichè i tuoi diffusori frontali sono un po' datati ed è praticamente impossibile trovare dei dipolari che abbiano una timbrica simile alle tue AR 93.
Anche come modelli non hai tanta scelta: Mirage, Boston e qualcosina Kef e B&W, ma abbastanza costosa. Le caratteristiche tecniche non dicono molto, le cose da tenere in conto sono: dimensioni, occultabilità, buon nome del Costruttore e prezzo.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Ringraziamenti e richiesta di prove d'ascolto
Egregio direttore,
ho acquistato da un paio di settimane un amplificatore FASE PERFORMANCE 3.0 ed un lettore CD MARANTZ CD 38.
Leggendo il Vs articolo sulle modifiche da apportare al CD (sostituzione piedini e cavo di segnale) mi sono precipitato ad acquistare i "ferma porta UPIM" (non ho trovato nessuna difficoltà a reperire) e un cavo "Monster Cable Interlink 200".
La sola sostituzione dei piedini del mio CD mi ha fatto rimanere a bocca aperta per il miglioramento molto udibile della qualità sonora, mentre la sostituzione del cavo mi ha portato (mi sembra) si ad una qualità superiore ma non paragonabile a qualla avuta con la sostituzione dei piedini.
Volevo comunque ringraziarVi per le vostre prove ed esperienze che mettete a disposizione di tutti, anche di quelle persone che come me stanno entrando solo adesso nel campo della vera musica.
Volevo chiederVi se avete in progetto una prova audio sull'amplificatore da me acquistato il quale penso che in rapporto qualità/prezzo è un prodotto eccezzionale ed oltre tutto è italiano. Il sito della società che distribuisce gli amplificatori FASE è www.faseaudio.com Grazie
Cristiano Ziletti - E-mail: zcristiano@hotmail.com

LC
Caro Cristiano,
mi fa piacere che hai apprezzato i nostri piccoli suggerimenti per estrarre il meglio dal tuo lettore CD. Puoi fare anche qualcosina di più, aprendo l'apparecchio (una volta scaduta la garanzia) e smorzando il cabinet secondo i nostri consigli. Per ora, dovresti provare a metterci un librone sopra e giudicare il risultato: qualcosa migliora, ma non tutto, devi essere tu a decidere.
Per quanto riguarda la tua richiesta di recensioni di prodotti Fase Audio, non posso che ribadire quanto già detto in più di una occasione: se i Costruttori riuscissero a mantenere le promesse fatte, saremmo tutti più contenti, redattori e lettori.
Ripeto: proviamo tutto ciò che ci viene proposto, senza riserva alcuna. Sta all'intelligenza ed alla lungimiranza commerciale dei Costruttori/Distributori far sì che questo accada.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Re: Avevi ragione tu, perdono direttore :-)
Caro direttore le mie opzioni sono le seguenti.

  1. Comprare le Thiel e scoprire che il Cyrus le pilota (fantascienza)
  2. Comprare le Thiel, poi il finale dell AM audio e poi tra qualche mese comprare il pre Conrad Johnson che un mio amico mi svende perchè è il tipico con impianto da cinquanta milioni e centocinquanta CD che vuole prendere qualcosa di meglio.
    Per intenderci ha il Duet della Cello. Ecco mi ha detto che mi potrebbe vendere il pre "me lo paghi quando vuoi quando li hai a rate"
  3. Un negozio in America già contattato vende il 70w nuovo di zecca della Jolida, (il primo esteticamente davvero bello) a milleduecento dollari.
    Dice che potrebbe tranquillamente spedirmi la versione europea 220/50.
    Dovrei ascoltarlo da qualche parte qui, ma poi anche con ipotesi 150 dollari di TNT-Traco (spedizioni non audio) avrei un ampli che a detta del tipo pilota tranquillo le Thiel.
    In Italia lo stesso oggetto costa di listino 4900000. Questo, è chiaro, ha a che fare con la convenienza relativa, non assoluta. Potrei per assurdo comprare una motozzappa eccezionale da venticinque milioni a un milione ma se non va bene per il mio campo, che cavolo me ne faccio?
  4. Ignoro le grandi potenze e mi prendo un piccolo integrato di non troppi watt ma grande qualità con il quale vado tranquillo e felice senza altri affanni.
    In fondo per fare un esempio l'YBA Integrè quando l'ho sentito mi ha fatto un'impressione allucinante di trasparenza, controllo, velocità.
    In più sposta anche i muri e io sono in appartamento quindi non ho bisogno di tutti questi watt ma più che altro di corrente e qualità.
Insomma se hai tempo e voglia dammi il tuo punto di vista tieni presente che la terza soluzione è molto più economica e che da quando ho visto un ampli con valvole in vista sono andato un po' in scimmia. Se hai cure, passamele.
Grazie ancora per il tuo raro empirismo anglosassone in un paese troppo latino e soprattutto in un ambiente di miliardari annoiati come quello dell'audio.
Saluti
Matteo Bordone - E-mail: matbor@tin.it

LC
Caro Matteo,
vedo meglio la soluzione 2), potenzialmente più al riparo da sorprese di vario genere.
La 4) andrebbe verificata con le Thiel nel tuo ambiente. Se vanno, è ottima.

Perchè invece gli audiofili debbano sentirsi attratti dalle valvole è qualcosa che stento ancora a spiegarmi...Ce lo vogliamo mettere bene in testa che un ampli DEVE AMPLIFICARE e BASTA?????? Può anche essere costruito con quello che ti pare, può essere affascinante, bello da vedere etc etc. Ma la sua funzione è SUONARE, possibilmente bene.
Lasciamo dunque perdere le "attrazioni fatali" per gli oggetti in quanto tali e ritorniamo coi piedi per terra, considerando principalmente la FUNZIONE. Tutto il contorno, ossia valvole, cromature, stato solido da 1000 watts e classe AAAAAA, cavi grossi come tubi del gas etc., ha poco a che vedere con la Musica e la sua Riproduzione. Non lamentiamoci poi quando i Costruttori, approfittando del nostro "sbavare" davanti all'apparecchio di grido, si sentono in diritto di rifilarci scatole vuote che fanno finta di suonare a prezzi stratosferici. Siamo noi i primi a chiederle!!!
Da un lettore di questa rivista vorrei, appunto, un approccio più concreto e meno "trendy": si collega, si ascolta, si giudica e po, eventualmente, si va a vedere se funziona grazie alle valvole, ai transistors, ai fet o alle bamboline di pezza con gli spilloni infilati in pancia...OK?
Con questo non voglio dire che lo Jolida sia inadatto, assolutamente! Andrebbe ascoltato con quei diffusori, con calma e senza pensare che "è a valvole...mmmmh...slurp!!!!".
Personalmente vedo meglio un buon pilotaggio a stato solido, magari perdi un po' di magia (o magari no...) ma almeno sei sicuro di fornire tutta l'energia necessaria. Ma, ripeto, bisognerebbe provare.
Infine due parole sulla pericolosità dell'operazione oltreoceano: magari va tutto bene, però se si dovesse guastare/danneggiare... che fai? Inoltre non trovo giusto (e lo sai) ascoltare un apparecchio grazie alla disponibilità di un corretto rivenditore e poi andarlo ad acquistare altrove. È un discorso che ho già affrontato più volte e sul quale non intendo soffermarmi.
È tutto, a te la decisione finale...
Lucio Cadeddu

Testine che "affondano"
Caro Lucio
è da un po' di tempo che non ci sentiamo, anche se seguo costantemente gli sviluppi della tua rivista.
Ti scrivo per avere un tuo parere (tanto per cambiare) a riguardo di un mio fonorivelatore, un Audio Note IQ II. Tutto sommato è una testina che mi soddisfa, è alquanto neutra, molto equilibrata, con una buona risposta in frequenza, ma come tutte le cose non è perfetta o, meglio, il suo difetto sta nel fatto che, quando la puntina tocca il disco, il cantilever arriva quasi in asse con il corpo della testina, mi spiego...
Al momento in qui la puntina tocca il disco, lo spazio che intercorre tra il corpo delle testina e il disco quasi si azzera, forse è dovuto all'elasticità stessa del cantilever (Cedevolezza: 24mm/N), fatto sta che su alcuni LP che hanno il bordo esterno un po' a rilievo (tipo i VTL), oppure quelli deformati, il corpo della testina va a toccare o meglio (o peggio) a strisciare sul disco, con tutte le conseguenze che ne susseguono rendendo inascoltabili le prime tracce del disco.
A questo punto avrai già intuito la mia domanda, è possibile rimediare a tale situazione oppure devo considerare l'acquisto di una nuova testina, magari una MC con una struttura meccanica diversa (tipo Sumiko Blue Point o Grasshopper), hai ascoltato qualcosa di interessate ultimamente che io potrei considerare?
Aggiungo che la testina è regolata con un peso di lettura di 1,8g (peso d'ascolto consigliato 1,5g - 2,5g) ed è montata su un braccio Rega RB 300 e giradischi Michell Gyrodek MKIII.
Sarebbe interessante girare la lettera nel gruppo di discussione (questo però dovresti farlo tu, in quanto io non riesco a farlo) per sapere se altri lettori, e possessori di testina Audio Note IQ II hanno riscontrato lo stesso problema.
Ci aggiorniamo alla prossima.
Cordiali Saluti
Romeo La Vecchia - E-mail: cavisoc@tin.it

LC
Caro Romeo,
il fenomeno che descrivi è piuttosto insolito e mi farebbe pensare a tre cose: la più banale è andare a controllare se il peso di lettura è davvero quello che hai riferito.
Sarà ovvio, e me ne scuso, però molti si dimenticano di azzerare e ribilanciare il braccio quando si cambia testina. Una buona idea sarebbe misurare la forza d'appoggio con una bilancina apposita. Quale? Prestissimo vi parlerò di un tale oggetto, ce l'ho in prova :-)
Se così non fosse, penserei al "lift" del braccio che non frena a sufficienza la discesa della testina nella parte finale...ma pare che il problema si verifichi anche dopo l'"atterraggio".
Terza ipotesi, il VTA è errato e la testina non arriva "perpendicolare" al disco ma un po' "impennata" (davanti o dietro a seconda che il braccio sia troppo alto o troppo basso, rispettivamente). Nel caso, controllare il VTA: la Rega fornisce dei distanziali appositi per lo scopo.
Se neppure questo è il caso....cambia testina!!!!
In quella fascia di prezzo una testina che sta raccogliendo consensi praticamente unanimi è la Grado Platinum, ma ci sono anche le Goldring (o le Reson, che sono Goldring modificate) o, perchè no?, un evergreen come la Shure V15xMR...
Fammi sapere...ah, spedire un messaggio alla nostra mailing list è facile come spedirlo a me, cambia solo l'indirizzo:
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Lucio Cadeddu

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