[ TNT | Redazione | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]

Lettere alla Redazione

Voi siete qui > Home > Rubrica della Posta > Lettere della settimana

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!

I volumi della posta precedente

  1. Migliorare la stereofonia
  2. Impianto prima del matrimonio
  3. Posizione...compromessa
  4. Upgrade in classe T?
  5. T-HiFi Power TIs
  6. Lettura su HDD
  7. Primo impianto con budget ignoto
  8. Casse in libreria
  9. Ripartire da...uno
  10. Ancora sul vintage (Rotel RA 312)

Migliorare la stereofonia
Caro Direttore,
qualche anno fa (un attimo prima di sposarmi!) decisi di soddisfare le mie voglie pseudo-audiophile acquistando un impianto HT con pretese Hi-Fi. In breve: un ampli integrato multicanale ROTEL RSX 972 che è andato ad alimentare delle torri frontali Monitor Audio Silver 8i, un centrale Silver 12, a cui sono stati aggiunti due surround B&W CDW-500 in-wall (tanto per quello che ci fanno passare per quei canali nei film!) e un subwoofer Monitor Audio ASW-110.
La sorgente era (orrore! lo so!) un lettore DVD Pioneer DV-535. Completano l'ensamble i cavi di potenza TNT-FFRC che collegano frontali e centrale (realizzarli non è stato semplicissimo, ma è certamente una delle cose che mi ha dato più soddisfazione!).
L'impianto ha sinora svolto egregiamente il suo "lavoro" in un salone di 7,80 mt x 4 mt con i diffusori allocati sul lato corto e punto di ascolto a circa 3,5 mt dalla parete.
Di recente mi è venuta voglia di rimediare alle più vistose lacune dell'insieme per l'ascolto su 2 canali. E così ho acquistato (usato) un lettore CD Rotel RCD 1072, sia perché, in primo luogo su TNT, se ne dice un gran bene, sia per ragioni di omogeneità rispetto al settore di amplificazione.
La differenza rilevata con questa sola modifica è stata quasi imbarazzante, e arrossisco a pensare che mi era venuto il dubbio che forse non sarei stato capace di cogliere significativi miglioramenti!
Fatto il primo passo, sarei intenzionato a fare un ulteriore upgrade per l'amplificazione, sempre rivolgendomi al mercato dell'usato (ho già accennato al fatto che ho messo su famiglia, vero? :-) ). L'idea è di lasciare all'RSX 972 il solo ruolo di preamplificazione (in fondo questo componente non è altro che il "pre" multicanale di riferimento del tempo della Rotel - l'RSP 976 - cui sono stati aggiunti gli stadi finali di amplificazione) e di affiancargli un finale di maggiore qualità.
Inizialmente ho pensato ad un multicanale della stessa casa (quale fantasia!) come il ROTEL RMB 1075, ma il giudizio non esaltante che l'accompagna sull'utilizzo hi-fi mi ha portato a considerare anche l'acquisto di un finale 2 canali come l'RB 1080, rispetto al quale ho qualche dubbio in merito al fatto che eroga ben 200 Watt a canale verso due torri che in base alle specifiche non reggono più di 175 Watt. Con questa seconda soluzione l'RSX 972 resterebbe a pilotare centrale e surround.
E vengo alle domande: la scelta del finale 2 canali che ipotizzo è sensata? Ci sono controindicazioni eventuali in merito alla omogeneità nell'ascolto multicanale? E quali alternative come finali 2 canali di analogo costo?
Grazie per l'attenzione che vorrai dedicarmi e per la passione di cui ci rendi partecipi con la tua preziosa rivista.
Biagio - Email: bjdelta (at) infinito.it

LC
Caro Biagio,
il vero upgrade sarebbe quello di separare fisicamente i due impianti: sorgenti ed amplificazioni solo "Real Stereo", per farla breve. E aggiungo: con TV e canale centrale ad occupare lo spazio tra i diffusori frontali anche l'immagine stereofonica è inevitabilmente compromessa. Estremizzando ancor di più: meglio un semplice impianto due canali ANCHE per vedere i films. Fatte queste doverose premesse, certamente con un finale stereo dedicato la situazione non potrà che migliorare e la scelta del finale Rotel RB1080, oltre a non stravolgere l'assetto timbrico ormai raggiunto, mi pare molto equilibrata.
Alternative ce ne sarebbero tantissime ma, in tutta sincerità, starei in casa Rotel. La potenza non è un problema, di quei 200 watt per canale ne sfrutterai il 10% nella maggior parte dei casi, quindi le tue casse sono ampiamente "al sicuro".
In ogni caso, basta abbassare il volume ai primi segni di "crisi" (leggi: distorsione).
Infine, una considerazione: immagina che impianto stereo potresti acquistare vendendo tutto il sistema HT ed acquistando due casse da pavimento di qualità superiore ed un integrato stereo di classe...sarebbe tutt'altra "Musica" (anche con le colonne sonore....). Pensaci. Pensa a quante volte riesci ad utilizzare in pieno il sistema HT ed a quante volte invece ascolti solo Musica. Fai una proporzione e trai le conclusioni.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto prima del matrimonio
Gentile direttore,
devo comporre il nuovo impianto (fra qualche mese mi sposo) e ci sono una serie di dubbi che vorrei venissero fugati dalla sua estrema competenza e disponibilità. Innanzitutto le comunico che il mio budget si aggira sui 2000 euro. Devo acquistare un amplificatore e dei diffusori. Integrerei il nuovo impianto con un giradischi Thorens TD 147 Jubilee ed un lettore Cd Nad C525 BEE, entrambi già in mio possesso. Sono un appassionato di tutti i generi musicali, con leggera predilezione per rock, elettronica, ambient e classica.
[Piantina Stefin]

Passo alle questioni:

  1. Problema posizionamento.
    Come può notare dalla piantina (beh, l'immagine è un po' sgranata ma non ho saputo fare di meglio), i diffusori non hanno la stessa area alle loro spalle. Uno dei due avrebbe un muro a circa 50 cm, mentre l'altro sarebbe quasi del tutto libero. Può essere un problema? Inoltre si trovano in un'area configurata in maniera particolare (una specie di semicerchio con finestre). La loro posizione sulla piantina è contrassegnata da due croci. Sarebbero ad una distanza di circa 1,70-2 metri l'uno dall'altro. La piantina illustra come dovrebbe essere effettivamente arredata la stanza (dovrebbe essere previsto un tappeto, forse qualche tenda).
  2. Diffusori.
    Come ho imparato leggendo i suoi consigli, e visto il budget non faraonico, ho deciso di destinare buona parte dello stesso all'acquisto dei diffusori. Ora, anche in relazione al loro posizionamento ed all'ampiezza della stanza (circa 44 Mq), avrei deciso di orientare le mie scelte verso i seguenti diffusori da pavimento:
    • Sonus Faber Concerto Domus (se riesco a trovare delle occasioni). Se proprio me le consiglia potrei anche sforare il budget (esteticamente, piacciono molto alla mia futura moglie);
    • Focal JMlab CHORUS 836V (forse, le potrò ascoltare da un rivenditore della mia zona);
    • Chario Premium 2000 Tower (vedi Focal);
    • Proac Studio 130 o Studio 140 (da trovare usate, ex demo o in offerta)
    • Qualche suo consiglio.
  3. Amplificatore.
    • Avevo pensato al NAD C325BEE (da integrare con stadio Phono). Secondo lei sarebbe in grado di poter pilotare egregiamente diffusori come quelli elencati?
    • Il rivenditore delle Focal mi consigliava un ampli Audiolab, penso 8000SE. Non riesco a trovare informazioni sul modello (Ingresso Phono, potenza, telecomando, etc.). Questo lo potrei ascoltare con le Focal o le Chario e il mio lettore NAD.
    • Qualche suo consiglio. Tenga presente che all'amplificatore dovrei collegare anche il PC ed il decoder.
Nel ringraziarla della pazienza e scusandomi per l'eccessiva incompetenza, la saluto augurandole buon lavoro.
Stefano - E-mail: stefin (at) libero.it

LC
Caro Stefano,
la forma dell'ambiente è insolita, ma non credo sia particolarmente problematica. E' vero che è grande, ma la zona destinata all'ascolto è molto raccolta. L'asimmetria del posizionamento dei diffusori non dovrebbe essere un grosso problema. Sceglierei diffusori da pavimento, da valutare presso il rivenditore che citi. E' perfettamente inutile che ti consigli prodotti magari introvabili, da acquistare alla cieca, quando hai un punto di riferimento dove poter fare le tue valutazioni. Ascolta le JM Lab ed eventualmente qualche altro modello che fosse disponibile. Per l'amplificazione non vedo problemi particolari ad utilizzare il NAD C325 anche se non mi è chiaro se sia disponibile nello stesso negozio oppure no. Quel che sembra sicura è la disponibilità di un Audiolab 8000, amplificatore di classe superiore che ti consiglierei di valutare con molta attenzione. Audiolab è un marchio di grande tradizione "audiophile", certamente non diffuso come NAD, ma dalle qualità indiscusse. Le specifiche le trovi sul sito ufficiale Audiolab (www.audiolab.co.uk).
Se puoi, confrontalo con il NAD C325. In alternativa, vedi se il rivenditore può proporti qualche apparecchio già dotato di ingresso phono (Rotel, Audio Analogue, Arcam...). Ciò ti farebbe risparmiare un po' di soldi e ti semplificherebbe di molto i collegamenti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Posizione...compromessa
Caro Lucio,
avendo finalmente una sistemazione stabile, mi piacerebbe riuscire a migliorare la qualità musicale rinnovando l'impianto, tenendo peraltro conto dei limiti imposti dalla collocazione dei diffusori che è in pratica obbligata con scarse possibilità di variazione. La situazione è quella riportata nella piantina, il locale misura cira 9x4,5 metri ed è la zona giorno della casa, ovvero contiene cucina sala e pranzo.
I satelliti sono attaccati alle pareti laterali, sospesi a circa 120 cm da terra e distanti circa 60 cm dal fondo, il sub può essere posizionato in un qualsiasi punto intermedio tra i satelliti, addossato alla parete di fondo. La parete retrostante i satelliti è lunga tre metri, la posizione di ascolto è un divano a circa 3 metri dai satelliti. Il camino, rispettando la distanza, non crea problemi di surriscaldamento (provato tutto l'inverno).
Visto il posizionamento dei satelliti ho necessità che i medesimi siano meno ingombranti possibile, al fine di non incorrere nelle ire della consorte.
Con l'attuale impianto (BOSE ACOUSTIMASS 5 + sintoampli PIONEER SX 209RDS) la resa è deprimente, fronte sonoro abulico, confuso e monocorde, ed anche la fatica di ascolto è notevole. Pur essendo musicalmente onnivoro prediligo il genere rock ed amo in particolare modo gli "a solo" sia vocali che strumentali. E' molto importante per me la nitidezza e l'ampiezza del suono anche a volumi moderati visto che i condomini non sempre condividono le mie scelte musicali.
[Piantina Crepax] Ho deciso di concentrarmi su ampli e satelliti + sub attivo, tenendo conto delle seguenti priorità:

Confrontando le varie fonti reperite in rete mi sarei indirizzato per quanto riguarda l'ampli verso Cambridge audio (azur 540r), Sherwood (rx 4105 o rx 770), o harman kardon (AVR 132).
Relativamente ai diffusori sempre in rete ho trovato interessanti i satelliti di POLK AUDIO, KLIPSCH (RSX 4), CHARIO (Piccolo star sat), MISSION (M30i), INDIANA LINE (TH210) e le SPIKA di Autocostruire.
Per il sub oltre a quelli proposti dalle case in abbinamento con i satelliti ho letto commenti favorevoli sui VELODYNE serie CHT. Il vero problema è che è difficilissimo trovare, almeno nelle vicinanze della mia città (Rimini), negozi che trattino quei marchi, non parliamo poi di avere in esposizione o disponibili per l'ascolto i modelli che mi interessano. Avere poi la possibilità di ascoltare insieme ampli e diffusori è una ipotesi che mediamente suscita l'ilarità dei commercianti.
Io "a pelle" sarei orientato per le SPIKA o le TH 210 (vista la prova di tnt) con il VELODYNE CHT-8R e l'HK AVR 132 che ha anche l'ingresso digitale (il mio dvd samsung ha l'uscita digitale e così potrei usare il dac del sinto). Ovviamente non avendo sentito nessuno dei componenti le mie preferenze si basano su prove, referenze e pregresse conoscenze del marchio per quanto riguarda Harman-Kardon, mio vecchio amore, per cui spero di non aver fatto un ignobile mischione.
Da ultimo, il posizionamento dei satelliti così vicino alla parete laterale dà problemi di rifrazione? E se sì esistono accorgimenti come quelli che ho trovato consigliati in altre lettere per ridurli o correggerli (feltrini ecc.)?
Ti ringrazio per il tempo che vorrai dedicarmi, sperando di essere stato sufficientemente chiaro.
Marco - E-mail: m.crepax (at) tin.it

LC
Caro Marco,
stante tale disposizione dei diffusori, non è che ti puoi aspettare chissà quali risultati sonori! E, purtroppo, non c'è molto che tu possa fare per rimediare a questa "compromettente" (nel senso che crea compromessi! :-)) situazione. Le pareti laterali così vicine SONO un problema e, quel che è peggio, sono un problema ineliminabile.
Puoi aspettarti qualunque tipologia di incubo sonoro: immagine inesistente, colorazioni in gamma medio-alta, confusione in passaggi musicali complessi. Fatta questa premessa, mi pare sensato cercare almeno di spenderci poco, in quanto gran parte della eventuale "qualità" andrà tristemente perduta. Per quanto riguarda i diffusori da scegliere, non conosco le Spika di Autocostruire e pertanto non posso pronunciarmi in merito. Tra quelle che più mi ispirano ci sono le Chario e le Mission. Le Indiana Line TH210 mi pare non siano più in produzione (ora si chiamano TH211). Per quanto riguarda il sub, il Velodyne lo vedo bene anche se con satelliti così piccoli l'integrazione sarà senza dubbio un problema (un altro!). La posizione "obbligata" del sub, tra l'altro, non aiuta di certo la situazione. Se devo essere sincero, non prevedo niente di buono.
Per capirci, sarebbe molto meglio una coppia di snelle torri da pavimento e l'insieme ne trarrebbe giovamento anche dal punto di vista estetico, visto che la consorte è così intransigente.
Per quanto riguarda il sintoampli, farei ricadere la scelta su H/K o Cambridge, con una leggera preferenza in favore di quest'ultimo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade in classe T?
Gentile Lucio,
vorrei la tua spassionata opinione su dubbi amletici che hanno preso forma dopo che per molto tempo la mia passione era sopita e soddisfatta da un impianto così faticosamente composto:

Poi è arrivato il T-amp: inizio quasi per gioco, rimanendo letteralmente stravolto, successivamente comincio ad effettuare diverse modifiche: induttanze in aria, condensatore maggiore, cabinet nuovo rca e terminazioni, alimentazione a batteria sigillata con cui penso di aver raggiunto il nirvana sonico: non che mi senta di abbandonare il mio electro ma con questo piccolo essere è come se tutto fosse più limpido, mi intriga non c'è niente da fare ed adesso, tu dirai finalmente, vengo al dunque: leggo recensioni mirabolanti del Trends ta10 disponibile anche su un sito italiano a meno del costo del super t amp, leggo la tua recensione del power ti e sono indeciso se:
  1. FERMARMI AL T AMP CHE HO
  2. DECIDERMI PER IL TRENDS TA 10 VISTO CHE LA SUA IMPLEMENTAZIONE PROMETTE PROGRESSI ANCHE SONICI
  3. Decidere per il power ti anche se dalla tua recensione non ne sono molto convinto perchè a me il suono del t amp piace così come è altrimenti ho sempre l'electro che in quanto a corposità e dolcezza e maggior potenza straripa, mi potresti aiutare o quantomeno darmi un tuo parere.
Ti ringrazio anticpatamente e ti saluto, un saluto con affetto da chi ti segue da ormai tanti anni.
Roberto - E-mail: rovinson (at) alice.it

LC
Caro Roberto,
visto che hai già upgradato il T-Amp e considerato che lo utilizzi con diffusori che certamente non lo fanno esprimere al meglio...perché non pensi a cambiare proprio questi? E perché tenere due coppie di diffusori quando sarebbe meglio averne una sola coppia, di sensibilità adeguata e di qualità superiore? Hai pensato ad esempio a qualche modello Triangle di buon livello? Ad esempio le Altea, le Antal o le Celius, con prezzi da 1300 a 2300 € la coppia circa. Oppure le snelle Odyssey Major, per circa 1100 €. La sensibilità è, per tutti i modelli, superiore ai 90 dB (da 91 a 92). Io un ascolto proverei a farlo: oltre ad una bella e curata gamma medio-alta avresti più bassi, rispetto all'attuale situazione, più pressione sonora e dinamica.
Se la soluzione da pavimento non dovesse soddisfarti, nello stesso catalogo potresti trovare vari bookshelf di sensibilità medio-alta.
Più in generale, sono contrario a chi si ostina a comporre più impianti quando con le stesse cifre in gioco ed ingombri ridotti della metà si può acquistare un impianto singolo di più elevata qualità. A meno che uno non faccia il recensore ed abbia necessità di poter provare apparecchi in situazioni molto diverse, l'utilizzo di più apparecchi e/o più impianti è un modo per spendere di più ed avere meno qualità. Ovviamente, questo discorso ha un senso solo se lo scopo è quello di ascoltare Musica nel miglior modo possibile e non quello di "giocare" coi componenti HiFi. Ricordo ancora con raccapriccio un audiofilo con sette bracci di lettura (o erano sette testine?). Insomma una dea Kalì audiophile.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

T-HiFi Power TIs e TA2022
Caro dottor Cadeddu,
ho letto con molto interesse la sua recensione sul
T-HIFI PowerTI s. A questo proposito, visto che tanti le scrivono talvolta col solo scopo di soddisfare la propria vanità, lasci che lo faccia anch'io.
Da circa quattro mesi ho completato la costruzione del quarto amplificatore in classe T (o D) [due TA2024 e due TA 2020/22].
Per l'ultimo ho preso come base l' AMP5 di 41Hz che ho sistemato in un contenitore simile e un po' più grande di quello del T-HIFI ma quel che più conta l'ho dotato di:

E' collegato ad un paio di SONUS FABER MINIMA prima serie, con cavi di potenza TNT Triple T autocostruiti. Riceve il segnale da un MARANTZ CD6000 OSE LE attraverso un DAC non oversampling DEREK - Sheck II (w la Cina).
Cavi di segnale non più lunghi di 50 cm autocostruiti: 1 coax a bassa perdita + 2 TNT X-Cables passo 1.5.
Avrò speso forse qualcosa di troppo ma le assicuro che il risultato - al di là della personale soddisfazione - al momento NON MI FA DESIDERARE ALTRO!
PS. Condivido quanto da lei percepito circa l'erogazione di potenza: sembra farlo solo ad "alti regimi di rotazione!".
La ringrazio per l'attenzione e le invio le mie più vive cordialità.
Sergio - E-mail: sergio.chiri (at) tin.it

LC
Caro Sergio,
vedo che la Classe D continua a stimolare il tarlo dell'autocostruzione. A giudicare dai progetti che si vedono in giro e dal numero di appassionati che, in tutto il mondo, si sono cimentati in questa "impresa", sembrerebbe che nel cuore di molti DIYer i moduli in classe D (o i chip in Classe T) abbiano preso il posto delle amate valvole. Il che non è strano, se si pensa che per queste ultime, ormai, molto di ciò che si poteva sperimentare era già stato sperimentato, sin dall'epoca degli schemi Williamson :-)
Sono felice che sia soddisfatto del tuo progetto col TA2022 e mi rassicura il fatto che anche tu abbia notato questa strana e curiosa tendenza dell'entrata in coppia a regimi elevati. Il fatto poi che riesca a pilotare con soddisfazione dei diffusori difficili come le Minima significa che il TA2022 sa il fatto suo in termini di controllo di carichi difficili ed erogazione di corrente, cosa peraltro confermata dalla mia prova d'ascolto.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Lettura su HDD
Gentile direttore,
leggo la sua rivista, non con la desiderata costanza per ragioni di tempo, da anni e per la prima volta mi permetto di scriverle. Sono un amante della musica ascoltata bene e sono arrivato, tra i classici compromessi moglie/soldi/spazio, passando per marantz, technics, onkyo, linn, audio research ed altro ad un impianto attualmente composto da:

Consapevole di non possedere uno studio da musica come tutti sogniamo. Dulcis in fundo, ho due figlie adolescenti che mi propinano musica scaricata dalla rete. Ovviamente in mia presenza si ascolta la MIA musica e vale a dire: tanto jazz, tutto, dal classico al contaminato dalla moglie che studia da decenni l'africa e tutto quanto sia etnico.
Il quesito:
  1. il lettore, un grande ed affidabile amico, comincia a dare segni di squilibrio
  2. io non riesco più a tenere in ordine cd e dischi
  3. le figlie e le loro esigenze - ho provato a fornirle di uno stereo altro ma tornano sempre al mio!
  4. per esigenze di lavoro mi capita di dover star fuori a volte anche per settimane ed ho risolto, anche se risolto è una parola grossa!, la mia dipendenza con un Ipod dotato di cuffie shure
  5. la recensione quasi entusiastica relativa a Zero One Ti48 e DAC Ar38 sembrerebbe essere la soluzione, finale?
  6. il modello mercury della zeroone, più abbordabile, va altrettanto bene?
Anche se non ci sarà risposta o come minacciate nel sito mi tratterete malissimo continuerò, quando possibile, a seguirvi e ... grazie per questi anni di consigli.
Roberto - E-mail: rforina (at) libero.it

LC
Caro Roberto,
le minacce servono solo per coloro che navigano nei siti di HiFi a caccia di polemiche, credendo di avere sempre la verità in tasca (magari quella infilatagli di nascosto da qualche furbetto). Per chi ci contatta con cortesia ed educazione, come hai fatto tu, ci sarà sempre altrettanta cortesia ed educazione. L'audiofilo, ancor prima di imparare a capire come interfacciare i componenti HiFi, dovrebbe imparare ad interfacciare se stesso con gli altri. Il compito è improbo, se tieni conto che spesso questo tipo di animale è del genere "solitario" e poco avezzo ai contatti umani. Non è un'esagerazione, basta farsi un giro per i vari forum di HiFi per rendersene conto.
Detto questo, provo a rispondere alle tue esigenze. Non conosco il modello Mercury della ZerOne ma sembrerebbe una macchina che implementa meccanica HD e DAC (già recensiti su TNT-Audio) in un unico chassis, con delle semplificazioni a livello DAC. L'oggetto sembra oltremodo interessante e prima o poi lo proveremo (so many things, soooo little time). Il prezzo sembra oltremodo interessante. Si tratterebbe di un acquisto alla cieca ma è anche vero che non è che esistano tanti prodotti analoghi sul mercato...specie per 2000 €! Il distributore più vicino a noi è in Austria, magari puoi facilmente ordinarlo là, così almeno eviti i problemi legati all'importazione.
Rispetto al tuo pur onesto JVC credo che il salto qualitativo sia semplicemente quantico.
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Primo impianto con budget ignoto
Caro Lucio,
é la prima volta che ti scrivo poichè ho intenzione di avvicinarmi per la prima volta nel mondo hi-fi. Confesso di essere diventato abbastanza indeciso, tipo "paranoie da audiofilo" non a quel livello ma quasi :-)
Vorrei comprarmi un impianto hi-fi di media soluzione, non ho un budget altissimo e preferirei accontentarmi di qualcosa di decente qualitativamente e economicamente. Posseggo un impianto abbastanza datato (ehm....credo dell'81), ma devo dire che cmq si sente abbastanza bene. Ampli emerson selene 6335, sinto teti emerson, diffusori emerson sb 35.
Ho collegato un lettore cd abbastanza economico (sony) all'aux e devo dire che si sente abbastanza bene, naturalmente non come il giradischi che posseggo.
Non riesco a trovare dei documenti /recensioni sulla emerson e sono indeciso se vale la pena di cambiarlo. Con la tua esperienza mi potresti dare un consiglio o un tuo parere su questo impianto??
Io pensavo di cambiare ampli e prendere un yamaha ax-497 cosa ne pensi?
Che diffusori da pavimento mi consigli??
Grazie e cordiali saluti
Alberto - E-mail: simaplast (at) libero.it

LC
Caro Alberto,
gli apparecchi in tuo possesso sono onesti, niente di più. Su Ebay potresti ricavarci un paio di centinaia di euro per l'intero set, trovando qualche appassionato del marchio (rari) o piccolo collezionista di vintage degli anni '70.
Il sintonizzatore, comunque, potresti tenerlo, è carino e - data la qualità delle trasmissioni FM (ormai quasi tutto MP3) - non vale la pena investirci cifre importanti acquistando nuovo. Il lettore CD già lo hai, potresti dunque orientarti solo su ampli e diffusori.
Visto che utilizzi altre sorgenti, compreso il giradischi, ti serve un modello che disponga di più ingressi e di un phono. L'usato sarebbe senz'altro la strada migliore per ottenere buoni risultati spendendo poco. Già intorno ai 100-200 € si trovano ottimi integrati di qualche anno fa che suonano ancora molto bene secondo gli standards attuali e che certamente vanno meglio di ampli integrati "primo prezzo" di oggi. Sto pensando ai vari NAD, Rotel, Arcam, Proton etc. C'è solo l'imbarazzo della scelta. Se invece vuoi il "nuovo" allora - nello stesso budget dello Yamaha AX-497 (circa 400 €) - prova a valutare anche Rotel RA-04 o Denon PMA 700AE. Inutile sottolineare che con la stessa cifra, nell'usato, si acquistano amplificatori di classe ben superiore.
Per quanto riguarda i diffusori da pavimento, non indichi un budget, dici solo che "non è altissimo"...e siccome non faccio l'indovino mi vien difficile immaginare cosa tu intenda con questa espressione. Ma costa così tanto indicare una cifra massima che non si intende superare? Sembra quasi una sorta di pudore come se qui avessimo la puzza al naso quando sentiamo parlare di cifre troppo basse. Certamente ciò è il frutto di un'immagine "sbagliata" che l'HiFi si è conquistata in questi anni (quella di hobby per persone ricche) ma con noi il problema non sussiste, visto che da sempre abbiamo recensito e consigliato apparecchi di costo contenuto, arrivando persino a portare in palmo di mano (in senso metaforico e non solo) un piccolo miracolo da (allora) 20 €, il T-Amp. Quindi....nessuna remora, almeno con noi!
Deduco che i diffusori non dovranno essere di prezzo troppo superiore all'ampli. Diciamo che intorno ai 500-600 € la scelta di torri da pavimento è ampissima, anche solo restando nel territorio nazionale: da Chario a Indiana Line, passando per Aliante il ventaglio di possibilità è notevole. Dovresti provare a vedere cosa c'è di "ascoltabile" in qualche negozio vicino a te e poi, magari, scrivermi di nuovo qualora ti servisse un consiglio finale. Scegli PRIMA i diffusori e POI l'ampli, naturalmente. Prova inoltre ad acquistare i due componenti nello stesso negozio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Casse in libreria
Gentile Lucio,
E' la prima volta che scrivo alla vostra rubrica, ma non è la prima volta, che leggo articoli e recensioni sul vostro sito. Adesso scrivo, perchè vorrei avere una consulenza. Premetto che sono un appassionato di Buona Musica, ma non credo mi posso definire un esperto di Alta Fedeltà, anche perchè il mio primo (ed unico) impianto che mi sono acquistato, è abbastanza "modesto". Lo descrivo:

Presto mi trasferisco in un piccolo appartamento, ed avrò sicuramente problemi di spazio, e quindi vorrei rivedere "parzialmente" il mio impianto, in questi termini: molto probabilmente piastre e sinto rimarranno a casa dei miei. A questo punto il problema sono le casse, nel senso che vorrei sostituirle con alcune più piccole, non potendo valutare la possibilità di 2 belle casse da pavimento.
Cercherò di descrivere il nuovo ambiente, e di come sto pensando di organizzarlo. La Cucina/Salotto in questione è di circa 20mq. La stanza è pressochè un rettangolo. In uno dei lati più corti ci sarà per l'intera lunghezza, i mobili della cucina (completamente in rovere naturale, non laminato). In un lato lungo, ci sarà il divano di circa 2mt. Nell'altro lato lungo c'è una porta/finestra, con davanti sicuramente una tenda.
Il lato corto che ho volutamente saltato, è la parete su cui vorrei posizionare la casse. Quindi, riassumendo, le casse avranno di fronte (a circa 5mt.) il mobile della cucina, e lateralmente divano e porta/finestra. Il pavimento è completamente in parquet + un tappeto presumo.
Quasi sicuramente dovrò utilizzare delle casse da mensola/libreria, dato lo spazio ridotto. Naturalmente cercherò di mantenere la posizione delle casse, ad un'altezza di 80/90 cm massimo. Adesso viene la domanda. Su quali casse mi dovrei orientare?
Ho in mente le Leema-Xen, le quali ho avuto l'occasione di ascoltare. Mi hanno fatto un'ottima impressione, e dato che fanno al caso mio, sto valutando di acquistarle. Il prezzo però, non è proprio indifferente (tra le €1200 e €1500 credo).
Quello che vorrei sapere, è dato che le ho ascoltate con un amplificatore (Ampli Valvolare PrimaLuna, ma non ricordo il modello), credo, di livello notevolmente superiore al mio, cosa "succederà" ad accoppiarle con il mio Cambridge?
Un giorno vorrei cambiare anche l'Ampli con un bel valvolare (che magari fa anche un po' arredamento). Per il momento, però, cosa ne pensate, di comprare le Leema Xen, accoppiarle con il mio Ampli, (le casse costano quasi 5volte di più di quanto ho pagato il mio Ampli circa 15 anni fa) ??? Riesco con il mio ampli a sfruttare il potenziale di queste casse?
Nel caso che "l'accoppiamento non riesca", quali casse potrebberò essere una buona alternativa? Sempre però considerando le dimensioni possibilmente abbastanza ridotte.
Invece, nel caso che, l'investimento porti i suoi frutti, potreste consigliarmi un Ampli Valvolare, di prezzo accessibile, che si "sposa" perfettamente con le Xen? E come cavi?
Vi prego di rispondermi, così potrò sicuramente migliorare anche la mia cultura, da "Semi Audiofilo"....Grazie Mille.
P.S. Complimenti per la rivista OnLine. Anche se la mia esperienza, non fa testo, ho seguito molti dei vostri consigli. Saluti,
Rossano - E-mail: rossano.vitellozzi (at) ge.com

LC
Caro Rossano,
mai e poi mai spenderei 1500 € per un paio di diffusori che finiranno relegati in una libreria o parete attrezzata, amplificati da un ampli entry-level di diversi anni fa (che peraltro non mi ha mai entusiasmato). Con la stessa cifra puoi acquistare casse ed ampli nuovi ed ottenere un risultato probabilmente superiore.
La alternative sono illimitate ma, francamente, lascerei perdere il discorso "che magari fa anche un po' arredamento" perché lascia il tempo che trova. I soprammobili, in genere, rimangono spenti. Immagino non desideri investire dei soldi in un oggetto magari bello ma che non ti piace come suona. Visto che hai ascoltato solo una coppia di casse con un ampli a valvole, forse sarebbe opportuno provare a sentire anche qualcos'altro, magari di livello inferiore. Le belle casse, che suonano bene in negozio, una volta portate a casa e messe in libreria corrono il rischio di diventare irriconoscibili. Ed intanto dei bei soldini hanno preso il volo.
Per qualche consiglio potresti cominciare a leggere alcuni volumi delle Lettere alla Redazione, magari mettendo sul sito "ampli e diffusori con 1500 euro" come chiave di ricerca. Sono sicuro che qualcosa viene fuori. Inoltre, se i diffusori dovranno pure stare addossati alla parete posteriore, valuta, se possibile, qualche modello Linn, magari una Tukan usata. O magari persino delle Kan, da amplificare a dovere, però.
Così, almeno, l'impatto nefasto della posizione infelice sarà un pochino ridotto (ma NON eliminato).
Ripeto ancora una volta: coi diffusori posizionati in maniera non ideale le prestazioni ottenibili si riducono moltissimo, anche oltre il 50%. In quest'ottica anche il discorso "cavi" (visto che chiedevi consiglio su questi) perde quasi completamente di significato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ripartire da...uno
Ciao Lucio,
ti ho già scritto in passato, scusa se ti disturbo ancora. Non posso fare a meno di farti di nuovo i complimenti per TNT-Audio e vengo subito al problema.
A seguito di cambiamenti di abitazione e di varie vicissitudini personali (che ti risparmio) mi ritrovo con l'UNICO superstite dei miei precedenti impianti: un amplificatore PROTON AM 455 PRO. Tutti gli altri componenti dei precedenti impianti si sono guastati, "persi" oppure si trovano... in altre case ;-)
L'amplificatore è funzionante ed è in buone condizioni, per sicurezza lo sottoporrò ad una bella revisione come indicato nelle
FAQ di TNT-Audio.
Pensavo di (ri)costruire un impiantino entry-level (analogico) intorno a questo amplificatore e volevo avere un tuo giudizio su questo apparecchio, se pensi che possa essere ancora valido, in particolare il suo preamplificatore phono interno (mai usato in passato).
L'amplificatore, se ricordo bene, lo acquistai nei primi anni '90 (non ricordo il prezzo d'acquisto e non trovo più i manuali con le specifiche - credo che sia un 30/40W). In pratica è rimasto spento ed inutilizzato per diversi anni, anche a causa dei folli rincari del software musicale (CD).
Come sorgente analogica pensavo di prendere un giradischi entry-level "Plug & Play" da 3-400 euro (i soliti PROJECT, GOLDRING, REGA, ecc.).
Come diffusori mi volevo orientare su dei bookshelf economici da 3-400 euro (i soliti INDIANA LINE, KEF, WHAFERDALE, ecc). Purtroppo per questioni ambientali non posso permettermi diffusori a torre. Per gli stand pensavo a qualcosa di economico tipo ikea e similari.
Alla fine vorrei (ri)costruire un impianto EQUILIBRATO che mi duri un bel po'. Non sono un maniaco dell'upgrade, mi basta fissare una ADEGUATA fascia di prezzo della sorgente e dei diffusori che poi sceglierò ASCOLTANDOLI (magari portando il proton con me, se possibile).
Vorrei evitare però che il Proton si comporti come "collo di bottiglia" (sorgente e diffusori di livello troppo alto rispetto all'amplificatore) o, ancor peggio, come "rivelatore di difetti" (sorgente e diffusori di livello troppo basso rispetto all'amplificatore).
Pensi che le cifre stanziate per la sorgente e i diffusori possono andare bene? Posso osare di più, sempre utilizzando il Proton ed il suo pre phono interno o devo ridimensionare il tutto?
Inoltre (e concludo), visto che sono passati + di 15 anni, pensi che sia necessario effettuare il "recapping" dei condensatori di alimentazione? Io non ho problemi ad usare il saldatore, ammesso che riesca a trovare i condensatori nuovi (la maggior parte dei negozi di elettronica ora vende solo telefonini e playstation...), e come si fa a riconoscere quando è ora di effettuare il recapping di un amplificatore che sta invecchiando?
Ooops... quante domande.... ;-)
Alberto - E-mail: al.esposito (at) agora.it

LC
Caro Alberto,
il Proton è un ottimo amplificatiore, perfettamente in grado di esprimersi molto bene anche oggi. Buona componentistica, ottime capacità di pilotaggio (era un 50 watt "tosto") e suono equilibrato ne fanno un ottimo punto di "partenza". Preoccupati maggiormente del resto dei componenti, lui può stare tranquillamnete anche all'interno di impianti di un certo impegno.
E' difficile dire se dopo 15 anni sia necessario il recapping. Diciamo che sarebbe più "sicuro" ma io aspetterei a sentirlo suonare, prima di effettuare il trapianto. E' vero che i condensatori invecchiano col tempo anche se non sono stati utilizzati, ma non ne farei un problema. Visto che non lo ascolti da tempo è impossibile capire se e quanto le sue prestazioni siano peggiorate tanto da richiedere un recapping. Un possibile "sintomo" di condensatori ormai "andati" potrebbe essere riconosciuto nella lentezza con la quale l'ampli inizia a fornire le migliori prestazioni. Tempi eccessivamente lunghi, in genere, indicano condensatori "stanchi" e lenti a caricarsi. Anche una ridotta capacità dinamica è indice di condensatori d'alimentazione da sostituire. Però non sono regole generali, solo indizi.
Per quanto riguarda la reperibilità dei nuovi condensatori, cercali di valore uguale a quelli di serie. Qualora volessi fare un upgrade con condensatori più "capienti" forse dovresti metter mano anche al ponte a diodi. Poi: quando le cose non si trovano nel negozio sotto casa...esiste Internet! Non hai idea di quanti problemi la Rete mi abbia risolto nella ricerca di ricambi per la mia auto!
Se mi fossi fermato al meccanico o al ricambista sotto casa sarei rimasto a piedi da un pezzo.
Tornando al tuo Proton, certamente faresti bene a controllare eventuali ossidazioni nei selettori e nel potenziometro del volume. Le cifre che hai stanziato vanno bene ma, volendo, potresti anche osare di più, l'ampli lo consentirebbe. Anche il suo stadio phono non era affatto male.
Qualora avessi bisogno di qualche consiglio in fase di scelta finale dei componenti da abbinarci, scrivimi pure nuovamente!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ancora sul vintage (Rotel RA 312)
Ciao Lucio, per caso mi è capitato di leggere un tuo commento circa il suddetto piccolo amplificatore, e davvero non mi trovi d'accordo.
Da quasi trent'anni mi occupo di riparazioni di apparecchiature audio di tutti i tipi e di tutti i livelli.
Detto questo, vista la mia innata passione per la musica, musica che per decenni ho anche suonato in giro per locali, ti posso ragionevolmente dire che, visto il mio lavoro, ho avuto la possibilità di provare a fondo tanti, ma tanti ampli HI FI, e non sto parlando di prove e o analisi strumentali, per altro da me ovviamente fattibili, ma solo di ascolto, di pura sensazione, insomma di emozione.
Ho ascoltato valvolari del costo in produzione di un paio di centinaia di euro e venduti a cifre assolutamente incredibili, beati loro....., pre e finali americani costosissimi, ecc. ecc. e mi sento nella posizione di affermare che l'amplificatorino suddetto della Rotel, al di là della sua esigua potenza, a livello timbrico è assolutamente eccezionale.
Che sia con l'età rincoglionito?
Con stima,
Aldo - E-mail: belfantielettronica (at) tin.it

LC
Caro Aldo,
l'amplificatore integrato Rotel RA 312 era un entry-level (18 watt per canale) del catalogo Rotel negli anni dal 1976 al 1981, costava all'epoca 190$ (non sono un mago, sono informazioni che si ricavano dal sito Rotel :-)). Più in basso nella scala gerarchica c'erano solo l'RA 212 e l'RA 112. Il top di gamma era l'RA 1412, un mostro (bellissimo) da 110 watt per canale che costava allora la bellezza di 800$. Io possiedo l'RA 611, un 30 watt per canale che costava all'epoca 270$, una sorta di oggetto mid-class, molto bello, peraltro.
Detto questo, credo di conoscere abbastanza bene la timbrica di quegli amplificatori. Non mi sento di darti torto ma non riesco ad essere completamente d'accordo. Come tanti altri amplificatori di quegli anni, il suono è un po' ruffiano, specie se paragonato alla trasparenza ed alla precisione delle macchine moderne. Certamente può piacere, su questo non discuto, ma la mancanza di informazioni e la compressione dinamica sono, a mio parere, due parametri che rendono l'ascolto - oggi - assolutamente anacronistico. Ripeto, non dubito che possa piacere ma da qui a dire che è migliore di tante amplificazioni moderne ce ne passa. Non solo, questi amplificatori bisognerebbe giudicarli dopo averli ricostruiti da cima a fondo (tutta la componentistica passiva è probabilmente "andata"), operazione costosa e piuttosto inutile. Abbinato a diffusori "facili" magari può risultare ancora piacevole, è pur sempre un bel tuffo nel passato ma secondo me non si va oltre questo.
Tieni conto che proprio in quegli anni la NAD usciva col suo 3020 (Series 20), sbaragliando letteralmente la concorrenza. Se gli altri ampli esistenti fossero stati così "buoni" come avrebbe fatto il 3020 a far piazza pulita, diventando l'ampli più venduto nella storia dell'HiFi? Evidentemente il confronto fatto all'epoca con la diretta concorrenza doveva essere impietoso. Il 3020 è ancora un ampli piacevole anche se bisogna pur ammettere che il tempo ha fatto la sua parte persino con lui (specie se parliamo del primo Series 20).
In conclusione, va benissimo l'operazione nostalgia...ma teniamo i piedi per terra. Comunque sia, l'importante, alla fine di tutti i discorsi che si possono fare, è che tu sia soddisfatto ed appagato. In fondo siamo tutti qui per goderci la Musica nel migliore dei modi.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!

I volumi della posta precedente

Vol.01 | Vol.02 | Vol.03 | Vol.04 | Vol.05 | Vol.06 | Vol.07 | Vol.08 | Vol.09 | Vol.10 | Vol.11 | Vol.12 | Vol.13 | Vol.14 | Vol.15 | Vol.16 | Vol.17 | Vol.18 | Vol.19 | Vol.20 | Vol.21 | Vol.22 | Vol.23 | Vol.24 | Vol.25 | Vol.26 | Vol.27 | Vol.28 | Vol.29 | Vol.30 | Vol.31 | Vol.32 | Vol.33 | Vol.34 | Vol.35 | Vol.36 | Vol.37 | Vol.38 | Vol.39 | Vol.40 | Vol.41 | Vol.42 | Vol.43 | Vol.44 | Vol.45 | Vol.46 | Vol.47 | Vol.48 | Vol.49 | Vol.50 | Vol.51 | Vol.52 | Vol.53 | Vol.54 | Vol.55 | Vol.56 | Vol.57 | Vol.58 | Vol.59 | Vol.60 | Vol.61 | Vol.62 | Vol.63 | Vol.64 | Vol.65 | Vol.66 | Vol.67 | Vol.68 | Vol.69 | Vol.70 | Vol.71 | Vol.72 | Vol.73 | Vol.74 | Vol.75 | Vol.76 | Vol.77 | Vol.78 | Vol.79 | Vol.80 | Vol.81 | Vol.82 | Vol.83 | Vol.84 | Vol.85 | Vol.86 | Vol.87 | Vol.88 | Vol.89 | Vol.90 | Vol.91 | Vol.92 | Vol.93 | Vol.94 | Vol.95 | Vol.96 | Vol.97 | Vol.98 | Vol.99 | Vol.100 | Vol.101 | Vol.102 | Vol.103 | Vol.104 | Vol.105 | Vol.106 | Vol.107 | Vol.108 | Vol.109 | Vol.110 | Vol.111 | Vol.112 | Vol.113 | Vol.114 | Vol.115 | Vol.116 | Vol.117 | Vol.118 | Vol.119 | Vol.120 | Vol.121 | Vol.122 | Vol.123 | Vol.124 | Vol.125 | Vol.126 | Vol.127 | Vol.128 | Vol.129 | Vol.130 | Vol.131 | Vol.132 | Vol.133 | Vol.134 | Vol.135 | Vol.136 | Vol.137 | Vol.138 | Vol.139 | Vol.140 | Vol.141 | Vol.142 | Vol.143 | Vol.144 | Vol.145 | Vol.146 | Vol.147 | Vol.148 | Vol.149 | Vol.150 | Vol.151 | Vol.152 | Vol.153 | Vol.154 | Vol.155 | Vol.156 | Vol.157 | Vol.158 | Vol.159 | Vol.160 | Vol.161 | Vol.162 | Vol.163 | Vol.164 | Vol.165 | Vol.166 | Vol.167 | Vol.168 | Vol.169 | Vol.170 | Vol.171 | Vol.172 | Vol.173 | Vol.174 | Vol.175 | Vol.176 | Vol.177 | Vol.178 | Vol.179 | Vol.180 | Vol.181 | Vol.182 | Vol.183 | Vol.184 | Vol.185 | Vol.186 | Vol.187 | Vol.188 | Vol.189 | Vol.190 | Vol.191 | Vol.192 | Vol.193 | Vol.194 | Vol.195 | Vol.196 | Vol.197 | Vol.198 | Vol.199 | Vol.200 | Vol.201 | Vol.202 | Vol.203 | Vol.204 | Vol.205 | Vol.206 | Vol.207 | Vol.208 | Vol.209 | Vol.210 | Vol.211 | Vol.212 | Vol.213 | Vol.214 | Vol.215 | Vol.216 | Vol.217 | Vol.218 | Vol.219 | Vol.220 | Vol.221 | Vol.222 | Vol.223 | Vol.224 | Vol.225 | Vol.226 | Vol.227 | Vol.228 | Vol.229 | Vol.230 | Vol.231 | Vol.232 | Vol.233 | Vol.234 | Vol.235 | Vol.236 | Vol.237 | Vol.238 | Vol.239 | Vol.240 | Vol.241 | Vol.242 | Vol.243 | Vol.244 | Vol.245 | Vol.246 | Vol.247 | Vol.248 | Vol.249 | Vol.250 | Vol.251 | Vol.252 | Vol.253 | Vol.254 | Vol.255 | Vol.256 | Vol.257 | Vol.258 | Vol.259 | Vol.260 | Vol.261 | Vol.262 | Vol.263 | Vol.264 | Vol.265 | Vol.266 | Vol.267 | Vol.268 | Vol.269 | Vol.270 | Vol.271 | Vol.272 | Vol.273 | Vol.274 | Vol.275 | Vol.276 | Vol.277 | Vol.278 | Vol.279 | Vol.280 | Vol.281 | Vol.282 | Vol.283 | Vol.284 | Vol.285 | Vol.286 | Vol.287 | Vol.288 | Vol.289 | Vol.290 | Vol.291 | Vol.292 | Vol.293 | Vol.294 | Vol.295 | Vol.296 | Vol.297 | Vol.298 | Vol.299 | Vol.300 | Vol.301 | Vol.302 | Vol.303 | Vol.304 | Vol.305 | Vol.306 | Vol.307 | Vol.308 | Vol.309 | Vol.310 | Vol.311 | Vol.312 | Vol.313 | Vol.314 | Vol.315 | Vol.316 | Vol.317 | Vol.318 | Vol.319 | Vol.320 | Vol.321 | Vol.322 | Vol.323 | Vol.324 | Vol.325 | Vol.326 | Vol.327 | Vol.328 | Vol.329 | Vol.330 | Vol.331 | Vol.332 | Vol.333 | Vol.334 | Vol.335 | Vol.336 | Vol.337 | Vol.338 | Vol.339 | Vol.340 | Vol.341 | Vol.342 | Vol.343 | Vol.344 | Vol.345 | Vol.346 | Vol.347 | Vol.348 | Vol.349 | Vol.350 | Vol.351 | Vol.352 | Vol.353 | Vol.354 | Vol.355 | Vol.356 | Vol.357 | Vol.358 | Vol.359 | Vol.360 | Vol.361 | Vol.362 | Vol.363 | Vol.364 | Vol.365 | Vol.366 | Vol.367 | Vol.368 | Vol.369 | Vol.370 | Vol.371 | Vol.372 | Vol.373 | Vol.374 | Vol.375 | Vol.376 | Vol.377 | Vol.378 | Vol.379 | Vol.380 | Vol.381 | Vol.382 | Vol.383 | Vol.384 | Vol.385 | Vol.386 | Vol.387 | Vol.388 | Vol.389 | Vol.390 | Vol.391 | Vol.392 | Vol.393 | Vol.394 | Vol.395 | Vol.396 | Vol.397 | Vol.398 | Vol.399 | Vol.400 | Vol.401 | Vol.402 | Vol.403 | Vol.404 | Vol.405 | Vol.406 | Vol.407 | Vol.408 | Vol.409 | Vol.410 | Vol.411 | Vol.412 | Vol.413 | Vol.414 | Vol.415 | Vol.416 | Vol.417 | Vol.418 | Vol.419 | Vol.420 | Vol.421 | Vol.422

© Copyright 2007 Lucio Cadeddu - www.tnt-audio.com

[ Home | Redazione | FAQ | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]