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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Ripristino (con successo) di un vecchio giradischi
  2. Pre phono e cavi
  3. Ristrutturazione sala d'ascolto
  4. Accoppiamenti in continua ed impedenza d'ingresso/uscita
  5. Pochi bassi
  6. Collegamento uscite A + B
  7. Migliorare il CD player con un DAC
  8. Ampli integrato sotto gli 800 €
  9. Primo impianto con 2500 €
  10. Piccole casse per un piccolo impianto

Ripristino (con successo) di un vecchio giradischi
[Kenwood
Egregio Direttore,
la riscrivo per ringraziarla di tutti i consigli che offre gratuitamente sulla rivista e via email (non è da tutti al giorno d'oggi). La elogio per la guida su come sitemare e per quella su come scegliere il giradischi.
Le chiedo perdono per questa mail molto lunga. Le dico che, grazie a queste guide, ho avuto tramite un amico, un giradischi kenwood KD-2000 e spinto dal suo consiglio di esaminare il giradischi se ne vale la pena, l'ho fatto.
Il giradischi è costruito in truciolare molto spesso e anche molto rigido, unica pecca, la base sottostante che è in plastica. Il Gira, aveva il motore bruciato e dopo vari tentativi tra le varie assistenze in tutta italia, niente. Spulciando su ebay, noto un Imperial pt-5500 al costo di 20 euro, mi sembrava di fattura simile, ma in plastica, rischio e mi arriva l'oggetto. Lo smonto e...... sorpresa, il motorino è identico!!!
Mi appresto a montare il motorino e a fare fare delle modifiche al Kenwood. Per prima cosa, il motore era sospeso con un sistema molle-isolatori che ho totalemnte sostituito con molle nuove un po' più morbide e al posto dei suoi isolatori, ho utilizzato delle sospensioni-isolatori che si trovano nei lettori cd dei pc (ma quelli un po' più datati che già consentivano un utilizzo sia orizzontale che verticale dell'apparecchiatura.
Il cavo elettrico, non va più direttamente, ma ha il suo spinotto e in più, arriva il cavo, l'ho fatto scorrere nel giradischi, isolato da anelli in ferrite, adeguatamente incollati tra di loro, in modo da formare un tubo e adeguatamente fissati sul telaio.
Idem per i cavi di segnale, che non fuoriescono più direttamente, ma tramite spinotti rca da pannello, dorati. Tutte le saldature, sono state effettuate con stagno senza piombo.
Le manutenzioni meccaniche le ho effettuate tutte, tranne al sistema di ritorno del braccio, che ho volutamente escluso. L'apparecchio, aveva un bel sistema per i cavi di segnale, praticamente, con il braccio in posizione di riposo, i cavi segnale, vengono disattivati tramite switch meccanico con contatti dorati.
Infine, ho asportato totalmente la sotto-base in plastica, lasciando tutto a vista (dal basso) ed applicando tre punte in alluminio (recuperate da varie stampanti e/o fotocopiatori (sono un tecnico di computer) e sulla base di appoggio, tre gommini dove poggiano le punte. Messo tutto a livello, tarati pesi, testina con dima, è pronto per essere utilizzato.
Possedevo prima di questo un Pioneer PL-225, del quale non ero soddisfatto. All' utilizzo, il giradischi è silenziosissimo, sia a livello di rumori meccanici (inesistenti) sia nei cavi di segnale (a giradischi acceso ho alzato al massimo il volume, ottenendo un ronzio leggerissimo solo alle ultime due tacche di volume), il suono è un altro mondo, molto reale e definito (il lettore cd non lo utilizzo per niente, merito anche degli LP perfetti che mi ritrovo e che continuo ad acquister da un rivenditore ebay in Germania).
Unica pecca, non so come si regola il tracking (a pesetto sospeso) e il braccio non è regolabile in altezza (ma in funzione è perfettamente orizzontale).
Posseggo tre testine: 1 audio technica AT-35 (presumo), 1 ortofon omb5, 1 ortofon sg con stilo 10. e preferisco di gran lunga il suono della sg, molto meno chiuso, più arioso e cristallino delle altre.
Mi perdoni ancora per l'essermi dilungato troppo, ma come può capire, sono molto entusiasta del risultato, ottenuto grazie a LEI.
Salvatore - E-mail: 3333689224 (at) tim.it

LC
Caro Salvatore,
mi sono divertito a leggere il resoconto della "rinascita" di questo giradischi, da appassionato di oggetti con qualche anno alle spalle, l'idea e l'impegno di un restauro mi affascinano sempre. Per quanto riguarda l'antiskating (che tu erroneamente chiami tracking) potresti andare un po' a tentativi con un disco test apposito oppure acquistare in rete il manuale di servizio di questo giradischi, del quale ho pubblicato la foto qui sopra. Basta digitare "Kenwood KD 2000 service manual" su Google. Estendo il consiglio a tutti coloro che settimanalmente mi inviano richieste di manuali tecnici o d'uso dei prodotti più disparati. Esiste Google...usiamolo! Per quanto riguarda l'analogico, poi, esiste una vera miniera GRATUITA di manuali di giradischi, bracci e testine su
www.vinylengine.com. Quello del KD 2000 non c'è, ma si compra su Ebay per pochi euro.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Pre phono e cavi
Caro Lucio,
approfitto ancora della tua competenza e cortesia. Dopo la tua risposta sulla sostituzione del mio ampificatore (
Rubrica della Posta n. 434) ho fatto un po' di prove, ho ascoltato qualche ampli e alla fine ho scelto un pre - finale Aloia piuttosto datati (PRE PST-140; finale ST- 240), ma dei qualisono molto soddisfatto. Ho bisogno ancora qualche consiglio:

  1. Il preamplificatore non ha la scheda phono, ho già contattato il sig. Aloia ma le schede non sono più disponibili. Dovendo rivolgersi ad un pre phono esterno pensi che i prodotti attorno ai 100 euro (cambridge 540P o 640 P; Docet; Project) possano essere adeguati al mio impianto oppure vale la pena raddoppiare il budget (fino a 250 euro) per prendere qualcosa di superiore nell'usato (Black cube base non se; clearaudio basic; GRAM SLEE2), anche considerando che prima o poi dovrò cambiare testina e, se il giradischi + braccio lo permette, vorrei provare qualche modello Grado migliore (ad es. silver) o goldring. Tra questi citati (o altri che ritieni di aggiungere) a quali vanno le tue preferenze?
    Ti ricordo il mio impianto:
    • Giradischi Thorens TD 160 prima serie con braccio di serie (TP 16) e cavo phono autocostruito con cavo microfonico sbilanciato (tnt shield)
    • testina grado red
    • Pre Aloia PST 140
    • Finale Aloia ST 240
    • cavo di segnale cd- pre van den hul thunderline
    • cavo pre-finale: at cables def
    • cavi di potenza: VDH clearwater
    • diffusori da stand Totem model One
  2. A proposito, tra pre e finale sto usando un cavo di segnale che avevo già: posso avere dei benefici nel sostituirlo con un vdh thunderline (come quello tra cd e pre)?
Grazie e scusa per le tante domande,
Vincenzo - E-mail: vincenzo.falvella (at) gmail.com

LC
Caro Vincenzo,
è normale che le schede phono di un pre un po' datato come il tuo non siano più disponibili. L'impianto meriterebbe qualcosa di più di un pre fono entry-level. Fossi in te proverei coi nomi che hai citato, rigorosamente da reperire usati. Aggiungi alla lista anche l'Audio Analogue Aria ed il Rega Fono. Soprattutto in previsione di un cambio di testina, direi che scegliere da subito un buon pre fono sia la strada più sensata da seguire.
Per quanto riguarda i cavi, puoi fare un semplice esperimento: utilizzando il giradischi come sorgente prova a mettere tra pre e finale il cavo che ora utilizzi tra CD e pre. Dovessi sentire differenze in senso positivo potrebbe essere il caso di pensare ad un upgrade. Purtroppo non conosco il cavo "at cables def" e mi è impossibile una sua valutazione ma, visto che tu puoi farla direttamente sul tuo impianto e con le tue orecchie...non esitare!
A volte sembra quasi che gli audiofili abbiano paura a provare il materiale che hanno in casa...possibile che abbiate così poca fiducia nelle vostre orecchie? Il giudizio di un sedicente esperto vale sino ad un certo punto. Alla fine l'impianto è vostro e le orecchie idem: fatta salva una certa qualità di base, la scelta deve dipendere maggiormente dal vostro gusto personale e non da quello dell'"esperto" che, magari, ha pure gusti diametralmente opposti ai vostri. In ogni caso, fare prove "dirette" è una palestra utilissima. Si impara di più così che facendo mille domande a mille esperti diversi. La mia piccola esperienza in questo settore l'ho maturata facendo poche domande agli altri e molte a me stesso.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ristrutturazione sala d'ascolto
Gentilissimo Direttore,
essendo alle prese con la ristrutturazione di casa avrei bisogno di un suo gentile consiglio, Le invio in allegato la bozza della disposizione, all'interno della sala, dell' impianto audio ovviamente non sono sicuro di ottenere il miglior risultato che solo dopo diverse prove valuterò.
Vorrei avvicinarmi il più possibile alla condizione ideale in quanto con i lavori in corso posso ancora scegliere gli attacchi elettrici e le varie fuoriuscite di fili di potenza in modo da poterli incassare nelle pareti.
Come noterà nell'immagine inviatale, nella mia ipotesi ci sarebbe un muretto altezza 1,20 m per accogliere al centro la tv e alle estremità le due casse, cosa ne pensa?
Se tale disposizione la dovesse ritrovare funzionale, di che materiale sarebbe meglio costruire il muretto per non perdere qualità nell'ascolto? Cartongesso con lana di vetro all'interno o muratura?
Un ulteriore dubbio è se arrotondare gli angoli della sala oppure sistemarli con il cartongesso, come vede nella figura, riempiti di lana di vetro?
Il consiglio che le chiedo è ovviamente quello di ipotizzare la posizione che teoricamente ritiene più valida in modo da poter predisporre le uscite dei cavi.
Il mio impianto è composto da: Casse Klipsch RF 35, lettore NAD C521, amplificatore ARCAM Diva 200, cavi di segnale e di potenza Monster cable.
Spero di non averla annoiata.
Ringrazio per la sua grande disponibilità,
Fabio - E-mail: scilingo.fabio (at) alice.it

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Fabio,
la disposizione dei diffusori in ambiente non sembra penalizzante, certamente il muretto sarebbe meglio se non ci fosse ma temo che tu non possa farne a meno. In linea del tutto generale meno "ostacoli" ci sono tra i diffusori e tra questi ed il punto d'ascolto e meglio è. In altre parole, se non fosse estremamente necessario, io non lo realizzerei.
Detto questo, il materiale del muretto non è particolarmente importante, ma direi che una costruzione in mattoni tradizionali o speciali tipo Poroton sia preferibile al cartongesso, anche tenendo conto del fatto che mi pare di capire che questa realizzazione debba sostenere carichi anche non trascurabili (TV, impianto?).
Per quanto riguarda gli angoli l'idea di "eliminarli" non è malvagia. Forse in questo caso sarebbe meglio ricorrere ad una soluzione meno drastica della muratura in mattoni: il cartongesso, qualora servisse nuovamente un angolo "vero" (magari per posizionare un nuovo mobile) può sempre essere rimosso senza troppi traumi.
Non mi è chiaro se l'impianto andrà vicino al punto d'ascolto oppure sul muretto insieme alla TV. Nel primo caso i collegamenti dovranno percorrere un bel po' di strada, fai realizzare delle canalette molto larghe, direi le più larghe possibile. Meglio abbondare che ritrovarsi con il problema di non riuscire a farci passare cavi non troppo flessibili o di sezione generosa come molti cavi "speciali" per HiFi. Piuttosto, non vedo un percorso "facile" per raggiungere le casse, partendo dai divani se non...passando sotto il pavimento. Non ho idea di che livello di ristrutturazione tu abbia in mente, quindi non posso essere più preciso. Se invece l'impianto sta sullo stesso muretto delle casse, forse non è neppure necessario far passare i cavi sottotraccia.
Già che ci sei, fai realizzare tre linee elettriche dedicate all'impianto: una per la TV e gli altri apparecchi video, l'altra per le sorgenti audio e la terza per l'amplificazione. Bastano dei cavi di buona sezione (tipo 3 x 4.0 mmq, ma basta anche 2.5) da far uscire direttamente dal contatore ENEL, magari asserviti ognuno ad un magnetotermico separato. Accertati che ci sia una buona messa a terra.
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Accoppiamenti in continua ed impedenza d'ingresso/uscita
Salve Lucio,
Ti scrivo sperando di non abusare della tua cortesia sottoponendoti alcuni problemi.
Ho restaurato due coppie di ampli valvolari Kebschull.2 monoblock 35/70 da 35 watt e 2 150/800 da 150 watt. Gli ampli funzionano perfettamente con il mio pre Spectral dmc 10 delta. Capita talvolta che alzando repentinamente il volume a circa la metà alternativamente uno dei due ampli 150 vada in protezione e si scolleghi. Il pre spectral possiede due coppie di uscite pre una accoppiata in ac e una in dc. Queste coppie sono entrambe occupate dalle due coppie di amplificatori che ovviamente accendo alternatamente. I 150 sono collegati sull'uscita accoppiata in dc. Può essere questo il problema? L'uscita accoppiata in dc o tenere occupate entrambe le uscite anche se gli ampli sono accesi in maniera alternata?
Una successiva domanda riguarda l'accoppiamento dei finali valvolari in questione che tipicamente hanno una impedenza in ingresso di circa 50k ohm, con un pre da me restaurato (dynaco pas 2) il quale invece ha una impedenza di uscita attualmente di 250 k. Dico attualmente perchè normalmente esce sopra i 500 k, ma come da istruzioni del costruttore togliendo due resistenze in parallelo da 270 k si attenua fino al valore descritto.
Ho provato il collegamento in questione e trovo bassi meno profondi rispetto all'accoppiata con lo Spectral. Bella scoperta dirai lo Spectral non è il Dynaco. Ma il quesito è relativo all'impedenza, è lei la resposabile della caduta dei bassi? (non drammatica peraltro) o è solo questione di qualità riferita al povero Dynaco?
Da ultimo è una accoppiata fattibile? Nel senso che finali valvolari possono sopportare senza danno questa differenza? Dico questo perchè un finale Meitner accoppiato al pas 2 va in protezione immediatamente con l'alzare del volume.
Ti porgo i miei più cordiali saluti e complimenti per la rubrica
Maurizio - E-mail: maurizio_pignone (at) hotmail.com

LC
Caro Maurizio,
prima di tutto evita di usare l'uscita accoppiata in continua, evidentemente il povero Kebschull non gradisce! Se neppure lui ha condensatori in ingresso (non so, bisognerebbe vedere lo schema) la continua passa liscia ed arriva sino ai tubi. Sei fortunato perché va in protezione, poteva accadere di peggio. Puoi usare entrambe le uscite ma quella diretta in DC la eviterei. Volendo pilotare due coppie diverse di finali ti conviene sdoppiare il segnale in uscita (quella in AC) con dei connettori ad Y (o a T).
Per quanto riguarda l'altro accoppiamento, certamente l'uscita a 250k - se fosse vera, e non credo lo sia - del Dynaco mal si adatterebbe all'ingresso da 50k dei finali. Non so quanto questo possa influire sulla qualità del suono (è difficile da prevedere) ma certamente dal punto di vista elettrico non è una situazione ideale. C'è, comunque, qualcosa che non mi torna. Le specifiche originali del PAS2 dichiaravano un'impedenza d'uscita "normale", di 1000 Ohm ed infatti il "carico" consigliato per il finale (leggi: la sua impedenza d'ingresso) avrebbe dovuto essere di almeno 100k o superiore. Vedi ad esempio il manuale originale che puoi scaricare gratuitamente dal sito
Dynaco-doctor.com della Curcio Audio. Non capisco dunque come il tuo PAS2 sia così tanto "fuori specifiche". Tra l'altro, un'impedenza d'uscita così alta lo rende incompatibile con il 99.9% dei finali in circolazione!!!
E' altamente probabile che tu stia leggendo la specifica sbagliata...infatti il manuale parla di 250k di impedenza d'ingresso (e non di uscita!) per gli ingressi "high level".
Il fatto che il finale Meitner vada in protezione quando collegato al PAS2 può significare che il pre "esce" con una componente in continua molto elevata che i condensatori in ingresso del finale - se presenti - non riescono a limitare a sufficienza. Accertati che il tuo PAS2 sia stato restaurato a dovere prima di rischiare la salute dei finali ad esso collegati.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Pochi bassi
Caro Direttore, le scrivo per chiederle un consiglio.

Stanza regolare 4,40 x 3,20. Casse tra i 30 ed i 50 cm dalla parete (le sposto), lato lungo.
Per l'impianto avrò speso nel tempo - tra nuovo, usato e cavi - sui 1400E.
Ascolto con soddisfazione ma in alcuni passaggi ho la sensazione che le casse, che suonano bene, oltre a un certo punto "non scendano". Non ascolto a volumi inauditi e tengo la rotella del t-amp tra le ore 9 e le 12. Direi perciò, ma non sono un esperto, che la potenza dell'amplificatore non c'entri.
Avrei quindi pensato di affiancare alle casse un subwoofer attivo, ma siccome davvero non conosco l'oggetto avrei bisogno di un suggerimento, per non fare un gran pasticcio. La Piega fa un suo subwoofer, sicuramente adatto, ma usato non si trova e comprarlo nuovo sarebbe fuori dalla logica del mio impianto. Dovrei stare sui 3-400E, anche usato (finora mi è andata bene..), l'importante è che lasci l'impostazione del suono com'è ora, aggiungendo qualcosina senza nulla togliere.
Le chiedo lumi, e la ringrazio.
Andrea - E-mail: coordinator (at) libero.it

LC
Caro Andrea,
mi sembra strano tu non abbia bisogno di più potenza. Le Piega sono da 89 dB di sensibilità e la stanza è di circa 15 mq. Probabilmente la loro impedenza di 4 Ohm rende i circa 10 watt del T-Amp sufficienti. Per la questione del basso un po' timido io escluderei l'acquisto del subwoofer. Con una spesa molto inferiore (meno della metà del budget che hai stanziato) puoi acquistare un ampli
Trends Audio TA 10.1 che, oltre ad avere un suono nettamente migliore rispetto al T-Amp su tutta la gamma audio, possiede anche una risposta in gamma bassa lineare (e non leggermente calante come quella del T-Amp).
Secondo me il passo in avanti nella direzione sperata sarebbe decisivo. Inserire un subwoofer qualunque sarebbe complicato e dall'esito incerto. Intanto dovresti studiare un sistema per regolare il volume del sub simultaneamente al volume dei diffusori e questo, senza doppie uscite pre, è praticamente impossibile da realizzare. Un sub passivo sarebbe ancor meno desiderabile, il carico per il T-Amp sarebbe eccessivo ed il match con la sensibilità delle Piega sarebbe tutto da inventare, per non parlare della frequenza di incrocio. Potresti, è vero, usare eventuali connessioni "front" in uscita dal sub ma il collegamento andrebbe ad inficiare una delle caratteristiche "chiave" del suono del T-Amp...ovvero la sua estrema semplicità, essendo in pratica un "cavo con guadagno", date le sue minuscole dimensioni ed il percorso del segnale all'interno del chip Tripath, che più breve di così non si può!
Quindi: Trends Audio TA 10.1 per migliorare su tutti i parametri, gamma bassa compresa...oppure un altro integrato in classe D (ne abbiamo recensito diversi) se vuoi provare l'ebbrezza di qualche decina di watt in più.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Collegamento uscite A + B
Vorrei innanzitutto, ringraziarVi per il servizio che ci fornite e per la professionalità dimostrata che ci aiuta molto a muoverci in un mercato dove pubblicità e spesso cattiva informazione la fanno da padroni.
Il mio dubbio nasce leggendo un vostro commento che riporto:

"D'altra parte dovreste già sapere, se aveste letto qualche articolo di questa sezione di FAQ che 4 casse sono del tutto inutili (anzi dannose) quando si ascolta in semplice stereofonia. Diverso è il discorso dell'Home Theater, ma in questo caso gli amplificatori sono già nati per amplificare SEPARATAMENTE più coppie di casse, quindi il problema non si pone. Questo non significa che siano migliori, semplicemente sono nati per scopi diversi."
Mi piacerebbe approfondire questo argomento che si sposa in parte con il mio impianto. Io ho un amplificatore DENON, che ha la possibilità di switchare tra 2 e 4 casse in uscita ed ho utilizzato questa opzione per collegare le mie casse (autocostruite con Woofer e Midrange Ciare, tweteer Peerless) + 2 casse adibite a Subwoofer (sempre altoparlanti Ciare).
Il risultato, a detta sia delle mie orecchie e sia da commenti generici di Audiofili come me non espressamente tecnici è ottimo. Ora, per migliorare il mio impianto vorrei passare ad un amplificatore valvolare o ibrido, tralasciando le innumerevoli prove di ascolto fatte su Mcintosh, Graaf, Pathos, AudioResearch ecc.., il mio dubbio è come faccio a collegare le mie casse + i 2 subwoofer se la maggior parte di questi ampli hanno solo l'opzione di 2 casse in uscita?
Quanto posso perdere in termini di resa se collego in parallelo cassa + subwoofer?
Probabilmente questa richiesta non soddisfa i requisiti per una pubblicazione in FAQ, ma se gentilmente vogliate rispondermi, meglio se via mail, mi chiarireste sicuramente le idee.
Spero di essermi riuscito a spiegare, conscio che probabilmente le innumerevoli richieste vi giungano vi impediscano di darmi una risposta in breve tempo, vorrei salutarVi ringraziandomi e scusandomi del disturbo.
Saluti.
Antonio - E-mail: antonio.vendetti (at) telecomitalia.it

LC
Caro Antonio,
la tua è una domanda piuttosto frequente e pertanto preferisco risponderti pubblicamente, anche se il tema è stato già trattato altre volte, sia su questa Rubrica che sulle FAQ, nell'articolo dedicato al
biwiring. Gli amplificatori "stereo" che dispongono di doppie uscite per i diffusori hanno tali morsetti esattamente collegati in parallelo, né più né meno come faresti tu se collegassi i tuoi diffusori ed i tuoi sub ad un'unica uscita. Basta aprire l'ampli per rendersi conto di questo fatto semplicissimo. Non a caso in genere i manuali sconsigliano di collegare alle uscite A+B diffusori dall'impedenza troppo bassa! L'ampli è sempre lo stesso, lo stadio di potenza idem, più diffusori gli si collegano in parallelo e più l'impedenza "vista" dall'ampli diminuisce. Quindi: puoi collegare il tuo sistema satelliti + sub ad un'unica uscita, accertandoti però che questo non causi un superlavoro per gli stadi finali. Ad esempio, se sia i satelliti che i sub hanno un'impedenza nominale di 8 ohm, collegandoli entrambi l'ampli vedrebbe un carico di 4 Ohm. La maggior parte degli amplificatori commerciali non fa una piega su un carico di 4 ohm...ma non si sa mai. Certamente se i tuoi diffusori ed i tuoi sub avessero un'impedenza nominale di 4 Ohm...qualche problemino potrebbe sorgere (l'impedenza potrebbe scendere anche al di sotto dei 2 Ohm).
Visto che vuoi un amplificatore valvolare, prima accertati che sia in grado di pilotare correttamente un carico "basso" come quello che vuoi collegare. Il mio consiglio spassionato è quello di puntare ad un ampli a stato solido...molto...ehm...solido :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Migliorare il CD player con un DAC
Gent.mo dott. Cadeddu,
sono un affezionato lettore delle Sue magnifiche recensioni ormai da anni, e grazie ai Suoi consigli diretti (il magnifico "piccolo" Trends Audio 10.1 ne è un esempio!, che con le Klipsh RF7 mi permette di godere di tanta tanta Musica!) e indiretti, attraverso le risposte date ai Suoi tanti lettori, mi hanno consentito di migliorare progressivamente il mio impianto di riproduzione Audio Stereo con un budget limitato..(Grazie di cuore!).
Ora l'impianto è costituito da:

Vorrei sostanzialmente migliorare la mia sorgente digitale con l'aggiunta di un DAC esterno preso usato, magari su e-bay, con budget sui 50-120 euro (anche in kit...da autocostruzione), sfruttando il pur ottimo C521BEE solo come meccanica di lettura. Mi permetta di chiederLe se la "strategia" è corretta: può condurre ad un miglioramento "apprezzabile" della mia attuale sorgente con quel budget?
Eventualmente, tra i possibili DAC (anche usati) avrei individuato questi tre (ce ne sono altri?): Sul Trends UD-10 non ho poi capito se c'è anche un ingresso digitale (diverso dall'USB), con cui poterlo connettere alla "digital out" di un cdp classico, come il mio C521BEE.
RingraziandoLa ancora per il tempo dedicatomi, Le chiedo un parere in merito, e se eventualmente ha altre idee in proposito.
Cordialmente,
Marco - E-mail: marco.dimatteo (at) telecomitalia.it

LC
Caro Marco,
non sono sicurissimo che il passo in avanti sarebbe significativo. Potrebbe essere un'esperimento interessante ma dubito che ti darebbe grandi soddisfazioni. L'ideale sarebbe poter provare, magari sulla nostra mailing list trovi qualche audiofilo disposto a farti provare un DAC tipo questi che hai elencato. In generale, entro certi livelli di spesa, non ritengo la soluzione CDP + DAC esterno conveniente, perché si deve sommare il costo di un cavo digitale decente e, comunque, si è pagato qualcosa che non si usa (il DAC e lo stadio d'uscita interni al lettore CD). Ha più senso una soluzione estrema tipo lettore DVD da 50 € + uno di questi nuovi DAC super-economici, ad esempio. Fossi in te, proverei a vendere il NAD e cercherei un lettore integrato di livello superiore, magari usato di pochi anni. Con il ricavato dalla vendita del tuo NAD + il budget per il DAC ed il cavo digitale dovresti riuscire a prendere qualcosa di "serio". Oppure, nel nuovo, potresti fare un pensierino ad un multilettore della Oppo, del quale abbiamo parlato più volte qui su TNT-Audio.
Per quanto riguarda infine il Trends Audio, temo non lo possa utilizzare facilmente come DAC vero e proprio. L'uscita "convertita" (analogica, cioè) è disponibile solo per le cuffie. E' chiaro che con un adattatore (che è fornito) si può usare come uscita linea ma diciamo che non è nato esattamente per questo scopo. Mi auguro che alla Trends Audio si decidano a realizzare un DAC analogo con una coppia di uscite analogiche di linea tradizionali su RCA. Se guardi sul sito sembrerebbe un prodotto in via di realizzazione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ampli integrato sotto gli 800 €
Gentile Lucio,
ti chiedo un consiglio riguardo ad un possibile cambio di ampli che prima o poi vorrei fare... Ora ho

Attualmente viste le poche entrate a disposizione del pre NAD, il satellitare, il televisore ed il videoregstratore non sono collegati all'impianto e vorrei invece averle collegate allo stesso.
Vorrei rimanere su ampli integrato NAD vista l'alta compatibilità con le Sonus Faber (e poi Nad mi ha sempre colpito per la sua efficacia in relazione al prezzo). Diciamo che il mio sogno è l'M3 della Nad ma forse a quel punto le sonus faber non sarebbero sufficienti. Diciamo che il budget va dai 400,00 al massimo sui 800,00 € .. non disdegnerei l'usato ben tenuto. Il cavo d'alimentazione deve essere staccabile.
La musica che ascolto è di tutti i tipi Progressive anni 70 (pfm, king crimson etc...) Hard rock, prog metal (dream Theater), grunge, jazz, cantautore, folk insomma tutto ciò che ritengo interessante (anche qualcosa di classica).... posseggo moltissimi cd e molti vinili...
Devo dire che sono abbastanza soddisfatto della mia amplificazione ma credo che un amplificatore di concezione moderna possa tirare fuori un suono ancora più vicino al reale della registrazione, sia in termini di definizione che di palcoscenico..hai qualche consiglio da darmi?
Ti ringrazio anticipatamente. Paolo - E-mail: paolo.delvecchio (at) fastwebnet.it

LC
Caro Paolo,
nel nuovo, stando su NAD, potresti prendere il C352, 80 watt per canale e 7 ingressi più due tape in/out (senza phono). In alternativa un Audiolab 8000S, di pari potenza, con 6 ingressi linea a ben 3 "loop" tape in/out (ma senza phono) oppure Rotel RA 1062, con 6 ingressi (incluso un phono MM che ti serve), Marantz PM 7001, pure lui dotato di phono MM/MC, o ancora Myryad Cameo, 6 ingressi compreso phono MM.
Nell'usato ti si aprirebbe una scelta ben più ampia ma bisogna anche vedere che cosa riesci realmente a trovare e/o provare nel tuo impianto. In generale la presenza di tanti ingressi non è frequente su amplificatori votati al minimalismo e quindi al buon suono, forse potresti valutare un pre passivo separato per tutte le sorgenti meno "nobili" (video).
Per quanto riguarda la richiesta del cavo d'alimentazione staccabile non so come aiutarti, a memoria non ricordo quali apparecchi ne siano provvisti o meno. Mi sembra, in tutta sincerità, una caratteristica che può sì tornare utile ma certamente non è, né può essere in alcun modo, "decisiva".
La coppia 1020 + 3120 dovrebbe fruttarti un bel po' di soldi rivendendola. L'integrato 3120, in particolare, è abbastanza raro e ricercato, trattandosi della versione "super-audiophile" del NAD 3020.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primo impianto con 2500 €
Salve Direttore,
la seguo da tanto tempo e già so che la mia domanda la farà arrabbiare...
La scrivo perchè ho un dubbio...il dubbio di colui il quale intende investire nell'acquisto di un impianto stereo ma che alla luce di tutte le vicende attuali, non sa cosa comprare. Cosa non ha generato il T-Amp un minuscolo amplificatore dal costo irrisorio che se la gioca ad armi pari con amplificatori di ben altro costo, ed ancora la presenza sul mercato di elettroniche cinesi che anch'esse a fronte di un basso costo, sono positivamente recensite da esperti del settore, Lei compreso.
Vengo al dunque: se Lei dovesse consigliare un primo impianto exnovo al sottoscritto, cosa acquisterebbe?!? La informo che nel frattempo intendevo acquistare TA di Trend-audio anche per farmi un'idea...
Il mio ambiente d'ascolto e una stanza ad "L" con le seguenti dimensioni

Non so se mi sono spiegato chiaramente...spero di essermi fatto comprendere. In pratica della stanza uso solo la parte 4 x 4 x 4,5 mt, ed il punto d'ascolto è posto al centro a circa 2,5 mt dalla parete frontale..non posso fare di meglio...condivido l'appartamento con mia moglie che ha deciso di sistemare il tavolo del soggiorno alle spalle del divano....ma lasciamo stare.
Considerate le condizioni del mio ambiente e le distanze per la corretta sistemazione dei diffusori avevo pensato a dei diffusori da addossare alla parete! Ho ascoltato quindi le Naim Ariva pilotate da integtato Naim 5i e relativo Cd player CD5x e me ne sono praticamente innamorato...unico inconvenente il costo circa 5.000 euro esclusi i cavi!
Acquistando in rete e magari usato, spenderei sicuramente di meno, ma le elettroniche Naim sono ricercatissime e chiaramente il prezzo è comunque alto.
Dallo stesso rivenditore Naim ho avuto modo di ascoltare anche i Klimo con diffusori Bosendorfer ma considerati i costi mi accontenterei del Naim. La cifra che vorrei investire inizialmente per l'impianto è di circa 2500 euro.
Ascolto principalmente musica Jazz, fusion, pop.
Non si arrabbi troppo....
Grazie e saluti,
Alfredo - E-mail: cecom.deroberto (at) fbnet.it

LC
Caro Alfredo,
con 2500 € si possono fare tante cose. La sistemazione dell'impianto non mi è chiarissima (un disegno o una piantina, no?) ma se parli di addossare le casse alla parete sembrerebbe non esserci altra scelta. Questo non è necessariamente un problema, le casse si possono anche spostare in posizione d'ascolto quando dovesse servire.
Diffusori che possono essere sistemati molto vicini alla parete posteriore sono, oltre a Naim, anche Rega, Linn ed Audio Note. Potresti valutare, visto che ti è piaciuto il suono Naim, un sistema monomarca della Rega, con diffusori R3 (circa 900 euro), ampli Brio (o Mira 3) e sorgente Planet. La cifra totale dovrebbe rientrare nel budget, magari cercando ampli o lettore CD usati di pochi anni riesci anche a risparmiare un bel po'.
Dovresti ascoltare per valutare se il suono rientra nei tuoi "canoni" oppure no. L'impostazione generale non si discosta troppo da Naim. Di impostazione completamente diversa, magari da valutare, potrebbe essere un impianto con un integrato Trends Audio TA 10.1 e diffusori di buona sensibilità, tipo Triangle o Klipsch. Tieni conto che in questo caso la parete posteriore potrebbe essere un pochino più deleteria, però. Le Triangle Altea viaggiano intorno ai 1300/1400 € la coppia ed hanno una sensibilità di 91 dB, dovresti aggiungere 160 € circa per l'ampli ed il resto per una sorgente ad hoc, da ricercare nei cataloghi di Rotel, NAD, Cambridge Audio, ad esempio. In alternativa alle Triangle le americane Klispsch RF 82 da 98 dB di sensibilità, sempre da accoppiare alle elettroniche citate.
Si tratta di impianti molto diversi per filosofia ed impostazione sonora, senza un tuo giudizio d'ascolto diretto non si può andare oltre queste semplici indicazioni (e tante altre che si possono fare).
Mi chiedi "lei cosa acquisterebbe?". Ebbene, cosa acquisterei io non ha molta rilevanza, perché abbiamo esigenze diverse, gusti diversi ed esperienze molto differenti. Per approdare a certe tipologie sonore occorre aver fatto un po' di "gavetta", come per tutte le cose, d'altra parte. Potrebbe essere che le mie scelte "personali" siano troppo estreme per te, ad esempio. In ogni caso, piuttosto che provare a "sfamare" una volta un audiofilo, preferisco di gran lunga forzarlo a fare i primi passi da solo, ascoltando e cercando di capire quale sia, al momento, la strada più sensata da seguire. Insegnargli a sfamarsi da solo, a capirsi e scegliere di conseguenza. I gusti, poi, si affinano col tempo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Piccole casse per un piccolo impianto
Egregio direttore,
Le scrivo per avere un consiglio di esperto come lei è. Premetto che per questioni di budget purtroppo non sono in grado di potermi definire un patito di alta fedeltà, ma solo di buona musica.
Non amando i compromessi e non avendo liquidità a disposizione mi sono sempre rifiutato di comperare un sistema di quelli a "lucine scintillanti e pieni di false promesse" che si possono facilmente ed economicamente trovare nei grandi magazzini.
Pur di non spendere soldi inutili (anche se pochi) la musica mi ero ridotto ad ascoltarla in un mini impianto, pagato 39.99 euro alla LIDL... una presa di posizione più che una scelta di gusto tanto mi dicevo che vivendo in un monolocale di 45 m2 con moglie e figlio qualsiasi impianto sarebbe stato sprecato. Per ascoltare musica in maniera dignitosa raggiungevo casa di un amico che ha un buon impianto (ampli Rotel 920 AX il lettore cd non ricordo) e soprattutto delle casse che a parer mio avevano il suono adatto ad ascoltare la musica che privilegio (Jazz e classica) le SPENDOR S3/5. il suono di quelle casse lo definirei semplicemente giusto... equilibrato e non stanca mai, per usare una metafora sembra di vedere un quadro con buoni contrasti senza avere colori vivaci.
Ora che da un monolocale ci siamo trasferiti in una piccola casa, che prevede però un soggiorno 5 X 4 metri, ho deciso di cominciare a costruirmi un qualche cosa che (senza troppe pretese) mi possa far ascoltare la musica senza affaticarmi (questo è quello che chiedo all'impianto... un suono pulito, morbido con dei buoni medi che NON FACCIA VENIRE VOGLIA DI SPEGNERE L'IMPIANTO DOPO 2 ORE DI ASCOLTO). Tornando a Noi... mia moglie mi ha regalato un amplificatore TEAC AV-H 500 e il suo lettore cd... se voglio rimanere sposato non posso dirle che era meglio che mi consultasse prima di fare questa spesa (per fortuna minima) quindi per ora mi concentrerò sui diffusori... e fra qualche anno comprerò il resto... il problema resta sempre il budget.
In negozio ho trovato delle Chario Constellation lynx che suonavano molto bene e che soprattutto erano in esposizione e che quindi riuscirò a portare via per circa 500 € contro i 780 di listino. Però navigando in internet ho trovato un usato di SPENDOR S3/5 ad un prezzo assai simile. Il dilemma è che quelle casse io le ho sentite e apprezzate dal mio amico, ma quelle dell'offerta sono in una città lontana e non riuscirò ad ascoltarle (cosa credo indispensabile per un usato). Le domande che le pongo sono:

  1. La differenze delle casse è tale (una volta creato l'impianto Hi-Fi vero) da farmi fare un viaggio fino alla città delle SPENDOR oppure le Chario (che a detta del venditore sono solo meno blasonate delle SPENDOR ma di suono simile per quanto riguarda i medi e morbidezza generale) possono essere una valida alternativa?
  2. Una volta indirizzata la spesa su una o sull'altra marca di diffusori, quale amplificatore dovrò comperare considerando un budget sempre da qualche centinaio di euro per valorizzarne il suono ? (purtroppo fra almeno 2 anni... ma io ho tanta pazienza)
  3. Sarà così deleterio utilizzare l'impiantino TEAC per questo periodo? Cosa succederà abbinandolo a quelle casse? Avrà problemi solo di brillantezza del suono oppure mi comprometterà anche la morbidezza dello stesso e il piacere dei suoni medi (la cosa che più chiedo all'impianto...tanto da essermi imposto con mia moglie per NON comperare casse Bose per i problemi che hanno con i medi)
Spero che risponderà alla mia lettera e mi scuso in anticipo per gli scarsi dettagli che Le ho datoe del tempo che Le faccio perdere.
A presto,
Fabrizio - E-mail: tagliavini (at) irpi.cnr.it

LC
Caro Fabrizio,
il tuo mini-sistema Teac - pur non essendo la quintessenza del suono audiophile - non è certo da buttar via. Secondo me può andar bene per dare voce anche a diffusori di un certo "impegno". Non gli affiancherei le Spendor S3/5 (che non sono le LS 3/5A, ma una versione "moderna" che ci si è ispirata), per tante buone ragioni. Intanto questi diffusori sono particolari ed abbastanza esigenti. Sono poco sensibili (84 dB) e comunque non sopportano alti livelli d'ascolto. Hanno una risposta in frequenza in basso piuttosto limitata (90 Hz a -3dB). In una stanza da 20 mq, prima o poi, avrai voglia di avere più impatto e basse frequenze più corpose ed estese. Io andrei senza dubbio verso le Chario Constellation Lynx. Intanto il prezzo che hai trovato è particolarmente conveniente (il listino dovrebbe essere di poco superiore agli 800 €), poi sono decisamente più sensibili delle Spendor ed hanno una risposta in gamma bassa nettamente più estesa (67 Hz a -3 dB). Non sono un carico facilissimo ma il tuo Teac ha potenza sufficiente per farle "muovere" a dovere. Certo, meritano di più e di meglio, ma si può anche iniziare così. In più, le hai già ascoltate e ti sono piaciute.
La cosa più importante da fare è posizionarle come si deve, almeno i tweeters dovranno stare ad altezza d'orecchio e le pareti non dovranno essere troppo vicine. Poi, prima di giudicarle, lasciale suonare almeno 50 ore. Secondo me il risultato sarà al di sopra delle tue aspettative, anche con il sistemino Teac.
Per un'amplificazione migliore, visto che la prospettiva temporale è di due anni, direi che forse sia il caso di aspettare. Inutile consigliare ora apparecchi che fra due anni probabilmente non esisteranno più. Inoltre, visto il "passo" della tecnologia nelle nuove amplificazioni, è altamente probabile che fra qualche anno i benefici della classe D diverranno disponibili su un maggior numero di apparecchi di grande diffusione. Nel frattempo, goditi la Musica e cerca di ottenere il massimo dalle casse.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

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