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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Ancora sullo streaming ad alta risoluzione
  2. Primo impianto
  3. Insoddisfazione da primo impianto
  4. Preamplificatore e amplificazione "potente"
  5. Upgrade con 500 €
  6. CD che "scadono" (consumare preferibilmente entro pochi anni)
  7. 4000 € per un upgrade
  8. Primo impianto con piccoli diffusori
  9. Una petizione per avere Musica classica in TV
  10. Nuovo Forum sulla Classe D

Ancora sullo streaming ad alta risoluzione
Caro Direttore,
le scrivo per condividere con lei una esperienza molto costruttiva che ho fatto in questi giorni. Traendo spunto da una delle lettere di questa settimana, che parlava della possibilità offerta dalla Linn Records di scaricare tracce in formato "Studio Master" 24/96 FLAC mi è venuta voglia di ascoltare almeno una volta audio in alta definizione e allora ho spremuto le meningi per realizzare la cosa con gli strumenti a mia disposizione.
Generalmente ascolto musica con un impianto stereo così fatto:

In più ho anche un precedente impianto Home Theatre così composto: Non essendo dotato di lettori audio ad alta definizione (SACD o DVD-Audio) ho pensato al fatto che lo standard DVD-Video, oltre che al Dolby Digital (ACR) e al DTS, supporta anche audio PCM 24/96 2 canali. Cercando su Internet ho trovato diversi tool (di cui uno anche freeware, che ho usato) per creare un siffatto tipo di DVD-Video "solo-audio". Dopo vari combinazioni intermedie la catena audio finale è stata la seguente: Ho acquistato dalla Linn Records una raccolta di musica classica e una raccolta di musica jazz, la prima in formato 24/96 e l'altra in formato 24/44.1 (che ho ricampionato a 24/48). Devo dire che il risultato è semplicemente sbalorditivo! Non ho un orecchio da "audiofilo" ma il realismo trasmesso dal suono dei vari strumenti e dalla voce è sensibilmente migliore riepetto a quanto ascoltato fino ad oggi. Questa catena fra l'altro mi ha anche fatto notare per la prima volta la grande differenza di suono esistente tra i cavi di segnale VdH "The Name" e l'MK-III (mai notata prima).
Ulteriore esperimento: ho copiato il contenuto del mio "audio dvd" su una USB memory Pen e l'ho collegata all'ingresso USB del lettore DVD, nella speranza che riconoscesse il formato DVD e andasse in play. Sebbene non vada in play, con mia massima sopresa ho scoperto che esso è però in grado di riconoscere i singoli file "VOB" e andare in play su essi. Risultato: Audio PCM 24/96 senza meccaniche in movimento, e a computer spento!!!
Questo sistema mi permetterà anche di poter confrontare "quasi al volo" uno stream 24/96 (file .vob) dallo stesso in formato 16/44.1 (in formato .wav) senza toccare il cablaggio della catena hi-fi.
La morale della storia è che anche con un normale lettore DVD oggi saremmo in grado di usufruire di audio ad alta definizione, senza la necessità di passare a differenti standard e lettori (SACD e DVD-Audio). In più, correggimi se sbaglio, la lettura di audio PCM da un DVD-Video non è soggetta al problema della perdita di definizione dovuta alla correzione di errore "al volo" che subentra in un lettore CD a causa di vibrazioni e/o imperfezioni durante la lettura. Questo è un altro vantaggio in termini di fedeltà del suono.
La mail è un po' lunga, lo so, ma penso che si possano trarre parecchi spunti per esperimenti e soluzioni a basso costo sull'audio ad alta definizione.
Ciao,
Marco - E-mail: marco.ristuccia (at) libero.it

LC
Caro Marco,
ti ringrazio per il prezioso contributo. Non sono sicurissimo che non intervenga alcun problema nella lettura anche da chiavetta USB ma certamente il disco ottico è ben più problematico. Ciò che vorrei aggiungere come commento a latere del tuo esperimento è che la differenza che hai sentito, tutta a favore dello streaming della Linn Records, l'avresti probabilmente sentita ANCHE con un CD della stessa etichetta. La differenza qualitativa tra un'ottima incisione di stampo audiophile e la maggior parte dei dischi "commerciali" è semplicemente abissale e, come ho scritto più volte, supera di qualche ordine di grandezza la differenza che si percepisce passando da un'elettronica ad un'altra.
Sarebbe interessante che tu provassi un CD della Linn Records, ad esempio qualcosa dei
Blue Nile (che ho recensito qui su TNT-Audio), di Carol Kidd o anche qualche titolo di jazz o classica. Questo renderebbe il confronto con ciò che hai ascoltato sinora molto più significativo. In ogni caso, io proverei anche a dotare il tuo PC di un DAC USB di qualità, tipo il Trends Audio UD-10. Le sorprese potrebbero essere ancora più interessanti.
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Primo impianto
Gentile direttore, sono un nuovo membro del vostro gruppo di discussione. A dire il vero è da un po' che vi seguo, e grazie a voi ho scoperto le meraviglie dell'HI-FI! Ora è giunto il momento di completare il mio impianto HI-FI. Per ora il mio luogo di ascolto è la mia stanza di 20mq, ma a breve mi trasferisco in campagna in un salone di più di 40mq, e posso alzare il volume quanto mi pare, wow!
Ho già in mio possesso 2 B&W 603 S3 per ora tristemente collegate ad un "compattone" che fa da ampli, a sua volta collegato a un lettore dvd Denon. Ora, per l'ampli avevo pensato al Nad 352 (posso trovare a buon prezzo anche il nuovissimo 355 BEE), al Cambridge Audio 640A, oppure un Rotel (ma ho letto che lei lo sconsiglia con le B&W) o volendo risparmiare, anche un prodotto italiano come l'AERON A4.
Cosa mi consiglia sulla fascia di prezzo del NAD? Il lettore pensavo di sceglierlo in accoppiata con l'ampli, quindi: il NAD 525 BEE, il Cambridge Audio 640C...
Per quanto riguarda i cavi, il mio negoziante di fiducia(?), che è anche l'unico nella mia zona, mi consiglia di acquistare un Cambridge Pacific a 50 euro come cavo di segnale, e un cavo di potenza non terminato Wirewizard Omni-Konnekt 16/2 della Nordost (così c'è scritto sul cavetto) a 30euro/metro e me ne servono 5metri, in più dice che farò un ottimo affare comprando un filtro anti disturbo come l'ISO-PLUG della Isotek a 60euro e il piattello stabilizzatore Statmat CDi blue a 50euro, spesa complessiva 310euro!
Mi conviene davvero spendere questi soldi? In particolare i cavi di potenza, a 150euro se ne trovano di molto belli e già terminati dell'Audioquest o della Monster in bi-wiring. E i cavetti, suonano davvero meglio se non terminati? E ancora, ponticelli o bi-wiring? E se ponticelli terminati o no?
Un'ultima cosa (non mi prenda per folle), ma con soli 70euro di differenza posso prendere il Nad 372, lo so che è troppo per le mie B&W, ma lo prenderei in previsione di futuri diffusori più grandi.
Quante incertezze! Spero di non mettere a dura prova la vostra pazienza... Ma è il mio primo impianto e i soldi si sudano!
La ringrazio,
Con ammirazione
Dario - E-mail: uzudario (at) tiscali.it

LC
Caro Dario,
con le tue B&W ci vedrei benissimo la coppia NAD, in seconda battuta quella Cambridge Audio. L'accoppiata Rotel + B&W la lascerei a chi sa già che tipo di suono cercare. L'Aeron A4 non lo conosco (viceversa ho ascoltato bene l'A2 e non mi ha convinto) ma certamente farei fatica a definirlo "prodotto italiano", inteso come oggetto realizzato in Italia. E', infatti, di provenienza orientale.
Per quanto riguarda gli "accessori" bene il cavo di segnale, mentre non ho capito quale modello di Nordost sia quello di potenza. Io proverei magari a spendere un po' meno. 5 metri di cavo di potenza non terminato, adatto per il tuo impianto, non dovrebbero superare i 100 €. Ad esempio, dei Kimber 4PR costano 80 € per la confezione da 3+3 metri terminati. I Monster Cable Z1 costano 18 € al metro, più o meno lo stesso i Van den Hul CS 122 o i ClearTrack, tanto per citare cavi piuttosto diffusi e conosciuti. Anzi, per ottenere ancora di più spendendo meno, mi rivolgerei al mercato dell'usato o all'autocostruzione.
Potresti provare il biwiring, le terminazioni non sono fondamentali, sono semplicemente comode da usare. A questi livelli di impegno economico non mi farei paranoie sul suono delle terminazioni, difficilmente riusciresti a sentire differenze (ammesso che ci siano).
Lascerei poi perdere accessori magici e filtri, per ora. In futuro, pian piano, potrai fare tutti gli esperimenti del caso. Infine, già il NAD C352 è un buon amplificatore, capace di reggere impianti anche più impegnativi, non investirei altri soldi per una manciata (spesso inutile) di watt in più.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Insoddisfazione da primo impianto
Buongiorno direttore,
le vorrei chiedere umilmente un suo aiuto. Ho da circa 8 mesi acquistato un impianto hi-fi definito dal negoziante un entry level, dopo alcuni ascolti un po' a dir la verità frettolosi mi sono portato a casa quanto segue:

Una volta portato a casa l'impianto suonava sicuramente meglio del mio compatto Technics, un Midi che avevo in precedenza, ma già da subito c'era qualcosa che non mi convinceva, ancora ora non capisco che cosa stona in quest'impianto, bassi e alti ce ne sono e forse troppi, ma forse manca un po' di definizione e un po' di medi meglio la voce, mi sembra che si potrebbe avere molto di più.
Ascolto un po' di tutto e mi piacerebbe avere un impianto che, come dire, mi avvolga nella musica (porti pazienza per l'espressione da audio-ignorante che ho usato). Non sono proprio un audiofilo, ma mi piace ascoltare bene la musica e quindi le chiedo che cosa secondo Lei potrebbe stonare nel mio impianto (Volendo riuscirei anche a farci stare dei diffusori a pavimento e/o sono disposto a cambiare i vari componenti).
Lo so che non é una domanda facile ma mi affido e spero nella Sua esperienza. Mi può aiutare.
Grazie molte e complimenti per ciò che fa.
Roberto - E-mail: roberto.bozz (at) yahoo.it

LC
Caro Roberto,
non vedo niente di strano nel tuo impianto, è composto da buoni apparecchi che dovrebbero pure stare insieme senza troppi problemi. Prima di pensare a nuovi acquisti bisognerebbe capire un certo numero di cose:

Infine, dopo tutte queste considerazioni, visto che hai un negoziante a disposizione, esponigli il problema e chiedi, magari, di poter ascoltare i tuoi diffusori con un altro impianto (di prezzo simile) ed in un ambiente diverso. Questo ti farà capire quanto influisce la "tua" sistemazione sul suono finale. Qualora il rivenditore insista per convincerti ad acquistare fantasiosi e costosi accessori per migliorare il suono dell'impianto...cambia rivenditore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Preamplificatore e amplificazione "potente"
Ciao Lucio,
ci scriviamo ormai da una decina di anni ed hai seguito un po' tutto il mio iter "audiofilo", dal recupero del Marantz di mio padre, all'autocostruzione in classe T, alle valvole. Ho sperimentato un po' di tutto - fondamentale è stata l'autocostruzione per capire cosa veramente mi piace ascoltare e come - ora sto vendendo un bel po' di roba alla ricerca di una semplificazione.
Per la cronaca: ho definitivamente dismesso il mio Onkyo HT, che è in vendita su eBay. In questo momento sto ascoltando con un pre attivo (Advance Acoustic MPP 206) ed il Trends Audio TA 10,1, che pilota egregiamente le AR Status S50 da 92db e 6 Ohm. Arrivo alla prima domanda: sto valutando se tenere il pre attivo o utilizzare nuovamente il mio pre passivo. E' molto difficile capire quale delle due soluzioni sia la migliore. Il pre-passivo ha meno dinamica, ma più risoluzione e ha gli alti leggermente velati, il pre attivo ha più dinamica ed un ottimo equilibrio timbrico. A questo punto, temo, sia solo una questione di gusti.
Ma la domanda è: il pre attivo - stadio phono a parte - serve o no? Come sai, ho autocostruito un finale power-ti da 60+60W e - onestamente- la differenza rispetto al TA 10.1 non mi è sembrata così marcata, nonostante il power ti sia 10 volte più potente del TA 10.1.
Vorrei quindi sperimentare un amplificatore dalla grande riserva di potenza (pensavo all'Advance Acoustic MAA 406, da 150+150 W). Il punto è: la potenza media in ascolto, da vari esperimenti di autocostruzione, è nell'ordine dei 3-5 W ma in ascolto della classica e di passaggi jazz con grande dinamica, gli amplificatori poco potenti mostrano un po' il fianco.
Può valere la pena, secondo te, un tentativo di incursione nel regno delle grandi potenze (150 W ed oltre per canale)?
Grazie per la preziosa collaborazione.
Carlo - E-mail: carlo.consoli (at) it.ibm.com

LC
Caro Carlo,
se il pre attivo ha più dinamica, significa che qualcosa si perde dentro il pre passivo e/o che l'interfaccia sorgente/finale non è elettricamente ideale. In genere, quando sono indeciso su quale apparecchio suoni meglio, mi baso sulla regola del minor danno: l'apparecchio che sottrae di "meno" è quello più fedele. Se il pre attivo è più dinamico, è questo quello più fedele.
Per quanto riguarda la potenza, la tua osservazione/domanda contiene al suo interno una palese contraddizione: se non hai riscontrato alcun vantaggio sostanziale (in termini di pressione sonora e di dinamica, immagino) tra un 6 watt per canale ed un 60 watt, qualcosa mi dice che i 60 watt non ti servono. Passare a 150 ed oltre sarebbe inutile. Certo, un tentativo si può sempre fare, esitono moduli Tripath o IcePower molto potenti, ci metti un attimo a costruirci intorno un finale stra-potente. Oppure, non è certo difficile trovare qualcuno disposto a prestarti qualcosa di analogo o, comunque, di più potente rispetto alla tua configurazione attuale.
Visto che hai già un preamplificatore...perché non cercare una coppia usata di NuForce REF8?
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade con 500 €
Gentile Direttore,
il mio impianto attuale è così composto:

Inoltre ultimamente in soffitta ho recuperato il mio glorioso Pioneer PL-115D e l'ultima testina con cui è stato carrozzato, vale a dire una Sumiko Blue Point prima serie.
L'ambiente di ascolto è un quadrato abbastanza pieno di mobili di circa 30 metri quadrati. In genere ascolto rock, etnica, blues, pop, ma anche altro.
La mia impressione è che il mio impianto sia ben suonante solo a discreti (eccessivi secondo i miei vicini!) livelli di ascolto. L'idea che mi sono fatto è che le due torri AR rendano poco ai bassi volumi, in pratica che sono troppo grandi per il mio ambiente, considerando tra l'altro che l'ampli non permette poi così tante regolazioni.
Inoltre le due AR risultano in positivo particolarmente sensibili alla qualità del segnale di origine, in negativo altrettanto allergiche all'ascolto fuori asse. Sarebbe mia volontà migliorare il tutto e l'idea iniziale, invero abbastanza banale, è quella di cominciare con il sostituire il giradischi, magari con un "vintage" di classe superiore.
So che questo prima o poi andrà fatto, ma non sono poi così sicuro che sia questa la priorità. Tenga in considerazione che attualmente non ho intenzione di spendere più di quattro-cinquecento euro, riservamdomi di attendere nel caso decida per una spesa superiore. Le sarei molto grato se potesse darmi qualche "dritta" sul come cercare di migliorare l'impianto procedendo in maniera corretta. Inoltre, per ultimo, mi piacerebbe conoscere le caratteristiche tecniche delle mie AR (di cui sono entrato in possesso in maniera abbastanza casuale) ed avere un competente giudizio di ascolto sulle stesse, se esiste da parte sua o sulla rete.
Ringraziandola anticipatamente,
Fabrizio - E-mail: giugnolifabrizio (at) libero.it

LC
Caro Fabrizio,
purtroppo la sigla dei tuoi diffusori non mi suggerisce molto. Non ricordo un modello denominato 5000 della AR, mi piacerebbe vedere una foto. Quel che mi sembra di capire è che l'impianto suoni male a volumi medio-bassi. Non so quanto possano essere grandi i tuoi diffusori, ma 30 mq iniziano ad essere una dimensione importante per una sala d'ascolto. Potresti farci suonare dentro dei diffusori di proporzioni veramente ragguardevoli...non è questo il problema.
Dici che l'ambiente è quadrato (e questo non è un bene) ma che è comunque pieno di mobili, quindi tenderei ad escludere che sia troppo riflettente. Potrebbe essere che la pianta quadrata e la posizione dei diffusori contribuiscano ad annullare parte delle basse frequenze percepite nel punto d'ascolto, questo farebbe suonare l'impianto come "vuoto" specie a volumi medio-bassi. E' difficile fare diagnosi più precise a distanza e senza ulteriori informazioni.
Sostituire il solo giradischi non aiuterebbe granché, visto che immagino il problema si presenti analogo anche con la sorgente digitale. Il tuo Luxman integrato, tra l'altro, dovrebbe essere in grado di pilotare diffusori anche difficili, ha una buona potenza e qualità al di sopra di ogni sospetto. Ha certamente un po' troppi anni sulle spalle, ma se funziona tenderei ad escluderlo dalla lista dei sospettati. Non capisco cosa tu intenda col fatto che l'ampli non consenta grandi regolazioni. Mi risulta invece che il Luxman L430 disponesse di un controllo di toni piuttosto sofisticato e "flessibile". Non è che è proprio questo il problema? Mi spiego: non è che hai usato male le tante regolazioni dei toni dell'ampli? Prova a mettere tutto "a zero" (tone direct) e vediamo come va.
A parte il grande punto interrogativo sui diffusori, che non conosco, mi verrebbe da dire che i veri colli di bottiglia di questo impianto siano le due sorgenti, sia qualla analogica che quella digitale. Con 500 € potresti prendere simultaneamente una testina migliore per il tuo giradischi (ancora Sumiko oppure Grado, Goldring...) ed acquistare un lettore CD usato di qualità superiore. Si trovano per poco dei buoni modelli NAD, Rotel o Arcam di qualche anno fa.
Infine, proverei a spostare i diffusori in diverse posizioni, magari anche un posizionamento non ideale può essere la causa di questa tua insoddisfazione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

CD che "scadono" (consumare preferibilmente entro pochi anni)
Caro Lucio,
prima di tutto fammi cogliere l'occasione per ringraziare te e gli altri amici che scrivono sul sito, per le informazioni che ho potuto trovare e tutto quello che ho imparato leggendovi, che mi è stato di non poco aiuto nel perfezionare l'approccio a questa passione, continuate così!
Ci sarebbero molte cose di cui mi piacerebbe discutere, ma stavolta vorrei concentrarmi su un argomento che mi sta particolarmente a cuore e su cui ho già avuto modo di far riflettere alcuni amici che, primi increduli, si sono presto accorti della realtà... di cosa? Della "moria" dei cd (e parlo di dischi originali, non copie) con il tempo.
E' da qualche anno che noto che i miei primi cd, comprati alla fine degli anni '80/inizio '90, stanno uno a uno diventando illegibili, pur essendo stati conservati in maniera impeccabile e mai sottoposti a stress particolari (lettori in auto e simili). Stasera, accortomi, anche grazie al salto avanti fatto con il nuovo impianto rispetto al vecchio (diffusori Sonus Faber Grand Piano domus, ampli Audio Analogue Verdi, in attesa del nuovo Maestro 70, e dac North Star Extremo, un impianto in nome di viva l'Italia! :-) ) che uno dei miei dischi preferiti (Eye of the beholder, di Chick Corea) sembrava avvolto nella nebbia rispetto a come lo ricordavo (non lo ascoltavo da un po') e da come avrebbe dovuto suonare nel nuovo impianto.
Avendo già vissuto la sorpresa di non essere più riuscito del tutto a leggere cd apparentemente perfetti, non mi sono meravigliato: semplicemente non mi ero mai accorto che il decadimento fosse lento, ma lo immaginavo quasi improvviso (o si sente o non si sente).
Ho così provato a rippare sul pc il disco con EAC e poi a rimasterizzare (a velocità 2x) i file FLAC così ottenuti su un altro cd vergine di buona qualità e... sorpresa! Inserito il cd nel lettore, finalmente ecco il suono che aspettavo! Sembra che EAC sia riuscito, grazie alla sua "testardaggine" nel leggere e rileggere il disco fino a estrarre ogni singolo bit, a recuperare le informazioni che il player non riusciva più a trovare. Hai mai provato e riscontrato anche tu una cosa simile?
In realtà, da quando hanno cominciato a "sparire" i miei vecchi cd, ho deciso di ripparli tutti in Flac su un capiente hard disk (di cui ho anche una seconda copia di backup, visto il tempo speso nell'operazione) e il lavoro è quasi finito. A questo punto penso che comprerò presto una scheda audio esterna usb per collegare al dac la sua coassiale o la i2s (ne ho vista una, pc link II, che ce l'ha, sul sito http://www.diykits.com.hk/wai_wai_valve_company.htm la conosci e sai come va?) e lasciar perdere il cd player, comprando i cd solo per ripparli: hai mai fatto prove per vedere che risultato si ottiene confrontando pc e meccanica player collegate allo stesso dac?
Mi resta una domanda: visto che dicono che il possesso del cd è soprattutto il pagamento del diritto di autore, se ricompro un cd rovinato ancorchè "immacolato", vado alla casa discografica e chiedo lo sconto per i diritti già pagati o ripago, tanto per cambiare, e tanti saluti?
Scusa l'utopia, ma, vista la supposta immortalità del supporto (così dicevano all'inizio, o sbaglio?) non sarebbe più serio se le case discografiche sostituissero i cd originali che non si sentono più, con una spesa simbolica? In altre parole, care (in tutti i sensi) case discografiche, non avete agevolato il ricambio tecnologico per migliorare il progetto del cd, non avete neanche approfittato della tecnologia iper-matura per abbassare i costi dei dischi, tirate il freno sulla vendita online di musica liquida a livello master (a parte Linn), non ritenete scandaloso che un supporto "nuovo" (il cd) duri meno di quelli vecchi (vinile e persino cassetta), e ancora vi lamentate che il mercato è in contrazione?
Ritenetevi invece fortunati, se gli appassionati non fossero molto pazienti e, soprattutto, se non vi foste organizzati sotto forma di potente oligopolio, in pratica se faceste parte di quasi qualunque altra categoria merceologica, sareste già falliti tutti...
Ti chiedo scusa per la lunghezza della lettera e ti saluto ringraziandoti ancora per tutto.
Gabriele - E-mail: gabri.ghi (at) gmail.com

LC
Caro Gabriele,
l'unico fenomeno a me noto di invecchiamento e quindi danno dei CD si chiama browning. In pratica gli inchiostri usati per certe etichette dei CD riuscivano a penetrare all'interno, rovinando la parte incisa, che assumeva una colorazione scuro-giallognola. Si trattava di CD prodotti a cavallo tra gli anni '80 e '90, spesso dallo stampatore "Optimes". Non mi sono noti altri tipi di invecchiamento. Peraltro, nonostante abbia una CDteca molto vasta, con titoli che spaziono dai primi anni del digitale ai giorni nostri, non mi è mai capitato un CD difettoso. Forse sono stato fortunato ma stento a credere che il problema sia così diffuso.
Il danno - comunque - non è "improvviso" come te lo aspettavi tu, ma progressivo. Pertanto, può essere che alcuni lettori CD facciano fatica ad estrarre tutto il contenuto del disco, operazione magari più semplice se fatta da un PC con EAC. Mi pare non citi la meccanica CD in tuo possesso (solo il DAC), potrebbe anche essere colpa sua, nel senso che magari il laser è in via di esaurimento e/o fuori fuoco: alcuni dischi li legge senza problemi, altri no. Un controllo in questo senso lo farei, magari provando con un lettore CD/DVD nuovo (anche molto economico) così da tentare di isolare il problema.
Ritengo impossibile che le Case discografiche possano far fronte ad un problema di invecchiamento sostituendo le copie difettose. Peraltro, sulla loro gestione politica del mercato della Musica, fortemente miope, mi trovi assolutamente d'accordo.
Per quanto riguarda le schede audio o i DAC USB da collegare ad un PC ti consiglio di rivolgerti al nostro Nick Whetstone, che tra noi è certamente la persona più preparata in questo campo specifico.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

4000 € per un upgrade
Caro Lucio, dopo lunghi anni di assenza, dovuti anche a problemi di salute, ritorno su un argomento trattato a suo tempo (vedi
TNT-Audio Lettere vol. 126).
Il mio impianto "vintage" è costituito da:

L' ambiente è un salone da 11 m. di larghezza (di cui l'impianto occupa una metà) x 7 m. di profondità ed altezza 3,40; i diffusori sono correttamente distanziati dalla parete e circondati da un divano, al centro, e due poltrone ai lati. Gli apparecchi sono a sx e non ci sono tavolini od altro tra me e le casse. Alle spalle, grande scrivania con piano di cristallo e sul fondo libreria a tutta parete. Niente tappeti a terra poiché sto su una sedia a rotelle e con i tappeti non vado d'accordo. Aggiungo (orrore, orrore !!!!...) che i cavi di potenza sono sotto traccia perché fra la strumentazione ed i diffusori c'è un balcone...
Non dirmi di cercare altra sistemazione nel salone: è impossibile. I cavi sono (aaaarrrgh!!!) cavi da lavatrice da 2,5 mmq.... Se non sei già svenuto aggiungo che potrei solo studiare per dei cavi autocostruiti "tnt" un...percorso "aereo" da dissimulare opportunamente per evitare violente reazioni WAF del genere "vaff..." !.. Oppure staccare i cavi ogni volta che si acceda al balcone (cosa che avviene spesso).
In sintesi, con ascolti a volume normale e WAF-condominio-compatibili e con esecuzioni musicali di buona qualità e pochi strumenti, l'ascolto è veramente piacevole e coinvolgente. I problemi sorgono con i pieni orchestrali di musica sinfonica (cd della rinomata Deutsche Grammophon serie Imago et similia; per caso quelle registrazioni sono mediocri?)
Il suono si impasta e gli acuti a volte sono trapananti... Premettendo che intendo mantenere le ottime B&W 802 nonché lo "storico" ma bensuonante lettore Philips CD960 finché non decida di defungere, non potendo, credo, dare tutta la colpa ai famigerati cavi elettrici da 16 Ampere (magari !.. ) penso proprio che lo sfortunato ampli da 19 kg 19 :-)) pur non essendo del tutto quella schifezza audiofila che il marchio consumer autorizza a ritenere, debba proprio cedere le armi a qualcosa di meglio.
Ripeto che profondità di scena e separazione degli strumenti sono a posto. E' possibile che cavi o riflessioni ambientali però possano da soli causare i problemi anzidetti? Soluzioni possibili: Ci sarebbe poi a salire di qualità la soluzione pre e finali separati: ci sono i NU FORCE REF 8.5 V2 da 160 W e 1.300 cadauno. Ma come la mettiamo con un pre all'altezza? I finali NU FORCE da te testati con lusinghieri risultati immagino fossero accoppiati con un buon pre; non vorrei però superare i 4.000 euro fra ampli e pre. C'è poi il problema che attualmente i Nu Force non sono ancora disponibili a Napoli ed i negozianti come al solito cercano di venderti quello che hanno in casa.
Un integrato di pregio sarebbe il KRELL KAV 400XI che però costa la bellezza di 3.690 euro. Ma non si era detto che il cambio euro-dollaro era favorevole? Mi fa rabbia farmi fregare a questo modo. Per non dilungarmi non sto a raccontarti tutte le difficoltà che si incontrano per ascoltare a casa propria gli apparecchi ipotizzati. Poiché so che non disponendo della sfera di cristallo né essendoti ancora attrezzato per i miracoli non puoi darmi risposte impegnative :-))), ti chiedo di segnalarmi cmq. quegli apparecchi che tu conosci e che potrebbero fare al mio caso.
Se col nuovo non ci siamo potrei cercare dell'usato sicuro (mica facile, no ?...) tu cmq. pronunziati, non si sa mai. Ora basta, non voglio esagerare. Ti ringrazio dell'attenzione e ti faccio i migliori auguri per la Pasqua e per quanto fa parte della tua vita.
Ciao.
Paolo - E-mail: cajatigrieco (at) alice.it

LC
Caro Paolo,
concordo con te che i cavi non possano essere i soli responsabili di ciò che senti. Stante la situazione logistica, lascerei quelli che ci sono sottotraccia e amen. Il salone è molto grande e, da come lo descrivi, abbastanza vuoto. Il fatto che poi non ci siano tappeti certamente non è una buona notizia. Mi pare di capire che, comunque sia, sull'attuale sistemazione degli arredi e dell'impianto non si possa intervenire. Passiamo alla nota dolente, il software. Non sono mai stato un grande amante delle incisioni DG, specie del periodo Karajan. Suonano impastate e compresse. In questi casi, quando si alza il volume, è normale provare fatica d'ascolto. Succede con tutti i dischi o solo con questi? Sarebbe utile capirlo, ai fini di una diagnosi più precisa.
Comunque sia, è chiaro che in un ambiente così grande, diffusori come i B&W 802 richiedano prestazioni "super" all'amplificazione che li alimenta. Il tuo onesto Pioneer fa quel che può, ma temo che nei momenti più "esigenti" vada un po' in crisi d'identità (come dire ma che ci faccio io qui?).
Un nuovo amplificatore, giovane e pimpante, potrebbe dare alle tue B&W l'ossigeno del quale hanno bisogno. Non conosco tutti gli integrati da te citati, ma l'idea di un NuForce IA7 dietro le 802 non mi pare del tutto da escludere. Anzi. Proverei a contattare il distributore italiano per valutare la possibilità di un "test & buy" ossia di una prova nel tuo impianto prima dell'acquisto. Potresti anche valutare la coppia pre P-8 coi REF8 di potenza. Il pre costa sui 1000 € quindi dovresti stare ampiamente all'interno del budget che hai previsto. Un discorso analogo - il test & buy - andrebbe fatto ai rivenditori della tua zona. La cifra in ballo è alta e le esigenze piuttosto elevate (causa diffusori ed ambiente), realisticamente qualcuno disposto a farti provare qualcosa lo trovi. Certamente non acquisterei un integrato senza averlo prima messo alla prova, coi tuoi diffusori e nel tuo ambiente così particolare. Lasciamo perdere al momento il discorso dell'usato, a meno che non trovi qualcosa "in zona" tramite un venditore che sia disposto a portarti l'amplificazione a casa per una prova.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primo impianto con piccoli diffusori
Gentile direttore,
La disturbo nuovamente, facendo seguito alla prima del 13/11/07. Nonostante il lungo periodo trascorso non ho ancora acquistato l'impianto (cd, ampli, casse mini), ma ho migliorato in parte i problemi "ambientali", non potendo comunque superare 30 cm. di distanza dal muro dietro le casse....
Ho praticamente scelto l'ampli: NAD C 315 (ben recensito anche da SUONO di questo mese "assieme" al Rotel ra-05). Come lettore andrei sempre al risparmio con il c 515, se non mi consiglia un nad "superiore". In generale vorrei risparmiare sulle elettroniche, che forse rischiano di invecchiare prima dei diffusori (vedi ampli digitali o musica "liquida") mentre sulle casse potrei spendere fino a 8/900 euro....Ma quali acquistare?
Finora il piccolo NAD l'ho ascoltato solo con S.F. Concertino: ok il suono, ma sentivo il bisogno di raddrizzare le casse che erano invece angolate, verso il punto di ascolto centrale, tanto era ristretto lo stage...Le casse erano però nuovissime, forse questa la causa?
Sempre su SUONO consigliano con il piccolo, sensibilità medio-alte e impedenze non troppo basse (GRAZIE...), ma io mini di buon livello, con un basso decente e con quelle caratteristiche, non ne conosco. Mi consigli la prego!
Con altri ampli ho apprezzato molto Dynaudio A42, misure perfette, suono ottimo, recensione su TNT, sensibilità media, MA: 4 ohm!
O anche B&W cm1, un po' sopra le righe ma non male e poi 8 ohm, PERO': 84 dB! (per la verità con un 70+70 watt il mid viaggiava anche troppo). Tra l'uno e l'altro "difetto", quale sarà più grave per un piccoletto come il c 315? Dove il giusto compromesso?
Comunque tantissime grazie...
Lamberto - E-mail: barbierimatteo2005 (at) libero.it

LC
Caro Lamberto,
in tutta sincerità non credo ti debba porre troppi problemi per accoppiare dei diffusori al tuo futuro NAD C315. E' pur sempre un 40 watt per canale con una buona riserva dinamica. Ci vedrei bene sia le Concertino che le Dynaudio, due diffusori quasi antitetici come impostazione sonora e pertanto la decisione spetta semplicemente al tuo gusto. L'accoppiata NAD + Concertino vira certamente verso tonalità calde e morbide, mentre con le Dynaudio il suono sarebbe un po' più vivace ed aperto. Tutto dipende dal risultato che desideri ottenere e, perché no, dalle caratteristiche acustiche dell'ambiente. Se troppo riflettente, opterei per un impianto più "caldo" e morbido, ci penserà poi l'ambiente a sottolineare la gamma medio-alta. Viceversa se l'ambiente è molto "scuro" ed assorbente.
Per quanto riguarda la sorgente benissimo il lettore CD ancora di casa NAD: accoppiamento timbrico, elettrico ed estetico ottimale.
Non devi infine preoccuparti per quello che chiami "basso decente". La presenza, anzi la vicinanza, della parete posteriore a soli 30 cm dai diffusori darà un'iniezione di bassi anche al più avaro dei diffusori.
Infine, visto che mi sembra che ti preoccupi anche della qualità dello stage devo purtroppo raffreddare un po' le tue aspettative. Coi diffusori così vicini alla parete posteriore la profondità sarà comunque compromessa. Meglio mettersi l'anima in pace da subito che sperare nei miracoli.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Una petizione per avere Musica classica in TV
Caro Direttore, per rivolgermi a Lei in questo spazio debbo premettere che, per grazia ricevuta, sono nato amante della musica e, con l'avvento dell'HI-FI in Italia intorno agli anni 50 (io allora avevo 20 anni), amante anche della sua migliore riproduzione in ambiente domestico.
Oggi, in età avanzata, mi ritrovo preferibilmente analogista e possessore di un impianto piuttosto costoso, esito di una lunga teoria di sostituzioni, di migliorie, di accorgimenti, parte dei quali adottati prestando attenzione alle esperienze che circolano nella community TNT-Audio, nella quale ho anche fatto qualche sporadico intervento.
Sono, ripeto, amante dell'Alta Fedeltà ma ho accettato i limiti della riproduzione rispetto alle esecuzioni dal vivo che frequento quanto più possibile e che, specialmente in ambienti acusticamente confacenti, offrono un'immagine sonora decisamente superiore. A confronto con l'ascolto in Auditorium, alla Fenice, al Teatro Olimpico, per citar quelli più prossimi alla mia residenza, ma anche a luoghi di minor pregio, la nostra riproduzione cosiddetta Hi-Fi, quando si ritorna a casa, si rivela pur sempre "musica in scatola". Ma sono anche dell'avviso che gli elementi essenziali di una composizione musicale come la melodia, il ritmo, l'armonia e la magica orchestrazione possano toccarci anche attraverso una riproduzione modesta, quale potrebbe essere, per esempio, un concerto per televisione.
Vengo dunque alla ragione di questa mia lettera. Nella Mailing list, intorno al 15 febbraio u.s., avevo lanciato l'invito ad una sottoscrizione rivolta ad ottenere che la musica classica avesse più spazio nei palinsesti televisivi. L'oggetto dell'invito era: PRO MUSICA. L'indicazione molto semplice:
www.firmiamo.it, per accedere ad una elencazione di proposte, alcune delle quali invero di modesto spessore. Tra esse una che recita: PER AVERE PIU' MUSICA CLASSICA IN TV.
In quel momento le firme raccolte erano circa 1400, oggi hanno superato le 2000. Ma sempre poche, a mio avviso. Mi ero lusingato che da una platea di sedicenti appassionati e cultori di musica, sarebbe derivato un plebiscito. Invece nessuno ha colto la proposta, nessuno ha replicato. Nemmeno per dirmi che sono un illuso e che non servirebbe. Solo l'amico Renato ha aderito ed ancora son qua a cullare l'idea che si possa presentare alla Direzione della RAI-TV l'esito di una siffatta petizione e ottenere finalmente che molte scemate lascino spazio a qualche buon concerto. Ma ancora un po' che aspettiamo... mi viene in mente il verso dantesco

"e temo che non sia già sì smarrito,
ch'io mi sia tardi al soccorso levata" (Inferno, Canto II)
Metto nelle Sue mani questo mio cruccio, caro Direttore. So quante volte Lei ha collocato la musica al suo posto nel nostro ascoltare, come ragione ultima del nostro armeggiare intorno ad apparecchi, cavi e punte. So quanto sarebbe autorevole una Sua sollecitazione. Così tanto ho fiducia in Lei che mi viene in mente un altro verso dantesco:
"tanto m'aggrada il tuo comandamento,
che l'ubidir, se già fosse, m'è tardi"
Vivissime cordialità.
Giorgio - E-mail: skincats (at) tiscali.it

LC
Caro Giorgio,
come non fare "nostra" questa tua crociata in favore della Musica di qualità in televisione? In generale ho scarsa fiducia nelle petizioni online (ormai ce ne sono troppe), ma sono anche dell'idea che non ci si possa arrendere senza combattere. Cadremo con l'onore delle armi, seppelliti da immondizia musicale e culturale? E sia, ma potremo dire di aver provato a far qualcosa. La RAI, pur se in piccoli spazi non generalisti, prova a dar voce alle minoranze (tali siamo, inutile negarlo). Ad esempio, giusto il mese scorso un altro programma radiofonico delle rete RAI ("Condor" su Radio 2) mi ha intervistato ancora sull'argomento "Ritorno del vinile", non col solito taglio sensazionalistico, ma con un approccio serio e disincantato. A breve proverò a rendere pubblico questo piccolo "excursus" radiofonico (il secondo su RAI Radio 2) che testimonia quantomeno una volontà di non essere a tutti i costi mainstream. Forse non avremo più Musica classica in TV nelle ore di punta, ma non credo sia impossibile tornare ad una programmazione in fascia di basso share di qualche buon concerto. Quando ero ragazzo ricordo che RAI3, ai suoi primi vagiti, trasmetteva concerti live integrali di rock band più o meno note. Se la memoria non mi inganna, tra gli altri, il grande Sergio Mancinelli si occupava della programmazione. E non va dimenticato il programma "Mister Fantasy" di Carlo Massarini, che trasmetteva anche video di artisti non esattamente da classifica "italiana". Possibile che non si possa tornare ad una RAI che tenda la mano anche alle "nicchie" di mercato? Tra l'altro...siamo sicuri che la spazzatura sia davvero ciò che la gente vuole? Il crollo di ascolti dell'ultimo San Remo farebbe pensare che tanta gente sia stanca di essere sommersa da Musica "cash and carry".
Grazie per il contributo,
Lucio Cadeddu

Nuovo Forum sulla Classe D
Cari lettori di TNT-Audio, è con grossa soddisfazione che vi annuncio finalmente la disponibilità di un nuovo forum, che con fatica e tanto tempo sottratto al mio lavoro (senza contare il sonno!) per ospitare le nostre discussioni relativamente alla classe D/T in generale.
La "rivoluzione" nasce dal fatto che la mailing list "T-Amp" su Yahoo è un po' vecchia, parlo solo del "mezzo" e non dei contenuti ovviamente! Anche il titolo, riferito al solo T-Amp, ormai è un po' fuori dal tempo...
E così, sotto richiesta di diversi utenti della mailing list "T-Amp", ho aperto un forum che penso possa racchiudere molte delle nostre discussioni sulla classe D in generale. Senza contare che lo strumento forum penso possa portare innumerevoli benefici (raccolte, ricerche, facilità di lettura dei messaggi, creazione sondaggi, gallerie fotografiche, ecc. ecc.). Provate a darci almeno un'occhiata. Eccolo qui:
t-class.niceboard.net.
Iscrivetevi numerosi, mi raccomando! Scegliete la categorie che più si adatta al contenuto della discussione che avete intenzione di avviare e iniziate a scrivere. Più si partecipa e meglio è (ovviamente all'inizio si dovrà avere un po' di pazienza e sopportare un effetto latenza iscrizioni più o meno lungo)!
Ovviamente, più pubblicizzate questo forum in giro e più gente si iscriverà e naturalmente sono sempre apertissimo a fare qualsiasi modifica mi diciate, allo stile, alle categorie, ai moderatori, ecc. (c'è anche un'apposita categoria, nel forum, per i consigli e le critiche).
Ho pensato di girare questo messaggio anche agli iscritti della ml di TNT-Audio (la nostra mamma!) in modo che se qualche iscritto volesse parlare senza remore di sorta su questa famiglia di chip, potrà trovare un posto dove farlo nella più ampia libertà. Non voglio in alcun modo togliere iscritti alla ml di TNT-Audio, che resterà sempre e comunque un gruppo di riferimento. Che ne dite? Forza amanti della classe D, iscrivetevi! ;-)
P.S.
Inutile sottolineare che io non ci guadagno niente e sono pronto a fare diventare moderatore chiunque si ritenga in grado (e con tempo a sufficienza) per farlo. Questo forum è DEMOCRATICO!
Fatemi sapere anche che ne pensate (discussione qui, ma... anche, e direi meglio, sul forum stesso!).
Sergio - E-mail: sergio (at) silvercybertech.com

LC
Caro Sergio,
grazie per l'informazione e complimenti per l'iniziativa. E' un po' brutto che esistano queste "nicchie" di discussione per appassionati di una particolare tendenza dell'audio ma capisco che così facendo tutte le discussioni si possano svolgere in maniera più serena, senza urtare la suscettibilità di coloro che per partito preso detestano le nuove amplificazioni in Classe D. Mi piacerebbe partecipare e contribuire alle discussioni ma il tempo a mia disposizione mi consente soltanto di presenziare alle due mailing list pricipali di TNT-Audio, quella italiana e quella internazionale. Di più, davvero, non posso fare.
Grazie della segnalazione ed in bocca al lupo!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!

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