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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Quell'irresistibile voglia di upgrade
  2. Dubbi sull'high-end
  3. Primo impianto con 1500 €
  4. Un ampli per l'accademia
  5. 4000 € per un upgrade - Parte II
  6. Problemi con l'analogico
  7. Nuovo pre fono?
  8. Casse per un ampli vintage
  9. Poco corpo con ProAC Studio 110
  10. Scelta tra 3 DAC

Quell'irresistibile voglia di upgrade
Caro direttore,
dopo qualche anno in cui non ho avvertito la necessità di upgrade, mi trovo ora nella situazione di ponderarne uno. Il mio impianto è così composto:

Quello che avevo in mente di cambiare sono prima i diffusori e poi la sorgente: per quanto riguarda i primi, devo dire di essermi trovato molto bene con le Jura e forse, paradossalmente, proprio per questo vorrei approdare a qualcosa di superiore senza strafare. Avevo pensato o alle Rega Ela oppure alle Proac Studio 125, in entrambi i casi usate. Per quanto riguarda la sorgente, ho le idee un po' più confuse: ero indeciso se prendere una macchina più "nuova" come il Linn Genki (usato), ma a questo punto non so quanto ne possa valere la pena in termini di vero upgrade oppure passare Rega Jupiter (usato) o per fare un bel balzo in avanti, almeno così penso, al Linn Ikemi (sempre usato). Vorrei sapere da lei cosa ne pensa e se era una mossa che porterebbe ad un "sostanziale" miglioramento e se ha dei suggerimenti o delle alternative più in linea col mio impianto da suggerirmi.
Colgo l'occasione per farLe i miei più vivi complimenti per TNT-AUDIO e ringraziarla anticipatamente,
Gianluca - E-mail: gianluca_morelli (at) yahoo.com

LC
Caro Gianluca,
con un DAC come il Meridian 563 non vedo ragione per un upgrade della sorgente, almeno non nei termini che hai posto. Non si tratterebbe, infatti, di vero up-grade, ma di un semplice e probabilmente inutile side-grade.
Il cambio di diffusori, invece, quello sì che sarebbe ben più sostanzioso. Hai pensato a dei diffusori Linn, giusto per fare il paio con l'amplificazione? Una coppia di Ninka, ad esempio, proverei a valutarla con attenzione. Le Rega Ela sono troppo vicine alle tue Jura per garantire un salto qualitativo sensibile. Semmai valuta qualcosa della nuova serie R. Bene le ProAC, magari proverei a cercare qualcosa di meglio, dello stesso Costruttore, ma nell'usato (es. ProAC Response 2.5).
Farei anche un pensierino ai cavi di segnale. Quelli Linn non sono male, ma si può fare di meglio. Non ti consiglio una marca precisa, prova semplicemente a valutare ciò che riesci a trovare presso un negoziante di fiducia che abbia voglia di farti fare qualche ascolto comparativo...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Dubbi sull'high-end
Caro direttore, mi rivolgo per la prima volta ad una rivista per esternare i mie dubbi e le mie incertezze sul strano mondo dell'Hi-End. Da più di una decina di anni sono "malato" nel ricercare la qualità sonora. Nella mia casa sono entrati tutti i maggiori marchi Jadis, Audio Reserch, Mark Levinson, Qiucksilver, Cary Audio, Oracle, Mitchel, Rockport,Vpi, Wadia, Klimo, Wilson Audio, Proac, Magnepan, Lyra Monster cable Sme, Mit Shinpy ma non sono mai riuscito ad essere soddisfatto, anzi sono stato molto stressato da vari problemi di affidabilità dei prodotti e dalla notevole differenza dalla musica "Live" a quella riprodotta.
Dopo un trasloco ho avuto ennesimi problemi di taratura con il giradischi Orbe, e il finale Cary 805 si è guastato. Stufo e depresso ho deciso di vendere tutto, e così ho fatto.
Con il ricavato ho comperato un più modesto impianto HI-FI mettendo in previsione di non cercare la qualità sonora sopra ogni cosa. Per una serie di combinazioni ho optato per:

Il locale dove ascolto la musica è mt 4x6+4x2 (forma irregolare) altezza variabile da 3,4 a 7 mt è una mansarda.
Da subito ho capito che in passato ho perso tempo e tanti soldi, con il nuovo impianto ho trovato un sacco di cose, più semplicemente la musica dal vivo. Sono sicuro, questo è il mio migliore assemblaggio di appareccchi Hi-FI come qualità sonora ad un prezzo non bassissimo ma sicuramente economico se paragonato con i precedenti. I bassi sono nitidi veloci dinamici, non impastati, i medi sono reali naturali, acuti veramente reali definiti e non perforanti, dinamica, contrasto e velocità da primato.
Insomma finalmente sono pienamente soddisfatto. La mia domanda alias il mio dubbio l'HI-END è veramente END in qualità o in costo? Però....anche con questo impianto ho un problema riguardante accoppiamento del sistema braccio/testina. Premetto che il braccio ha una massa effettiva di 9gr e la puntina una cedevolezza di 15/15cu
Con alcuni dischi (non tutti e specialmente nella parte iniziale del LP) vengono inviate ai woofer frequenze che non sono in grado di trasformare in suono o subsoniche. Ho parlato di frequenze che non sono in grado di trasformare in suono perché anche con il CD della Dorian AUD 002 Saint-Saens simphony n°3 organ,, delle note di organo e tamburi che suonano contemporaneamente fanno ballare i woofer con una grandissima escursione maggiore di quelle dei dischi. Con un cd test sono riuscito a sentire dai diffusori i 25 HZ
Tornando al braccio/testina risuona a 12/13 Hz però durante il test il braccio pur risuonando e vibrando nel punto di risonanza il disturbo del tono pilota è lieve, premetto che il disco test prevede frequenze campione di 16, 14 e 12 Hz, e più basse. Dopo svariate tarature sono riuscito a tracciare senza distorsione i 70 micron e tutta la traccia di 80 micron ma con distorsione solo sul canale Dx.. I problemi di tracciatura si sono sempre solo manifestati prima sul canale Dx.
Ho controllato e tarato più volte azimut e sembra essere a posto può essere un problema di antiskating? Sono già al massimo della regolazione prevista del braccio (il peso di lettura ottimale e verificato della testina è di 2,8gr) mentre la posizione massima della taratura del braccio è così definita "20 mN and bigger". Devo provare ad aumentare il contrappeso dell'antiskating?
Oppure ho già raggiunto il limite fisico del sistema? Il venditore del giradischi per adattare la puntina Stradivari del peso di 4,4gr al mio braccio (peso delle testina minima ammessa 6 gr) ha applicato un peso compreso nella confezione della testina di circa 3,5gr direttamente sopra il braccio (è piano), era meglio applicarlo sotto a contatto con il corpo della puntina per una questione di baricentro più basso?
Se diminuisco il peso del contrappeso del braccio (tornitura) di alcuni grammi può aumentare la massa effettiva braccio/testina dovuta a una differente posizione del contrappeso sul braccio, questo per diminuire la frequenza di risonanza ??? (letto su una guida).
La testina è stata allineata con la dima per allineamento testine TNT audio. Malgrado queste problematiche il mio vecchio Orbe/Sme V/Clavis lyra in confronto al risultato attuale si può definire come "la bella addormentata nel bosco". Ci sono risposte a quanto sopra?
Grazie per l'attenzione,
Roberto - E-mail: vinci.roberto(at)gmail.com

LC
Caro Roberto, risposte? Ve ne sono, eccome. Prima però una domanda: hai ascoltato il tuo vecchio impianto nel nuovo ambiente? Da come hai descritto il "travaglio" sembrerebbe di no. Se così fosse, non azzarderei giudizi sull'impianto nuovo rispetto a quello precedente.
Questa è giusto un'osservazione preliminare. Seconda osservazione: hai sperimentato ciò che vado predicando da tempo ovvero che quando si sale nella scala gerarchica ogni cambiamento ci sembra drammatico o vogliamo che così ci appaia (i soldi spesi vanno giustificati, prima di tutto verso noi stessi). Tuttavia, quando si scende, in quel famoso "downgrade" tanto caro agli inglesi e molto meno di moda qui da noi, ci si accorge che la somma di tutti quei passi "sostanziali" ed irrinunciabili (così li definimmo a suo tempo, no?) si trasforma in una differenza piccola, assolutamente lontana da come ce la eravamo immaginata nella nostra testa.
Il downgrade è pratica utilissima, perché ci consente di rivalutare criticamente tutti i fantomatici "passi avanti" realizzati a suon di bigliettoni quando stavamo "salendo" nella gerarchia dell'impianto.
Vittime di questa sindrome sono stati anche audiofili illustri che, dopo essere tanto saliti...alla fine, un po' per gioco, hanno scoperto che anche con un ampli da 30 € si poteva ascoltare incredibilmente bene. L'effetto per alcuni è stato così devastante da preferire l'amplificatorino a mostri sacri dell'high-end. Quale ruolo giochi la psicologia in questi fenomeni è inutile sottolinearlo. Conta più il cervello dell'orecchio.
L'esperimento T-Amp, come io amo chiamarlo, tra le altre cose, è servito anche a questo: far capire che le tonnellate di watt e le decine di kg di amplificazione che credevamo essenziali per poter ascoltare bene, in realtà, influivano più sul nostro cervello che sulle nostre orecchie.
Un fenomeno per certi versi simile è successo a coloro che, dotati di impianti multimilionari, si sono lasciati ammaliare dal suono di spesso scadenti apparecchi vintage, pure poco considerati nell'ambiente, che magari avevano come unico vantaggio quello di riportare il suono ad una condizione più "umana", lontana dall'iperrealismo di certa high-end moderna.
Tornando al tuo caso preciso, osservo però, con una punta di tristezza, che la "lezione" non ti sia servita a molto. Stai di nuovo commettendo gli stessi errori, applicando le stesse paranoie, per poi sprofondare di nuovo nelle stesse insoddisfazioni. Fermati finché sei in tempo e, tanto per non sbagliare, inserisci tra giradischi e pre fono due RCA dotati di filtro subsonico al loro interno. Ad esempio
questi. Pochi euro ed il problema dei woofer che oscillano è risolto come per magia. Non solo, ma l'impianto suonerà meglio perché, liberato dall'incombenza di dover riprodurre frequenze subsoniche, avrà più energia (e quindi, dinamica, pulizia ecc.) per riprodurre la Musica vera e propria.
Hai percorso quella strada, ne conosci i pericoli...cambia strategia!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primo impianto con 1500 €
[Sala Alessandro]
Caro Direttore,
sono un grande appassionato di Musica, anche se non posseggo ancora un impianto decente per potermela godere al meglio. Dato che tra pochi mesi andrò a vivere in un nuovo appartamento vorrei provvedere a questa "mancanza" acquistando un impianto che dia dignità alla mia collezione di cd. Non posso spendere una grossa cifra e non sono abbastanza esperto per avventurarmi nel mondo dell'Hi-Fi senza qualche consiglio...
La mia idea sarebbe di stare entro i 1500 euro per una configurazione casse+ampli+lettore CD da collocare in un ambiente unico salone/cucina (le allego la pianta dell'appartamento).
La musica che ascolto prevalentemente è jazz, rock, musica etnica/popolare e canzone d'autore. Come dato in più sui miei gusti amo molto gli strumenti acustici a corda e delle incisioni non disdegno il dettaglio...
Non mi spiacerebbe provare un ampli in classe T (o D?) e in merito a questo vorrei capire:

L'impianto vorrei anche poterlo collegare al televisore (aspetto non fondamentale...) comunque sempre con ascolto stereofonico. La ringrazio per la sua disponibilità e per il servizio (e lo svago) che offre con la sua rivista on line.
Alessandro - E-mail: a.tarabelli (at) alice.it

LC
Caro Alessandro,
dovendo collegare più sorgenti, gli ampli citati non possono andar bene. Proverei, semmai, un T-HiFi Power TIs, che dispone almeno di 2 ingressi linea (a richiesta credo se ne possano avere di più). Il costo si aggira intorno ai 350 €. Per quel prezzo ci sono ottime alternative più tradizionali, che offrono ben più features. La mia sensazione però, da qualche confronto che ho fatto, è che la qualità sonora non sia dello stesso livello.
L'ambiente è abbastanza grande anche se, visto che dovrà fungere anche da cucina, lo spazio per il triangolo d'ascolto sarà necessariamente più ridotto. Secondo me ti servono comunque watt in più rispetto alla decina offerta da T-Amp e compagnia. Da questo punto di vista il T-HiFi è assolutamente sufficiente. Tuttavia, se volessi tutte le comodità (tanti ingressi, controlli di tono, telecomando ecc.) anche un NAD entry-level andrebbe benissimo.
Dal budget avanzerebbero circa 1100 € da investire su sorgente e diffusori. La sorgente può essere scelta dello stesso Costruttore dell'ampli (per tante ragioni che non sto a ripetere) mentre per i diffusori servirebbe capire se hai o meno la possibilità di posizionarli a tuo piacimento (ne dubito) e se ti sono "permessi" anche modelli da pavimento. In base a questo potrai orientare meglio le tue scelte. Molto dipende da ciò che riesci a trovare ma, qualunque sia la tipologia (bookshelf o floorstanding) prova a dare un'occhiata alle proposte di vari Costruttori italiani: Aliante, Chario, Indiana Line, Opera...c'è solo l'imbarazzo della scelta e tutti hanno in catalogo modelli dell'una e dell'altra tipologia. Personalmente, se avessi il permesso, opterei per dei diffusori da pavimento. La cubatura del locale non è trascurabile ed una buona risposta in gamma bassa si farebbe apprezzare ancor di più.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Un ampli per l'accademia
Gentile Direttore,
è la prima volta che Le scrivo, sono un vostro affezionato lettore e vorrei chederle delle cose. Amo molto la Musica, quella vera, capace di trasmettermi delle emozioni. Mi piace sentire il vero suono degli strumenti musicali, specie i sassofoni, il pianoforte, i violoncelli... sono riuscito l'anno scorso a comprare le Academy Millennium 2, e mi piacciono molto (anche se sono subito dopo uscite dal catalogo).
E' arrivato il momento di aggiornare le elettroniche con qualcosa di serio, visto che al momento ho un impianto di fortuna: lettore cd kenwood di fascia economica acquistato 10 anni fa (ero un audiofilo già a 15anni), sintoamplificatore marantz sr5500 e le millennium ovviamente.
Se alla Chario sapessero come faccio suonare le loro casse mi darebbero un colpo in testa!..
Dunque, l'altro giorno sono andato in un grosso negozio di elettronica con in mano un bellissimo disco di Nyman appositamente per sentire degli amplificatori stereo. Così ho avuto modo di ascoltare parecchi modelli, di cui mi sono fatto le mie personali convinzioni.

Tutti questi ampli erano collegati a delle Chario Delphinus e li ascoltavo a rotazione tramite un sistema di smistamento. A questo punto la mia fissazione è caduta sull'Audiolab. Il rivenditore è stato talmente onesto che mi ha consigliato di andare a sentire un altro apparecchio che si trovava in un altro punto vendita della stessa catena. Ho ascoltato il suo consiglio, si trattava di un Lector Zax60M (stato solido). In quest'altro punto vendita ho potuto sentire la differenza fra l'Audiolab e questo (mai sentito!) Lector, però con una coppia di Millennium1. Ovviamente la voce delle Millennium è molto diversa dalle Delphinus ma in questo modo ho potuto constatare meglio il risultato che avrei avuto a casa mia.
Il bellissimo Audiolab non si è smentito, confermando le sue doti di pienezza e corposità, ma il Lector aveva qualcosa in più, restituiva basse frequenze meno impastate e più asciutte, più armonioso in generale ma un poco più freddo, e poi ho sentito anche la magia...
L'ho costretto a leggere tutto questo per chiederLe se i miei giudizi sono concreti e se farei bene a prendere il Lector o se mi consiglia di sentire ancora qualcos'altro? Sono stato anche da un rivenditore Audio Analogue, interessato per l'accoppiata Puccini+Paganini, ma non sono stati molto cortesi, mi hanno addirittura snobbato le Millennium2...
Dopo di che dovrei prendere il lettore Cd, e sarei propenso all'accoppiata consanguinea.
Grazie infinite per il tempo che mi ha dedicato, porgo i miei saluti con tanta ammirazione.
Tanta buona Musica e a presto.
Rocco - E-mail: rocco.gibilras (at) gmail.com

LC
Caro Rocco,
non condivido pienamente i giudizi che hai dato sugli amplificatori che hai ascoltato e certamente vorrei metterti sull'avviso di non credere troppo alle prove realizzate con centraline a commutazione rapida. Valutare così 4 amplificatori diversi è faccenda molto complicata e piena di invisibili insidie. Lo è per un recensore esperto e navigato, figuriamoci per un newbie. Comunque sia, la tua preferenza nel primo confronto è andata all'Audiolab che è un'amplificazione che ho consigliato spesso su queste pagine. Purtroppo non conosco il Lector (conosco il marchio, non il prodotto specifico) onde per cui non posso esprimermi in merito. Io lascerei la scelta alle tue orecchie ed al fatto che possa abbinare all'ampli, all'interno del budget che ti sei prefissato, un lettore CD della stessa Casa. Sia Audiolab che Lector hanno a catalogo lettori CD integrati, ma in fasce di prezzo un po' diverse: 550 e 750 € per i due modelli Audiolab, circa 1400 € per il Lector più economico. Per quanto riguarda infine il negoziante "snob" ed il giudizio dato alle tue (belle) Chario non è che ci sia da commentare molto. Peccato perché la coppia Audio Analogue poteva essere in sintonia coi tuoi gusti ed i tuoi diffusori.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

4000 € per un upgrade - Parte II
Caro Lucio,
faccio seguito alla mia precedente (
vol.457) perché nel frattempo ho potuto fare una più precisa "messa a fuoco" del mio impianto. Cercherò di essere sintetico:

Vedo che l'annunciata sinteticità sta andando a...ramengo, quindi concludo:
  1. un tuo consiglio sui cavi, segnale e potenza
  2. un tuo parere sul lettore, se lo conosci o quanto meno sei a conoscenza di pareri favorevoli su questo modello
  3. eventuali alternative
Ringraziandoti ancora una volta per tutto ciò che fai per noi appassionati, ti saluto affettuosamente.
Paolo - E-mail: cajatigrieco (at) alice.it

LC
Caro Paolo,
non sono al corrente delle differenze tra il vecchio ed il nuovo integrato Krell...non sarà che nel frattempo l'euro è salito ad 1,60 sul dollaro? :-)
Non sono contrario, comunque, all'ipotesi della "gallina vecchia". Il lettore CD, nello specifico, non lo conosco, ma abbiamo recensito da poco il fratello maggiore CD T8 con esiti piuttosto favorevoli. Non vedo alcuna controindicazione, vista la disponibilità del negoziante e la possibilità che hai avuto di valutarlo "contro" il tuo attuale lettore.
Per i cavi il discorso è più delicato. Personalmente non spenderei più nei cavi che nella sorgente, non lo vedrei molto sensato. Chiederei al negoziante una prova a confronto con cavi più economici. Se riesci a sentire la differenza ed il tuo budget te lo consente bene, altrimenti opta per la soluzione meno costosa. Il "delta" di miglioramento eventuale ed il suo valore monetario è qualcosa che puoi valutare soltanto tu. Quanto saresti disposto a spendere per "quella" differenza? Questa è una valutazione strettamente personale, che esula dal mio compito. Detto questo, Audioquest ha a catalogo una varietà sconfinata di cavi, dai più economici sino a quelli di costo proibitivo. Sono sicuro che il bravo negoziante saprà proporti qualche alternativa più "terrena", per effettuare questo confronto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Problemi con l'analogico
Spettabile direttore,
è da tempo che apprezzo la sua rivista elettronica e la seguo con vivo interesse. Le scrivo perchè ho un problema: non riesco più ad ascoltare il giradischi analogico. Infatti i miei ascolti sono funestati da un "fischio" prolungato di frequenza al limite dell'udibile che scompare e riappare senza apparenti spiegazioni.
Ho provato con gli anelli di ferrite intorno ai cavi di segnale, con stabilizzatori di rete, con diversi pre - RIAA ( Cambridge, Rotel, Demion, NAD, Copland) ma la sostanza non cambia. Naturalmente tutto ciò non accade con altri componenti (CD player, registratore a cassette, ecc..).
Ha una soluzione da propormi? Il mio impianto, se può servire, è composto da:

Nel farle gli auguri per il suo lavoro, la ringrazio anticipatamente per il suo interessamento.
Fernando - E-mail: f.sbrandolino (at) aqp.it

LC
Caro Fernando,
non mi è chiaro se questo "fischio" sia un problema recente (dici non riesco più ad ascoltare il giradischi) oppure se è sempre stato così. Posto che giradischi e pre fono sono realisticamente incolpevoli, proverei quattro esperimenti:

  1. Cambiare testina, una qualunque, giusto per individuare il colpevole.
  2. Spostare il giradischi in altra posizione, magari capta qualche interferenza nei suoi pressi. Questo curerebbe anche eventuali effetti d'innesco tipo Larsen.
  3. Controllare, tramite tester, la continuità dei cavi che dalla testina vanno fino agli RCA d'uscita.
  4. Collegare un cavo di massa volante dal braccio o da una parte metallica del giradischi fino al morsetto ground del pre phono.
Sono ragionevolmente sicuro che uno di questi quattro tentativi produrrà l'esito sperato. Nella peggiore delle ipotesi puoi sempre cambiare giradischi, ma dubito che si renderà necessario.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo pre fono?
Gentilissimo Sig. Cadeddu,
le scrivo per avere un sua opinione e magari un suo consiglio. Vengo subito al punto ultimamente sto ri-scoprendo il piacere dell'analogico, anche grazie al fatto che le grandi case discografiche stanno ristampando i classici jazz e rock degli anni sess-sett-ott-anta :-) che amo tanto.
Avevo già una discreta collezione di vinile (diciamo una settantina) giorno dopo giorno questa collezione si sta rimpinguando con mio grande piacere. L'impianto di ascolto è composto da:

Sono molto soddisfatto di questa configurazione, comprai il pre phono qualche tempo fa dopo aver letto ottime recensioni (fra cui la Sua) e senza dubbio ha un rappporto qualità prezzo incredibile, ci sono alcuni vinile (ad esempio i 180 gr di John Coltrane) che suonano meglio dei rispettivi CD (lo so non sono normale di Live in Birdland e A Love Supreme ho sia il vinile che il cd) e faccio notare che il cd è l'ormai famoso ESOUND E5.
Tuttavia per quanto riguarda il mio impianto l'anello debole dovrebbe essere proprio il pre phono però sono molto titubante a upgradarlo dal momento che comunque il suono è soddisfacente, non so quanto dovrei spendere per migliorare effettivamente e quale margine di miglioramento posso avere a fronte di un investimento di diciamo ..... 500 euro.
Insomma il pre phono TCC con una spesa veramente ridicola, un quarto della sola testina, dà veramente tantissimo tuttavia rimane il dubbio se il mio analogico ha tanto potenziale in più che affiancandogli un apparecchio di classe ci possa essere una sensibile differenza.
Cordialmente,
Francesco - E-mail: mazzettif (at) gmail.com

LC
Caro Francesco,
quel pre fono è invero molto buono per il prezzo ridicolo che costa. Anzi, forse, il suo prezzo è "normale", sono tanti altri ad avere costi assolutamente ingiustificati. Detto questo, si può certamente migliorare. Ad esempio, per quanto buono sia, non raggiunge la qualità di un Lehmann Black Cube. Questo dovresti riuscire a trovarlo usato senza grossi problemi, in versione anche PWX. Altrimenti nuovo riesci a prendere il modello non "sovralimentato", che costa di listino 475 €. Un gradino più sotto lo Statement, che però non ho ancora ascoltato, per 350 €. Dopo una certa altalena di distributori diversi, il marchio Lehmann Audio è ora distribuito da Audiogamma, il che significa che la reperibilità è assicurata. In alternativa potresti valutare qualche pre phono Clearaudio (Basic o Smart Phono) o Musical Fidelity (l'XLPS, ad esempio). Potresti anche includere nella lista qualche modello Graham Slee (vedi recensioni qui sul sito).
In generale, consentimi di ripetere la mia solita ammonizione: fintanto che non si è stanchi del proprio sistema, sarebbe meglio non cambiare e, magari, investire in altri dischi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Casse per un ampli vintage
Qualche tempo fa, cimentandomi su Internet alla ricerca di informazioni su di un vecchio (rispetto parlando) amplificatore integrato ricevuto per regalo da un caro amico di famiglia (ROTEL RA-812), mi sono casualmente (indirizzato dal motore di ricerca Google) imbattuto nel vostro sito che trovo una "manna dal cielo" per chi, come me, intende affacciarsi al mondo dell'Hi-Fi.
E' giunta l'ora di dare un bel paio di diffusori al solitario amplificatore, vorrei quindi avere il vostro parere circa l'amplificatore in questione e suggerimenti per l'acquisto di un paio di casse che lo valorizzino (se c'è qualcosa da valorizzare!).
Abitualmente ascolto musica ad un volume abbastanza contenuto e quello che apprezzo di più nell'ascolto di un brano è la messa a fuoco dei singoli strumenti e quindi la separazione e la pulizia del loro suono (per capirci trovo molto gradevole ascoltare la fiaba musicale "Pierino ed il lupo" di Prokofiev). Tenete conto che le casse andrebbero collocate ad una distanza tra loro non inferiore ai 3 metri in una stanza completamente parquettata, di circa 25 mq, che la posizione di ascolto disterebbe circa 3 metri dal centro delle due casse e che non ho alcun problema a posizionare le casse a pavimento o su stand.
Il mio budget mi suggerisce possibilmente di non spendere oltre i 500,00 €, ma se proprio ne valesse la pena….. La sorgente principale dovrà essere un buon lettore CD che sarà l'acquisto successivo (se volete già sbilanciarvi) e per il momento mi accontenterò di ascoltare il bel tuner Marantz 2100 regalatomi a corredo.
Se mi indicata qualche marca e modello di diffusori tra i quali andare a fare delle prove d'ascolto...
Grazie.
Marco - E-mail: m.buzzi (at) esinplast.it

LC
Caro Marco,
il tuo ampli, ancorché dotato di un certo fascino retrò, è un onesto amplificatore della vecchia gestione Rotel, prima che assurgesse agli onori degli altari dell'HiFi più raffinata. Purtroppo la mania del vintage a tutti i costi ha fatto lievitare le quotazioni persino di questi amplificatori che, devo dire, erano poco considerati persino all'epoca. Su Ebay ho visto quotazioni semplicemente folli, tanto da farmi fare un pensierino circa la possibilità di "monetizzare" alla grande alcuni pezzi storici della mia collezione :-)
Comunque sia, il tuo RA812 il suo lavoro lo fa. Certo, magari dopo tanti anni i condensatori (almeno quelli d'alimentazione) saranno un po' andati, magari ci sarà qualche rumore da contatti ossidati...ma son cose alle quali si può rimediare facilmente.
Io ci vedrei bene dei diffusori coevi, ma mi rendo conto che si tratterebbe di una scelta un po' azzardata, visto che questo sembrerebbe il tuo primo impianto. Pertanto, una bella coppia di torri da pavimento, nuove, credo siano più "sicure" ed adatte allo scopo. Sto pensando, per la cifra da te indicata (o qualcosa meno) alle KEF Cresta 30, Klipsch Synergy F-1, Wharfedale Diamond 9.6, Indiana Line 5.02. Ho citato giusto qualche esempio, poi tutto dipende da cosa riesci a trovare ed ascoltare personalmente.
Per quanto riguarda il lettore CD, non indichi una cifra precisa. Volendo qualcosa entry-level puoi guardare nei cataloghi Marantz, Denon o Harman Kardon. In alternativa, un multilettore tipo l'Oppo DV980.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Poco corpo con ProAC Studio 110
Egregio Direttore, le scrivo perché dietro suo consiglio e dopo vari ascolti ho scelto una coppia di ProAc Studio 110 per il mio impianto che attualmente risulta così composto:

Le ricordo che avevo il problema dei bassi terribilmente risonanti nel mio salotto (20mq) arredato e con tende, tappeti e cuscini, che a suo parere erano causati molto probabilmente dalle Klipsch RF35 (esagerate per l'ambiente); infatti all'epoca mi consigliò di dare un'occhiata tra i diffusori bookshelf di un certo livello ed io, dopo vari ascolti ho scelto le ProAc Studio 110 e li ho sistemati su di una coppia di stand Solidsteel ZR6. Sono molto contento del loro suono, ma l'unico neo è che quando ascolto dei brani di pianoforte questo in alcuni passaggi suona, mi passi il termine, "piccolo o con poco corpo".
La mia domanda è: saranno i diffusori troppo piccoli oppure il problema deriva da altri fattori? Avevo pensato agli stand che magari asciugando le risonanze tendono anche ad alleggerire ed a togliere corpo a certi strumenti durante la riproduzione, inoltre mi sorge anche il dubbio circa la bontà dell'amplificatore, dato che un valvolare forse non va molto d'accordo con gli 88dB delle ProAc, se così fosse mi saprebbe consigliare un'amplificazione a stato solido che mantenga la qualità attuale e sia contemporaneamente in grado di spingere meglio i diffusori?
La ringrazio anticipatamente per il tempo dedicatomi,
Cordiali saluti
Maurizio - E-mail: maurizio.dibenedetto (at) gmail.com

LC
Caro Maurizio,
per prima cosa proverei ad eliminare le punte, se presenti, da diffusori e stand, preferendo degli appoggi morbidi o, come extrema ratio, delle sottopunte antivibrazioni tipo le Atacama Spike Shoes. Prima di ricorrere a prodotti commerciali però, preferirei provassi soluzioni a costo quasi zero, tipo i piedini
Silence, ovvero dei semplici battiporta adesivi.
Fatto questo esperimento, se la situazione non dovesse migliorare, proverei a farmi prestare un altro ampli, magari a stato solido, non importa se di gran classe, giusto per valutare se si tratti o meno di un problema di non ottimale interfacciamento elettrico tra il tuo Jolida e le tue ProAc. Sulla carta non dovrebbero esserci problemi...ma meglio fare una prova.
Infine, mi sembra strano che trovi carente la riproduzone del "solo" pianoforte: quando ci sono problemi, tutti gli strumenti ne risentono, voce umana in particolare. Tieni in debito conto anche il fattore incognito della qualità della registrazione: riprendere per bene un pianoforte è impresa difficilissima.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Scelta tra 3 DAC
Ciao Lucio, ti ringrazio della
risposta "ufficiale", vorrei precisare che:

  1. Ho già costruito due cavi di alimentazione TNT TTS (muniti di filtri di rete ricavati da due alimentatori inservibili di computers) sia per l'ampli HT che per il lettore DVD ricavandone una miglioria sulla medio-alta.
  2. Il Sonus Flatter è stato il primo tentativo di cavo di potenza al quale è seguita immediatamente la costruzione del TNT Triple T con cavo CAT 5 in modalità biwiring (ancora da installare) con prospettiva di biamplificazione verticale da doppio Trends Audio 10.1!!
  3. In un secondo messaggio, inviato successivamente, avevo aggiunto anche un terzo DAC, il TCC TC 7510 (del quale chiedo il tuo parere) della stessa casa costruttrice del Trends in vendita presso Play Stereo Shop, rimarco volentieri la preparazione, la gentilezza e la disponibilità del titolare Sig. Gerardo Ventura ed anche se dovrebbe essere un comportamento comune a tutti purtroppo non capita spesso!!
  4. Dal momento che le mie elettroniche sono incassate su pannello di legno con vista solo del frontale (se vuoi posso inviarti una foto), quindi protette da "tocchi pericolosi", mi sono permesso di togliere il coperchio all'ampli HT ottenendo in modalità stereo un aumento del volume a parità di giro manopola !! Preciso che le elettroniche non toccano il pannello e sono opportunamente trattate una con sistema antivibrazione accoppiante e l'altra con sistema disaccoppiante;
  5. Naturalmente ho separato fisicamente ed elettricamente l'impianto HT da quello stereo del Trends collegando i diffusori ad un commutatore a quattro poli e dodici contatti trovato nel sito RS Components al "modico" prezzo di euro 45 IVA e spese postaleicomprese!! Il bello di questo collegamento è che commutando verso il Trends per l'ascolto in stereofonia posso utilizzare volendo anche il subwoofer, che naturalmente non è scollegato come i diffusori, con un suo controllo completo per mezzo dell'ampli HT !!!
  6. Alla scadenza della garanzia del Trends, provvederò a bypassare il suo l'interruttore (usando solo quello dell'alimentatore ZG 1413 da 13 A !!) e provare qualche altra miglioria tipo l'eliminazione dell'involucro!
Naturalmente questa mia attività e ricerca del buon suono sono state scatenate dalla scoperta del tuo bellissimo sito circa tre mesi fa, che ho letteralmente scaricato e divorato, non aggiungo neanche che ho convertito un mio amico al Trends ed alle Indiana Line 5.04 facendogli scoprire " l'effetto stereo" e ricevendone una montagna di ringraziamenti!
Ti saluto cordialmente ed attendo la tua risposta ufficiale,
Antonino - E-mail: a.dilizia (at) tin.it

LC
Caro Antonino,
il DAC TCC, che non ho ancora ascoltato ma ne ho sentito parlare molto bene, non è costruito dalla Trends Audio ma, appunto, dalla TCC, Casa costruttrice del T-Preamp. La Trends commercializza un DAC USB, invece, l'UD-10.
Non conoscendo il suono del DAC TCC non posso aggiungere molto a quanto già detto nella risposta precedente. Anzi, una cosa che non ti ho detto è che forse potresti anche valutare l'acquisto di un lettore CD integrato di livello più elevato, oppure un multiformato tipo l'Oppo DV980. Avresti una soluzione più "pulita", semplice, meno cavi in giro ed un percorso del segnale più breve.
Nell'usato si trovano lettori CD di qualche anno fa per cifre molto interessanti.
Infine, in linea del tutto generale, sono da sempre favorevole ad una separazione più netta tra impianto stereo e HT, connettere due ampli ad uno stesso diffusore tramite una centralina di commutazione non è una soluzione ideale, per come la vedo io, se l'interesse principale fosse quello dell'ascolto della Musica. Molto meglio liberarsi di tutte le cianfrusaglie HT e far suonare i films attraverso un buon impianto stereo 2 canali. Questo è ancor più vero se si parla di impianti dove il budget a disposizione non è enorme e va stiracchiato su troppi apparecchi, diffusori acustici e cavi.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

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