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Lettere alla Redazione

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Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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I volumi della posta precedente

  1. La prima volta
  2. Cavoli che cavi! :-)
  3. Upgrade e nuovo lettore CD
  4. L'esperienza di un profano
  5. Finalmente un impianto decente
  6. Upgrade CD player
  7. Come insonorizzare un ambiente
  8. Ampli a valvole e a ponte
La prima volta
Salve al direttore di TNT ed a tutta la redazione; per prima cosa vorrei ringraziarvi per il bellissimo sito che avete costruito, per tutti i consigli che date ad esperti o meno (come è il mio caso).
Mi presento brevemente, mi chiamo Erico, ho 25 anni e sono laureato in ingegneria informatica; per la prima volta nella mia vita mi appresto all'acquisto di un impianto Hi-Fi.
Veniamo alla mia domanda.
Come detto prima, per la prima volta mi appresto ad acquistare un impianto HI-FI degno di questo nome; purtroppo per ora lo spazio in cui verrà posizionato è alquanto limitato e sicuramente inadeguato (una stanza di 5x3m)... lo so non mettetevi le mani nei capelli, anche io l'ho fatto già più volte ma di acquistare un impianto compatto e buttare 800milalire proprio non ne ho voglia.
Mi appresto quindi per la prima volta ad entrare nel mondo della "vera" musica, ed anche se per ora il mio impianto sarà molto sottosfruttato, ritengo questo acquisto un investimento per il futuro (quindi dovrà avere la capacità di garantire un buon livello in una sala di ascolto degna di questo nome, ad esempio una sala di 5x7 metri dedicata al solo impianto).

Il tipo di musica da me ascoltato è dei più vari; mi piace sia la musica leggera, sia musica rock (ad esempio stile litfiba), ma non disdegno neppure l'ascolto di musica classica (quindi quello che cerco è il classico compromesso di un sistema sia carico e caldo ma anche dotato di una buona timbrica).
Il budget previsto è dell'ordine dei 3-4 milioni (diciamo che per l'impianto finito arriverei ad una spesa anche di 4.5 milioni)...
Riporto brevemente i sistemi che ho ascoltato.
Diffusori Ruark Templar II Deluxe, Ampli integrato Cambridge Audio A500, (oppure il sistema C500+P500 sempre della Cambridge), lettore CD Cambridge Audio D500 ed un eventuale lettore a cassette (ad esempio TEAC V-1050).
Questo sistema che ho ascoltato mi è molto piaciuto (in quanto i prodotti scelti hanno una ottima capacità di sostenersi tra loro) e sono dotati di una discreta timbrica (anche se forse non molto adatto a musica un po' più sostenuta e "calda", come musica Rock, ma sicuramente ottimo per musica classica).
Avrei pensato al riguardo a sostituire la parte del lettore e amplificatore con prodotti NAD (Ampli NAD C340 e lettore NAD 522), sicuramente più aggressivi e più "carichi". È una buona scelta come prodotti? Meglio la Cambridge?
Dovrei provare a tal riguardo anche componenti ROTEL? La unione Ruark+Nad è adeguata alle mie esigenze?
Al riguardo ho anche ascoltato diffusori Tannoy Revolution R3, sicuramente più caldi ma forse più pesanti e difficili da ascoltare a lungo.
Ho ascoltato anche diffusori System Audio SA1150 ma li ho trovati troppo "precisini" e adatti ad ascolto di musica classica (meno di musica più sostenuta).
Non sono riuscito ad ascoltare diffusori Indiana Line (pensavo al modello Arbour 5.1)...pensate possano essere una buona scelta?

Vorrei quindi avere un consiglio su quale possa essere una buona scelta, magari ricevendo da voi preziosi consigli e suggerimenti; magari mi può dare anche un suo preziosissimo consiglio su un impianto che possa essere adeguato alle mie esigenze.
Vi ringrazio anticipatamente per il vostro aiuto ed anche per la vostra meravigliosa rivista.
Enrico Giovanardi - E-mail: enricogi@yahoo.com

LC
Caro Enrico,
poichè questa è la tua "prima volta" sarebbe bene che ascoltassi ancora qualche altra combinazione. Tra gli apparecchi che hai citato le Ruark sono sicuramente notevoli e degne della massima attenzione. Ecco, come avrai già letto, prima di tutto devi decidere i diffusori. Prova anche ad ascoltare qualche torre Monitor Audio o Chario, agli antipodi come caratteristiche sonore (a te il giudizio!). Un ascolto lo meriterebbero anche le torri Indiana Line da te citate.
Per le elettroniche la scelta è più facile: i NAD, gli Arcam, gli AMC, i Rotel ed anche i Cambridge da te ascoltati. A svantaggio di questi ultimi gioca una diffusione ed una notorietà (presso il grande pubblico) certamente inferiore, il che potrebbe causare qualche problema in caso di rivendita del materiale per un futuro upgrade.
Lascerei perdere invece la scelta di una coppia pre + finale di basso prezzo. Meglio un buon integrato.
Infine la stanza: è già una buona cosa che sia di dimensioni molto poco "quadrate" (5x3) non credo che sarà un disastro, a patto di dedicare le solite attenzioni all'ambiente (tappeti, tende, cuscini, libri...). Il posizionamento dei diffusori è poi il fattore chiave.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Cavoli che cavi! :-)
Caro Lucio,
mi sono deciso dopo molto a scriverti. E ti scrivo dalla Russia (dove risiedo per lavoro), così che tu possa annoverare un altro Paese straniero nella tua collezione di lettori espatriati.....:-)
È da circa 1 anno che vi seguo ma solo ultimamente ho scaricato tutte le lettere alla redazione e altri articoli di mio interesse. I complimenti vanno ovviamente fatti, visto l'impegno e l'entusiasmo che ci metti. Bravo, anzi bravissimo!!!

Veniamo al dunque: il problema cavi, loro costo, loro benefici. Ammetto di non avere avuto la possibilità (non la voglia) di fare molte prove d'ascolto per poter giudicare le piccole-grandi differenze tra un cavo e l'altro.
Sono convinto che le differenze ci siano, ma il problema penso un po' di tutti è sapere fino a che punto investire in cavi per ottenere dei miglioramenti considerevoli.
Io personalmente mi sono fatto dei cavi di potenza tipo il vostro STAR (mi sembra si chiami) già una quindicina di anni fa (ne ho 36) e per il momento convivo con quel tipo (4 x 2,5).
Il mio punto di vista però è leggermente diverso dal solito: ammettiamo di comprarci un bel cavo di potenza dal costo stratosferico. Tipo OFC, PPC, MRT, CVC, TVT e chi più ne vuole più ne metta (di sigle). Lo colleghiamo al bel nostro amplificatorino e alle nostre belle casse.
Ora che succede? Il povero segnale - tutti quegli elettroni, neutroni, neutrini (che io simbolicamente e un poco irriverentemente associo agli spermatozoi nel film di Woody Allen "tutto quello che volevate sapere del sesso....", l'hai visto???. Scusami se faccio questo paragone, ma mi sembra che tu stesso abbia detto di non prenderci mai troppo seriamente....:-) !!!) partono dall'amplificatore e, ammesso che se ne escano in ordine, iniziano a correre lungo questo bel cavo, tutti bene in fila, ordinati, "aerodinamici" a velocità supersonica senza alcun tipo di resistenza fino a.......schiantarsi sui connettori (più o meno dorati, argentati, nichelati....) oppure strizzati tra le viti di serraggio.... oppure infilati tutti in una banana!!!! (ricordi gli spermatozoi che si schiantano contro il preservativo??? "ahhh...moriremo tutti!!....:-) ).
Passato questo primo ostacolo tutto un turbinio tra condensatori e resistenze di crossover per poter ripartire tutti in fila in ordine, ma in un cavo aimè non OFC,PPC,TST,NTV, bensì in un cavetto striminzito installato dalla Casa e stagnato (che sia una stagnatura con molto argento o una stagnatura "povera"?) o strizzati di nuovo in un morsetto (mai visti dorati o simile) fino al cestello del componente dove penseranno per bene a eccitare la membrana.

Tutta questa pappardella per dire cosa? Forse non è il caso molte volte di fare attenzione a tutto quello che sta prima e dopo al cavo, che forse qualitativamente è lontano anni luce dal cavo stesso e che quindi vanifica tutti (molti) gli sforzi (e le spese).
Io ho un paio di Altec "La voce del Teatro". Casse (componenti e trombe) che valgono una barca (barchetta) di soldi e non certo "budget", e se vedessi i morsetti della scatola del crossover sia lato cavi che lato componenti, ti faresti una bella risata!!!
Sinceramente in questo caso mi sembrerebbero buttati via i soldi di un cavo da 1 milione se prima non si rifà tutta la scatola crossover con relativi morsetti. E se inoltre tutto il mio sistema lo piazzo in uno sgabuzzino, con le casse messe sotto al tavolo e tutti i muri ricoperti di specchi (sto esagerando chiaramente) sai che bel risultato.
Concludendo: cavi proporzionati per costo e qualità alla qualità dei componenti ma soprattutto come primissima cosa molta-molta cura all'ambiente di ascolto che può generare differenze drammatiche.
Mi sbaglio?
A presto,
P.S. Ma i tuoi cavi di potenza sono adagiati a terra o sospesi su quei bei portacavi di plexiglas che ho visto in vendita alcuni anni fa a costo ridicolo? Non vorrai mica disturbare il campo magnetico? Non vorrai mica trovare il controfagotto spostato di 10 cm sulla destra? (non prendertela, non è una critica personale a te diretta :-)) )
P.S. 2: Auto: posseggo una Mustang cabrio del '68. Si lo so che non è italiana, ma......
Gigi Cogolo - E-mail: layka@krintel.ru

LC
Caro Gigi,
che vuoi che ti dica? Hai ragione! Purtroppo pochi di noi hanno la possibilità di mettere mano a saldatore e cacciavite per migliorare anche il cablaggio interno dei nostri diffusori...quindi si migliora quel che si può. Mettiamola così: se già sostituendo il cavo si ottiene un discreto miglioramento figurati quanto migliorerebbe se potessimo upgradare morsetti, crossovers e cablaggio interno! Ed infatti, questo è ciò che fanno molti "tweaker". Ancora, mettere un cavo di qualità tra due apparecchi indecenti non produrrà alcun effetto, come più volte abbiamo ribadito. Così come più volte abbiamo ribadito, tutti i "tweaks" proposti hanno senso e sono udibili SOLO all'interno di impianti già perfettamente ottimizzati, installati etc etc. Ti sei letto la nostra
Religione del Tempio? Troverai questi concetti espressi con più forza e chiarezza.
Tuttavia, se possedessi una Ferrari, sarebbe FOLLE andare in giro con gomme ricostruite, ti pare? Quindi: bene ai cavi, alle punte ed a tutte le altre amenità, ma purchè TUTTO il resto sia stato tenuto in debita considerazione, ambiente in primis. Quest'ultimo, purtroppo, spesso è difficilmente modificabile (se è un cubo, rimane un cubo) e quindi può essere quasi considerato una costante del problema.
Avrai notato come, fino alla nausea, ripeta nelle risposte questo concetto: se l'impianto è composto da componenti al di sopra di ogni sospetto ed il suono è ancora insoddisfacente...il problema è da ceraare in ambiente! Inutile spendere altri soldi in componenti più raffinati se non si mette mano all'acustica ambientale.

In conclusione: non uso i reggi-cavi :-)...e complimenti per la Mustang!
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Upgrade e nuovo lettore CD
Salve, questa mia fa seguito alla precedente e finora unica missiva spedita a TNT alcuni mesi orsono per un consiglio sui nuovi diffusori da acquistare (diff. da pavimento o soluzione sub+satelliti), è nel vol. 91 della Posta di TNT.
Diciamo subito che ho seguito il tuo consiglio, verso il quale debbo dire ero già orientato, ed ho acquistato dei diffusori da pavimento, delle KEF Q55 per essere esatti. Sono andato un po' oltre il mio budget previsto di 1 ML ma credo sia valsa la pena.
Ho poi messo mano ai cavi di collegamento apportando via via le modifiche all'impianto come sintetizzato nel seguente schema: CDP Sony M11
Cavo segnale in dotazione -------------(3)-------------> TNT Shield
Ampli Sony TA-F311
Cavetto rosso/nero ---------- -----------(2)--------------> TNT Star
Diffusori Jensen Ref. ------------------(1)---------------> KEF Q55

I numeri tra parentesi indicano l'ordine cronologico con il quale ho adottato le modifiche, distanziate sempre di alcune settimane per poterne apprezzare pienamente i risultati.
La modifica (1) ha portato ovviamente un miglioramento nettissimo (.... e vorrei vedere) da tutti i punti di vista: timbro, estensione (soprattutto in basso), dinamica, ecc. Poco soddisfacente la ricostruzione della scena sonora (ricordo che i diffusori sono a circa 30-40 cm dalla parete di fondo ed il destro è anche a ridosso di quella laterale). Dal medio/basso in giù rimane una sensazione di gonfiore e scarsa nitidezza.
I miglioramenti seguiti alla modifica (2) non sono altrettanto drammatici ma ancora chiaramente avvertibili; la gamma bassa è ora più frenata e nitida ed anche la dinamica sembra guadagnare qualcosa.
Con la modifica (3) mi ci sono volute diverse prove, alternando il nuovo cavo con il vecchio, per maturare la convinzione (suggestione?) di un miglioramento sull'estensione e pulizia dell'estremo alto. In ogni caso, è qualcosa di veramente minimo.
La ricostruzione scenica rimane piuttosto "striminzita".

Quanto sopra credo e spero possa aiutare chi si accinge a modifiche come queste a prevedere quali miglioramenti sono in questo modo raggiungibili. Detto ciò vado alla domanda di rito: non ritenendo, a torto o a ragione, l'amplificatore (60W RMS, tastino Direct Source, peso consistente) l'anello debole della catena, le mie attenzioni si rivolgono ora al CD player, un entry level Sony di circa 6-7 anni fa. Fermi restando gli eventuali tweaking (ma devo dire che "giochini" spiccioli come il librone sul cover o diversi piedini alternativi non hanno apportato il benchè minimo giovamento), mi chiedevo se la sua sostituzione con un entry level di produzione corrente porterebbe miglioramenti tangibili, comunque tali da giustificare la spesa di 300-400 mila lire, o se è meglio tenersi questi soldi in tasca aspettando.... .. che diventino almeno il doppio.
Per entry level intendo qualcosa come il Teac CDP 1820, da voi apprezzato, o il Pioneer PD S507, il più economico della casa tra quelli con lo Stable Platter.
Per farmi perdonare per la lunghezza della lettera, concludo segnalando due CD agli amanti del jazz ben registrato. Il primo è il TELARC "Oscar Peterson meets Roy Hargrove & Ralph Moore", già a suo tempo segnalato da una rivista specializzata come disco top sia tecnicamente che musicalmente.
L'altro è il GRP "Homage to Duke - Dave Grusin", squisiti arrangiamenti per organico medio di classici ellingtoniani in una ripresa sonora estremamente gradevole. Grazie per l'attenzione.
Marcello Ercolani - E-mail: marcello.erc@tiscalinet.it

LC
Caro Marcello,
i lettori CD, nel giro di un paio d'anni, hanno subito dei miglioramenti consistenti. La corsa si è un po' arrestata, in previsione dello standard prossimo venturo (DVD-Audio?), ma certamente un lettore moderno suona meglio del tuo Sony entry-level di diversi anni fa.
Se però vuoi sentire un miglioramento NETTO, dovrai investire un po' di più, come da te giustamente sospettato. Esempi? Il solito Marantz 67 o 6000, qualche modello Pioneer a meccanica Stable Platter di alta gamma, qualche modello NAD, Rotel, Arcam etc.
Per quanto riguarda il problema dell'immagine due sono le possibili cause: una è proprio il lettore CD, l'altra il posizionamento delle casse, troppo vicine alla parete, colpevole in questo caso anche della "sporcizia" e del "gonfiore" dalla gamma medio-bassa in giù.
Se puoi, allontanale, anche per il solo ascolto, poi rimettile in posizione di "riposo". È scomodo ma funziona.
Ciao!
Lucio Cadeddu

L'esperienza di un profano
Tempo fa sono stato a Milano al Top AudioVideo, una esposizione di materiale vario.
Sono entrato per caso nello Stand della Chario, con la curiosità di capire perchè avessero invitato a suonare dal vivo un trio jazz alla fiera dalla riproduzione sonora: apparentemente una contraddizione in termini.
Con grande stupore ho scoperto che i tre musicisti con tutti i loro strumenti erano rappresentati da un paio di casse, Chario ovviamente, ed ho pensato: "Certo che queste casse sono miracolose, le compro ed ho risolto ogni problema!".

Non ho potuto fare a meno di notare che l'impianto che le pilotava era, non chiedetemi il nome, a dir poco impressionante: trascuro il lettore CD, ma i tre componenti Ampli (pre ed un finale per canale) pesavano almeno 60 kg.
Quando ho saputo che i tre pezzi costavano almeno tanti milioni quanti chili, ho abbandonato l'illusione di avere anch'io il mio "pianista privato" in casa.
La grande delusione è arrivata quando il dimostratore ha tolto il CD giapponese, raro e di altissima qualità, ed ha suonato il CD di Mina e Celentano: gli stessi 60 chili e milioni suonavano come un compattone da Ipermercato!!
Arrivo alle domande:

  1. Vale la pena dotarsi di un impianto Hi-Fi, se i CD in commercio sono di qualità così bassa da pregiudicare il risultato?
  2. È possibile riconoscere la qualità sonora dei diversi CD?
  3. Come?
  4. Esistono luoghi dove è possibile acquistare CD di qualità alta e certa?
Da un profano che ti stima tantissimo, ma che ultimamente ha avuto poco tempo di seguirti.
Tanti saluti ed auguri
Giancarlo Arcari - E-mail: G.Arcari@sirti.it

LC
Caro Giancarlo,
il salto di qualità tra un CD ben registrato ed uno "normale" è spesso drammatico, ma è giusto che sia così. La qualità di un impianto consiste anche nella capacità di consentire tali "distinguo". Se suonasse tutto uguale ci sarebbe da preoccuparsi.
Detto questo, puoi avere i tuoi pianisti a casa anche con spese notevolmente inferiori, basta mettere insieme un impianto intelligente e pensato per la buona Musica.
Il discorso dei CD in commercio l'ho affrontato più volte e non voglio ripetermi: il software è quel che è e non ci possiamo fare nulla, se non metterlo nelle condizioni migliori per dare il massimo.
Ecco quindi il senso di un vero impianto HiFi: far suonare accettabili anche i dischi "normali". E si può, senza ombra di dubbio.
Chiaro, un CD ben inciso suonerà sempre meglio...ma alla fine si ascolta la Musica, non i CD.
Se vuoi un paio di elenchi di dischi anche "normali" ma che godono di una qualità d'incisione al di sopra della media, vai nella rubrica
Adeste Fideles e sfoglia gli elenchi dei dischi consigliati da noi.
Ciao e auguri!
Lucio Cadeddu

Finalmente un impianto decente
Gentilissimo direttore,
da anni sognavo di realizzare un impianto ad alta fedeltà, finalmente ci sono riuscito, cadendo forse nella banalità, ma avrei bisogno di un consigli.
Sono riuscito a comprare un Rotel integrato Ra 971, il lettore Rotel Rcd 951, ma posseggo delle Jamo Alto 70 comprate in un Mediaworld prima di avere questi nuovi componenti. Devo dire che non si comportano male, timbricamente mi sembrano piuttosto equilibrate, non facilissime da pilotare, ma tutto sommato discrete.
Il budget ancora a mia disposizione (1.000.000) vorrebbe essere impiegato nell'acquisto di nuovi diffusori. La mia stanza è in parquet ed è di forma regolare sui 5,5 m x 4m, il mio punto di ascolto è a circa 3 m di distanza e i diffusori sono a circa 2,5 m distanti l'uno dall'altro.
Ho ascoltato per ora delle JM Lab Tantal 507, delle Opal 509 e delle Jamo Classic 6 da pavimento. Lo spazio non è un problema. Sono rimasto colpito dalle prime provate con il mio stesso impianto in un negozio, a confronto con quelle che posseggo. La differenza c'è e si sente, però non c'è questo abisso.
Il mio problema è: sfruttare al meglio il mio budget e non spenderlo in qualcosa che tutto sommato non sia così lontano dal suono che già ho.
Spero di non averla annoiata. Mi farebbe molto piacere avere una risposta.
Grazie comunque
Pietro Morelli - E-mail: pijero@tiscalinet.it

LC
Caro Pietro,
se ti sono piaciute le JM Lab, perchè non acquistarle? Si tratta di ottimi diffusori, di origine francese ma senza la ben nota caratterizzazione "francofona" (gamma alta in evidenza). Tieni conto che le prime, ossia le Tantal 507, costano di listino 750.000 lire, il che significa che si possono trovare anche per meno di 700.000 la coppia.
Per quella cifra, giusto per avere un panorama più ampio, puoi anche ascoltare qualcosa di italiano, spesso imbattibile, in questa fascia di costi (1 milione), per rapporto qualità/prezzo. I nomi sono sempre gli stessi: Sonus Faber Concertino, Aliante Spazio, Opera Duetto più qualche modello Chario ed Indiana Line.
Difficile dire se sentirai o meno "l'abisso" di differenza che ti aspetti, probabilmente 1 milione non è la cifra più adatta per avere una enorme differenza rispetto ai tuoi attuali diffusori che comunque io ricordo piuttosto enfattizzati in gamma medio-alta.
Tutto dipende (anche l'entità della differenza) dalle nostre aspettative. Il resto del tuo impianto può andar benissimo anche con diffusori ben più impegnativi.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Upgrade CD player
Salve, vorrei porre alla Sua attenzione un quesito: posseggo un lettore Marantz CD 75 II che è collegato con cavi MIT ad un ampli Arcam delta 290 "MITTATO" anch'esso a casse Sonus Faber Concerto Gran Piano.
Ho fatto recentemente l'upgrade delle casse e quello dell'ampli come sopra descritto (prima avevo altro) dopo aver sentito le Sonus Faber al Top Audio. Non riesco ad ottenere comunque un risultato assimilabile a quello che ricordavo e molti mi consigliano un ulteriore upgrade del lettore CD che è inadeguato al resto dell'impianto.
Volevo sapere cosa ne pensa e se è il caso di cambiarlo cosa prendere senza spendere ulteriori grosse cifre (ho già speso troppo).
Conviene aspettare il DVD Audio o il SACD o restiamo su un buon collaudato lettore CD?
La ringrazio sentitamente.
Aldo Caruso - E-mail: aldo.crs@tiscalinet.it

LC
Caro Aldo,
il Marantz CD 75 è effettivamente un po' fuori luogo nel tuo attuale impianto ma trovo difficile credere che la colpa della tua insoddisfazione sia tutta sua. Intanto non puoi confrontare il risultato sonoro al Top Audio con quello che ottieni a casa tua: la grande sala Sonus Faber, trattata acusticamente, ha certamente un suono diverso dalla tua stanza d'ascolto...senza contare che bisogna indagare sul posizionamento dei diffusori...
Inoltre: cosa ti sembra che manchi rispetto al suono sentito alla Mostra? Solo un'analisi attenta di questi dati può rivelare eventuali punti deboli e quindi suggerire opportune contromosse.
A prescindere da questo, certo è che prima o poi il tuo lettore andrà cambiato, sempre che non abbia voglia di modificarlo (trattamento smorzante, piedini etc.). Aspettare il DVD-Audio mi sembra francamente eccessivo, visto che ancora non si intravede una decisiva via d'uscita e che, comunque, non mi pare astuto acquistare le prime macchine che saranno disponibili sul mercato. Come si dice in gergo informatico: "Mai acquistare la versione 1.0 di un software!" :-)
Quindi: lascia perdere il DVD-Audio e pensa ad un lettore CD. Tutto dipende da quanto vuoi spendere, oggettivamente, se vuoi migliorare sensibilmente le prestazioni del tuo 75, bisognerebbe puntare su macchine intorno al milione/milione e mezzo almeno. Esempi? Il sempreverde Marantz CD 63 KIS, un Rotel RCD 951, un Arcam Alpha 7 oppure 8, un Rega Planet.
Ascolta e decidi...però prima pensa all'ambiente ed alla disposizione delle casse...puoi ottenere risultati di ben altro livello...
Ciao!
Lucio Cadeddu

Come insonorizzare un ambiente
Gentilissimo Direttore,
Ho recentemente coronato un vecchio sogno, comprando casa, ho scelto una soluzione con taverna... che presto sarà adibita a sala ascolto musica.
Non è grande ma ritengo adeguata ad essere promossa a questa onorevole funzione.
Ha una superfice 4m x 5,20m x 2,5m h, e ospiterà una coppia di Acoustic Energy 109 da pavimento pilotate da un robusto integrato Rotel 985 (100 +100 w). Vengo quindi al dunque di questa mia mail.

  1. Può suggerirmi la corretta disposizione dei diffusori?
  2. Dove conviene alloggiare l'impianto? (stand specifici, soluzioni in legno o in muratura, distanza dalle casse ecc.)
  3. Come arredare? (perlinatura, muro a buccia d'arancia, entrambi, altro...)
  4. Cosa tenere in considerazione per eventuale evoluzione ad home-theatre
  5. Cosa eventualmente evitare.
  6. Ultimo ma non per importanza: dovendo convivere con il vicinato come posso insonorizzare l'ambiente? Se possibile mi segnali varie soluzioni con indicazioni di efficienza insonorizzatrice e costo approssimativo.
  7. Due delle quattro pareti sono sotto il livello del suolo e confinano con la Terra, necessitano anch'esse di insonorizzazione?
Ho piena autonomia (deroga della moglie) nella soluzione ma NON nella spesa.
In attesa di un Vostro gradito consiglio,
Cordiali Saluti
Stefano Merighi- E-mail: smerighi@it.ibm.com

LC
Caro Stefano,
ad alcune delle tue domande può rispondere solo un esperto in trattamenti insonorizzanti, non è questo il mio mestiere ne' tantomeno posso fornire preventivi. Quel che posso fare è darti qualche consiglio generale sull'impianto HiFi.
Le casse vanno disposte nel solito modo, ovvero a formare un triangolo quasi equilatero con punto d'ascolto. Possibilmente, esse andranno LONTANE da ogni parete il più possibile. L'impianto invece lo posizionerei a lato delle casse, onde lasciare lo spazio tra di esse completamente libero. Un bel tavolinetto
TNT FleXy autocostruito dovrebbe fare al caso tuo.
Per il trattamento dei muri è difficile dare un giudizio a distanza senza aver "ascoltato" la stanza. Diciamo che il perlinato renderebbe tutto molto "assorbente", per cui forse è meglio lasciare due pareti con finitura a buccia d'arancia. In perlinato potranno essere quelle laterali, ad esempio. Poi devi pensare ad una bella tenda spessa dietro ai diffusori, scaffali con libri e dischi, poltrone e grandi cuscini.
Per il disturbo del vicinato non c'è molto che tu possa fare: il suono passa comunque, a meno che non ti voglia costruire un bunker antiatomico. Il rischio di pesanti trattamenti fonoassorbenti (tipo i pannelli in poliuretano espanso/cartongesso), è che rendano un cattivo servizio al suono che sta DENTRO la stanza. Meglio non esagerare. È meglio che senta bene tu o è meglio che NON sentano i vicini? Io propenderei per la prima ipotesi.
Comunque, se vuoi fare le cose per bene, in modo professionale, ti puoi rivolgere ad Acustica Applicata, Via Roma 79 - 55027 Gallicano LU - Tel. 0583/730322. Hanno pure un E-mail che ora non ritrovo più.
Per l'evoluzione Home Theater non vedo alcun problema particolare, se non pensare ad un sistema per far passare in modo accettabile i numerosi cavi.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Ampli a valvole e a ponte
Gentilissimo Direttore, sono Paolo, un giovane ventiquattrenne aspirante audiofilo; innanzitutto come quasi tutti gli altri lettori (ma non per imitarli) della Sua rivista on-line (TNT-Audio, si intende) mi sento in obbligo di farvi i miei migliori complimenti e auguri per tutto ciò che scrivete, divulgate, consigliate e insegnate Lei e tutti i suoi Collaboratori.
Inizio ora a chiedervi alcuni consigli.
Sono in possesso di alcune valvole EL34 e con queste vorrei realizzare un semplicissimo finale al cui ingresso vorrei applicare direttamente il segnale proveniente dal mio lettore CD, essendo questo provvisto di regolazione del livello di uscita; a tal proposito vorrei saper se avete qualche bel progettino da pubblicare in futuro e nel frattempo vorrei sapere che potenza si può avere collegando direttamente la sorgente al finale.
Comunque sia alla fine vorrei realizzare un finale che mi dia 10 Watt circa anche con altre valvole diverse dalle EL34 che siano però di facile reperibilità.
Un'altra cosa che ho in mente di realizzare è un amplificatore mono per un subwoofer; possiedo un vecchio ampli integrato della Telefunken TA 350-B (risalente forse ai primi anni '80 ma perfettamente funzionante e capace di erogare 50 Watt RMS per canale su 8 ohm), che vorrei diventasse un amplificatore a ponte; chiedo quindi a Lei quale buon circuito posso realizzare per invertire la fase e qualche altro accorgimento da prendere sapendo che i finali usati sono un BD250 C e un TIP35 C per canale e che l'alimentazione è di circa +/- 40 Volts.
Adesso invece vorrei proporre io una piccola idea e chiederLe quindi un parere. Ho un amico che si fa in due per l'alta fedeltà e la radioamatorialità (si dice così?) che mi ha consigliato di usare cavi coassiali per le radio ad alta frequenza come cavi di segnale; si sa che i segnali ad alta frequenza sono molto più soggetti a perdite e a disturbi, quindi i cavi destinati all'alta frequenza dovrebbero essere fatti in modo da avere una bassissima resistenza e un buon isolamento da disturbi esterni.
I cavi che abbiamo quindi aquistato rispondono alla sigla RG8. Hanno un diametro esterno di 5mm circa (ideali a mio parere per quei bei connettori RCA un po' esoterici), ma sono disponibili anche nella versione RG8 mini, più sottili e adatti quindi ai più comuni connettori RCA; il prezzo di questi cavi è L. 1500 circa al metro.
Potrebbe Lei un giorno provarli e dirmi cosa ne pensa?
Sperando in una Sua esaudiente risposta e ancor di più nella prova da parte Sua dei cavi di segnale da me proposti ringrazio per l'attenzione prestatami e saluto Lei e tutta la redazione di TNT augurandovi per l'occasione un Buon Natale e un Buon Nuovo Millennio (ci siamo quasi!).
Battiante Paolo L. - E-mail: paololuca@libero.it

LC
Carissimo Paolo,
non per scoraggiarti ma ti sconsiglio caldamente entrambe le soluzioni da te prospettate, sia quella del collegamento diretto CD + finale, sia quella dell'ampli a ponte. Il primo per una ragione banalissima: la qualità del potenziometro di livello interno ai lettori CD è sotto-zero: si tratta di componenti semplicemente DISASTROSI. Per questo motivo consiglio sempre di tenere al max il livello d'uscita, così i nefasti effetti di tale potenziometro sono ridotti al minimo. Meglio a quel punto un pre passivo realizzato con componenti di buona qualità, tipo il nostro
Pressive. O, ancora meglio, un bell'amplificatore integrato.
Non sono previsti progetti con le EL 84, se cerchi un po' in Rete (o ti iscrivi alla nostra mailing list) sono sicuro che ne troverai a decine.
La seconda idea è ancora più malsana :-) della prima: è vero che i sub hanno bisogno di potenza, ma necessitano anche di buone capacità di pilotaggio. Io mi sono trovato in serie difficoltà a pilotare un sub RCF con degli integrati simili a quello che hai menzionato. Per ottenere un risultato accettabile sono dovuto arrivare alla sezione finale di un gigantesco Sansui AU 11000 che sui 4+4 ohm resistivi dell'altoparlante RCF spara qualcosa come 250 watts. Quindi: il gioco non vale la candela, poichè il risultato sarà comunque deludente. Prenditi un bel finale mono oppure utilizza un subwoofer a doppia bobina e lascia perdere l'idea di mettere a ponte un apparecchio economico di 20 anni fa.
Per quanto riguarda il cavo di segnale da te proposto, ad essere sincero non ho molta voglia di provarlo. Ne provai diversi qualche anno fa (tutti RG-qualcosa) ma i risultati furono piuttosto deludenti. Prova a costruirti alcuni dei nostri progetti di cavi di segnale...sono sicuro che, dopo, l'RG 8 lo metterai da parte!
Ciao e auguri!
Lucio Cadeddu

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